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Sicurezza nelle scuole di Torino e del Piemonte, in arrivo i fondi regionali

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Edilizia scolastica, la Regione  approva interventi per 10 milioni di euro

Rendere sicuri gli edifici scolastici, per tutelare l’incolumità di studenti, docenti e di tutto il personale in servizio. E’ con questo obiettivo che la Regione Piemonte ha approvato interventi di edilizia scolastica per 10 milioni di euro.

A renderlo noto Elena Chiorino, assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte:  La sicurezza degli edifici scolastici è per me e per questa Giunta una priorità assoluta. Nel corso del mandato abbiamo lavorato per rendere ogni istituto sicuro e confortevole. Con le misure approvate, tra cui il raddoppio dei fondi per l’affitto dei container, in caso di chiusure straordinarie delle scuole, e l’istituzione del fondo di emergenza atteso da oltre 50 anni per l’edilizia scolastica, riconfermato fino al 2025, garantiamo la riduzione dei disagi e la continuità didattica”.

Le risorse

Tra il 2023 e il 2025 per gli interventi straordinari di edilizia scolastica finalizzati alla messa in sicurezza la Regione ha stanziato 6,2 milioni; altri 3 milioni sono assegnati agli enti locali per realizzare piccoli interventi urgenti e imprevisti, causati da eventi che abbiano compromesso l’agibilità degli edifici. Un milione di euro è destinato alla copertura delle spese per il noleggio di container o per l’affitto di altre strutture di appoggio temporanee, dove poter collocare gli studenti e far proseguire le lezioni in situazioni di chiusura straordinaria: il fondo d’emergenza, voluto dall’assessorato all’Istruzione, è volto a garantire maggior sicurezza, tempestività di intervento in casi di difficoltà e a far si che gli imprevisti non gravino sui conti dei Comuni.

“Con questi interventi, che ammontano complessivamente a 10 milioni di euro, ci schieriamo anche al fianco di sindaci e delle comunità per aiutarli ad affrontare le criticità. Servono sostegni immediati per gestire le emergenze e rendere le scuole più funzionali e accoglienti: è quello che abbiamo fatto ed è quello che vogliamo continuare a fare” ha concluso Chiorino.

 

Le assegnazioni

Sono tre le assegnazioni per interventi straordinari: 2 milioni alla Provincia di Novara per la ricostruzione di parte dell’edificio che ospita l’istituto Omar di Novara demolito a causa di un evento meteorologico.

3,2 milioni vanno al comune di Bernezzo, in provincia di Cuneo, per un intervento sull’edificio che ospita la scuola primaria, che verrà demolito e ricostruito.

1 milione è stato destinato al comune di Cafasse, nella città metropolitana di Torino, per la demolizione e la nuova costruzione dell’edificio della scuola secondaria di primo grado “Brofferio”.

Per gli interventi urgenti, imprevisti e imprevedibili le risorse stanziate sono assegnate ai comuni dell’area metropolitana: Venaria Reale, San Giusto Canavese, Vestignè, Perosa Argentina, Gassino Torinese, Valperga; nel Cuneese ai comuni di Piobesi d’Alba, Chiusa di Pesio e all’Unione montana Valle Stura; nell’Astigiano ai comuni di Tigliole e di Villanova d’Asti; nel Vercellese al comune di Scopello.

Per le spese di locazione temporanea di edifici o di container per ospitare le lezioni dell’anno scolastico 2023- 2024 in attesa della ristrutturazione degli edifici scolastici, le risorse sono ripartite tra gli enti assegnatari: Orbassano, Vinovo, Borgofranco d’Ivrea, Caluso (Torino), Gravellona Toce (Verbano Cusio Ossola), Bernezzo, (Cuneo), Romagnano Sesia (Novara) e inoltre Provincia di Cuneo , Provincia di Biella, Provincia di Novara.

Il Documento politico di Tempi Nuovi

Pubblichiamo il Documento politico di Tempi Nuovi, l’area cattolico popolare a sostegno della lista civica del Presidente Alberto Cirio.

 

PER UN PIEMONTE PIÙ POPOLARE

Le prossime elezioni regionali piemontesi dell’8 e 9 giugno rappresentano un appuntamento
importante non solo sotto il versante politico ma anche, e soprattutto, su quello amministrativo.
Perché il buon governo di una Regione, nel caso specifico il Piemonte, è il frutto di una visione
politica generale e di una capacità di saper amministrare con coerenza, trasparenza e coraggio un
territorio.

Le categorie politiche, e culturali, che intendiamo mettere in campo, valide ieri come oggi, sono
quelle storicamente riconducibili alla tradizione, alla cultura e alla prassi del cattolicesimo politico
italiano. Ovvero, cultura della mediazione; profilo riformista; alternativi alla radicalizzazione del
confitto politico; centralità del dialogo e del confronto; radicamento territoriale e sociale; senso dello
Stato; rispetto delle istituzioni; qualità della democrazia e autorevolezza e capacità della classe
dirigente. Tasselli di un mosaico che insieme contribuiscono a creare un progetto politico di buon
governo di un territorio.

Ora, è di tutta evidenza che nel rispetto della nostra storia politica, culturale e sociale, un’area politica
di matrice popolare non può che collocarsi al Centro. Un Centro dinamico, riformista, moderno,
democratico e di governo. Un Centro che non vive di rendita di posizione, che non è banalmente
equidistante rispetto agli schieramenti maggioritari e che, soprattutto, non si limita a gestire
l’ordinaria amministrazione. Ma, al contrario, un Centro creativo che sappia declinare una reale e
credibile “politica di centro” recuperando quei postulati essenziali che hanno caratterizzato le migliori
stagioni della politica italiana dal secondo dopoguerra in poi.

Per questi motivi un’area politica come la nostra, cattolico popolare e cattolico sociale, se è
impegnata a livello nazionale a costruire – con altre culture e altre esperienze politiche una forza di
Centro riformista, democratica e di governo, sul versante regionale si riconosce in una formazione
civica, autenticamente civica, che sappia declinare la cultura del buon governo e che, al contempo,
sappia essere espressione e voce dei territori nella loro complessità e diversa articolazione. E la
lista “civica” del Presidente Alberto Cirio può essere la risposta più concreta, e più dinamica e
coerente, per un’area politica centrista che fa del buon governo la sua cifra distintiva in una cornice
politica lontana da ogni forma di massimalismo, di estremismo e di populismo. Tre disvalori che sono
storicamente alternativi rispetto ad una concezione della politica basata sul rispetto dell’avversario,
sulla democrazia dell’alternanza e sul confronto di merito sui rispettivi programmi di governo.
Le grandi trasformazioni in corso, in particolare quelle che riguardano l’introduzione di nuove
tecnologie e dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi e di governo, e quelle che riguardano

la tutela dell’ambiente e il ricorso a nuove fonti di energia, richiedono anche a livello territoriale una
gestione politica accorta e lungimirante, capace di ascolto dei territori della nostra regione che sono
variegati come lo sono anche le categorie che compongono il tessuto sociale ed economico
piemontese, evitando il duplice rischio dell’immobilismo e quello opposto del procedere in modo
ideologico senza considerare anche le concrete conseguenze delle scelte che vengono portate
avanti a livello nazionale, comunitario e globale. In una parola, nella gestione delle profonde
trasformazioni che caratterizzano l’attuale fase, serve il buonsenso, qualità dimostrata dal presidente
Cirio e unanimemente riconosciutagli.
Un tale approccio, pragmatico e non ideologico, è richiesto in particolare per le politiche sanitarie
della Regione, anche attraverso l’attuazione degli interventi finanziati con il PNRR, per rafforzare la
rete territoriale dei servizi pubblici su misura delle diversità dei territori, in una logica di collaborazione
tra Regione, enti e strutture sanitari e Comuni, aperta al contributo del terzo settore e del privato
sociale, e investendo anche sulla professionalità del personale del settore sanitario onde garantire
a tutti i ceti sociali una uguale opportunità di fruizione della sanità pubblica.

Ed è proprio con questo impegno, concreto e pragmatico, che l’area popolare e centrista accetta la
scommessa elettorale del prossimo giugno in Piemonte. Una scommessa che parte dalla difesa
degli interessi e delle istanze dei ceti popolari, dei ceti più deboli e di coloro che rischiano di pagare
a caro prezzo una crisi sociale che persiste e che si consolida sempre di più. Ma che, al contempo,
si sforza di elaborare un progetto politico di crescita e di sviluppo per l’intera Regione accettando le
nuove sfide che la società contemporanea fa emergere in tutta la sua ruvidezza.

Sfide che, però, non possono non essere accettate sino in fondo e a cui si risponde con le armi della
politica, delle idee, della cultura e della legittima rappresentanza dei ceti popolari.
Se questo è l’impegno politico concreto che si assume l’area cattolico popolare in vista delle elezioni
regionali del prossimo 8 e 9 giugno, è altrettanto evidente ribadire che saremo presenti nella lista
civica del Presidente Alberto Cirio. Una presenza politica, culturale, sociale e soprattutto
programmatica. Una presenza che ha obiettivo di rilanciare una cultura politica e, al contempo, dare
un contributo programmatico e di idee per il futuro governo della Regione Piemonte, ponendola
sempre più nel cuore delle dinamiche dell’Italia, dell’Europa, del Mediterraneo e con quel respiro
globale che richiedono le sue eccellenze tecnologiche, economiche, culturali e turistiche.

Appuntamenti e iniziative a Nichelino

Truffe agli anziani. Come difendersi | 5 aprile 2024 Quartiere Oltrestazione
Sono tornati, a grande richiesta, gli incontri dedicati a prevenire le truffe ai danni delle persone anziane. Prossimo incontro venerdì 5 aprile 2024 alle 17.00 presso il Quartiere Oltrestazione (via Gozzano 29), con la Tenenza dei Carabinieri di Nichelino e l’Amministrazione Comunale, aperto a tutti i cittadini del quartiere.

Intervengono: Giampiero Tolardo, Sindaco di Nichelino; Giorgia Ruggiero, Assessora alla Terza Età e alla Rete dei Quartieri; Maurizio Piccione, Comandante della Tenenza dei Carabinieri di Nichelino.
Modera: Michele Pansini

“30 anni in gioco…CHE BELLEZZA!”

La Ludoteca della Città di Nichelino festeggia i suoi primi trent’anni. Ecco i prossimi appuntamenti

“LE IDEE NASCONO DALLE MANI”

Sabato 6 aprile 2024 dalle 15,00 alle 18,00   

Ludoteca comunale “La Bottega dei Sogni”

              

Esperienza laboratoriale dedicata a tutte le famiglie del territorio: prevede il RIUSO creativo di materiali che spaziano dal naturale all’artificiale.

“OMBRA DI LUCE: IL LATO FANTASMATICO DEL VISIBILE”

Sabato 4 maggio 2024 dalle 15,00 alle 18,00     

Ludoteca comunale “La Bottega dei Sogni”

 

Esperienza laboratoriale dedicata a tutte le famiglie del territorio volta “alla scoperta del tecnologico e delle sue potenzialità educative”.

“ARTE SOTTO LE STELLE”

Venerdì 31 maggio 2024 dalle 20,00 alle 22,00    

Piazza Di Vittorio

 

Nella serata conclusiva della III edizione de “La città dei bambini e delle bambine”, verrà proposta alle famiglie un’attività pittorica a cielo aperto.

 

La rassegna dei libri del mese

Eccoci al consueto appuntamento con i libri più letti e commentati dal gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri, il gruppo che sta dalla parte del lettore con oltre 295.000 iscritti: al primo posto tra i libri più commentati del mese troviamo Tutto Il Blu Del Cielo, di Melissa Da Costa, seguito da Beviamo Un Altro Bicchiere, antologia di racconti di scrittori giapponesi contemporanei; terzo posto per Viola Ardone e il suo recente Grande Meraviglia.

Incontri con gli autori

Questo mese abbiamo intervistato uno degli autori più amati dai nostri lettori, ovvero il saggista Fabio Piuzzi, che torna in libreria con Il Campo Dei Morti (Morganti, 2023) una nuova indagine archeologica; Stefano Butti, l’esordiente autore de Il Manoscritto del Diavolo (Bolis, 2023), un thriller storico ambientato nella Roma del XVI secolo; Adriano Morosetti, scrittore ligure nato e vissuto a Sanremo, è autore de Il Breve Mestiere Di Vivere (Mursia, 2024), un divertente e appassionante “noir mediterraneo” ambientato a Sanremo durante il festival; Giulio Giorgetti, romano,  autore di  Immortal1 – Spie Di Fiducia (Auto-pubblicazione, 2024) romanzo ambientato in una Roma del futuro nella quale una piccola ditta di tecnologie  sviluppa un potente software che promette l’immortalità.

Quattro secoli di vita: Palazzo Lascaris e i suoi abitanti

Quattro secoli di vita: dai fasti barocchi di fine ‘600, fino alle ultime leggi regionali approvate nell’aula sotterranea. Questo racconta la mostra “Palazzo Lascaris e i suoi abitanti”, allestita in occasione della fine della XI legislatura regionale e per presentare gli importanti lavori di restauro in corso.  

“Abbiamo scelto di riportare il palazzo all’antico splendore – ha dichiarato il presidente Stefano Allasia – Un investimento importante del Consiglio regionale che ha recuperato le facciate, sostituito infissi, sta adeguando impianti elettrici e eliminando barriere architettoniche. Opere necessarie per salvaguardare un complesso aulico straordinario e renderlo funzionale all’attività legislativa dell’ente ed aperto ai cittadini che vorranno visitarlo”.

Marco Boglione, fondatore e presidente del Gruppo BasicNet, qui nel suo ruolo di presidente della Fondazione Cavour, ha detto: “Sono molto felice come cittadino, come imprenditore e come presidente della Fondazione di questa collaborazione con il Consiglio regionale per la mostra dedicata a Palazzo Lascaris. Nei 42 anni dell’Ottocento in cui la famiglia Benso di Cavour fu proprietaria dell’edificio, lo statista piemontese artefice dell’Unità d’Italia affinò, anche tra queste stanze, il suo ambizioso progetto politico italiano ed europeo”.

L’esposizione è aperta da una grande Linea del tempo che racconta la storia del palazzo barocco di via Alfieri. La costruzione architettonica è narrata attraverso documenti originali, fotografie e video, fino agli attuali imponenti restauri – che si concluderanno nel 2025 – che hanno svelato affreschi ottocenteschi e decori finora sconosciuti.

Gli abitanti del palazzo in quattro secoli di vita sono rappresentati nella seconda sala da una serie di ritratti, originali o riprodotti, degli uomini e delle donne che hanno fatto la storia di questo edificio, assieme ad alcuni memoriabilia, come un abito da ballo di metà Ottocento e alcuni importanti documenti d’epoca. Qui vissero famiglie aristocratiche, ma anche inquilini borghesi che abitavano gli ammezzati e le soffitte, poi vennero le banche e le istituzioni pubbliche, fino alla Snia di Riccardo Gualino e alla Camera di Commercio, che a Palazzo Lascaris ebbe la sua sede dal 1948 al 1974.

La terza sala della mostra è interamente dedicata al Consiglio regionale che “abita” Palazzo Lascaris dal 20 settembre 1979. I ritratti dei 17 presidenti che si sono succeduti, le foto dei principali avvenimenti accaduti in più di 40 anni e alcuni documenti originali della nostra storia compongono l’allestimento. Tra gli altri vediamo: il primo Statuto della Regione Piemonte del 1970 e quello del 2005, la macchina a tasti Michela usata fino a poco tempo fa per rendicontare le sedute d’Aula, i documenti scritti a mano delle prime sedute consiliari.

Una grande bandiera del Piemonte domina la sala, sopra una gigantografia dell’aula consiliare com’è oggi: essa rappresenta il cuore di tutte le attività che si svolgono attualmente a Palazzo Lascaris, dove nascono tutte le leggi della Regione Piemonte.

La mostra ha la curatela di Marco Fasano, direttore della Fondazione Camillo Cavour di Santena (presieduta da Marco Boglione), e la consulenza della storica dell’arte Arabella Cifani. Oltre ai materiali provenienti dall’archivio storico e fotografico del Consiglio regionale, hanno collaborato tra gli altri: la Camera di Commercio di Torino, l’Archivio storico della Città di Torino, la Soprintendenza per i beni architettonici, la Fondazione Franco Albini di Milano, la Galleria d’Arte Moderna, la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 30 settembre 2024, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, con ingresso gratuito.

IMPORTANTE: l’ingresso – dato il cantiere tutt’ora presente nell’intero palazzo – è aperto da via Lascaris 9, sul lato opposto rispetto a quello ufficiale di via Alfieri 15.

Torna Acus Run a favore della Fondazione FARO

 “7° MEMORIAL SERGIO BERTOLDINI” DOMENICA 7 APRILE 2024
Domenica 7 aprile 2024 si terrà la nuova edizione dell’ACUS RUN “7° Memorial Sergio Bertoldini”, corsa e camminata non competitive, organizzata da ACUS onlus a sostegno della Fondazione FARO. L’intero ricavato verrà devoluto al Progetto Protezione Famiglie Fragili della FARO.
L’ACUS RUN è un appuntamento molto atteso da coloro che vogliono unire solidarietà e sport: l’edizione dello scorso anno ha riunione quasi mille persone per camminare o correre insieme.
La partenza, dalle ore 10, e l’arrivo sono al Parco Michelotti in corso Casale a Torino, di fronte alla Bocciofila SIS (vicino al ponte di corso Regina Margherita) e il bellissimo percorso si sviluppa integralmente sulle rive del Po. I partecipanti potranno scegliere tra una corsa di 5 km o 10km e una camminata di 5km; per i bambini è prevista una corsa di 1km.
Il Progetto Protezione Famiglie Fragili è stato creato nel 2002 dalla Fondazione FARO per offrire risposte concrete ai nuclei familiari più svantaggiati che si trovano ad affrontare la condizione di malattia e, in molti casi, la morte di un familiare.
Il progetto garantisce una rete di supporti psicologici, sociali ed economici attraverso anche la pronta attivazione delle figure professionali più opportune a ogni caso.
Per informazioni e iscrizioni (15 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini sotto i 12 anni): https://acusonlus.org/acusrun/
L’ACUS RUN è possibile grazie alla collaborazione della Croce Verde di Torino e al sostegno di Acqua Sant’Anna, Fisiosport, Lavazza, Lome Super Fruit, MoleCola, Ricola, Sodastream e Tuttosport.

Nursing Up all’Osservatorio Assunzioni

Il 22 aprile il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, assieme alle altre rappresentanze sindacali, parteciperà all’incontro dell’Osservatorio regionale sulle Assunzioni che si terrà in Regione, in cui saranno presenti i rappresentanti dell’Ente e dell’Assessorato alla Sanità.

In quella sede verrà ribadita l’estrema necessità di un intervento per risolvere il problema della scarsità di personale alla Città della Salute di Torino. L’accordo con la Regione, firmato nei mesi scorsi dalle organizzazioni sindacali compreso il Nursing Up, prevedeva assunzioni immediate, circa 200, al netto del turn over e della reinternalizzazione dei servizi.

“Si tratta di un accordo chiaro, solare, semplice – attacca Claudio Delli Carri, Segretario regionale Nursing Up del Piemonte -. Al netto significato che le 200 assunzioni sono da fare in più, oltre a quelle per il turn over e la reinternalizzazione dei servizi. Tali assunzioni, infatti, non possono essere comprese nel turn over, perché altrimenti non si otterrebbero i risultati in termini di aumento del personale a disposizione necessario a garantire in modo adeguato i servizi h24 di una struttura all’avanguardia e di eccellenza come la Città della Salute”.

Il nodo da sciogliere per le assunzioni alla Città della Salute è, dunque, proprio questo: il garantire in modo immediato nuove assunzioni che portino forze fresche IN PIÙ rispetto alle attuali, necessarie a garantire gli alti standard di servizi erogati in quello che è uno dei centri sanitari più all’avanguardia del Paese (si pensi ad esempio al Centro Trapianti).

“Noi capiamo benissimo le necessità economiche e del tetto di spesa – prosegue Delli Carri -. Ma non si può più andare avanti con il personale davvero risicato che abbiamo oggi. E allora la domanda è: il problema assunzioni lo vogliamo risolvere o no? Questo chiederemo in assessorato e su questo ci impegneremo. Non si possono comprendere le nuove assunzioni nel turnover, è un metodo che non va nella direzione degli accordi presi. Ricordiamo che la Città della Salute, oltre ai servizi che normalmente eroga, è fortemente impegnata anche nell’abbattimento delle liste d’attesa. È dunque necessario procedere con le nuove assunzioni IN PIÙ rispetto a quelle per il turn over e per la reinternalizzazione dei servizi. E ciò si può fare molto in fretta visto che esiste una graduatoria di concorso composta da poco, già pronta con 236 infermieri in attesa di essere chiamati. Basta utilizzare questa graduatoria, senza attendere tempi biblici con il rischio che molti di coloro che sono stati selezionati, senza essere poi chiamati, trovino un impiego altrove. Noi vogliamo uscire dall’incontro con la Regione avendo una soluzione concreta sulle assunzioni alla Città della Salute: questo chiederemo e siamo pronti a batterci perché ciò avvenga”.

“La notte è troppo silenziosa, l’amore è un’altra cosa.”

Music Tales, la rubrica musicale

“Semplice, sembrava tutto così semplice,

per chi credeva nelle favole come noi,

cercando un’altra verità.

Senti che ci manca qualcosa,

che c’è sempre una scusa,

che la gioia si è offesa,

che non c’è la scintilla,

che si è spenta la stella,

ma una colpa non c’è.

La notte è troppo silenziosa,

l’amore è un’altra cosa.”

Arisa, pseudonimo di Rosalba Pippa (Genova, 20 agosto 1982), è una cantante e personaggio televisivo italiana.

L’artista è arrivata alle luci della ribalta accompagnata da Giuseppe Anastasi, autore del brano Sincerità e sua prima fiamma. Poco tempo dopo i due hanno interrotto la loro relazione e così ha iniziato una storia d’amore con Lorenzo Zambelli, il suo ex manager. Da sottolineare il fatto che la cantante abbia conservato un ottimo rapporto con Giuseppe Anastasi, grande amico, collaboratore e confidente.

Proprio dalla sua penna arriva, tra i tanti, “l’amore è un’altra cosa”.

Nel 2020 la sua relazione con Lorenzo è terminata. Ma la vita di Arisa ha preso subito una nuova svolta positiva, e stando a quanto rivelato, ha già iniziato una nuova relazione con il suo manager Andrea Di Carlo.

I due sembravano a un passo dal matrimonio, ma poco prima di Pasqua si sono improvvisamente lasciati nel 2021, per poi rimettersi insieme subito dopo, e iniziare un lungo tira e molla. Stanno insieme oggi? La risposta è no.

Nel 2021 ha conosciuto a Ballando con le stelle Vito Coppola. I due vincono insieme il programma e sviluppano un feeling che li porta a frequentarsi anche lontano dal programma. Le cose non vanno come sperato e il loro flirt dura ben poco. Oggi Arisa avrebbe comunque ritrovato l’amore in un uomo più grande di lei, ma la sua identità resta un mistero…

Vi propongo una versione di “l’amore è un’altra cosa” che porta la firma mia e di una mia band, i No More Noise.

“Ti ho amato prima di saperlo

e forse è solo così che si ama” – P. C. Freitas

Buon ascolto in una versione inaspettata

https://www.youtube.com/watch?v=QylbnjmxdZs

 

CHIARA DE CARLO

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

A Gassino il premio “Chiesa dello Spirito Santo”

Borello Supermercati sponsor dell’iniziativa 

Sabato 6 Aprile a Gassino Torinese, alle ore 18, in corso Italia 38 si terrà la prima edizione del premio “Chiesa dello Spirito Santo”, a cura della Pro Loco di Gassino. L’iniziativa di promozione della creatività giovanile e della cultura ha il sostegno di Borello Supermercati.