Apre sabato 7 dicembre al Mastio della Cittadella la mostra “Leonardo Da Vinci, i volti del genio”, tranche finale delle celebrazioni torinesi per i 500 anni dalla morte di Leonardo. In Spagna l’esposizione è stata vista da 160mila persone. Verrà esposta la Tavola Lucana, capolavoro attribuito a Leonardo Da Vinci. Si pensava ritraesse il volto di Galileo Galilei ma alcuni studi ipotizzarono che fosse il volto di Leonardo. L’opera sarà prelevata nella notte da un furgone portavalori blindato, inserita in una cassa sigillata. Ad avvalorare l’autenticità un’impronta digitale compatibile con un’altra prelevata sul Codice Atlantico, è stata trovata dai Ris. Nel mastio saranno visibili anche le riproduzioni dei dipinti più famosi di Leonardo e dei progetti come l’Uomo Vitruviano.
Eseguita misura di prevenzione patrimoniale emessa dal Tribunale di Torino
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Asti hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato, emessa dal Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione – su proposta del Procuratore della Repubblica di Asti, nei confronti di un nucleo familiare appartenente alla comunità sinti.
Il provvedimento del Tribunale di Torino ha riguardato un elevato numero di gioielli, monete antiche ed orologi di pregio del valore complessivo di € 110.000, sequestrati al nucleo familiare astigiano Laforè-Carrieri a seguito dell’attività investigativa denominata convenzionalmente “BOBI”, con cui nel 2006 i Carabinieri avevano dato esecuzione a 42 provvedimenti cautelari nei confronti di un sodalizio dedito ai furti in abitazione e alla ricettazione. Nell’occasione i militari avevano provveduto, a seguito di perquisizione dell’abitazione e di altri locali in uso al nucleo familiare interessato, al sequestro di un ingente quantitativo di monili in oro e beni preziosi; buona parte erano stati restituiti ai legittimi proprietari a seguito di riconoscimento e accertamento della provenienza furtiva degli stessi.
Gli approfonditi ed ininterrotti accertamenti hanno convinto i giudici ad adottare il provvedimento cautelativo, ritenendo ragionevole ipotizzare che i preziosi, dal valore evidentemente sproporzionato al reddito lecito pressoché nullo dei proposti, fossero il frutto delle attività delittuose per cui gli imputati, nel frattempo, erano stati condannati con pena patteggiata a 3 anni e 5 mesi per furto e ricettazione.
Il Tribunale di Torino ha fissato a gennaio 2020 l’udienza di discussione prima di pronunciarsi sulla richiesta confisca dei beni.
Il 7 Dicembre alle ore 14.30 in piazza Castello i gruppi Animal Save e Climate Save di Torino si uniranno per manifestare il proprio dissenso nei confronti delle atrocità inflitte agli animali del mattatoio di via Traves in seguito al processo che ha interessato i gestori della suddetta struttura.
Il principale obiettivo sarà informare di quanto accaduto nel mattatoio per non permettere che tutto ciò possa essere dimenticato e che venga riconosciuto il coraggio dei veterinari che hanno denunciato, nonostante le ripetute minacce, rischiando il proprio posto di lavoro.
Noi di Torino Animal Save vogliamo portare alla luce questo avvenimento, evidenziando il fatto che non si tratti di un caso isolato. Molte, infatti, sono le realtà dove il rispetto e il benessere animale vengono messe da parte per meri interessi economici e non sempre abbiamo la fortuna di avere delle persone che le testimonino.
Per questo Torino Animal Save si propone da oggi come sportello per accogliere le denunce di coloro che hanno avuto modo di assistere a violenze inflitte agli animali. Potete segnalarci le vostre testimonianze inviando una mail a torinoanimalsave@gmail.com oppure scrivendo direttamente sulla nostra pagina Instagram @torinoanimalsave. È di estrema importanza riportare ogni singola infrazione affinché sia fatta giustizia in luoghi in cui gli animali vengono privati di ogni diritto fondamentale.
“Facevano docciare gli animali con acqua gelida mentre fuori c’erano -3°C perché secondo i proprietari questo rendeva la carne più rossa”. Queste sono le parole di uno dei testimoni al processo sul macello di Torino riportate da Animal Equality. Vogliamo ricordare che, spesso, gli animali aspettano giorni interi al freddo prima di giungere alla loro destinazione finale, stipati dentro camion in assenza di acqua e cibo, in condizioni igienico-sanitarie precarie tra i loro stessi escrementi. Tra le pratiche comunemente applicate, oltre al digiuno forzato e al forte stress psicologico nell’attendere il proprio turno assistendo alla morte dei propri compagni, possiamo citare l’elettrocuzione per i maiali, la pistola a proiettile retrattile per le mucche e i vitelli e la vasca di acqua elettrificata per polli e galline. Sono solo alcune delle pratiche standard che gli animali devono subire nella loro breve vita. Ricordiamo, inoltre, che spesso il guadagno degli operai in questi luoghi dell’orrore dipende dalla produzione giornaliera e, pertanto, non vi è alcun riguardo nel trattamento dell’animale non visto più come un soggetto ma oggetto e mezzo di guadagno. Pensate, ad esempio, alla rabbia che potete provare nel vedere il vostro cane o gatto, preso a calci, spinto o ripetutamente pungolato con scariche elettriche, per riflettere sul fatto che ogni animale è in grado di provare quello stesso dolore. Gli animali al macello cercano di scappare e raramente si dirigono da soli verso il luogo della loro morte. Per questo motivo nelle condizioni in cui i lavoratori sono sottoposti a lavorare, la velocità e l’apatia spingono gli operai a gesti violenti.
I veterinari sono le uniche persone che possono entrare in questi luoghi lontani dagli occhi dei consumatori e solo loro hanno il potere di poter denunciare lo sfruttamento e la mercificazione animale che, ancora oggi, fanno purtroppo parte della normativa vigente.
Vi invitiamo, dunque, a essere presenti al presidio per poter incoraggiare sempre più veterinari a non astenersi dal segnalare abusi e ingiustizie e per poter riflettere insieme su tali tematiche che coinvolgono la vita di milioni di animali ogni giorno.
Sara e Francesco di Torino Animal Save
Sequestri in tutta Italia e perquisizioni congiunte in Piemonte, Calabria, Emilia Romagna e Toscana, cinque sono i soggetti indagati.
L’operazione scaturisce dallo sviluppo di elementi emersi durante l’attività di controllo economico-finanziario del territorio, dal costante monitoraggio delle problematiche legate alla ludopatia attraverso il gioco illegale, anche a danno dei minori, nonché dallo sviluppo sinergico delle attività amministrative e di pubblica sicurezza svolte dalla Polizia di Stato di Roma, Torino e Vercelli e dalla Guardia di Finanza di Torino, nel corso di controlli in materia di apparecchi e congegni da intrattenimento e divertimento.
In particolare, è stata disarticolata una rete criminale di produttori, gestori ed altri operatori del mondo del gioco d’azzardo, i quali avevano installato in tutta Italia centinaia di apparecchi del tutto simili a “slot machine”, pur essendo privi dei previsti titoli autorizzatori e del collegamento con la rete telematica dello Stato, perché spacciati per dispositivi medicali contro la Ludopatia.
Gli apparecchi illeciti, in sostanza, si differenziavano unicamente per accettare gettoni al posto di monete e, da una parte non venivano in alcun modo garantite le probabilità di vincita fissate esplicitamente dalle norme di settore, dall’altra non vi era alcun collegamento con la rete telematica dello Stato.
La Procura della Repubblica di Torino, all’esito delle indagini, ha codelegato all’esecuzione delle perquisizioni e dei sequestri in corso il Servizio Centrale Operativo di Roma della Polizia di Stato, le Squadre Mobili di Torino e Vercelli e i militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Comando Provinciale di Torino.
È questo l’esito di una vasta attività culminata nelle perquisizioni e nei sequestri eseguiti a partire da questa mattina.
L’indagine si è concentrata sugli apparecchi sviluppati da una società con sede in Provincia di Reggio Calabria e, di fatto, amministrata da un soggetto con precedenti penali anche in materia di gioco d’azzardo.
Le slot machine “camuffate” invece di ridurre le conseguenze della ludopatia in realtà ne amplificavano gli effetti avversi e la portata del fenomeno.
Nello specifico le video slot, essendo prive di collegamento alla rete telematica nazionale, evadevano completamente le imposte.
I gettoni da introdurre negli apparecchi, seppur pubblicizzati come gratuiti, di fatto venivano sistematicamente convertiti in denaro dall’esercente, come è stato rilevato nel corso dei controlli, pertanto i clienti ricevevano i gettoni dietro pagamento, in rapporto 1 € a 1 gettone, con la possibilità di convertire i jackpot in denaro.
A seguito di specifiche perizie effettuate dalla società che gestisce la banca dati del gioco lecito, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Dipartimento Dipendenze di una A.S.L. piemontese, è stato accertato che gli apparecchi ricalcavano le stesse caratteristiche delle video slot legali e risultavano del tutto inefficaci al contrasto della ludopatia, a differenza di quanto pubblicizzato dalla società oggetto di indagini.
Si rappresenta che il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce sensibilmente le chance di vincita.
DALLA REGIONE / PROTEZIONE CIVILE
Le delibere presentate dall’assessore Gabusi e approvate dalla Giunta consentono maggiore operatività agli enti locali delle aree alluvionate e contributi alle associazioni di volontariato e Protezione civile più attive
Inizia a vedere i primi atti concreti l’annunciata necessità di una gestione locale più autonoma negli interventi utili a diminuire il rischio idrogeologico dei territori. La delibera presentata dall’assessore alla Protezione Civile della Regione Piemonte Marco Gabusi e approvata dalla Giunta stabilisce infatti che ogni qualvolta vi sia una dichiarazione dello stato di emergenza per eventi meteorologici che coinvolgono i corsi d’acqua gli amministratori possano rimuovere il materiale legnoso divelto che crea ostacoli e le piante instabili lungo i corsi d’acqua demaniali e della Provincia. Nelle aree per le quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza questi interventi sono inoltre ritenuti prioritari nella programmazione delle attività delle squadre di operai forestali regionali.
«La delibera – commenta l’assessore – prende le mosse dall’alluvione del 19/22 ottobre nelle province di Alessandria e Asti: l’ennesimo episodio di forzata immobilità degli enti locali per le manutenzioni e gli interventi di pulizia dei fiumi. Siamo finalmente riusciti a demandare al Settore Tecnico regionale di Alessandria ed Asti la rimozione dei tronchi e dei rami divelti dall’alluvione e delle piante compromesse lungo fiumi e torrenti. Considerato che la situazione climatica attuale determina eventi meteorologici critici che necessitano di agire con tempestività, riteniamo che l’autorizzazione agli interventi possa essere applicato ogni qualvolta vi sia una dichiarazione dello stato di emergenza. Grazie alla vicinanza al territorio dei settori tecnici regionali locali l’iter diventa estremamente rapido e fluido e i Sindaci possono lavorare in serenità per la tutela delle comunità e delle attività».
Buone notizie anche sul fronte della Protezione Civile. L’assessore Gabusi ha infatti presentato la delibera per sostenere l’attività delle Associazioni di volontariato di primo livello e dei gruppi comunali di Protezione Civile iscritti all’Elenco Territoriale Regionale. L’approvazione della delibera consente di mettere a disposizione delle associazioni i primi 170 mila euro per l’anno 2019, a cui si aggiungeranno i contributi derivanti dall’assestamento di bilancio, che una volta approvato, porterà il totale delle erogazioni a 500 mila euro.
«L’assegnazione dei contributi – spiega Gabusi – sarà disposta sulla base di una graduatoria, i cui criteri sono premianti per i gruppi che hanno una maggiore attività. Questa misura rientra tra le funzioni della Regione di impulso, indirizzo e coordinamento delle Associazioni di volontariato, finalizzato ad una efficace ed unitaria attività di protezione civile nell’ambito regionale. In particolare, possiamo sostenere la manutenzione delle sedi operative e il potenziamento della logistica, mediante acquisti di attrezzature, come pompe idrovore, gruppi elettrogeni e motoseghe, mezzi e automezzi, e dotazioni come i DPI o le divise».
Un finanziamento per supportare le piccole e medie imprese nel pagamento delle tredicesime o per il versamento annuale del Tfr (Trattamento di Fine Rapporto) ai propri dipendenti. È l’iniziativa di Banca Sella che, come ogni anno in occasione di queste scadenze, mette a disposizione delle Pmi un finanziamento su misura per far fronte più agevolmente a questi impegni.
Grazie a questa iniziativa, le Pmi potranno chiedere un finanziamento da destinare al pagamento delle tredicesime in coincidenza dello stipendio del mese di dicembre. Questo finanziamento può inoltre essere utilizzato per il versamento della quota annuale del Tfr per i dipendenti che aderiscono al Fondo Pensione Eurorisparmio di Sella Sgr, la società di gestione del risparmio del gruppo Sella. La somma richiesta potrà essere rimborsata dall’impresa in un massimo di cinque rate mensili a partire dal mese di febbraio 2020.
Il finanziamento per il pagamento delle tredicesime da parte delle Pmi, già realizzato negli anni passati, va ad aggiungersi alle altre iniziative sul fronte del credito a breve termine alle imprese con il sostegno al working capital e al finanziamento delle scorte.
Uno scrigno di informazioni sul passato del clima e il suo futuro
Giovedì 5 dicembre Ore 17.45
Teatro Colosseo – Via Madama Cristina, 71, Torino
Con Antonello Provenzale, Golden Badge Award della European Geophysical Society, professore invitato all’Ecole Normale Supérieure e all’Université Curie di Parigi, all’Università del Colorado e alla Ben Gurion University in Israele. Coordinatore del progetto europeo H2020 “ECOPOTENTIAL”, Laura Sadori, Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università Sapienza di Roma e Giovanni Zanchetta, geochimico all’Università di Pisa e responsabile di progetti sullo studio delle variazioni climatiche nel bacino del Mediterraneo e in Sudamerica.
Il nostro Pianeta è inequivocabilmente di fronte ad una grave emergenza climatica. Ce lo dicono a chiara voce oltre 11000 scienziati da tutto il mondo e le innumerevoli associazioni che combattono quotidianamente con questa minaccia. Lo gridano Greta Thunberg all’Onu e i giovani del Friday for Future nelle piazze… A GiovedìScienza è tempo di parlare di cambiamento climatico: capire come è cambiato il clima nel passato è necessario per metterci in una giusta prospettiva sulla situazione presente. In questo lavoro di ricerca, i laghi e i sedimenti accumulati sul loro fondale costituiscono preziosi archivi naturali di indicatori biologici e geochimici, attraverso i quali è possibile comprendere meglio le variazioni climatiche in corso e le loro cause.
Il prossimo 5 dicembre al Teatro Colosseo di Torino i protagonisti saranno tre importanti scienziati italiani – Antonello Provenzale, Laura Sadori e Giovanni Zanchetta – coinvolti in un progetto di ricerca internazionale nell’ambito dell’International Continental Scientific Drilling Program.
Una perforazione profonda 568 metri nel lago di Ohrid, tra Macedonia del Nord e Albania, il più antico d’Europa, ci permette di fare un viaggio indietro nel tempo di 1,4 milioni di anni per studiare le variazioni del clima nel Mediterraneo. Un percorso affascinate alla scoperta di pollini e di altri indicatori ambientali antichissimi che molto hanno da raccontare sull’emergenza attuale.
I relatori:
Antonello Provenzale
Dirige l’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR. La sua attività di ricerca riguarda le interazioni clima-geosferabiosfera e la dinamica degli ecosistemi. Golden Badge Award della European Geophysical Society, professore invitato all’Ecole Normale Supérieure e all’Université Curie di Parigi, all’Università del Colorado e alla Ben Gurion University in Israele, è coordinatore del progetto europeo H2020 “ECOPOTENTIAL”. È inoltre coordinatore della GEO Global Ecosystem Initiative, oltre che autore di 150 articoli su riviste scientifiche, nonché di libri e articoli divulgativi.
Laura Sadori
Laureata in Scienze Naturali, lavora presso il Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università Sapienza di Roma. Svolge ricerche paleoecologiche, dedicandosi a lavori intesi a ricostruzioni paleoambientali e paleoclimatiche nel bacino del Mediterraneo, alla valutazione dell’impatto
antropico e alle modifiche indotte dal clima utilizzando il polline fossile conservato nei sedimenti. E’ vicepresidente di IFPS (International Federation of Palynological Societies) e di INQUA (International Union for Quaternary Research) e autrice di oltre 150 articoli scientifici e capitoli di libro.
Giovanni Zanchetta
Nato a Lucca nel 1965, si iscrive a Geologia per diventare archeologo della preistoria. Laureatosi a Pisa in Geologia del Quaternario, ha lavorato all’Università di Glasgow e all’Osservatorio Vesuviano di Napoli. Da archeologo mancato, oggi è professore ordinario presso l’Università di
Pisa in geochimica. È responsabile di progetti sullo studio delle variazioni climatiche nel bacino del Mediterraneo e in Sudamerica. Ha firmato 200 lavori scientifici citati più di 6000 volte.
GIOVEDÌSCIENZA 34a EDIZIONE
La Scienza in diretta settimana per settimana
Torino. 14 novembre 2019 – 5 marzo 2020
La scienza è per tutti. Non quella delle formule matematiche incomprensibili ma quella delle scoperte mediche rivoluzionarie, degli studi che tutelano il pianeta, dei viaggi straordinari alla scoperta dei misteri dello spazio.
La trentaquattresima edizione di GiovedìScienza, sarà, ancora una volta, il luogo dove pubblico e protagonisti della ricerca scientifica si incontreranno, per approfondire e dibattere sui grandi temi di attualità e le principali tappe del progresso scientifico. Dal passato che ci racconta l’emergenza climatica dei nostri giorni al calo demografico in atto nel nostro Paese, dalle neuroscienze alla cardiochirurgia, dalla chimica del cibo allo sconfinato mondo dei microrganismi sulle piante. Dalla storia della scuola veterinaria piemontese, la più antica in Italia, a una storia fatta di macchine, uomini e buone idee: l’informatica nata a Ivrea.
11 le conferenze in programma, più due appuntamenti dedicati alle scuole. Tre le sedi che ospiteranno la rassegna: il Teatro Colosseo, l’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università di Torino e l’Aula Magna “Giovanni Agnelli” del Politecnico di Torino.
Giovedì 14 novembre si terrà la prima conferenza aperta al pubblico, “Italiani poca gente”. Antonio Golini, il più autorevole demografo italiano, affronterà le prospettive del futuro demografico italiano, europeo e mondiale dal punto di vista sociale, statistico e finanziario. Per celebrare i 250 anni della prima scuola veterinaria italiana, giovedì 21 novembre Domenico Bergero, Marco Galloni e Paola Sacchi illustreranno al pubblico i progressi della medicina veterinaria, una storia ricca di scoperte e scienziati importanti e poco noti. Giovedì 28 novembre il Teatro Colosseo di Torino ospiterà Gérard Mourou, premio Nobel per la fisica 2018, con la conferenza “Il laser a luce estrema”. La ricerca di Mourou sull’amplificazione dei laser comincia negli anni ’80 fino al riconoscimento del Premio Nobel, vinto nel 2018 assieme alla canadese Donna Strickland. Antiche informazioni che potrebbero essere molto utili per prevedere il futuro climatico che ci attende arriveranno giovedì 5 dicembre con Antonello Provenzale, Laura Sadori e Giovanni Zanchetta.
Ad aprire il 2020, giovedì 16 gennaio, Dario Bressanini, chimico e divulgatore scientifico, accompagnerà il pubblico attraverso i processi chimici e fisici che si innescano durante la preparazione dei nostri piatti preferiti con la conferenza “Scienza in cucina”. La vincitrice del Premio Nazionale GiovedìScienza 2019, Edwige Pezzulli, astrofisica e divulgatrice scientifica, esplorerà le galassie più primitive con la conferenza “I primi buchi neri dell’Universo” giovedì 23 gennaio. “Bambini da conoscere meglio”, giovedì 30 gennaio, è la conferenza con cui Laura Cancedda ci racconterà dei meccanismi alla base dello sviluppo neurologico e responsabili dicondizioni genetiche come la sindrome di Down in un interessante viaggio all’interno del cervello umano. “L’Italia dell’informatica” storie di macchine, uomini e buone idee si intrecciano il 6 febbraio. Dal primo congresso di informatica del 1840 svoltosi a Torino fino ai gloriosi anni di Olivetti, insieme a Filippo Demonte, Gastone Garziera e Angelo Raffaele Meo. Giovedì 20 febbraio, Mauro Rinaldi, il cardiochirurgo presente al primo trapianto di cuore in Italia parlerà al pubblico del futuro della ricerca in cardiochirurgia con la conferenza “Una nuova vita”. Federico Nati, astrofisico sperimentale, condividerà con il pubblico, giovedì 27 febbraio, la sua avventura glaciale e le sfide nel costruire Blast, un telescopio capace di osservare il cielo sorvolando il polo Sud, appeso a un pallone. Ultimo appuntamento della 34esima edizione, giovedì 5 marzo, Paola Bonfante, biologa vegetale tra le ricercatrici più citate al mondo e Renato Bruni, docente e divulgatore, analizzeranno il complesso e continuo rapporto tra esseri umani e lo sconfinato numero di microrganismi per noi invisibili che non ci lasciano mai veramente soli.
Speciale Scuole
Di misteri e opportunità nel mondo dei videogiochi all’alba del 2020 parleranno, giovedì 7 novembre alle ore 10, Marco Mazzaglia e Daniele Biolatti agli studenti del triennio della scuola superiore di II grado con uno Speciale GiovedìScienza per il Festival della Tecnologia. Le innovazioni e le possibilità di carriera offerte dal mondo dei videogame, con particolare attenzione alla gestione dei dati condivisi in rete e del loro valore per le aziende di settore. Giovedì 6 febbraio, alle ore 10, verrà presentata agli studenti della scuola secondaria di I grado, la LIS (Lingua dei Segni Italiana), imprescindibile strumento, di tutti e per tutti, di comunicazione, integrazione, identità e cultura. In questo viaggio gli studenti saranno accompagnati da 4 relatrici sorde: Valentina Bani, Giusy Corvino, Chiara Di Monte e Valentina Foa.
Alla costante ricerca di nuovi modi per parlare di scienza al pubblico, GiovedìScienza sperimenta una diversa modalità di incontro: la conferenza partecipativa. Grazie alla preziosa collaborazione con la rete delle Biblioteche Civiche Torinesi, GiovedìScienza esce dalle sedi tradizionali per approdare alle biblioteche di quartiere con il programma GiovedìScienza Biblio_Tour. 5 incontri dal 12 dicembre 2019 al 13 maggio 2020. La presentazione degli appuntamenti che tratteranno i temi previsti dall’Agenda 2030 sarà il 12 dicembre alle 17.45 alla Biblioteca Civica Centrale.
Confermata anche quest’anno la traduzione in LIS (Lingua dei Segni Italiana) di alcune conferenze con un’importante novità: il coinvolgimento di alcune sedi regionali ENS Ente Nazionale Sordi, dove le conferenze saranno trasmesse in diretta live. Ai partecipanti sarà messo a disposizione un numero WhatsApp che consentirà loro di porre alcune domande al relatore nella parte finale della conferenza come è nella consuetudine degli incontri in sala.
Un’edizione quella di quest’anno che guarda sempre di più ai nuovi pubblici, anche distanti geograficamente. Finestre sulle attività dell’Associazione sono il sito internet, la diretta streaming delle conferenze sul canale YouTube, l’archivio on demand degli incontri in italiano, in inglese e in LIS. La newsletter digitale e la condivisione quotidiana di approfondimenti su tutti i canali social garantiscono una dimensione partecipativa e democratica e consentono il superamento dei limiti della dimensione fisica dell’evento. Quella di GiovedìScienza è una vera e propria comunità di appassionati in continua interazione.
Nell’ambito della trentaquattresima edizione si svolgerà la nona edizione del Premio Nazionale GiovedìScienza, il riconoscimento per la divulgazione scientifica rivolta ai ricercatori Under 35. Per il nono anno consecutivo verrà indetta una call per i ricercatori di tutta Italia, con un occhio attento anche all’imprenditorialità e all’innovazione – con i premi GiovedìScienza Futuro e Industria 4.0 – e il Premio speciale “Elena Benaduce” per le ricerche dedicate alla persona e al miglioramento della qualità della vita. (Per info: premio@centroscienza.it)
La 34a edizione di GiovedìScienza è ideata e organizzata dall’Associazione CentroScienza Onlus, promossa da Regione Piemonte e Comune di Torino, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e il contributo di: Fondazione CRT, Banca d’Alba, Camera di commercio di Torino, UniCredit Spa. In collaborazione con: Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Accademia delle Scienze di Torino, Città metropolitana di Torino, Ce.Se.Di Centro Servizi Didattici, Biblioteche Biviche Torinesi, Ambasciata di Francia – Institut Français. L’iniziativa si svolge nell’ambito del Sistema Scienza Piemonte. Social Media Partner: Torinoscienza. Partner tecnico: Acuson Srl Sistemi integrati multimediali. Supporter: Teatro Colosseo, TopiXi,. Associazione volontari Solidarietà Insieme2010. Per le traduzioni in LIS un particolare ringraziamento a: ENS Ente Nazionale Sordi, alla Città di Torino – Infoma disAbile, servizio per sordi e Exar.
Le luci e i suoni di Aurora
Inaugurazione: sabato 7 dicembre dalle 18.00 Torino Outlet Village Via Torino, 160 – Settimo Torinese
La XXII edizione di Luci d’Artista ospita quest’anno Aurora, una nuova opera luminosa e sonora realizzata da Alessandro Sciaraffa (Torino, 1976) appositamente per la Stele del Torino Outlet Village.
Il progetto è nato dalla confluenza virtuosa di visioni fra istituzioni pubbliche e soggetti privati. La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea è stata incaricata dalla Città di Torino di individuare l’artista e di curare il progetto per il Torino Outlet Village, sponsor di Luci d’Artista 2019 e ormai affermato polo attrattivo per una clientela sempre più internazionale e desiderosa del Made in Italy. È stato scelto Alessandro Sciaraffa, artista torinese, giovane, ma dal curriculum già significativamente consistente.
Nasce così l’idea di estendere il baricentro della tradizionale rassegna Luci d’Artista oltre i confini noti del capoluogo piemontese, ospitando nel programma di quest’anno il progetto luminoso pulsante di Alessandro Sciaraffa, che genera suggestioni dal forte impatto visivo e simbolico.
Attraverso l’utilizzo di videomapping ed effetti sonori, Alessandro Sciaraffa plasma un’aurora boreale sulla stele del Torino Outlet Village, trasformandola in una fronda splendente e prodigiosa che rischiara il cielo notturno, diventando richiamo e punto di partenza per una connessione spirituale, politica e sociale tra individuo e universo.
La Stele del Torino Outlet Village, realizzata – come l’intera struttura – dall’architetto Claudio Silvestrin, è alta 88 metri e svetta visibile da più punti della area di Torino e di Settimo Torinese. Nel 2017, al termine dei lavori, l’architetto aveva dichiarato “Ho pensato a un’architettura che fa da ponte per nuovi cieli e nuove terre”. Accogliendo questa intenzione, Sciaraffa la declina riproducendo un fenomeno naturale di luoghi lontani, un evento prodigioso che unisce suono, luce e vibrazioni ondulatorie in una visione cosmica che utilizza la luce per ricucire il tessuto urbano. Aurora è visibile dalla città, dal treno e dall’autostrada, ma anche dall’aereo e dalla Stazione Spaziale Internazionale.
Il termine aurora boreale è stato attribuito all’imponente fenomeno luminoso naturale da Galileo Galilei nel 1619. Aurora è anche il nome della divinità romana dell’alba, che viaggiava dall’est all’ovest annunciando il sorgere del sole, e sono proprio gli sciami di particelle solari che, spinte a grande velocità contro il campo magnetico terrestre urtano gli atomi presenti nell’atmosfera rarefatta, che si caricano di energia diventando luminosi.
Le aurore generano luce scintillante dai toni prevalentemente verdastri, con infinite sfumature di forme e colori, spesso accompagnate da suoni simili a sibili, crepitii, cinguettii, oppure inudibili se non attraverso apparecchiature capaci di captare le basse frequenze generate da questa manifestazione luminosa.
Con questa installazione Alessandro Sciaraffa racconta anche sé stesso e il suo percorso artistico, caratterizzato dalla presenza simbiotica di suono, tecnologia e natura, e in questo caso è la sua personale esperienza, al cospetto di una aurora boreale, ad essere narrata.
Le immagini e i suoni registrati durante la sua permanenza a Tiriberka di Murmansk in Russia sono stati tradotti sulla stele di Torino Outlet Village, dando vita a una corrispondenza tra suono visibile e luce sonora.
Captati alle basse frequenze, i suoni dell’aurora boreale vengono tradotti in un grafico multicolore che ne riverbera visivamente le sempre mutevoli, e altrimenti impercettibili, sfumature. Le immagini “noise” in movimento restituiscono i contorni mobili dell’aurora e gli effetti acustici sulla stele del Torino Outlet Village.
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ALESSANDRO SCIARAFFA
AURORA, 2019
a cura di Riccardo Passoni – Direttore GAM Torino
Stele del Torino Outlet Village
7 dicembre 2019 – 11 gennaio 2020
Tutte le informazioni: