ilTorinese

La magia del Natale arriva al Mercato Centrale

Per tutto il mese di dicembre Mercato Centrale Torino ha preparato un calendario dell’Avvento, per celebrare un periodo ricco di eventi nelle settimane più magiche dell’anno. Ogni giorno, sui canali social di Mercato Centrale Torino, si aprirà una casella di un Calendario dell’Avvento virtuale che presenterà appuntamenti, offerte speciali, masterclass e degustazioni che coinvolgeranno le botteghe del mercato in una grande festa della bontà.

Sarà presente il menu speciale tradizionale di Bistrot di Langa, alla scoperta dei sapori più autentici delle Langhe, ogni venerdì sera (al costo di 30 euro persona, bevande escluse).

Gli esperti di Cantina Social organizzeranno invece un’avventura enologica senza confini, insieme all’educatrice certificata WSET Roberta Guerra di To Wine. Un viaggio alla scoperta di etichette di eccezione, tra cui il prezioso Pajzos Tokaji e il raffinato Dr. Burklin-Wolf, raccontati attraverso storie, territori e sapori che lasciano il segno. Giovedì 5 dicembre, dalle 19.30 40 euro a persona, prenotazione obbligatoria a info.torino@mercatocentrale.it

La nuova bottega Affini Dry 0.0 proporrà, invece, una masterclass alla scoperta dei segreti del panettone e pandoro, pensata per curiosi e appassionati guidati dal direttore di Dissapore Chiara Cavalleris, accompagnata da una raffinata selezione di vermouth a cura di Distillerie Subalpine. E per brindare Affini 0.0 sorprenderà tutti i partecipanti con il drink “Un panettone da bere”, giovedì 12 dicembre dalle 19,15 euro a persona, prenotazione obbligatoria, scrivendo a info.torino@ mercatocentrale.it

Saranno poi presenti laboratori olfattivi per creare il proprio profumo ispirandosi ai sapori avvolgenti delle festività, venerdì 6 dicembre alle 18.30, laboratori di lettura natalizi per bambini con BombettaBook, domenica 15 dicembre alle 11, laboratori musicali per i più piccoli in collaborazione con Giovani Genitori e 010 Music School, venerdì 20 dicembre alle ore 18, e gli appuntamenti con gli Aperiswing, domenica 15 dicembre alle 16.30 e giovedì 26 dicembre per uno speciale aperitivo di Santo Stefano.

Mercato Centrale Torino festeggia l’inizio del nuovo anno con una grande festa il 31 dicembre, dalle 19 alle 2 di notte, una serata spumeggiante tra musica, divertimento e tante bontà da gustare in compagnia.

Acquistando la ‘Che buono card’ con credito prepagato di 50 euro per gli adulti e di 25 euro per I bambini dai 6 ai 12 anni, è possibile effettuare le consumazioni presso tutti i corner della struttura.

La card è acquistabile scrivendo a infotorino@mercatocentrale.it, specificando il numero delle persone che siederanno allo stesso tavolo e potrà essere ritirata il 30 dicembre o il

31 dicembre dalle 10 alle 22 presso l’infopoint di Mercato Centrale Torino.

L’acquisto della card permetterà di prenotare il tavolo nella pizza delle Bontà e ordinare in tutte le botteghe, utilizzando il credito disponibile. Nel costo della card sono compresi un calice di Prosecco per il brindisi di mezzanotte e una fetta di panettone.

Il 31 dicembre a partire dalle 20.30, djset di Serena Ghiglieri.

Mara Martellotta

Fdi, Automotive: Cina e Green Deal spaventano

Ravello: “Green Deal attuale è folle corsa con i paraocchi. Ridiscutere rotta e tempi” Sacchetto: “Ottimisti nell’esercitare il nostro ruolo di ente Regione in una partita complessa ma non persa”

Si è svolta  in III Commissione, l’audizione dei rappresentanti delle Associazioni datoriali maggiormente rappresentative delle imprese industriali e dell’artigianato per un approfondimento sulla crisi nel settore dell’automotive.

Il vicepresidente dell’Unione Industriale di Torino, Alberto Dal Poz, ha rappresentato un quadro nel quale emerge la Cina come nuovo leader mondiale del settore con oltre 26 mln di veicoli venduti nel 2023. Dal Poz ha ribadito a necessità di ragionare in termini di filiere, anche quelle trasversali, visto i tempi difficili che sta attraversando il mercato europeo, per le aziende che si occupano di batterie per auto elettrice. Il rappresentante di via Fanti si è detto fiducioso riguardo ai prossimi passi dell’Europa, ricordando il prossimo tavolo per l’automotive annunciato da Ursula von del Leyen.

Il presidente di Api Torino, Alberto Russo, ha auspicato una moratoria degli interessi sugli investimenti e sui mutui. Il presidente di Cna Piemonte, Giovanni Genovesio, ha chiesto, invece, che la Regione si faccia portavoce presso i soggetti istituzionali delle necessità di adottare correttivi sulla politica monetaria, in particolare sui tassi vista l’impennata dei costi del denaro ed ha concluso dicendo di guardare con attenzione al Piano regionale sulla qualità dell’aria che potrebbe avere un impatto economico importante.

Infine, il presidente di Cna Torino, Nicola Scarlatelli ha ricordato come quella di Stellantis non sia la prima difficoltà affrontata dal territorio che in precedenza ha superato quelle di Fiat e di Fca.

Per il gruppo di Fratelli d’Italia hanno partecipato il vice Capogruppo Roberto Ravello e il consigliere e presidente della III Commissione Industria, Claudio Sacchetto.

Il Grenn Deal, per come attualmente è impostato e imposto, è una folle corsa con ì paraocchi, per di più verso orizzonti sconosciuti. Serve ridiscuterne rotta e tempi di attuazione, c’è il serio rischio di compromettere il tessuto produttivo, economico e sociale dei nostri territori” afferma Roberto Ravello, vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte e Presidente della I Commissione Bilancio

Il fatto che tutta l’Europa dell’auto sia in crisi – continua Ravello dimostra come non sia tanto un problema di politica industriale o di errata programmazione imprenditoriale e politica: sono proprio le regole del gioco ad aver creato delle storture di mercato clamorose. Il Piemonte ha però una grossa opportunità: il disorientamento che ha, di fatto, congelato l’avanzamento tecnologico della filiera negli ultimi anni, può favorire nuove declinazioni operative e nuovi investimenti. Ci sono nuove pagine da scrivere sull’auto, dall’idrogeno al bio-fuel, passando per lo smaltimento e il riciclo delle batterie al litio e, in futuro di quelle solide. Occorre normalizzare il mercato, in questo momento pervaso dall’incertezza, e creare le condizioni per tornare protagonisti”. 

L’audizione di oggi – dichiara Claudio Sacchetto – consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Presidente della III Commissione Industria – completa il ciclo con quella precedente coi sindacati lavoratori.

Nel complesso le organizzazioni industriali ed artigiane ci hanno rappresentato difficoltà derivanti dal Green Deal e dalla crisi dei principali Paesi dove l’Italia esporta. Tuttavia la capacità innovativa che ci hanno trasmesso ci fa essere ottimisti nell’esercitare il nostro ruolo di ente Regione in una partita complessa ma non persa” conclude Sacchetto.

A Torino un  convegno sui diritti negati delle donne in Iran e Afghanistan

Un incontro sui diritti negati delle donne in Iran e Afghanistan

Raccontare ai giovani l’oppressione sistematica di cui sono vittime le donne in Iran e Afghanistan per stimolare una nuova coscienza civica. È stato questo l’obiettivo dell’incontro per le scuole superiori, organizzato al Polo del ‘900 il 5 dicembre, dall’associazione culturale Sapori reclusi, in collaborazione con il Comitato regionale per i diritti umani e civili e la Consulta regionale delle Elette.

“L’iniziativa si inserisce nella rassegna di eventi organizzati dal Consiglio regionale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e vuole ragionare su una piaga sociale che in alcuni Paesi assume contorni allarmanti”, è intervenuta in apertura Valentina Cera, consigliera segretaria del Consiglio regionale. “Ma la violenza di genere si esprime in molte forme e sfumature anche nelle nostre comunità e c’è bisogno dell’impegno di tutti, a cominciare dalle giovani generazioni, affinché si attui quella rivoluzione della parità per costruire insieme una società più giusta per tutte e tutti”.

Per ricordare l’importanza di eventi di sensibilizzazione come questo ha preso la parola Giampiero Leo, in rappresentanza del Comitato regionale per i diritti umani e civili: “il rispetto della parità di genere è un paradigma fondamentale per comprendere il grado di civiltà di un Paese”.

“In Iran e in Afghanistan non esiste uno Stato di diritto ma una commistione fra norme civili e religiose che relega di fatto le donne in una condizione di inferiorità”, ha commentato Marcella Genta, di Sapori reclusi. L’associazione culturale ha promosso una mostra, R-Women, Donne che resistono, realizzata da 10 fotografi iraniani e afghani che, lontani da ogni forma di censura, illustrano la trasformazione di questi Paesi dagli anni ’80 a oggi.

La testimonianza dell’attivista Azam Bahrami e un video-documentario hanno messo in luce la repressione del dissenso nel regime totalitario iraniano, dove la violazione dei diritti delle donne è istituzionalizzata per legge, specialmente nei confronti dei movimenti studenteschi come Donna, vita e libertà che manifestano per la libertà femminile e contro la dittatura.

“Dal ritorno del regime talebano, nell’agosto 2021, le donne in Afghanistan non possono lavorare, né parlare in pubblico né uscire di casa se non per motivi di salute, è come se non esistessero più, se fossero in carcere”, ha denunciato attraverso un video-intervento Monira Najibzada, ex pubblico ministero fuggita tre anni fa dall’Afghanistan.

“Vogliamo mostrare a voi ragazzi che cosa succede in altre società per aprirvi gli occhi e perché vorremmo che il vostro senso civico crescesse. Ci auguriamo che un domani possiate essere voi a favorire un cambiamento, anche facendo pressione sui governi democratici in modo che disconoscano i regimi che negano i più basilari diritti umani”, ha concluso Genta.

La XXV Edizione del Sottodiciotto Film Festival & Campus fa ritorno al Cinema Massimo

Il Sottodiciotto Film Festival & Campus fa ritorno al Cinema Massimo con un’anteprima mercoledì 11 dicembre, alle ore 20, con una serata speciale di sfida tra Università di Torino e Politecnico, con quattro cortometraggi in parte realizzati dagli studenti che verranno valutati dalla giuria. Il Festival rappresenta un luogo di dialogo e di crescita intergenerazionale che vuole dare visibilità ai prodotti audiovisivi realizzati dagli under 18, e al Cinema, legato ai temi dell’adolescenza e della gioventù. Tema dell’edizione 2024 è “Shaping Tomorrow”, che ribadisce la specificità del festival come mezzo per influenzare il cambiamento, definire il nostro futuro e plasmare il mondo in cui viviamo. Sono presenti tre sezioni: concorso nazionale scuole – al 9 al 13 dicembre 2024 – si terrà il concorso nazionale dei prodotti audiovisivi di scuole di ogni ordine e grado; concorso nazionale Sotto18 Off – 14 e 15 dicembre – si terrà il concorso nazionale dei prodotti audiovisivi Sotto18 Off per film realizzati autonomamente da giovani under 18; That’s Animato! Concorso di cortometraggi d’animazione realizzati da scuole di animazione di tutto il mondo.

È possibile contattare l’attività attraverso l’Ufficio Scuole del Festival ai seguenti recapiti:

sottodiciotto@gmail.com

Telefono: 3517003486

Mara Martellotta

“A Christmas recipe” allo “Spazio Kairos”

La compagnia “Onda Larsen” riflette e fa riflettere bimbi e famiglie sul “vero”, un po’ dimenticato, significato del Natale

Domenica 8 dicembre, ore 16

“Ah, il Natale! I festoni, i fiocchi, i nastri e poi ancora le letterine, i regali, le luci e ancora il cenone, i brindisi, il vischio, la neve, l’albero, le palline, i balletti, le canzoni… insomma non sembra manchi nulla, no?”. Embé!! No, no, per carità, non manca proprio nulla! Che volere di più?! Eppure … eppure. Forse qualcosa, sotto sotto (ma neanche troppo sotto) manca. O non c’è più. Almeno se per “Natale” vogliamo intendere non solo la terrena magia della “Festa più Festa dell’anno” (che, pure, attenzione, ci sta bene e ci vuole), ma anche, e soprattutto, uno spazio temporale di riflessione spirituale sull’evento (per chi è credente) o, più laicamente, su quel particolare momento dell’anno che apre le porte a nuovi 365 giorni, a nuovi sogni e speranze per ognuno di noi. L’Abbraccio, la Pace, la Fratellanza, il Perdono, il Riconoscerci tutti uguali, il Camminare per mano, Mani bianche e Mani nere, il Brindisi – calici in alto – gesto che dev’essere un evviva e un segno di nuove attese con validità continua nel tempo e non concepita ad annuale, periodica, scadenza. Come dire Passata la Festa, gabbato lo Santo. Certo il tutto è forse pretendere troppo. Ma un piccolo sforzo di riflessione potremmo e dovremmo farlo! Senza per carità spegnere le luci, negare i regali, affossare pranzi e cenoni. Giusti i regali. Soprattutto ai bimbi. Attenti all’“arma-cellulari!” Ma, quando glieli porgiamo, guardiamoli dentro e in fondo agli occhi. Forse lì, potremo trovare la carica per intraprendere nuove e coraggiose strade.  Che ne pensate e a chi potremmo chiedere aiuto rispetto a queste riflessioni? Ci sono! Forse agli “elfi”, quegli strani simpatici “umanoidi” che, nelle culture di lingua inglese, vivono con Babbo Natale al Polo Nord e gli fanno da aiutanti, prendendosi cura soprattutto delle renne.

Parte proprio di qui l’appuntamento teatrale, in programma domenica 8 dicembre (ore 16), dal titolo “A Christmas recipe”, portato in scena dalla cagliaritana Compagnia “Effimero Meraviglioso” e proposto dai nostri di “Onda Larsen” al teatro “Spazio Kairos” di via Mottalciata, a Torino. Lo spettacolo di Francesco Cappai, per la regia dello stesso Cappai e di Leonardo Tomasi, vedrà salire sul palco Michela CiduElisa GiglioFederico Giaime Nonnis ed Alessandro Redegoso.

I quattro, nel loro racconto scenico, s’affideranno proprio alla “saggezza” di quei buffi, divertenti “elfi”, cui s’era arrivati noi. “Gli ‘elfi’ – ricordano – conoscono a menadito il procedimento per ‘fare’ il Natale. Lo conoscono talmente bene da far perdere il senso a quei gesti che, di anno in anno, diventano sempre più vuoti, mentre la scena si riempie sempre di più”. E’ per questo che “qualcosa comincia ad andare storto per gli ‘elfi’: e se il Natale fosse qualcosa di più delle lucine, delle ceneluculliane e del vischio sulla porta? Una lunghissima attesa godotiana, non ce ne voglia Samuel Beckett, nei confronti di qualcosa che doni – che stranezza il donare qualcosa al Natale – il senso al Natale, e un tacchino da cucinare che non arriva. Saranno collegate le due cose?. Chissà. Penso proprio di sì. Almeno per i quattro di “Effimero Meraviglioso”. Che, per carità, non penso che – invitandoci allo spettacolo – siano così sadici, e anche un tantino masochisti, dal voler rovinare la Festa ai poveri spettatori. Però, però … un pensierino a ciò ch’é oggi diventato (di esagerato) il Natale, credo proprio sia nelle loro corde. Dicono infatti: “ ‘A Christmas Recipe’ è uno spettacolo che parla dell’ ‘essenza delle tradizioni’ oltre ‘la loro fastosità’, alla ricerca di ciò che si nasconde sotto la routine della festa. In un gioco colorato e musicale di ‘ripetizioni’ e ‘scatole cinesi’, i bambini andranno alla scoperta dei valori straordinari che si nascondono dietro l’‘ordinarietà dei gesti’ che talvolta, privati del loro contenuto, rimangono pura forma”.

Il pomeriggio s’inizia alle 16prevede merendaalle 16,30 lo spettacolo e poi l’incontro con gli attori sul palco.

Acquisto biglietto: www.ticket.it

Per info: “Spazio Kairos”, via Mottalciata 7, Torino; tel. 351/4607575 o www.ondalarsen.org

g.m.

Nelle foto: “Effimero Meraviglioso” immagini di scena

Canalis (Pd): “Componentistica rischia di diventare terra di conquista”

Se il Governo nazionale non interverrà in fretta, aumenteranno le acquisizioni cinesi delle nostre aziende della componentistica.

5.12.2024 – A margine dell’audizione delle organizzazioni datoriali maggiormente rappresentative del mondo dell’industria e dell’artigianato automotive, tenutasi oggi nella Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale, sono emersi i gravi rischi che questo settore sta attraversando.

Non solo il rischio sociale della perdita di migliaia di posti di lavoro (sono 56.300 gli addetti piemontesi impiegati direttamente nelle imprese piccole e grandi dell’automotive), ma anche quello del sacrificio delle preziose competenze di questi addetti, che fanno del Piemonte uno dei cuori pulsanti dell’industria automobilistica europea (in Piemonte ci sono 713 imprese impegnate nell’automotive, il 50% della componentistica automotive italiana, con 20,4 miliardi di euro generati ogni anno).

Se da un lato la nuova Commissione europea sta aprendo alla possibile revisione delle sanzioni energetiche e alla diversificazione delle tecnologie utilizzabili per raggiungere gli obiettivi del Green Deal, il Governo italiano continua a latitare. Il fondo nazionale per l’automotive è stato falcidiato, mentre gli incentivi per l’acquisto delle auto elettriche sono stati utilizzati prevalentemente per auto prodotte fuori dall’Italia. Occorrerebbe una seria strategia industriale ed energetica, per aumentare la nostra competitività e rimodulare la produzione, frenando il crollo delle auto prodotte nel nostro Paese.

Nell’attesa di questi interventi di respiro nazionale, speriamo che la giunta Cirio metta in campo azioni urgenti di respiro regionale, quali il sostegno ai distretti di filiera per sopperire alla frammentazione dell’indotto, il sostegno a tecnologie integrative rispetto all’elettrico, come l’idrogeno e i bio-carburanti, il sostegno alle competenze per garantire upskilling e reskilling.

Non bastano gli incentivi all’acquisto di nuove auto e l’esenzione del bollo auto: servono interventi più strutturali, che poggino sulle leve tipiche della Regione, cioè la formazione professionale, lo sviluppo delle attività produttive e l’attrazione degli investimenti.

Temiamo che la Giunta Cirio assista passivamente al drammatico processo di chiusura di aziende e di acquisizione cinese, intervenendo solo ex post sulla gestione delle crisi aziendali.

Monica CANALIS – vice presidente commissione industria Consiglio regionale

Ugo Nespolo presenta il vinile “Il Gran Ballo della Croce Rossa Italiana” 

 

 

Il 10 dicembre prossimo, alle ore 21, Ugo Nespolo presenterà al Circolo dei Lettori il vinile dal titolo “Il gran ballo della Croce Rossa Italiana”.

Il 22 giugno scorso usciva in tutti i negozi di musica e sul CRI shop il vinile “Il gran ballo della Croce Rossa Italiana”. Realizzando questo progetto nell’ambito del 160esimo anniversario della nascita dell’associazione, la Croce Rossa Italiana ha deciso di ridare vita a uno storico vinile del 1961, custodito al Museo Internazionale della Croce Rossa a Castiglione delle Stiviere. Il disco conteneva quattro brani interpretati dagli allora esordienti Gino Paoli ( Un uomo vivo), Giorgio Gaber ( Benzina e Cerini), Umberto Bindi (Non mi dire chi sei) e uno interpretato da Joe Sentieri dal titolo “Lei”. Oggi viene rilanciato con i brani originali rimasterizzati e le versioni di Beppe Servillo, Eugenio Finardi, Giuseppe con Gnu Quartet e Armanso Corsi e The Sweet Life Society.

Le copie del vinile sono state numerate per un totale di 1864, numero pari all’anno di nascita della Croce Rossa Italiana, e la copertina è stata realizzata dal grande Ugo Nespolo. Il prezzo di vendita è di 30 euro e i proventi verranno devoluti alla Croce Rossa Italiana.

“E’ il 1961- si legge sulla copertina del vinile- undicesima edizione del festival di Sanremo, per la prima volta condotta da due donne, Lilli Lembo e Giuliana Calandra, ed è proprio durante quei giorni sanremesi che a Milano il primo febbraio va in scena il Gran Galà della Croce Rossa, un evento solidale che richiama l’alta società meneghina a un momento di partecipazione e benevolenza verso la più importante e grande associazione di volontariato in Italia. All’occasione viene dedicato un disco, con una tiratura limitata di 300 copie, di RCA, che contiene quattro dei brani presentati quell’anno al Festival della Canzone Italiana. Del disco non si ha traccia per anni fino al 2000 quando, durante un sopralluogo al Museo Internazionale della Croce Rossa di Castiglione dello Stiviere, viene rinvenuto, magicamente, in uno scatolone, un vinile master originale Ricordi.

Circolo dei Lettori via Bogino 9 martedì 10 dicembre ore 21

MARA MARTELLOTTA

Banca del vino a Pollenzo. Terra, ricerca ed estro: la storia di Cascina Castlet

Data: 27/11/2024 • Ora: 19:00 – 20:45

L’azienda appartiene da generazioni alla famiglia Borio e oggi è nelle mani di Mariuccia che l’ha ereditata dal padre nel 1970.

Produttrice dotata di grande passione e lungimiranza, ha da sempre la priorità per la salvaguardia della natura e della storia della sua terra d’origine.

Per costruire l’identità di queste colline votate alla viticoltura e promuovere la cultura del vino ha collaborato attivamente con studenti e ricercatori universitari. All’enologo Giorgio Gozzellino spetta il compito di tradurre nei vini di Cascina Castlet questa energia e questa visione del territorio. Ogni etichetta esprime tutta la creatività e la vena artistica di Mariuccia Borio e nasconde un racconto, tutto da scoprire.
Con Giorgio e Fabrizio Gallino, collaboratore della Slow Wine e della Banca del Vino, abbiamo ascoltato alcune parti di questo racconto, soprattutto attraverso la degustazione di vini differenti, declinati in annate a confronto.

Negli anni 70 l’enologo è stato Armando Cordero .L’azienda si è sempre occupata di Barbera nelle sue varie tipologie.
E’ passata da 6 ettari ai 30 attuali tutti a Costigliole d’Asti, divisi in tre parti: intorno all’azienda , a circa 1km (12 ettari) dedicati al Policalpo , ultimo terzo in frazione Santa Margherita vicino al fiume Tanaro.
Terreni sono limo argillosi mixati.
Dal 1995 si cura l’inerbimento, perché limita la penetrazione forte dell’acqua e non consente alla radice di ricevere troppa idratazione.
Quest’anno si festeggiano i 40 anni dell’etichetta serigrafata : un esempio di successo comunicativo.

In Degustazione abbiamo assaggiato :

Barbera Litina 2020
Vigneto Litina dedicato a zia Litina
Macerazione sulle buccie per 10 gg
Vinificato in acciaio ed affinamento in Botti di Rovere per 9 mesi
Annata 2020 ha avuto andamento regolare , con piovosità giusta e soprattutto zero pioggia in vendemmia. Quindi un’annata con giusto equilibrio. Di questo prodotto se ne fa circa il 10% della produzione totale dell’azienda.
Al naso: frutto e leggero sentore di legno
In bocca: frutto, amarena, sentore mandorlato e una bella sapidità leggermente chiusa nel finale. Poco tannico ,equilibrato e fresco. Una bella beva.

Barbera Passum 2018
Etichetta ricorda la P maiuscola greca dove nell’Antica Grecia “alle donne non era consentito bere vino” .
Raccolto in cassette e lasciato in appassimento per circa un mese, l’enologo Armando Cordero aveva preso spunto dallo Sfursat valtellinese per abbassare l’acidità e fare zuccheri. Nel tempo è cambiato il clima e la vigna ma si mantiene una composizione di 60% di vendemmia normale e 40% di appassimento con un governo all’uso toscano.
Appassimento evita lo sviluppo delle muffe e viene fatto per due o tre giorni a temperatura di 22°, in questo modo l’uva respira abbassando l’acidità e aumentando l’equilibrio.
Macerazione carbonica degli acini piccoli per 21 giorni a temperature basse.
Malolattica in acciaio.
Affinamento 50% in Barrique e tonneaux e 50% in Botti grandi.
Annata 2018 è stata un’annata calda ma non troppo ,tardiva e composta da un buon equilibrio e da acidità alta .
Al naso: sentori di burro, spezie, garofano e legno e si nota di più l’appassimento.
In bocca: frutto dolce, meno maturo, appassimento e meno salato il finale.

Barbera Passum 2012
Annata 2012 : piovosa con agosto e settembre che hanno però consentito di recuperare la corposità delle piante e finale equilibrato.
Al naso: frutta matura, sentori di prugna,terroso
In bocca: Bella vena sapida ,una gran bella beva.

Monferrato Rosso Uceline 2017
Da vitigno uvalino poco diffuso nell’astigiano.
Il nome ha origini antiche. Nell’Astesana fin dal Seicento così si chiamavano uve rosse di un vitigno a maturazione molto tardiva .Erano le ultime ad essere vendemmiate e venivano largamente mangiate dagli uccelli provenienti dall’Africa ( ricordati in etichetta) .

Uvalino era un regalo importante, un secondo vino che si raccoglieva a metà novembre ( grappoli di San Martino ). Era un vino ad uso famigliare di alto lignaggio , pieno d’ antiossidanti come il resveratrolo ( 40 volte più degli altri vini Rossi piemontesi ) quindi resistente alle muffe e con una forte protezione ai batteri e ai funghi patogeni. In più con una buona carica tannica ( simile al Barolo) .
Prima vendemmia nel 2006 commercializzata nel 2009 .

Vendemmia a fine di ottobre quando l’uva raggiunge una perfetta maturazione. Grappoli raccolti a mano vengono adagiati in piccole
cassette traforate e successivamente collocate in un “fruttaio” ben ventilato e a
temperatura controllata per oltre un mese per
Un leggero appassimento ( perdita di circa 20% del peso ).
Macerazione sulle bucce per 20 gg temperatura tra 22-25 gradi con frequenti rimontaggi .
Malolattica in acciaio e vinificato in tonneaux per 18 mesi.
Annata 2017 : estate calda e l’uvalino non ama il caldo . 45gg di appassimento. Pochi zuccheri.
Al naso: erbaceo e terroso
In bocca: polveroso ,ancora chiuso e frutta in fase di definizione .

Monferrato Rosso Uceline 2012
Annata 2012: caldo finale, estate fredda e poco luminosa ha prodotto un vino elegante.
Al naso: bel terziario non dolce e note balsamiche
In bocca: tannico, bella struttura, frutta ed un bellissimo sprint finale.

Policalpo Monferrato Rosso 2016
un incontro tra Barbera 60% e Cabernet Sauvignon 40% (piantato già nel 1800).
Vendemmia a metà ottobre, macerazione sulle bucce per 21 giorni insieme con i due vini .
Poi vinificato in Barrique per 12 mesi 1/3 nuove 2/3 di secondo passaggio.
3000 bottiglie
Al naso: sentori di vaniglia, liquirizia e spezie ; frutta armonica e sentori balsamici da Cabernet
In bocca: frutta e beva con sentore di Cabernet e tannino più fitto. Finale lungo ed aromatico.

Alla prossima.

LUCA GANDIN

L’automotive in crisi chiede strategie di tutela. Audizione in Regione

Il futuro dell’automotive alla luce della crisi Stellantis dopo Tavares al centro dei lavori della terza Commissione, presieduta da Claudio Sacchetto, che ha audito le Associazioni delle imprese industriali e dell’artigianato per un approfondimento: secondo stime recenti, come sottolineato da Alberto Dal Poz, vicepresidente dell’Unione industriale di Torino, il mercato automobilistico cinese è cresciuto fino a diventare il più grande al mondo, con vendite che nel 2023 hanno superato i 26 milioni di veicoli, mentre in Europa il mercato ha raggiunto circa 9,9 milioni di unità. L’Italia, nonostante la crisi, rappresenta però ancora un importante player in questo contesto.

Per Confindustria è fondamentale ragionare in termini di filiere, anche quelle trasversali, considerati i tempi difficili, in particolare in Europa, per le aziende che si occupano di batterie per auto elettriche. Lo dimostra la vicenda Northvolt, startup svedese leader nella produzione di batterie, nonché prima azienda europea a costruire una gigafactory di batterie in Svezia, che sta vivendo uno dei momenti più difficili dalla sua fondazione.

“Guardiamo inoltre all’Europa, dove Ursula von der Leyen ha annunciato l’istituzione di tavolo per l’automotive, ragionando su come accompagnare l’industria automobilistica europea in un processo di trasformazione e in una corsa industriale globale attivata da anni, partendo dall’ apertura sulle sanzioni e sul ruolo che potrebbero avere i bio-carburanti”.

Nel ribadire i concetti già espressi, nell’ottica di una posizione unitaria, Alberto Russo di Api Torino ha auspicato che per le aziende coinvolte nelle filiere di produzione venga prevista una moratoria degli interessi sugli investimenti già effettuati e sui mutui, visti i cali di produzione.

Per Nicola Scarlatelli, presidente di Cna Torino, “quelle di Stellantis non sono le prime difficoltà che affrontiamo in questo territorio. Abbiamo superato quelle di Fca e prima quelle di Fiat. Il tema auto non nasce certo oggi”.

Giovanni Genovesio, presidente di Cna Piemonte, ha chiesto che la Regione Piemonte si faccia portavoce presso i soggetti istituzionali della necessità di adottare correttivi sulla politica monetaria, in particolare sui tassi vista l’impennata dei costi del denaro, e ha detto di guardare con attenzione al Piano regionale sulla qualità dell’aria, che potrà avere un impatto economico importante.

Dai vari interventi è emersa la centralità del tessuto manifatturiero locale e di come sia fondamentale affrontare i problemi in squadra, prendendo per mano le Pmi facendo sistema. In Italia abbiamo tutte aziende medio piccole che rischiano di non riuscire a stare al passo con la transizione, per essere competitivi con i cinesi è necessario puntare sulle varie tecnologie, coinvolgendo i giovani nei settori che hanno maggiore margine di crescita occupazionale.

Gli intervenuti hanno annunciato un documento unitario che verrà consegnato alla Commissione.

Per delucidazioni sono intervenuti nell’ordine: Monica Canalis (Pd), Alice Ravinale (Avs), Gianna Gancia (Lega), Roberto Ravello (Fdi), Gianna Pentenero (Pd), Annalisa Beccaria (Fi) e Alberto Avetta (Pd).

Un convegno chiude le tre giornate torinesi dell’Esercito

Per il 60° anniversario della Costituzione del 101° Ospedale da Campo del 1° Reparto di Sanità “Torino” il 3 dicembre si sono concluse le tre giornate evento con un convegno presso i locali di Palazzo “Beraudo di Pralormo”, sede del Circolo Unificato dell’Esercito di Torino.

Grazie alla partecipazione delle numerose autorità politiche, civili e militari ed il coinvolgimento degli ordini professionali, e’ stato possibile accendere i riflettori sull’importante tema trattato e sul supporto quotidiano messo a disposizione sui territori.

Una dimostrazione pratica e’ avvenuta infatti lo scorso fine settimana in Piazza San Carlo, dove e’ stato montato l’Ospedale da Campo con la possibilita’ per tutti i cittadini di effettuare screening sanitari gratuiti e corsi di formazione sulle manovre rianimatorie.

Un’occasione di riscatto per l’immagine di Torino, che nelle scorse settimane e’ stata anche teatro di scontri e violenze messe in atto da alcuni manifestanti contro le Forze dell’Ordine.

Clelia Ventimiglia