ilTorinese

“A Christmas recipe” allo “Spazio Kairos”

La compagnia “Onda Larsen” riflette e fa riflettere bimbi e famiglie sul “vero”, un po’ dimenticato, significato del Natale

Domenica 8 dicembre, ore 16

“Ah, il Natale! I festoni, i fiocchi, i nastri e poi ancora le letterine, i regali, le luci e ancora il cenone, i brindisi, il vischio, la neve, l’albero, le palline, i balletti, le canzoni… insomma non sembra manchi nulla, no?”. Embé!! No, no, per carità, non manca proprio nulla! Che volere di più?! Eppure … eppure. Forse qualcosa, sotto sotto (ma neanche troppo sotto) manca. O non c’è più. Almeno se per “Natale” vogliamo intendere non solo la terrena magia della “Festa più Festa dell’anno” (che, pure, attenzione, ci sta bene e ci vuole), ma anche, e soprattutto, uno spazio temporale di riflessione spirituale sull’evento (per chi è credente) o, più laicamente, su quel particolare momento dell’anno che apre le porte a nuovi 365 giorni, a nuovi sogni e speranze per ognuno di noi. L’Abbraccio, la Pace, la Fratellanza, il Perdono, il Riconoscerci tutti uguali, il Camminare per mano, Mani bianche e Mani nere, il Brindisi – calici in alto – gesto che dev’essere un evviva e un segno di nuove attese con validità continua nel tempo e non concepita ad annuale, periodica, scadenza. Come dire Passata la Festa, gabbato lo Santo. Certo il tutto è forse pretendere troppo. Ma un piccolo sforzo di riflessione potremmo e dovremmo farlo! Senza per carità spegnere le luci, negare i regali, affossare pranzi e cenoni. Giusti i regali. Soprattutto ai bimbi. Attenti all’“arma-cellulari!” Ma, quando glieli porgiamo, guardiamoli dentro e in fondo agli occhi. Forse lì, potremo trovare la carica per intraprendere nuove e coraggiose strade.  Che ne pensate e a chi potremmo chiedere aiuto rispetto a queste riflessioni? Ci sono! Forse agli “elfi”, quegli strani simpatici “umanoidi” che, nelle culture di lingua inglese, vivono con Babbo Natale al Polo Nord e gli fanno da aiutanti, prendendosi cura soprattutto delle renne.

Parte proprio di qui l’appuntamento teatrale, in programma domenica 8 dicembre (ore 16), dal titolo “A Christmas recipe”, portato in scena dalla cagliaritana Compagnia “Effimero Meraviglioso” e proposto dai nostri di “Onda Larsen” al teatro “Spazio Kairos” di via Mottalciata, a Torino. Lo spettacolo di Francesco Cappai, per la regia dello stesso Cappai e di Leonardo Tomasi, vedrà salire sul palco Michela CiduElisa GiglioFederico Giaime Nonnis ed Alessandro Redegoso.

I quattro, nel loro racconto scenico, s’affideranno proprio alla “saggezza” di quei buffi, divertenti “elfi”, cui s’era arrivati noi. “Gli ‘elfi’ – ricordano – conoscono a menadito il procedimento per ‘fare’ il Natale. Lo conoscono talmente bene da far perdere il senso a quei gesti che, di anno in anno, diventano sempre più vuoti, mentre la scena si riempie sempre di più”. E’ per questo che “qualcosa comincia ad andare storto per gli ‘elfi’: e se il Natale fosse qualcosa di più delle lucine, delle ceneluculliane e del vischio sulla porta? Una lunghissima attesa godotiana, non ce ne voglia Samuel Beckett, nei confronti di qualcosa che doni – che stranezza il donare qualcosa al Natale – il senso al Natale, e un tacchino da cucinare che non arriva. Saranno collegate le due cose?. Chissà. Penso proprio di sì. Almeno per i quattro di “Effimero Meraviglioso”. Che, per carità, non penso che – invitandoci allo spettacolo – siano così sadici, e anche un tantino masochisti, dal voler rovinare la Festa ai poveri spettatori. Però, però … un pensierino a ciò ch’é oggi diventato (di esagerato) il Natale, credo proprio sia nelle loro corde. Dicono infatti: “ ‘A Christmas Recipe’ è uno spettacolo che parla dell’ ‘essenza delle tradizioni’ oltre ‘la loro fastosità’, alla ricerca di ciò che si nasconde sotto la routine della festa. In un gioco colorato e musicale di ‘ripetizioni’ e ‘scatole cinesi’, i bambini andranno alla scoperta dei valori straordinari che si nascondono dietro l’‘ordinarietà dei gesti’ che talvolta, privati del loro contenuto, rimangono pura forma”.

Il pomeriggio s’inizia alle 16prevede merendaalle 16,30 lo spettacolo e poi l’incontro con gli attori sul palco.

Acquisto biglietto: www.ticket.it

Per info: “Spazio Kairos”, via Mottalciata 7, Torino; tel. 351/4607575 o www.ondalarsen.org

g.m.

Nelle foto: “Effimero Meraviglioso” immagini di scena

Canalis (Pd): “Componentistica rischia di diventare terra di conquista”

Se il Governo nazionale non interverrà in fretta, aumenteranno le acquisizioni cinesi delle nostre aziende della componentistica.

5.12.2024 – A margine dell’audizione delle organizzazioni datoriali maggiormente rappresentative del mondo dell’industria e dell’artigianato automotive, tenutasi oggi nella Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale, sono emersi i gravi rischi che questo settore sta attraversando.

Non solo il rischio sociale della perdita di migliaia di posti di lavoro (sono 56.300 gli addetti piemontesi impiegati direttamente nelle imprese piccole e grandi dell’automotive), ma anche quello del sacrificio delle preziose competenze di questi addetti, che fanno del Piemonte uno dei cuori pulsanti dell’industria automobilistica europea (in Piemonte ci sono 713 imprese impegnate nell’automotive, il 50% della componentistica automotive italiana, con 20,4 miliardi di euro generati ogni anno).

Se da un lato la nuova Commissione europea sta aprendo alla possibile revisione delle sanzioni energetiche e alla diversificazione delle tecnologie utilizzabili per raggiungere gli obiettivi del Green Deal, il Governo italiano continua a latitare. Il fondo nazionale per l’automotive è stato falcidiato, mentre gli incentivi per l’acquisto delle auto elettriche sono stati utilizzati prevalentemente per auto prodotte fuori dall’Italia. Occorrerebbe una seria strategia industriale ed energetica, per aumentare la nostra competitività e rimodulare la produzione, frenando il crollo delle auto prodotte nel nostro Paese.

Nell’attesa di questi interventi di respiro nazionale, speriamo che la giunta Cirio metta in campo azioni urgenti di respiro regionale, quali il sostegno ai distretti di filiera per sopperire alla frammentazione dell’indotto, il sostegno a tecnologie integrative rispetto all’elettrico, come l’idrogeno e i bio-carburanti, il sostegno alle competenze per garantire upskilling e reskilling.

Non bastano gli incentivi all’acquisto di nuove auto e l’esenzione del bollo auto: servono interventi più strutturali, che poggino sulle leve tipiche della Regione, cioè la formazione professionale, lo sviluppo delle attività produttive e l’attrazione degli investimenti.

Temiamo che la Giunta Cirio assista passivamente al drammatico processo di chiusura di aziende e di acquisizione cinese, intervenendo solo ex post sulla gestione delle crisi aziendali.

Monica CANALIS – vice presidente commissione industria Consiglio regionale

Ugo Nespolo presenta il vinile “Il Gran Ballo della Croce Rossa Italiana” 

 

 

Il 10 dicembre prossimo, alle ore 21, Ugo Nespolo presenterà al Circolo dei Lettori il vinile dal titolo “Il gran ballo della Croce Rossa Italiana”.

Il 22 giugno scorso usciva in tutti i negozi di musica e sul CRI shop il vinile “Il gran ballo della Croce Rossa Italiana”. Realizzando questo progetto nell’ambito del 160esimo anniversario della nascita dell’associazione, la Croce Rossa Italiana ha deciso di ridare vita a uno storico vinile del 1961, custodito al Museo Internazionale della Croce Rossa a Castiglione delle Stiviere. Il disco conteneva quattro brani interpretati dagli allora esordienti Gino Paoli ( Un uomo vivo), Giorgio Gaber ( Benzina e Cerini), Umberto Bindi (Non mi dire chi sei) e uno interpretato da Joe Sentieri dal titolo “Lei”. Oggi viene rilanciato con i brani originali rimasterizzati e le versioni di Beppe Servillo, Eugenio Finardi, Giuseppe con Gnu Quartet e Armanso Corsi e The Sweet Life Society.

Le copie del vinile sono state numerate per un totale di 1864, numero pari all’anno di nascita della Croce Rossa Italiana, e la copertina è stata realizzata dal grande Ugo Nespolo. Il prezzo di vendita è di 30 euro e i proventi verranno devoluti alla Croce Rossa Italiana.

“E’ il 1961- si legge sulla copertina del vinile- undicesima edizione del festival di Sanremo, per la prima volta condotta da due donne, Lilli Lembo e Giuliana Calandra, ed è proprio durante quei giorni sanremesi che a Milano il primo febbraio va in scena il Gran Galà della Croce Rossa, un evento solidale che richiama l’alta società meneghina a un momento di partecipazione e benevolenza verso la più importante e grande associazione di volontariato in Italia. All’occasione viene dedicato un disco, con una tiratura limitata di 300 copie, di RCA, che contiene quattro dei brani presentati quell’anno al Festival della Canzone Italiana. Del disco non si ha traccia per anni fino al 2000 quando, durante un sopralluogo al Museo Internazionale della Croce Rossa di Castiglione dello Stiviere, viene rinvenuto, magicamente, in uno scatolone, un vinile master originale Ricordi.

Circolo dei Lettori via Bogino 9 martedì 10 dicembre ore 21

MARA MARTELLOTTA

Arte e sacro, la chiesa di San Dalmazzo a Torino

In centro citta’ un gioiello molto antico

Dopo un lungo periodo di chiusura, e’ di nuovo possibile visitare la chiesa di San Dalmazzo, situata tra via Garibaldi, una volta via Dora Grossa, e via delle Orfane.

Costruita nel lontano 1271 e destinata all’assistenza dei pellegrini e alla cura degli infermi, nel tempo la sua struttura subi’ un consistente deterioramento e fu cosi’ che nel 1573, periodo in cui fu affidata ai frati Barnabiti, si decise per una riedificazione. Qualche anno dopo per volere del cardinale Gerolamo della Rovere fu nuovamente restaurata e decorata, anche grazie alle numerose donazioni dei Savoia mentre alla fine dell’800 furono ripresi ulteriormente i lavori che la riportarono al suo stile originario. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu bombardata riportando seri danni al tetto e agli infissi, il suo ultimo restauro risale al 1959.

L’esterno e’ l’unica parte rimasta in stile Barocco con i suoi pilastri di ordine corinzio, i finestroni da cui entra la luce e un timpano semicircolare che avvolge un prezioso affresco. La chiesa, di medie dimensioni, trova la sua bellezza, oltre che nei suoi sorprendenti interni in stile neogotico che catturano subito l’occhio del visitatore, ma anche nella superficie proporzionata che la rende accogliente e affascinante.

Al suo interno lo sfondo e’ quello tipico dello stile gotico caratterizzato dallo slancio verticale, da vetrate colorate, da stucchi, dipinti neo-bizantini di Enrico Reffo e dorature. L’elemento che attira legittimamente l’attenzione e’ la fonte battesimale originale ereditata dalla vecchia chiesa di San Dalmazzo Martire. La struttura e’ a tre navate decorate da edicole, il bellissimo pulpito incorniciato da mosaici e il ciborio a baldacchino.

Spesso la chiesa di San Dalmazzo si fa scenario di concerti di musica, dal gospel alla musica da camera, il prossimo appuntamento? Domenica 15 Dicembre 2024 ore 17:00 TORINO CHAMBER MUSIC FESTIVAL, vibrazioni all’interno di un contesto suggestivo e incantevole.

Per informazioni sugli eventi

www.diocesi.torino.it

Maria La Barbera

Banca del vino a Pollenzo. Terra, ricerca ed estro: la storia di Cascina Castlet

Data: 27/11/2024 • Ora: 19:00 – 20:45

L’azienda appartiene da generazioni alla famiglia Borio e oggi è nelle mani di Mariuccia che l’ha ereditata dal padre nel 1970.

Produttrice dotata di grande passione e lungimiranza, ha da sempre la priorità per la salvaguardia della natura e della storia della sua terra d’origine.

Per costruire l’identità di queste colline votate alla viticoltura e promuovere la cultura del vino ha collaborato attivamente con studenti e ricercatori universitari. All’enologo Giorgio Gozzellino spetta il compito di tradurre nei vini di Cascina Castlet questa energia e questa visione del territorio. Ogni etichetta esprime tutta la creatività e la vena artistica di Mariuccia Borio e nasconde un racconto, tutto da scoprire.
Con Giorgio e Fabrizio Gallino, collaboratore della Slow Wine e della Banca del Vino, abbiamo ascoltato alcune parti di questo racconto, soprattutto attraverso la degustazione di vini differenti, declinati in annate a confronto.

Negli anni 70 l’enologo è stato Armando Cordero .L’azienda si è sempre occupata di Barbera nelle sue varie tipologie.
E’ passata da 6 ettari ai 30 attuali tutti a Costigliole d’Asti, divisi in tre parti: intorno all’azienda , a circa 1km (12 ettari) dedicati al Policalpo , ultimo terzo in frazione Santa Margherita vicino al fiume Tanaro.
Terreni sono limo argillosi mixati.
Dal 1995 si cura l’inerbimento, perché limita la penetrazione forte dell’acqua e non consente alla radice di ricevere troppa idratazione.
Quest’anno si festeggiano i 40 anni dell’etichetta serigrafata : un esempio di successo comunicativo.

In Degustazione abbiamo assaggiato :

Barbera Litina 2020
Vigneto Litina dedicato a zia Litina
Macerazione sulle buccie per 10 gg
Vinificato in acciaio ed affinamento in Botti di Rovere per 9 mesi
Annata 2020 ha avuto andamento regolare , con piovosità giusta e soprattutto zero pioggia in vendemmia. Quindi un’annata con giusto equilibrio. Di questo prodotto se ne fa circa il 10% della produzione totale dell’azienda.
Al naso: frutto e leggero sentore di legno
In bocca: frutto, amarena, sentore mandorlato e una bella sapidità leggermente chiusa nel finale. Poco tannico ,equilibrato e fresco. Una bella beva.

Barbera Passum 2018
Etichetta ricorda la P maiuscola greca dove nell’Antica Grecia “alle donne non era consentito bere vino” .
Raccolto in cassette e lasciato in appassimento per circa un mese, l’enologo Armando Cordero aveva preso spunto dallo Sfursat valtellinese per abbassare l’acidità e fare zuccheri. Nel tempo è cambiato il clima e la vigna ma si mantiene una composizione di 60% di vendemmia normale e 40% di appassimento con un governo all’uso toscano.
Appassimento evita lo sviluppo delle muffe e viene fatto per due o tre giorni a temperatura di 22°, in questo modo l’uva respira abbassando l’acidità e aumentando l’equilibrio.
Macerazione carbonica degli acini piccoli per 21 giorni a temperature basse.
Malolattica in acciaio.
Affinamento 50% in Barrique e tonneaux e 50% in Botti grandi.
Annata 2018 è stata un’annata calda ma non troppo ,tardiva e composta da un buon equilibrio e da acidità alta .
Al naso: sentori di burro, spezie, garofano e legno e si nota di più l’appassimento.
In bocca: frutto dolce, meno maturo, appassimento e meno salato il finale.

Barbera Passum 2012
Annata 2012 : piovosa con agosto e settembre che hanno però consentito di recuperare la corposità delle piante e finale equilibrato.
Al naso: frutta matura, sentori di prugna,terroso
In bocca: Bella vena sapida ,una gran bella beva.

Monferrato Rosso Uceline 2017
Da vitigno uvalino poco diffuso nell’astigiano.
Il nome ha origini antiche. Nell’Astesana fin dal Seicento così si chiamavano uve rosse di un vitigno a maturazione molto tardiva .Erano le ultime ad essere vendemmiate e venivano largamente mangiate dagli uccelli provenienti dall’Africa ( ricordati in etichetta) .

Uvalino era un regalo importante, un secondo vino che si raccoglieva a metà novembre ( grappoli di San Martino ). Era un vino ad uso famigliare di alto lignaggio , pieno d’ antiossidanti come il resveratrolo ( 40 volte più degli altri vini Rossi piemontesi ) quindi resistente alle muffe e con una forte protezione ai batteri e ai funghi patogeni. In più con una buona carica tannica ( simile al Barolo) .
Prima vendemmia nel 2006 commercializzata nel 2009 .

Vendemmia a fine di ottobre quando l’uva raggiunge una perfetta maturazione. Grappoli raccolti a mano vengono adagiati in piccole
cassette traforate e successivamente collocate in un “fruttaio” ben ventilato e a
temperatura controllata per oltre un mese per
Un leggero appassimento ( perdita di circa 20% del peso ).
Macerazione sulle bucce per 20 gg temperatura tra 22-25 gradi con frequenti rimontaggi .
Malolattica in acciaio e vinificato in tonneaux per 18 mesi.
Annata 2017 : estate calda e l’uvalino non ama il caldo . 45gg di appassimento. Pochi zuccheri.
Al naso: erbaceo e terroso
In bocca: polveroso ,ancora chiuso e frutta in fase di definizione .

Monferrato Rosso Uceline 2012
Annata 2012: caldo finale, estate fredda e poco luminosa ha prodotto un vino elegante.
Al naso: bel terziario non dolce e note balsamiche
In bocca: tannico, bella struttura, frutta ed un bellissimo sprint finale.

Policalpo Monferrato Rosso 2016
un incontro tra Barbera 60% e Cabernet Sauvignon 40% (piantato già nel 1800).
Vendemmia a metà ottobre, macerazione sulle bucce per 21 giorni insieme con i due vini .
Poi vinificato in Barrique per 12 mesi 1/3 nuove 2/3 di secondo passaggio.
3000 bottiglie
Al naso: sentori di vaniglia, liquirizia e spezie ; frutta armonica e sentori balsamici da Cabernet
In bocca: frutta e beva con sentore di Cabernet e tannino più fitto. Finale lungo ed aromatico.

Alla prossima.

LUCA GANDIN

L’automotive in crisi chiede strategie di tutela. Audizione in Regione

Il futuro dell’automotive alla luce della crisi Stellantis dopo Tavares al centro dei lavori della terza Commissione, presieduta da Claudio Sacchetto, che ha audito le Associazioni delle imprese industriali e dell’artigianato per un approfondimento: secondo stime recenti, come sottolineato da Alberto Dal Poz, vicepresidente dell’Unione industriale di Torino, il mercato automobilistico cinese è cresciuto fino a diventare il più grande al mondo, con vendite che nel 2023 hanno superato i 26 milioni di veicoli, mentre in Europa il mercato ha raggiunto circa 9,9 milioni di unità. L’Italia, nonostante la crisi, rappresenta però ancora un importante player in questo contesto.

Per Confindustria è fondamentale ragionare in termini di filiere, anche quelle trasversali, considerati i tempi difficili, in particolare in Europa, per le aziende che si occupano di batterie per auto elettriche. Lo dimostra la vicenda Northvolt, startup svedese leader nella produzione di batterie, nonché prima azienda europea a costruire una gigafactory di batterie in Svezia, che sta vivendo uno dei momenti più difficili dalla sua fondazione.

“Guardiamo inoltre all’Europa, dove Ursula von der Leyen ha annunciato l’istituzione di tavolo per l’automotive, ragionando su come accompagnare l’industria automobilistica europea in un processo di trasformazione e in una corsa industriale globale attivata da anni, partendo dall’ apertura sulle sanzioni e sul ruolo che potrebbero avere i bio-carburanti”.

Nel ribadire i concetti già espressi, nell’ottica di una posizione unitaria, Alberto Russo di Api Torino ha auspicato che per le aziende coinvolte nelle filiere di produzione venga prevista una moratoria degli interessi sugli investimenti già effettuati e sui mutui, visti i cali di produzione.

Per Nicola Scarlatelli, presidente di Cna Torino, “quelle di Stellantis non sono le prime difficoltà che affrontiamo in questo territorio. Abbiamo superato quelle di Fca e prima quelle di Fiat. Il tema auto non nasce certo oggi”.

Giovanni Genovesio, presidente di Cna Piemonte, ha chiesto che la Regione Piemonte si faccia portavoce presso i soggetti istituzionali della necessità di adottare correttivi sulla politica monetaria, in particolare sui tassi vista l’impennata dei costi del denaro, e ha detto di guardare con attenzione al Piano regionale sulla qualità dell’aria, che potrà avere un impatto economico importante.

Dai vari interventi è emersa la centralità del tessuto manifatturiero locale e di come sia fondamentale affrontare i problemi in squadra, prendendo per mano le Pmi facendo sistema. In Italia abbiamo tutte aziende medio piccole che rischiano di non riuscire a stare al passo con la transizione, per essere competitivi con i cinesi è necessario puntare sulle varie tecnologie, coinvolgendo i giovani nei settori che hanno maggiore margine di crescita occupazionale.

Gli intervenuti hanno annunciato un documento unitario che verrà consegnato alla Commissione.

Per delucidazioni sono intervenuti nell’ordine: Monica Canalis (Pd), Alice Ravinale (Avs), Gianna Gancia (Lega), Roberto Ravello (Fdi), Gianna Pentenero (Pd), Annalisa Beccaria (Fi) e Alberto Avetta (Pd).

Un convegno chiude le tre giornate torinesi dell’Esercito

Per il 60° anniversario della Costituzione del 101° Ospedale da Campo del 1° Reparto di Sanità “Torino” il 3 dicembre si sono concluse le tre giornate evento con un convegno presso i locali di Palazzo “Beraudo di Pralormo”, sede del Circolo Unificato dell’Esercito di Torino.

Grazie alla partecipazione delle numerose autorità politiche, civili e militari ed il coinvolgimento degli ordini professionali, e’ stato possibile accendere i riflettori sull’importante tema trattato e sul supporto quotidiano messo a disposizione sui territori.

Una dimostrazione pratica e’ avvenuta infatti lo scorso fine settimana in Piazza San Carlo, dove e’ stato montato l’Ospedale da Campo con la possibilita’ per tutti i cittadini di effettuare screening sanitari gratuiti e corsi di formazione sulle manovre rianimatorie.

Un’occasione di riscatto per l’immagine di Torino, che nelle scorse settimane e’ stata anche teatro di scontri e violenze messe in atto da alcuni manifestanti contro le Forze dell’Ordine.

Clelia Ventimiglia

“Meraviglie Reali”, viaggio nelle 16 Residenze patrimonio Unesco. Le regge sabaude in mostra a Bruxelles

È stata inaugurata ieri sera, nella sede di Bruxelles della Regione Piemonte, la mostra fotografica “Meraviglie Reali. Viaggio nelle 16 Residenze Reali Sabaude – Patrimonio dell’Umanità UNESCO, organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude insieme alla Regione Piemonte. A partecipare alla cerimonia d’apertura sono state l’Assessore alla Cultura, Turismo e Sport della Regione Piemonte Marina Chiarelli e la Direttrice del Consorzio Chiara Teolato insieme al Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles Pierre Di Toro.

è la prima volta che le Residenze Reali Sabaude vengono presentate in un’esposizione fotografica all’estero. Tra il XVI e il XVIII secolo la dinastia sabauda volle circondarsi di un sistema di residenze progettate e realizzate dai più importanti architetti dell’epoca: teatro della vita di corte e testimonianza dell’autorità acquisita, luoghi di svago e palazzi di piacere lungo i fiumi, sulla collina e nelle campagne diedero origine a quella che veniva chiamata la “Corona delle Delizie”.

Le cinquanta immagini firmate da Dario Fusaro consentiranno al visitatore di cogliere la bellezza e insieme l’imponenza di tutte le 16 Residenze Sabaude, dai “Palazzi del potere” di Torino con Palazzo Reale/Musei Reali, Palazzo Madama, Palazzo Carignano, Palazzo Chiablese, Castello del Valentino e Villa della Regina, ai “Luoghi della vita di corte” con la Reggia di Venaria, Castello della Mandria, Castello di Rivoli, Castello di Moncalieri, Palazzina di Caccia di Stupinigi, alle Regie Villeggiature” con il Castello di Agliè, Castello di Racconigi, Castello di Govone, Tenuta di Pollenzo e Castello di Valcasotto.

Un sistema integrato di cultura e storia del territorio connotato anche dalle notevoli valenze turistiche per le quali è in corso un significativo programma di rilancio.

L’iniziativa si inserisce nel programma di attività di promozione internazionale organizzato dal Consorzio e dalla Regione Piemonte, come ad esempio la partecipazione alle principali fiere del turismo culturale: il WTM di Londra, l’ITP di Berlino e l’IFTM Top Résa di Parigi.

Siamo particolarmente lieti di promuovere questa iniziativa – hanno affermato Michele Briamonte e Chiara Teolato, Presidente e Direttrice del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude che gestisce la Reggia di Venaria e il Castello della Mandria con il ruolo anche di coordinare la valorizzazione dell’intero sistema delle Residenze Sabaude –. Si tratta infatti di un’occasione significativa di visibilità istituzionale in ambito internazionale, cui seguirà un programma strutturato di campagne ed attività di comunicazione stagionali dalla primavera del 2025 in avanti. Le Residenze Reali devono proporsi sempre di più come il principale attrattore del turismo culturale del nostro territorio, ed è per questo che i nostri sforzi saranno incrementati secondo questa prospettiva in modo condiviso con tutti gli altri enti ed attori coinvolti”.

Siamo orgogliosi di poter ospitare per la prima volta nella sede della Regione Piemonte a Bruxelles una mostra fotografica sulle Residenze Reali Sabaude un unicum a livello europeo riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità dal 1997 ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio . I bellissimi scatti esposti a Bruxelles accompagneranno il pubblico in un percorso virtuale, attraverso i secoli, alla scoperta dell’atmosfera di corte della Corona di Delizie. Il circuito delle Residenze sarà protagonista di un’importante vetrina e offrirà un affascinante racconto del complesso architettonico tale da coinvolgere il visitatore e suggerirgli, ci auguriamo, un viaggio nella nostra regione per ammirare di persona le meraviglie reali e non solo. Allestire questa mostra nella sede regionale a Bruxelles, una vera e propria antenna istituzionale del territorio, ci consentirà di promuovere l’arte e la cultura piemontese in uno spazio europeo”.

Con questa esposizione fotografica a Bruxellesha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura, Marina Chiarelliil Piemonte conferma di aver raggiunto una dimensione internazionale, diventando un punto di riferimento per la cultura italiana nel mondo. Le Residenze Reali Sabaude, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sono il simbolo del nostro impegno nel promuovere l’arte, la cultura e la bellezza come strumenti per dialogare con il mondo. Questo progetto ci permette di consolidare il nostro ruolo tra le regioni italiane più influenti, valorizzando il patrimonio piemontese attraverso un racconto che si estende oltre i confini nazionali”.

Roberto Demarchi: “Hamas e Netanyahu sono i nuovi Erode”

La mostra del maestro Roberto Demarchi, inaugurata giovedì 5 dicembre 2024 alle ore 18, nella sede dell’atelier del pittore in corso Rosselli 11, reca il titolo “Montagna e avvento”.

Roberto Demarchi, pittore astratto , dichiara, a poche ore dell’inaugurazione di questa sua nuova mostra : “ I Vangeli ci narrano che, poco più di Duemila anni or sono, una piccola famiglia di ebrei, per sfuggire alla ferocia che il Potere scatena quando ha paura, lasciò nottetempo Betlemme per trovare rifugio in Egitto. Percorsero quella che allora si chiamava la via Maris ( che tra l’altro passava per Gaza). Subito dopo ci fu la strage degli Innocenti, innumerevoli bambini al di sotto dei due anni furono trucidati perché Erode temeva che tra di loro si celasse colui che, male interpretando le Sacre Scritture, avrebbe potuto prendere il suo posto. I Vangeli, se letti lontano da una esasperazione fideistica, parlano di verità che sopravvivono al Kronos, al microtempo. Ci dicono che l’uomo, con tutta la sua paura e con tutto il suo coraggio di vivere, è sempre lo stesso. I luoghi sono sempre gli stessi, Gaza ieri, Gaza oggi. I trucidatori sono sempre gli stessi, Erode ieri, Hamas e Netanyahu oggi”.

La mostra del Maestro Roberto Demarchi, intitolata “Montagna e Avvento” vuole essere un percorso ispirato all’Avvento e alla montagna ritratta da Cézanne, il tutto reinterpretato con il linguaggio astratto e suggestivo del maestro.

Mara Martellotta

Chieri, ennesima aggressione a un infermiere in Piemonte

Nursing Up Piemonte denuncia: «È ora di agire per proteggere chi lavora in prima linea»

Chieri, 5 dicembre 2024 – Continuano le aggressioni verso gli infermieri. Nel pomeriggio di ieri infatti si è consumato l’ennesimo grave episodio di violenza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Chieri durante le procedure di dimissione di un paziente. L’aggressore, un individuo senza fissa dimora ricoverato per motivi di salute non specificati, ha colpito l’infermiere al volto. Fortunatamente, le ferite riportate non sono gravi, ma l’episodio riaccende l’allarme sulla necessità di tutelare adeguatamente gli operatori sanitari.

Secondo le testimonianze, il paziente già nella sala d’attesa aveva mostrato atteggiamenti aggressivi. Durante la fase di dimissione, ha reagito violentemente, sferrando un pugno al volto dell’infermiere. L’intervento tempestivo dei Carabinieri e della Polizia Locale ha consentito di immobilizzare l’aggressore, che è stato successivamente trasferito presso il carcere delle Vallette.

 «Non possiamo più tollerare che episodi di questo genere diventino la norma per chi lavora nei pronto soccorso e negli ospedali –  commenta Claudio Delli Carri, Segretario Regionale di Nursing Up Piemonte   Gli infermieri sono in prima linea per garantire la salute dei cittadini, ma troppo spesso sono lasciati soli, senza adeguati strumenti di protezione e in contesti sempre più a rischio. Chiediamo con forza alle istituzioni di adottare misure immediate per garantire la sicurezza del personale sanitario, come l’implementazione di presidi permanenti delle forze dell’ordine all’interno dei pronto soccorso.»

La recente normativa che inasprisce le pene per chi aggredisce gli operatori sanitari è un passo avanti, ma non basta. «Serve prevenzione: telecamere di sorveglianza, percorsi formativi per la gestione delle situazioni critiche e soprattutto una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Non è accettabile che chi si prende cura degli altri debba lavorare ogni giorno con il timore per la propria incolumità» continua Delli Carri e conclude «Garantire la sicurezza degli operatori sanitari non è solo una necessità urgente, ma un dovere morale e civile. Non ci fermeremo finché chi lavora per la salute della collettività non potrà farlo in un ambiente sicuro e sereno».