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Croissant Sferico: l’Ultima Innovazione della Farmacia Del Cambio a Torino

La rinomata Farmacia Del Cambio, situata in piazza Carignano a Torino, continua a stupire i suoi clienti con le sue innovative creazioni culinarie. Dopo il successo del croissant a forma di cubo, che ha generato lunghe code e imitazioni in tutta la città, il locale ha lanciato con successo il nuovocroissant sferico.

Il croissant sferico è stato il frutto di oltre sette mesi di ricerca e sviluppo per raggiungere la sua forma e perfezione culinaria. La sua struttura priva di lati offre un’esperienza di gusto unica, che si estende in ogni dettaglio, dalla sfogliatura alla lievitazione, fino alla farcitura di crema Gianduia.

Croissant

Questa nuova creazione è stata ufficialmente presentata dallo staff di Matteo Baronetto, chef del rinomato ristorante stellato Del Cambio, durante l’Horeca Expo Forum, l’evento internazionale dedicato ai professionisti del settore del Nord Ovest Italia.

La Brioches Sfera ha già conquistato il palato e la curiosità dei torinesi, con le scorte esaurite tra lunedì e martedì mattina. Nonostante il prezzo più elevato rispetto ad altri dolci, 4 euro e 50 centesimi, la sua popolarità è in costante crescita. La notizia di questa nuova prelibatezza si sta diffondendo rapidamente, promettendo di diventare il prossimo trend su TikTok e Instagram, grazie al sostegno di diversi creator e influencer che ne stanno condividendo l’entusiasmo e la delizia culinaria.

Croissant

La Farmacia Del Cambio non è solo un ristorante e un bar boutique, ma anche un luogo intriso di storia e cultura. Situato di fronte al primo parlamento d’Italia, è stato il ritrovo prediletto dell’aristocrazia sabauda.

Se il croissant sferico avrà un successo simile al suo predecessore cubico, è probabile che si diffonderà rapidamente e diventerà una tendenza tra le pasticcerie di Torino, magari proprio in occasione delle prossime ATP Finals.

CRISTINA TAVERNITI

“Senza ascolto, la medicina è monca”. Bertetto riceve la cittadinanza onoraria 

Si è svolta il 20 marzo 2024 nella Sala Rossa del Municipio di Torino la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Oscar Bertetto, vicepresidente e co-fondatore della Fondazione Faro, proposta dai consiglieri comunali dem Vincenzo Camarda Nadia Conticelli.

La presidente del Consiglio ComunaleMaria Grazia Grippo, ha aperto la cerimonia, spiegando che l’evento fa seguito alle celebrazioni per i quarant’anni della Faro. È ben radicata nella città – ha dichiarato – la consapevolezza del ruolo che riveste la Faro nella sanità e nell’approccio innovativo alla malattia.

La Faro – ha affermato – ha portato una nuova cultura: quella del dovere di curare anche quando non si può guarire, mettendo al centro la persona, la sua dignità, la sua vita, anche quando è prossima a essere perduta.

bertetto

Oscar Bertetto – ha aggiunto la presidente – è un’eccellenza nel campo della medicina oncologica in Piemonte, un protagonista nella ricerca scientifica, dotato di grande umanità, capace di ispirare e guidare una realtà come la Faro, di cui la Città è fiera e alla quale possiamo solo dire grazie.

Il presidente della Fondazione Faro, Giuseppe Cravetto, ha quindi ringraziato il Consiglio Comunale e il presidente Camarda per l’iniziativa e ha tracciato un profilo professionale e politico di Oscar Bertetto, che ha saputo imparare a guardare ai pazienti con un altro occhio, prestando attenzione alle loro esigenze e a quelle dei loro familiari. Ha sviluppato le cure palliative – ha spiegato – con l’assistenza a domicilio e negli hospice della Faro che ha saputo creare.

Negli hospice della Faro – ha detto – gli ospiti non sono abbandonati, c’è vita grazie alla preziosa opera di volontari e volontarie. Curioso e spiritoso – ha affermato – è da sempre attento allo studio e alla lettura: ha realizzato oltre 450 pubblicazioni e ha partecipato a più di 500 congressi. È stato anche sindaco di Brandizzo e consigliere regionale.

L’assessora al Lavoro e alla Formazione professionale del Comune di Torino, Gianna Pentenero, intervenuta in rappresentanza della Città, ha elogiato la grande professionalità e umanità di Oscar Bertetto.

Ha dato molto agli uomini e alle donne della nostra città e della nostra regione – ha dichiarato – e ha saputo affrontare, oltre a quelle cliniche, le fragilità sociali, economiche e relazionali dei pazienti e dei loro familiari. Ha creato la Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta: un modello per l’Italia – ha spiegato l’assessora – per la qualità e per la gestione interdisciplinare dei percorsi di cura. Grande formatore e organizzatore, ha saputo intuire e sviluppare nuove pratiche di cura con la Faro, fornendo servizi gratuiti a cittadine e cittadini, grazie anche a tanti volontari e volontarie dotati di grande professionalità.

Preparato e attento, Oscar Bertetto non si è mai tirato indietro e si è sempre posto al servizio della comunità – ha concluso l’assessora Gianna Pentenero, ringraziandolo per quanto ha fatto e per quanto ancora farà per la città.

È stata quindi consegnata la pergamena a Oscar Bertetto, che ha voluto dedicare il riconoscimento al compianto professor Alessandro Calciati, suo maestro, e a tutto il personale e a tutti i volontari e le volontarie della Faro. Ha quindi ringraziato il presidente della Commissione Sanità, Vincenzo Camarda, per la sensibilità dimostrata.

Le cure palliative – ha poi dichiarato – sono parte essenziale di un nuovo modo di gestire la medicina contemporanea, che è ancora instabile tra accanimento e abbandono, mentre dovrebbe imparare ad accompagnare i pazienti verso la morte, come un fatto naturale.

Senza ascolto, senza relazione manca una grande parte della medicina, la medicina è monca, mi ha insegnato la Faro – ha dichiarato Oscar Bertetto.

La sanità deve essere territoriale, vicina a chi soffre – ha concluso – anche attraverso gli hospice e deve sapere creare reti, per scambiare informazioni e lavorare insieme, con umiltà, imparando dagli altri.

Turismo da record a Torino e in Piemonte E’ trainato dalle presenze estere

Il turismo nella regione del Piemonte ha raggiunto un nuovo record nel 2023, con oltre 6 milioni di arrivi e 16 milioni di presenze registrate, segnando un aumento significativo rispetto all’anno precedente. L’incremento è stato trainato principalmente dal turismo estero, che ha mostrato una crescita del 15% rispetto al 2022, contribuendo in modo significativo all’espansione complessiva del settore turistico regionale.

 

Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte, Il territorio dell’ATL di Turismo Torino e Provincia, con i suoi oltre 2 milioni e 700 mila arrivi e più di 7 milioni di presenze, si pone come una delle gemme della regione. La città di Torino, con la sua storia millenaria e la sua vibrante cultura contemporanea, continua ad attirare visitatori da tutto il mondo. L’aumento del 9,6% negli arrivi e del 7,2% nelle presenze rispetto al 2022 sottolinea il costante fascino della città e dei suoi dintorni.

 

Con l’avvicinarsi della primavera del 2024, si delineano prospettive importanti per il turismo che proprio con Torino seguito dalle Langhe Monferrato Roero guida la lista delle mete più ambite.

 

«Il Piemonte si conferma una regione pilota dell’accoglienza – hanno osservato il Presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, Vittoria Poggioeravamo partiti nel 2019 dal 7,4% del Pil regionale del turismo e siamo arrivati al 9,5 di adesso con una proiezione sul 2024 che ci farà raggiungere la quota del 10%. Si tratta di un grande risultato raggiunto non solo per la qualità della comunicazione, ma anche per il progressivo innalzamento degli standard di qualità delle strutture ricettive che in questi cinque anni hanno potuto contare sul sostegno della Regione che ha erogato quasi 20 milioni di euro. Il successo è anche merito del sostegno continuo sui territori da parte delle nostre ATL e delle Proloco che sono i migliori avamposti della promozione per il turismo nazionale e internazionale. Il turismo rimane un faro di speranza e un catalizzatore per la crescita economica e culturale del nostro Piemonte».

 

«Il 2023 ha fatto registrare la miglior performance in termini di presenze turistiche in Piemonte negli ultimi 10 anni, superando la soglia dei 16 milioni di pernottamenti. E, sempre per la prima volta, nel 2023 i pernottamenti di turisti provenienti dall’estero hanno superato quelli italiani con il 52% del totale – sottolinea Beppe CarlevarisPresidente del Cda di Visit Piemonte -. Non solo risultati quantitativi ma, e soprattutto, di qualità: infatti la forte spinta verso l’internazionalizzazione dei turisti in Piemonte ha portato i volumi di spesa complessivi attivati in loco in crescita di oltre il 20% rispetto all’anno precedente. Il livello di soddisfazione è salito all’86,4/100, decisamente superiore alla media nazionale di 85,4/100. Questi grandi risultati certificano ulteriormente che il nostro “sistema turismo” è sempre più attrattivo e consapevole. Dobbiamo quindi guardare al futuro con ottimismo, migliorandoci costantemente, programmando e fissando obiettivi, anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie a disposizione, che vadano sia nella direzione della sostenibilità ambientale ma anche a quella economica delle nostre imprese turistiche».

 

Cosa Nostra spiegata ai bambini. A teatro la storia di Elda Pucci

La storia di Elda Pucci, prima e unica donna sindaco di Palermo, con Ottavia Piccolo e i solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo

TSN – Teatro Superga Nichelino (TO)

Venerdì 22 marzo, ore 21

 

Un’attrice, un ensemble di voci, il palcoscenico: la storia di una donna, di una città, di un anno. A volte, per spiegare le cose, servirebbe solo cercare le parole. Trovarle. Infine, dirle ad alta voce. La cosa più semplice. Raccontare di come a Palermo, il 19 aprile 1983, per la prima volta nella storia della città, una donna, Elda Pucci, la Dottoressa, è stata eletta Sindaco. Raccontare poi di come sempre nel mese di aprile di un anno dopo, il giorno 13, Elda Pucci, la Dottoressa, è stata sfiduciata. Raccontare infine di come a distanza di ancora un anno, il 20 aprile 1985, la casa di Elda Pucci è saltata in aria spinta da due cariche di esplosivo. Nel prima, nel mezzo, nel dopo, lì dove tutto si impasta come la calce, come la colla, i miliardi dell’eroina, gli assassini del Generale Dalla Chiesa, di Michele Reina, di Piersanti Mattarella, di Pio La Torre, dello scrittore Pippo Fava, il cemento di Vito Ciancimino, gli Inzerillo, i Badalamenti, i Buscetta, l’avvento di Totò Riina.

Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi in scena con le parole di Stefano Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce.

Venerdì 22 marzo, ore 21

Cosa Nostra spiegata ai bambini

Di Stefano Massini

Regia Sandra Mangini

Con Ottavia Piccolo e i solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo

Produzione Officine della Cultura – Argot Produzioni, in collaborazione con Infinito Teatro

Biglietti: 22 euro galleria, 27 euro platea

Un torinese nella missione artica Fjällräven Polar

Slitte trainate da cani, su un percorso di 300 chilometri che attraversa le regioni artiche della Scandinavia. È la missione artica Fjällräven Polar che partirà agli inizi di aprile con un equipaggio di venti partecipanti, selezionati tra oltre 30mila candidati. Tra loro c’è un unico italiano, il torinese Roberto Nada che è stato ricevuto a Palazzo Civico dal Sindaco Stefano Lo Russo e dall’assessore Francesco Tresso, che gli hanno consegnato il gagliardetto della Città.

La spedizione polare è organizzata dall’azienda svedese Fjällräven per dimostrare che, con le giuste conoscenze, attrezzature e supporto, si possa vivere all’aperto per una settimana, percorrendo una lunga distanza tra tundra e zone montuose, in condizioni climatiche estreme.
Nada, 60 anni, porterà il suo contributo come velista e navigatore d’altura, ma anche come scienziato e divulgatore ambientale.

Stop al “genocidio informatico”!

“Non ho l’età…” Chi non ricorda la tenerissima canzone presentata nel 1964 al Festival di Sanremo da una deliziosa Gigliola Cinquetti sedicenne, trionfatrice su altri ben più noti cantanti? Bei tempi…

“Non ho l’età…”

Chi non ha mai detto questa frase sconsolata rendendosi conto di non essere in grado di avere un contatto con la banca, con l’ufficio dell’INPS, con la società telefonica? Brutti tempi…

Purtroppo sempre più persone di una certa età sono “tagliate fuori” dalla società perché non possiedono un computer, un tablet, un iPhone, perché non hanno lo SPID, la CIE, la password, non distinguono un browser da un router o da un server…

Nel giro di pochi anni il mondo è passato dalla carta (sulla quale erano indelebilmente fissati documenti, pratiche burocratiche, autorizzazioni) al cloud, nel quale sono immagazzinati miliardi di dati impalpabili.

Vuoi aprire un conto corrente in banca?

Non provare ad andare nell’agenzia sotto casa, non troverai nessuno, forse un paio di impiegati in locali dove fino a qualche anno fa erano stipati quindici dipendenti, ognuno con i suoi compiti precisi. Facevi un po’ di coda per parlare con l’addetto, ma almeno risolvevi tutto in pochi minuti. Oggi non puoi far nulla…

“Aprire un conto? Può farlo comodamente da casa, basta avere lo SPID, scannerizzare la CIE, fare il riconoscimento facciale con la telecamera e in pochi passi la procedura le fornisce il numero dell’IBAN” ti comunica quello dei due che ha la faccia più sveglia, abituato a smanettare tutto il giorno su WatsApp con gli amici.

Perplesso torni a casa, apri il sito, cominci la procedura, naturalmente sbagli il secondo passaggio, torni indietro, ricominci, ti perdi nelle maschere che compaiono sul video finché cade il collegamento…

Bene, continui a tenerti i soldi nel cassetto sperando che i ladri vadano a rubare dal vicino.

Vuoi rinnovare il passaporto?

Non provare ad andare in Questura dove avevi fatto la pratica normale dieci anni fa, occorre “prenotare un appuntamento in Questura accedendo al sito https://passaportonline.poliziadistato.it/ con SPID/CIE” recita il sito della Polizia di Stato. Naturalmente occorre avere un personal computer o un tablet o un cellulare ultima generazione…

Bene, rinunci ad andare a Cancun per fare una settimana di bagni, in fondo anche a Spotorno non si sta così male…

Vuoi comprare una minicar elettrica che risolve i problemi d’inquinamento e ti consente di girare per la città a costi contenuti?

Non provare ad andare dalla concessionaria per vederla, provarla, prenotarla. L’addetto cortesissimo del salone ti comunica che si può solo comprare comodamente da casa entrando nel sito. Provi più volte e, per un motivo o per l’altro, non riesci ad arrivare in fondo alla procedura complicata manco fosse un calcolo per il lancio di un razzo verso Marte.

Pazienza, continui a girare con la vecchia Panda euro 1, tanto in galera non ci vai perché hai più di 70 anni, e chissenefrega dell’ambiente…

Sembra proprio che non si possa più vivere senza lo SPID (ma non basta il codice fiscale, che ormai, dopo anni, finalmente avevamo imparato a memoria?). No, lo SPID è il passepartout per i rapporti con la pubblica amministrazione.

Proviamo a chiederlo dopo aver letto che registrarsi ed attivare SPID con Poste è facile. “I cittadini possono recarsi in qualsiasi Ufficio Postale presente sul territorio nazionale per attivare SPID. Prima di recarsi in Ufficio Postale è necessario effettuare una pre-registrazione sul sito www.posteid.poste.it” comunica Poste Italiane. Naturalmente occorre avere un personal computer o un tablet o un cellulare ultima generazione…

Facciamo qualche considerazione finale.

Quando un impiegato della banca, della Posta, della polizia ti dice che la pratica che fino a ieri seguiva lui, compilando tutti i moduli necessari, ora la puoi fare “comodamente” a casa tua, ti sta raccontando due mostruose bugie. La prima è che la comodità è in realtà la sua, che così non ha più il pesante compito di lavorare al servizio del cittadino, ma lascia che il cittadino si serva da solo. La seconda è che non esiste un sito privato o pubblico comprensibile a chi non ha una cultura informatica; anche fior di primari ospedalieri si trovano in difficoltà davanti allo schermo del PC che lampeggia senza spiegare perché si è “piantato” all’improvviso bloccando la tua richiesta…

Ultimo appello: volete costringere tutti ad usare computer, tablet o iPhone per evitare di lavorare al nostro servizio?

Allora dateci (gratuitamente!) PC, tablet ed iPhone. Se dobbiamo lavorare per voi, dobbiamo avere gli strumenti che voi utilizzate, non dobbiamo comprarceli a nostre spese!

Altrimenti la manovra in corso si trasforma in un sistema indiretto di “genocidio informatico” che elimina gli anziani dalla società relegandoli a “carico residuale” di cui sbarazzarsi al più presto.

 

GIANLUIGI DE MARCHI

demarketing2008@libero.it

C’è la “Mezza” ma c’è anche la “Dieci” di Torino

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In città si torna correre con i grandi eventi organizzati da “Base Running ASD”

Sabato 13 e domenica 14 aprile

Avviso a tutti “runners” torinesi, piemontesi (e non). Che, mi risulta, essere davvero in tanti. Una bella fetta dei quasi 8milioni (fra i 16 e i 69 anni) “scorrazzanti” in lungo e in largo per il “Bel Paese”. Femminucce, maschietti, giovani, meno giovani, senza età. Occhio, dunque! Allenate bene gambe e fiato, perché a breve, la “Base Running” (“Associazione Sportiva Dilettantistica”, fondata a Torino nel 2007 da Alessandro Giannone, già nazionale e atleta professionista), tornerà “di corsa” ad aprire le porte della primavera con nuove, imperdibili proposte. Ve le butto lì. Ma cercate di non farvele scappare!


Presentate mercoledì 20 marzo scorso, in “Sala Colonne” al Municipio di Torino, si comincia fra meno di un mese con la cosiddetta “Mezza di Torino”, nona edizione e 21 chilometri di corsa (fra storia, arte e cultura) nel centro cittadino, in programma domenica 14 aprile. “Evento sportivo – spiega Alessandro Giannonefra i più partecipati, da sempre, nel calendario delle corse in Piemonte”, la “kermesse” è patrocinata da “Città di Torino” e “Regione Piemonte” e, anche questa volta, saprà coniugare sport e solidarietà.

Ma attenzione! Il programma di gare si apre già sabato 13 aprile, alle 15,30, con la IV edizione della “School Run”, la corsa dedicata agli alunni di elementari e medie. Con il motto “Bambino Aiuta Bambino” sarà devoluta all’ospedale pediatrico “Regina Margherita”di Torino la metà delle quote di iscrizione.

La domenica 14, invece sarà il momento clou con la partenza della “Mezza di Torino” assieme alla “Dieci”. Entrambe le corse partiranno alle 8,30 da via Roma. Il tracciato della distanza più lunga attraversa i punti più rappresentativi dal punto di vista storico e artistico del capoluogo piemontese. Il percorso più breve offre l’occasione della “prima volta” per chi intende affacciarsi al mondo delle gare di “running”.

Come da consuetudine anche quest’anno “Base Running” coinvolge nei propri eventi le studentesse e gli studenti di alcuni “Istituti di Istruzione” di secondo grado quali il Liceo Classico e Musicale “Cavour” di Torino e il “Liceo Juvarra” di Venaria Reale, allineandosi ai Percorsi per le Competenze Trasversali dell’Orientamento.

Torino

Programma:

Venerdì 12 aprileDalle 13 alle 19 -Via Lagrange/Via Soleri consegna pettorali e pacchi gara.

Sabato 13 aprileDalle 10 alle 19.30 – Via Lagrange/Via Soleri consegna pettorali e pacchi gara.

Il ritrovo della “School Run – Bambino aiuta Bambino” è dalle 14 in Piazza San Carlo; ore 15,30 – partenza prima batteria “School Run”; ore 17 – Premiazioni

Domenica 14 aprileore 7 – apertura “Race Village” presso Piazza San Carlo; ore 8,30 – partenza “La Mezza” e “La Dieci” di Torino; ore 9.45 – Premiazione “La Dieci” di Torino;  ore 10.30 – premiazione “La Mezza” di Torino.

L’Associazione Sportiva Dilettantistica “Base Running” è nata nel settembre 2007. L’idea iniziale è stata di Alessandro Giannone, già nazionale e atleta professionista. L’obiettivo era ed è quello di dar vita ad attività ed eventi che diventino un punto di riferimento per i “runner”. Attualmente conta su circa 500 soci. La prima gara è stata organizzata nel 2009: sette chilometri all’interno del Parco del Valentino (500 iscritti). Nel 2010 si aggiungono “Un Po di corsa” e “Pellerina Run”. Nel 2012 ecco “Corsa da Re” a Venaria e il “Campionato Regionale di Cross” a Cambiano. Nel 2013 nasce un’altra gara: “Lingotto Run”. E’ del 2015 la prima edizione de “La Mezza di Torino-Santander”. 55 le gare organizzate fino ad ora. Nel 2018 la prima edizione della “Maratona Reale a tappe”.

In questi anni l’associazione ha devoluto importanti cifre a varie “Onlus” tra le quali: “Forma Onlus – Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita”, “Fondazione Piemontese Ricerca Contro il Cancro – Candiolo” e “Rete del Dono”.

g.m.

Nelle foto: Immagini di repertorio e Alessandro Giannone

Sarno (Pd): “Odg per fondo sostegno lavoratori”

“Quella della Delgrosso di Nichelino è solo l’ultima, in ordine di tempo, delle crisi industriali che, ormai da anni, stanno interessando il territorio piemontese, una valanga che rischia di travolgere i lavoratori e le loro famiglie e che richiede una strategia regionale e nazionale straordinaria. Si tratta, quindi, di un segnale importante l’approvazione del mio ordine del giorno che impegna la Giunta a creare un fondo straordinario di sostegno al reddito per i lavoratori che hanno perso il posto e non hanno accesso a ammortizzatori sociali, prestazione previdenziale o assistenziale” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.

“Dopo la fine del contratto di solidarietà – prosegue Sarno – infatti, questi lavoratori si trovano senza ammortizzatori sociali e senza prospettive per il loro futuro, oltre non ricevere stipendi pieni da tre mesi. Un fondo di sostegno può rappresentare un aiuto importante e una prima risposta concreta, oltre che un primo passo nella giusta direzione”.

“Purtroppo – conclude Sarno – il centrodestra, oltre agli strumenti previsti per legge, nazionale e, quindi, regionale, non ha mai svolto un ruolo di programmazione strategica, di prevenzione, di vero accompagnamento, anche cercando di individuare le cause con anticipo. Grazie a questo atto si potrà fornire un primo aiuto ai lavoratori, in attesa di prevedere una politica del lavoro più articolata e di lunga visione”.

“Festa di primavera 2024” presso la scuola “Rudolf Steiner”

In collaborazione con l’Associazione Crescendo Pedagogia Waldorf

 

In occasione della “Festa di primavera”, sabato 23 marzo l’Associazione Crescendo Pedagogia Waldorf, unita alla scuola d’infanzia “Rudolf Steiner”, aprirà le porte a tutti coloro che vorranno conoscere la Pedagogia Waldorf e le attività che vengono svolte nelle realtà steineriane. Dalle 10 alle 12, in corso Casale 246, sarà possibile conoscere la scuola d’infanzia e la scuola primaria e secondaria attraverso le parole dei maestri e delle maestre. La giornata sarà costellata di attività e laboratori rivolti a tutte le fasce d’età, dai bambini dagli 0 ai 3 anni fino agli adolescenti. Sono previsti laboratori di giocoleria, teatrini di marionette e attività all’aperto che richiameranno i giochi di una volta, come il tiro alla fune, la corsa nei sacchi e la staffetta.

Steiner

I più piccoli potranno realizzare coroncine di primavera e partecipare al girotondo guidato dalle maestre della scuola dell’infanzia. Nel pomeriggio si potrà partecipare ai laboratori di pittura rivolti a ragazzi e adulti. È prevista inoltre l’esposizione di manufatti realizzati dai genitori delle scuole nel corso dell’anno.

 

Mara Martellotta

“Arrivederci, Torino”. Vivicittà si corre a Bra

Caro direttore, per il secondo anno consecutivo, Vivicittà non si correrà a Torino domenica 14 aprile.

Gli appassionati di quella che dovrebbe essere stata la 40esima edizione non si devono scoraggiare.

La Uisp Piemonte metterà a disposizione un autobus per partecipare alla non competitiva di Bra, sarà sicuramente una bella occasione per fare una gita fuori porta.

Per chi vuole correre la competitiva? Anche in questo caso la Uisp propone un’altra trasferta all’edizione lombarda a Milano. Per i camminatori che rimarranno sotto la Mole, nello stesso giorno si concluderà la settimana del cammino promossa da Uisp Torino.

Purtroppo la città dello sport per tutti e tutte e dei grandi eventi sportivi dovrà rinunciare alla manifestazione di grande rilevanza e visibilità nazionale.

Sarebbe stata Vivicittà numero 40 per chi organizza, per chi crede e anche per chi nel tempo si è portato a casa un bel piazzamento o semplicemente ha camminato e portato l’amico a quattro zampe.

Una storia lunga 38 anni di una corsa importante con il via dato tradizionalmente da Rai Radio Uno, da Sindaci e Assessori dello sport, che nel tempo si sono succeduti.

Una gara che da sempre si corre in contemporanea in 40 città italiane ed europee con classifiche locali ed una nazionale unica compensata,  legata a grandi valori che contraddistinguono la Uisp, come l’ambiente, la lotta alle mafie, contro il razzismo e tanto altro.

Il percorso torinese creato da UISP alla decima edizione, aveva abbandonato il centro storico con partenza da piazza San Carlo, per trasferirsi nel parco del Valentino e arrivo alla rocca medievale.

Purtroppo l’anno scorso, vuoi per la mancanza di coordinamento o forse per la scarsa collaborazione e nonostante le garanzie date dalla FIDAL è stata organizzata una corsa nello stesso giorno e la Uisp ha rinunciato alla Vivicittà.

Ma non ci si è scoraggiati ed è stata organizzata una staffetta partita dalla periferia nord, per arrivare nel centro cittadino a consegnare un comunicato stampa alla sede Rai, nel ricordo di Vivicittà, che  pensavamo, sarebbe tornata nel 2024.

Purtroppo quest’anno si è replicata la stessa incresciosa situazione.

L’accordo con FIDAL è stato preso nei tempi e il presidente provinciale ne era entusiasta, l’avremmo organizzata insieme “finalmente” dopo tanti anni e come avviene in tutte le altre città d’Italia. 

E’ arrivata l’amara sorpresa. Un’altra società ha programmato la gara nello stesso giorno usando gran parte del percorso di Vivicittà. 

Per i non addetti ai lavori, il CONI riconosce l’attività di Federazioni ed Eps, siamo tutti CONI, ma non per le corse, non per la FIDAL Piemonte. Le corse che la Uisp organizza a Torino sono al massimo 3, da anni ci si è spostati fuori dalla città proprio per problemi di questo tipo.

La Uisp non è una piccola realtà di paese, ma  un’Associazione che solo a Torino e nell’area metropolitana, ha più di 70mila soci, 40mila solo nel capoluogo.

E’ arrivato il momento di regolamentare gli eventi sportivi di medie e piccole dimensioni in città.

Chiederemo all’assessorato allo sport della città di istituire un tavolo per il coordinamento e l’individuazione di criteri e requisiti per l’organizzazione di manifestazioni podistiche.

Uisp Torino