CRONACA- Pagina 100

Nursing Up: «Perché la Regione non emana bandi OSS?»

Torino, riceviamo e pubblichiamo – «È inaccettabile che, a distanza di oltre sei mesi dall’annuncio della proroga della graduatoria per l’assunzione di 1.243 operatori socio-sanitari, la Regione Piemonte non abbia ancora fornito alcuna risposta chiara. L’assessore Riboldi non può continuare a ignorare il problema» dichiara Claudio Delli Carri, Segretario Regionale Nursing Up Piemonte.

Durante l’Osservatorio per il personale sanitario dello scorso venerdì, Nursing Up ha chiesto direttamente all’Assessore alla Sanità Federico Riboldi di chiarire le intenzioni della Regione sull’assunzione di nuovi Operatori Socio Sanitari. In un comunicato stampa regionale del 29 luglio 2024, la Regione dichiarava infatti che il 31 luglio 2024 la Commissione Sanitaria del Consiglio Regionale si sarebbe riunita per approvare la proroga della graduatoria in scadenza il 5 agosto, garantendo così la prosecuzione delle assunzioni. Ma da quel momento non sono più arrivate notizie.

«Abbiamo posto la domanda in modo chiaro e diretto: la proroga è stata approvata? Le assunzioni sono state fatte o si sono bloccate? Perché non c’è traccia di nuovi ingressi nelle strutture sanitarie piemontesi? Eppure, di fronte a un tema così urgente, l’assessore Riboldi ha preferito non rispondere. Il suo silenzio è preoccupante», continua Delli Carri.

Questa mancanza di chiarezza si inserisce in una situazione già gravissima: oltre alla mancata assunzione di infermieri prevista da un accordo di due anni fa, il Piemonte è fermo da altrettanto tempo senza un bando di concorso per OSS, figure utili al supporto della garanzia degli standard assistenziali dei cittadini piemontesi.

«La sanità piemontese non può più attendere. Se quella proroga è stata approvata, perché non si vedono i risultati? Se invece è stata bloccata, chi ha preso questa decisione e perché? Regione Piemonte deve delle risposte agli operatori sanitari e ai cittadini» conclude Delli Carri.

Liste d’attesa, una “guida” sul sito della Regione

“Da marzo 2023 nel sito della Regione c’è una pagina dedicata ai tempi di attesa in sanità da cui è possibile arrivare ai singoli link delle Aziende sanitarie”, così ha risposto oggi in Aula l’assessore Gianluca Vignale – sulla base di una nota dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi – all’interrogazione urgente presentata dal consigliere Alberto Unia (M5s), sul “Monitoraggio della presenza di informazioni sui siti web del Ministero della Sanità”, in cui sostiene che “è fondamentale che i cittadini piemontesi possano accedere agevolmente a informazioni trasparenti per orientarsi nei servizi sanitari e monitorare i tempi di attesa per le prestazioni”.
Vignale ha spiegato come sia possibile, dalla pagina https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/accesso-ai-servizi-sanitari/tempi-attesa verificare i tempi di attesa per le prestazioni diagnostiche e le visite strumentali (costantemente monitorati), consultare la Guida alla lettura dei dati della Regione Piemonte e il Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste d’attesa, raggiungere il link per il manuale Agenas Rao (Raggruppamenti di Attesa Omogenea per priorità clinica).
“Inoltre – ha aggiunto l’assessore – da quella pagina sono facilmente raggiungibili le indicazioni per attivare i percorsi di tutela nei singoli siti web delle Aziende sanitarie, il collegamento al Cup per le prenotazioni e quello per il reperimento dei contatti necessari al cittadino per pagamenti e modalità di prenotazioni”.

Nella stessa seduta sono state discusse anche le seguenti interrogazioni indifferibili e urgenti.
N. 248, presentata dalla consigliera Sarah Disabato(M5s), “Utilizzo dei fondi pubblici per il programma ‘Dalla parte degli animali’ di Michela Vittoria Brambilla, a cui ha risposto l’assessore Vignale; n. 249, presentata dal consigliere Pasquale Coluccio(M5s) “Riforma dei Medici di Medicina Generale – Posizione della Regione Piemonte”, a cui ha risposto l’assessore Vignale; n. 250, presentata dal consigliere Carlo Riva Vercellotti (FdI) “Per quali ragioni Trenitalia non attiva i servizi di corse sostitutive in caso di ritardi e cancellazioni?”, a cui ha risposto l’assessore Gabusi; n. 251, presentata dal consigliere Mauro Salizzoni (Pd) “Il peso dei privati nella mobilità sanitaria”, a cui ha risposto l’assessore Vignale; n. 252, presentata dalla consigliera Giulia Marro (Avs) “Limitazioni nel Percorso di Tutela e criticità delle liste d’attesa nell’ASL CN1”, a cui ha risposto l’assessore Vignale; n. 253, presentata dal consigliere Daniele Valle (Pd) “Indirizzi a supporto dell’Agenzia della Mobilità Piemontese per la predisposizione della documentazione di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale”, a cui ha risposto l’assessore Gabusi; n. 254, presentata dal consigliere Domenico Ravetti (Pd) “La rete anti cinghiali e anti peste suina africana fra Piemonte e Liguria. La Regione Piemonte adesso cosa fa?, a cui ha risposto l’assessore Vignale; n. 256, presentata dalla consigliera Alice Ravinale (Avs) “Implementazione del Percorso Nascita in Piemonte, a partire dalla riapertura del Centro Nascita presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino: a che punto siamo?”, a cui ha risposto l’assessore Vignale; n. 257, presentata dalla consigliera Valentina Cera (Avs) “Finanziamento dei consultori pubblici, con particolare riferimento alla riapertura del consultorio del quartiere Vallette di Torino”, a cui ha risposto l’assessore Vignale.
Infine è stata fornita risposta scritta alle interrogazioni n. 213, presentata dal consigliere Roberto Ravello (FdI) “Linea 285 Arriva Italia s.r.l. tra Oulx e Sauze d’Oulx: a Natale due sole corse e tabella oraria di difficile interpretazione” e n. 255, presentata dal consigliere Claudio Sacchetto (FdI) “Digital divide nelle aree montane, nuove soluzioni per migliorare il servizio in Piemonte?”.

Alle Poste di Bibiana i lavori per i nuovi servizi all’utenza

Durante i lavori la continuità dei servizi sarà garantita da uno sportello dedicato  nella sede di Bricherasio

Torino, 18 febbraio 2025 – Poste Italiane comunica che sabato 22 febbraio inizieranno i lavori Polis nell’ufficio postale di Bibiana. La sede postale di Piazza Vittorio Emanuele II n. 3, infatti, è stata inserita nell’iniziativa “Polis – Casa dei Servizi Digital”, uno Sportello Unico che renderà semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione in 7.000 Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese e il superamento del digital divide.

Grazie a Polis, Poste Italiane dà un nuovo volto agli Uffici Postali dei piccoli centri per renderli più accoglienti e trasformarli in Sportello Unico digitale di prossimità. Al temine dei lavori nella nuova sede i cittadini potranno richiedere certificati anagrafici e di stato civile, i certificati previdenziali e giudiziari e numerosi altri servizi che si aggiungono a quelli postali, finanziari, logistici, assicurativi e di telecomunicazione.

Durante il periodo dei lavori Poste Italiane garantirà ai cittadini la continuità di tutti i servizi attraverso uno sportello dedicato presso l’ufficio postale di Bricherasio, aperto con il consueto orario dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.35 e il sabato dalle ore 8.20 alle ore 12.35.

A disposizione, presso l’up di Pinerolo Via Cravero, anche un ATM Postamat, attivo sette giorni su sette e in funzione 24 ore su 24 per i prelievi di denaro contante e per tutte le operazioni consentite.

Filippone riconfermato alla guida di Femca Cisl Torino Canavese

Con 39 voti su 41, Giuseppe Filippone, è stato riconfermato oggi al vertice della Femca Cisl Torino-Canavese, al termine del VII congresso della federazione territoriale che si è svolto nei giorni 17 e 18 febbraio 2025 all’hotel Gallia di Pianezza, alle porte di Torino. Eletti in segreteria territoriale Femca Cisl anche Elena Zeppola e Vincenzo Palermo. Ai lavori hanno partecipato i segretari nazionale e regionale della Femca Cisl, Lorenzo Zoli e Gabriella Pessione, e il segretario generale Cisl Torino-Canavese, Domenico Lo Bianco. Slogan dell’assise congressuale della federazione territoriale che raggruppa i lavoratori del settore chimico, gomma plastica, tessile ed energia e che conta in provincia di Torino più di 1400 iscritti: “Le parole del cambiamento tra innovazione e sostenibilità.
Giuseppe Filippone, 58 anni, torinese, perito chimico, al vertice della Femca Cisl torinese da quasi 7 anni, è da circa un anno e mezzo anche componente di segreteria della federazione regionale. “Dobbiamo essere ancora più presenti nei luoghi di lavoro – ha dichiarato Filippone dopo la sua rielezione –, gestire le crisi in atto e soprattutto i grandi cambiamenti che stanno trasformando profondamente il nostro tessuto industriale. È nostro compito cercare modi e iniziative nuove per aggregare i giovani che sono il nostro futuro. Coraggio, disponibilità e competenza devono caratterizzare la nostra azione, senza dimenticare mai i nostri valori e la nostra storia”.

Semaforo antismog, confermato il livello 0 (bianco) fino al 19 febbraio

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti  da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Fino a mercoledì 19 febbraio 2025 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

TORINO CLICK

Olimpiadi invernali Alpi francesi, c’è anche Torino: Cirio e Lo Russo a Lione

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Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo hanno partecipato oggi a Lione alla cerimonia di costituzione
del Comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali Alpi francesi previste dal 1° al 17 febbraio 2030,  per le quali Torino e il Piemonte ospiteranno il pattinaggio di velocità.

“Le Olimpiadi invernali – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – si chiamano delle Alpi francesi ma vedono protagonisti il Piemonte e la città di Torino. Il nostro territorio ha saputo candidarsi per raccogliere la grande opportunità offerta da questo evento internazionale di poter ospitare una parte delle gare, nello specifico quelle di partinaggio, che avranno sede all’Oval a Torino. Questa è una notizia molto importante che permette al nostro Piemonte di agganciarsi all’evento olimpico, di poter accedere a finanziamenti importanti per tutto il nostro sistema neve e soprattutto di poter godere di quell’immagine e della promozione che nel 2030 riporterà le Alpi piemontesi sotto i riflettori di tutto il mondo”.

“Le Olimpiadi invernali delle Alpi francesi 2030 – aggiunge il sindaco della Città metropolitana e della Città di Torino Stefano Lo Russo – arriveranno a Torino e in Piemonte con le gare di pattinaggio che si svilupperanno all’Oval. Avremo una grande occasione di rilancio della vocazione olimpica della nostra città, un risultato reso possibile da un lavoro sinergico delle istituzioni che farà tornare Torino, il Piemonte e le sue valli olimpiche davvero al centro della competizione sportiva tra le più amate nel nostro territorio”.

Manodopera, in Piemonte un 2024 nero per chi cerca personale

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Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Mancano soprattutto lavoratori negli ambienti tradizionali: edilizia, costruzioni, muratori, idraulici, serramentisti e mancano competenze legate alla digitalizzazione. Nelle scuole non si insegna più la cultura del lavoro da 40 anni. Abbiamo bisogno di tecnici, di professionalità e di riqualificare i ragazzi implementando anche il rapporto tra imprenditori e istituti professionali”.

 

A fine 2024 il disequilibrio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro si conferma essere una piaga alla quale dover porre rimedio. Le aziende cercano personale, possibilmente specializzato, ma non si trovano candidati. È un bene per la società che i laureati siano in aumento, anche se la media in Italia è ancora tra le più basse rispetto alla media europea, tuttavia le imprese, soprattutto medio-piccole, ricercano figure con altre competenze, più tecniche e manuali.

Tra l’altro, mentre la previsione di nuove assunzioni per il primo trimestre 2025 a livello nazionale è in leggero calo del -0,2%, proprio le micro e piccole imprese invertono il trend con un aumento del +1,7%.

Se analizziamo le imprese artigiane in particolare, il Piemonte è tra le regioni più in sofferenza nella ricerca di personale, posizionandosi al quinto posto a livello nazionale. Nel 2024 il Piemonte ha registrato la difficoltà di reperimento di manodopera pari a 61,7%, superiore al dato nazionale del 55,2%, mentre nel 2023 la percentuale di difficile reperimento era del 57,7%. La situazione è dunque peggiorata.

 

Analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese su dati Unioncamere-Anpal Excelsior.

“È una delle criticità più percepita dalle nostre aziende – spiega Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – soprattutto perché non ci sono soluzioni rapide. E il bisogno è ora. Il lavoro c’è, la difficoltà è trovare le figure. Mancano soprattutto lavoratori negli ambienti tradizionali: edilizia, costruzioni, muratori, idraulici, serramentisti e mancano competenze legate alla digitalizzazione. Nelle scuole non si insegna più la cultura del lavoro da 40 anni. Abbiamo bisogno di tecnici, di professionalità e di riqualificare i ragazzi implementando anche il rapporto tra imprenditori e istituti professionali. Inoltre, il riorientamento dell’economia verso la transizione digitale potrebbe ampliare il disallineamento qualitativo tra domanda e offerta di lavoro, a meno di un collegamento più efficace tra sistema formativo e mercato del lavoro”.

In realtà nell’arco di tre anni l’occupazione dei giovani in Italia è cresciuta ad un tasso doppio della media europea. Tra il 2021 e il 2024, ultimi dodici mesi a giugno, gli occupati under 35 in Italia sono saliti di quasi mezzo milione (454mila), pari ad un incremento del 9,2%, un tasso doppio rispetto al +4,6% della media UE e superiore al +4,9% della Francia e al +4,5% della Germania. Esiste però un dato da non sottovalutare, ossia che 1 milione 495mila giovani tra i 25 e i 34 anni al secondo trimestre del 2024 sono risultati inattivi.

Il Presidente Felici inoltre evidenzia che non è un problema relativo al tipo di contratto offerto al lavoratore. “È un problema sociologico. Essendosi assottigliata la cultura del lavoro, da un lato le famiglie preferiscono parcheggiare i figli all’università, affrontando costi e mancati guadagni nel contemplare la chimera di chissà quale aureo impiego, magari all’estero. Dall’altro lato si percepisce sempre meno il lavoro come fondante della dignità personale. Il lavoro in Italia c’è, è di buona qualità e fornisce ampie opportunità di crescita per chi è volenteroso. Però bisogna darsi da fare. Partire con l’idea di “andare all’estero” è una resa, come lo è il rinunciare ad attuare politiche sociali serie agitando il vessillo dell’immigrazione di massa a tutti i costi che, secondo taluni cantori, sarebbe l’unica soluzione”.

Imprenditore agricolo muore travolto da macchinario

Un imprenditore agricolo è morto a Montanera, nel Cuneese,  mentre stava lavorando nei campi.  Il 57enne è stato investito in mattinata dalla macchina trinciatrice che  gli ha provocato fratture e lesioni  agli organi interni. L’elisoccorso ha trasportato il ferito in ospedale ma non è stato possibile salvarlo.

Nuova Tac spettrale a Candiolo

 

La nuova TAC fa parte di un importante piano di ammodernamento del parco tecnologico dell’Istituto di Candiolo-IRCCS, che proseguirà nel 2025 e che prevede investimenti per oltre 25 milioni di euro. Ieri trattato il primo paziente con il nuovo macchinario.

La Spectral CT utilizza un approccio innovativo basato sulla doppia energia spettrale, che consente di analizzare i tessuti in modo dettagliato e di ottenere informazioni che vanno oltre quelle offerte dalle TAC tradizionali. Infatti, questo macchinario cattura informazioni spettrali che permettono di visualizzare dettagli come la densità dei tessuti, la composizione chimica e le microvariazioni nelle strutture biologiche. In pratica questa tecnologia è in grado di identificare tumori in fase iniziale aumentando le possibilità di intervento tempestivo e di successo, caratterizzazione precisa del tumore, fornendo informazioni sulla natura e sulla composizione dei tumori e supportando i medici nella scelta delle terapie più appropriate, riduzione della dose di radiazioni, personalizzazione dei trattamenti.

La nuova TAC potrà lavorare inoltre insieme ad un nuovo angiografo digitale, che entrerà in funzione nei prossimi mesi, del valore di circa 2 milioni di euro, rendendo Candiolo uno dei quattro centri in Europa ad avere entrambe queste tecnologie, con le quali sviluppare progetti che puntino all’esecuzione di procedure angiografiche svolte avvalendosi di immagini spettrali.

Prosegue, nel frattempo, l’importante piano di sviluppo “Cantiere Candiolo”, che tra i vari interventi ha visto nascere Oncolab – 3.000 metri quadrati di laboratori a disposizione dei ricercatori dell’Istituto – e che presto metterà a disposizione della comunità medico-scientifica ulteriori 3.000 metri quadrati dedicati alla nuova Biobanca, uno spazio dove verranno conservati campioni biologici, e informazioni ad essi collegate, dei pazienti oncologici, per diagnosi e terapie sempre più precise e personalizzate.

“Vogliamo dotare i nostri medici e i nostri ricercatori delle migliori strumentazioni disponibili sul mercato, fornendo così diagnosi più veloci e cure sempre più efficaci. Noi non ci fermiamo, continuiamo nella nostra missione. Lo dobbiamo a chi ha sempre creduto in noi e quotidianamente ci sostiene. Lo dobbiamo a questa fantastica comunità”, ha dichiarato Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione per la Ricerca sul Cancro.

Eternit Bis, senza amianto 60 casi di mesotelioma all’anno invece di 1.400

«Gli studi epidemiologici presentati a Torino nel processo «Eternit Bis» in cui l’associazione Sicurezza e Lavoro è parte civile – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoroevidenziano l’enorme disastro causato dall’amianto in Italia: senza esposizione all’asbesto avremmo ‘solo’ 60 casi di mesotelioma ogni anno, invece di 1.400».«Siamo di fronte a una tragedia immane – denuncia Quirico – che dimostra, oltre alla necessità di fare giustizia per le vittime, l’urgenza di procedere con le bonifiche dell’amianto, che l’imputato Stephan Schmidheiny non ha mai fatto, abbandonando lo stabilimento Eternit di Casale Monferrato con tonnellate di amianto. Il tema non può essere relegato alle aule di tribunale, ma deve coinvolgere le Istituzioni affinché si investa in informazione e sensibilizzazione sulla questione e, naturalmente, su rimozioni e discariche di amianto. Si potrebbero salvare migliaia di vite umane ed evitare ingenti costi sociali e sanitari a carico di tutta la collettività».