ilTorinese

Nuovi fondi alle Pro Loco e alle associazioni d’arma

Dal dicembre 2023 fino al 21 aprile 2024 sono aperte le iscrizioni, accessibili nella sezione Bandi della Regione Piemonte, per l’assegnazione di 3.500.000 euro alle Pro Loco e 1.500.000 euro per le Associazioni d’Arma e Corpi riconosciuti dal ministero della Difesa.

«Abbiamo confermato l’impegno di assicurare continuità amministrativa alle nostre associazioni che con queste risorse potranno acquistare materiali per garantire i servizi – hanno sottolineato il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, Vittoria PoggioLe Proloco sono i nostri avamposti del turismo, organizzano sagre e fiere, sono utili ai visitatori e sono punti di riferimento per le comunità. Le Associazioni d’arma presidiano il territorio in maniera capillare e durante gli eventi aggiungono personale per la sicurezza e l’assistenza delle persone in aggiunta alle risorse di Polizia o Carabinieri».

I fondi destinati alle Pro Loco serviranno all’acquisto di attrezzature per l’allestimento di palchi o strutture dedicati a Fiere ed eventi, quelli alle associazioni d’arma per l’acquisto di materiali generalmente impiegati dai volontari per svolgere i servizi e per la messa in sicurezza delle sedi.

 

 

Marionette a Natale con “Schiaccianoci e Re dei topi”

SCHIACCIANOCI E RE DEI TOPI
Dal 16 dicembre al 7 gennaio
(il racconto di Drosselmeier)
È la storia di una giovane, Marie, e il suo sogno di un mondo magico, dove i giocattoli prendono vita, e il suo Schiaccianoci diventa un Principe per combattere il Re Topo e salvarle la vita.
Drosselmeier a distanza di anni rivive quel Natale… quando regalò a sua nipote MARIE il giovane Schiaccianoci. Lo rivive giocando e animando i suoi oggetti, giocattoli e marionette. Lo rivive insieme ai bambini che ogni Natale lo vanno a trovare. Lo rivive ascoltando la musica e le voci della sua memoria.
Lo rivive nella sua stanza semi buia, davanti al suo tavolo e al suo teatro per marionette (luogo magico per raccontare storie).
regia di Augusto Grilli
voce fuori campo: Mario Brusa

“La mia notte”, un turbinio di misteri

Fresco di stampa il romanzo di Roberto Lanzo – “La mia notte” (Intrecci Edizioni). Un noir caratterizzato da profonda introspezione psicologica e un set ricco di personaggi e storie che si intrecciano, con ritmo incalzante e una narrazione che sa nascondere fino all’ultima pagina la soluzione di ognuno dei misteri che avvolgono il protagonista in un turbinio di vicende e stati d’animo, talvolta schizofrenici. Perché niente, o quasi, è come appare…

“Nell’arco di una sola notte, un quarantenne torinese racconta l’ultimo anno della sua vita a una donna misteriosa, cercando di recuperare il senso degli eventi.

Ricky è legato da profonda amicizia e complicità alla sua ex moglie, Emma;  frequenta Davide, equilibrato e puntiglioso, e nel mondo virtuale ha costruito un legame tenero e intenso con Katia.

L’incontro con Valentina, sposata con un violento malavitoso, lo travolge.

Sia lui che Emma subiscono una serie di aggressioni, fino a rischiare la vita. Decidono di indagare per scoprire il mandante e tutto riporta al marito di Valentina.

Tra le pieghe del racconto, si intuiscono le fragilità del giovane uomo, affetto da Parkinson da alcuni anni, che nei momenti di crisi più buia si è abbandonato a un “limbo” fatto di esperienze trasgressive. Vive, inoltre, un incubo ricorrente – che affonda le radici nella sua infanzia: uno spettacolo di pagliacci che si conclude in un lago di sangue!

Quando nella sua vita arriva Sonia, Ricky scopre che è l’unica donna capace di amarlo anche per le sue debolezze. Sembra che ogni cosa possa andare finalmente a posto, ma la vita gli riserva un nuovo dolore e una cocente delusione.”

INTRECCI EDIZIONI
ROBERTO LANZO, torinese, classe 1963, ha iniziato a scrivere romanzi per poter esprimere e condividere una parte di sé che aveva voglia di uscir fuori ed essere raccontata, come i diciotto tatuaggi incisi sulla sua pelle, ognuno simbolo di un preciso stato d’animo.

Nuova Torino Ceres, Tronzano: migliora turismo e qualità vita

Il 24 si apre con una bella notizia per i torinesi e non solo – commenta l’Assessore alle attività produttive della Regione Piemonte Andrea Tronzano – con la riapertura del tratto ferroviario Torino Caselle Ceres a far data dal 20 gennaio. Questo collegamento permetterà di trasformare la viabilità tra la città, l’aeroporto e le valli di Lanzo migliorando sia i flussi turistici su Torino, ma anche la qualità della vita di chi abita nella Valli di Lanzo. Le infrastrutture da sempre sono un grande veicolo di sviluppo e questa è un’opera su cui la Regione ha creduto tantissimo investendo risorse proprie e che ora vede finalmente la luce.

Un Natale all’insegna dei prodotti del territorio e degli acquisti nei negozi sotto casa

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L’analisi dell’Ascom di Torino – «Il Natale 2023 sta rivelando un buon trend per i commercianti; la partenza un po lenta fino allo scorso week end, in attesa delle tredicesime, ha lasciato il posto ad un incremento negli acquisti già da sabato scorso. I primi giorni si sono comunque rivelati in linea con lo scorso anno, ma si attende una spesa complessivamente più ricca, grazie anche a buste paga leggermente più alte per le nuove regole Irpef, al recupero sui rincari energetici e, probabilmente, anche grazie ad una ritrovata fiducia generale». Così la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa sull’andamento degli acquisti natalizi.

I regali più acquistati ad ora sono i prodotti enogastronomici, scelti da circa i tre quarti degli acquirenti: oltre ai gourmet box, che prediligono spesso i prodotti del territorio, ci sono gli acquisti per i pranzi e le cene, che vedono protagonisti, tra gli altri, anche i nostri bravissimi maestri pasticceri con dolci proposte che non mancheranno di stupire. Il 50% regalerà giocattoliprodotti per la bellezza e per la cura della persona. Vanno moltissimo i capi di abbigliamento, con un trend in leggero aumento rispetto al 2022, ma con uno scontrino più basso e la tendenza ad acquistare articoli piccoli, come guanti, sciarpe, cinture. Molto bene anche i libri, che saranno scelti da oltre il 40% dei clienti.

ristoranti, infine, segnano il sold out per le cene aziendali, per la Vigilia e il Pranzo di Natale. Quest’anno le prenotazioni sono arrivate fin da ottobre; un bel segno di voglia di convivialità e di apprezzamento per la nostra cucina.

«Vediamo un ritorno allacquisto nei negozi di vicinato – sottolinea la presidente Coppa -. Siamo felici di poter constatare che in questo Natale si torna ad amare lo shopping nelle vie, dove è più bello, e più facile, trovare lidea giusta passeggiando tra tantissime vetrine creative, eleganti e attraenti. E poi, dentro al negozio, si trova sempre un sorriso, un consiglio, una stretta di mano, che un e-commerce potrà mai sostituire».

A Natale anche l’occhio vuole la sua parte e per questo c’è grande attenzione alle confezioni: i pacchetti sono protagonisti, con carte pregiate, fiocchi e decorazioni elaborate. Un piacere del regalo che si esprime anche nella cura del packaging e che conferma la voglia di fare davvero un pensiero con il cuore, indipendentemente dal valore economico dell’acquisto.

La kermesse degli acquisti continuerà anche dopo il 5 gennaio con i saldi che completeranno il quadro economico del settore commerciale.

Il ‘profilo’ del federatore

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Romano Prodi, nei giorni scorsi, ha lanciato Elly Schlein come “federatore” – o federatrice – del
cosiddetto campo largo del futuro centro sinistra. Presumo un centro sinistra allargato ai populisti
dei 5 stelle e a tutti coloro che sono alternativi al centro destra.
Ora, al di là della legittimità della proposta, è indubbio che il federatore di una coalizione politica,
chiunque esso sia e di qualsiasi schieramento, nel nostro paese deve rispondere ad alcuni
requisiti di fondo. Semprechè ci si trovi in una situazione politicamente normale, cioè dove non
prevalgono nella pubblica opinione maggioritaria istinti estremistici, populistici o semi dittatoriali.
Ebbene, in un contesto politico dove prevale una fisiologica democrazia dell’alternanza e dove,
soprattutto, si vince “al centro” – come del resto, capita nel nostro paese da svariati decenni – è
abbastanza evidente che ci sono almeno tre tasselli decisivi che possono individuare il profilo e la
natura di questo federatore o federatrice.
Innanzitutto deve avere un profilo politico fortemente unitivo. Cioè, non può incarnare, quasi per
antonomasia, una smaccata natura divisiva. Perchè qualsiasi profilo massimalista, estremista o
radicale – a prescindere dagli schieramenti in campo – difficilmente riesce ad imporsi. Un profilo,
quindi, e di conseguenza, mite e temperato, che non deve cambiare radicalmente nel momento in
cui quello schieramento dovesse vincere le elezioni e quindi governare. Assumendo poi, come
l’esperienza concretamente insegna, un profilo moderato, centrista se non addirittura fortemente
ed eccessivamente equilibrato.
In secondo luogo deve avere un approccio pragmatico. Che non significa, sia ben chiaro,
accondiscendente o passivo. Ma, semmai, concreto nel metodo e pragmatico nella ricerca delle
soluzioni di governo. Non a caso, la figura di un amministratore locale, al riguardo, è quantomai
gettonata. Per la semplice ragione che l’amministratore locale, qualificato e di livello, conosce
molto bene la cultura di governo e come declinarla nei vari settori di intervento.
Infine, il federatore di una coalizione politica deve essere punto di rifermento e di sintesi della
intera coalizione che si vuole mettere in campo. E, su questo versante, è persin troppo facile
registrare che se viene scelta una figura di rottura o dirompente rispetto ai potenziali alleati,
difficilmente si può parlare di un “campo largo” o di una coalizione sufficientemente ampia da
poter competere contro la squadra avversaria.
Ecco perchè, e fuor di metafora, quando si avanza la potenziale candidatura del federatore di una
coalizione, è il suo concreto profilo politico e culturale a dirci, con largo anticipo, quale sarà la
natura di quella alleanza. Prima ancora, cioè, di arrivare alla piattaforma programmatica e alla
consueta e scontata propaganda di partito e di coalizione. E la candidatura che ha fatto l’ex
premier bolognese nei giorni scorsi ad un convegno del Partito democratico, non può non
risentire di queste tre indicazioni che ho richiamato all’inizio di questa riflessione.

Schianto tra auto e moto, grave motociclista

Per cause  in corso di accertamento un’auto e una moto si sono scontrate a Novara. Nell’incidente  il motociclista, un uomo di 67 anni, ha riportato gravi ferite. I soccorritori  del 118  hanno trasportato il centauro all’ospedale Maggiore in codice rosso.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Un buon punto! Torino-Udinese 1-1

 

È stato un dominio totale per la squadra di Juric, solo dal punto di vista del gioco però, perché come occasioni davvero poco per i granata.Anzi stava per accadere la beffa!Il Toro va sotto all’81’: nel finale una magia di Ilic,su un tiro cross, pesca il jolly gol che vale un buon punto, buono,per come si era messa la partita.Chiaramente in chiave Europa era necessario vincere ma così non è stato.I granata di Juric sono sempre sul vorrei ma non posso,anzi non riesco e quindi queste prestazioni altalenanti possono garantire una sola cosa:il posizionamento tranquillo in un centroclassifica da decimo/nono posto.Per l’Europa serve un altro passo.L’anno prossimo? Chissà ma il popolo granata,accorso oggi in massa allo stadio,non ci crede più.

Enzo Grassano

La Juve va!

 

La Juventus batte 2-1 il Frosinone nella gara valida per la 17esima giornata di Serie A e rimane l’unica antagonista dell’Inter capolista che ha sconfitto anche il Lecce, in quella che sembra già una fuga inarrestabile verso la conquista del ventesimo scudetto. I bianconeri hanno sbloccato la gara al 12′ con un gioiello del 2005 Yildiz (inizialmente preferito a Vlahovic), al suo primo gol in bianconero ed alla prima da titolare.Pareggia,con merito,il Frosinone ad inizio ripresa con Baez. All’81’ ci pensa il subentrato Vlahovic a segnare il gol vittoria con un gran colpo di testa su assist di McKennie:gran bel gol conseguenza di una bella giocata che fa portare i tre punti a casa per i bianconeri.

Enzo Grassano

Operaio caduto in cantiere: era omicidio

Si pensava fosse un incidente sul lavoro, ma si trattò invece di omicidio. I carabinieri hanno scoperto che la morte di un operaio edile il 15 dicembre scorso a Torino è avvenuta al culmine di una lite. I militari della compagnia Oltredora hanno fermato un trentenne collega di lavoro della vittima.Questa era caduta  in un cantiere in corso Ferrara ed era morto in ospedale. Le testimonianze raccolte  hanno sollevato incongruenze tali da sospettare del collega.