ilTorinese

Inquilino sotto sfratto sequestra delegato del proprietario dell’appartamento

Giovedì mattina, gli agenti della Squadra Volante intervengono in corso Sclopis su richiesta di un Ufficiale Giudiziario. Durante le fasi di uno sfratto, la persona che doveva lasciare l’abitazione si era barricata in casa con il delegato della proprietà dell’immobile.

Sul posto, gli agenti, non ricevono risposta dall’interno dell’alloggio ai ripetuti inviti ad aprire la porta, ragione per cui, vista la situazione, la sfondano. In una delle stanze dell’appartamento gli operatori trovano due persone: il locatario dell’immobile, un italiano di 58 anni, e il delegato della proprietà, quest’ultimo visibilmente scosso. Gli agenti, bloccano immediatamente il cinquantottenne, il quale subito dichiara loro di essere armato. Nel giubbotto dell’uomo, i poliziotti trovano altre 26 cartucce.

Gli agenti appurano poi che nella mattinata di giovedì si doveva dare esecuzione a uno sfratto per morosità al quale partecipavano, oltre al locatario e al delegato della proprietà, l’Ufficiale Giudiziario e l’amministratore di condominio. Tutto sembrava procedere regolarmentetanto che l’inquilino moroso aveva anche firmato l’atto. Terminate le pratiche, i quattro si erano diretti verso l’uscita, in ordine uscivano prima l’Ufficiale Giudiziario e poi l’amministratore di condominio. In questo frangente, però, l’affittuario chiudeva la porta d’ingresso trattenendo con sé l’ostaggio. Una volta soli all’interno dell’appartamento, il cinquantottenne, mostrandogli l’arma, aveva minacciato ripetutamente il suo interlocutore dichiarando anche intenzioni suicide, prima che gli agenti facessero irruzione nell’alloggio.

I poliziotti hanno poi appurato che le stesse intenzioni suicide erano state inviate tramite messaggio all’ex moglie. Il reo, con a carico alcuni precedenti di polizia, veniva poi arrestato per sequestro di persona a scopo di estorsione e denunciato in stato di libertà per minacce aggravate.

Illusione

POESIE  di Sara Sciammaro

.
In questo tempo vuoto
di sogni e di speranze,
le azioni si ripetono
nella giostra delle finte emozioni,
da cui tutti siamo incantati,
che ci costringe a girare
con l’illusione di un premio.
.
Vorrei farti scendere
per mostrati cosa vedo da lontano,
ma l’inganno del divertimento
ti tiene intrappolato in un sistema
da cui non vuoi fermarti,
per paura di perdere tempo.
.
Così ti rifugi, come fanno tutti,
nella superficialità delle cose
ma tra la folla non riesco a trovarti
e scelgo di perderti,
perdendomi anch’io,
nel casino dei miei pensieri
in cui solo il silenzio
può condurmi in profondità
dove non m’importa essere capita

Un anno a Palazzo Civico

Oggi la Sala Rossa ha ospitato la tradizionale conferenza stampa di fine anno del Consiglio Comunale, tenuta dall’Ufficio di Presidenza: Francesco Sicari (presidente), Enzo Lavolta (vicepresidente vicario) e Viviana Ferrero (vicepresidente).

Il presidente Sicari ha ringraziato tutte e tutti i dipendenti del Consiglio Comunale e tutte le strutture che operano per il coinvolgimento di cittadine e cittadini. Ha poi ricordato le intitolazioni e le tante attività della Commissione Toponomastica, nonché il prezioso contributo dell’Associazione Consiglieri Emeriti, del Consiglio del Seniores, delle guide volontarie di Palazzo Civico e della Garante dei detenuti, a cui ha espresso la sua vicinanza per il lavoro che sta svolgendo.

Ha quindi evidenziato l’importanza di alcuni atti votati dalla Sala Rossa, tra cui la dichiarazione dello stato di emergenza climatica e il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre.

Nel ricordare che all’inizio del 2020 dovrebbe entrare a regime la dematerializzazione degli atti del Consiglio Comunale, Sicari ha ribadito la necessità di incrementare gli strumenti a disposizione della cittadinanza (nel 2019 sono stati discussi 16 “Diritti di tribuna”, con oltre 10mila firme raccolte, e 12 interpellanze del cittadino) e che la politica si riappropri di credibilità per avvicinare sempre di più cittadine e cittadini alle Istituzioni.

Dopo avere anch’egli ringraziato gli Uffici, il vicepresidente vicario Lavolta, nel descrivere i dati delle attività consiliari, ha sottolineato il numero delle volte in cui è saltato il numero legale in Consiglio Comunale (16 nel 2019) e degli atti approvati che hanno visto un’importante convergenza politica (più di 24 voti): più di 130. In un’ottica di partecipazione e trasparenza, ha ricordato che quest’anno sono anche state avviate le dirette audio delle Commissioni consiliari.

Infine, la vicepresidente Ferrero ha elogiato la comunità, la “piccola famiglia” del Consiglio Comunale, e ha affermato l’importanza della partecipazione alla vita politica delle varie comunità che compongono Torino. Per una città sempre più inclusiva, capitale dei diritti e dei beni comuni, e per un Comune sempre più aperto.

 

(dall’ufficio stampa di Palazzo Civico)

Paura per la bomba, ma era finta

A Settimo torinese gli artificieri dei carabinieri sono intervenuti  in via Cena sul luogo di ritrovamento di un  presunto ordigno che sembrerebbe presentare un timer. Il protocollo di sicurezza ha imposto l’ uso del cannoncino a distanza prima di avvicinarsi al manufatto. Contemporaneamente 2 cani antiesplosivi del nucleo carabinieri cinofili hanno effettuato  le dovute bonifiche dell’intera area. L’ordigno pare falso ma ben ricostruito.

Internet point sotto sequestro: impianto elettrico pericoloso

Giovedì mattina, poliziotti del Commissariato Barriera Nizza, insieme a personale dell’ASL TO1 – S.Pre.S.A.L. hanno effettuato un controllo di un locale commerciale adibito a Internet Point e Phone Center di via Berthollet nel quartiere San Salvario.

Agli operatori, il locale si è presentato in pessime condizioni igieniche. L’impianto elettrico, privo delle conformità, era di fattura precaria con rischio di sovraccarico, corto circuito o rischio elettrico a causa di contatto fisico con elementi sotto tensione. Il pavimento era attraversato da fili elettrici, in diversi punti si notava la presenza di muffe e materiali infiammabili. Il contatore elettrico era bloccato con un puntello al fine di evitare l’abbassamento automatico in caso di sovraccarico elettrico. Nel locale erano presenti numerosi computer e monitor accatastati. Accanto a questo materiale anche elettrodomestici di grandi dimensioni: un frigorifero, una lavatrice e uno scaldabagno.

Considerato il rischio per l’incolumità dei lavoratori e degli utenti della struttura commerciale si è proceduto al sequestro preventivo d’urgenza. Il locale si presentava inadeguato rispetto all’attività svolta sia dal punto di vista della sicurezza sia per la prevenzione degli incendi. Nel locale, inoltre, non era presente alcun estintore e il titolare non ha potuto esibire il documento sulla valutazione dei rischi in quanto in suo possesso.

Alla luce dei fatti, il titolare, un cittadino del Bangladesh di 41 anni è stato denunciato in stato di libertà

Un concerto senza steccati

“Canzoni Bianco&Nero” 

NELLA CIRCOSCRIZIONE 5

Giovedì 19 dicembre ore 21:00, con il patrocinio della Circoscrizione 5, torna “Canzoni in Bianco&Nero – dagli anni della TV in bianco nero ai giorni nostri”; concerto natalizio organizzato dalla Chiesa di Scientology di Torino con la collaborazione del “Service Audio&Luci” dell’IIS G. Peano. Musiche, generazioni cittadinanza senza steccati in una serata di periferia animata da Cico Cicogna, alla voce; Massimiliano Brizio, al piano; Alessandro Esposito, alle percussioni, con la partecipazione straordinaria di Cass, Raven Nikos con la canzone “Borgo Vittoria”. Il ricavato verrà devoluto favore del progetto Audio Musica dell’IIS G. Peano.

Dove e Quando

Giovedì 19 dicembre, ore 21:00
Via Cesalpino 11/A Torino, sala musica del Circolo Culturale Ricreativo IMPRESA TERRITORIO
Info: 347 98 11 901

I nuovi concerti di “Vitamine Jazz”

La  prossima settimana all’Ospedale Sant’Anna  prosegue la rassegna 

Questa settimana arriverà al centoquarantanovesimo concerto e alla sua terza stagione, organizzata per la “Fondazione Medicina a Misura di Donna” e curata da Raimondo Cesa. I concerti avranno inizio dalle ore 10.00 nella sala Terzo Paradiso in via Ventimiglia 3 aperta al pubblico, dedicata alle pazienti e ai loro cari.


Martedì 17 dicembre “Kind of Saxy 4et ”

Un quartetto di sassofoni tutto al femminile.

Sara Kari sax alto e arrangiamenti

Isabella Stabio sax soprano
Enza Maria Paolino sax tenore
Agnese M. Garufi sax baritono

Isabella Stabio
è una musicista versatile, attiva sia come solista che come camerista ed orchestrale sia nel
repertorio classico che in quello contemporaneo.
Esibitasi nel 2017 presso la Carnegie Hall di New York, ha partecipato a festivals nazionali ed internazionali
in Italia, Austria, Francia, Inghilterra, Polonia, Portogallo, Germania, Ucraina, Svizzera e USA.
E’ stata premiata in numerosi concorsi in Italia e all’estero, tra cui: Festival delle Arti di Bologna, (Primi premi), Golden Music Awards di New York e Grand Prize Virtuoso di Londra (2 ° premio). Inoltre vincitrice nel 2007 della prestigiosa borsa di studio Master dei Talenti Musicali della Fondazione CRT di Torino.
Isabella ha ottenuto il diploma ordinamentale e il diploma accademico di II livello in Sassofono con
il massimo dei voti e la lode al Conservatorio di Giuseppe Verdi di Torino, poi ha conseguito
all’unanimità il Diploma d’Etudes Musicales al Conservatoire National de Région di Lione (nella
classe del M° Jean Denis Michat).

Sara Kari
è una sassofonista jazz finlandese, italiana di adozione. Comincia lo studio del pianoforte a 7 anni.
Stimolata dall’ascolto dei dischi di Charlie Parker, cambia strumento a 11 anni immergendosi con passione nello studio del sassofono contralto. Si diploma al Pop & Jazz Conservatory di Helsinki nel 2013. Fra i vari progetti che la vedono coinvolta, suona come primo contralto nella big band del Jazz Club Torino.
Ha suonato in diverse rassegne jazz fra cui Torino Jazz Festival, Moncalieri Jazz Festival, Novara
Jazz Festival e Joroinen Music Festival e si è esibita in diversi paesi europei
come Finlandia, Italia, Svezia, Germania, Estonia e Spagna.

Enza Maria Paolino

A 22 anni consegue la laurea in Saxofono con ottimi voti al Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli.
A 28 anni si laurea con lode in Sociologia e in Comunicazione Pubblica e accede come borsista al Dottorato in Ricerca Sociale dell’Ateneo Federico II dove studia la musica anche nella sua dimensione comunicativa, sociale e culturale. Pubblica numerosi saggi sulla condizione giovanile e sulle espressioni musicali emergenti. Nel frattempo prosegue la sua attività concertistica suonando per la Rai e per il Regio Teatro di San Carlo di Napoli con artisti come Alan Parsons, Keith Emerson, Diane Schuur ed altri. Dal 2017 è titolare della cattedra di Saxofono presso il Liceo Musicale Statale “Ego Bianchi” di Cuneo.

Agnese Garufi
Ha una formazione itinerante tra diversi conservatori: prima a Messina, poi a Roma, Berlino ed infine Torino. Ha conseguito i Diplomi Accademici in Sassofono ed in Didattica della musica ed è abilitata all’insegnamento dello strumento alle scuole medie, dove lavora nella prima metà della giornata. La restante parte è dedicata ai sassofoni ed all’attività concertistica per lo più in gruppi di musica da camera ed orchestre.

Giovedì 19 dicembre sarà la volta del gruppo “Trio Acustico”

I piedi in Italia e il cuore in Brasile con il Trio Acustico, che propone un repertorio di brani tratti dalla tradizione melodica italiana arrangiati strizzando l’occhio ai ritmi e alle armonie della musica sudamericana.

Stefania Crema voce
Marco Ciccarelli chitarra
Bernardo Tonelli percussioni

Venerdì 20 dicembre il gruppo “Trio Russo Mogentale Silveira”

Vi porta in un viaggio oltre l’oceano, a sentire i suoni di un Brasile tropicale, attraverso diversi generi della musica brasiliana, dal samba al forró, dalla bossa nova allo choro.. insomma, un viaggio pieno di musica e colori. Un grande chitarrista italiano affianca due brasiliani: Gilson Silveira e Sabrina Mogentale

Pino Russo chitarra

Gilson Silveira percussioni

Sabrina Mogentale voce

Pino Russo

Pino Russo, eclettico chitarrista, plurilaureato, compositore ed arrangiatore. Docente di Chitarra Jazz al Conservatorio Verdi di Torino, è stato una colonna portante del Centro Jazz ed in seguito fondatore della Jazz School Torino.
Vari i riconoscimenti e premi tra cui: Incroci Sonori Jazz 2008, Premio Mancinelli al Concorso Massimo Urbani 2009, Premio Migliore Rivisitazione Classica al Barezzi-Live 2009.Ha suonato per svariati eventi tra cui: XXIII Festival Jazz en Lima (Perù), Grenoble Jazz Festival, Praga Jazz Festival, Annecy Jazz Festival, Acoustic Guitar Meeting di Sarzana, Linguaggi Jazz, Torino Jazz Festival, Ivrea Euro Jazz Festival, Antidogma Musica. Soprannominato “L’orchestra a sei corde” per la concezione estremamente dinamica della produzione sonora e del “gesto” chitarristico. Nella sua lunga carriera ha sviluppato un’intensa ricerca timbrica sulla chitarra esplorando diverse sonorità musicali attraversando Jazz, Bossa-nova, Musica Mediterranea, Contemporanea e Contrappunto Bachiano.

Gilson Silveira
Gilson Silveira è un percussionista brasiliano nato ad Ipoema, nello stato del Minas Gerais, che si è stabilito da molti anni in Italia. Ha collaborato con moltissimi artisti italiani e star internazionali del calibro di Anna Torroja e Miguel Bosé con cui ha registrato un Dvd live.
In Brasile ha lavorato in tour con successi teatrali di Chico Buarque di Hollanda e José Neto, con cantanti come Titane, Maurizio Tizumba, Marcos Buzana e tanti altri.
In Europa ha lavorato fra gli altri con Chande, Marcella Bella, Franco Mussida, Tullio De Piscopo, Dom Um Romao, Giobbe Covatta, Flavio Boltro, Sergio Caputo, José Feliciano, Laura Fedele, Pitura Freska, Linea C, Mau Mau, Massimo Colombo.

Sabrina Mogentale
Nata in Brasile da genitori musicisti, il padre un virtuoso chitarrista 7 corde e la madre pianista e cantante, Sabrina Mogentale figlia d’arte. In Brasile si laurea in Veterinaria ma la passione per la musica l’ha accompagnata fin da piccola, essendo cresciuta tra tanti accordi e melodie. Si trasferisce in Italia nel 2006 per studi nell’ambito della veterinaria, ma la sua strada inevitabilmente finisce per portarla ad essere protagonista della scena musicale torinese “brasiliana”. Collabora con diversi musicisti della citta’.

Napoli (FI): “Salvezza nazionale anche con il Pd?”

Ogni iniziativa che apra al dialogo è da salutare come benvenuta, e benvenuta è la suggestione salviniana di un comitato di salvezza nazionale. Qual è la traduzione concreta di questa formula? Per governare non basta un comitato, ci vuole un governo “di salvezza nazionale”. Un governo può essere di “salvezza nazionale” senza comprendere il PD e il M5s? E Forza Italia, il mio partito, canta sulla base dello spartito di Salvini, per cui fino a ieri era “mai un governo con il PD” e oggi dobbiamo dire sì a un governo anche con il PD?

Quando si parla dell’identità di un partito si parla della sua capacità di elaborare un’autonoma strategia politica, e su questa base aprirsi al dialogo con gli alleati e al confronto con gli avversari. Senza dover aspettare il permesso di Salvini o di Meloni. Chi volesse ridurre il confronto interno a Forza Italia a un infantile diktat “o dentro o fuori”, sappia che non fa il bene di Forza Italia perché vorrebbe trasformarla in una caserma e le caserme, si sa, non sono fatte per attirare il voto delle persone libere. Stiamo sulle cose: per esempio, l’amico Giorgetti rilanciando la proposta di Salvini non esclude un governo guidato da Draghi. Pensa davvero che l’ex presidente della BCE sia una personalità da bruciare per un governo elettorale che fa poche cose prima di tornare alle urne?

 

Osvaldo Napoli, Forza Italia

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Valérie Perrin “Cambiare l’acqua ai fiori”   -Edizioni e/0- euro 18,00

I fiori da innaffiare sono quelli sulle tombe, chi lo fa è la custode di un piccolo cimitero della Borgogna… e questo romanzo è bellissimo! Oscilla tra presente e passato, interseca più destini, ha sfumature gialle e sonda con profondità -ma anche leggerezza- vita, amore e morte.

L’autrice è la moglie del regista Claude Lelouche e forse la sua familiarità col mondo del cinema ha contribuito ad ammantare il libro di una levità che trascende la corposa mole di oltre 470 pagine. Protagonista è la guardiana di riposi eterni Violette Toussaint, donna complessa e affascinante, segnata da una vita difficile. Abbandonata alla nascita, sballottata tra più famiglie, ha sposato l‘avvenente scansafatiche e tombeur des femmes Philippe Toussaint. Dal loro infelice matrimonio è nata la piccola Leonine, dal tragico destino. Violette dopo aver fatto la casellante ferroviaria ha deciso di andare a vivere nella casetta del custode di un cimitero. Il marito, che odia tutto di quel posto, finisce per abbandonarla, scomparendo dal suo orizzonte. Lei invece diventa il punto fermo dell’umanità dolente che ha lutti da elaborare, e la guardiana di chi riposa nelle tombe limitrofe al giardino e all’orto (che cura con amore). Pochi luoghi -come quelli di sepoltura- sono crocevia privilegiati di innumerevoli vite e di persone che Violette accoglie nel suo salotto, offrendo tè e dosi massicce di conforto. Nelle sue stanze transitano uomini e donne, giovani e anziani, schiantati dal lutto, dai rimpianti o invischiati in rese dei conti con chi non c’è più. O, ancora, con ceneri di amanti segreti da spargere sulla lapide del grande amore, la cui vita è stata tarpata dal destino infausto. E Violette finirà per far pace con il suo immenso dolore proprio grazie agli incontri con personaggi la cui bellezza lascio a voi scoprire. E….fidatevi non è per niente un libro triste.

 

Andra e Tatiana Bucci “Noi bambine ad Auschwitz”   -Mondadori-   euro 17,00

La loro è una storia che non va dimenticata, perché non si parlerà mai abbastanza dell’orrore dell’Olocausto. Le sorelle Bucci, Liliana (detta Tatiana) e Alessandra (detta Andra), sono fra i pochissimi bambini sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz. Catturate a Fiume insieme ai familiari nel 44, quando avevano 6 e 4 anni, precipitarono nell’inferno. La loro salvezza forse è dovuta all’ imperscrutabile ruota del destino, al fatto che il padre fosse cattolico o alla forza protettrice della madre internata in un’altra baracca del loro campo. O più probabilmente al fatto che furono scambiate per gemelle, dunque soggetti interessanti per gli studi del dottor Mengele. E’ così che scamparono alle selezioni sulla rampa che decidevano chi viveva e chi finiva subito nelle camere a gas. Insieme al cuginetto Sergio vengono spedite nel Kinderblock dei bambini destinati alle più atroci sperimentazioni mediche. Il lager delle piccole cavie, di cui le sorelle Bucci raccontano tutto l’orrore. Il freddo, la fame, i giochi nel fango, le fugaci visite della mamma. Ma soprattutto le cataste di cadaveri ammassati in attesa di “passare per il camino”, l’unico modo di uscire dal campo di concentramento. Come si cresce circondate da tanto orrore? Finendo per pensare che questa quotidianità sia “normale”; ci si abitua alla morte e in qualche modo la paura si alleggerisce. Diverso sarà il destino del cugino, vittima di uno spietato inganno. Le SS radunarono i bambini chiedendo loro chi voleva rivedere la mamma: 20 piccoli fecero un passo avanti nella speranza, tra loro anche Sergio. Scomparvero nei sotterranei della scuola Bullenhuser Damm di Amburgo, dove subirono prima le iniezioni di bacilli tubercolari, poi l’asportazione chirurgica dei linfonodi ascellari (documentate da foto orripilanti), e finirono per essere tutti impiccati. Nei campi della morte di Auschwitz – Birkenau furono deportati più di 230.000 bambini; solo poche decine di loro sono sopravvissuti. Le sorelle Bucci sono tra questi e oggi non si stancano mai di raccontare l’indicibile, pregando che non si ripeta.

 

Bret Easton Ellis “Bianco”   -Einaudi-   euro 19,00

Ci sono tante cose in questo libro: ricordi, aneddoti, film, gay, femminismo, ossessioni anti-Trump… sostanzialmente una critica della società odierna. E Bret Easton Ellis non è certo uno che le manda a dire. Diventato famoso a soli 21 anni, nel 1985 con “Meno di zero”, a cui sono seguiti altri romanzi di successo (come “American Psycho”), ora mette a ferro e fuoco l’America con le sue mille contraddizioni; e in senso più globale, il mondo odierno avvitato su se stesso in una bieca omologazione.

Ellis segue una freccia temporale e parte dagli anni 70, quando il mondo era ancora a misura degli adulti e non ruotava, come oggi, intorno ai bambini. Lui era un ragazzino californiano che cresceva a Sherman Oaks:, tipica infanzia della classe   medio-alta bianca. Andava a scuola da solo, leggeva i romanzi che voleva e guardava impunemente film horror, non aveva bisogno che un grande gli tenesse sempre la mano. Cresceva con i suoi coetanei scoprendo il mondo insieme a loro, lontano dai genitori (che in pratica non esistevano) e non c’erano suicidi di ragazzi fragili e bullizzati sui social. Non necessariamente un’adolescenza più dorata; ma sicuramente più sensata di quella imperante oggi.

Poi ci sono le incursioni nel mondo del cinema, a partire da “American Gigolo” che vide a 14 anni, seguito da altre pellicole come “In cerca di Mr. Goodbar che solleticarono la sua sensibilità adolescenziale. Ma anche Premi Oscar più recenti, di cui commenta trame, regie e recitazione.

Poi arriva agli anni 80 newyorkesi in cui abitò nello stesso palazzo di Tom Cruise. E ancora, il periodo successivo al primo successo letterario, i rigidi orari di scrittura per pubblicare altri libri, gli incontri e le relazioni con altri gay, i suoi rapporti con la millenial generations e tanto altro ancora. Compreso quell’11 settembre in cui Ellis era a Manhattan e “Tutta la città era stata inghiottita da quella tragedia….potevi letteralmente annusarla nell’aria…” .

 

 

 

 

 

 

 

 

Nuoto: Assoluti, nuovo titolo italiano per Alessandro Miressi

 Sul podio anche Trombetti e Pasquino

Un oro e due bronzi. Si arricchisce il bottino di medaglie dei nuotatori piemontesi al Campionato Italiano Open di nuoto (vasca lunga), tenutosi a Riccione.

Due terzi posti si sono aggiunti a quelli dei giorni scorsi (a questo link il resoconto), ma a splendere nella seconda giornata è il titolo italiano conquistato da Alessandro Miressi nei 100 stile libero. 48’’22 il tempo del 21enne atleta di Fiamme Oro e Centro Nuoto Torino, campione europeo in vasca lunga e vicecampione europeo in vasca corta in carica. Suoi sono gli ultimi due tricolori primaverili, così come i record italiani della distanza in vasca da 50 e da 25 metri (rispettivamente 47’’92 e 45’’90). Oggi l’allievo di Antonio Satta ha centrato il suo terzo oro assoluto davanti a Ivano Vendrame (Esercito/Larus Nuoto, 48’’38) e Santo Condorelli (Aurelia Nuoto, 48’’55), confermandosi il più veloce azzurro della gara regina. Terzo al passaggio di metà gara in 23’’11, Alessandro ha rimontato nei secondi 50 metri (25’’11), superando lo stesso Condorelli e Lorenzo Zazzeri. Unico rammarico in una giornata positiva, peraltro all’indomani del bronzo ottenuto sui 50 stile libero, è stata la mancata qualificazione ai Giochi Olimpici, per i quali – secondo tabella dei tempi limite – era necessario nuotare al di sotto dei 48 secondi netti.

Importante conferma anche per Francesca Pasquino, ieri terza sui 50 dorso e oggi nuovamente terza nella doppia distanza. La 17enne atleta tesserata per i Nuotatori Canavesani e allenata da Gianni Anselmetti ha fermato il cronometro sull’1’01’’41, stabilendo il nuovo record personale e migliorando il precedente di 1’02’’21 fissato agli Assoluti primaverili dello scorso aprile, proprio allo stadio del nuoto di Riccione. A vincere i 100 dorso è stata Margherita Panziera (Fiamme Oro/CC Aniene, 59’’75), seguita da Carlotta Zofkova (Carabinieri/Imolanuoto, 1’00’’64). Bronzo, quindi, per Francesca, che l’estate scorsa ha vestito la maglia azzurra ai Campionati Europei Junior di nuoto ed è stata convocata in nazionale giovanile anche per gli Europei Youth di salvamento.

Sul terzo gradino del podio è salita anche Luisa Trombetti (Fiamme Oro/Rari Nantes Torino), all’ennesima medaglia tricolore di carriera nei 400 misti. Oggi ha concluso con il tempo di 4’47’’ netto, alle spalle di Ilaria Cusinato (Fiamme Oro/Team Veneto, 4’41’’04) e Sara Franceschi (Fiamme Gialle, 4’43’’26).