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Portare il teatro fuori dal teatro. Ogni piazza un palcoscenico

A partire dal 15 Giugno verranno riaperti i teatri e cinema d’Italia e gli italiani potranno tornare a fare ciò che hanno sempre fatto: non andarci.

Battute a parte, la riapertura di cinema e teatri il 15 giugno è una buona notizia, ma solo a livello teorico. Chi scrive è un attore, conduttore e comico: in passato si sarebbe detto (esagerando) “showman”, oggi va di moda “performer”. Sempre chi vi scrive, fa parte di quel 90% (anche 95 volendo) di lavoratori che vive il mondo dello spettacolo non dalla parte privilegiata di esso ma dalla parte di chi, giorno dopo giorno, si inventa qualcosa per andare avanti. E quindi dovrebbe essere felice della riapertura di cinema e teatri il 15 Giugno; ed è felice di ciò, ma soltanto a livello teorico…

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Portare il teatro fuori dal teatro. Ogni piazza un palcoscenico

Giovani nello sport con Play Your Future

I giovani che vogliono lavorare nel mondo dello sport possono aderire a Play Your Future. L’iniziativa è stata  lanciata da 1 Caffè Onlus e ha il patrocinio della Città di Torino, in collaborazione con il gruppo internazionale della sport industry Awe Sport

Il progetto si rivolge ai ragazzi torinesi tra i 18 e i 25 anni. Ci si iscrive su  piattaforma online  per ricevere gratuitamente un “libro-sfida”, dedicato al percorso formativo e d’approfondimento per accedere all’esame finale. I ragazzi più meritevoli  guadagneranno un posto per uno stage retribuito nelle aziende che parteciperanno al progetto. Ha già aderito  Awe Sport, una squadra di cinquanta persone che lavoro in ambito  internazionale nel mondo sportivo: offrirà un posto nella sede torinese da febbraio a luglio 2021.

Serie A, il campionato ricomincia con Torino-Parma

Torino-Parma alle 19.30, Verona-Cagliari alle 21.45 di sabato 20 giugno darà il via al Campionato di calcio

Poi  Atalanta-Sassuolo alle 19.30 e Inter-Sampdoria alle 21.45 di domenica 21 giugno. E’ questa la programmazione per la ripartenza del campionato di serie A, che prevede i recuperi della 25/a giornata, sesta di ritorno. Così ha comunicato la Lega serie A.

In fiamme la gelateria Miretti

Dopo due mesi di chiusura forzata per il lockdown la storica gelateria Miretti di corso Matteotti dovrà ancora tenere le serrande abbassate chissà fino a quando, per un incendio che nella notte ha distrutto parte del locale.

Una volante della polizia passata davanti alla gelateria verso le 2 di mattina ha notato il fumo ed ha avvisato i vigili del fuoco, consentendo di limitare i danni.

La causa del rogo è un cortocircuito. Tanta la solidarietà dei torinesi sulla pagina Facebook del celebre locale. Il titolare Lorenzo La Porta ringrazia tutti e assicura che riaprirà appena sarà possibile per offrire ancora un po’ di dolcezza ai torinesi e ai turisti golosi.

Coronavirus, crescono i pazienti guariti. Altre nove vittime, in calo i ricoveri in terapia intensiva

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 16 di domenica 31 maggio

18.575 PAZIENTI GUARITI E 3.034 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 18.575(+329 rispetto a ieri): 1.937 (+8) in provincia di Alessandria, 920 (+14) in provincia di Asti, 724 (+7) in provincia di Biella, 1.859 (+62) in provincia di Cuneo, 1620 (+19) in provincia di Novara, 9.684 (+202) in provincia di Torino, 814 (+11) in provincia di Vercelli, 887 (+4) nel Verbano-Cusio-Ossola, 130 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 3.034sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.867

Sono i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.867 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 646 Alessandria, 233 Asti, 203 Biella, 377 Cuneo, 333 Novara, 1.700 Torino, 212 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.637 (+54 rispetto a ieri, di cui 16rilevate nelle Rsa e 18 asintomatiche) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.925 in provincia di Alessandria, 1.831 in provincia di Asti, 1.034 in provincia di Biella, 2.779 in provincia di Cuneo, 2.702 in provincia di Novara, 15.607 in provincia di Torino, 1.304 in provincia di Vercelli, 1.108 nel Verbano-Cusio-Ossola, 252 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 95 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 58 (2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 973 (15 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.130

I tamponi diagnostici finora processati sono 319.133, di cui 176.904 risultati negativi.

Non indossavano la mascherina, multe da 400 euro a una trentina di giovani

Ventisette in tutto, per la maggior parte ragazzi della movida torinese,  le persone che  sono state sorprese e multate  nel week end a Torino perché prive di mascherina all’aperto.

E ogni sanzione comminata dalla polizia è di  400 euro, ridotti a 280 se pagati nei 30 giorni. L’obbligo delle mascherine è  infatti previsto fino al 2 giugno.

Piemonte, la produzione economica riparte quasi al completo

La produzione economica del Piemonte, misurata con l’indicatore grezzo della quota di personale in attività e non sottoposta a restrizioni per l’emergenza sanitaria, ha raggiunto il 98% rispetto a quella registrata prima della crisi; la mobilità dei piemontesi, misurata come numero di spostamenti rispetto a inizio gennaio 2020, si è attestata al 74,9% ed ha raggiunto l’83% a Torino, a conferma della ripresa del lavoro e della vita sociale.

Sono i principali aspetti contenuti nel 3° rapporto che Ires Piemonte ha presentato  al Gruppo di monitoraggio istituzionale della Fase2, coordinato dal vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, e al quale partecipano i presidenti di Provincia, i sindaci delle città capoluogo, l’Unità di Crisi, le associazioni degli enti locali con il coordinamento delle Prefetture ed i capigruppo consiliari, e che ha il compito di monitorare l’andamento della situazione socio-economica in relazione alle misure assunte per contrastare l’epidemia e alla loro graduale rimozione.

Tra gli altri contenuti del rapporto si segnala che:

– le imprese piemontesi hanno fatto ampio ricorso al Fondo di garanzia, a dimostrazione delle fatto che la crisi ha colpito l’attività produttiva in tutte le diverse aree del Piemonte; la percentuale di richieste inferiori a 25.000 euro si attesta attorno al 90% del totale;

– nei mesi di marzo e aprile si è ovviamente riscontrata una marcata riduzione delle assunzioni, soprattutto nei settori dell’amministrazione, della ristorazione, dello spettacolo e degli esercizi commerciali, a fronte di un considerevole incremento di personale sanitario e di addetti alla consegna delle merci;

– la quota di personale della Pubblica amministrazione in lavoro agile si è ridotta al 60% del personale, mentre a fine aprile si attestava al 77,3% del totale.

Addio a Beppe Barletti, volto del calcio in tv

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E’ morto Beppe Barletti, volto tv storico della Rai, pensionato dal 1993

Il cronista sportivo avrebbe compiuto 92 anni  30 settembre.

Per tante stagioni ha raccontato  le partite della Juventus e del Torino per 90′ Minuto e Domenica Sprint, a partire dagli anni 70. Per la  Rai seguiva pure  automobilismo, atletica e basket. Tra le sue interviste, anche oltre lo sport, quella al cardiochirurgo Chris Barnard. Fino a poco tempo fa lo si vedeva sempre allo Sporting, il circolo torinese della stampa.

Microcredito, la Regione: “Il Piemonte non lascia indietro nessuno”

Approvata una misura a sostegno anche dei soggetti «non bancabili», che non potrebbero accedere ad alcun tipo di credito. Gli assessori Chiorino e Tronzano: «La politica, soprattutto in questo particolare momento, ha il dovere di aiutare tutti, nella speranza che anche le imprese più in difficoltà possano trovare la forza di rialzarsi e ripartire».

E’ stata approvata nell’ultima seduta della Giunta regionale  una delibera dedicata alle micro imprese «non bancabili», ovvero a quelle realtà lavorative che devono poter accedere ai finanziamenti ma che non sono in grado di fornire le garanzie necessarie da parte degli Istituti di credito per poter ottenere i prestiti necessari per far ripartire le loro attività.

«Si tratta di un’operazione che si innesta in un disegno complessivo che vuole provare a coprire tutte le esigenze – spiegano gli assessori regionali al Lavoro, Elena Chiorino e alle Attività Produttive, Andrea Tronzano – La politica deve aiutare anche le imprese non bancabili che devono essere aiutate a superare la crisi poi sarà il mercato a determinare il loro successo o meno».

Il limite massimo di finanziamento è pari a 25mila euro ed il limite minimo è di 3mila euro e sarà garantito all’80 per cento dal fondo di garanzia a costo zero.

Il fondo opera come garanzia «sostitutiva», per cui gli Istituti di credito non potranno richiedere ulteriori garanzie al soggetto beneficiario; Il finanziamento deve essere rimborsato, a rate mensili, all’Istituto di credito nel termine massimo di 48 mesi (di cui 3 mesi di pre ammortamento) per i finanziamenti di importo pari o inferiore a 10mila euro e nel termine massimo di 72 mesi (di cui 6 mesi di pre ammortamento) per i finanziamenti di importo superiore e comunque entro il limite massimo 25mila euro. Il Fondo ha attualmente una dotazione di tre milioni e 200 mila euro.