ilTorinese

Tav, la posizione dei Verdi

Di tutti i tradimenti grillini, quello sull’ ambiente è il più drammatico ! Lo dichiarano il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli e la commissaria dei Verdi del Piemonte Tiziana Mossa.

Di Maio aveva definito la realizzazione della Tav una ” super cazzola” oggi apprendiamo che Conte sposa in pieno un bel SI Tav leghista! Stanno giocando sulla pelle degli abitanti della Val di Susa che si oppongono da anni alla realizzazione dell’ alta velocità.  Noi Verdi ci chiediamo, ma come si può pensare, come paese, di essere governati da gente che rimette in discussione impegni già presi?

“Noi Verdi, diciamo NO alla TAV, perché vogliamo far capire alle persone l’inutilità di quest’opera e al contempo proporre soluzioni concrete per rafforzare la linea ferroviaria già esistente e migliorare la mobilità, la tutela dell’aria e la salvaguardia della salute dei cittadini nelle Alpi”.  Concludono Bonelli e Mossa.

I rilievi degli incidenti saranno registrati su tablet

L’attività della polizia municipale di Torino punta sul digitale

Per registrare gli incidenti stradali e trasmetterne i dati,  i civich saranno dotati di tablet, forniti in comodato d’uso da Confartigianato, consentendo di risparmiare il 50% del tempo nei rilievi.

Quattro tablet sono già stati utilizzati in via sperimentale, gli altri  saranno distribuiti uno per ogni comando territoriale e al Reparto Radiomobile, che rileva circa  il 50% dei  6mila incidenti stradali che si verificano ogni anno a Torino.

Andiamo! L’estate del Torinodanza Festival

IL SECONDO CAPITOLO DI VERTIGINE#2

 


Torinodanza prosegue anche questa estate con l’esplorazione delle relazioni fra danza e montagna nell’interpretazione trasversale di tre artisti italiani che, attraverso residenze e laboratori in alta quota, presentano e costruiscono performance originali.

Un vero e proprio happening di tre giorni, il 26, 27 e 28 luglio, fra Avigliana, Sestriere e Prali, per mettere in connessione la città di Torino e le sue montagne, ma non solo. Il programma, che quest’anno si presenta con il titolo “ANDIAMO!”, il secondo capitolo di #VERTIGINE all’interno del progetto Corpo Links Cluster finanziato dal programma europeo ALCOTRA (Alpi Latine Cooperazione TRAnsfrontaliera), coinvolge oltre al Teatro Stabile di Torino ‐ Teatro Nazionale/Torinodanza festival anche Malraux scène nationale Chambéry Savoie, Associazione Dislivelli di Torino e Université Savoie Mont Blanc in un vero e proprio festival italo-francese.

 

ANDIAMO! è il secondo capitolo del progetto #VERTIGINE, un sentiero che abbiamo iniziato a percorrere la scorsa stagione e che passo dopo passo ci ha entusiasmato per l’originalità della proposta – dichiara il direttore di Torinodanza Anna Cremonini – Gli spettacoli che sono nati in montagna sono approdati in teatro e oggi sono nel programma dei migliori teatri e festival in Italia e non solo. In questa edizione diventa ancora più forte e concreta la collaborazione con la sponda francese del progetto: Torino, Chambéry e le montagne diventano davvero un unico grande territorio di spettacolo.

Sport, ambiente e cultura di montagna sono un’ispirazione unica di questi territori, capaci di stimolare danza, performance e partecipazione. Come partire insieme e conquistare una cima.

 

E’ un punto di vista diverso sulla montagna, che non vive così esclusivamente nella dicotomia fra inverno e estate, fra neve, sci, velocità e i cieli tersi di una gita estiva in alta quota, lungo sentieri e pendii verdissimi. Lo sguardo dei coreografi di Torinodanza esplora la storia e la memoria, incontra le persone e si immerge negli ambienti naturali. Gli artisti percorrono il territorio, abitano le valli e si confrontano con chi in montagna ci vive o chi ci passa solo qualche giorno e trasformano queste esperienze in danza.

Arrampicata, sci di discesa e trekking sono gli sport da cui si originano i gesti coreografici. Grandi personaggi di montagna, come la guida alpina Anna Torretta, il campione di sci Piero Gros e l’antropologa e scrittrice Irene Borgna, saranno i protagonisti degli incontri (coordinati dal giornalista e scrittore Enrico Camanni) che seguiranno ogni spettacolo.

 

Il programma:

 

DANZA E ARRAMPICATA AD AVIGLIANA

Venerdì 26 luglio 2019 – ore 21.00 Palestra di Roccia (Via IV Novembre)

Performance site-specific AU BOUT DES DOIGTS di Piergiorgio Milano

a seguire PIERGIORGIO MILANO incontra l’alpinista ANNA TORRETTA – modera ENRICO CAMANNI

in collaborazione con Comune di Avigliana e CAI – Sottosezione Avigliana

INGRESSO LIBERO

 

DANZA E SCI A SESTRIERE

Sabato 27 luglio 2019 – ore 17.00

Piazza Fraiteve

Performance a chiusura del laboratorio IL CORPO IN BILICO di Marco Chenevier con i giovani dello Sci Club Sestriere

a seguire MARCO CHENEVIER incontra il campione di sci alpino PIERO GROS – modera ENRICO CAMANNI

in collaborazione con Comune di Sestriere e Sci Club Sestriere

INGRESSO LIBERO

 

DANZA, TREKKING E FESTA A PRALI  

Domenica 28 luglio 2019

ore 11.00 – Conca dei 13 Laghi (Seggiovie 13 Laghi)*

TREKKING COREOGRAFICO di Silvia Gribaudi

ore 16.00 – Piazza Giovanni Perro

Performance a chiusura del laboratorio MON JOUR! LAB di Silvia Gribaudi

a seguire SILVIA GRIBAUDI incontra l’antropologa e scrittrice IRENE BORGNA – modera ENRICO CAMANNI

conclude la giornata il concerto folk occitano con TRIGOMIGO

in collaborazione con Comune di Prali, Prali Ski Area, Pralibro e AGAPE

INGRESSO LIBERO

*SEGGIOVIA 7€ A/R

Ritrovo alle ore 11.00 alla seggiovia dei 13 Laghi. Durata del trekking dalle ore 11.30 alle ore 13.00

 

NAVETTA GRATUITA TORINO-PRALI A/R

Info e prenotazione (obbligatoria)

agenzia@buscompany.it – 011/2261941 int. 1

 

Gli stessi artisti arriveranno poi in autunno a Torino per presentare il loro lavoro all’interno del programma di Torinodanza, elaborando ulteriormente gli spunti creativi nati in montagna. Piergiorgio Milano con White Out, nuovo spettacolo al suo debutto assoluto, Silvia Gribaudi e Marco Chenevier con performance che saranno presentate in forma compiuta a Torinodanza festival 2020.

 

Maria La Barbera

 

 

INFO

info@torinodanzafestival.it

www.torinodanzafestival.it

www.corpolinkscluster.eu

 

 

 

 

Tav, Legambiente: “Ci sono altre priorità”

Riceviamo e pubblichiamo

Il Governo si confronti sulle vere opere pubbliche che servono davvero al Paese. In un anno di discussione sulla Tav e sul trasporto merci su gomma, l’Esecutivo Conte non ha fatto alcun passo avanti nella direzione di politiche che, sull’esempio svizzero e austriaco, disincentivino il trasporto merci su gomma attraverso leve fiscali e tariffarie”

 

Sembra che andare al governo faccia completamente perdere l’approccio scientifico e di buonsenso che dovrebbe accompagnare le scelte strategiche nel campo dei trasporti. È capitato a Renzi che è passato dal definire in un suo libro la Torino-Lione “un investimento fuori scala e fuori tempo” ad avvallarne la costruzione, è successo a Salvini che nel proprio repertorio di felpe ha indossato anche quella No Tav ma che ora tanto si spende per proseguirne la realizzazione, è successo in ultimo anche al Movimento 5 Stelle da sempre su posizioni contrarie alla grande opera inutile e ora disponibile a sancire il via libera attraverso il proprio premier. Il tutto in barba alle analisi costi-benefici che negli anni non hanno potuto far altro che decretare l’insostenibilità di un’opera come la Torino-Lione per costi e impatto. E in barba a tutti quei pendolari che vorrebbero avere ogni giorno, sulla tratta casa-lavoro, un servizio adeguato e che invece continuano ad essere esposti a disservizi, a rischi per la propria sicurezza e in molti casi a dover forzatamente scegliere l’auto perché gli è stato tagliato il servizio ferroviario.

È quanto denuncia Legambiente che attraverso la voce del suo Presidente nazionale Stefano Ciafani torna a ribadire come “la Tav, oltre ad essere un’opera inutile e costosa, non sposterà un solo tir dalla strada visto che resterà più economico e facile far “girare” le merci su gomma. È incredibile che in un anno di discussione sull’alta velocità Torino-Lione e sul trasporto merci, nel governo non si sia fatto alcun passo avanti nella direzione di politiche che, sull’esempio svizzero e austriaco, decidano di chiudere al trasporto su strada o a tassarlo. Invece di investire sulle grandi opere inutili, il Governo abbia il coraggio di ridurre la quota di trasporto merci che oggi viaggia su gomma disincentivando questo trasporto attraverso leve fiscali e tariffarie, di incentivare la mobilità urbana sostenibile, rafforzare e rendere più competitivo il trasporto ferroviario pendolare e urbano per offrire una valida alternativa all’auto e promuovere l’alternativa della mobilità elettrica. Vogliamo ricordare all’Esecutivo Conte – aggiunge Ciafani – che si continua a parlare di Tav e non di quelle opere pubbliche che servono davvero al Paese e che permetterebbero di ridurre, ad esempio, le emissioni in atmosfera di gas serra e inquinanti, di ridurre lo scarico dei reflui fognari nell’ambiente per cui stiamo pagando multe salate, di affrontare il tema della gestione dei rifiuti. Si tratta di opere prioritarie, fondamentali per la qualità della vita delle persone e per l’economia del Paese, di cui però oggi si parla poco perché la politica è troppa presa dal dibattito sulla Tav dimenticando il resto”.

“Se davvero si volesse investire su spostamenti efficienti e non inquinanti – dichiara Fabio Dovana, Presidente di Legambiente Piemonte – non avremmo dovuto assistere ad un riduzione dei finanziamenti statali per il trasporto ferroviario del -20,4%, tra il 2009 e il 2018, a cui si potrebbe aggiungere a fine anno un ulteriore taglio di 300 milioni, per la clausola di salvaguardia nella legge di Bilancio che ha buone probabilità di scattare vista la situazione economica. E proprio in Piemonte i dati indicano che l’emorragia di pendolari avuta a partire dal 2011 per effetto del taglio di 14 linee cosiddette “minori” non si è ancora arrestata”.

In Piemonte nel 2017 sono state in media 166.445 le persone che ogni giorno hanno preso un treno, in diminuzione rispetto al 2016 quando si attestavano a 167.556 mila. Per tornare almeno ai 175.400 viaggiatori del 2011 servono maggiori investimenti. Sempre in Piemonte gli stanziamenti per il servizio ferroviario si attestano a 5,51 milioni di euro l’anno, appena lo 0,05% del bilancio regionale. E la Torino-Lione non farà altro che farà altro che drenare ulteriori risorse a scapito dei pendolari.

Donne senza reggiseno (e uomini con) per solidarietà alla Capitana Carola

Giulia Trivero, la promotrice dell’iniziativa,  invita  tutte le donne a rinunciare al reggiseno nella giornata di domani.

‘Freenipplesday’ è il nome della protesta,  una campagna che la giovane studentessa e attrice ha ideato con l’amica Nicoletta Nobile per solidarietà con Carola Rakete, insultata sui social  per non avere indossato il reggiseno durante la sua audizione in procura ad Agrigento. “Non intendiamo dare scandalo ma denunciare una violenza che noi troviamo assurda”.  Alla campagna stanno aderendo anche numerosi uomini, che invece indosseranno il reggiseno o praticheranno un foro sulla maglietta all’altezza del capezzolo.

Tav, Ferrero e Locatelli in Valsusa

Cinquecento agenti, in assetto antisommossa, pronti a reprimere ogni condotta illegale in Valsusa nella giornata di domani, dichiara il Ministro degli Interni. “Salvini la smetta di fare come suo solito il gradasso, di minacciare, di brandire l’uso della forza. Non c’è legalità nel sopruso, nello sperpero di denaro pubblico, nella devastazione di un territorio” così dichiarano Paolo Ferrero ed Ezio Locatelli, rispettivamente vicepresidente della Sinistra Europea e segretario provinciale Prc-Se di Torino. Ed ancora: “Sabato, in Valsusa, decine di migliaia di persone  – e noi con loro – manifesteranno pacificamente contro il patto scellerato intervenuto a livello di governo M5S-Lega di procedere alla realizzazione dell’AV Torino Lione. Un patto benvoluto dal partito trasversale degli affari che non fermerà la mobilitazione contro un’opera faraonica senza senso, emblema di una politica corrotta e asservita agli interessi di grandi gruppi privati. La lotta No Tav continua”.

Poliziotti accerchiati e feriti. Volevano identificare un uomo poi arrestato

Brutto episodio per gli agenti di una  volante della polizia che  è stata accerchiata, ieri pomeriggio a Torino, in Barriera di Milano, da decine di  nord africani, che volevano impedire l’identificazione di un nigeriano. Grazie a una seconda volante l’uomo è stato arrestato, mentre alcuni poliziotti, contusi, sono stati trasferiti al pronto soccorso.  “Pugno duro contro chi intralcia il lavoro delle forze dell’ordine, non è accettabile che bande di malviventi osino accerchiare agenti di polizia che stanno compiendo il loro dovere”, è il commento dell’assessore regionale alla Sicurezza, Fabrizio Ricca.

Aspetta la ex armato di coltello e martello

I Carabinieri delle Stazioni di Cigliano e Livorno Ferraris hanno arrestato B.A., 55enne, operaio di origini polacche, gravato da vicende penali per reati contro la persona, perché ritenuto responsabile di atti persecutori, porto abusivo di armi e di oggetti atti ad offendere.

Nel mese di giugno scorso, a seguito dei comportamenti persecutori posti in essere nei confronti dell’ex moglie mediante telefonate moleste e minacce perpetuate con assiduità, era stato raggiunto dal provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento e del divieto di comunicare con l’ex coniuge in qualsiasi modo.

L’uomo però non si era rassegnato, e nel pomeriggio del 22 luglio, nonostante fosse già gravato dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla sua ex moglie, con la quale aveva divorziato già 4 anni orsono, dopo essersi armato di un coltello ed un martello ha deciso attendere la donna all’esterno del supermercato ove abitualmente la stessa va a fare la spesa dopo la giornata di lavoro.

Uscendo dal supermercato, però, la donna si è avveduta della presenza dell’auto dell’ex marito in sosta nel piazzale, pertanto ha deciso di attendere qualche istante a muovere ulteriori passi verso il parcheggio. Pochi attimi, qualche sguardo lanciato dentro e fuori dal supermercato e poi la decisione di non attendere oltre e di informare i Carabinieri, che bene conoscevano l’intera vicenda e che l’avevano costantemente spinta ad osservare attentamente intorno a sé, invitandola ad avvertirli immediatamente qualora ritenesse di trovarsi in pericolo. La donna ha quindi chiamato il centralino dei Carabinieri riferendo la situazione, ed in pochi istanti è stata raggiunta da due pattuglie delle Stazioni di Livorno Ferraris e di Cigliano, che sin dalla prima denuncia si erano occupati dei fatti.

Giunti nell’area del parcheggio, i Carabinieri hanno presto individuato l’auto e riconosciuto il 55enne che vi si trovava a bordo. Alla vista dei militari, l’uomo ha cercato di allontanarsi, inscenando un maldestro tentativo di fuga immediatamente vanificato dall’intervento congiunto delle due pattuglie.

Bloccato ed immobilizzato, B.A. è stato arrestato e sottoposto a perquisizione personale e del veicolo, a conclusione della quale i militari hanno rinvenuto e sequestrato un coltello ed un martello.

L’arrestato, concluse le rituali formalità, è stato associato alla casa circondariale di Vercelli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ed in attesa dell’udienza di convalida, svoltasi il 25 luglio e si conclusa con la sottoposizione dell’uomo alla custodia cautelare in carcere, stante l’elevata pericolosità dimostrata.

Il Giudice che ha disposto la custodia cautelare in carcere del 55enne, ha sottolineato l’azione dei militari con una frase estremamente significativa: “…grazie alla prontezza di intervento dei Carabinieri…..è stata evitata quella che, con tutta probabilità, sarebbe stata un’azione omicidiaria – recte femminicidiaria – nei confronti della vittima”.

 

Bimbo di tre anni salvato da trapianto di cuore

Dopo un anno e mezzo di vita in ospedale grazie ad un cuore artificiale, un bambino di 3 anni viene salvato da un trapianto di cuore presso l’ospedale Regina Margherita di Torino 

Da 18 mesi viveva in una camera di ospedale (la numero 10) grazie ad un cuore artificiale, impiantato dall’équipe della Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Carlo Pace Napoleone), nel gennaio del 2018. Il piccolo paziente di 3 anni era seguito dalla nascita a causa di una grave forma di cardiomiopatia dilatativa. Inserito fin da subito in lista di attesa per trapianto cardiaco, a causa dei lunghi tempi di attesa per un cuore pediatrico, che non gli avrebbero consentito di sopravvivere tanto da ricevere il trapianto, era stato connesso ad un Berlin Heart, l’unico cuore artificiale in grado di supportare un bimbo come lui. I 520 giorni di attesa della donazione, trascorsi tutti nella sua stanza al 6° piano del Regina Margherita, coccolato come se fosse a casa dall’équipe della Cardiologia pediatrica (diretta dalla dottoressa Gabriella Agnoletti) e da tutto il personale infermieristico, sono finalmente esitati nell’arrivo di un organo idoneo che è stato trapiantato nei giorni scorsi, grazie anche alla collaborazione dell’équipe dell’Elisoccorso del 118, che ha messo a disposizione un volo per ridurre al minimo i tempi di trasporto del cuore da Bergamo. Purtroppo le condizioni preoperatorie del piccolo non erano ottimali, e la ripresa dopo il trapianto è in lento miglioramento. Attualmente il piccolo paziente è ancora ricoverato presso la Terapia Intensiva Cardiochirurgica (diretta dal dottor Giorgio Ivani), in attesa che il miglioramento costante delle sue condizioni gli consenta di essere trasferito presso il reparto di degenza e successivamente di tornare a casa sua dopo più di un anno e mezzo.

Caso Sea Watch 3, parla il legale di Carola

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Abbiamo intervistato l’avvocato Leonardo Marino difensore, con il collega Alessandro Gamberini, di Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3

 

1) Perché ritenete sia legittimo avere forzato il blocco per fare sbarcare i migranti?

Il comandante della Sea Watch ha sempre sostenuto di essere stata obbligata per stato di necessità, anche perché la situazione a bordo stava per precipitare. Il giudice che non ha convalidato l’arresto è andata oltre, ritenendo che fosse stata screditata la condotta del comandante in quanto si è limitata ad adempiere il suo dovere di capitano nel soccorrere i migranti e nel rispetto delle convenzioni internazionali.

2) Come valuta la posizione della procura di Agrigento secondo la quale la scarcerazione di Carola Rackete è una “conclusione contraddittoria, errata e non adeguatamente motivata”?

La Procura ha di fatto impugnato soltanto l’aspetto cautelare della convalida dell’arresto ritenendo che il provvedimento del giudice non sia corretto e non richiedendo nessuna misura cautelare.Sarà la Cassazione a vedere se effettivamente il gip di Agrigento ha operato correttamente o meno.

3) È confermata la volontà di chiedere risarcimenti in denaro per gli insulti ricevuti sui social?
Stiamo valutando di intraprendere un’azione legale nei confronti dei soggetti che quasi quotidianamente diffamano l’onore e l’immagine di Carola e della Sea Watch. Cosa certa è la denuncia nei confronti del Ministro dell’Interno italiano per diffamazione e associazione a delinquere.