ilTorinese

Un anno da record per i vigili del fuoco volontari di Grugliasco

PIÙ DI MILLE INTERVENTI NEL 2023

Un anno da record per il distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Grugliasco. Nel 2023 sono stati più di mille gli interventi dei 33 volontari presenti nella sede di piazza Matteotti, a Grugliasco. Una realtà nata 150 anni fa e che, da oltre un secolo, è al servizio della popolazione grugliaschese e dei comuni limitrofi.

Non solo soccorsi per incendi di case, aziende e boschi piemontesi (103), ma anche interventi come le più classiche aperture di porte (510), danni causati dall’acqua come perdite domestiche (77), soccorsi alle persone (76), servizio di assistenza come il recupero di materiali o beni privati (43), recupero di animali domestici (46), presenza di nidi di vespe (16), persone bloccate in ascensore (19), fughe di gas (24), interventi per dissesti idrogeologici (82) e incidenti stradali (5). Interventi fondamentali per la quotidianità delle persone che si trovano spesso in difficoltà e non sanno a chi rivolgersi. I vigili dle fuoco ci sono sempre.

Il distaccamento si è distinto, nel corso di questi 150 anni, anche per le missioni umanitarie in Albania, Kosovo e, più recentemente, in Ucraina. I vigili del fuoco hanno partecipato al soccorso e alla ricostruzione nei territori dei terremoti più disastrosi degli ultmi anni come quelli del Friuli Venezia Giulia nel 1976, dell’Irpinia del 1980 e, nel più recente terremoto dell’Aquila del 2009.

«A volte sembrano banalità, ma non lo sono, soprattutto se pensiamo agli anziani chiusi, ad esempio, negli ascensori, o famiglie alle prese con decine di vespe sui terrazzi di casa, o allagamenti di appartamenti – dicono il sindaco di Grugliasco Emanuele Gaito e l’assessore alla sicurezza Raffaele Bianco – L’intervento e il sostegno dei nostri vigili del fuoco è sempre prezioso. La loro disponibilità e propensione all’aiuto incalcolabili. Per questo ringraziamo tutti i volontari e i loro coordinatori, il capo squadra Francesco Cravero e il capo squadra Marco Bonomo. La loro è una sinergia e collaborazione tra tutti, compresi i vigili del fuoco andati in pensione». (Facebook Città di Grugliasco)

Contest “Natale di luce” fino al 31 gennaio

Oltre alle tradizionali Luci d’Artista, quest’anno è stata inaugurata l’iniziativa #NatalediLuce realizzata dal Comune di Torino (Città di Torino) in partnership con Iren: 7 suggestive opere luminose installate nelle circoscrizioni del capoluogo piemontese.

Un progetto destinato ad ampliarsi nei prossimi anni per portare la bellezza e la magia del #Natale anche nelle periferie.

Per l’occasione è stato lanciato un contest che invita cittadini e turisti a fotografare le installazioni e condividere gli scatti sui social utilizzando l’hashtag #nataledilucetorino. Le foto pubblicate verranno valutate da una giuria e premiate in tre categorie differenti.

Scopri qui il regolamento ➔ http://www.comune.torino.it/circ4/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6209

Treni, modifiche circolazione linea sfm1

Modifiche alla circolazione dei treni Regionali  lunedì 1 e  martedì 2 gennaio per lavori di potenziamento infrastrutturale sulla linea Chieri-Rivarolo del Servizio Ferroviario Metropolitano 1.

Gli interventi si concentreranno tra Settimo Torinese e Rivarolo, con servizi bus nella tratta.

Prevista una riprogrammazione del servizio, servizi bus e modifiche degli orari con aumento dei tempi di percorrenza, in relazione anche al traffico stradale. I posti disponibili possono essere inferiori rispetto al normale servizio offerto, si consiglia pertanto di valutare la ripianificazione del proprio viaggio.

 

I canali di acquisto di Trenitalia sono aggiornati con il programma della circolazione.

 

Informazioni di dettaglio disponibili su www.trenitalia.com (sezione Infomobilità, alla pagina Lavori e Modifiche al servizio) e tramite Smart Caring su App di Trenitalia. Attivo il call center gratuito 800 89 20 21.

Italia secondo paese più ricercato dagli europei per iniziare il 2024

Secondo Jetcost. Le ricerche di voli per la fine di questo 2023 sono aumentate del 20% rispetto all’anno passato

 

Anche quest’anno si conferma la tendenza degli europei a trascorrere la vigilia di Natale e il 25 dicembre in famiglia e ad approfittare delle vacanze di fine anno per viaggiare e scoprire nuove destinazioni. Secondo il potente motore di ricerca di voli e www.jetcost.it, le ricerche di voli per la fine di questo 2023 sono aumentate del 20%, mentre quelle di hotel del 24% rispetto alla fine del 2022. E molti europei che desiderano trascorrere il capodanno e l’inizio del 2024 lontano da casa, lo faranno in Italia, grazie anche al clima non troppo rigido, all’offerta culturale delle città tra musei, mostre e iniziative per le feste, alla ricca gastronomia e agli ottimi alberghi, con prezzi più convenienti rispetto ad altri paesi, tanto da farci diventare il secondo paese più ricercato su Jetcost per l’inizio del 2024 dietro solo alla Spagna e davanti a Portogallo, Francia e Regno Unito.

 

Jetcost.it analizza regolarmente le ricerche effettuate attraverso il suo sito, in modo da ottenere dati molto affidabili visto che si tratta di ricerche reali e non di sondaggi. I dati che analizzano i risultati delle ricerche di voli dal 26 dicembre 2023 al 4 gennaio 2024, indicano che moltissime europei hanno optato per Milano; è risultata la città più richiesta dai viaggiatori tedeschi, britannici e portoghesi e la seconda da francesi, spagnoli e olandesi. Oltre a Milano, anche Roma è la città preferita dai viaggiatori francesi, spagnoli e olandesi e la seconda da tedeschi, britannici e portoghesi

 

Napoli, altra città monumentale e ricca di storia, si colloca come la terza destinazione più richiesta dai viaggiatori tedeschi e olandesi, la quarta per i britannici e i francesi, la quinta per gli spagnoli e la sesta per i portoghesi.

 

Molto apprezzata un’altra destinazione dove il tempo sarà quasi di sicuro buono per fine anno, la Sicilia, e in particolare Catania, che è la quarta città più richiesta dai viaggiatori tedeschi e l’ottava per gli olandesi; Palermo è la quinta scelta per i tedeschi, la sesta per i francesi e la settima per gli olandesi. Un’altra isola molto richiesta, dove si può godere il sole anche in inverno è la Sardegna, con Cagliari nona città più richiesta dai viaggiatori francesi e olandesi.

 

Un’altra Regione ben posizionata in classifica è la Toscana: Firenze è al terzo posto nelle preferenze di portoghesi, al cuarto per spagnoli e portoghesi, al quinto per i francesi e al sesto per i tedeschi. Poi c’è Pisa, sesta scelta per gli spagnoli e i britannici.

 

Il Veneto è molto ricercato, e in particolare per Venezia, che è la terza città più richiesta dai viaggiatori britannici, francesi e spagnoli e la quarta dagli olandesi. Verona è la sesta scelta per gli olandesi, la nona per i britannici.

 

Oltre a queste città, anche Bologna, Genova, Bari, Brindisi, Torino, Lamezia Terme, Perugia e Ancona sono state scelte per trascorre questo periodo speciale dell’anno.

 

Le destinazioni italiane più ambite dagli europei per trascorrere la fine del 2023:

 

Tedeschi…………..Britannici………….Francesi……..Spagnoli……….Olandesi……..Portoghesi
1. Milano…………….1. Milano………….1. Roma………..1. Roma…………1. Roma………..1. Milano
2. Roma……………..2. Roma……………2. Milano………2. Milano………..2. Milano……….2. Roma
3. Napoli…………….3. Venezia…………3. Venezia……..3. Venezia………3. Napoli ………3. Firenze
4. Catania…………..4. Napoli…………..4. Napoli……….4. Firenze……….4. Venezia……..4. Venezia
5. Palermo…………..5. Torino…………..5. Firenze……..5. Napoli………..5. Bologna……..5. Bologna
6. Venezia…………..6. Pisa……………..6. Palermo…….6. Pisa…………..6. Verona……….6. Napoli
7. Firenze……………7. Ancona…………7. Bari………….7. Bologna……..7. Palermo ……..7. Pisa
8. Lamezia Terme….8. Firenze…………8. Torino……… 8. Torino……….8. Catania……….8. Torino
9. Bari………………..9. Verona…………9. Cagliari……..9. Palermo …….9. Cagliari……….9. Bari
10. Torino…………..10. Palermo……….10. Bologna…..10. Bari…………10. Ancona………10. Verona
11. Genova…………11. Bologna……….11. Catania……11. Catania…….11. Bari………….11. Cagliari
12. Bologna………..12. Catania………..12. Pisa………..12. Verona…….12. Brindisi………12. Genova
13. Verona…………13. Bari…………….13. Brindisi…….13. Cagliari…….13. Firenze………13. Palermo
14. Cagliari…………14. Perugia………..14. Verona…….14. Genova……14. Pisa…………..14. Catania
15. Brindisi…………15. Genova………..15. Genova……15. Ancona…….15. Genova………15. Ancona

 

Per quanto riguarda i turisti italiani, le mete più desiderate per trascorrere la fine dell’anno sono le capitali e le grandi città dei principali paesi europei come Parigi (1), Amsterdam (2), Barcellona (3), Praga (4), Londra (5), Vienna (6), Budapest (8), Madrid (9), Lisbona (13), Valencia (15), Siviglia (20), Berlino (21), Bucarest(23), Malta (24), Bruxelles (25), Copenaghen (26), Dublino (27) e Malaga (28), insieme ad altre destinazioni italiane come Napoli (11), Milano (14), Roma (17), Catania (18), Palermo (19) e Torino (30) che occupano le migliori posizioni della lista di ricerca mondiale.

 

Anche mete con sole e spiaggia, come le Isole Canarie in Spagna, sono molto popolari in questo periodo dell’anno: Tenerife (10), Gran Canaria (22) e Fuerteventura (29) sono le isole più ricercate. Coloro che hanno scelto invece destinazioni a lungo raggio hanno optato per New York (7), Dubai (12) e Sharm El Sheikh (16).

 

Le città più ricercate al mondo dai turisti italiani per trascorrere la fine del 2023:
1. Parigi
2. Amsterdam
3. Barcellona
4. Praga
5. Londra
6. Vienna
7. New York
8. Budapest
9. Madrid
10. Tenerife
11. Napoli
12. Dubai
13. Lisbona
14. Milano
15. Valencia
16. Sharm El Sheikh
17. Roma
18. Catania
19. Palermo
20. Siviglia
21. Berlino
22. Gran Canaria
23. Bucarest
24. Malta
25. Bruxelles
26. Copenaghen
27. Dublino
28. Malaga
29. Fuerteventura
30. Torino

 

E per gli indecisi, Jetcost ha selezionato alcune destinazioni con le migliori offerte per per festeggiare Capodanno:

 

Ignazio Ciarmoli, Direttore Marketing Jetcost, ha detto: Quest’anno abbiamo visto che, mentre la vigilia e il giorno di Natale sono dedicati ai festeggiamenti in famiglia, il Capodanno è un momento in cui molti europei preferiscono fare visite turistiche, viaggiare, scoprire altre destinazioni e dare il benvenuto al nuovo anno in città e paesi diversi. Noi di Jetcost festeggiamo il fatto che l’Italia, ancora una volta, sia il secondo paese preferito dagli europei e dagli stessi italiani per iniziare il 2024″.

In arrivo i fondi della Regione per i gruppi di protezione civile

Il 2023 si chiude con una notizia positiva per la Protezione civile del Piemonte: la Regione, infatti, ha destinato ulteriori 800.000 euro per potenziare le risorse di oltre 100 gruppi di volontari.

Questo finanziamento, proveniente dalla seconda annualità del bando 2022 dell’Assessorato alla Protezione civile, consentirà ai gruppi del coordinamento regionale ed a quelli comunali di migliorare le dotazioni di attrezzature, mezzi, motopompe e motoseghe, garantendo maggiore efficienza nella gestione delle emergenze.

Tra i gruppi e le associazioni beneficiari su tutto il territorio piemontese 39 sono della provincia di Torino e riceveranno un contributo totale di oltre 309.000 euro:

– Gruppo comunale di Airasca 6.500 €

– Gruppo comunale di Albiano d’Ivrea 4.757 €

– Gruppo comunale di Brusasco 5.930 €

– Gruppo comunale Di Burolo 4.000 €

– Gruppo comunale di Carignano 8.985 €

– Gruppo comunale di Cavour 4.600 €

– Gruppo comunale di Locana 10.620 €

– Gruppo comunale di Luserna San Giovanni 7.905 €

– Gruppo comunale di Montanaro 15.000 €

– Gruppo comunale di Pavone Canavese 3.089 €

– Gruppo comunale di Piobesi Torinese 4.684 €

– Gruppo comunale di San Benigno Canavese 10.000 €

– Gruppo comunale di Scalenghe 3.783 €

– Gruppo comunale di Villafranca Piemonte 7.436 €

– Squadra Aib e Pc di Bricherasio Odv 3.000 €

– Lupi dell’Orsiera Odv 5.776 €

– Squadra Volontari Aib di Bussoleno Odv 12.000 €

– Squadra Aib e Pc di Chianocco Odv 5.070 €

– Croce Rossa Italiana Comitato di Chieri Odv 15.000 €

– Protezione civile Chieri Volontariato Odv 8.033 €

– Circolo di Santa Barbara Odv Chivasso 6.000 €

– Nucleo Sommozzatori di Protezione civile Lorenzo Cravanzola Odv 10.000 €

– Squadra Aib e Pc di Condove Odv 10.000 €

– Squadra Napoleone Bordoni volontari di Protezione civile Condove Odv 3.770 €

– Squadra Volontari Aib e Pc di La Cassa Odv 4.528 €

– Squadra Aib e Pc di Mompantero Odv 5.400 €

– Gruppo di Protezione civile delle Valli Chisone e Germanasca Odv 15.000 €

– Squadra Aib e Pc di Pino Torinese Odv 6.714 €

– Croce Rossa Italiana Comitato di Piossasco Odv 15.000 €

– Associazione di Protezione civile Cb Club Il Marinaio Odv 8.000 €

– Gruppo Volontari Protezione civile Salassa e San Ponso Odv 10.000 €

– Squadra Aib e Pc di San Pietro Val Lemina Odv 15.000 €

– Squadra Aib e Pc di Sant’Antonino di Susa Odv 12.000 €

– Torino Radio Club Piemonte Odv 10.000 €

– Associazione Centro Alfredo Rampi per la Protezione civile Odv 7.173 €

– Subalpina Torino Odv 6.389 €

– Psicologi per i Popoli Torino 6.606 €

– Squadra Aib e Pc di Valdellatorre Odv 4.055 €

– Squadra Aib e Pc di Varisella Odv 7.916 €

Come evidenzia il presidente Alberto Cirio “il Piemonte si distingue nelle emergenze grazie a questa preziosa squadra di volontari. In anni segnati da sfide straordinarie ed uniche, come quelle passate come il Covid e la siccità, la disponibilità e la capacità operativa del nostro sistema di Protezione civile piemontese non sono mai venute meno. Queste risorse sono cruciali per continuare a migliorare e mantenere efficiente la strumentazione a disposizione dei gruppi”.

Le emergenze degli ultimi anni ci hanno posto di fronte a sfide senza precedenti – rileva l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi – Tramite questo finanziamento intendiamo fornire ai gruppi di volontari le risorse necessarie, come nuove divise, dispositivi di protezione individuale all’avanguardia, mezzi essenziali come motopompe e motoseghe. Questo contributo è un passo significativo per potenziare la preparazione e la prontezza dei nostri volontari nella gestione delle situazioni di emergenza”.

FIBS: ecco logo e sedi di gara del Torneo delle Regioni

Sette le location, per nove campi complessivi, a Torino le finali. Logo firmato Andrea Villani

Si svolgerà in Piemonte dal 6 al 9 Giugno 2024 la XXI edizione del Torneo delle Regioni, il cui logo, ideato da
Andrea Villani, è finalmente stato svelato. Torino sarò il centro nevralgico dell’evento con 2 campi gara presso
lo Stadio Comunale di Via Passo Buole, e altri 6 saranno i Comuni coinvolti: Avigliana (con 2 campi),
Castellamonte, Fossano, La Loggia, Pinerolo e Settimo Torinese. Prevista la partecipazione di 50 formazioni.
Il Piemonte torna quindi nuovamente protagonista, dopo aver ospitato la XIV edizione del Torneo delle
Regioni nel 2015, che aveva viste coinvolte 38 squadre provenienti da 13 Regioni d’Italia, e l’European
Baseball Championship nel 2021.
Il Consigliere Federale Marco Mannucci precisa: “L’edizione del 2024, avrà una serie di novità che siamo certi
porteranno nuova vitalità al Torneo, maggiore visibilità allo sport e al territorio e partecipazione delle famiglie
dei giovani atleti: la proposta sarà orientata, oltre che al prodotto agonistico in sé, ad interpretare l’Evento
come interessante occasione di turismo sportivo. Il Torneo delle Regioni rappresenta per la Fibs un evento di
importanza fondamentale essendo il primo tassello di selezione del talento giovanile e un’occasione di
incontro e condivisone di sport, valori e amicizia per i giovani e le loro famiglie.”
Il Presidente del Comitato Regionale Piemonte, Sabrina Olivero, osserva che “La Regione Piemonte ha
accolto in passato manifestazioni di grande spessore sportivo, la cui stratificazione ha consentito di avere
oggi degli impianti sportivi accoglienti e funzionali. Sono certa che le nostre Società coinvolte sapranno
rinnovare l’impegno già profuso in passato per accogliere al meglio tutti i partecipanti.”
La XXI edizione si svolgerà con il patrocinio di: Regione Piemonte, Comune di Torino, Comune di Avigliana,
Comune di Castellamonte, Comune di Fossano, Comune di La Loggia, Comune di Pinerolo e Comune di
Settimo Torinese.
L’assessore allo Sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca, interviene salutando il varo di questa nuova
manifestazione sportiva: “Anche in questa occasione il sostegno della Regione non mancherà di affiancare
l’intrapresa della Federazione, e siamo certi che questa sarà un’ulteriore occasione per mettere in luce la
capacità dei dirigenti locali nell’organizzare una manifestazione di così alto profilo.”
INFO TORNEO DELLE REGIONI (Marco Landi, Responsabile Ufficio Stampa FIBS): I Comitati Regionali sono il
primo fondamentale tassello di tutto il progetto tecnico-formativo della FIBS, che ha creato un sistema
organico con lo scopo di facilitare l’osservazione capillare e l’individuazione dei giovani talenti. Una rete di
Istruttori Specializzati opera sul territorio attraverso Accademie Regionali, in relazione con i tecnici dei club,
organizzando periodicamente raduni collegiali a livello provinciale e regionale, nei quali i ragazzi e le ragazze
vengono valutati, ma anche e soprattutto aiutati a migliorare nei fondamentali. Ciascun Comitato Regionale
dispone di uno staff di Tecnici che, in collaborazione con gli Istruttori, seleziona le Squadre Regionali delle
categorie Little League (12U), Junior League (14U), Senior League (16U) di Baseball e Little League (12U),
Junior League (14U) di Softball, che partecipano al grande Torneo delle Regioni di giugno. La squadra
regionale vincitrice di ciascuna categoria rappresenta poi l’Italia alla manifestazione internazionale Little
League Europe-Africa Regional Tournament e la formazione campione d’Europa acquisisce il diritto a
partecipare alle Little League World Series negli Stati Uniti in rappresentanza del Vecchio Continente. Emerge
quindi chiaramente come il Torneo delle Regioni sia il primo importante appuntamento giovanile a carattere
nazionale dell’annata agonistica. È il momento in cui tutti gli atleti selezionati hanno l’opportunità di
confrontarsi e mettersi in luce, ma anche di conoscersi e trascorrere insieme quattro giornate di sport e
amicizia che rimangono per sempre nella memoria dei partecipanti e delle loro famiglie, sempre coinvolte
appassionatamente nel corso del torneo.

Violenza nelle carceri: tre agenti intossicati e contusi

CARCERE DI CUNEO : DETENUTO DI ORIGINE MAGREBINA DA’ FUOCO A REPARTO ISOLAMENTO

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Nei giorni scorsi ancora alta tensione nel carcere del Cerialdo di Cuneo: un detenuto di origine magrebina ha dato fuoco al materasso per protestare in isolamento, mantenendo sotto scacco per alcune ore la polizia penitenziaria e solo la loro professionalità e attaccamento al lavoro ha permesso di riportare in sicurezza il tutto. Nel tentativo di metterlo in salvo  i tre  agenti hanno avuto la peggio perché l’autore dell’incendio ha opposto anche resistenza nell’entrare in un’altra cella e ha aggredito i tre agenti sferrando calci e pugni, uno di questi ha colpito un agente al ginocchio e un pugno è stato sferrato  ad un fianco ad un altro poliziotto.

I tre agenti  intervenuti sono rimasti intossicati e contusi per riportare in sicurezza l’intero reparto e la vita del ristretto che aveva messo in atto il gesto dimostrativo. Purtroppo i tre poliziotti  hanno dovuto ricorrere alle cure del  locale nosocomio per le contusioni riportate e a due di loro i sanitari del pronto soccorso hanno dovuto far ricorso all’ossigeno per alleviare i postumi dell’intossicazione dovuti a un alto tasso di carbossi riscontrato nell’emoglobina del sangue.

Per il caso più grave sono stati valutati 10 giorni di prognosi. E ad uno dei tre addirittura degli esami specialistici ad un ginocchio

A darne notizia è il sindacato  Uilpa  polizia penitenziaria:

“Gli eventi critici non sembrano fermarsi, soprattutto nell’istituto a Cuneo – osserva la UILPA polizia penitenziaria – Ormai lavorare all’interno del sezioni detentive dell’istituto è diventato proibitivo: il numero esorbitante di eventi critici creano malessere e uno stress insostenibile. Sono troppe anche 6 ore in una situazione del genere, perché la qualità del lavoro è insostenibile e respingiamo fermamente la tendenza dell’amministrazione di costringere il personale a svolgere le 8 ore”, aggiunge.

Ci aspettavamo interventi concreti da parte del governo per arginare il fenomeno delle aggressioni con strumenti e attrezzature antiaggressione ed invece è arrivato un protocollo operativo di 300 pagine, irrealizzabile perché fornisce una serie di considerazioni che sembrano scritte da chi non è mai entrato in un istituto penitenziario – attacca la UILPA .

“Questa Segreteria – conclude il comunicato –  intende esprimere, innanzitutto, i propri complimenti agli operatori presenti, ma soprattutto gli auguri di una veloce e piena guarigione. In un periodo dove la salute degli appartenenti alle forze dell’ordine sembra non interessare a nessuno, si ritiene invece di dover sottolineare i rischi eccessivi che vengono richiesti al suddetto personale nello svolgimento delle proprie funzioni; per quanto riguarda il mondo carcere, più volte si è tentato di sensibilizzare le Istituzioni ad attuare i necessari cambiamenti, ma purtroppo, finora, si è assistito solo a degli sterili proclami. Si auspica che la salute di chi dedica la propria vita alla sicurezza del Paese torni ad essere al centro dell’interesse comune”.

Fondi per studenti con plusdotazione e a rischio ritiro sociale

”Grazie alle risorse destinate dall’Assessore all’Istruzione e Merito Elena Chiorino, sono stati assegnati contributi per 105 mila euro a 5 scuole sede di CTS (Centri Territoriali di Supporto) per interventi psicopedagogici a favore degli studenti con plusdotazione cognitiva e degli studenti a rischio di ritiro sociale.Le scuole sede di CTS coinvolte potranno così realizzare due tipologie di interventi, rivolti a due target diversi: progetti per supportare lo sviluppo cognitivo ed emotivo degli studenti ad alto potenziale cognitivo (plusdotazioni) e progetti per prevenire e contrastare il ritiro sociale degli studenti.“Aiutiamo gli studenti in difficoltà a ritrovare fiducia in loro stessi e a superare i traumi che spesso provocano l’isolamento dal resto della classe e da tutti i contesti relazionali. Ritengo sia fondamentale alimentare le capacità dei più bravi e sostenere i più fragili grazie a percorsi personalizzati. La scuola deve tornare ad essere un ascensore sociale che non lascia indietro nessuno: investiamo sul futuro dei nostri ragazzi e sulla crescita degli adulti di domani” dichiara l’Assessore regionale Elena Chiorino.
LE RISORSE
Il contributo complessivo per entrambe le tipologie di progetti ammonta a 105 mila euro, di cui 70 mila ripartiti tra 5 scuole per progettazioni a favore di studenti con plusdotazioni cognitive; 35 mila euro sono destinati alle stesse scuole per progetti a favore di studenti a rischio di ritiro sociale
LE SCUOLE BENEFICIARIE
I finanziamenti per i progetti a favore di studenti con plusdotazione cognitiva saranno destinati all’Istituto superiore Gobetti Marchesini Arduino (CTS di Torino) che riceverà 30 mila euro; 10 mila euro andranno a ciascuna delle altre 4 scuole sede di CTS: Istituto Comprensivo Grandis di Cuneo, ITIS Cobianchi del Vco, Istituto Superiore Sella di Biella, Istituto Professionale Statale Pastore di Vercelli.Per i progetti destinati a studenti con rischio di ritiro sociale, le stesse scuole riceveranno le risorse così distribuite 15 mila euro alla scuola sede di CTS di Torino, mentre ciascuna delle altre 4 scuole sede di CTS riceverà 5 mila euro.I progetti dovranno essere realizzati nell’arco dell’anno scolastico 2023-2024.

I teatri torinesi: Teatro Carignano

Torino e i suoi teatri

1 Storia del Teatro: il mondo antico
2 Storia del Teatro: il Medioevo e i teatri itineranti
3 Storia del Teatro: dal Rinascimento ai giorni nostri
4 I teatri torinesi: Teatro Gobetti
5 I teatri torinesi: Teatro Carignano
6 I teatri torinesi: Teatro Colosseo
7 I teatri torinesi: Teatro Alfieri
8 I teatri torinesi: Teatro Macario
9 Il fascino dell’Opera lirica
10 Il Teatro Regio.

 

5 I teatri torinesi: Teatro Carignano

Torino malinconica, Torino miscela di barocco e liberty, Torino che hai permesso che superassero l’altitudine della tua Mole, Torino che ti abbigli con l’eleganza del centro, ti ingioielli con la supponenza della Crocetta, Torino che porti memoria del tuo cuore proletario, pompato dagli stantuffi dell’industria FIAT, Torino che mentre ti lasci attraversare, mi fai respirare la sempiterna spocchia giovanile dei Murazzi. Nella piccola metropoli, risulta difficile non camminare con occhi attenti tra i palazzi, i quali, nei propri dettagli, nascondono sempre peculiari meraviglie, stucchi decorati, apotropaici guardiani di soglia, piercing inaspettati o grandiosi murales, che rendono memorabili anche gli angoli più anonimi.
Tra i diversi luoghi che rapiscono l’attenzione, durante gli ansiosi viavai dei turisti, ma anche nelle quiete passeggiate degli stessi torinesi, vi è certamente il Teatro Carignano, uno degli edifici simbolo della città, il cui nome completo è Teatro dei Principi Carignano.
La struttura diviene proprietà comunale già nel corso dell’Ottocento; lo stabile nasce come teatro della commedia, specificità che lo contrappone fin da subito al vicino e assai noto Teatro Regio, destinato invece a ospitare l’Opera lirica. La storia del Carignano si presenta antica, un’alternanza di ristrutturazioni e nomi altisonanti che si susseguono, un po’ sul palcoscenico, come Niccolò Paganini, Eleonora Duse, Vittorio Gassman, Dario Fo, un po’ dietro le quinte, come Pirandello, Pepe o Ronconi, un po’ al di fuori delle mura, come Guarini, Benedetto Alfieri o Giovanni Battista Borra. Vanto del Carignano è l’essere unico esempio di struttura teatrale settecentesca in Torino ancora in uso e che ancora preserva – nonostante i numerosi rifacimenti – le sue caratteristiche originarie. L’edificio viene costruito per volere dei Principi di Carignano intorno al primo decennio del Settecento; esso è inizialmente un piccolo “teatro di famiglia”, luogo esclusivo, in cui i soli spettatori delle rappresentazioni sono i membri stessi della nobile casata.

La nascita del palazzo si inscrive nel più ampio progetto di trasformazione ed espansione che investe Torino a partire dal Cinquecento, pianificazione spinta dal desiderio-necessità della casa Savoia di attribuire al capoluogo l’aspetto degno di una capitale moderna. La regalità urbanistica deve infatti rispecchiare l’importanza della casata Sabauda e soprattutto dei suoi componenti, come ad esempio il caso dell’ascesa al trono di Vittorio Amedeo II (1684) e la sua successiva designazione a re di Sicilia. Non per niente di lì a poco, protagonista indiscusso della direzione dei cantieri torinesi sarà il celebre Filippo Juvarra (1678-1736), regio architetto legato ai Savoia, il quale apre la struttura dei palazzi e della vie cittadine a un respiro urbanistico inedito.
Nel 1710 il principe Vittorio Amedeo di Savoia fa adattare a teatro il salone chiamato “Trincotto Rosso”, un edificio utilizzato per il gioco della pallacorda, e ordina la costruzione di vari palchetti: è il Carignano in nuce. La prima edificazione si basa sul progetto seicentesco di Guarino Guarini, il quale predilige l’utilizzo del legno per la struttura, così da favorirne l’acustica.
Nel 1727 la struttura passa alla Società dei Cavalieri, lo spazio si apre alla prosa, al canto e ai balletti. Non trascorrono però molti anni prima che lo stabile perda l’originaria bellezza e sfiori la fatiscenza; Luigi Vittorio di Carignano convoca allora il regio architetto Benedetto Alfieri (1699-1767), e gli ordina di ricostruire il teatro dalle fondamenta, in modo da ottenere una sorta di Teatro Regio in miniatura.

Siamo intorno agli anni Cinquanta del Settecento quando iniziano i lavori; l’architetto, che si era già precedentemente occupato dell’edificio dedicato all’Opera, dirige così il cantiere del palazzo, che questa volta è eretto in muratura. Alfieri, zio di Vittorio e allievo prediletto di Juvarra, fa realizzare ottantaquattro logge e tre ranghi di panche in platea, lumi a candela e stucchi lameggiati in oro; la decorazione del soffitto è affidata a Gaetano Perego e Mattia Franceschini, del sipario invece si occupa Bernardino Galliari.
(Una nota prima di proseguire: non di Benedetto Alfieri, ma di Vittorio Alfieri è il busto posto nel 1903 dai Torinesi sul muro a fianco dell’ingresso del teatro. Il grande poeta astigiano proprio al Carignano ha debuttato con la sua prima tragedia, il “Filippo”, nel giugno del 1775). Il teatro viene inaugurato nel 1753, il giorno di Pasqua, per l’occasione riecheggia in scena, tra il legno del palco e il velluto dei tendaggi, la commedia goldoniana “La calamita dei cuori”, dramma giocoso, dedicato alle “nobilissime dame veneziane”, con musica di Baldassarre Gallupi.

Altri documenti attribuiscono la parte strutturale che fa da avancorpo al teatro all’architetto e disegnatore Giovanni Battista Borra (1713-1786), il quale propone per tale zona l’utilizzo di un ordine monumentale e solenne, con testate laterali che incorniciano l’ingresso centrale. Sul finire del Settecento un incendio divampa nel teatro, questa volta è l’architetto Giovanni Battista Feroggio (1723-1797) a coordinare i lavori per la ricostruzione; egli si basa sul precedente progetto alfieriano e dota l’esterno della struttura di un ampio porticato – tipico dei teatri settecenteschi – e di tredici finestre al piano nobile. Sono invece gli abili fratelli Pozzo a occuparsi dell’aspetto della nuova sala a ferro di cavallo, mentre è nuovamente Bernardino Galliari il responsabile dell’abbellimento del soffitto e del sipario. Nel 1870 lo stabile diviene proprietà del Comune di Torino e rivisto dall’architetto Carrera, il quale chiude il porticato con un ammezzato per la realizzazione di uffici e trasforma il quarto ordine di palchi in galleria; è durante questi rifacimenti che viene ricavata la celebre sala sottorranea, prima adibita a birreria e poi – a partire dal 1903 – a sala cinematografica, una delle prime della città. Tra i lavori che interessano il teatro durante gli anni dell’Ottocento, è certamente degna di nota la decorazione del soffitto della platea, raffigurante il “Trionfo di Bacco”, eseguita nel 1845, dal pittore Francesco Gonin (1808-1889). È opportuno ricordare che durante la Restaurazione (1821-1855) il Carignano è sede ufficiale della Compagnia Reale Sarda, costituita sul modello della Comédie Française e considerata la più illustre antenata degli attuali Teatri Stabili.

La stagione del Novecento vede il Carignano come sede di svariate prime rappresentazioni, tra cui “Il matrimonio di Casanova” di Renato Simoni (1910), “Il ferro” di Gabriele D’Annunzio (1914) e “Il piacere dell’onestà” (1917) di un Luigi Pirandello ancora pressochè sconosciuto. Agli inizi degli anni Venti frequentano sovente lo stabile Antonio Gramsci e Piero Gobetti, in veste di cronisti teatrali.Lo storioco edificio, tra le sue numerose vicissitudini, si trova anche ad affrontare diverse calamità, tra cui il bombardamento della notte dell’8 novembre 1942 e quello dell’anno successivo, che distrugge non solo tutti e cinque i piani del teatro, ma interessa anche via Roma, via Cesare Battisti e via Principe Amedeo.
Nel 1945 – quando il valore della cultura e dell’arte erano ben evidenti a tutti – il Comune accorda al Direttore del Teatro Vincenzo Linguiti e al custode dello stabile un riconoscimento in denaro per il servizio prestato durante i bombardamenti.

Facendo un sostanziale balzo in avanti, arriviamo agli anni Settanta del Novecento, quando il capoluogo piemontese affida definitivamente la struttura al Teatro Stabile di Torino, che ne diviene una delle sue sedi permanenti. Dal 1961 infatti, lo storico teatro ospita i maggiori spettacoli realizzati dall’ente pubblico.
Attualmente l’edificio presenta più linguaggi architettonici: all’esterno vige il rigore settecentesco, all’interno trionfa l’Ottocento, con il suo passionale romanticismo. Gli ultimi lavori di restauro risalgono agli anni Duemila, questi interventi hanno portato al recupero degli ingressi originari e dell’antica “birraria” sotterranea voluta da Carlo Alberto, ora adibita a foyer. Nel 2007 lo stabile è sede del conferimento del premio Nobel a Harold Pinter, in una delle sue ultime uscite pubbliche, quando riceve il Premio Europa.
Il teatro riapre ufficialmente al pubblico nel 2009, dopo un anno e mezzo di ulteriori interventi, con la rappresentazione di “Zio Vanja” di Anton Čechov, per la regia di Gabriele Vacis.
Tra le numerosissime personalità che hanno avuto a che fare con il teatro, mi piace ancora ricordare Eduardo De Filippo, Mariangela Melato, Paolo Poli, Filippo Timi, Gabriele Lavia o Carlo Cecchi. Attualmente, grazie alla lenta ripresa che sta investendo quasi tutti i settori, il teatro riconferma la sua posizione di primaria importanza nella cultura cittadina, presentando un cartellone ricco di spettacoli di grande rilievo.Capite, cari lettori, dopo aver letto di queste storie, di cui la vicenda del nobile teatro Carignano è solo una delle tante, che è obbligo di tutti collaborare affinché tali realtà continuino a vivere, nonostante le numerose ed estenuanti avversità che si possono verificare, così come continua ad essere evidente in questo interminabile periodo pandemico.
Ricordiamocelo bene, è solo nell’arte e nel teatro che la bellezza non invecchia, la risata non diviene malinconia e le lacrime colmano sempre il cuore.

Alessia Cagnotto