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uBroker: “crescita continua con un occhio di riguardo per il Pianeta”

Oltre 51 milioni di euro di sconti erogati dal 2015 a oggi per l’azienda energetica che, oltre a contribuire ai risparmi dei clienti, si prende cura dell’ambiente.

uBroker Spa non è solo un’azienda in crescita nel settore dell’energia luce e gas, ma una realtà che guarda con attenzione al Pianeta e all’impatto ambientale delle proprie attività. Per questi motivi, la company torinese con sede a Collegno ha deciso di connettersi ancora una volta con il territorio circostante, avviando l’iniziativa ‘Green Days’, una tre giorni dedicata alla sostenibilità che si terrà a giugno nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Un’esperienza unica riservata al team aziendale, pensata per rafforzare la consapevolezza sull’ecosostenibilità d’impresa e promuovere comportamenti virtuosi tra dipendenti e stakeholder. Questo è solo uno degli impegni concreti che uBroker porta avanti per ridurre l’impatto ambientale, allineando la propria crescita economica con una responsabilità sempre più forte verso il Pianeta.

L’impegno per la sostenibilità si riflette anche all’interno dell’azienda, grazie al progetto DAI! Smart Districts, Smart Activities, Smart Intuitions che mette al centro il benessere dei dipendenti attraverso ambienti di lavoro innovativi e sostenibili. Dai nuovi uffici alla riduzione degli sprechi, ogni azione è pensata per coniugare produttività e rispetto dell’ambiente.

Numeri da record: la rivoluzione uBroker continua

Oltre all’attenzione per l’ambiente, uBroker Spa continua a segnare traguardi straordinari nel settore dell’energia. Dal 2015 ha totalizzato più di 317mila clienti e oltre 4,9 milioni di fatture emesse. Numeri impressionanti che si traducono anche in benefici diretti per i consumatori: solo negli ultimi 10 anni l’azienda ha, infatti, erogato più di 51,8 milioni di euro di sconti in bolletta, permettendo a oltre 80,5mila clienti di usufruire di luce e gas gratuitamente grazie a un sistema di fidelizzazione unico nel settore. Una crescita costante che non si ferma, con risultati sempre più performanti anno dopo anno.

Espansione e innovazione: una visione #sempreunpassoavanti

La continua evoluzione di uBroker non si limita ai numeri. L’azienda si appresta ad ampliare il proprio headquarter. Ha di fatto acquisito un altro edificio nell’area industriale di Collegno e si appresta a completarne la ristrutturazione, contribuendo ancora una volta alla riqualificazione della zona. Questo ampliamento è il segnale di un’azienda che investe sulle persone e sulla propria infrastruttura per garantire un servizio sempre più efficiente e innovativo.

Inoltre, il programma DAI! Smart Districts, Smart Activities, Smart Intuition, come accennato sopra, non si ferma agli spazi fisici, ma comprende anche una serie di iniziative e benefit per il benessere dei dipendenti, pensati per migliorare la qualità della vita professionale e privata. Il progetto riflette l’impegno a creare un ambiente di lavoro in cui le persone possano crescere e dare il meglio di sé, favorendo così il raggiungimento di obiettivi ambiziosi al servizio dei nostri clienti.

La soddisfazione del cliente è la nostra priorità assoluta. Crediamo in un modello di sviluppo basato su competenza, merito e opportunità, che ci permette di crescere e condividere i risultati con i nostri utenti più fedeli. Insieme, costruiamo una comunità unita da valori condivisi, all’insegna del risparmio e della sostenibilità”, afferma Cristiano Bilucaglia, Presidente di uBroker Spa. Un’azienda che, in dieci anni, ha rivoluzionato il rapporto con l’energia e le bollette, sempre con uno sguardo rivolto al futuro e all’innovazione sostenibile.

CS

La Questura commemora Palatucci, Giusto tra le Nazioni

Questa mattina la Questura di Torino ha ricordato Giovanni Palatucci, già Questore di Fiume, con la deposizione di un omaggio floreale ai piedi della targa commemorativa e dell’albero di ulivo collocati, in sua memoria, nel cortile d’onore della Questura.

Nel 1944, Palatucci, dopo aver aiutato numerose persone a sottrarsi al destino riservato loro dalle leggi razziali dell’epoca, venne arrestato dalla Gestapo e deportato nel campo di sterminio di Dachau, dove morì 80 anni fa, il 10 febbraio del 1945.

Nel 1990 è stato riconosciuto come Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem (Ente nazionale per la memoria della Shoah in Israele) e nel 1995 gli è stata conferita la Medaglia d’oro al merito civile.

Nel 2004 la Chiesa cattolica lo ha proclamato Servo di Dio, titolo attribuito alle persone per le quali è stato avviato il processo di beatificazione.

La cerimonia di oggi, che ha visto la partecipazione di Dirigenti e Funzionari della Questura, è stata preceduta ieri da una Santa Messa in sua memoria presso la cappella femminile del museo Le Nuove, con la collaborazione dell’Associazione “Nessun uomo è un’isola”, per celebrare e ricordare l’esempio di un uomo “giusto”, appartenente alle Istituzioni dello Stato che ha consapevolmente messo a rischio la propria vita per salvare quella di molti innocenti.

Foibe e Resistenza, Ravetti: “Ingiurie frutto di ignoranza e fanatismo”

«La croce nazista che ha imbrattato il cartello verso il Sacrario della Benedictanell’alessandrino, e le scritte ingiuriose apparse in corso Cincinnato, a Torino, davanti alla targa che ricorda gli esuli, sono il frutto di ignoranza e fanatismo demente. Il Giorno del Ricordo, il Giorno della Memoria e il 25 aprile sono tre date fondamentali del nostro calendario civile: tre date che riguardano tutti gli italiani. Invece, ogni volta, non manca chi vuole “sporcare” queste commemorazioni, sollevando polemiche di parte, strumentalizzando il passato o ricorrendo a vili atti teppistici camuffati da “atti politici”. Ma non bastano le parole di condanna: serve una convinta azione istituzionale, culturale ed educativa per contrastare ogni estremismo e per smascherare chi fa un uso ideologico della Storia senza conoscerla».

 

Domenico RAVETTI

Vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte

Presidente Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte

Betsson Sport ha ospitato gli atleti del Torino FD

Betsson Sport ha ospitato gli atleti del Torino FD, una delle principali realtà italiane nel calcio paralimpico, presso lo stadio Olimpico Grande Torino, un ulteriore passo nel percorso del brand per promuovere lo sport come strumento di inclusione e aggregazione.

Sabato 8 febbraio, il brand ha regalato infatti al Torino FD l’opportunità indimenticabile di partecipare al Walk About pre-partita, un tour esclusivo dello stadio Olimpico e un emozionante Meet & Greet con un giocatore del Torino FC, Adam Masina.

La giornata è iniziata con il Walk About, durante il quale il gruppo ha visitato la mixed zone e lo spogliatoio del Torino FC, per poi procedere a una visita esclusiva dello stadio, dove gli ospiti hanno avuto la possibilità di scoprire i retroscena della struttura granata.

L’esperienza è stata resa ancor più emozionante dalla possibilità di vedere il match Torino – Genoa dal comfort dello Sky Box, vivendo l’atmosfera unica dello stadio e la passione dei tifosi granata. Inoltre, durante la partita, lo speaker ha presentato il Torino FD e le sue attività, sensibilizzando il pubblico sull’importanza dell’inclusione attraverso lo sport.

“È stata una giornata davvero speciale per noi, un’occasione unica per vivere il calcio da una prospettiva diversa”, ha dichiarato Claudio Girardi, Presidente del Torino FD. “Il nostro obiettivo è quello di rendere lo sport accessibile a tutti e questo evento ci ha permesso di far conoscere il nostro lavoro e i nostri atleti a una nuova audience. La passione e la determinazione che abbiamo visto oggi ci spingono a continuare nella nostra missione di integrazione, facendo del calcio uno strumento di crescita e unione.”

Betsson Sport, in collaborazione con il Torino FC, ribadisce il suo impegno a sostenere progetti che promuovano l’inclusione sociale, contribuendo a rendere lo

Perché abbiamo bisogno di gentilezza

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Seconda parte

Eppure mai come di questi tempi abbiamo tutti bisogno di riscoprire e coltivare la vera gentilezza. Siamo spesso avvelenati dai tanti comportamenti a essa opposti, dalla maleducazione all’insolenza, dall’arroganza alle varie forme e gradazioni di violenza.

Mentre la gentilezza migliora la nostra esistenza e la rende più dolce, per noi e per gli altri.
E invece la maggior parte di noi considera la gentilezza un inutile e talvolta controproducente orpello. Se proprio vediamo che ci conviene, magari utilizziamo le varianti peggiori della gentilezza, l’ipocrisia e la falsità.

E diventiamo “angeli” quando abbiamo bisogno di qualcosa dagli altri, o vogliamo che qualcuno faccia qualcosa per noi. Quando, spesso senza ammetterlo neppure a noi stessi, vogliamo sedurre, ed essere manipolatori… Quindi fine della gentilezza, anche come sentimento che lega le persone, che la tiene insieme.

Indispensabile per arginare il naturale conflitto di interessi e di ruoli. Non semplicemente un gesto da galateo, di buona educazione, da gente di mondo. Ma l’elemento essenziale per mantenere insieme le persone, a qualsiasi livello. E per non sprecare il patrimonio di rapporti umani che possediamo.

Per vivere meglio con noi stessi e con gli altri. E per evitare la definitiva disgregazione sociale. In fondo, a ben pensarci, la vera gentilezza, quella che nasce dal rispetto, è un comportamento “egoistico”, perché ci procura benessere e vantaggio. Anche se non è facile essere gentili.

Con tutti i cafoni e maleducati in circolazione, portatori della più totale mancanza di sensibilità (figlia di una non sempre spiccata intelligenza?…), con stuoli di persone in aggressiva competizione con tutto e tutti, incapaci di uscire, anche solo ogni tanto, dal loro miope egocentrismo… Ne parliamo domenica prossima.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.

(Fine della seconda parte)

Potete trovare questi e altri argomenti dello stesso autore legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.

‘L’uomo più crudele del mondo’ alle Fonderie Teatrali Limone

Andrà in scena dall’11 al 16 febbraio prossimi presso le Fonderie Teatrali Limone di Moncalieri la pièce “L’uomo più crudele del mondo”, portata in scena da Lino Guanciale e Francesco Montanari.

Lino Guanciale, il cinico medico legale ne “L’allieva”, l’avvocato Guido Corsi nella serie televisiva “Che Dio ci aiuti”, il commissario Ricciardi e, di recente, anche interprete del brigante Luigi Vampa ne ‘Il conte di Montecristo’, è il protagonista de “L’uomo più crudele del mondo”, una produzione scritta e diretta da Davide Sacco. La pièce indaga in profondità le complessità dell’animo umano. A firmare le scene è Luigi Sacco, mentre la produzione coinvolge la Fondazione Teatro dI Napoli- Teatro Bellini e il teatro Manini di Narni.

La storia ha luogo in un capannone abbandonato dove Paolo Veres, interpretato da Lino Guanciale , a capo della maggiore azienda europea di armi, accetta di essere intervistato da un giornalista.

Veres, conosciuto da tutti “come il più crudele al mondo” si rivela una figura enigmatica e complessa. L’intervista si trasforma in un duello verbale serrato, in cui i confini tra vittima e carnefici si fanno via via più sfumati.

Il ritmo narrativo risulta incalzante, l’imprenditore pare voglia mettere a nudo il male che abita nel giornalista. Si giungerà ad una climax, contraddistinto da dialoghi taglienti, in cui solo l’ultima battuta dello spettacolo darà un significato al tutto.

E il tutto è rappresentato da un viaggio emotivo che esplora temi universali come il passato, il potere e il senso di responsabilità.

Date dall’11 al 16 febbraio 2025

Orari da martedì a venerdì ore 20.45

Sabato ore 19.30

Domenica ore 16

Fonderie Teatrali Limone via Pastrengo 88 Moncalieri.

Mara Martellotta

+Europa Torino, le nuove cariche

“Facciamo le nostre congratulazioni a Riccardo Magi, Carla Taibi e Matteo Hallissey, eletti rispettivamente Segretario, Tesoriera e Presidente di +Europa” dichiarano così in una nota Andrea Turi e Francesca Randazzo, rispettivamente Coordinatore e Tesoriera di +Europa Torino. Proseguono: “le sfide che ci attendono sono molte e grandi, come vincere il referendum Cittadinanza di questa primavera. Plaudiamo anche alla posizione che +Europa ha assunto a questo congresso, schierandosi a favore anche del nucleare e che dunque porta il partito ad abbracciare un ambientalismo scientifico e razionale, all’altezza delle sfide del nostro tempo”.

Il Giorno del Ricordo, quando era vietato parlare di foibe

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
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In questo giorno del ricordo voglio raccontare per la prima volta un episodio. Amico per molti anni di Valerio Zanone, di cui ho sempre apprezzato la cultura, ho avuto con lui un qualche dissenso. In particolare una volta  gli chiesi come mai i laici, i liberali, i democratici per decine di anni avessero ignorato il tema delle foibe e dell’esodo. Anche i democristiani si comportarono in modo analogo.  Zanone non ebbe esitazione nel rispondermi  che le foibe erano un tema missino e che non si doveva portare acqua alla destra fascista senza aggiungere altro. Rimasi senza parole. In tempi successivi posi la stessa domanda a Giovanni Spadolini che in modo più articolato e raffinato culturalmente disse le stesse cose di Zanone. Solo l’onesta’intellettuale dell’ antifascista nativo di Fiume Leo Valiani che in giovinezza era stato comunista  portò’ il vecchio senatore a dirmi che  bisognava superare l’errore di aver ignorato le foibe , “una tragedia della storia italiana”. Mi disse anche che Mario Pannunzio non aveva ignorato quella tragedia e che era un dovere dei giovani riscattare l’errore grave che “la mia generazione” aveva commesso. C’erano ancora in circolazione politici che erano stati fascisti e che avevano tentato di cancellare il passato da nascondere anche ignorando la storia. Ricordo che una  volta Davide Lajolo,  già gerarca fascista e combattente in Spagna dalla parte di Franco, diventato  poi partigiano e deputato comunista, si alzò da tavola dove stavamo cenando perché ritenne una provocazione intollerabile il fatto che io avessi avviato un timido discorso sulle foibe alla presenza della poetessa esule da Zara Liana De Luca. Intervenne un altro commensale e l’ira di Lajolo si mitigò, anche se ribadì : “questi discorsi lasciamoli ai fascisti”. E non aggiunse altro, riprendendo il pranzo. Questo era il clima degli anni 70. I comunisti negavano perfino la possibilità di parlare delle foibe, ma anche i non comunisti non erano tanto meglio. Il trattato di Osimo che Valiani definì “indegno” e che fu una capitolazione definitiva  e impacciata  nei confronti di Tito fu opera di un governo di centro – sinistra del 1975 . Dietro c’era la regia del PCI, ma   il
Ministro degli Esteri era Mariano Rumor Dc e doroteo.

Ubriaca alla guida insulta i carabinieri: doppia denuncia

Gli occupanti della vettura hanno cercato di calmarla, ma venerdì sera a Biella la donna alla guida dell’auto fermata dai carabinieri, 27 anni,  ha dato in escandescenze. Le è stato contestato di aver esagerato con l’alco, infatti il tasso alcolemico rilevato era 1,5 g/litro. La giovane ha insultato i militari e si è presa due denunce più il ritiro della patente.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Addio al sindaco Camandona di San Giacomo

È morto dopo essersi sentito male improvvisamente Massimo Camandona, 1959, sindaco di San Giacomo Vercellese e consigliere della Provincia di Vercelli con delega alla Viabilità. Da anni era impegnato nella politica e nella Pubblica Amministrazione Vercellese, era stato tra i fondatori di Forza Italia negli anni 90.

NOTIZIE DAL PIEMONTE