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A bordo del bus con cento ovuli di cocaina nello stomaco

Viaggiava a bordo di un autobus, partito dalla Francia e diretto a Venezia, il trentacinquenne arrestato dalla Guardia di Finanza di Torino perché trovato in possesso di oltre cento ovuli di cocaina ed eroina

È quanto accaduto presso il terminal degli autobus di Corso Vittorio Emanuele II del capoluogo piemontese.

 

Le squadre cinofile del Gruppo Pronto Impiego Torino hanno controllato i passeggeri di una nota linea di autobus low cost provenienti dalla capitale Transalpina.

 

Nel corso dello sbarco dei viaggiatori un trentacinquenne di origini nigeriane ha attirato le attenzioni di Joy e Ebron, i cani antidroga delle Fiamme Gialle.

 

Ad un primo controllo sembrava tutto in ordine ma l’atteggiamento particolarmente nervoso dell’uomo ha indotto i Finanzieri ad approfondire il controllo, accompagnando il nigeriano presso l’ospedale Molinette di Torino.

I sospetti hanno trovato conferma poco dopo: la radiografia ha evidenziato la presenza nello stomaco di circa un centinaio di ovuli contenenti cocaina ed eroina purissima.

L’uomo è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere di traffico di sostanze stupefacenti.

Quello degli “ovulatori” è un fenomeno ormai diffuso da anni. Questi ovuli sono fatti di plastica e cera e vengono “ingoiati” dai corrieri della droga, nel tentativo di evitare i controlli di frontiera. Una volta a destinazione, con l’aiuto di lassativi vari, provvedono al recupero della merce. In questo modo grosse quantità di cocaina possono viaggiare anche di continente in continente. Può capitare però che questi ovuli, se non confezionati nel modo corretto, si aprano nello stomaco dei corrieri generando morte improvvisa.

 

I controlli delle Guardia di Finanza di Torino, nelle aree cosiddette sensibili, quali Terminal degli autobus, stazioni ferroviarie e della metropolitana, scaturiti anche grazie alle numerose segnalazioni dei cittadini al numero di pubblica utilità “117” della Guardia di Finanza, si inseriscono nel quadro della costante azione di controllo del territorio, svolta nei principali punti di aggregazione della città, finalizzata a tenere alto il livello di attenzione sulla diffusione e sul consumo di droghe.

Quando potranno tornare a scuola i ragazzi con disabilità?

“Si parla di mascherine, banchi e termoscanner: non dei diritti di una parte degli alunni, per i quali ancora non conosciamo né data né modalità del ritorno a scuola. Ho chiesto alla Giunta di relazionare urgentemente sull’argomento: quanti degli oltre 15mila ragazzi con disabilità iscritti alle scuole piemontesi di ogni ordine e grado sono già tornati in classe?”

I diritti di alunni e studenti con disabilità dovrebbero essere al primo posto nella lista delle urgenze e delle priorità: sono ancora, invece, di fatto esclusi dal dibattito di questi giorni. Mentre politica si divide su mascherine, banchi e termoscanner, stiamo ancora aspettando indicazioni precise su tempi, termini e modi del ritorno in classe per gli alunni e gli studenti con disabilità. Quanti dei 15mila ragazzi con disabilità che, dalla Scuola per l’Infanzia alla Scuola Secondaria di Secondo Grado, sono iscritti alle scuole piemontesi sono già tornati in classe? Ho chiesto alla Giunta di rendere conto a Palazzo Lascaris su questo argomento: è in gioco il diritto allo studio di tanti.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Tamponi per 235 studenti nel secondo giorno di scuola

Sono 235 gli studenti e operatori scolastici (sul totale di una popolazione scolastica regionale di 613 mila allievi e 76 mila operatori) che nel secondo giorno di scuola hanno usufruito dei ventinove hot spot pediatrici allestiti dalla Regione Piemonte per l’esecuzione immediata del tampone per la diagnosi di coronavirus covid-19.

Per alcune Asl, il dato comprende sia gli accessi diretti richiesti in orario scolastico, sia quelli programmati, che hanno approfittato dell’opportunità per accorciare i tempi di effettuazione del test.

L’esito dei tamponi è in fase di completamento.

(foto: il Torinese)

 

Grimaldi (LUV): “‘bogia nen’? Cirio piuttosto non faccia il ‘bòcia’”

“Il Governo impugna e Cirio gongola;  il Presidente cerca lo scontro coi Ministri, ma governare il Piemonte non è un gioco”

Il governo ha impugnato l’ordinanza della Regione Piemonte che raccomanda alle scuole di misurare la febbre agli allievi all’ingresso e, se non è possibile, di verificare che l’abbiano fatto le famiglie chiedendo un’autocertificazione.

“‘Bogia nen’? Cirio piuttosto non faccia il ‘bòcia’; il Presidente cerca lo scontro coi Ministri, ma governare il Piemonte non è un gioco” – commenta il capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione, Marco Grimaldi. “Ma Cirio lo sa che se qualche scuola ha misurato la febbre agli studenti, non lo ha fatto certo grazie ai termometri finanziati dalla Regione? Già, perché nonostante i proclami, le conferenze stampa e i post sui social, neppure un euro dei 500mila promessi dalla Giunta sono stati versati alle scuole. Zero domande, zero iban, zero termometri” – la conferma arriva indirettamente dall’Assessore Gabusi che ha risposto oggi all’interrogazione urgente di Grimaldi.

“Cirio e la sua Giunta hanno creato una gran confusione – prosegue Grimaldi – a partire dalla promessa di mettere un medico in ogni scuola, possibilità prontamente smentita da Icardi, passando per gli annunci di nuovi stanziamenti per dotare ogni istituto scolastico di termoscanner, fino ad arrivare al balletto delle ordinanze nelle quali Cirio raccomandava alle scuole di misurare la febbre agli studenti prima dell’inizio delle lezioni, idea che ha fatto infuriare tutto il mondo della scuola, specie per l’intempestività della proposta, arrivata a soli tre giorni dall’inizio delle lezioni e dopo che ogni istituto aveva messo a punto un proprio programma di rientro consono alle linee guida ministeriali”.

“Nessun termometro è stato pagato dalla Regione Piemonte anche perché la delibera di stanziamento è di venerdì scorso, a sole 72 ore dal suono della prima campanella; insomma – conclude Grimaldi – da parte di Cirio c’è stata solo propaganda e oggi abbiamo la conferma del vero obiettivo della sua manovra: stare qualche giorno sulle prime pagine dei giornali. Da questo punto di vista, l’impugnativa del Governo per noi è una brutta notizia: ora Cirio potrà fare la vittima e dire che lui ci aveva provato. Che tristezza”.

La “fase non oggettiva” della fotografia italiana dal 1935 al 1958

“Forma/Informe” In mostra alla GAM di Torino.  Dal 24 giugno al 27 settembre

Qui, la realtà non è di casa. Se non di sguincio. In pochi tratti e in minima parte. Frazionata e immaginifica. Giocosa e visionaria. Intreccio di audaci, provocatorie sperimentazioni e diavolerie di mestiere, è realtà che non trattiene, ma volutamente allontana e disperde le sue forme.

“Forma/Informe”, per l’appunto. Come recita il titolo della rassegna ospitata negli spazi della “Wunderkammer” della torinese GAM, curata da Antonella Russo e dedicata alla fotografia non oggettiva e informale italiana dalla metà degli anni Trenta al concludersi dei Cinquanta. Una sorta di “viaggio al termine della forma”, in cui troviamo una selezione di 50 stampe vintage ed originali, in gran parte inedite – e 23 rare pubblicazioni – provenienti da importanti archivi e da prestigiose collezioni d’arte internazionali, firmate da sette grandi fotografi italiani. Fotografi non esponenti di una specifica avanguardia artistica, ma tutti uniti “dalla comune volontà – sottolinea la curatrice – di contribuire alla diffusione di una nuova coscienza fotografica”. Ecco allora l’immagine “pura”, appagata di luce, essenziale semplice e rigorosa, dal “tono alto” (“high-key”, come dicevano gli americani) de “La pallina” o del “Muretto” di Giuseppe Cavalli (Lucera, 1904 – Senigallia, 1961), fondatore nel ‘47 a Milano del gruppo fotografico “La Bussola”, accanto alle particolarissime opere di uno fra i più importanti fotografi di cinema e teatro del secolo scorso, Pasquale De Antonis (Teramo, 1908 – Roma, 2001), collaboratore per quasi vent’anni di Luchino Visconti e presente in mostra con i suoi lavori che arrivano a fissare direttamente sulla carta sensibile le molteplici forme assunte da gocce e liquidi oleosi o inchiostri densi versati su una lastra di vetro retroilluminata. Pittore, grafico, scenografo, oltreché fotografo, di Luigi Veronesi (Milano, 1908 – 1998), la rassegna presenta “Le stelle dalla mia finestra”, immagine di un cielo senza luna attraversato da graffiature che si concretizzano in scie luminose e puntini bianchi, in un narrato che è sintesi perfetta del lungo percorso artistico di un “formalista che teneva ben presente le lezioni del costruttivismo russo e del surrealismo”. A proseguire nell’iter espositivo, troviamo ancora le “forme virtuali” di Franco Grignani (Pieve Porto Morone, 1908 – Milano, 1999), in cui la fotografia si pone spesso e fascinosamente al servizio della grafica con fotomontaggi, sovrimpressioni ed elaborati grafici che si rifanno ad una sorta di singolare “psicologia della forma”, accanto agli scatti inediti raffiguranti vedute urbane di forte “realismo formalista”– da “Montmartre” alla greca “Mykonos”- di Piergiorgio Branzi (Signa, 1928), che è stato anche giornalista Rai, inviato negli anni Sessanta da Enzo Biagi a Mosca e successivamente a Parigi per terminare con la carica di direttore della sede Rai di Firenze negli anni ’70-’80, per poi riprendere a fotografare negli anni ’90 con un progetto sui luoghi pasoliniani, dedicandosi soprattutto alla fotografia digitale. A concludere il gruppone dei “magnifici sette”, con le sue “astrazioni involontarie”, troviamo in mostra le opere (“un andare alle fondamenta – scrive Antonella Russo – della produzione di forme primordiali”) di uno dei protagonisti più autorevoli della fotografia astratta italiana, Paolo Monti (Novara, 1908 – Milano, 1982), insieme alle “Ossidazioni”, ai “Pirogrammi” e agli “Ideogrammi” prodotti da Nino Migliori (Bologna, 1926), opere di geniale sperimentazione in cui le più curiose stramberie frutto di un’immaginazione e di una giocosità tecnica senza fine (dalle piccole bruciature inferte alla pellicola, alle gocce d’acqua o ai liquidi schiumosi applicati sul lastrino dell’ingranditore) ci consegnano curiose immagini oniriche simili a “un organismo vivente, ad una costellazione di cellule sospese come in un liquido amniotico”.

Gianni Milani

“Forma/Informe”
GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta 31, Torino; tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it
Dal 24 giugno al 27 settembre
Orari: ven. e lun. 13-20, sab. e dom. 10-19; mercoledì 24 giugno, Festa di San Giovanni, apertura straordinaria 10-20

 

Nelle foto

– Pasquale De Antonis: “Senza titolo D”, stampa positivo diretto su carta Ansco Color Printon, 1957
– Giuseppe Cavalli: “La pallina”, gelatina bromuro d’argento, 1949
– Franco Grignani: “La folla”, gelatina bromuro d’argento, 1954
– Paolo Monti: “Le astrazioni involontarie”, gelatina bromuro d’argento, 1952
– Nino Migliori: “Pirogramma + Ossidazione”, stampa getto d’inchiostro Fine Art su carta Hahnemuhle Photo Rag, 1948 – 2020

Le medaglie dei nuotatori piemontesi

Ecco il riepilogo delle medaglie conquistate dagli atleti piemontesi nel Campionato Italiano di Categoria 2020 di nuoto per salvamento, manifestazione che quest’anno si è svolta su base regionale.

Oro (8)
Giulia Vetrano (Centro Nuoto Nichelino) 200 ostacoli Junior 2’11’’70
Elisa Dibellonia (Centro Nuoto Nichelino) 100 percorso misto Junior 1’21’’65
Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani) 200 ostacoli Cadette 2’15’’01
Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani) 100 manichino pinnne e torpedo Cadette 1’04’’27
Sophie Frati (Centro Nuoto Nichelino) 100 manichino pinne Cadette 55’’41
Alice Magrini (Rari Nantes Torino) 200 super lifesaver Cadette 2’39’’75
Cristina Leanza (Aquatica Torino) 50 manichino Senior 36’’06
Paola Lanzilotti (Rari Nantes Torino) 200 super lifesaver Senior 2’24’’83
Argento (8)
Giacomo Baiardi (Aquarium Novi Ligure) 100 percorso misto Ragazzi 1’11’’72
Valentina Pasquino (Nuotatori Canavesani) 50 manichino Junior 40’’60
Elisa Dibellonia (Centro Nuoto Nichelino) 100 manichino pinne e torpedo Junior 1’01’’95
Elisa Dibellonia (Centro Nuoto Nichelino) 200 super lifesaver Junior 2’37’’19
Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani) 50 manichino Cadette 37’’55
Maddalena Daraio (Sa-Fa 2000 Torino) 200 super lifesaver Cadette 2’39’’88
Cristina Leanza (Aquatica Torino) 100 percorso misto Senior 1’15’’47
Davide Petruzzi (Rari Nantes Torino) 100 manichino pinne e torpedo Senior 53’’47
Bronzo (4)
Elisa Dibellonia (Centro Nuoto Nichelino) 200 ostacoli Junior 2’18’’14
Paola Lanzilotti (Rari Nantes Torino) 100 manichino pinne e torpedo Senior 1’02’’61
Simone Re (Aquatica Torino) 200 ostacoli Senior 2’00’’77
Federico Gilardi (Fiamme Oro/Rari Nantes Torino) 100 manichino pinne Senior 48’’96

Covid 19, in arrivo un milione di test antigenici

Il test è in grado di individuare soggetti con carica medio-alta, potenziali diffusori del Covid 19 e per tali ragioni è in corso l’acquisizione, insieme alla Regione Veneto, di un milione di test antigenici. Questa la risposta dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi a un’interrogazione presentata dal M5s che chiedeva inoltre quali iniziative abbia intrapreso la Regione al fine di implementare anche in Piemonte la sperimentazione del test salivare.Su questo punto è stato risposto che nell’ospedale torinese Amedeo di Savoia, presso il laboratorio di virologia e in vari reparti clinici, è in corso la valutazione sperimentale e comparativa tra test salivare e la procedura convenzionale “tampone”. Lo scopo è quello di ridurre il ricorso al più complesso prelievo rino-faringeo che deve necessariamente essere eseguito in profondità e di conseguenza risulta essere molto fastidioso. E’ emerso che il test salivare presenta il vantaggio di stabilire in pochi minuti se si è positivi o meno al Covid 19, provvedendo semplicemente a prelevare un campione di saliva e permette la rapida raccolta di numerosi campioni in un’unica seduta adattandosi meglio allo screening di comunità numerose. Per contro, lo svantaggio è quello di dover trattare opportunamente i campioni salivari, prima di sottoporli  all’analisi molecolare, rendendosi necessario il trasporto e la successiva manipolazione in laboratorio allungandone i tempi. 

Da Torino 20 mila Testimoni di Geova per il Congresso

Riceviamo e pubblichiamo / “Ciò che fa di un incontro un evento, il più delle volte, è la location e il pubblico che vi assiste”

Il congresso annuale dei Testimoni di Geova 2020 dal tema “Rallegratevi sempre”, a motivo della pandemia di COVID-19, si è tenuto in streaming. La location è stata l’abitazione delle famiglie che vi hanno assistito in tre weekend di luglio e agosto, utilizzando il sito gratuito www.jw.org.

Un incalcolabile numero di presenti che ha superato ogni ottimistica previsione: milioni di persone in 240 paesi hanno seguito il programma trasmesso in 480 lingue. Nel torinese, tra single e famiglie, sono stati oltre 20mila i presenti al programma: inoltre, se pur in cerimonia strettamente privata, ben 7 sono stati i neofiti che mediante battesimo in acqua per immersione, hanno espresso la loro dedicazione a Dio. Il programma prevedeva discorsi, simposi intercalati da video, interviste e un lungometraggio avente per protagonista il personaggio biblico di nome Neemia.

In Italia, nel rispetto delle disposizioni governative COVID-19, oltre mezzo milione di persone hanno assistito all’evento direttamente dalle oltre 160mila loro abitazioni.

Il programma del congresso è tuttora disponibile sul sito ufficiale della Congregazione WWW.JW.ORG>BIBLIOTECA DIGITALE>JW Broadcasting.

 

Il traffico a Caselle cala “solo” del 20% Critiche ad Alitalia

Per lo scalo di Torino Caselle l’estate è andata meglio del previsto con calo del traffico domestico  del 20%.

I vertici aeroportuali dicono apertamente che il responsabile è Alitalia che “inspiegabilmente non ha colto tale  trend e ha tenuto solo due collegamenti tra Torino e Roma rispetto ai consueti sette con una riduzione del 60%  dei passeggeri”. 

L’autunno è  importante per i collegamenti con Roma e con soli due voli non si permette di viaggiare dalla capitale  a Torino per lavorare in giornata.

Se l’abbandono di Malpensa da parte della compagnia di bandiera è dovuto al ruolo di Linate, la Sagat, società di gestione dell’aeroporto subalpino, afferma che Torino è molto simile a Linate, e “fa parte del tessuto produttivo del Paese”.

Sagat si aspettava anche aiuti concreti dal Governo

Arrestato per tentato furto A carico aveva due ordini di carcerazione

Nella notte di sabato, poco dopo le tre, un residente è stato disturbato dai rumori provenienti dalla strada e dopo aver appurato che un uomo stava forzando una saracinesca, ha chiamato la polizia.

Gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia intervenuti hanno colto sul fatto il reo, il quale, alla loro vista, ha cercato, senza successo, di allontanarsi dal negozio. Nei pressi della saracinesca del fast food di corso Giulio Cesare, i poliziotti hanno travato diversi arnesi per portare a termine lo scasso, alcuni dei quali erano conficcati nella serranda parzialmente divelta.

Lo scassinatore, un cittadino marocchino di 39 anni, è stato arrestato per tentato furto. A seguito di accertamenti, è emerso che l’uomo aveva a carico due ordini di carcerazione emessi dal tribunale di Torino, il primo emesso a fine agosto e il secondo una settimana fa. Entrambi disponevano la custodia cautelare in carcere in sostituzione dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.