ilTorinese

“Il pesce elettrico” e il Kurdistan

Ventitre anni fa, nell’aprile del 1996, usciva per Baldini & Castoldi , “Il pesce elettrico” di Enrico Fovanna, il primo e forse unico romanzo scritto da un italiano sul popolo curdo (premio Stresa 1996 e premio Festival Romanzo Esordiente, Salone del Libro di Torino 1997). Un mese prima dell’uscita del libro, Fovanna –  all’epoca trentaseienne, nato a Premosello in Val d’Ossola, nel nord del Piemonte – era stato arrestato dalla polizia turca a Diyarbakir. Curiosamente il libro racconta proprio la vicenda di Pietro, un reporter incarcerato da Ankara perché sospettato di collaborare con il Pkk, il Partito dei Lavoratori delKurdistan, movimento che si batte per la liberazione del popolo di quella che è stata definita “la più grande nazione al mondo senza stato”. In uno dei rari casi in cui la fantasia letteraria precede la realtà, il protagonista de “Il pesce elettrico”  –  inviato di guerra italiano –  scompare nel momento in  cui viene liberato – cinque anni dopo l’arresto – e lo fa mentre  tre colleghi del suo giornale (due uomini e una donna: Stefano, Alfredo e Barbara ) sono partiti con lo scopo di rintracciarlo.

In una Turchia meridionale, bruciata dal sole d’agosto, dopo cinque anni di assoluto silenzio, chi cercano ognuno dei tre? L’amico d’infanzia, il grande reporter o l’unico uomo mai amato? Inizia così una settimana di misteri nel Kurdistan. Lettere, enigmi, messaggi da decifrare e strane figure. Ogni incontro appare casuale, ma introduce al mistero di una realtà, quella curda, che sopravvive alla guerra più dimenticata del pianeta. La storia vira in giallo e si dipana davanti al lettore come un road-movie tra le strade e le coste della Turchia, fino a un finale a sorpresa. Il libro affronta un tema caldo, ora come ventitre anni fa. Anzi, ora più che mai dopo che curdi si sono battuti coraggiosamente contro i terroristi fondamentalisti dell’Isis ed oggi subiscono gli attacchi e le violenze della Turchia di Erdogan. I circa trenta milioni di curdi costituiscono uno dei più grandi gruppi etnici privi di un territorio nazionale. Per oltre un secolo molti di loro hanno lottato per un Kurdistan indipendente o perlomeno autonomo, con mezzi sia politici che militari. Tuttavia i governi degli stati che li ospitano si sono sempre opposti all’idea di uno Stato curdo e perfino alla concessione di un autonomia politica e culturale. Un territorio immenso, che si sviluppa nella parte settentrionale e nord-orientale della Mesopotamia,  la terra fra i due fiumi Tigri e Eufrate. Il territorio abitato dai curdi si trova prevalentemente in Turchia ma comprende vaste zone in Siria, Iraq, Iran, e in misura minore Armenia. Il Kurdistan turco,  che i curdi chiamano Bakur, protagonista del libro di Fovanna, è un vasto territorio che comprende la parte sud orientale della Turchia dal confine siriano fino all’Iran, dove vivono circa venti milioni di persone e ha il suo centro culturale e politico nella città di Diyarbakir, una vera e propria capitale simbolica del Kurdistan che conta quasi due milioni di abitanti. Ed è proprio lì che vene arrestato l’inviato de “Il Giorno”. La polvere del tempo, sui bei libri, non si posa mai e men che meno su “Il pesce elettrico” che Fernanda Pivano descrisse così: “Questi dialoghi sono maledettamente belli, sarebbero piaciuti a Hemingway”. E se lo disse lei, traduttrice di tutti i grandi scrittori americani, amica personale di Hemingway e musa dei poeti e dei cantanti della beat generation, non c’è ragione alcuna per farsi rodere dal dubbio.

Marco Travaglini

Videoslot manipolate, gioco d’azzardo e frode informatica. Evasione per due milioni

Accertata un’evasione fiscale per 2 milioni di euro, inflitte sanzioni per oltre 1 milioni, centinaia le videoslot illegali sequestrate. Denunciato un imprenditore torinese che gestiva il lucroso business dello slot “manomesse”.

È il bilancio di una vasta operazione della Guardia di Finanza in tutto il Torinese e non solo; coinvolte, nell’intervento, anche le provincie di Cuneo, Vercelli, Imperia.

Il meccanismo fraudolento scoperto dai Finanzieri del Gruppo Torino, era semplice ma sofisticato allo stesso tempo; in poche parole le schede inserite nello slot sequestrate erano state modificate ad hoc in modo da essere totalmente scollegate alla rete dei monopoli e, in tal modo, impossibilitate a comunicare al fisco gli introiti percepiti. In alcune circostanze, per non attirare le attenzioni delle forze di Polizia, gli apparecchi da divertimento erano stati ingegnosamente progettati per comunicare solamente a “singhiozzo” gli incassi, così da non far emergere anomalie sulle banche dati di controllo.

Il gestore, nel corso dei mesi, aveva realizzato un sistema di distribuzione delle slot “taroccate” capillare in tutta la provincia torinese ma non solo; in alcuni casi, infatti, l’imprenditore ha “sconfinato” nel cuneese, vercellese ed in Liguria in provincia di Imperia.

Per stroncare la maxi frode i Finanzieri hanno passato al setaccio decine di esercizi commerciali, bar, sale giochi e sale scommesse appurando, attraverso alcune simulazioni di giocate l’inequivocabile mancato incremento dei contatori fiscali. Nel corso dell’intervento sono anche state identificate un centinaio di persone, molte delle quali già note alle forze dell’ordine.

Importanti i numeri finali dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Torino: 2 milioni di euro l’evasione fiscale accertata, 150 gli apparecchi da divertimento cautelati, oltre 1 milione di euro le sanzioni comminate.

La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce all’inverosimile la possibilità di vincita.

L’omaggio di Torino agli agenti uccisi

Ieri sera una fiaccolata che ha visto la partecipazione di circa mille persone ha reso omaggio a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti di polizia  uccisi il 4 ottobre a Trieste. È stata anche celebrata una messa nella Chiesa di San Lorenzo, voluta dalla Questura. Erano presenti il prefetto Claudio Palomba, la sindaca Chiara Appendino, il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, il questore Giuseppe De Matteis e i vertici delle altre forze di polizia. In Castello numerose volanti con i lampeggianti accesi. Alla celebrazione religiosa è seguita una fiaccolata organizzata dai sindacati di polizia fino alla Questura, dove è stata deposta una corona di alloro al monumento ai caduti.

Frodi informatiche e riciclaggio: due arresti

Il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Val d’Aosta sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ha compiuto nei giorni scorsi una complessa attività di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto del riciclaggio nell’ambito del più ampio contesto del Financial Cybercrime. L’operazione ha condotto all’adozione da parte dell’A.G. di Torino di due misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, un cittadino nigeriano, già noto alle Forze dell’Ordine con svariati alias, ed una donna di origini keniote residenti nel capoluogo piemontese.

I responsabili ricevevano sui rispettivi conti correnti bancari e/o postali ingenti somme di denaro immediatamente prelevate o distratte verso altri conti al fine di farne perdere le tracce. Dagli accertamenti svolti è emerso che tali operazioni dovevano servire a monetizzare bonifici provenienti da ignare società estere vittime a loro volta di frodi informatiche per un danno economico complessivo di circa 100.000 euro.

L’attività è iniziata su segnalazione di un istituto di credito torinese e sviluppata dagli investigatori della Squadra Financial   Cyber-crime, un team specializzato nel contrasto di reati bancari, truffe, frodi informatiche che richiedono elevate capacità tecniche al fine di risalire agli autori del reato che riescono a carpire cospicue quantità di denaro ad ignari titolari di conti correnti.

La condotta posta in essere dai malviventi rientra in uno dei fenomeni di più alta incidenza per l’economia imprenditoriale nazionale ed estera: trattasi del cosiddetto man in the middle, noto nella realtà operativa con l’acronimo B.E.C (Business Email Compromise).

Il sistema prevede che nelle conversazioni telematiche tra due aziende con consolidati rapporti finanziari si insinui un terzo soggetto estraneo alle prime che riesca a carpire e modificare i contenuti delle comunicazioni societarie. A monte c’è uno studio approfondito dell’organigramma dell’azienda attraverso il c.d. social engineering che consente al criminale di individuare la figura titolare del potere di spesa per conto dell’azienda. A questo soggetto verrà inviata una falsa mail da un indirizzo creato ad hoc in modo del tutto similare a quello dell’ interlocutore; con la stessa mail fraudolenta si chiede di effettuare il pagamento su un nuovo IBAN, diverso da quello utilizzato abitualmente nelle transazioni.

Come nel caso attuale, in varie circostanze il territorio piemontese è risultato luogo elettivo per la monetizzazione dei proventi di questi reati, mediante condotte di riciclaggio che consentono di occultare la provenienza delittuosa del denaro. Il fenomeno è oggetto di costante monitoraggio attraverso attività mirate di controllo realizzate anche in partnership con Poste Italiane ed i principali Istituti bancari. Tale sinergia garantisce interventi tempestivi di individuazione dei responsabili nonché di tutela delle società vittime dei reati a presidio dell’integrità dell’intero tessuto economico-produttivo.

A Stupinigi si pensa già al Natale

Mille iniziative, eventi e curiosità natalizie animeranno per il quarto anno, la magica Kermesse NATALE E’ REALE (il cui programma è stato reso noto in queste ore)  nella incantevole Palazzina di Caccia a Stupinigi, Nichelino alle porte di Torino . Cultura, divertimento, gusto, eccellenze artigiane, spettacolo e solidarietà, sono gli ingredienti di un Vero e Reale Natale, conditi da un ricchissimo cartellone di eventi natalizi, in una accogliente atmosfera che farà sognare grandi e bambini ogni giorno.


Santa Claus accoglierà tutte le letterine dei suoi piccoli, scritte anche con l’aiuto degli elfi dell’ufficio postale. Imponente sarà il Villaggio degli Elfi in cui curiosi e creativi laboratori vi renderanno piccoli artigiani della fantasia per creare originali ed ecologici lavoretti natalizi, ma non solo ci sarà Spazio gioco ludico – didattico e si potranno realizzare gustosi biscotti con Mamma Natalina utilizzando le farine del Parco di Stupinigi con Panacea . Niente paura per chi non ha potuto scrivere la sua letterina perché gli elfi dell’ufficio postale sono pronti ad aiutarvi e a condurre le vostre lettere dalle magiche renne.
Emozioni e risate fioccheranno tra il pubblico durante gli spettacoli di natale per tutta la famiglia. Rudolph sarà il protagonista del Musical Show Me, quest’anno incentrato sul tema del bullismo, per far divertire e pensare tutti, Una favola tutta da inventare nei luoghi di Stupinigi, grazie all’interazione del pubblico sarà la divertentissima commedia di Compagnia TeatrAli. Nella suggestiva atmosfera del magico evento, i visitatori potranno andare a caccia di particolari idee regalo nel meraviglioso mercatino natalizio al coperto e riscaldato, unico in Piemonte per eccellenze artigiane e culinarie, così come potranno degustare le prelibatezze della cucina del Xsmas Street Food. Ma se desiderate anche una Cena di Auguri o festeggiare un compleanno speciale con il vostro bambino, le proposte non mancano con Boccadillo! Come sarà il presepe quest’anno? Per la prima volta ci sarà una esclusiva mostra di presepi dal Piemonte e da Malta. In gemellaggio con la Città di Nichelino, la tradizione internazionale di Presepi di Malta verrà ospitata per la prima volta a Natale è Reale. La laboriosità e creatività dei presepisti maltesi saranno visibili insieme all’ingegnoso presepe meccanizzato di Giovanni Viviani e ad una meravigliosa esposizione di presepi in miniatura della Famiglia Vinoveisa. Ma questa non sarà l’unica mostra prevista, perchè lungo il percorso dell’intera manifestazione sarà possibile ammirare alberi di natale create come opere d’arte dagli artisti appartenenti al GOArt Factory.
Nell’idea di poter trascorrere una allegra e interessante giornata natalizia, tappa importante del magico tour sarà la visita nel Museo della Palazzina di Caccia  dove la favola diventa realtà in una cornice architettonica meravigliosa, unica al mondo e patrimonio dell’Unesco. Tenetevi pronti per le spettacolari 2 notti bianche con eventi speciali in programma il 30 novembre e il 14 dicembre.
A Natale è Reale la solidarietà sarà protagonista per concedere a tutti di gioire perché per noi Natale è ogni giorno.
Vivi la tua favola nella magica Palazzina natalizia. Natale è Reale ti aspetta! Segui tutti gli aggiornamenti su www.natalereale.it

Avetta e Rossi, Pd: “Dalle istituzioni più impegno per il clima”

CONTRASTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

– “L’emergenza climatica impone alle istituzioni di intervenire in tutti i modi possibili: finanziare progetti di formazione nelle scuole, sensibilizzare i cittadini sul tema, sanzionare comportamenti illeciti, condividere percorsi e buone pratiche incentivandole e sostenendole con risorse adeguate e specifiche” dichiarano i consiglieri regionali Alberto Avetta, Vicepresidente della Commissione Ambiente, e Domenico Rossi, portavoce per il PD in commissione ambiente.

“In questo quadro trovo molto apprezzabile che i comuni, attraverso ANCI, aderiscano alla campagna “Un albero in più” che ha lo scopo di piantumare 60 milioni di nuovi alberi in pochi mesi e che ANCI Giovani abbia predisposto e votato un manifesto green di obiettivi concretamente realizzabili nei Comuni” spiega Avetta primo firmatario di un Ordine del Giorno che impegna la Giunta ad operare, in ogni settore e materia di competenza, per contrastare il cambiamento climatico in atto.

“In particolare ritengo importante che la Regione si attivi perché siano adottate forme di fiscalità ambientale, rivedendo le imposte sull’energia e sull’uso delle risorse ambientali a favore della sostenibilità per accelerare la conversione degli attuali sistemi energetici verso modelli a emissioni basse o nulle” precisa Avetta.

“Occorre avere coraggio – aggiunge Rossi – dobbiamo rivedere i nostri comportamenti e le nostre scelte. Come Regione è necessario interrogarci sui nuovi modelli di sviluppo. Tra i compiti principali di questa istituzione c’è la programmazione e quindi non è più rinviabile un piano regionale per la bioeconomia e l’economia circolare. Un piano che deve prevedere scenari e incentivi per nuove attività in questo senso, ma anche per riconversione di settori, attività in essere e luoghi. Un piano che parli apertamente di decarbonizzazione dell’economia nella nostra regione e che metta il Piemonte in una posizione di avanguardia non solo in Italia, ma in Europa”.
“In tal senso si pone un altro impegno contenuto nell’atto di indirizzo – prosegue il Consigliere Avetta –  che riguarda l’attuazione di politiche di finanza pubblica che consentano e favoriscano investimenti di Comuni, Città Metropolitana e Province finalizzati alla riduzione delle emissioni climalteranti, al risparmio e all’efficientamento energetico, allo sviluppo di energie rinnovabili, al contrasto alla siccità e alla prevenzione del dissesto idrogeologico”.

“Fin da subito Regione Piemonte – conclude Rossi – può intervenire legiferando sul consumo di suolo così come sulla sua valorizzazione a partire dalla riduzione dell’inquinamento che a cascata si riversa anche nelle acque: occorre invertire il ciclo, sfruttando meglio, ad esempio, il nostro rifiuto organico che viene riciclato ancora in percentuali troppo basse”.

“Essenza di donna”

Di Massimo Gaggero
17-20 OTTOBRE
SAN MAURO TORINESE
SALA “ILARIA ALPI”
Via Martiri della Libertà, 150

Verrà inaugurata il 17 ottobre, alle 17.30, presso la sala “Ilaria Alpi” di via Martiri della Libertà, 150, a San Mauro Torinese, con il patrocinio del Comune, la mostra “Essenza di donna” dell’artista Massimo Gaggero. Curato dal critico d’arte dottoressa Carla Bertone, l’allestimento, con ingresso gratuito, resterà visitabile fino al 20 ottobre dalle 14 alle 19.
Si tratta di una ventina di quadri che rappresentano la donna nelle sue diverse espressioni e con profonda intensità. Il corpo femminile, nel tratto stilizzato e veloce di Gaggero, diventa, di volta in volta, dramma, sensualità, gioia, sogno, sentimento o incubo. Persino quando l’artista decide di toccare le corde più profonde della seduzione, la figura femminile, che fissa dritto negli occhi chi osserva il quadro, non è mai trattata con superficialità o volgarità. Essa resta protagonista consapevole del suo universo. Quasi la materializzazione di un sogno che si fa realtà proprio grazie alla capacità interpretativa del pittore.
Spiega Massimo Gaggero: “Le donne che ritraggono sono immagini che vengono a me dal mondo delle idee per prendere corpo e comunicare il loro messaggio, la loro emozione. La fase creativa, ogni volta, è come se fosse un rapporto d’amore con il soggetto che sto ritraendo. Mi abbandono a sensazioni e ispirazioni che sono loro stesse a suscitare. Le mie modelle immaginarie mi parlano, mi dicono con la voce dell’anima come vogliono essere dipinte. La figura di donna che ricorre nei miei quadri, seppure nelle più diverse interpretazioni, è sempre esile ma profondamente femminile. Con forme procaci, evidenti, ma mai rifatta. Non amo e non ritraggo la femminilità artificiosa”.
Nato a Torino il 12 giugno 1957, residente a Pino Torinese dall’età di sei anni, Massimo Gaggero, dopo la maturità scientifica, si forma frequentando per qualche tempo l’Accademia Albertina per poi passare alla scuola di Arte applicata e Design di Torino presso cui si diploma con il massimo dei voti. L’artista, nei primi anni ’80, ha frequentato i corsi del Royal College University of Arts di Londra che, all’epoca, rappresentava un unicum a livello internazionale. Designer di fama, dopo varie esperienza anche nel mondo della pubblicità, Gaggero, all’incirca dal 2011, ha deciso di trasformare completamente il suo stile rivolgendo la sua ricerca alla bellezza femminile quale ideale di umanità e amore universale.
Il suo tratto ricorda la forza onirica di Vincent Van Gogh o le atmosfere vive e vivaci della pop art. Lo stile veloce e l’uso sapiente delle macchie, a volte istintuale concretizzazione di un’arte che nasce dall’io più profondo, possono far pensare ad una rielaborazione dello stile impressionista in chiave moderna. L’angoscia e il dolore in alcune delle opere più drammatiche può far pensare allo stile di Edvard Munch. Del resto è l’artista stesso a raccontare, con profonda consapevolezza ed empatia, di aver conosciuto, passeggiando di notte attraverso le vie cittadine, il lato oscuro della dimensione metropolitana con tutti i drammi e le più tristi condizioni di alcune fasce della società.
In molte opere la tecnica mista è una sapiente alchimia artistica per portare l’osservatore all’interno del sogno dell’autore che, di volta in volta, può suscitare una gamma di emozioni sempre diverse e sorprendenti. Gaggero, che ha iniziato a dipinge a soli sedici anni, utilizza, di volta in volta, acquerello, pastelli, pennarelli, colori ad olio e tutte le possibili soluzioni pittoriche.
Visitare la mostra prevista a San Mauro significa affrontare un viaggio nell’animo femminile. Essa offre la possibilità di leggere sguardi ed emozioni che passano direttamente dagli occhi dei soggetti dipinti all’animo di chi osserva.

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Dice l’Assessore comunale alla Cultura Giulia Guazzora: 《Ospitiamo con entusiasmo una mostra che ha come filo conduttore il complesso mondo femminile in tutte le sue declinazioni, sottolineando l’attenzione e la sensibilità del nostro Comune nei confronti di un tema, già al centro di altre iniziative, di cui non si parla mai abbastanza, un mondo fatto di sfumature e continue evoluzioni.  Agli organizzatori porgo un sentito ringraziamento per questa proposta culturale, con l’augurio di una buona riuscita di questa esposizione》.
Dopo la mostra a San Mauro, Gaggero proporrà un ulteriore evento artistico da non perdere che si terrà dall’8 al 23 novembre presso la biblioteca “Angelo Caselle” di Pino Torinese, dal lunedì al sabato, secondo gli orari della biblioteca. In quel caso si tratterà una antologica dei diversi periodi artistici e avrà come titolo “Visioni”. Per informazioni sulle opere contattare i numeri 333/8540529 oppure 334/1181435.

Antinfluenzale, campagna al via il 28 ottobre

Gratuita per tutti i soggetti che si trovano in condizioni a rischio di complicanze. Possibile anche la vaccinazione anti-pneumococco  ed anti herpes zoster per i 65enni.

Lunedì 28 ottobre parte la campagna stagionale di vaccinazione contro l’influenza. Come ogni anno, il servizio sanitario offrirà gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti che, a causa del proprio stato di salute, si trovano in condizioni di maggior rischio.

Si tratta dei soggetti con età maggiore o uguale a 65 anni e delle persone, tra i 6 mesi e 64 anni, che soffrono di malattie croniche che, in caso di influenza, possono sviluppare gravi complicazioni.

L’influenza è una malattia respiratoria acuta dovuta alla infezione da virus influenzali che si manifesta con febbre oltre i 38°C, mal di gola, tosse, secrezioni nasali abbondanti. È una malattia stagionale che rappresenta un problema di salute da non trascurare a causa dell’alto numero di persone colpite e per le possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio.

E’ importante proteggersi e prendere per tempo le precauzioni necessarie. Oltre alla vaccinazione (utile nei soggetti a rischio) ci sono alcune misure efficaci nel prevenire le infezioni respiratorie: lavarsi frequentemente le mani, coprire la bocca e il naso quando si starnutisce e tossisce, rimanere a casa nei primi giorni di malattia respiratoria febbrile per non contagiare le persone con cui si viene in contatto.

Nella campagna sono coinvolti anche i farmacisti che, in virtù dell’accordo siglato dalla Regione con Federfarma e Assofarm, consegneranno i vaccini ai medici e ai pediatri. I farmacisti si impegnano anche a sensibilizzare i pazienti sull’importanza della vaccinazione.

Lo scorso anno in Piemonte, tra la metà di ottobre e la fine di aprile, l’influenza ha colpito circa 640.000 persone (il periodo di massima attività si è registrato tra la metà di gennaio e l’inizio di marzo 2019). L’influenza fa anche aumentare gli accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri in ospedale ed è un’importante causa di assenza dal lavoro. Per questo è meglio prevenire, con la vaccinazione, le conseguenze più gravi. Durante la stagione influenzale 2018-2019 sono state somministrate in totale circa 670.000 dosi di vaccino antinfluenzale.

L’obiettivo dell’Assessorato alla Sanità è raggiungere il 75% dei soggetti interessati.

A partire dal 2017, ovvero con l’approvazione da parte del Ministero della Salute dell’ultimo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, la Regione Piemonte offre gratuitamente, presso gli studi dei MMG, la vaccinazione anti-pneumococco (protezione per polmonite, meningite e sepsi) ed anti herpes zoster (protezione contro il fuoco di Sant’Antonio) ai soggetti di 65 anni (ai nati nel 1952, 1953 e 1954).

Le coperture vaccinali per pneumococco nei 65enni raggiunte fino sono di poco superiori al 13% per la coorte dei nati nel 1952.  Per le altre coorti di nascita e per zoster sono ancora più basse. E’ per questo motivo che la Regione sta promuovendo una serie di corsi di formazione rivolti ai medici di medicina generale e dedicati alle vaccinazioni dell’adulto (in modo particolare a pneumococco, zoster , influenza).

Inoltre presso i servizi vaccinali delle ASL, queste due vaccinazioni sono offerte ai soggetti che presentano una condizione di rischio predisponente. A differenza di quella antinfluenzale (che è stagionale) le vaccinazioni per pneumococco e per herpes zoster possono essere somministrate durante tutto l’anno.

Informazioni dettagliate ed aggiornate saranno disponibili sul sito della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/sanita e possono essere richieste direttamente ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta o ai servizi vaccinali delle ASL.

Piemonte Regione pilota dei volontari antincendi

La Giunta regionale ha approvato  le nuove linee guida, redatte in collaborazione con il Corpo Volontari Antincendi Boschivi AIB del Piemonte, per realizzare esercitazioni, percorsi di prevenzione e analisi dei dati, in complementarietà con gli operatori forestali regionali. «Si va così delineando un sistema – ha commentato l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi, proponente della delibera – in cui i volontari trovano un ruolo ancora più attivo nella lotta agli incendi boschivi, in considerazione del progressivo aumento del rischio a causa delle condizioni climatiche in evoluzione. Le nostre 250 squadre e gli oltre 5000 volontari, diffusi capillarmente sul territorio montano e pedemontano, saranno i protagonisti di un vero e proprio progetto pilota, una “linea guida” nella nuova frontiera per l’impiego del Volontariato Aib in quella grande sfida per i prossimi decenni che si chiama prevenzione».

Il Corpo Volontari AIB Piemonte è convenzionato da oltre venticinque anni con la Regione Piemonte per quanto riguarda sia l’estinzione degli incendi sia la prevenzione degli stessi e da oggi avrà un ruolo più attivo nella strategia di “gestione” del rischio lavorando in anticipo sulle cause. Nello specifico viene regolamentata l’attività di prevenzione, che verrà svolta in collaborazione con gli enti locali, in particolare con i Comuni, e include: prevenzione selvicolturale, infrastrutturale, nell’interfaccia urbano forestale, informativa della popolazione (che potrà assistere agli interventi e comprenderne il significato e le finalità), formativa del volontariato, finalizzata alla creazione, nel tempo, di squadre sempre più specializzate nell’impiego e nella gestione del fuoco.

La Regione Piemonte potrà così pianificare esercitazioni costanti di prevenzione degli incendi boschivi sul territorio regionale, svolte da parte da chi quel territorio lo conosce bene e lo vive nel quotidiano. Le schede già elaborate per le esercitazioni costituiranno anche una importante banca dati a supporto della pianificazione antincendi, che nei prossimi mesi dovrà essere aggiornata come prevede la normativa nazionale e regionale.

La delibera segue di poco l’incontro estivo al centro di formazione antincendi boschivi di Peveragno (CN) cui ha partecipato anche il Dipartimento nazionale di protezione civile e numerose regioni italiane.

Sit-in giovani Lega Piemonte, Turchia fuori dalla Unione Europea

Riceviamo e publichiamo

Presenti anche i consiglieri regionali

Lega Giovani Piemonte ha manifestato questa mattina contro l’intervento Turco nel nord-est siriano ai danni dei curdi, con un sit-in davanti alla Prefettura di Torino.

Hanno partecipato alla manifestazione anche l’On.Flavio Gastaldi e i consiglieri regionali piemontesi: “Insieme ai giovani del partito – così il capogruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni – manifestiamo oggi la nostra solidarietà e vicinanza al popolo curdo che lotta valorosamente per la salvaguardia dell’indipendenza e che dopo aver sconfitto l’Isis si vede massacrato da un tiranno, Erdogan, e dal suo regime filo islamico. Naturalmente la Turchia non potrà mai entrare in Europa e anche a nome del Gruppo che rappresento, siamo scesi in strada a manifestare l’assurdità di una simile guerra. Onore ai curdi, alle loro donne in primis, che invece di scappare, rimangono nella loro terra di origine a combattere. Da vent’anni la Lega ripete che la Turchia non rispetta i diritti civili. Non possiamo più rimanere in silenzio davanti all’iniziativa militare in atto in questi giorni contro il Nord Est della Siria, né essere succubi di un sultano che nulla ha a che spartire con i valori espressione della Comunità europea”.

A manifestare in piazza Castello c’erano anche Giacomo Perocchio e Alessio Ercoli della delegazione della Lega Piemonte Esteri: “L’offensiva di Erdogan contro i curdi siriani è un gesto vigliacco, che avanza una pericolosa ombra di pulizia etnica sui territori del Kurdistan siriano.  Con questo intervento, la Turchia non rispetta più alcun criterio necessario per poter aderire all’Unione Europea e dunque, come sosteniamo da sempre, è ora che le istituzioni europee battano un colpo e blocchino immediatamente e in via definitiva qualunque trattativa relativa all’adesione della Turchia all’Unione Europea procedendo financo alla sua cancellazione dalla lista dei Paesi candidati all’ingresso”.