ilTorinese

Maltempo, impegnati uomini e mezzi Anas

L’ondata di eccezionale maltempo che sta colpendo il Nord-Ovest dell’Italia ha determinato la chiusura al transito di diverse strade statali interessate da locali esondazioni dei corsi d’acqua, frane e, in quota, dalla caduta di alberi in carreggiata a causa della neve. Le squadre di intervento e il personale tecnico di Anas sono al lavoro senza sosta per garantire la sicurezza e ripristinare la viabilità laddove interrotta.

 

In Piemonte, nell’ambito della Città Metropolitana di Torino, è stata riaperta al traffico la statale 589 “dei Laghi di Avigliana”, precedentemente chiusa dal km 11,800 al km 13,550, in località Bruino a causa di un allagamento.

In Liguria sono state riaperte al traffico la statale 29 “del Colle di Cadibona”, a Dego, e la statale 334 “del Sassello” a Stella, in provincia di Savona.

 

In Piemonte, per l’innalzamento del fiume Sesia restano provvisoriamente chiusi i ponti lungo la statale 142 “Biellese” tra Romagnano Sesia e Gattinara, nelle province di Novara e Vercelli, e la statale 299 “Di Alagna” a Serravalle Sesia in provincia di Vercelli.

 

Nel Verbano-Cusio Ossola sono chiuse altre strade. A causa dell’innalzamento del fiume Strona, permane in vigore la chiusura della statale 229 “del Lago D’Orta” a Omegna. La SS549 “di Macugnaga” è chiusa invece a causa della presenza di materiale in carreggiata per l’esondazione del torrente Anza al km 10, a Calasca-Castiglione. Sempre sulla statale sulla SS549 è in vigore la chiusura di un tratto di 2,5 km all’altezza di Bannio Anzino a causa di una frana. In modalità preventiva, a causa dell’allerta idrogeologica, non si transita lungo la SS659 “delle Valli Antigorio e Formazza” a Cascate Toce, nel territorio comunale di Formazza e più a valle, al km 32, sempre nel territorio comunale di Formazza, dove si è verificato un movimento franoso.

 

Nell’ambito della Città Metropolitana di Torino è chiusa per allagamento la statale 460 “di Ceresole” a Leinì con deviazione della circolazione sulla viabilità locale. Chiusa al traffico anche la statale 25 “del Moncenisio” a Giaglione per l’innalzamento dei corsi d’acqua in prossimità del tracciato stradale e a Chiusa San Michele a causa di un allagamento.

 

Al confine tra Piemonte e Lombardia a causa dell’esondazione del fiume Sesia è chiusa la statale 596dir “Dei Cairoli” in località Candia Lomellina, in provincia di Pavia.

 

In provincia di Alessandria si registra infine la chiusura della statale 494 “Vigevanese” per un tratto di circa 3 km tra Alessandria e Valenza per la presenza di fango in carreggiata.

 

In Valle d’Aosta a causa di una frana è chiusa al traffico la statale 26 “della Valle d’Aosta” a Montjovet. Inoltre, permane temporaneamente chiusa al traffico la statale 27 “del Gran San Bernardo” all’altezza di Etroubles a causa della presenza di alberi e rami in carreggiata sollecitati dall’intensa nevicata. Statale chiusa anche a Saint-Rhèmy-en-Bosses per un movimento franoso e la presenza di un albero in carreggiata.

 

Capitale Italiana del Libro 2026, la candidatura di Carmagnola

Carmagnola, 17 aprile 2025 – È stata presentata oggi, nella Sala Consiliare del Comune di Carmagnola, la candidatura ufficiale della città al titolo di Capitale Italiana del Libro 2026, prestigioso riconoscimento promosso dal Ministero della Cultura. Alla conferenza stampa hanno preso parte il Sindaco Ivana Gaveglio, il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Alessandro Cammarata, la project manager e coordinatrice della candidatura Costanza Casali, e Nicolas Ballario, advisor per la comunicazione del progetto.

«Una candidatura che parte da lontano, ma guarda al futuro»

Nel suo intervento, il Sindaco Ivana Gaveglio ha spiegato le motivazioni alla base della candidatura:
«Carmagnola è da anni una città impegnata nella promozione della lettura e della cultura, come dimostra il riconoscimento di “Città che legge” ottenuto fin dal 2018. Ogni anno organizziamo e patrociniamo un ricco calendario di appuntamenti, tra cui
Portici da Leggere, Letti di Notte, Il Libro del Mercoledì, Aperilibro, la Settimana dell’Otium, la Festa del lettore e molte altre iniziative che coinvolgono scuole, famiglie e associazioni. Dal 2018 sosteniamo anche la pubblicazione della rivista culturale Panorama Carmagnolese e, da quest’anno, abbiamo avviato il progetto Samsara – Il ciclo delle idee, un nuovo spazio per la crescita culturale condivisa.

Ma questa candidatura non guarda solo al presente: affonda le sue radici in una storia profonda e identitaria. La nostra città è citata da Alessandro Manzoni nel titolo e nel cuore di una delle sue tragedie più significative, “Il Conte di Carmagnola”, è legata a figure illustri del passato e del presente, solo per citarne alcune, come Francesco Bussone, capitano valoroso della tragedia manzoniana, Santorre di Santarosa, patriota che a Carmagnola la notte del 10 marzo 1821 stampò lo storico proclama “Dichiarazione e canto dei Piemontesi”, studiosi e religiosi come Giacinto Carena e il venerabile Giuseppe Bartolomeo Menochio, la beata Maria Enrichetta Dominici (beatificata nel 1978) e santa Maria Francesca Rubatto, canonizzata nel 2022, fino a personalità contemporanee come il compianto storico dell’arte Giovanni Romano, recentemente scomparso, il professor Gian Giacomo Fissore (1940-2019), figura di spicco della diplomatica e della paleografia italiana, e lo scrittore di successo Davide Longo

Esondano i fiumi del Torinese, Coldiretti:  già perso un migliaio di ettari di coltivazioni

Primi danni per oltre 2 milioni

Le esondazioni in corso stanno colpendo soprattutto le coltivazioni del Canavese, il Ciriacese, la Bassa Valle di Susa, la val Sangone e il Pinerolese. Al momento risultano circa un migliaio di ettari di coltivazioni andate perse in tutto il Torinese. La Dora Baltea è esondata allagando, secondo una prima stima, oltre 500 ettari di campi appena seminati a mais. Gli agricoltori riferiscono anche di stalle evacuate per l’arrivo della piena di Dora Baltea e Chiusella a Strambino. La sommersione sotto 3 metri di acqua sta portando anche u na grande quantità di sedimento: fanghiglia che coprirà i campi per molti giorni anche quando le acque si saranno ritirate. I territori più colpiti risultano, al momento, nei comuni di Strambino, Vestignè, Vische, Fiorano, Pavone e in generale tutta la piana del nodo idraulico di Ivrea.
Esondato anche il Malone che non si sta limitando ad allagare i campi ma li sta erodendo portando via la terra e i semi appena sotterrati.
Esondazioni anche lungo l’asta dell’Orco e i suoi affluenti come la Malesina e lungo il basso corso della Dora Riparia dove risultano sommersi i campi della piana agricola tra Caselette e Alpignano. Altri campi allagati si registrano a Caselette e Druento.
Nel Pinerolese esondato il Lemina che ha invaso i campi seminati a mais.
«È ancora presto per fare delle stime dei danni – precisa il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Ma da una prima stima, in difetto, possiamo ipotizzare oltre 2 milioni di euro solo di coltivazioni andate perse, ma tenendo conto dei costi delle risemine, del ripristino dei terreni, delle nuove lavorazioni dei campi, delle nuove fertilizzazioni e anche del ripristino della viabilità interpoderale i danni potrebbero triplicare. Il problema è che i campi erano stato appena seminati a mais, mentre stavano crescendo grano e orzo. Dove il seme è appena stato posato la terra è soffice e viene dilavata facilmente e dove l’acqua ristagna i semi marciscono. Sulle coltivazioni in crescita, le radici delle piante ancora giovani vengono asfissiate dalla permanenza dell’acqua e i fusti sommersi dalla fanghiglia. Inoltre le piene stanno erodendo i terreni, stanno facendo franare versanti e portano via le stradine dei campi. Un altro grave danno è causato dall’allettamento delle giovani piante che appesantite dall’acqua e piegate dal vento in buona parte porteranno marciumi».

Sedicenne e diciottenne tentano rapina in Metro

Due giovani italiani, di 16 e 18 anni, sono stati sottoposti dalla Polizia di Stato, su disposizione della Procura della Repubblica di Torino, alla misura della custodia cautelare in carcere, uno, e degli arresti domiciliari l’altro, per una tentata rapina.

I due indagati, mentre viaggiavano all’interno di un vagone della metropolitana, si avvicinavano a due coetanei e, con tono minaccioso, chiedevano di consegnare i soldi e tutto ciò che avevano nelle proprie tasche.

Alla opposizione delle vittime, i due erano costretti a desistere dal consumare la rapina, anche se, prima di scendere dal vagone, colpivano con schiaffi e pugni una delle vittime.

I successivi accertamenti effettuati dai poliziotti del Comm.to di P.S. Centro hanno permesso di individuare i due ragazzi e di eseguire nei loro confronti l’ordinanza applicativa delle misure cautelari.

Alessandro Rubini nuovo direttore del Polo del ‘900

Il Polo del ‘900 ha un nuovo direttore, scelto all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione, Alessandro Rubini, milanese,  classe 1980

Alessandro Rubini è il nuovo direttore del Polo del ‘900, scelto all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione, in sostituzione di Emiliano Paoletti, che si è dimesso per assumere un incarico in altra città.
La commissione nazionale è stata presieduta dal professor Stefano Baia Curioni ed era composta da esperti come Valentina Bondesan, Linda Di Pietro, Rosa Tarantino  e Francesca Velani.
Su una rosa di cinque candidati al Consiglio di Amministrazione è stata decisa la nomina di Rubini. Parole di elogio sono giunte anche da Alberto Sinigaglia, presidente del Polo, che ha ribadito che Rubini ha una notevole profondità di pensiero e una visione innovativa e internazionale. Per Sinigaglia non si poteva fare scelta migliore.

Rubini, classe 1980, milanese, laureato in Economia Aziendale per l’Arte, la Cultura e la Comunicazione  presso l’Università Bocconi di Milano nel 2004, fino al 2019 ha ricoperto il ruolo di project manager presso la Fondazione Cariplo dove ha condotto e coordinato programmi di valorizzazione e governance  del patrimonio culturale. Il suo ultimo ruolo ricoperto tra il 2023 e il 2024 è stato quello di coordinatore generale del MEET, Centro di Cultura digitale.

Mara Martellotta

Nivà inaugura la sua nuova gelateria in Piazza Vittorio

Nel cuore di Torino, Nivà inaugura la sua nuova gelateria in Piazza Vittorio Veneto 8, un luogo dove la tradizione sabauda incontra l’innovazione artigianale. Per celebrare questa apertura, Nivà presenta “Crema Reale 1825”, un gusto che rende omaggio alla storia della piazza, celebrando i 200 anni dalla sua ristrutturazione. Gli ingredienti scelti sono quelli più amati dai torinesi dell’Ottocento: lo zabaione, la nocciola e il cacao. Un gusto sontuoso, cremoso, dalla struttura ricca e dal profumo avvolgente, che accompagna idealmente il visitatore in una passeggiata tra le arcate storiche di Piazza Vittorio.

Ci sono storie che nascono dall’amore per la genuinità e la tradizione, come quella di Nivà, una realtà familiare iniziata quasi quarant’anni fa sotto una buona stella – quella Michelin – con il ristorante “Bontan”, aperto da Diana De Benedetti e Silvio Rivolta sulla collina torinese nel 1988. Da allora, l’amore per le materie prime di qualità è la base di un progetto che oggi unisce due generazioni e otto gelaterie tra Torino, la città dove tutto è iniziato, Cannes, Porto e Lisbona.

In questi giorni Nivà ha spostato la sua storica gelateria di Piazza Vittorio dall’altro lato della piazza, al nr. 8.  Il nuovo locale, più grande, incarna perfettamente lo spirito di Nivà e, in uno dei luoghi più figurativi e amati della città, unisce la solidità della tradizione sabauda con la creatività delle nuove generazioni, offrendo ogni giorno prodotti che raccontano una storia autentica fatta di famiglia, passione e qualità.

Oggi il progetto Nivà è seguito da Diana e dai suoi figli, Dalia e Daniel, ognuno con il suo ruolo e tutti accomunati da un’unica grande passione, quella per il cibo. Grazie ai suoi viaggi, Dalia –ex concorrente di MasterChef, oggi foodteller e appassionata viaggiatrice – porta da Nivà nuovi concept e ispirazioni di gusto e rappresenta una fonte inesauribile di creatività e ricerca. Le sue storie di gusto prendono vita anche su Instagram: @daliarivolta.

Daniel, molto spesso dietro il bancone, è l’anima creativa della famiglia e a lui è affidata anche la comunicazione del gruppo. A loro da molti anni si è unito Roberto, ex farmacista che, con grande sapienza mescola ingredienti e studia le ricette trasformando le idee di famiglia in gelati apprezzatissimi anche all’estero.

 

LA NUOVA GELATERIA NIVÀ IN PIAZZA VITTORIO VENETO: UN DIALOGO TRA STORIA E INNOVAZIONE

Il nuovo locale incarna perfettamente l’anima del marchio: coniugare la tradizione con lo spirito contemporaneo. Le volte storiche dialogano con luci dal design organico e materiali moderni, senza contrasti netti. Elementi tecnologici e decorativi si integrano naturalmente, creando un ambiente immersivo. Il risultato è un luogo che supera la distinzione tra conservazione e innovazione, offrendo un’esperienza sensoriale unica.

La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 cede al tie-break a Vallefoglia

La stagione della Reale Mutua Fenera Chieri ’76 iniziata al PalaFenera con un tie-break vinto contro l’Igor Gorgonzola Novara si conclude al PalaFenera con un tie-break perso contro la Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia nella finale dei Playoff Challenge A1 Tigotà. La formazione di coach Pistola accede dunque alla terza competizione continentale e conquista la sua prima storica qualificazione a una coppa europea.
La partita, fatta di fasi alterne, alti e bassi, scambi molto intensi e serie di errori, premia dopo due ore e mezza la formazione che ha il merito di crederci di più. Vinto 25-15 un primo set senza storia, Chieri subisce la reazione di Vallefoglia che conquista le due successive frazioni a 21 e 20. Con gli ingressi di Guiducci e Omoruyi le biancoblù ritrovano equilibrio e ritmi aggiudicandosi il quarto set 25-16. Nel tie-break sul parziale di 7-3 la partita sembra in mano alle chieresi, ma trascinate da Bici (chiuderà con 30 punti e un meritatissimo premio di MVP) le ospiti girano il punteggio ed esultano 12-15.
Finisce così, con tanta amarezza, la settima stagione del Chieri ’76 in A1, mentre Vallefoglia corona il quarto anno nella massima categoria riportando la pallavolo marchigiana in Europa dodici anni dopo Urbino.

Reale Mutua Fenera Chieri ’76-Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia 2-3 (25-15; 21-25; 20-25; 25-16; 12-15)
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Van Aalen 2, Gicquel 17, Alberti 10, Gray 11, Skinner 21, Buijs 8; Spirito (L); Guiducci, Rolando, Anthouli 4, Omoruyi 6. N. e. Bednarek, Lyashko, Cavaglià (2L). All. Bregoli; 2° Rostagno.
MEGABOX ONDULATI DEL SAVIO VALLEFOGLIA: Kobzar, Bici 30, Weitzel 15, Candi 12, Giovannini 12, Lee 8; De Bortoli (L); Perovic. Carletti 2, Feduzzi, Micheletto. N. e. Lazda, Torcolacci (2L). All. Pistola; 2° Petruzzelli.
ARBITRI: Caretti e Verrascina di Roma.
NOTE: presenti 1253 spettatori. Durata set: 21′, 29′, 30′. 26′, 20′. Errori in battuta: 9-14. Ace: 5-6. Ricezione positiva: 60%-64%. Ricezione perfetta: 28%-36%. Positività in attacco: 50%-47%. Errori in attacco: 7-10. Muri vincenti: 7-4. MVP: Bici.

La cronaca
Primo set – Gicquel mette a terra il primo pallone. Si prosegue punto a punto fino al 6-6 quando Chieri con Gray e Gicquel ottiene il primo doppio vantaggio (8-6). Il distacco sale a 3 punti dopo un errore di Bici (10-7). Bici realizza il 10-8 a manda in battuta Weitzel che realizza subito un ace, segue il 10-10 di Bici e Bregoli chiama il time-out. Al rientro in campo Weitzel serve lungo, poi Buijs mette a segno il 12-10. Il vantaggio chierese cresce di nuovo a 3 punti grazie a un errore di Giovannini e stavolta è Pistola a fermare il gioco (14-11). Con un mani out di Skinner e un ace di Van Aalen le biancoblù guadagnano un altro prezioso break (17-12). Il vantaggio chierese cresce a 7 (20-13) e 8 punti (22-14) grazie a due attacchi fuori di Lee. Un altro errore di Bici consegna 9 palle set a Chieri che poi chiude al primo tentativo con un muro di Alberti su Carletti (25-15).

Secondo set – I primi due punti sono di Vallefoglia con Giovannini e Candi. Il turno di servizio di Giovannini mette in difficoltà Chieri che subisce un break a 3-7. Dopo il time-out di Bregoli le biancoblù si sbloccano grazie alla battuta lunga di Giovannini. Skinner, Buijs e Alberti azzerano il distacco (7-7). Le marchigiane si riprendono subito un punto break con Weitzel (8-10) e ritrovano il +3 con Giovannini (9-12). Le padrone di casa risalgono 12-13 con Gicquel. Il combattutissimo scambio successivo viene finalizzato da Giovannini (12-14). Dopo una lunga fase dominata dai cambi palla è Vallefoglia a guadagnare con Candi un importante punto break (18-21). Carletti e un errore di Buijs fanno scappare Vallefoglia (18-23). Con il 19-24 di Giovannini le ospiti conquistano 5 palle set. Gicquel e un errore di Lee portano il punteggio sul 21-24. Time-out di Pistola e al rientro in campo Candi firma il 21-25.

Terzo set – Sul 3-3 Candi e Giovannini danno il doppio vantaggio alla loro formazione. Dopo il 4-5 di Gicquel l’inerzia si sposta a favore di Vallefoglia che con Giovannini e Candi scappa via a 5-13. Bregoli manda in campo Omoruyi, Anthouli e Guiducci al posto di Buijs, Gicquel e Van Aalen. Sul 9-17 inizia una fase favorevole a Chieri che con una Skinner sugli scudi piazza un parziale di 7-2 e ricuce a 16-19. Grazie a qualche errore chierese al servizio nel finale Vallefoglia gestisce il vantaggio senza andare mai in affanno. Sul 19-24 Omoruyi annulla una palla set, quindi Lee firma il 20-25.

Quarto set – Bregoli rimanda in campo Gicquel e conferma Guiducci e Omoruyi. Chieri tenta un primo allungo a 3-1 (Gray), ma è dopo il 3-3 (muro di Candi su Gicquel) che il distacco di fa corposo a favore delle biancoblù che con Omoruyi doppiano le ospiti sull’8-4. Skinner porta a 5 (10-5) il bottino per le padrone di casa che nelle fasi centrali toccano il di +8 sul 16-8 con Gicquel. Candi e Bici riducono un po’ il passivo (17-11) ma le chieresi mantengono il controllo e chiudono 25-16 alla prima palla set con Skinner portando la partita al tie-break.

Quinto set – Weitzel e Bici danno a Vallefoglia i primi due punti. Skinner sblocca Chieri, Gicquel realizza il 2-2 e anche il 3-2 danno il primo vantaggio alle biancoblù. Con la diagonale lunga di Lee coach Pistola chiama il time-out (4-2). Al rientro in campo Skinner piazza la pipe del 5-2. Lee torna a muovere il punteggio ospite (5-3). Omoruyi dà il +4 a Chieri (7-3). Bici firma il 7-4 mandando in battuta Weitzel che con due ace costringe Bregoli a fermare il gioco (7-6). Gicqiel con un pallonetto porta Chieri avanti 8-6 al cambio di campo. Bici con un ace sulla linea di fondo riporta il punteggio in parità (8-8). L’attacco di Omoruyi tocca l’asticella regalando il primo vantaggio a Vallefoglia (8-9). Buijs subentra a Omoruyi. Lo scambio successivo è ancora marchigiano grazie a Giovannini (8-10). Dopo il time-out di Bregoli il servizio lungo di Bici vale il 9-10. Bici si riscatta immediatamente (9-11). Un pallonetto di Skinner sembra dare il 10-11 alle chieresi ma il videocheck cambia lo score in 9-12. Dopo il 9-13 di Lee, Guiducci cede il campo a Van Aalen. Skinner e Gray con un muro su Bici tengono viva Chieri (11-13). Lee dà tre palle match a Vallefoglia (11-14). Skinner annulla la prima, quindi Van Aalen serve in rete regalando la vittoria alla squadra di Pistola (12-15).

Il commento
Lucille Gicquel: «
Siamo molto dispiaciute di finire così, in questa maniera un po’ triste. Abbiamo un bel gruppo e tenevamo molto a regalare la qualificazione alla Challenge alla società e ai tifosi».
Camilla Weitzel: «
È stata una partita molto combattuta che si è decisa nei momenti decisivi. Sono molto felice per questa squadra che ha fatto un ottimo lavoro e sono molto fiera di tutte le ragazze».

Nuovi arredi scelti dai piccoli pazienti del Regina Margherita

“È con i piccoli gesti di ognuno di noi che il mondo può cambiare in meglio o in peggio “.
Queste parole riassumono molto bene le finalità di Neuroland ETS, Associazione che proprio in questi giorni festeggia i 10 anni di attività.
Si vuole condividere la realizzazione di un sogno: grazie all’aiuto di tanti e preziosi sostenitori si è riusciti a portare a termine la riqualificazione del reparto di Alta Intensità Chirurgica dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.
Sono stati donati gli arredi di tutti i locali, non solo delle stanze di degenza, e sono state decorate le pareti con soggetti scelti dai piccoli pazienti. Lo scopo è stato quello di rendere più funzionale e di umanizzare ogni spazio sia per i bambini, i loro genitori de il personale, che ogni giorno si prende cura dei piccoli pazienti ricoverati.
La spesa è stata significativa: circa 120.000 euro.
Un ringraziamento va alla Direzione dell’ospedale, con la quale si è lavorato in perfetta sinergia in ogni fase dei lavori.
Neuroland ETS e i suoi tre soci fondatori, Paola Peretta, Marco Guglielminotti e Giorgina Negro, si propongono di contribuire ad aumentare il benessere di tutte la persone che, a vario titolo, afferiscono alla Neurochirurgia Pediatrica e non solo.
Vengono acquistate apparecchiature per le sale operatorie e per il reparto, si finanziano percorsi di aggiornamento per il personale sanitario, si pagano buoni pasto per famiglie in comprovate difficoltà economiche.
Per un progetto  che si conclude altri si affacciano: entro la fine del 2025 Neuroland ETS si propone di implementare l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e di riqualificare altri locali all’interno dell’ospedale.
Tecnologia e umanizzazione rappresentano la sua missione!

Una Pasquetta su due ruote, fra colline mozzafiato

L’evento é organizzato dall’Associazione “Torino Bike Experience” e si rivolge ai più (o mediamente) incalliti “ciclistas aficionados” … ma non solo!

Lunedì 21 aprile

Sessame (Asti)

L’idea è davvero interessante. Una bella pedalata “green” fra terre e colline di grandiosa bellezza (“Patrimonio UNESCO”) e di straordinaria cultura enogastronomica: programma ideale per trascorrere, in un modo un po’ insolito (fatta salva la canonica “uscita fuori porta”) il “Lunedì dell’Angelo”, mettendo insieme i sempre più numerosi appassionati di cicloturismo e i più incalliti buongustai, non meno numerosi (anche fra i cicloturisti!), dal palato fino e pretenzioso.

E’ questo l’obiettivo di “LangaRide”, organizzata dall’Associazione “Torino Bike Experience” in collaborazione con l’astigiano Comune di Sessame e in programma per il prossimo lunedì 21 aprile.

“Sarà una Pasquetta alternativa, pensata per le famiglie e per il grande pubblico: da un lato, si vive e conosce il territorio delle Langhe Astigiane, fuori dalle rotte più note, dall’altro si degusta” spiegano il sindaco di Sessame, Paolo Carlo Milano, e Alessandro Ippolito, presidente di “Torino Bike Experience”.

La “ciclo-eno-gastronomica” ha una lunghezza di 15 chilometri. L’appuntamento è per le 8, nel centro di Sessame, con la colazione offerta al ristorante “Fin Cui Na Ie”Alle 10,30, parte l’“itinerario facile”, nei dintorni del paese con tappe dai produttori di vino. A guidare la comitiva, sarà un “accompagnatore ciclistico” qualificato “Uisp” che farà scoprire gli angoli più suggestivi e  le strade panoramiche.

Sei le tappe previste, in altrettante Aziende agricole e in ognuna, l’opportunità di conoscere un’etichetta specifica della zona, in abbinamento a salumi e a formaggi tipici, tra i quali il “Roccaverano DOP”.

Per gli “appiedati” ma comunque desiderosi di montare in sella, nessun problema! “LangaRide” offre anche la possibilità di affittare le bici e garantisce, per tutta la giornata, un’assistenza meccanica gratuita. Inoltre, per chi farà acquisti nelle cantine, è garantita la possibilità di farsi portare il vino all’arrivo, quando verrà servito a tutti i partecipanti l’“Aperibike” in collaborazione con i produttori di vino e le sfiziosità di “Ma.Eled”. Non mancherà anche l’“intrattenimento musicale” in piazza con “Felice Reggio & Friends”: si spazierà dal jazz al pop fino alla “musica celtica”.

Prenotazioni: info@langaride.com

E per i ciclisti da dieci e lode? Nessuna paura! Si è infatti pensato per loro, impavidi delle due ruote, il LangaRide Gravel”, percorso, di 70 chilometri con 1600 metri di dislivello, patrocinato dai Comuni di SessameRoccaverano e Bistagno, prova valida per il “Campionato Gran Gravel 2025” (partenza sempre alle 8). Dal paese di Sessame, il tracciato passa per Bistagno (qui è previsto checkpoint) e, poi, si sale fino a Roccaverano, paese della “Robiola DOP”, dove è prevista la tappa alla “Scuola della Robiola di Roccaverano” e dove si potranno scoprire altri prodotti e vini locali (qui previsto altro checkpoint). L’itinerario prosegue, poi, attraversando i vigneti e le colline della Langa astigiana fino a rientrare a Sessame. All’arrivo, nel tardo pomeriggio, l’“Aperibike di Pasquetta” per tutti i finisher.

E proprio per non far mancare niente, gli organizzatori hanno anche previsto un’altra alternativa per chi vuole passare la Pasquetta tra Langhe e vini, ma non se la sente di pedalare: per loro sarà possibile partecipare al tour  in automobile e degustare i vini e i prodotti locali in programma.

Per informazioni e prenotazioni del “tour in auto” scrivere a info@langaride.com

Per ulteriori info ed iscrizioni su: www.langaride.com

  1. m.

Nelle foto: immagini di repertorio