ilTorinese

I primi film in concorso del 42mo TFF. La vendetta cercata di “Nina”, i comunisti di “Europa Centrale”

Con i colori della Spagna, partecipa quest’anno al TFF la regista Andrea Jaurrieta, nata a Pamplona, oggi 38enne, già assistente di Pedro Almodòvar per “Julieta” e gran debutto in patria sei anni fa con “Ana de dìa”. Accompagna “Nina”, storia tutta al femminile di ricordi e di sospirata vendetta, storia di una donna che, dalla capitale dove vive ed è attrice di largo successo, torna nella città sul mare dove è cresciuta armata di un fucile a pompa nella borsa e di un unico obiettivo, quello di chiudere per sempre i conti con Pedro, scrittore di fama che ora tutti festeggiano e acclamano, l’uomo che ha approfittato di lei appena sedicenne. “Con il mio film voglio prima di tutto parlare di abusi e riflettere sui limiti del consenso. Un tema che attraversa le barriere culturali e colpisce tutte le società in modo trasversale. A mio avviso, c’è la necessità di affrontare questo tema da un punto di vista femminile diverso dal solito. Ovvero, non adottando la prospettiva della vittimizzazione ma affrontando la complessità psicologica e sociale che caratterizza questo tipo di relazione.” La vendetta è davvero l’unica via da scegliere? Nella scrittura di Jaurrieta e soprattutto negli sguardi di Patricia Lòpez Arnaiz, pronta a inseguire quel Darìo Grandinetti che fu già attore per Almodòvar in “Parla con lei”, c’è tutta la tragedia che ha segnato una vita, le sensazioni grame, l’infelicità di sé, il negarsi e la consapevolezza della scelta: ma ancora non s’avverte appieno, con i gesti e le parole e le azioni con cui è stato costruito giorno dopo giorno, il sopravvento su una ragazzina indifesa e troppo sognatrice, non si comprendono appieno le intenzioni e la concretezza della volontà della donna. Nelle note di regia, Jaurrieta corre ben oltre il fatto narrato, pone anticamente le radici della vicenda nella Nina e nel Trigorin di Cechov: un amaro retrogusto letterario e legittimo che altro non fa che convincerci, se ancora ce ne fosse bisogno, di quanto il mondo non sia cambiato affatto. E in questo “Nina” riacquista tutta la propria autorevolezza e la propria verità.

Gianluca Minucci è invece nato a Trieste, classe 1987, è laureato in storia e critica del cinema e filmologia alla Sapienza di Roma, proviene da spot pubblicitari e video musicali, insegna Storia e Letteratura italiana nella scuola pubblica, il suo “Europa Centrale”, scritto con Patrick Karlsen è il primo dei due film italiani in concorso. Il film è definito “un kammerspiel metafisico sulla lotta politica”, è ambientato, nell’aprile del ’40, all’interno di un viaggio in treno durante il quale una coppia di fede comunista dovrà portare a termine l’importante missione che le è stata affidata. C’è violenza (anche qui: i selezionatori, giovanissimi ci hanno avvertiti, è possibile che non riescano più a trovare una di quelle Commedie, intelligenti, costruite con spirito, dalla scrittura che ispira sorrisi tutti di testa, sull’orlo dell’allegria che possano mai trovare posto in un concorso?) psicologica e fisica, c’è la chiusura, quasi il soffocamento dentro gli angoli bui di quei vagoni, ci sono passioni e sospetti, la paura circola tra tutti dal momento che tutti non conoscono bene chi sia l’altro, ci sono passati che riaffiorano e identità che si sovrappongono o si sfaldano. C’è la divisione insuperabile, ci sono i comunisti e i fascisti, i fuoriusciti in quella parte del Novecento, c’è chi fa il doppio gioco (ma è vero, o non è vero?), c’è “un dramma profondamente umano” ci dicono ma che non riusciamo davvero a vedere nei racconti frantumati dei personaggi, c’è una storia di spionaggio “dalla regia espressionista” che non riusciamo davvero a vedere. Vediamo eccessi a non finire, un grottesco fuori luogo, un thriller che alla fine non sa ricomporre le proprie carte, una carneficina finale che nella sua disperazione sa persino di ridicolo, una recitazione esagitata e alla fine inconcludente che finisce col coinvolgere malamente due attori come Paolo Pierobon e Tommaso Ragno, una regia che con la asprezza e la spregiudicatezza del racconto, con le immagini strane e sghembe, con certi primi piani che non sai se di terrore o d’effetto sfacciato, con i particolari inaspettati, con le forzature, con le tante giravolte che finiscono con l’essere la bandiera della non chiarezza, rende un cattivo servizio a una storia che doveva essere trattata in tutt’altro modo. E il pensiero corre a un certo Bertolucci, al suo protagonista malato di “conformismo”, all’epoca narrata che collima con quella di “Europa”, alla violenza e a ogni ricordo che erano morbidamente narrati. E che ancora restano nella memoria.

Elio Rabbione

Nelle immagini, Patricia Lòpez Arnaiz interprete di “Nina” e Paolo Pierobon in un momento di “Europa Centrale”.

Rock Jazz e dintorni a Torino: Fiorella Mannoia e Javier Girotto & Aires Tango

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. All’ Auditorium del Lingotto per 2 sere consecutive, si esibisce Fiorella Mannoia.

Martedì. Al Jazz Club suona il Fretstring Duo. All’Off Topic si esibisce Il Muro del Canto.

Al Blah Blah sono di scena i Rank-O.

Mercoledì. Al Teatro Concordia di Venaria arriva Raf. All’Osteria Rabezzana suona il Shawnn Monteiro Italian 4 set. Al Jazz Club serata “ The Chicago Blues Jam”. 

Giovedì. All Hiroshima Mon Amour  si esibiscono i Rovere. Alla Divina Commedia suonano 

gli Electrolite. Al Jazz Club sono di scena i Risonanza Magnetica. Al Magazzino sul Po si

esibisce Cesare Basile. Al Cafè Neruda suona il Tessarollo-Ruggeri Duo. All’Off Topic si

esibiscono i Tripolare.

Venerdì. Al Peocio di Trofarello sono di scena i Crossing Belt. All’Hiroshima Mon Amour 

si esibisce Ditonellapiaga. Alla Divina Commedia i Ghost in The Machine cover band, eseguono

i più grandi successi dei Police. Al Jazz Club suona la Hoochie Coochie Band. Al Folk Club 

è di scena Javier Girotto & Aires Tango. Al Magazzino sul PO suonano gli Ego+ Decrow.

All’Off Topic si esibisce Giargo. Allo Spazio 211 sono di scena i Rock4 Life. Al Blah Blah

suonano A Forest Mighty Black + Passover. Allo Ziggy si esibiscono i Medusa.

Sabato. Al Blah Blah sono di scena Ancillotti+ Oblivion Vortex Doom. Allo Ziggy suonano Corlix+Miss Fortune. Allo Spazio 211 si esibiscono i Savana Funk+Mao Funk+Only Funk.

Al Magazzino sul PO suonano gli Oaxaca. All’Inalpi Arena arriva Laura Pausini. Alla

Divina Commedia si esibisce la Pyram Band. Al Capolinea 8 suona l’APJ Trio. Al Jazz Club

è di scena la Momo Rock Band. .

Domenica. Al Blah Blah suona Brian Lopez.

Pier Luigi Fuggetta

Intensificati i controlli serali dei carabinieri a Ivrea e Chivasso

Intensificata l’attività di prevenzione da parte dell’Arma di Ivrea e Chivasso con particolare attenzione nelle fasce orarie serali e notturne.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Ivrea, unitamente ai colleghi di Valchiusa, Strambino e San Giorgio Canavese, al fine di contrastare il fenomeno delle “stragi del Sabato sera” e lo spaccio di sostanze stupefacenti, anche in questo fine settimana, hanno predisposto un servizio cosiddetto ad “Alto Impatto” nel Comune di Ivrea. Particolare attenzione è stata riservata alle zone “calde” della Città. Nel corso del servizio, sono stati conseguiti i seguenti risultati:
* un italiano di 38 anni, a seguito di incidente stradale, è stato denunciato per ^rifiuto dell’accertamento dello stato di ebbrezza ^ e a seguito di perquisizione veicolare, è stato denunciato per ^porto d’armi od oggetti atti ad offendere^ poiché trovato in possesso di una pistola scacciacani priva del tappo rosso:
* un italiano di 38 anni, a seguito di controllo, è stato denunciato per ^guida sotto l’influenza dell’alcol^;
* un italiano di 46 anni, a seguito di perquisizione veicolare, è stato denunciato per ^porto d’armi od oggetti atti ad offendere^ poiché trovato in possesso di una mazza da baseball. Inoltre è stato segnalato alla Prefettura di Torino perché trovato in possesso di 5,80 grammi di ^hashish^;
* nel corso del servizio, sono stati sequestrati a vario titolo 4,3 grammi di ^hashish^, sei sigarette artigianali contenenti ^hashish^ e una sigaretta artigianale contente ^marijuana^;
* sono state segnalate alla Prefettura di Torino sei persone tra i 52 e i 20 anni;
* in una circostanza, i militari della Sezione Radiomobile di Ivrea, al fine di immobilizzare l’autore di sinistro stradale visibilmente sotto l’effetto di sostanze alcoliche, sono ricorsi all’utilizzo dello “spray” cosiddetto urticante;
Nel corso del servizio sono state controllate 90 persone di cui 56 con etilometro e 56 autovetture

Nella serata del 23 novembre u.s., i Carabinieri di Chivasso, hanno eseguito nell’area prospicente la stazione ferroviaria, un servizio cosiddetto ad ^alto impatto^. Nel corso dello stesso sono stati conseguiti i seguenti risultati:
* sono stati segnalati alla Prefettura di Torino, due italiani di 45 e 26 anni, sorpresi con 1,22 grammi di marijuana e 0,73 grammi di hashish;
* è stata segnalata alla Prefettura di Torino, una donna dell’Ecuador di 36 anni sorpresa con 0,56 grammi di marijuana;
* è stato sanzionato per guida senza patente un italiano di 19 anni.
Nel corso del servizio, sono state controllate trentotto persone, dodici autovetture e un esercizio commerciale.

Torino con i soldi del PNRR saprà costruire una Galleria così bella e significativa?

Caro Direttore,

Per rilanciare l’ economia europea, fiaccata come mai prima dal COVID, la Commissione europea lancio’ alla fine del 2020 il grande Piano di investimenti conosciuto come PNRR ma pensato per dare un futuro positivo alle nuove generazioni . L’Italia ottenne una fetta importante perché l’Europa avrebbe avuto gravi conseguenze se il nostro Paese, la terza economia dell’Europa ma con la seconda manifattura e con un Debito Pubblico altissimo fosse andato in crisi. L’Europa infatti aveva capito che la scelta della austerity voluta dalla Merkel e da Sarkosy era stata troppo pesante per la nostra economia e non aveva dato i risultati sperati . Pensa che il livello del PIL del 2010 (Governo Berlusconi) il nostro Paese lo ha recuperato solo nel 2019. Se l’Italia negli ultimi vent’anni è stata penultima in Europa per tasso di crescita, Torino ha fatto peggio perché dal 2000 cresce meno della media nazionale e ha perso 18 punti rispetto a Bologna.

Ma Torino, che ha ricevuto come le altre Città una parte dei fondi PNRR, riuscirà a ripartire utilizzando quei fondi? Lo spero molto soprattutto per chi in questi ultimi vent’anni si è impoverito ma temo di no. Positivi gli interventi di ristrutturazione delle Scuole a partire da quelle dei Quartieri più svantaggiati. Interessante la costruzione di una nuova Biblioteca ma questa scelta purtroppo è andata a scapito di una storica e felice sede di Torino esposizioni che spinse molto la economia torinese e piemontese negli anni 60-80. E’ così vero ciò che dico che oggi si chiede alla Regione di acquistare Lingotto Fiere dov’è si tiene il Salone del libro. Ma i vecchi proprietari del Lingotto che hanno incassato 5 miliardi dalla vendita della FIAT non potevano fare loro questo investimento come contributo al rilancio economico di Torino e come riconoscenza ai grande contributo che Torino ha dato alla azienda e alla Famiglia?

Non so se lo sai ma quella che noi oggi chiamiamo Galleria Subalpina venne costruita in un solo anno nel 1873-4 per mettere in mostra l’industria torinese , infatti si chiamava Galleria della Industria Subalpina? Purtroppo nella politica si studia poco la Storia , a sinistra si studiava il Capitale e il grande tatticismo di Lenin , nella DC si studiava la Storia dal Non expedit alla Rerum Novarum. Tutte cose importanti ma altrettanto importante se non di più era studiare la VISION dell’artefice vero della Unità d’Italia, il Conte Cavour e le sue grandi realizzazioni (infrastrutture, Traforo Frejus, nascita Ansaldo, canale Cavour,etc.) o le realizzazioni dei primi quindici venti anni del secondo dopoguerra . Per fare un esempio dal 56 al 64 si costruì la Autostrada del Sole unendo il mercato economico del Paese e dal 56 al 65 si costruì il Traforo del Bianco che serviva a portare le produzioni della rinata manifattura italiana in Europa perché per noi i soldi delle esportazioni servivano a migliorare il nostro benessere e a costruire Scuole e Ospedali. Nei tempi moderni dal 1994 al 2009 è stata costruita la linea Alta Velocità da Torino a Salerno ma il proseguimento verso la Francia (la TAV) lo avremo solo nel 2033. Questo ritardo ci costerà molto per la mancata crescita economica .Ma per avere la TAV abbiamo dovuto portare in piazza quarantamila torinesi il 10 Novembre 2018.

Caro Direttore, Benedetto Croce dice che l’onestà per un politico che si candidava e chiedeva il voto di preferenza era essere competente , cioè in grado di risolvere i problemi del Paese. Bisognerebbe ricordarlo a chi sceglie le candidature, a chi si candida e agli elettori. Ma fate presto perché la bassa crescita economica costa sacrifici, privazioni e difficoltà a tanta gente a partire da Torino.
Buona Domenica,

Mino GIACHINO
SITAV SI LAVORO

Baracca in fiamme, donna muore carbonizzata

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Una donna di circa 80 anni è morta avvolta dalle fiamme della baracca in cui abitava a San Carlo Canavese. Questa mattina all’alba i vigili del fuoco hanno spento il rogo dovuto probabilmente al malfunzionamento di una stufa elettrica. Per la donna non c’è stato più nulla da fare.
(foto archivio)

SAV Guardie giurate: “Sicurezza, un tavolo con Comune e Regione”

Come Sindacato SAV Guardie Giurate Confsal, preso atto della notizia sul quotidiano La Stampa avente come titolo: Sulle divise degli addetti alla clientela la scritta “polizia amministrativa” con l’obiettivo di scoraggiare le aggressioni al personale operante, è opportuno attenzionare l’opinione pubblica sull’ennesima risposta palliativa alle esigenze di sicurezza soprattutto a tutela del pubblico interesse trattandosi appunto di un servizio rivolto ad ogni cittadino che ha diritto di viaggiare in condizioni di assoluta tranquillità e sicurezza.

Facendo delle statistiche nelle grandi città come Roma e Milano, sul punto di vista della “sicurezza sussidiaria” deputata alle sole Guardie Giurate titolate dallo Stato, il tasso di aggressione ai danni del personale è sceso dal momento in cui l’attività di controllo avveniva ai varchi delle stazioni o sui mezzi stessi in presenza dei summenzionati operatori. Proprio nel 2021 su comunicato stampa del quotidiano locale di Palermo, gli incassi della ditta di trasporti municipalizzati ha registrato forti incrementi proprio per la presenza sperimentale delle Guardie Giurate sui bus.

C’è da definire anche l’aspetto normativo che, a nostro dire, potrebbe trovare opposizioni con la legge penale essendo che la qualifica di Polizia Amministrativa non è permanente ma si riveste soltanto nel momento in cui viene contestato l’illecito amministrativo, che oltretutto non tutela il controllore sull’eventuale rifiuto delle generalità a Pubblico Ufficiale, essendo che l’operatore è dipendente di un’amministrazione privata e quindi “Incaricato di Pubblico Servizio” nell’ambito dei trasporti.

Inoltre va analizzato il fenomeno socio-crimonologico che favorisce eventi di questo tipo, se il problema è realmente legato alle difficoltà economiche dei fruitori o ad un concetto di cultura che sovrasta il senso civico, o ancora più semplice la figura del “controllore” con qualifiche di Polizia trova incompatibilità nel contesto sociale odierno e costituisce l’aggravante ché spinge il trasgressore ad un comportamento incivile e violento.

Noi del SAV Guardie Giurate siamo del parere che i Comuni debbano investire più sui servizi di Vigilanza Privata coadiuvata con la Polizia Locale, così come dalla Legge Regionale del 9 dicembre 2013, n. 18.
Modifiche alla legge regionale 4 aprile 2012, n. 6 (Disciplina del settore dei trasporti) che al comma 3 bis – che cito per esteso – stabilisce che nell’ambito del trasporto pubblico regionale e locale, a bordo dei mezzi e nei locali di esercizio, al fine di garantire maggiore sicurezza all’utenza, i gestori dei servizi di trasporto pubblico nonché l’ente locale competente territorialmente possono affidare le attività di controllo, prevenzione, contestazione e accertamento, sull’osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista una sanzione amministrativa, anche a guardie giurate nominate e allo scopo autorizzate, con le modalità di cui all’articolo 133 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 (Approvazione del regolamento per l’esecuzione del testo unico 18 giugno 1931, n. 773 delle leggi di pubblica sicurezza) o a personale con la stessa qualifica appartenente a istituti di vigilanza privata, in assenza del personale della polizia ferroviaria e di altri ufficiali e agenti di polizia giudiziaria.’;

Sarà nostra cura aprire un tavolo tecnico con il Comune di Torino e la regione Piemonte al fine di trovare una soluzione efficace alla sicurezza degli operatori e dei cittadini stessi.

SAV Guardie Giurate

Ragazzino 14enne muore nello schianto, grave il fratellino di 4 anni

Un Ragazzino di 14 anni è anni deceduto mentre il fratellino di 4 è gravemente ferito a causa di un incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio a Oleggio, nel Novarese.

L’auto che era guidata dalla nonna dei due fratellini (rimasta ferita e  ricoverata in codice giallo) si è scontrata con una seconda vettura: su questa vettura due persone che si trovavano a bordo sono rimaste ferite e  ricoverate in ospedale in codice verde.

I ragazzini e la nonna sono stati estratti dalle lamiere dai dai Vigili del fuoco.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

“Emergenza infermieri Città della Salute, la Regione deve intervenire”

Riceviamo e pubblichiamo

-La carenza di personale nella Città della Salute di Torino sta raggiungendo livelli critici, con 36 infermieri mancanti nel sistema del 118 e 468 turni mensili da coprire. La situazione, aggravata dai costi straordinari per le prestazioni aggiuntive e dall’incertezza sul mantenimento della tariffa oraria di 60 euro, è solo la punta di un iceberg di problematiche diffuse in tutte le aziende del Piemonte. Un intervento urgente da parte della Regione è indispensabile. Claudio Delli Carri, segretario regionale del sindacato Nursing Up Piemonte, lancia l’allarme, sottolineando i rischi per il sistema sanitario e il benessere degli operatori.

«Il sistema del 118 è ormai al limite,- dichiara Delli Carri. -Ogni mese devono essere coperti 468 turni, e la carenza di 36 infermieri costringe gli attuali 190 operatori in servizio a sobbarcarsi turni aggiuntivi. È una situazione insostenibile, che pesa sulla qualità del servizio e sulla vita personale dei professionisti.»

Ad oggi, la copertura di questi turni è garantita solo grazie alle prestazioni aggiuntive, il 60% delle quali legate al 118. Tuttavia, il problema non riguarda solo la Città della Salute, ma si estende a molte altre aziende sanitarie piemontesi. Delli Carri spiega che questa emergenza non può essere risolta senza un piano strutturale: «Entro la fine del 2024, la Regione deve garantire l’assunzione di almeno 13 nuovi infermieri in Città della Salute, ma altri 23 saranno necessari entro il 2025. Non possiamo continuare a tamponare le falle con turnazioni straordinarie.»

La situazione finanziaria è altrettanto preoccupante. Tra luglio e settembre 2024, la Città della Salute ha speso 931.000 euro di fondi propri per coprire le prestazioni aggiuntive. «Questa cifra rappresenta un costo insostenibile per una struttura già sotto pressione,- sottolinea Delli Carri. -Questi soldi devono essere rimborsati dall’Azienda Zero e, quindi, dalla Regione Piemonte. Non è accettabile che il peso economico ricada interamente sulla Città della Salute, che sta facendo il massimo per garantire un servizio essenziale.»

A rendere ancora più urgente la situazione è il periodo natalizio, durante il quale la disponibilità di personale sanitario si riduce ulteriormente per ferie e festività. «Siamo già al 22 novembre,- avverte Delli Carri, -e il tempo stringe. Entro il 20 dicembre la Regione deve prendere decisioni chiare e tempestive, sia per mantenere le prestazioni aggiuntive a 60 euro l’ora, sia per accelerare le assunzioni. Non possiamo permettere un ritorno alla tariffa di 30 euro, che non sarebbe minimamente adeguata al sacrificio e alla professionalità degli operatori, soprattutto quelli del 118.»

Dal 2021, grazie a un accordo con i sindacati, la tariffa delle prestazioni aggiuntive era stata progressivamente aumentata da 30 a 60 euro. Tuttavia, esiste il rischio concreto che questa cifra venga riportata ai livelli originari da gennaio 2024. Delli Carri ribadisce l’importanza di mantenere questa soglia: «Abbassare le tariffe significa non riconoscere le competenze e il sacrificio quotidiano dei professionisti della sanità. Parliamo di infermieri, ma anche di ostetriche, anestesisti e fisioterapisti, tutti essenziali per il funzionamento del sistema.»

Il segretario regionale mette in evidenza un rischio ancora maggiore: «Il 118 è il cuore del sistema emergenziale. Se crolla questo servizio, crolla tutto il sistema sanitario. La questione delle prestazioni aggiuntive è estesa in tutte le aziende e rappresenta un problema strutturale che non si limita a singoli contesti. La Regione deve pianificare un intervento responsabile per evitare che la sanità piemontese entri in una crisi irreversibile già entro aprile 2025.»

Silvia Caroline, “ambasciatrice” di Torino

Quest’anno, Torino si è affermata come una delle città più dinamiche e vivaci del panorama culturale e artistico internazionale. Grazie alla combinazione di eventi straordinari e figure di rilievo che l’hanno rappresentata con passione, il 2024 ha segnato un capitolo di rinascita per la città. Tra queste spicca Silvia Caroline, influencer, promotrice culturale e ambasciatrice torinese della moda e della sostenibilità, che ha saputo portare il fascino sabaudo su palcoscenici internazionali.

Con il suo impegno instancabile e il profondo amore per la città, Silvia Caroline ha contribuito a far risplendere Torino non solo attraverso i suoi eventi ma anche grazie alla sua personalità magnetica. In un’intervista esclusiva, Silvia ci racconta alcune delle esperienze che hanno caratterizzato quest’anno, offrendo uno sguardo dietro le quinte della sua affascinante carriera.

Un viaggio nei ricordi e nelle emozioni: dai 60 anni di Vogue Italia al Festival del Cinema di Venezia

Alla domanda su come si è sentita a partecipare alla celebrazione dei 60 anni di Vogue Italia , Silvia risponde con una nota nostalgica:
“È stato un momento magico, mi sono ritrovata a percepire sensazioni speciali che mi hanno riportato alla mia prima sfilata nel lontano 2011 . Quando ami la moda, è come se ti scorresse nelle vene: è una passione viscerale che o hai, o non hai.

Il Cinema fa parte della mia quotidianità sin da quando ero piccola, difatti anche la mia partecipazione al Festival del Cinema di Venezia mi ha reso entusiasta nel potermi confrontare un talenti del mondo del Cinema”.

Un altro evento clou per Silvia è stato il Festival del Cinema di Venezia. Esserci, racconta, è stato un traguardo personale ed emotivo:
“Pensavo solo a far andare tutto bene. Il momento più emozionante è stato pochi secondi prima di percorrere il red carpet. Mi sono sentita piccola di fronte ai grandi del cinema, ma anche orgogliosa : ho sempre lavorato sodo, amo imparare e crescere Quel momento mi ha ripagata di tutto.”

Moda sostenibile e passione per il profumo

Silvia ha anche brillato durante il Camera Moda Sustainable Fashion Awards 2024 , dove ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare sull’impatto ambientale dell’industria della moda:
“È straordinario vedere come alcuni brand stanno davvero cambiando le cose, educando alla sostenibilità attraverso le loro creazioni. La moda può essere tanto bella quanto responsabile.”

Un altro tema a lei caro è la profumeria di nicchia, una passione che descrive quasi poeticamente:
“Io amo il mondo del profumo: è tramite gli odori che spesso comincio a scrivere. Come riaffiorano i ricordi chiusi nei cassetti, così fanno le fragranze. In questo momento dell’anno prediligo sentori caldi e speziati, come vaniglia, oud, sandalo e bergamotto.”

Silvia condivide con entusiasmo l’apertura della prima Scuola di Alta Profumeria in Italia, l’ASP, un progetto nato proprio in Piemonte, che mira a diffondere la conoscenza di questo raffinato universo.

Torino, il cuore di tutto

Ma per Silvia, Torino rimane sempre al centro. Partecipare alla prima di Manon Lescaut al Teatro Regio è stato un momento speciale:
“Torino è la mia città, la mia casa, come una sorella. È velata da un mistero e una malinconia che la rendono unica. Raccontarla e portarla ai confini del mondo per me è un onore.”

E ancora:

Ho partecipato, per la mia prima volta, all’’opening del Torino Film Festival alla sua 42 edizione, è per me un onore poter presenziare ad un evento conosciuto e dall’importanza internazionale sul nostro territorio.

Guardando al futuro, Silvia ha deciso di continuare il suo impegno sia per Torino che per la moda sostenibile, coinvolgendo sempre più la comunità locale:
“Torino ha un potenziale immenso. Ama rimanere un po’ in disparte, ma chi la conosce a fondo non può che innamorarsene. Io sono qui per farla brillare, in ogni modo possibile.”

Un futuro radioso per Torino e Silvia Caroline

Con personalità come Silvia Caroline, il 2024 sarà ricordato come un anno fondamentale per la rinascita di Torino. Grazie alla sua dedizione, al suo amore per la cultura e la sostenibilità, e alla sua capacità di portare la città sotto i riflettori internazionali, Torino si prepara a un futuro pieno di nuove opportunità.

CRISTINA TAVERNITI