ilTorinese

Il ciliegio e il bambù

Un romanzo di Antonio Daniele De Giorgi edito da Paola Caramella editrice

 

Un ingegnere scrittore. È il caso di Antonio Daniele De Giorgi, laureato in ingegneria nucleare, che ha da sempre coltivato l’hobby della scrittura, divenuto più continuativo a partire dalla metà degli anni Novanta. Nel maggio 2016 veniva pubblicato, dopo anni di collaborazioni giornalistiche, il suo primo libro “Racconti delle stelle”, cui ha fatto seguito un secondo libro intitolato ‘Francis mon amour’ e poi ‘Pancrazia’.

La sua ultima fatica letteraria, che potrebbe considerarsi un po’ un romanzo di formazione, si intitola “Il ciliegio e il bambù”, edito da Paola Caramella Editrice . Protagonista un uomo in carriera, un trentacinquenne, che nel momento in cui si mette in discussione sfugge ad una morte sicura. Accanto a lui compare un misterioso personaggio che, facendo irruzione nella sua vita, diventa uno scomodo compagno, imponendo per il salvataggio il pagamento di un pegno non indifferente.

Nel romanzo il protagonista fa i conti con il suo passato, richiama alla memoria episodi dimenticati o che avrebbe preferito seppellire del tutto, esamina i propri comportamenti e decide di cambiare il proprio atteggiamento mentale, fatto che lo porta ad accettare situazioni che mai avrebbe creduto possibili.

Abbandonato l’egoismo che lo contraddistingueva, scopre un mondo lontano da quello suo abituale , un mondo fatto di altruismo, di umiltà. Matura nuove conoscenze, come quella di una giovane antropologa torinese che diventerà un suo punto di riferimento.

Un cambiamento di vita, quello del protagonista, che fa riflettere il lettore e magari gli pone delle domande sulla sua stessa esistenza.

 

Mara Martellotta

IOLAVORO si conclude con la visita del Ministro Calderone


10.000 partecipanti per oltre 5.300 offerte di lavoro

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha visitato gli stand insieme al Vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino. “IOLAVORO rappresenta un modello virtuoso di incontro tra domanda e offerta”

Si è conclusa con grande successo l’edizione autunnale di IOLAVORO, la più grande manifestazione del Piemonte. Un’edizione che, poco prima di giungere al termine, ha visto la partecipazione straordinaria del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, in una visita a sorpresa.

Il Ministro Calderone, insieme al Vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino, ha visitato lo stand del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, quello dell’Inps, di Regione Piemonte, prima di concedersi un passaggio presso l’area delle 11 Accademie di filiera, vera novità di quest’anno.

La visita a sorpresa evidenzia l’importanza di eventi come IOLAVORO per sostenere i giovani e chiunque sia in cerca di nuove opportunità lavorative e l’impegno del Governo nel rafforzare le politiche attive del lavoro e nel promuovere iniziative che favoriscano l’occupazione giovanile.

IOLAVORO: i numeri

Anche la 67esima edizione della più longeva manifestazione italiana, che sta per compiere 20 anni, ha visto una robusta partecipazione di persone: sono state 10 mila quelle che fra mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre hanno frequentato gli spazi allestiti al Lingotto Fiere. Ad accoglierle più di 5.300 proposte occupazionali (1.600 si sono aggiunte alle 3.700 iniziali) rese disponibili da oltre 130 realtà presenti per fare recruiting: 90 aziende e 42 agenzie per il lavoro, oltre ai Centri per l’impiego piemontesi, al servizio Eures, che promuove la mobilità europea, e Collocamento mirato, dedicato a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro delle persone con disabilità o appartenenti alle categorie protette.

Chiorino: “Crediamo fermamente in questo territorio”
Soddisfatta dei risultati della 67esima dizione di IOLAVORO il vicepresidente Chiorino: “IOLAVORO rappresenta un modello virtuoso di incontro tra domanda e offerta, e questi risultati dimostrano come il Piemonte sia in prima linea nel creare opportunità reali per i nostri giovani e per tutti coloro che cercano un’occupazione”. “Le oltre 5.300 offerte di lavoro sono la migliore risposta a chi invoca fallimenti e predica disfattismo: il Piemonte ha nel suo tessuto industriale, nel dinamismo delle sue imprese e nelle competenze dei lavoratori, le migliori garanzie per un futuro all’altezza della sua storia. Crediamo fermamente in questo territorio”.

Servizi per l’impiego

Oltre a incontrare le aziende, i partecipanti hanno anche potuto usufruire dei servizi regionali per l’impiego, come far certificare le proprie competenze, indirizzarle con Obiettivo Orientamento Piemonte, oppure scoprire come aprire un’attività in proprio con il servizio MIP. Molto frequentati poi gli spazi per aiutare i più giovani a indirizzare il proprio futuro: sono stati oltre 450 gli under 18 che si sono messi alla prova nei laboratori che orientano al lavoro tramite attività di gamification. Richiestissima anche la consulenza del servizio SOS curriculum, che ha aiutato oltre 300 persone a comporre o aggiornare il proprio profilo professionale.

Gli incontri: focus sul nuovo portale regionale e sulle accademie di filiera

Le 48 ore di IOLAVORO è stata scandita da un fitto susseguirsi di seminari, laboratori e convegni, aperti a chi aveva interesse a sentire raccontare il mondo del lavoro con le sue trasformazioni e i traguardi raggiunti. Fra i 55 incontri in scaletta, focus in particolare sul modello Accademia Piemonte, un incontro partecipato da importanti stakeholder coinvolti nei partenariati disegnati da Regione Piemonte per rispondere in maniera innovativa e sartoriale ai fabbisogni formativi delle filiere; la restituzione partecipata dei primi risultati ottenuti ha fatto comprendere quanto questa architettura sfidante abbia contribuito alla crescita dell’intero sistema.

Area formazione e istruzione

Negli stand riservati alle fondazioni ITS del Piemonte ha trovato risposta chi aveva interesse per i percorsi post diploma che queste scuole ad alta specializzazione tecnologica realizzano in aree considerate strategiche. Il racconto ha preso ancora più concretezza nell’area WorldSkills (l’organizzazione mondiale che si pone l’obiettivo di valorizzare le competenze) con il “tour dei mestieri” – dove cimentarsi in attività manuali come costruire un muro, preparare un cocktail, riparare uno pneumatico – oppure con il “tour dei mestieri giovani”, dove workshop e incontri hanno aiutato a scoprire le proprie propensioni. Sempre nell’area WorldSkills, hanno suscitato la curiosità dei tremila studenti in visita le sfide che 130 partecipanti competitor provenienti da cinque regioni italiane, oltre che da Lussemburgo, Svizzera e Austria, supportati da 80 insegnanti (expert), hanno animato, in 16 mestieri diversi, nell’ambito dei campionati dei mestieri WorldSkills Piemonte 2024. Nel corso di una partecipata cerimonia di chiusura sono stati premiati i vincitori delle competizioni.

Prossimi appuntamenti a Biella il 15 novembre e Asti il 28 novembre.

Violenza di gruppo al Valentino: riconosciuti due presunti stupratori

La notte dello scorso 15 ottobre, secondo il racconto di una 27enne che ha denunciato una violenza sessuale di gruppo nei suoi confronti, un giovane nordafricano le avrebbe rubato il telefono in via Nizza. Lei lo avrebbe rincorso fino a trovarsi al Valentino, nei pressi di una ex discoteca abbandonata. Qui la giovane sarebbe stata vittima di violenza sessuale da parte di altri 5 o sei nordafricani. La giovane ha fatto denuncia alla polizia. Nelle scorse ore sarebbero stati identificati due tra gli stupratori.

A Chieri l’orchestra da Camera Polledro

Venerdì 25 ottobre, alle ore 21, presso l’Auditorium Leo Chiosso (ex sala Conceria) si esibirà l’orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro, diretta dal maestro Federico Bisio nel programma “Il respiro della musica edizione seconda. Tosca e Carmen, due vite d’amore nel centenario pucciniano”.

Da Amilcare Ponchielli verrà eseguita la Danza delle ore da La Gioconda, trascrizione per ensemble di fiati di Tarkmann, da Giacomo Puccini una Tosca Fantasy, elaborazione di flauti di Mangani e di Georges Bizet la Carmen Suite, trascrizione per ensemble di flauti di Tarkmann.

Carmen è un’opera comique di Georges Bizet composta da quattro atti, definiti quadri dal compositore, su libretto di Henri Meilhanc e Ludovic Halevy. Tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée (1845), alla quale i librettisti apportarono delle varianti salienti, tra cui l’introduzione del personaggio di Micaela, diedero maggiore risalto alla figura di Escamillo e apportarono modifiche al carattere di don José. Bizet collaborò lui stesso al libretto, partecipando alla stasera della celebre habanera ” L’amour est un oiuseau rebelle”.

La prima rappresentazione avvenne all’Opera Comique di Parigi il 3 marzo 1875, inizialmente l’opera non riscosse molto successo, cosicché Bizet, morto appena tre mesi dopo la prima, non poté assaporarne la fortuna. L’opera irruppe nella seconda metà del XIX secolo come un lavoro innovativo , ma al tempo stesso riassuntivo di molti aspetti della tradizione operistica e ad essa compete il riconoscimento di capolavoro assoluto”.

Dal 1880 è stata una delle opere più eseguite ed è un classico del repertorio operistico, tanto da apparire al terzo posto sulla lista di Operabase delle opere più rappresentate al mondo.

 

Mara Martellotta

Torino torna a illuminarsi con la ventisettesima edizione di Luci d’Artista

Venerdì 25 ottobre, alle ore 18, con la prima accensione, Torino è tornata a illuminarsi e ha trasformato il suo cielo con installazioni luminose di grandi artisti pensate per lo spazio pubblico.

Anche per questa edizione la Fondazione Torino Musei è stata incaricata dalla Città di Torino nell’ambito della sua missione istituzionale a operare per la valorizzazione e realizzazione di quello che è il suo progetto più longevo e rappresentativo del ruolo che Torino ha nell’arte contemporanea. Luci D’artista è entrato nel nuovo piano strategico con cui la Fondazione Torino Musei ha intenzione di trasformare la manifestazione in una vera e propria istituzione di ricerca artistica permanente.

In questa nuova edizione saranno consolidate e implementate le linee guida di indirizzo introdotte già con la ventiseiesima edizione. Insieme al curatore Antonio Grulli saranno rafforzate le linee di superamento dei confini invernali della manifestazione in favore di una programmazione attiva tutto l’anno e si continuerà nella definizioni delle varie sezioni di Luci d’Artista. Lo scopo è quello di valorizzare una collezione unica e straordinaria e raggiungere una visibilità nazionale e internazionale stabile, rendendo la manifestazione ancora più inclusiva ed ecologicamente sostenibile. Basti pensare a circa un milione di sorgenti luminose quasi del tutto a LED. Iren fornirà maggiore luminosità e ridotti consumi con 13,5 km di linee elettriche a collegare le luci, che impegneranno una potenza complessiva a soli 121 kW.

Per la ventisettesima edizione Luci d’Artista si arricchisce di due nuove installazioni luminose firmate da grandi artisti selezionati dal Comitato Scientifico di Luci d’Artista, ora completamente rinnovato e composto da Chiara Bertola, direttrice della Gam, e da Francesco Manacorda, direttore del castello di Rivoli, e da Antonio Grulli, curatore di Luci d’Artista.

I due nuovi artisti selezionati sono Andrea Angelidakis e Luigi Ontani.

VR Man di Andrea Angelidakis si trova in piazza Vittorio Veneto angolo lungo Po Cadorna. La luce qui è ripresa dall’iconografia classica della scultura greco romana, immaginario su cui l’artista lavora da molti anni. La figura si fonde con altri elementi portanti della classicità, ovvero un capitello della testa che lo trasforma in una moderna cariatide. Il riferimento immediato è alla pratica atletica come fondamento dei Giochi Olimpici ma anche come disciplina indissolubile dall’attività intellettuale e spirituale come era vista nel periodo classico greco.

“Un gigante fatto di luce è atterrato a Torino, una silhouette umana, stilizzata, sul cui capo sembra sovrapporsi un capitello iconico, forse un Minotauro, forse una moderna cariatide, si staglia vigorosa alludendo all’iconografia della statuaria classica greca e romana.

La luce realizzata dall’artista richiama l’immagine di un atleta ed è stata realizzata per l’occasione del FISU University Games Winter. I giochi si terranno a Torino e in altri cinque Comuni delle valli olimpiche dal 13 al 23 gennaio prossimi. Questa nuova installazione entrerà a far parte negli anni successivi della collezioni delle luci della Città”.

Scia’Mano è una luce realizzata dal maestro Luigi Ontani e legata alla figura universale dello Sciamano. Viene collocata nei giardini Sambuy in piazza Carlo Felice, lato di via Roma

La Città di Torino ha ispirato il maestro Luigi Ontani per la sua luce intitolata Scia’Mano. L’installazione è composta da un lightbox bifacciale tondo e di grandi dimensioni, in cui le fotografie sui due lati sono stampate su un supporto lenticolare. Nelle immagini, sempre in movimento, e pronte a mutare in base al punto di vista dell’osservatore, vediamo l’artista impersonare uno Sciamano, a cui allude con un gioco di parole anche la forma della maschera, realizzata a Bali con i Wayan Sukarya, che richiama una mano. Il soggetto evoca la tradizione magica di Torino e la posizione dell’opera, sul bordo nord dei giardini Sambuy, dialoga con il punto in cui aveva sede la libreria e casa editrice Fogola, frequentata dall’artista in passato, e di cui è sopravvissuta un’insegna. Nell’opera di Ontani sono frequenti i richiami letterari e non a caso la piazza antistante la stazione di Porta Nuova ha un posto nella storia letteraria per la tragica fine di Cesare Pavese. Luigi Ontani è uno dei grandi maestri dell’arte e ha rivoluzionato sin dagli anni Sessanta i linguaggi artistici grazie alle sue performance, ai suoi tablaeux vivant, ai suoi video. Da sempre utilizza la fotografia come forma artistica per esplorare nuove identità e come veicolo di reinterpretazione della storia dell’arte.

 

Mara Martellotta

 

 

ELENCO LUCI D’ARTISTA 27

  1. Mario AIRO’ – Cosmometrie – Piazza Carignano
  2. Andreas ANGELIDAKIS – VR Man – Piazza Vittorio Veneto – Nuova Luce 27a edizione
  3. Giovanni ANSELMO – Orizzonti – Piazza Carlo Alberto
  4. Vasco ARE – Vele di Natale – Piazza Bodoni
  5. Valerio BERRUTI – Ancora una volta – Via Monferrato
  6. Daniel BUREN – Tappeto Volante – Piazza Palazzo di Città
  7. Francesco CASORATI – Volo su … – Via Lagrange – ricollocazione
  8. Nicola DE MARIA – Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime  Piazza Carlo Emanuele II
  9. Marco GASTINI – L’energia che unisce si espande nel blu – Galleria Umberto I
  10. Carmelo GIAMMELLO – Planetario – Via Roma
  11. Giorgio GRIFFA – AZZURROGIALLO – Giardini Sambuy
  12. Jeppe HEIN – Illuminated Benches – Piazza Risorgimento
  13. Rebecca HORN – Piccoli spiriti blu – Monte dei Cappuccini
  14. Alfredo JAAR – Cultura=Capitale – Museo della Resistenza
  15. Renato LEOTTA – Io, sono nato qui. – Corso Spezia 70, tetto Ospedale Sant’Anna
  16. Luigi MAINOLFI – Luì e l’arte di andare nel bosco – Via Carlo Alberto – ricollocazione
  17. Mario MERZ – Il volo dei numeri – Mole Antonelliana
  18. Mario MOLINARI – Concerto di parole – area verde di Piazza Polonia
  19. Luigi NERVO – Vento solare – Piazzetta Mollino
  20. Luigi ONTANI – Scia’Mano – Giardini Sambuy – Nuova Luce 27a edizione
  21. Luca PANNOLI – L’amore non fa rumore – Parco Michelotti, fronte Biblioteca Geisser
  22. Giulio PAOLINI – Palomar – via Garibaldi – ricollocazione
  23. Michelangelo PISTOLETTO – Amare le differenze – Piazza della Repubblica, Tettoia Orologio
  24. Tobias REHBERGER – My Noon – Piazza Arbarello
  25. Vanessa SAFAVI – Ice Cream Light – Largo Montebello – ricollocazione
  26. Luigi STOISA – Noi – Via Po
  27. Grazia TODERI – …?… – Cupola della Basilica Mauriziana (via della Basilica angolo via Milano)
  28. Gilberto ZORIO – Luce Fontana Ruota – opera permanente Laghetto Italia ’61 (corso Unità d’Italia)

 

La Polizia salva un ragazzo che minacciava di gettarsi dal cavalcavia

La Polizia di Stato ha tratto in salvo un giovane che minacciava di gettarsi da un’altezza di 10 metri circa.

Sono da poco passate le 22 quando perviene al 112 NUE la segnalazione relativa alla presenza di una persona a cavalcioni sul muro del sottopasso Donat Cattin, che collega Corso Mortara e Corso Potenza.

Sul luogo sopraggiungono in breve tempo le volanti dell’UPGeSP e del Comm.to Madonna di Campagna che, malgrado le difficoltà dovute all’oscurità della notte, dopo scrupolose ricerche rintracciano la sagoma di un giovane seduto, con le gambe nel vuoto, su un parapetto del sottopasso.

Il ragazzo è molto agitato e alla vista degli operatori si irrigidisce, urlando loro di stare lontani. Il muretto sui cui è seduto è largo appena un metro ma i poliziotti ne sfidano la superficie, viscida e scivolosa per la pioggia, prendendo posizione sullo stesso.

Gli agenti avanzano a piccoli passi verso il giovane, instaurando un dialogo con lui che si protrae diversi minuti, durante i quali altri operatori adibiti al soccorso posizionano un cuscino gonfiabile di sicurezza sotto il cavalcavia, qualora il ragazzo si lasci cadere.

Facendo leva anche sulla vicinanza di età, i poliziotti riescono a conquistare la fiducia del giovane che, in un momento di distrazione, viene tratto in salvo insieme ad un operatore dei Vigili del Fuoco.

Quasi 80 chili di cocaina nascosti tra le mezzene di carne

 Nell’ambito dell’attività di controllo dei mezzi adibiti al trasporto internazionali delle merci svolto quotidianamente sulle arterie autostradali dalla Polizia di Stato, nei giorni scorsi due autisti di un autoarticolato sono stati arrestati in quanto trovati in possesso di 77 kg di sostanza stupefacente nascosti all’interno del mezzo.

Gli agenti della Polizia Stradale di Torino – Sottosezione autostradale di Susa, impegnati in un controllo presso la barriera di Salbertrand sull’autostrada A/32 Torino – Bardonecchia, hanno fermato un autoarticolato in transito verso Torino proveniente dal confine francese. L’attenzione degli operatori è stata attirata dall’atteggiamento estremamente inquieto degli autisti e dal comportamento dell’unità cinofila, impegnata nel dispositivo di controllo, che continuava a puntare il semirimorchio.

Gli operatori decidevano pertanto di procedere ad una ispezione più accurata. All’interno del semirimorchio, occultati tra le mezzene di carne appese ed i bancali di altri prodotti di macellazione che risultavano essere stati caricati in Olanda, venivano rinvenute 70 confezioni di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di 77 kg circa, che pertanto venivano sottoposte a sequestro.

Per quanto accertato, i due autisti rumeni residenti in Italia, rispettivamente di 43 e 37 anni, venivano tratti in arresto per traffico internazionale di ingente quantità di sostanza stupefacente e tradotti presso la Casa Circondariale “Lo Russo e Cutugno” di Torino.

È doveroso ricordare tuttavia che nei confronti degli stessi vige la presunzione di innocenza in quanto i procedimenti penali a loro carico si trovano nella fase delle indagini preliminari.

TFF: Mazzantini, Torre e Cescon alla guida delle giurie 

 

 

Saranno Margaret MazzantiniRoberta Torre e Michela Cescon a presiedere le tre giurie dei concorsi della nuova edizione del Torino Film Festival, rispettivamente, Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi. Ad annunciarlo, insieme all’elenco di tutti gli altri prestigiosi giurati, è il Direttore Giulio Base.

I componenti delle tre giurie, ognuno con la propria competenza e autorevolezza, ben rappresentano il panorama culturale e cinematografico italiano e internazionale, con uno sguardo attento alle tradizioni della settima arte e al contempo aperto ai suoi nuovi linguaggi e declinazioni.

La giuria del Concorso Lungometraggi è composta dalla presidente Margaret Mazzantini, scrittrice, drammaturga e sceneggiatrice, vincitrice per le sue opere dei più prestigiosi premi letterari, come il Premio Strega per Non ti muovere, il Premio Campiello per Venuto al mondo e il Premio Flaiano per Nessuno si salva da solo. Al suo fianco ci sono: il regista macedone Milcho Manchevski, Leone d’oro a Venezia per il suo film Prima della pioggia, candidato anche agli Oscar per il miglior film in lingua straniera; l’attrice francese Anne Parillaud, conosciuta a livello internazionale per le sue iconiche interpretazioni in film come Nikita di Luc Besson e Una per tutte di Claude Lelouch; Giovanni Spagnoletti, critico cinematografico, ha ricoperto il ruolo di professore di “Storia e critica del Cinema” all’Università “Tor Vergata” di Roma, è autore e/o curatore di quasi cento pubblicazioni di ambito cinematografico e direttore della rivista di studi cinematografici e web-magazine Close upKrzysztof Zanussi, uno degli autori più significativi del cinema polacco, regista e sceneggiatore di opere come La struttura di cristallo (1969), Illuminazione (1973), La costante (1980), L’anno del sole quieto (1984) e Perfect Number (2022).

Il Concorso Documentari è presieduto da Roberta Torre, regista di documentari, film di finzione e musical, oltre che regista teatrale, vincitrice di svariati David di Donatello e Nastri d’Argento con i titoli Tano da morire (1997), Angela (2002), Mare nero (2006) I baci mai dati (2010), Riccardo va all’Inferno (2017), Mi fanno male i capelli (2023). Insieme a lei: la cineasta americana KD Davison, che con il suo Fragments of Paradise ha vinto il Premio al miglior documentario sul cinema nella sezione Venezia Classici della 79ª Mostra del Cinema di Venezia e il Grand Jury Prize al Doc NYC; Federico Gironi, giornalista, autore, critico cinematografico e co-curatore della sezione Venezia Classici della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

A presiedere il Concorso Cortometraggi è l’attrice Michela Cescon, vincitrice del David di Donatello e il Nastro d’Argento per Romanzo di una strage e candidata per i film Primo amoreL’aria salata Piuma, che ha esordito alla regia nel 2021 con Occhi blu. In giuria: l’attore serbo Darko Perić, che dopo il successo internazionale con La casa di carta, ha preso parte a pellicole come La versione di Giuda e La morte ci divide; e l’attore Nicola Nocella, vincitore del Nastro d’Argento come migliore attore esordiente per Il figlio più piccolo di Pupi Avati e come migliore attore protagonista per il cortometraggio Omero bello-di-nonna.

Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.

Disservizi ferroviari: “situazione insostenibile”. Incontro in Regione

Al termine della riunione urgente convocatadall’assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture della Regione Piemonte Marco Gabusi per affrontare i recenti e gravi disservizi del trasporto ferroviario sono state stabilite misure concrete per risolvere i problemi che stanno colpendo i pendolari piemontesi

“L’incontro è stato positivo nel senso che tutti gli attori coinvolti, RFI, Trenitalia e l’Agenzia della Mobilità, hanno riconosciuto le criticità presenti e condiviso le azioni necessarie per un miglioramento tempestivo. Dopo un’attenta analisi degli ultimi monitoraggi, le linee particolarmente interessate in questo momento sono la SFM4 e la SFM7, che hanno registrato un peggioramento evidente nelle ultime settimane – ha dichiarato Gabusi – Queste due linee, oltre a servire un’utenza elevatissima composta da studenti e lavoratori, rappresentano anche un collegamento strategico con l’aeroporto di Caselle, diventando così una vetrina fondamentale per Torino e per tutto il Piemonte, in quanto punto di accesso cruciale per chi arriva nella nostra regione.”

Tra le soluzioni immediate RFI ha deciso di intensificare la manutenzione straordinaria su queste linee con un monitoraggio attivo 24 ore su 24, redistribuendo personale da altre aree per intervenire più rapidamente sui guasti senza compromettere la sicurezza generale. Questo piano operativo partirà già da domani.

Trenitalia ha garantito l’accelerazione delle consegne dei nuovi treni. Questo impegno garantirà un nuovo treno ogni settimana da lunedì prossimo al 31 dicembre 2024, con l’obiettivo di portare il numero complessivo di nuovi treni in Piemonte a 46, rispetto ai 37 attualmente in servizio: quindi 6 nuovi treni Pop e 3 nuovi Rock.

Inoltre Trenitalia ha garantito l’attivazione di un servizio di scorta su gomma e ferro, con treni e autobus pronti a intervenire nelle aree più critiche in caso di necessità, le cosiddette ‘scorte calde’, per assicurare una continuità operativa anche in situazioni di emergenza.

“È un risultato significativo – ha sottolineato Gabusi – perché in Piemonte non si acquistavano treni da oltre vent’anni. Da qui a fine anno, grazie a questa accelerazione, avremo in tutto nove nuovi treni che saranno operativi sulle linee più critiche, aiutando a ridurre i ritardi e le cancellazioni”.

Affrontando le cause alla base dei disservizi l’assessore ha evidenziato che “in parte i problemi sono dovuti a eventi occasionali, ma molte delle criticità derivano dalla vetustà di alcune infrastrutture, come i passaggi a livello o gli scambi. Su queste linee stiamo intervenendo, anche grazie agli investimenti del PNRR, che destinano 120 milioni di euro a lavori che saranno completati entro un anno e mezzo. Tuttavia, non possiamo permetterci che questi ritardi e soppressioni continuino quotidianamente fino ad allora”.

Per controllare insieme agli utenti i riflessi di questi impegni si è deciso che ogni lunedì alle ore 16 si terrà un tavolo di monitoraggio tra Regione Piemonte, RFI, Trenitalia e l’Agenzia della Mobilità. A questo incontro settimanale saranno invitati anche un rappresentante per ciascuna linea critica (ora Sfm4 e 7) dei pendolari e e i rappresentanti delle associazioni dei consumatori.
La Regione, infine, ha chiesto una maggiore informazione all’utenza tramite tutti gli strumenti informativi disponibili sia in stazione che online, con una particolare sensibilizzazione del personale a bordo treno.

“Il futuro sarà certamente migliore – ha concluso Gabusi – ma dobbiamo agire nel presente, rispondendo subito alle esigenze dei pendolari che affidano al nostro servizio le loro vite quotidiane e quelle dei loro figli. Non possiamo tollerare che quello che è successo nelle ultime due settimane diventi la norma”.

Per sfuggire ai carabinieri investe in monopattino un pedone e si schianta su un’auto

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Ieri 23 ottobre 2024, nel corso del pomeriggio, in via onorato vigliani (Torino), i Carabinieri della Compagnia Mirafiori hanno fermato e denunciato un giovane di origine gabonese.
I militari erano impegnati nei periodici servizi di presidio e controllo ad alto impatto delle zone sensibili e il giovane, accorgendosi della loro presenza, ha cercato di fuggire a bordo di un monopattino; nell’operazione maldestra ha prima travolto un pedone al quale non ha prestato assistenza e poi si è schiantato contro un’autovettura.
Il ragazzo, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine per reati inerenti gli stupefacenti, è stato prima soccorso e accompagnato in ospedale dai militari dell’Arma, così come la vittima, e poi denunciato per false dichiarazioni sulla propria identità, ingresso e soggiorno illegale nel paese nonché omissione di soccorso a seguito di incidente stradale.