La rassegna del gruppo facebook Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri
Primo posto per un titolo che difficilmente ci si aspetterebbe di trovare tra le nostre discussioni: si tratta di Sfida il signor S con Luì e Sofì, “fatica” editoriale di una coppia di Youtuber che spopolano tra i bambini. A molti membri del gruppo sembra impossibile che un titolo simile risulti tra quelli più letti della classifica di un noto quotidiano, eppure ci dice molto sia sulle preferenze dei lettori più giovani, sugli orientamenti di acquisto dei lettori più maturi. Voi cosa ne pensate?
Tornando ad argomenti più usuali, al secondo posto troviamo Lo Scarafaggio, recente romanzo di Ian McEwan,che non ha deluso i suoi molti sostenitori, regalando una storia di grande impatto; terzo posto per Come un respiro, terzo romanzo del regista Fernan Ozpetek che sta guadagnando il favore del nostro pubblico.
Per la serie: Time’s List of the 100 Best Novels, ovvero i cento romanzi più importanti del secolo XX, scritti in inglese e selezionati dai critici letterari per la rivista Times, questo mese noi abbiamo discusso di tre romanzi con tre storie di ricerca di integrazione e identità: Denti Bianchi, di Zadie Smith, Il grande mare dei Sargassi di Jean Rhys, e Paura, di Richard Wright.
Per la nostra rassegna mensile la libreria Il Bastione di Cagliari ha scelto per noi:
Sete di Amélie Nothomb. Nella sua ultima notte che precede la crocifissione, Gesù è un uomo come tutti gli altri: avvilito, impaurito, deluso, preoccupato per sua madre, non è mica naturale sopravvivere ad un figlio, e innamorato della sua Maddalena, ricorda i primi sguardi tra di loro, si chiede se guardi tutti allo stesso modo, perché a lui manca il respiro quando lei posa gli occhi sui suoi. Non si capacita di tanta bellezza. Un po’ polemico con i suoi discepoli, hanno scritto un sacco di inesattezze sul suo conto!
È un uomo. Un uomo con un corpo, e al corpo prima o poi viene sete. Cosa può saperne suo padre che un corpo non ce l’ha? Nothomb è dissacrante, come suo solito. Non è una novità. Stupisce peró la sua capacità di non sbagliare mai un colpo, chapeau!
Le Transizioni, di Pajtim Statovci. È un libro toccante. dalla prosa viva e pulsante: Il viaggio di Bujar inizia a Tirana negli anni ’90 e prosegue in altre città, ognuna delle quali fa da sfondo alle sue transizioni:cambio di nome, di aspetto, di relazioni sociali e sentimentali. L’ unico suo desiderio è che la sua storia, così tragica, venga semplicemente accettata con compassione.
La fine del libro è un pugno nello stomaco che lascia doloranti e senza fiato.
Sostiene Pereira, di Antonio Tabucchi e Pierre-Henry Gomont. Questa piccola opera d’arte merita la vostra attenzione: tavole che assomigliano a mini capolavori e impreziosiscono la trama rispettando lo spirito originario del romanzo; sfondi indistinti e cupi fanno da scenario ai momenti più funesti, a leggere dei dialoghi di Pereira con la moglie defunta e con il suo ego ci si commuove e si sorride, taccio sulle tavole finali.
Podio del mese
Sfida il signor S con Luì e Sofì (Electa) – Lo Scarafaggio, McEwan (Einaudi) – Come un respiro, Ozpetek (Mondadori)
Time’s List of the 100 Best Novels
Denti Bianchi, Smith (Mondadori) – Il grande mare dei Sargassi, Rhys (Adelphi) – Paura, Wright (Bompiani)
Il Bastione di Cagliari consiglia:
Sete, Nothomb (Voland) – Le Transizioni, Statovci (Sellerio) – Sostiene Pereira, di Antonio Tabucchi e Pierre-Henry Gomont (Feltrinelli Comics).
Testi di Valentina Leoni, grafica e impaginazione di Claudio Cantini redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
Simone Aversa (nella foto), coach e presidente della Reale Mutua Torino 81 e la moglie Sara, hanno dato vita all’associazione Help Olly onlus per aiutare la figlia Olivia
La bimba, due anni e mezzo, è affetta da una rarissima malattia, la paraparesi spastica ascendente a esordio infantile. Si tratta di una patologia genetica molto rara che conta appena una trentina di casi al mondo e anche la relativa letteratura medica è limitata. E’ una malattia degenerativa che può paralizzare muscoli e polmoni. Aversa si accorse tempo fa che la bambina si muoveva con difficoltà e dopo alcune visite mediche ebbe la diagnosi. A quel punto Simone ha deciso di creare l’associazione per sostenere la ricerca attraverso la raccolta di fondi.
Quali passi sono stati compiuti? Innanzitutto Aversa promuove il progetto Seed Grant di Telethon, un bando di ricerca su questa patologia aperto a tutti. Inoltre il Dipartimento di Ingegneria Biomedica del Politecnico di Torino, cercherà di intervenire sulla mutazione genetica che causa la patologia, mentre una ricercatrice di Chicago con la quale sono stati presi contatti sta facendo sperimentazioni per curare la malattia, anche se servono anni.
La piccola Olivia, già seguita dal Regina Margherita, oggi si muove con il supporto di tutori ed è monitorata dalla Stella Maris di Pisa. Per aiutare la bambina è possibile versare un contributo alla Help Olly Onlus con un bonifico bancario alla Banca Reale di Torino, IBAN IT24D0313801000000013289426, intestato ad Associazione Help Olly Onlus, C.F. 97855900011. Presto sarà online anche il sito web dell’associazione: HelpOlly.it.
Cina e Usa, la guerra fredda si scalda
Per il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, Cina e USA sono a un passo dalla Guerra Fredda. La sua è una dichiarazione rilasciata in una conferenza stampa durante una sessione parlamentare.
Il ministro degli Esteri cinese ha aggiunto che i due Paesi non dovrebbero avere conflitti e che sarebbe auspicabile cooperare in una logica win-win e di rispetto reciproco. Gli USA devono rinunciare a volere cambiare la Cina e rispettare la sua volontà di sviluppo della nazione.
La Cina, in risposta al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sostiene di essere aperta alla cooperazione internazionale per individuare l’origine della pandemia da Covid-19. Ma affinché ciò avvenga l’indagine dovrà essere libera da interferenze politiche e dovrà basarsi su dati scientifici e non illazioni. Wang ha criticato con durezza la campagna USA finalizzata a creare disinformazione sull’origine del coronavirus, addossando alla Cina ogni colpa di origine del virus. La convinzione del governo cinese è che il vero obiettivo di lungo termine degli USA sia bloccare l’ascesa cinese, perché percepita come rivale per i prossimi decenni…
… continua a leggere:
A 50 anni dalla scomparsa del poeta simbolo dell’ermetismo / È trascorso poco più di un secolo, con precisione 101 anni, dalla data di pubblicazione, nel 1919, di “Allegria di naufragi”, una delle raccolte poetiche più note composte da uno dei più significativi poeti del Novecento, Giuseppe Ungaretti. Alla luce dell’evento traumatico e inaspettato per cui il 2020 sarà ricordato sui libri di storia, vale a dire la pandemia mondiale provocata dal Covid 19, e ripensando ad un altro anno sicuramente fatale dal punto di vista storico come fu il 1919, nasce spontaneo un confronto tra i due momenti temporali. E nessuna più della poesia ungarettiana diventa tremendamente attuale in un’epoca come quella che stiamo vivendo.
In fondo il 1919 non fu soltanto l’anno passato alla storia per i trattati di pace che conclusero la prima guerra mondiale, tra cui quello di Versailles con la Germania, quello di Saint Germain con l’Austria, quello di Sevres con la Turchia, ma fu anche l’anno della costituzione della Repubblica di Weimar e della crisi della Germania, che usciva sconfitta dal conflitto, con un pesante debito di guerra e la perdita di tutte le colonie. Ma fu, soprattutto, l’anno dell’inizio della terza ed ultima fase dell’epidemia di spagnola che, tra l’ottobre del ’18 ed il dicembre del ’20, provocò oltre cinquanta milioni di vittime.
Ricordando la poesia ungarettiana “Allegria di naufragi”, risalente al febbraio del 1917, che diede poi il titolo all’omonima raccolta poetica, il testo recita: “E subito riprende /il viaggio/ come/ dopo il naufragio/ un superstite/ lupo di mare”.
Oggi più che mai questa poesia ungarettiana dimostra, secondo me, a piú di cent’anni anni dalla sua stesura, tutta la sua attualità nell’invito che il poeta rivolge al lettore a non cedere mai di fronte alle avversità della vita. Un evento traumatico e devastante, quale fu la prima guerra mondiale o, seppure sotto aspetti diversi, la pandemia da Covid 19, può aver travolto o travolgere l’uomo, ma egli, per la sua stessa natura, è capace di ritrovare la forza vitale che gli consente di riprendere il viaggio della vita. Ungaretti, attraverso questa lirica, vuole proprio far capire al lettore che l’animo umano è costituito apposta per dare il meglio di sé dopo un “naufragio”. La similitudine tra la condizione del naufrago e quella del soldato è evidente; come il naufrago sopravvive al disastro navale, così il soldato riprende a vivere la propria vita dopo essere sopravvissuto alla guerra.
In fondo, usciti dal lockdown della pandemia da Covid 19, siamo un po’ tutti simili a dei naufragi, sia coloro che sono stati direttamente colpiti dalla perdita o dalla malattia di un familiare, sia coloro che, dal punto di vista psicologico ed umano, ne sono rimasti colpiti. Credo, in misura personale, un po’ tutti. Forse, a differenza dell’epoca in cui Ungaretti scriveva questa come altre liriche rimaste uniche nel Novecento, oggi è venuto a mancare, rispetto a cento anni fa, quello spirito di solidarietà, che consentì allora di superare tutti insieme un flagello devastante come fu la prima guerra mondiale, anche grazie alla presenza di valori forti, quali la patria e la famiglia.
Però, a distanza di più di cento anni, l’animo umano, anche se la società è profondamente cambiata, nel suo fondo è rimasto, secondo me, lo stesso ed in ogni dolore ed evento negativo rimane capace di riscoprire la forza presente dentro di sé per continuare il percorso di vita e riscoprirne i veri valori, dopo un periodo in cui si è anche temuto di poterla perdere.
Oggi la ripresa del viaggio della vita, nella sua quotidianità, dopo un periodo così difficile, deve passare non soltanto attraverso un comune sforzo di solidarietà e di reciproco avvicinamento spirituale (pur nel mantenimento del distanziamento fisico), ma anche attraverso una riflessione sui veri valori della vita. Questa può essere facilitata anche dalla riscoperta della poesia, che è sempre stata uno degli strumenti che, meglio, riescono a disvelare agli uomini i misteri della vita.
Mara Martellotta
In collaborazione con: www.pannunziomagazine.it
Gallo nuovo capogruppo Pd in Regione
Il Gruppo Pd ringrazia il Presidente uscente Domenico Ravetti per il prezioso lavoro svolto in questi mesi.
Nella riunione del Gruppo del Partito Democratico del Consiglio regionale del Piemonte, svoltasi in data odierna, alla presenza del Segretario regionale del Partito Democratico Paolo Furia, è stato eletto, all’unanimità, Presidente del Gruppo il Consigliere regionale Raffaele Gallo.
Il Gruppo Pd ringrazia il Presidente uscente Domenico Ravetti per il prezioso lavoro svolto in questi mesi.
L’avvicendamento fra i due Consiglieri regionali avverrà nei prossimi giorni.
«Abbiamo scampato il coronavirus che non ci ha toccato, ma la vita è fragile – scrive il figlio Alessandro De Rolandis sui social -. Negli ultimi giorni ha dovuto lottare da solo, sotto la tutela dei medici, e la famiglia è rimasta obbligatoriamente a casa.
Ha lasciato tutto qua. Non si è portato via nulla, nemmeno i ricordi perché ce li aveva raccontati tutti. Ci ha lasciato anche tanta tristezza, amarezza, un grande vuoto, e il suo fazzoletto nella mia tasca. È stato un compagno di viaggio ideale. Un pensiero va ai suoi amici, che sono sempre stati parte fondamentale della sua esistenza, abbondantemente ricordati nelle sue frequenti narrazioni: amici».
E’ morto a 86 anni Ito De Rolandis, noto giornalista torinese, tra i fondatori, nel 1954 del primo telegiornale Rai con Piero Angela ed Enzo Tortora. Redattore del Giornale radio Rai e della Gazzetta del Popolo e giornalista negli anni ’80 delle tv private, fu appassionato studioso della Sindone e autore di numerosi libri. Ironico, sempre elegante, con il fiuto per la notizia. Il suo avo Giovanni Battista De Rolandis, patriota, nel 19^ secolo fu il primo ad accostare i colori verde, bianco e rosso, “inventando” il tricolore. La prima coccarda con i tre colori nazionali è ancora gelosamente custodita dalla famiglia nella casa di Castell’Alfero nell’Astigiano.
Non è stata ancora decisa la data dei funerali.
Il sistema del tracciamento interverrà per isolare eventuali focolai in modo immediato, nuovo laboratorio mobile in arrivo per i tamponi. BonusPiemonte: in una settimana già fatti 30.000 bonifici per 64.7 milioni di euro
“Il Piemonte è in salute e riapre al resto dell’Italia. La Festa della Repubblica assume quindi un duplice significato: festeggiamo i valori della democrazia e della libertà, quest’ultima compressa negli ultimi mesi a causa dell’emergenza sanitaria”: è quanto ha affermato il presidente della Regione Alberto Cirio in apertura di una video conferenza stampa diffusa questo pomeriggio dalla Sala della Giunta regionale e alla quale hanno partecipato il vicepresidente Fabio Carosso, gli assessori alla Sanità Luigi Icardi, alla Ricerca Covid Matteo Marnati, alla Protezione civile Marco Gabusi, insieme al presidente della Task Force Fase2 Sanità Ferruccio Fazio, al supervisore del monitoraggio epidemiologico in Piemonte Paolo Vineis, al commissario straordinario per il Coronavirus in Piemonte Vincenzo Coccolo, al presidente del Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di Crisi Roberto Testi, alla responsabile del Seremi (Servizio regionale controllo malattie infettive) Chiara Pasqualini e al coordinatore del Piano di prevenzione regionale Bartolomeo Griglio.
“I parametri del monitoraggio di oggi sono estremamente buoni, confermano la fase discendente e sono la fotografia di un Piemonte in salute in grado di riaffrontare senza timori la riapertura dei confini regionali da mercoledì prossimo – ha evidenziato il presidente Cirio – Inoltre, testimoniano il grande lavoro svolto: oggi in tre giorni siamo in grado di isolare la persona dopo la manifestazione dei primi sintomi di infezione, l’indicatore Rt è a 0.5 quando la soglia è 1, i posti occupati in terapia intensiva sono il 12% quando il massimo è 30%, i contagiati sono il 23% quando non si deve superare il 40%. Anche sulla presenza di focolai siamo in discesa”.
“Risultati – ha riconosciuto il presidente – ottenuti anche perché il contratto con i medici di base ha consentito di posare la prima pietra della costruzione della medicina di territorio che mancava, e che è così importante, e di migliorare l’operazione di tracciamento dei contagi. Il sistema è ora in grado di monitorare a livello comunale l’evoluzione dell’infezione e ci consente un intervento immediato per contrastare eventuali focolai ed individuare subito le fonti di contagio intervenendo in modo precoce invece di inseguirle. Molto confortanti i primi risultati dei test sierologici effettuati dai privati: la percentuale dei positivi agli anticorpi va dal 3 al 7% e solo lo 0,1% è ancora positivo dopo il tampone”.
“Questo perché – ha sottolineato l’assessore Icardi – abbiamo un sistema di controllo che ci permette una presenza più forte sul territorio e si può affrontare con serenità lo sviluppo della situazione”.
Diversi i temi che sono stati affrontati dai presenti
Tamponi. L’assessore Marnati ha annunciato l’arrivo tra pochi giorni, grazie alla collaborazione con ESA (l’Agenzia Spaziale Europea), di un laboratorio mobile in grado di effettuare 25.000 test sierologici sui volontari che hanno lavorato durante l’emergenza e processare 6000 tamponi, e che il laboratorio Arpa di La Loggia assumerà il livello di sicurezza 3, tra i più alti in Italia, e potrà così analizzare le caratteristiche e l’evoluzione del virus.
Il presidente ha ringraziato l’ESA “per aver scelto il Piemonte per questo progetto, una decisione per noi è significativa e importante”.
Mascherine. Non sarà prorogata l’ordinanza, in vigore fino alla mezzanotte di domani, che obbliga a indossare le mascherine anche all’aperto nei centri abitati e nelle aree commerciali. “Dal 3 giugno – ha spiegato Cirio – torneranno a valere le nome del decreto del presidente Conte, ma siamo pronti però a nuovi interventi se si verificheranno delle storture. Ricordo a tutti che la regola è quella dell’obbligatorietà della mascherina ovunque non sia possibile garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro. La scelta specifica adottata in Piemonte per questo lungo ponte del 2 giugno è stata giusta, i controlli sono stati svolti in maniera intelligente e ci sono state, finora, poche contravvenzioni”.
Situazione socio-economica. Il vicepresidente Carosso ha ricordato i dati del 3° rapporto che Ires Piemonte ha presentato al Gruppo di monitoraggio istituzionale della Fase2, dai quali si evince che la produzione economica ha raggiunto il 98% rispetto a quella registrata prima della crisi e che le imprese hanno fatto ampio ricorso al Fondo di garanzia, tanto che la percentuale di richieste inferiori a 25.000 euro si attesta attorno al 90% del totale.
Il presidente Cirio ha sottolineato che oggi sono stati effettuati 6839 bonifici del BonusPiemonte per oltre 11,7 milioni di euro e che in una settimana sono stati erogati 64,7 milioni e disposti 30.000 bonifici.
Riapertura della balneazione nei laghi. L’assessore Marnati ha poi reso noto che il Piemonte anticipa al 3 giugno la riapertura della balneazione di fiumi e laghi , ad oggi sospesa per le misure anti-contagio da Coronavirus e prevista per il 15 giugno. Le analisi di Arpa hanno infatti garantito l’eccellenza della qualità delle acque su 58 spiagge del territorio.
Potenza del virus. Ferruccio Fazio, rispetto a uno studio recentemente realizzato dall’ospedale San Raffaele di Milano, ha commentato che “stiamo assistendo, grazie al distanziamento personale e all’uso dei dispositivi di protezione individuale, non solo ad una importante riduzione della diffusione e della gravità dei contagi rispetto a un mese fa, ma forse anche a una minore aggressività del virus stesso e questo potrebbe quindi rendere meno probabile, o comunque meno grave, una seconda ondata a ottobre”.
Rsa. L’assessore Icardi ha dichiarato che “tra pochi giorni verrà presentato un documento sulla riammissione degli ospiti in completa sicurezza per tutti” e il professor Fazio ha aggiunto che “si devono identificare percorsi sicuri per fare in modo che gli ospiti possano nuovamente incontrare i parenti, evitando il rischio di introduzione di un virus ora che gli ultimi tamponi dimostrano che è stato debellato”.
Il video integrale della conferenza stampa integrale è pubblicato su https://www.facebook.com/regione.piemonte.official/