ilTorinese

Presentati alla Fondazione Amendola i risultati di “Fiumi di culture”

Le iniziative previste per il 2025 e il patto di gestione con la città di Torino per la gestione del giardino pubblico Giorgio Amendola.

 

Sono stati presentati, presso la sede della Fondazione Amendola, i risultati della ricerca sul patrimonio culturale immateriale delle comunità asiatiche e nord africane inserite nel tessuto cittadino. Presentati anche il nuovo sito Internet, le iniziative previste per il 2025 e il patto di collaborazione con la Città di Torino per la gestione del giardino pubblico Giorgio Amendola.

Nei quartieri multietnici di Torino, quelli con la più alta concentrazione di migranti, non ci sono solo disagio, violenza e emarginazione, come pare emergere dalle pagine di cronaca cittadina, ma cultura e reciproca conoscenza sono anche mezzi di integrazione. Questo è quanto emerge dall’indagine qualitativa sul patrimonio culturale immateriale delle comunità straniere a Torino, parte del progetto intitolato “Fiumi di Culture. Affluenze- Influenze- Confluenze”, i cui risultati sono stati riportati lunedì 20 gennaio, nel corso di una conferenza stampa ospitata alla Fondazione Amendola, da sempre protagonista nei percorsi di riqualificazione urbana e nell’organizzazione di manifestazioni artistiche e culturali nel quartiere Barriera di Milano.

Il progetto “Fiumi di culture”, avviato a giugno 2024, mira a promuovere il dialogo interculturale, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle comunità asiatiche e nord africane presenti a livello cittadino. Lo studio, condotto e presentato dai ricercatori in Scienze Sociali Sara Bonfanti, Anas Mghar e Marco Rossi, ha analizzato il patrimonio culturale immateriale delle comunità provenienti dalle aree del Maghreb e del Mashrek, del sub continente indiano, della Cina e dei Paesi limitrofi, a partire da una mappatura delle organizzazioni di comunità, coinvolte in eventi culturali, musicali, letterari e gastronomici.

Attraverso un tavolo di coprogettazione , è stato organizzato un calendario di eventi interculturali nel corso del 2025, dal Capodanno cinese alla celebrazione del Ramadan, dal Diwali, la festa delle luci in India, al Nowruz, il Capodanno persiano.

La mappatura delle organizzazioni di comunità, materiali di studio come articoli, report, podcast, eventi che coinvolgono le comunità asiatiche e nordafricane, sono al centro della nuova pagina web, realizzata, sviluppata all’interno del portale “Vivo Interculturale” e gestita dall’associazione Piemondo, presentata in conferenza stampa.

“La rigenerazione urbana – ha sottolineato l’Assessora alle periferie e progetti di rigenerazione urbana della Città di Torino, Carlotta Salerno – esiste quando la capacità della comunità è tale da incidere sul territorio, con l’obiettivo di prendersene cura quotidianamente.

Il progetto che porta avanti la Fondazione Amendola rispecchia perfettamente il concetto di creare rigenerazione a partire da chi lo abita. Gli interventi materiali quanto quelli immateriali sono, infatti, efficaci se c’è una comunità con cui condividere tutto il percorso. La Città ha quindi finanziato con piacere la Fondazione e tutto il suo lavoro, che oggi termina la sua prima annualità, curiosi di scoprire insieme gli sviluppi dei prossimi due anni.

La ricerca confuta il luogo comune che vorrebbe le persone di origine cinese poco inclini all’uso degli spazi pubblici, preferendo riunirsi in ristoranti, negozi o abitazioni private. Dalla ricerca emergono, invece, usi dello spazio pubblico significativi, per pratiche legate al corpo e alla salute, come la danza di strada (guang chang wu) e gli esercizi di qi gong e pa duan gong. Le comunità nordafricane a Torino sono un elemento fondamentale del tessuto sociale già dagli anni Ottanta, prima con le comunità marocchine e poi tunisine, che hanno portato con sé un ricco patrimonio culturale fatto di musica, arti visive, danza, gastronomia, che ha arricchito la scena culturale torinese, offrendo nuove prospettive che meriterebbero più attenzione da parte della ricerca accademica e dalle istituzioni culturali.

La diversità interna delle varie comunità originarie dell’Asia meridionale a Torino, tra cui Afghanistan, Pakistan, India, Bangladesh, Sri Lanka e Nepal, è accentuata, ma un fattore di omogeneità si individua nel proliferare di esercizi commerciali legati alla ristorazione e vendita al dettaglio. È in forte crescita la ricerca di nuovi spazi per attività artistiche quali danze legate a circuiti religiosi induisti, pratiche legate al benessere del corpo, come bhatyaram e ayurveda, ma anche musica e sport. Luoghi di culto sorti in periferia e celebrazioni del calendario rituale sono un elemento di unificazione delle diverse culture.

 

Mara Martellotta

Lite in via Po finisce con una coltellata nello stomaco

Intorno alle ore 2:30 di domenica, due pattuglie dei Carabinieri della Compagnia San Carlo sono intervenute di fronte a una caffetteria nel pieno centro di Via Po.
All’arrivo, i militari hanno trovato un diciottenne di origine tunisina riverso a terra, con una ferita da arma da taglio allo stomaco. Due testimoni oculari lì presenti, dopo aver fornito agli investigatori tutte le informazioni utili per la ricostruzione dei fatti, hanno poi spiegato che la lite tra i due era scoppiata per futili motivi, fornendo inoltre una descrizione precisa dell’autore dell’aggressione e consentendo così l’avvio immediato delle ricerche.
Poco dopo, a qualche centinaio di metri dal luogo dell’episodio, in direzione di Piazza Santa Giulia, i Carabinieri hanno individuato il presunto aggressore: un ventenne di origine dominicana, già noto alle Forze dell’Ordine.
Il giovane, senza opporre resistenza, ha indicato il nascondiglio del coltello utilizzato, che si trovava sotto un’autovettura. L’arma, una lama di 11 cm ancora intrisa di sangue, è stata recuperata e sequestrata. Il ventenne è stato pertanto arrestato in flagranza di reato e gravemente indiziato di lesioni aggravate e condotto presso la locale Casa Circondariale, in attesa del rito direttissimo.
Il diciottenne ferito, non in pericolo di vita, è stato invece trasportato in codice rosso all’ospedale, con una prognosi iniziale di 30 giorni.

La benedizione degli animali a Sant’Antonio di Ranverso

Sant’Antonio di Ranverso. Un’abbazia contesa da due comuni. In realtà le due comunità collaborano assiduamente e sono un esempio di integrazione. Un messaggio di pace al mondo lanciato dai due sindaci durante la benedizione degli animali e dei mezzi agricoli in occasione della festa di Sant’Antonio Abate.

Guarda il video:

Ruba in ufficio del centro città: arrestato

Un ventinovenne italiano è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Torino per furto aggravato, venendo contestualmente denunciato, alla locale Procura della Repubblica, per aver violato la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal comune di Torino.

I fatti sono accaduti nella centralissima via Carlo Alberto ove, nottetempo, sono scattati i sistemi antiintrusione di una struttura che ospita alcuni uffici di un’agenzia di formazione.

Personale della Squadra Volante, giunto sul posto nell’arco di pochi minuti, constatava il danneggiamento della porta di accesso dello stabile e, dopo un’attenta perlustrazione degli ampi spazi, individuava uno zaino posto in modo tale da tenere aperta la porta d’ingresso del secondo piano, ove hanno sede diverse aule ed uffici.

I poliziotti, dopo un’attenta perlustrazione, rintracciavano l’intruso e riuscivano a recuperare la refurtiva che, nel frattempo, aveva occultato.

Il ventinovenne è stato dunque arrestato per furto aggravato e, avendo violato la misura del foglio di via obbligatorio dal comune di Torino, è stato anche denunciato per tale violazione alla Procura della Repubblica di Torino che ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto.

Il Museo del Cinema omaggia la storia della Mostra di Venezia

 

 

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino rende omaggio alla storia straordinaria della Mostra Internazionale di Arte cinematografica della Biennale di Venezia con i Leoni di Venezia, ripercorrendo i film vincitori delle edizioni del festival più antico del mondo.

Con la collaborazione dell’archivio Storico della Biennale, il Cinema Massimo 3 proiettori due film che hanno ricevuto il Leone d’Oro. Il primo appuntamento è per lunedì 3 febbraio 2025, alle ore 20.30, al Cinema Massimo, con Rashomon di Akira Kurosawa, premiato nel 1951. A presentare la rassegnare e introdurre il film ci saranno Carlo Chatrian e Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra del Cinema di Venezia.

“Come Museo Nazionale del Cinema ci sembrava giusto omaggiare il festival più antico del mondo e il ruolo fondamentale che ha avuto e ha nel promuovere la settima arte – sottolinea Enzo Ghigo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema – l’idea di presentare i film vincitori nasce dalla convinzione che, in quanto testimoni esemplari del loro tempo, raccontano l’evoluzione del cinema e del festival che l’ha ospitati. Siamo molto grati alla Biennale di Venezia per aver accettato il nostro invito a condividere la sua storia, preziosi in quanto capaci di intercettare per tempo le tendenze del futuro e che hanno lasciato tracce nel presente”.

“Siamo felici di accogliere la proposta del Museo Nazionale del Cinema di celebrare la straordinaria avventura dei Leoni d’Oro della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, molti dei quali sono pietre miliari della storia del cinema mondiale, quindi del nostro immaginario – dichiara Pietrangelo Buttafuoco, Presidente della Biennale di Venezia – Siamo certi che anche grazie alla collaborazione del nostro Archivio Storico il Museo Nazionale del Cinema appronterà una bellissima rassegna che offrirà, con una rilettura unica, una nuova occasione di riflettere sui classici riconosciuti e di gettare la giusta luce sui capolavori meno noti”.

Il Leone d’Oro della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia è considerato uno dei riconoscimenti più prestigiosi al mondo, e ha premiato film che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema, grazie alla lungimiranza delle giurie dei direttori artistici che si sono avvicendati negli anni, e al fatto che la mostra faccia parte della Biennale. Nella sua storia quasi centenaria, il Leone d’Oro è diventato qualcosa di più di un premio, ma un vero e proprio simbolo della stagione e, di volta in volta, è andato a film che hanno anticipato i tempi e certificato mode, che sono diventati pietre miliari della storia del cinema. Innovazione, coraggio e qualità artistica sono tratto distintivi della programmazione della mostra, che spesso ha contribuito alla nascita dei grandi autori, dando all’universo cinematografico ogni volta un nuovo stimolo e nuovi elementi di riflessione.

Il secondo appuntamento del mese sarà il 17 febbraio 2025, alle 20.30, presso il Cinema Massimo 3, con la proiezione di Ordet- La Parola, del 1954, di Carl Theodor Dreyer, premiato nel 1955.

 

Mara Martellotta

 

Il Piemonte contro la violenza

Il presidente del Consiglio regionale, con il Comitato diritti umani, oggi alle 9.45 legge un documento di condanna prima della seduta dell’Assemblea

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni 
L’iniziativa-incontro  del presidente del Consiglio regionale del Piemonte  Davide Nicco di martedì 21 gennaio dedicata alla  necessità di ribadire in  modo inequivocabile ed assoluto che il confronto politico non deve mai degenerare in violenza, è molto importante perché segna  uno spartiacque tra chi strizza l’occhio agli estremisti che devastano le nostre città e ricorrono alla violenza contro le forze dell’ordine e chi condanna senza ambiguità l’’uso della violenza.
E’ bene ribadirlo anche rivolti al passato, partendo da Marx che riteneva la violenza il forcipe della storia, per giungere a Marinetti che inneggiava alla violenza, sia pure in focosi discorsi che rimanevano tali. Come “reduce”   in Spe di scelte e battaglie  democratiche e liberali contro il ‘68 e le violenze che degenerarono  nel terrorismo armato, esprimo una profonda adesione all’iniziativa del Presidente Nicco. Vedo in lui lo spirito che fu  di un mio grande amico, il presidente Aldo Viglione, capace di rappresentare l’intero Piemonte, come forse nessun altro presidente del Consiglio Regionale.

A Dogliani torna il Festival della Tv

www.festivaldellatv.it

dal 23 al 25 maggio 2025

RITROVARSI
è il tema della quattordicesima edizione

Il borgo di Dogliani, nel cuore delle Langhe, torna a essere il palcoscenico privilegiato per uno degli eventi più attesi della primavera: il Festival della TV. Dal 23 al 25 maggio 2025, le piazze, il cinema-teatro e gli spazi del centro ospiteranno la quattordicesima edizione con tre giornate dedicate al mondo della televisione, del giornalismo e dei media in un programma ricco di incontri, dibattiti e spettacoli.

ll tema scelto per questa edizione, “Ritrovarsi”, nasce dall’urgenza di riscoprire il valore della connessione reale in un’epoca in cui le tecnologie digitali sembrano aver amplificato, anziché ridotto, il nostro isolamento. “Ritrovarsi” significa mettere al centro il dialogo autentico, la comunità fisica, e il bisogno di una narrazione più profonda e consapevole, capace di andare oltre la superficialità e la velocità che dominano il racconto contemporaneo.

Viviamo tempi contradditori. Mai come prima siamo interconnessi, possiamo comunicare tra noi ad una velocità impensabile solo pochi anni fa, condividere momenti, luoghi, emozioni. Abbiamo costruito strumenti eccezionali per stare sempre insieme, inventato piattaforme che, nel nome stesso, hanno la dimensione della socialità come presupposto e ci permettono di partecipare alla vita altrui e rendere partecipi gli altri della nostra. Tutto straordinario in apparenza, la cura definitiva alla solitudine. Eppure. Sembra che, di questi meravigliosi giocattoli, quasi nessuno di noi conosca davvero le istruzioni d’uso. Queste praterie infinite di socialità apparente, troppo spesso, sembrano avere paradossalmente acuito il nostro individualismo, il nostro isolamento, contribuendo a costruire degli avatar di noi stessi, o di come vorremmo apparire, ad uso e consumo di una platea virtuale di altri avatar. È tempo di recuperare il senso della realtà. Ribaltare la scala dei valori, rimettendo al centro la comunità reale rispetto a quella virtuale. Vivere queste opportunità tecnologiche come strumenti per incidere ancora meglio sulla realtà, e non ridursi, noi, a strumenti di una tecnologia che prenda il sopravvento sulle nostre vite. C’è bisogno di vita vera, di contatto fisico, di contradditorio. C’è bisogno di ritrovare una profondità che si sta perdendo nel racconto e nell’informazione, oggi il più delle volte sopraffatta dalla superficialità e dalla velocità, che ne è spesso la premessa. Abbiamo l’opportunità di vivere tempi tecnologicamente straordinari e destinati ad evolvere, in maniera ancora più dirompente, verso scenari che richiederanno una consapevolezza sempre più forte, proviamo a non sprecare questa opportunità. 

Il Festival della TV, organizzato da IL Idee al Lavoro con la direzione artistica di Federica Mariani, la direzione organizzativa di Simona Arpellino e quella tecnica di Mauro Tunis, si conferma come un punto di riferimento per comprendere le evoluzioni e i cambiamenti di un settore in continua trasformazione. Non solo una celebrazione dei protagonisti e dei successi della televisione, ma anche l’occasione di riflettere sulle sue sfide attuali, sull’impatto sociale e culturale che genera e sul ruolo fondamentale che continua a rivestire nell’era digitale.

Per l’edizione 2025 la manifestazione si rinnova con una proposta ancora più ampia e articolata. Sul palco saliranno i volti più amati del piccolo schermo, insieme a giornalisti, autori, registi e nuove voci che stanno plasmando il futuro della narrazione mediatica. Al centro del Festival temi attualissimi: dalla televisione come strumento di informazione e intrattenimento al rapporto con i social media, fino alle sfide legate alla pluralità e alla qualità dei contenuti.

Dogliani, con il suo fascino unico, si trasformerà ancora una volta in un laboratorio a cielo aperto dove il dialogo tra protagonisti e pubblico sarà motore di un appuntamento fatto di incontri straordinari, dialoghi sorprendenti e occasioni speciali. Tra le strade del borgo si intrecceranno storie, esperienze e visioni in un’atmosfera di condivisione e scoperta. La magia del Festival non si limiterà solo agli incontri ufficiali: da sempre la tre giorni di Dogliani è un’occasione per vivere appieno la bellezza delle Langhe tra cultura, enogastronomia e un’accoglienza calorosa, un’esperienza in cui il racconto della televisione si intreccia con le storie dei suoi protagonisti e quelle di un pubblico sempre più consapevole e curioso.

Borghi più belli, l’associazione in Piemonte

Si è svolta, nella Sala Trasparenza della Regione Piemonte, la conferenza stampa di presentazione della neonata Associazione Borghi Più Belli d’Italia in Piemonte. All’evento hanno partecipato l’assessore regionale agli Enti Locali, Enrico Bussalino, il presidente dell’Associazione Nazionale Borghi Più Belli d’Italia, Fiorello Primi, il coordinatore regionale Francesco Bordino, e i rappresentanti dei Comuni aderenti al progetto.

L’obiettivo principale dell’associazione, costituita questa mattina presso il salone comunale di Cocconato d’Asti, è creare una rete solida tra i borghi piemontesi, promuovendo un modello di turismo sostenibile e integrato. Questo approccio mira a valorizzare le eccellenze culturali, artistiche e paesaggistiche della regione, favorendo una crescita condivisa e armoniosa del territorio.

Attualmente l’associazione è costituita da 19 Comuni piemontesi: Barolo (CN), Castagnole delle Lanze (AT), Cella Monte (AL), Chianale (CN), Cocconato (AT), Garbagna (AL), Garessio (CN), Guarene (CN), Ingria (TO), Mombaldone (AT), Monforte d’Alba (CN), Neive (CN),, Ostana (CN), Rassa (VC), Ricetto di Candelo (BI), Rosazza (BI), Usseaux (TO), Vogogna (Vco), Volpedo (AL).

Inoltre aderiscono come soci onorari i Comuni della Valle d’Aosta, Fontainemore e Etroble. E’ prevista in seguito l’adesione dei Comuni di Orta San Giulio (No) e Bard (Ao).

Francesco Bordino, eletto presidente della nuova Associazione, ha precisato: “E’ stato importante raggiungere questo risultato perché questo ci permetterà di avere un rapporto con l’istituzione regionale più coordinato e integrato in modo da valorizzare appieno le potenzialità di questa rete di eccellenza che fa parte di una rete di eccellenza nazionale”.

Unire le forze per valorizzare le bellezze della regione è fondamentale – ha dichiarato l’assessore Regionale agli Enti Locali, Enrico Bussalino – Il Piemonte ha un patrimonio unico di borghi che meritano di essere conosciuti e apprezzati non solo dai turisti italiani, ma anche da quelli stranieri. Questa associazione rappresenta un punto di partenza importante”.

Ogni borgo racconta una storia unica fatta di tradizioni, cultura e paesaggi straordinari, ma è la rete tra tutti i territori che può davvero fare la differenza. La Regione Piemonte vuole essere al fianco di ogni Comune coinvolto per promuovere un turismo diffuso e sostenibile, in grado di esaltare le peculiarità di ogni angolo della nostra regione. È fondamentale lavorare insieme per far emergere le potenzialità turistiche di tutto il Piemonte, dal più piccolo borgo di montagna fino alle colline e ai laghi”, ha sottolineato l’assessore al Turismo, Marina Chiarelli.

Il progetto, ideato appena due mesi fa durante un incontro al Congresso nazionale ANCI di Torino, è stato realizzato grazie all’impegno dei sindaci piemontesi coinvolti.

Facciamo Arte: l’Università di Torino promuove il benessere attraverso l’arte

 

L’Università di Torino ha recentemente avviato un progetto dedicato all’arte e al benessere di studenti e studentesse, parte del Bilancio Partecipativo di Ateneo 2024, votato dal corpo studentesco.

Facciamo arte è un progetto dell’Università di Torino che ha come obiettivo la promozione della socialità e del benessere delle studentesse e degli studenti attraverso l’arte all’interno degli spazi universitari.

 

Tra novembre 2024 e giugno 2025 vengono attivati laboratori ed eventi artistici che spaziano dal teatro, alla danza e alla musica come danza di comunità, teatro sociale, laboratori di percussione.

 

Attraverso una rielaborazione collettiva e una strumentazione artistica e psico-sociale sono narrati i vissuti dei giovani di fronte a macro-eventi scioccanti come le pandemie o le guerre.

L’ultima parte del progetto è dedicata alle azioni per il mantenimento e il potenziamento delle capacità acquisite durante i laboratori: consapevolezza e gestione delle emozioni, comunicazione, resilienza, problem solving, creatività e flessibilità.

I laboratori si svolgono all’interno degli spazi dell’università, distribuiti tra i vari poli, in modo da ripopolare luoghi familiari associati allo studio con attività extra curriculari pensate per coinvolgere la comunità universitaria in nuove esperienze artistiche.

Il primo laboratorio di Danze Popolari a Palazzo Nuovo e il primo concerto di Sassofoni, hanno avuto un buon esito.

Il prossimo evento del 2025 sarà Marimba in Suono, concerto a cura di Cesare Fornasiero del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, che si svolgerà il 31 gennaio dalle 18 alle 19,45, nell’Auditorium del Complesso Aldo Moro, in Piazzale Aldo Moro.

Oltre al concerto, a febbraio verranno avviati altri laboratori rivolti a studenti e studentesse:

Pause4Student: Laboratorio di Danza, dal 5 febbraio al 12 marzo, ogni mercoledì dalle 13,45 alle 15,15 allo StudiumLab a Palazzo Nuovo (Via Sant’Ottavio 20, Torino).

Hearts: Workshop Artistici per il benessere dell3 student3 universitar3, laboratori di teatro che verranno attivati a Torino, dal 19 febbraio al 9 aprile ogni mercoledì e dalle 13 alle 15 in Aula Magna del Rettorato (Via Po, 17, Torino) e a Grugliasco, dal 19 febbraio al 26 marzo, ogni mercoledì dalle 16,45 alle 18,45, nella Sala Eventi della Biblioteca Diffusa (Largo P. Braccini 2, Grugliasco).

Per iscriversi al concerto e ai prossimi laboratori si prega di compilare il seguente form: https://forms.gle/naoSRox9Lua7V4HS7

 

 

I laboratori sono aperti anche a partecipanti esterni all’Università di Torino, in base alla disponibilità di posti. Il calendario è in continuo aggiornamento e vi invitiamo a tenere d’occhio la pagina web di Facciamo Arte per informazioni aggiuntive sugli orari e sui luoghi di svolgimento: https://www.unito.it/ateneo/gli-speciali/facciamo-arte-laboratori-creativi-psicosociali