SOMMARIO: Spadolini – Giovanni Quaglia alla CRT non avrebbe fatto gli sfracelli del camionista di Tortona – L’assessore Chiarelli – Lettere




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Record di partecipazione per la ValleBelbo Sport ai Tricolori | |
Quando mancano pochi giorni al via dei Campionati Italiani di Categoria, sono state ufficializzate le liste degli ammessi degli atleti della categoria Ragazzi.
Le gare sono in programma a Roma da sabato 10 a lunedì 12 agosto, dopo le prove riservate a Juniores e Cadetti (5-9 agosto). Allo Stadio del Nuoto del Foro Italico, gareggeranno tre atleti debuttanti in questa rassegna tricolore in vasca lunga. Sono due le gare individuali che disputerà Maddalena Bertelli, che si è qualificata nei 100 dorso (33^ nella lista degli ammessi) e nei 200 dorso (35^). Elisa Ferrari sarà al via nei 50 stile libero (29^) mentre Laerte Sfolcini, che da maggio si allena con il gruppo della ValleBelbo Sport al centro sportivo Orangym di Nizza Monferrato, sarà al via nei 100 dorso (45° in graduatoria). A livello numerico, si tratta di un vero e proprio record per la ValleBelbo Sport. Lo scorso anno, soltanto un rappresentante della società astigiana si qualificò per questa prestigiosa rassegna nazionale, quest’anno, invece, sono addirittura cinque i portacolori del team arancio-nero: nella Capitale, prima di Maddalena, Elisa e Laerte, scenderanno in vasca i già annunciati Lucia Tassinario e Andrea Randi, in gara nelle categorie Juniores e Cadetti. |
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Uno degli elementi più nefasti per la qualità della democrazia e per la stessa credibilità dei partiti
politici è indubbiamente rappresentato dall’irruzione dei cosiddetti “partiti personali”. Ovvero,
partiti che non hanno democrazia interna, che non conoscono il confronto politico se non come
strumento per applaudire ed osannare il capo e, infine, che non elaborano collegialmente il
progetto politico perchè vene semplicemente trasmesso dal capo ai tifosi saldamente seduti sugli
spalti. O a mezzo stampa o attraverso incontri appositamente convocati per illustrare la strada da
intraprendere. Insomma, una prassi che è sufficientemente nota per essere ulteriormente
descritta.
Ora, per entrare nello specifico dell’attualità, non può passare sotto silenzio la recente vicenda
politica che ha coinvolto il partito personale di Renzi, Italia Viva. Una vicenda, però, che non fa
notizia per l’ennesima, nonchè simpatica, piroetta politica del suo capo. E neanche per la
proposta politica che rinnega sistematicamente e radicalmente tutto ciò che è stato detto negli
ultimi 2 anni da quel partito. Un comportamento, appunto, che non fa granché notizia perchè
ormai tutti sono abituati ai cambiamenti repentini di linea e di strategia politica dell’ex segretario
del Pd.
La vera notizia, semmai, è un’altra. Non di merito ma di metodo. E cioè, anche in un rigoroso e
scientifico partito personale è nato un dibattito libero. O meglio, è nato un massiccio e vistoso
dissenso politico rispetto alle indicazioni trasmesse dal capo. Un dissenso che si è manifestato in
questa in giorni in una raccolta di firme di dirigenti politici ed amministratori locali periferici di quel
partito nonché del gruppo giovanile del medesimo partito. E questa è la vera notizia politica dopo
l’annuncio, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera dal leader di Italia Viva nei giorni
scorsi, di cambiare radicalmente il progetto del partito abbandonando la strategia di ricostruire il
Centro nel nostro paese a vantaggio della nascita del futuro “Fronte popolare” che vede unite la
sinistra radicale e massimalista della Schlein, la sinistra populista e demagogica dei 5 stelle e la
sinistra estremista e fondamentalista del trio Fratoianni/Bonelli/Salis.
Ma, ripeto, al di là del merito della questione, e cioè il progetto politico del partito di Italia Viva,
quello che conta rilevare è il modello e l’impalcatura del partito personale che potrebbe entrare in
crisi. O perlomeno così pare.
Ecco perchè il dibattito politico che è decollato all’interno del partito di Renzi va seguito con
molta attenzione e con grande apertura di credito. Perchè dall’esito concreto che avrà il dibattito
all’interno di Italia Viva, semprechè ci sia e venga convocato dagli appositi organismi, noi
potremmo fare un bilancio sulla salute, sulla persistenza e sulla prospettiva dei partiti personali. O
dei partito del capo. O dei partiti proprietari. Questa, credo, è la vera novità e la ghiotta notizia che
sono emersi dopo l’intervista dell’ex Premier fiorentino che ha sterzato radicalmente la linea del
suo partito. Si potrebbe dire, citando un vecchio proverbio, “non tutto il mal vien per nuocere”.
E’ stato approvato in Conferenza Stato- Regioni il riparto nazionale del fondo sanitario, dopo numerosi confronti tra le Regioni in Commissione Salute.
“Un grande risultato per il Piemonte che vede incrementare il fondo sanitario di circa 315 milioni di euro rispetto al 2023. Il riparto per il 2024 si attesta a 9,433 miliardi. Il risultato, al quale lavoriamo da mesi, conferma la sicurezza dei conti in sanità e serve anche a coprire gli incrementi contrattuali e a migliorare il livello delle prestazioni per garantire ai nostri concittadini una sanità sempre più efficiente e vicina ai bisogni dei piemontesi.
Un grazie al Governo Meloni ed al Ministro Schillaci per l’attenzione: le nuove risorse sono anche un ottimo viatico per il nuovo corso dell’Assessorato”- dichiarano il Presidente Cirio e l’Assessore alla Sanità Riboldi.
L’ Orto Botanico di Torino a causa della violenta grandinata che venerdì ha colpito la città rimarrà chiuso in questi giorni.
Sta ritornando alla normalità la circolazione ferroviaria nel Nodo di Torino dopo la sospensione di questa mattina tra Torino Porta Nuova e Torino Porta Susa per un problema alla linea elettrica.
Grazie all’intervento dei tecnici di RFI, che hanno lavorato per più di due ore, la circolazione sta progressivamente riprendendo.
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
La rivolta al carcere minorile “Ferrante Aporti” ha provocato milioni di danni. Una guardia carceraria ha detto: sembrava fossero passati gli Unni e c’è stato chi ha ipotizzato che il caos, gli incendi e i danni fossero in funzione di un’evasione generale. C’è chi ha aggiunto che le violenze fossero superiori a quelle dei terroristi.
Un dato allarmante perché questo danno non potremo addebitarlo agli ospiti del carcere minorile, protagonisti di esempi di vera e propria delinquenza adulta. A queste condizioni non sono più d’accordo a concedere nulla a questi finti minori che al tentativo di recupero rispondono con il teppismo e la cieca violenza che praticano anche in carcere. Bisogna riportare ordine e stringere i freni di chi prende a priori le difese di questi giovani scellerati, frutto di un permissivismo demagogico intollerabile.
E chiamerei anche in causa le guardie carcerarie che hanno consentito il disastro. La tesi del naturalismo francese dell’Ottocento in base al quale la responsabilità è tutta della società ingiusta ha fatto il suo tempo. Basta con il perdonismo giustificazionista.