Un uomo ieri si è buttato probabilmente in modo volontario dal tetto del cinema UCI presso il centro commerciale 45^ Nord a Moncalieri.
È fortunatamente sopravvissuto, ma è ricoverato in condizioni gravissime al Cto di Torino, dove è stato operato d’urgenza nella notte. La prognosi è riservata.
La partecipazione secondo il Comune di Torino: il giorno stesso in cui il Sindaco assegna le
deleghe alla partecipazione, la presidenza del Consiglio si rifiuta di ricevere la cittadinanza.
Proprio nel momento in cui il Sindaco attribuiva le deleghe alla partecipazione ad un membro della giunta si svolgeva sotto la sede del consiglio comunale un presidio di cittadini, in rappresentanza di oltre 1600 sottoscrittori di una proposta di referendum per la tutela del verde pubblico, per chiedere l’applicazione del Regolamento comunale sulla Partecipazione ed I Referendum.
In base alle istruzioni contenute nel Regolamento n. 297 del Comune di Torino sulla partecipazione popolare, il “Comitato Referendario Salviamo la Pellerina e il verde di Torino”
– il 29 febbraio 2024 ha consegnato alla Segreteria Generale del Comune di Torino oltre 1700 firme di cittadini che richiedevano un Referendum per salvaguardare i parchi ed il verde pubblico della Città;
– il 13 marzo 2024 il Dirigente del Settore Servizi Demografici ha trasmesso alla Presidente del Consiglio Comunale ed al Segretario Generale una propria dichiarazione attestante la validità di 1610 sottoscrizioni prodotte dal Comitato Referendario
– entro 15 giorni la Commissione per il Referendum doveva giudicare l’ammissibilità della proposta
– il 26 marzo 2024 si è tenuta la prima seduta della suddetta Commissione senza esito
– al nostro sollecito del 17 aprile 2024 la Presidenza del Consiglio comunale rispondeva che i termini di regolamento non sono perentori e che era in attesa dei pareri tecnici richiesti agli uffici preposti. Da allora: silenzio.
Di qui la manifestazione di ieri 20 maggio 2024 davanti al Municipio e la richiesta di un incontro urgente con la Presidente del Consiglio Comunale e con i capi-gruppo per denunciare l’ingiustificabile ritardo della Commissione referendaria.
Ci hanno risposto NO, prospettando un incontro a data indefinita ma noi continueremo a sollecitare risposte e rispetto per la cittadinanza che ha chiesto di partecipare alle scelte che riguardano la propria Città.
E’ evidente che questa amministrazione non vuole render conto ai cittadini:
* perché ha scelto di vendere all’INAIL una parte del Parco della Pellerina per costruire il nuovo Ospedale Maria Vittoria che la stessa INAIL affitterà poi all’ASL Città di Torino?
* perché ha abbandonato il progetto di costruire il nuovo Maria Vittoria nell’area non esondabile e già di proprietà pubblica dell’Amedeo di Savoia, con meno spese e meno consumo di suolo?
* perché dalla chiusura dello stabilimento ThyssenKrupp dopo il tragico rogo, non ha mosso un dito per applicare la legge che impone a chi inquina di bonificare l’area avvelenata da idrocarburi e da cromo esavalente cancerogeno?
Il Comune applichi le regole che già ci sono, senza imbrogliare ancor di più la matassa e senza ulteriori differimenti da parte della Commissione di Valutazione.
Torino, 21.05.2024
Il Comitato Salviamo la Pellerina e il verde di Toruno
Il tribunale torinese ha rinviato a giudizio per atti persecutori e abuso d’ufficio l’ex caporedattore centrale del tg regionale del Piemonte, Tarcisio Mazzeo. L’accusa è di aver causato le dimissioni di Michele Ruggiero, volto storico del telegiornale del Piemonte che ha lavorato fino al maggio 2021 presso la sede Rai di via Verdi. Ruggiero aveva denunciato quelli che sarebbero stati ripetuti e ingiustificati soprusi che l’avrebbero costretto, nel marzo 2021, a dare le dimissioni dalla testata e dall’emittente pubblica. L’inchiesta, coordinata dal pm Gianfranco Colace, era partita da quella denuncia nella quale il giornalista sosteneva di essere stato “demansionato”, “esautorato” dai settori della politica e della cronaca giudiziaria dal caporedattore e “costretto a rimanere al servizio della redazione con orari e turni ingiusti”, oltre che a “subire procedimenti disciplinari in modo pretestuoso”. Un insieme di presunti episodi “ritorsivi” e “svilenti” adottati nei suoi confronti nel periodo intercorso tra l’ottobre del 2017 e il marzo 2021. Una vicenda che aveva assunto anche risvolti politici con le accuse che sarebbero state mosse a Ruggiero di aver impresso, in alcuni servizi, un taglio politico piuttosto indulgente nei confronti del centrosinistra e troppo critico nei confronti dei Cinque Stelle come nel caso della vicenda che vide protagonista Luca Pasquaretta, all’epoca addetto stampa della sindaca Chiara Appendino, per il ruolo svolto nell’organizzazione del Salone del Libro. Un’altra situazione di forte contrasto con Ruggiero, che ricopriva il ruolo di capo servizio, riguarderebbe l’accusa che gli sarebbe stata contestata dal caporedattore di aver tagliato una frase nella presentazione del servizio sul suicidio di Bruno Binasco. La frase omessa, a parere di Mazzeo sarebbe stata di grande valore giornalistico e storico, collegando Binasco alle traversie e all’arresto di Primo Greganti, il celebre “compagno G” nell’inchiesta di Mani Pulite. Le tensioni sarebbero proseguite nel tempo, mettendo in discussione anche la sfera dell’autonomia politica di Ruggiero come giornalista del servizio pubblico, incrinando il rapporto professionale al punto che Mazzeo chiese un provvedimento disciplinare nei suoi confronti tant’è che, qualche settimana dopo, il giornalista fu sollevato dal ruolo di “line”, cioè di gestione del Tg, cui concorrono i capi servizio. In un clima di esasperate tensioni interne intervenne anche l’Usigrai (il sindacato dei giornalisti Rai), sollecitato dal comitato di redazione. Un fatto interpretato – a quanto parrebbe – come una progressiva palese critica al suo operato da parte del caporedattore. Con la richiesta di rinvio a giudizio la procura torinese ha ritenuto credibile la versione dei fatti denunciata da Michele Ruggiero mentre Mazzeo, difeso dall’avvocato Maurizio Mascia, ha sempre respinto ogni addebito, ritenendo le accuse “false e infondate”. Il processo verrà celebrato tra dieci mesi, con il dibattimento fissato per il quattro marzo del 2025, ma è del tutto probabile che questa vicenda occuperà ancora le cronache cittadine.
M.Tr.
Addio all’ingegnere “inventore” del genepy
Convegno a Torino
“Il Piemonte e l’Europa. Un legame forte. È questo il titolo del convegno che si terrà a Torino
mercoledì 22 maggio alle 17,30 presso l’Hotel NH di Piazza Carlina organizzato da Tempi Nuovi, il
movimento politico dei cattolici popolari e sociali di area centrista.
Dopo l’introduzione di Giorgio Merlo, interverranno Alberto Cirio, Presidente della Regione
Piemonte e Letizia Moratti, candidata al Parlamento Europeo.
Modera il convegno Giuseppe Novero.
Con una prestazione solida e convincente il giocatore umbro conquista il trofeo della seconda edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo 2024 battendo in finale Lorenzo Musetti. Molto pubblico durante l’intero evento, nonostante la pioggia iniziale che ha complicato lo svolgimento del torneo, che ha visto la presenza di ben 16 giocatori Top100 e quattro italiani in semifinale (Musetti, Sonego, Passaro e Darderi)
E’ stata la vittoria del tennis nazionale con ben quattro semifinalisti italiani. Francesco Passaro, tennista perugino del 2001, ha sconfitto nettamente Lorenzo Musetti, numero 1 del seeding del torneo “Challenger” subalpino, con un secco 6-3, 7-5, in poco più di 1 ora e trenta minuti di gioco. Non avrebbe neanche dovuto giocare, vista la concomitanza con il torneo capitolino, ma grazie a una Wild Card si è potuto regolarmente presentare al Circolo della Stampa Sporting per iniziare le qualificazioni.
E’ stata in generale una prestazione brillante, quella del giocatore umbro, che cavalca un’onda lunga di ottimi risultati dopo una difficile parentesi per infortuni, che l’ha visto approdare recentemente al terzo turno degli Internazionali BNL di Roma (perso contro Borges) e ora trionfare sotto la Mole Antonelliana contro il connazionale carrarino (dopo aver sconfitto Galan, Ruusuvuori, Nakashima e Sonego) con una vittoria che gli consente di entrare nei primi 100 giocatori del mondo (con il successo torinese è saltato dal 240° al 133° posto in classifica Atp) dopo aver già ricoperto la posizione 108 nel recente passato.
Dopo essersi sbarazzato piuttosto facilmente in semifinale del tennista torinese Sonego (6-3, 6-2), Passaro, per nulla intimorito o in soggezione di fronte all’altro Lorenzo (numero 30 al mondo), giocava il suo miglior tennis senza concedere alcuna possibilità di replica, se non in alcuni frangenti del secondo set, a Musetti, che è parso in buona forma, ancora lontano dai fasti di poco tempo fa, ma che è uscito sconfitto da due finali consecutive nell’arco di pochi giorni (qui a Torino e a Cagliari), non aiutandolo certamente a recuperare fiducia nei propri mezzi e possibilità in vista dello Slam parigino su terra rossa, rendendo probabilmente il lavoro del suo nuovo coach, Corrado Barazzutti, più complicato del previsto. Perché è pur vero, come diceva l’ex capitano della nazionale nel post partita, che Passaro in alcune situazioni aveva accarezzato amabilmente e forse con un pizzico di fortuna le righe del Campo Stadio, ma è parimenti vero che in tutto il match non si è mai visto un Musetti, in grado di ribaltare lo sfavorevole andamento della partita, sempre dominata dal tennista perugino che si è soltanto parzialmente irrigidito nel game conclusivo, tipico nervosismo e paura da Championship Point, portandolo persino a giocare una battuta da sotto (colpo che, dichiarerà in conferenza stampa, non aveva mai eseguito prima) che costringe Musetti, sempre troppo lontano dalla riga di fondo, all’errore.
“Sono state due settimane incredibili – dichiara Francesco Passaro in conferenza stampa – che sicuramente non mi aspettavo, probabilmente speravo in un futuro un po’ più lontano, ma sono veramente contento di aver ritrovato il mio miglior tennis e di aver potuto anche giocare dieci partite di fila. Sono contento di stare bene fisicamente e soprattutto dell’atteggiamento che ho in campo. L’importante è aver vinto, perché ero veramente teso nell’ultimo game, sapevo di aver in mano la partita e se mi fosse scappata avrei avuto un grande rimpianto, però sono felice di essere riuscito a portarla fino in fondo e adesso cerco di godermi questa vittoria, nella speranza di entrare nel tabellone delle qualificazioni a Parigi, altrimenti tornerò a casa ad allenarmi per i prossimi impegni. Sicuramente posso ancora migliorare la risposta, il servizio e il primo colpo, che oggi sono fondamentali per giocare ad alto livello, poi anche come atteggiamento devo dare continuità a quello che sto facendo, cosa non semplice ma che sto provando a fare, il percorso è questo e stiamo lavorando molto bene, stimolati dai risultati che stiamo ottenendo. È importante lavorare nel quotidiano, giorno per giorno, senza pensare troppo alla classifica, che poi è una diretta conseguenza del lavoro svolto, magari essere un po’ più aggressivo e scendere di più a rete. L’obiettivo quest’anno è entrare nei primi cento, lavoreremo sodo per raggiungerlo, anche se lo scopo primario resta sempre quello di migliorare, essere più competitivo ad alto livello”.
Cala così il sipario su questo ennesimo importante evento sportivo subalpino, in verità piuttosto simile a un Atp250, vista la caratura degli iscritti, in attesa delle Atp Finals di novembre, la ciliegia sulla torta, per la gioia dei tantissimi e, in numero crescente, appassionati di tennis.
Patrizio Brusasco
Foto Francesco Panunzio
I carabinieri di Chivasso hanno scoperto durante un controllo e arrestato per il reato di “furto aggravato” un 27 enne e un minore sopresi all’interno di una ditta di Brandizzo intenti a rubare vario materiale edile del valore complessivo di 5000 euro. I due soggetti sono stati bloccati e arrestati. La refurtiva è stata restituita all’avente diritto e i due presunti ladri sono stati uno accompagnato presso la casa circondariale di Ivrea mentre il minore presso l’istituto penale per i minorenni Ferrante Aporti di Torino.
Il Catering Bon Ton nella Villa d’Agliè
Minaccia di uccidere donna con mazza chiodata
Un giovane di 23 anni in stato di agitazione dovuto probabilmente all’uso di sostanze alcooliche e stupefacenti, ha cercato di rapinare una donna che si trovava al volante della sua auto a Ivrea. L’ha minacciata con un asse di legno da cui spuntavano chiodi, dicendole che l’avrebbe uccisa. La malcapitata si è rifugiata in un bar, i carabinieri arrivati poco dopo essere stati allertati lo hanno arrestato.