La ValleBelbo Sport ha preso parte all’Interclub – Test Event di Saint Vincent, evento organizzato dal Team Dimensione Nuoto.
Un intenso pomeriggio di gare utili per rompere il ghiaccio in vista di primi appuntamenti ufficiali del calendario della stagione 2024-2025. Il Team che svolge l’attività quotidiana presso il centro sportivo Orangym di Nizza Monferrato ha preso parte all’Interclub assieme alle compagini di Asti Nuoto, Libertas Nuoto Caluso, Pralino Sport, Sociale Sport Torino e Uisp Pinerolo Nuoto ed è stato rappresentato sia dagli atleti del gruppo dei Categoria diretti da Pino Palumbo, sia dal gruppo Esordienti coordinato da Adele Corapi. Più che gli aspetti cronometrici, in questa fase è stato importante riassaporare il clima agonistico e svolgere un test in un contesto competitivo, ma rilassato e ricco di entusiasmo. In questa occasione, il TDN ha premiato i nostri Lucia Tassinario, medagliata ai Campionati Italiani di Categoria e protagonista agli Assoluti Primaverili, al Trofeo Internazionale Sette Colli e ai Criteria, Maddalena Bertelli, finalista ai Campionati Italiani di Categoria, Elisa Ferrari, che ha gareggiato sia ai Criteria, sia agli Italiani di Categoria, Laerte Sfolcini che nella scorsa stagione hanno rappresentato il Team agli Italiani di Categoria di Roma, a cui si aggiunge Andrea Randi che l’estate scorsa ha difeso i colori della VBS agli Italiani di Categoria. Sabato 26 ottobre, la ValleBelbo Sport tornerà sui blocchi per affrontare il 7° Trofeo Città di Monza. |
La Democrazia dello spazio pubblico
Domenica 20 ottobre 2024
PARCO RUFFINI (lato corso Rosselli)
La XIII edizione della manifestazione in bicicletta per le strade di Torino,
organizzata da “FIAB Torino Bike Pride” passerà da Pozzo Strada, Borgo San Paolo, Crocetta, Santa Rita, Lingotto
Ore 14 parata, partenza
(Dalle ore 11 attività, stand, tesseramento 2025 e magliette)
Domenica 20 ottobre, torna il “Bike Pride” la più grande parata di biciclette per le vie della città organizzata dall’associazione FIAB Torino Bike Pride, con il Patrocinio del Comune di Torino, e che quest’anno giunge alla XIII edizione.
Come da tradizione, il “Bike Pride” è un momento di festa collettiva di chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto e chi per un giorno vuole sperimentarla in una città a prova di ciclabilità. Ogni edizione è anche dedicata a un tema di grande attualità su cui riflettere e su cui avanzare richieste e proposte all’amministrazione e alla cittadinanza tutta. Tema del 2024 è: “Democrazia dello spazio pubblico. La strada come bene collettivo, sicuro, accessibile”.
L’invito alla città è di pedalare insieme per rivendicare una mobilità a Torino più accessibile dove gli spazi pubblici siano distribuiti equamente tra tutte le persone. Significa riconoscere che anche la strada è un luogo di uguaglianza che appartiene alla collettività, in cui potersi muovere in sicurezza, organizzare attività sociali e comunitarie, ma anche in cui coltivare l’autonomia della mobilità delle bambine e dei bambini garantendo l’accessibilità alle scuole in sicurezza, a piedi o in bicicletta.
L’obiettivo è migliorare la qualità degli spostamenti in città, potenziare tutte le alternative all’auto privata, aumentare le strade scolastiche e i servizi e le infrastrutture per la mobilità attiva.
Per una città che rifletta le diverse esigenze di chi la abita, a partire dalle persone più vulnerabili, per una condivisione e una distribuzione equa dello spazio pubblico.
Infine, ultimo non per importanza, la transizione verso la neutralità climatica entro il 2030 come previsto dal Climate City Contract obiettivo dal quale non si deve prescindere.
Novità di quest’anno: la partenza e l’arrivo del Bike Pride sarà il Parco Ruffini, lato corso Rosselli, e si snoderà in un percorso ad anello su strade chiuse al traffico motorizzato e sarà di circa 14 km: passando per Pozzo Strada, Borgo San Paolo, Crocetta, Santa Rita, Lingotto. Qui la mappa del percorso
La partenza della parata è alle 14, ma sin dalle 11 al Parco Ruffini ci saranno attività, stand, tesseramento 2025 e magliette.
La partecipazione alla pedalata è libera e non richiede iscrizione, ma si invitano i partecipanti a sostenere FIAB Torino Bike Pride considerando la possibilità di tesserarsi per l’anno 2025 e con le magliette dell’edizione 2024.
INFO UTILI
Si invitano le persone con bambini/e a posizionarsi alla testa del corteo: questo permetterà all’organizzazione di adeguare ancora meglio l’andatura al passo dei più piccoli.
Il tema di quest’anno verrà presentato e lanciato in una conferenza stampa il 17 ottobre alle 12:00 da Urban Lab (Piazza Palazzo di Città, 8/f, Torino)
Gabri, ti pensiamo a ogni pedalata
Il 1° aprile 2023 Gabriele Del Carlo, 39 anni, ha perso la vita in un incidente in montagna. Sempre in prima fila ai Bike Pride, è stato uno dei soci fondatori di FIAB Torino Bike Pride. Per ricordare il suo impegno, l’associazione con il patrocinio della RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile ha avviato un premio di tesi di laurea sui temi della mobilità attiva. Le candidature possono essere inviate fino al 31 marzo 2025. Per partecipare maggiori informazioni qui.
Per sostenere l’organizzazione dell’evento, si può fare una donazione o rinnovare il proprio tesseramento a FIAB Torino Bike Pride per l’anno 2025:
https://bikepride.net/tesseramento/
https://bikepride.net/donazioni/
L’evento è organizzato con la collaborazione di Croce Verde Torino per l’assistenza; Bici-t per cargo bike e logistica; Future Parade, To Roller, Andrea de I Lestofanti per l’animazione; Anas (Shamss Collective).
Infine un grazie speciale alle volontarie e ai volontari.
Per info, proposte e collaborazioni per l’evento: info@bikepride.net / www.bikepride.net
Link sito con pagina dell’evento: https://bikepride.net/parata/bike-pride-2024/
Evento Facebook: https://fb.me/e/5OrsbBIbL
Post Instagram: https://www.instagram.com/bikepride_torino/p/DAqpXV-t3SR/
Foto LORENZO ATTARDO
Il Piemonte partecipa al III Festival delle Regioni
Dopo il grande successo della seconda edizione promossa dal 30 settembre al 2 ottobre 2023 a Torino e in Piemonte, il Festival l’Italia delle Regioni, ideato dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome, quest’anno si terrà nella città di Bari, crocevia di innovazione e sviluppo. Sarà dunque la Regione Puglia a ospitare, dal 19 al 22 ottobre prossimj, la Regione Piemonte e tutti gli altri enti territoriali che compongono il Bel Paese.
La manifestazione si svolgerà nei prestigiosi teatri Piccinni, Petruzzelli e Margherita e abbraccerà l’intera Bari vecchia, trasformandola in un vero e proprio palcoscenico diffuso. Numerosi spazi iconici, tra cui piazza del Ferrarese, la Muraglia, il Fortino, il Teatro Kursaal Santalucia e la sala Zonno si animeranno di iniziative capaci di integrare la storia e la cultura delle diverse regioni. In tema con il clima dell’iniziativa #azzeriamoledistanze, il Piemonte presenterà il progetto “La via Francigena for all” e l’anteprima del programma delle Universiadi 2025.
La terza edizione del Festival ha come titolo “La Regione del futuro tra digitale e green. Quali competenze per azzerare le distanze?”. Il Presidente Alberto Cirio rappresenterà la Regione Piemonte dalla cerimonia di apertura che si terrà nel pomeriggio di domenica 20 ottobre alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella fino a quella di chiusura di martedì 22 ottobre con Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ad accompagnare le quattro giornate un programma Off destinato al pubblico generalista che si svolgerà nel villaggio delle Regioni, uno spazio dedicato agli eventi per valorizzare e promuovere il territorio italiano.
L’apertura del villaggio, sabato 19 ottobre alle ore 18, darà il via al Festival che proseguirà con Region Talks di carattere istituzionale, in cui i Presidenti delle Regioni dialogheranno con i ministri, e Vision Meetings, in cui stakeholder e istituzioni si confronteranno con i giovani su cinque tematiche, transizione digitale e intelligenza artificiale tra opportunità e rischi; Green, cambiamenti climatici, transizione energetica, sport, salute e benessere, i mestieri del futuro, le nuove competenze per la Pubblica amministrazione.
Lunedì 21 ottobre dalle ore 15 alle ore 16.20 l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi interverrà al vision meeting “ Transizione energetica. Paesi a confronto”. All’incontro, moderato e introdotto dall’Energy Expert dell’Ambasciata di Danimarca in Italia, Enrico Carloni, interverranno l’assessore alla Regione Puglia Alessandro Delli Noci, Tommaso Bisoffi di Agesxi, Edoardo Lubin cofondatore e segretario generale di Aware e Nicola Melpignano, ceo di Green Polyols.
Il Piemonte sarà presente con uno spazio a tema “Piemonte the place to experience” nel quale verranno distribuiti materiali informativi, gadget per grandi e piccini e proiettati filmati promozionali del territorio.
Mara Martellotta
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

La Famija piemonteisa di Roma compie 80 anni perché essa nacque pochi mesi dopo la liberazione di Roma del 4 Giugno 1944, quando il nuovo ministro del Tesoro Marcello Soleri – antifascista liberale fedelissimo di Giolitti – diede vita al sodalizio che avrebbe raccolto il fior fiore dei piemontesi che si erano trasferiti nella capitale per viverci o per esercitare funzioni pubbliche o private di rango. Era un’idea che si sarebbe potuta realizzare dopo il trasferimento della capitale a Roma nel 1870 con la nascita di nuovi quartieri romani, come il Prati, abitato prevalentemente da piemontesi.
La morte nel 1945 di Soleri non fu di ostacolo alla rapida crescita dell’associazione che fu presieduta dall’ing. Mario Fano a cui succedette Luigi Einaudi governatore della Banca d’Italia e poi ministro e infine presidente della Repubblica. Un altro presidente importante fu Giuseppe Pella economista biellese e presidente del Consiglio nel 1954. Presidente di spicco anche fu Adolfo Sarti, ministro di origini cuneesi anche lui democristiano come Pella. Furono presidenti anche i ministri liberali Renato Altissimo e Valerio Zanone. Eminenza grigia che volle essere soltanto vicepresidente, fu Renzo Gandolfo, un manager con forti interessi per la cultura piemontese il quale realizzò a Torino il Centro di studi piemontesi. Non vanno tuttavia dimenticati i nomi di Manlio Brosio, di Vittorio Badini Confalonieri e di Federico Chabod che incaricò lo storico siciliano Rosario Romeo di scrivere nel 1961 sul Conte di Cavour nel centenario dell’Unità d’Italia. Romeo trasse da quell’invito l’idea di scrivere l’immensa biografia in tre volumi del gran conte.
Alla Famija Piemonteisa si respira aria di Piemonte, ma non si è mai caduti nel piemontesismo.
L’attuale presidente, il giornalista radiofonico Enrico Morbelli, ne è la dimostrazione: un piemontese quasi sempre vissuto a Roma che ha mantenuto la casa di campagna in Piemonte dove torna ogni anno. Il Segretario generale Francesco Ugolini è l’anima organizzativa del sodalizio.
La Famija ebbe una sede sontuosa in cui si tennero memorabili convegni e sfarzose feste. Poi i costi si rivelarono impossibili da sostenere. Fu Valerio Zanone a chiudere la sede e a trovare un accordo con le diverse associazioni regionali esistenti a Roma che decisero di chiedere al sindaco Veltroni una sede da condividere. Per un certo periodo la Famija divenne l’associazione Piemontesi a Roma, perdendo un po’ del suo smalto storico. Il recupero dell’ antica denominazione piemontese è merito del presidente Morbelli. Un numero alto e qualificato di piemontesi, orgogliosi delle proprie radici, che vivono a Roma, sentono la Famija come una sorta di “altera domus” subalpina nella capitale. Essa realizza ogni anno un’intensa attività culturale, dedicandosi al ricordo storico dei piemontesi illustri del passato e alla presentazione di libri di autori piemontesi, pur senza chiusure aprioristiche. Mario Soldati negli anni in cui si dedicò al cinema e visse a Roma, era solito dire che respirare un po’ di aria piemontese alla Famija e recarsi alla stazione Termini per tornare a Torino erano le sue massime aspirazioni di torinese costretto a vivere in una città che non amava, perché troppo identificata col fascismo vecchio e nuovo.
In via Sacchi targa dedicata a Bobbio
A vent’anni dalla scomparsa di Norberto Bobbio – (1909-2004) – venerdì 18 ottobre 2024 alle ore 11.00 si terrà la cerimonia di scoprimento di una targa sulla facciata dello stabile di via Paolo Sacchi 66 dove il filosofo visse al quarto piano, spazio trasformato oggi in una foresteria per studenti.
All’iniziativa della Città di Torino e del Centro studi Piero Gobetti di cui il filosofo fu a lungo presidente e a cui ha lasciato gran parte della sua biblioteca interverranno Marco Revelli, presidente del Centro stesso; Maria Grazia Grippo – presidente del Consiglio comunale di Torino e della Commissione Toponomastica – Marco Bobbio, figlio del filosofo; Cristina Savio della Circoscrizione 1
Debutta al teatro Gobetti martedì 22 ottobre alle 19.30 la pièce teatrale “L’origine del mondo, ritratto di un interno”, scritto e diretto da Lucia Calamaro, che ne ha curato anche le scene, i costumi, il disegno e le luci.
Lo spettacolo indaga la coscienza di una persona in lotta con la depressione, ed è prodotto dal Teatro di Roma, Teatro Nazionale, è interpretato da Concita de Gregorio, Carolina Rosi e Mariangeles Torres.
“L’origine del mondo, ritratto di un interno” rimarrà in scena al teatro Gobetti per la stagione in abbonamento dello Stabile di Torino fino a sabato 26 ottobre prossimo.
Fin dagli esordi la scrittura di Lucia Calamaro ha infranto diversi tabù. A quindici anni dal debutto “L’origine del mondo” si conferma un classico teatrale dei nostri tempi, uno di quei testi intorno al quale si sono addensati un immaginario e un riscontro fortissimi.
“Di fronte al tempo- racconta la regista Lucia Calamaro- alle crisi, alle mutazioni esistenziali. Magari sotto pressione, impotente, spesso isolato. Comunque inadeguato al rapporto, ma lo stesso presente. Decisamente depresso e si vede, uno fa fatica, però vive, trova strategie, si inventa. Si tratta di reagire. O al meglio adattarsi. Come si sta si fronte alle cose, quando peggio del rapporto con Uno, c’è solo il rapporto con gli altri? Lo sappiamo? Lo possiamo sapere? Esiste un Io generico guida? Non so, non mi pare. Da qui non mi azzardo alla teoria. Passiamo allo studio di un caso. Concita vive in un temporaneo autoricovero, lo ha scelto e non esce più. Da qui, dalla tana constata che lei di umano ne conosce veramente solo uno, convivono nello stesso corpo e a volte si distrae anche da lui. Se lo perde non lo capisce. Questa relazione fluttuante e disattenta spesso fa sì che non si ritrovi a essere contemporanea neanche a se stessa. Un convivente, anche lui familiarizzante con l’umano di Concita, la richiama a lei e al tempo, la figlia Alice, che rappresenta il suo Atlante domestico. Tanto che a volte uno si chiede chi ha messo al mondo chi. Nella casa in cui si muove con sua figlia, temporaneamente rinchiuse in cerca di un senso latitante, appaiono figure della soglia, abitanti del dentro-fuori che irrompono e agiscono. Figure queste tutte animate dalla stesa volontà, tirarla fuori. Si avvicendano sulla scena, strappando alla loro intimità duettistica, l’analista di Concita e sua madre Lucia. Gente che sta più fuori che dentro, ma a volte anche troppo dentro troppo fuori.
Ma che ne sanno loro della fatica necessaria a sondare gli intrecci traumatici nascosti nelle geometrie del profondo? Indago la coscienza di una persona in lotta con la depressione. Ne uscirà ma non sarà facile. […] Esploro gli stati d’animo mortificati di una figlia adultizzata, la sua assenza di modelli, la sua tenacia, tratteggio l’indifferenza, la rabbia e l’impotenza di tutti gli altri, di quelli che si trovano a gestire una persona depressa ma non si sa come. Intanto diversamente, ma certo si vive. In fondo da cosa è composta la vita di un essere umano? Un corpo e il suo andazzo, una mente e i suoi rovelli, le cose e la necessità di gestirle e poi gli altri, tutti gli altri, sotto forma di affetti , rivali, problemi, salvezza, ristoro, legami, vantaggi, limiti”.
Gobetti, via Rossini 8 Torino
Teatro di Roma, Teatro Nazionale
Orario spettacoli martedì giovedì e sabato ore 19.30, mercoledì e venerdì ore 20.45.
Mara Martellotta
Venerdì 18 ottobre 2024 si celebra la Giornata mondiale per la Menopausa.
Sabato 26 ottobre
Open day dedicato a bambini e famiglie
Pronti a diventare campioni di salute? Sabato 26 ottobre, dalle 10 alle 18, il Centro medico Humanitas Medical Care Principe Oddone (corso Principe Oddone, 30) apre le porte ai bambini e adulti accompagnatori per una giornata all’insegna del gioco e della prevenzione insieme agli specialisti di Oculistica, Otorinolaringoiatria, Ortopedia e PsicoCare di Humanitas Gradenigo e Humanitas Medical Care.
Le “Olimpiadi della salute” alterneranno laboratori e attività per bambini maggiori di 6 anni, mentre gli adulti potranno incontrare gli specialisti Humanitas, a disposizione per consigli e consulti per ogni età.
Tutte le iniziative sono gratuite e aperte a bambini maggiori di 6 anni. Necessaria la prenotazione
Per info e prenotazioni: https://www.gradenigo.it/olimpiadi-della-salute/
EMOZIONI IN GIOCO
Ognuno ha la propria immaginazione: mettiamo in gioco le emozioni con i Lego®! Un laboratorio dove i famosi mattoncini colorati stimolano la creatività e prendono vita grazie all’impegno di tutti i bambini e ragazzi. Gli specialisti di PsicoCare saranno a disposizione degli adulti accompagnatori per approfondire tematiche legate a ansia e emozioni per ogni età (infanzia e adulti).
NON CREDO AI MIEI OCCHI – un laboratorio sul mondo delle illusioni ottiche!
Quando il senso della vista ci inganna? Chi sbaglia: gli occhi o il cervello? Immagini ambigue, linee bislacche, scale impossibili… fino a vedere l’invisibile! Gli specialisti di Oculistica saranno presenti per domande sui servizi, consigli e consulti informali per ogni età, dall’occhio pigro nei bambini alla cataratta negli adulti.
ENERGY JUICE (aperto anche agli adulti)
All’ingresso di Humanitas Medical Care Principe Oddone si troverà una installazione interattiva. Salendo sulle energy bike – regolabili in altezza – con il proprio movimento e la forza delle proprie gambe, si produce energia pulita e sarà possibile conquistare una vera spremuta, di arance e di salute, da sorseggiare in tranquillità.
Gli specialisti di Ortopedia saranno presenti per domande sui servizi, consigli e consulti informali per la prevenzione adulta, dal mal di schiena alle patologie del ginocchio, dalla postura ai problemi di spalla.
Il centro medico Humanitas Medical Care di corso Principe Oddone 30 a Torino si trova a pochi minuti da Piazza Statuto, è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici ed è dotato di un parcheggio gratuito riservato ai pazienti con ingresso da via Masserano 5/A.