ilTorinese

Molinari, Maccanti e Benvenuto (Lega): “In manovra 8 milioni e mezzo di euro per la metropolitana di Torino”

 

Grazie alla Lega, in manovra arrivano anche 8 milioni e mezzo di euro per il prolungamento della linea 1 della metropolitana di Torino fino a Cascine Vica, a cui potranno presto aggiungersi altre risorse.

“La Lega ha risposto alla richiesta della Regione Piemonte – sottolinea l’on. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera – in merito alla necessità di coprire gli extracosti della Metropolitana 1 di Torino, ed è costantemente al lavoro, al servizio dei cittadini piemontesi, per rendere la nostra Regione più dinamica e competitiva”.

“Agli 8,5 milioni previsti dall’ordine del giorno a prima firma Riccardo Molinari – spiegano i deputati della Lega della provincia di Torino Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto – si potranno aggiungere ulteriori altre risorse che sempre grazie a un ordine del giorno della Lega saranno destinate alla Regione Piemonte e che chiederemo di vincolare a questo fine. Questi fondi potranno coprire gli extra costi dovuti all’innalzamento dei prezzi dei materiali, consentendo di mettere finalmente in funzione la tratta sino a Cascine Vica, nel comune di Rivoli. Rispettiamo così un impegno assunto con tutti i cittadini del territorio e con i tanti commercianti e residenti che in questi anni hanno sopportato lunghi disagi e ritardi, con ripercussioni anche sulla viabilità stradale soprattutto nei territori di Collegno e Rivoli”.

Nuovo record di traffico per l’aeroporto di Torino nel 2024, previsti 4,7 milioni di passeggeri

Sta per chiudersi un anno da record per l’aeroporto di Torino, che non ha mai registrato così tanti passeggeri come nel 2024. Lo scalo si appresta a battere ogni primato di traffico precedentemente stabilito, e a fine anno raggiungerà la soglia di 4,7 milioni di passeggeri. Nel corso di questo weekend verrà superato il record di 4 milioni e 531 mila passeggeri stabilito lo scorso anno. Le mete più trafficate dell’anno sono Roma e Catania, seguite da Napoli, Palermo e Bari. La top 5 delle destinazioni internazionali è invece composta da Barcellona, Londra, Parigi, Monaco e Tirana. La novità internazionale del 2024 è stata Istanbul, che dallo scorso luglio è collegata a Torino dal volo giornaliero di Turkish Airlines, consentendo allo scalo di aprirsi alle altre 340 destinazioni del mondo, in particolare verso l’estremo oriente. Le novità nazionali sono state Comiso, Crotone, Salerno e Reggio Calabria. La stagione winter 2024/2025 è partita lo scorso 27 ottobre con ottimi risultati per l’aeroporto di Torino. Il mese di novembre ha già visto l’incremento di volumi di traffico pari a +12% sui dati dello stesso esercizio 2023, mentre per quello che riguarda dicembre si attendono volumi in crescita superiori all’8%. Infine la stagione neve, avviata ufficialmente lo scorso 14 dicembre, porta con sé ulteriori aspettative di incremento rispetto al 2023/2024. Si attende un aumento del 14% dei passeggeri su voli charter dal nord Europa, dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda, che sceglieranno le nostre montagne per le vacanze invernali. I passeggeri sono in crescita del 18% sul 2019, l’anno prepandemico.

 

Mara Martellotta

Passaggio di proprietà per la Galleria Subalpina, ecco le novità

Blackstone vende alla società immobiliare Crea.Re, fondata nel 2017

 

La Galleria Subalpina cambia proprietà. Blackstone Property Parners Europe ha deciso di vendere lo storico complesso commerciale torinese che risale al 1873, essendosi su una superficie di 14mila mq a un nuovo acquirente, il Club Deal, orchestrato da Crea.Re, una società immobiliare guidata da Andrea Tessitore e Simone Pansa, per circa 40 milioni di euro. Crea.Re ha guidato cinque Consorzio di 4 investitori locali, fornendo la maggior parte delle risorse necessarie all’acquisizione. L’acquisto da parte di Blackstone della Galleria Subalpina risale al 2021, e faceva parte di una grande operazione di 1,3 milioni di euro e che aveva coinvolto Real Compagnia Italia, e il suo portafoglio di immobili, situati a Milano. In questi ultimi anni la Galleria ha beneficiato di un programma di ristrutturazione particolarmente importante, includendo le operazioni di restyling operate dal fondo americano Blackstone, capace di unire la forte tradizione di un luogo simbolo di Torino a un approccio più contemporaneo, in grado di rendere la piazza più viva. La Galleria, che è stata immortalata in diversi film, comprende 21 unità commerciali, tra cui tradizionali icone del commercio torinese, come il caffè Baratti & Milano, lo Sfashion Caffè e il Cinema Romano. Un trasferimento ha interessato il negozio di liberty e art Dèco Alessandro Macrì, e un nuovo arrivo includerà la libreria Luxembourg, che a gennaio aprirà la sua nuova sede. L’acquirente della Galleria Subalpina, Crea.Re, è stata fondata nel 2017.

 

Mara Martellotta

(foto F. Darò)

Italia Viva: Propaganda russa e disinformazione, un attacco alla democrazia europea

LETTERA APERTA DI BORGHI – FREGOLENT – NALLO 

Negli ultimi giorni, la città di Torino è stata teatro di un’inquietante operazione propagandistica da parte del movimento politico Italia Unita. Manifesti con slogan come “Proteggiamo i nostri figli insieme alla Russia” e “La Russia sconfiggerà il terrorismo” sono comparsi in ben dieci punti della città, un fatto che rappresenta un vero e proprio schiaffo per chi crede nei valori democratici sanciti dalla nostra Costituzione.
La libertà di espressione è un pilastro della democrazia, ma non può e non deve essere utilizzata come strumento per diffondere menzogne e giustificare crimini di guerra. Gli stessi valori che consentono queste affissioni sono quelli che in Russia vengono sistematicamente repressi, come dimostra la vicenda di Aleksandra Skochilenko, l’artista russa condannata a sette anni di carcere per aver semplicemente espresso la sua opposizione al regime. La narrazione proposta da Italia Unita non solo distorce la realtà, ma insulta le vittime delle atrocità russe in Ucraina, dalle fosse comuni di Bucha agli stupri e alle esecuzioni sommarie.
Propaganda russa: una minaccia che si estende anche ai social media
La disinformazione non si ferma ai manifesti. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Monde e confermato dai servizi di intelligence francesi, il Cremlino ha orchestrato un’operazione di manipolazione sui social network coinvolgendo circa 2.000 influencer europei, di cui almeno 20 avrebbero accettato pagamenti per diffondere propaganda russa su piattaforme come Instagram e TikTok. Questo allarme, lanciato anche dal Ministro francese Jean-Noel Barrot, riguarda tutta l’Europa, Italia inclusa. Come Italia Viva abbiamo chiesto al governo italiano di verificare se influencer del nostro Paese siano stati coinvolti e di mettere in atto misure concrete per proteggere i più giovani, particolarmente vulnerabili alla disinformazione online.
Un appello al sindaco: rimuovere i manifesti e difendere la verità
È inaccettabile che una città come Torino sia ostaggio di una campagna propagandistica in netto contrasto con i nostri valori democratici. Chiediamo al sindaco Lo Russo e di intervenire immediatamente per rimuovere questi manifesti e impedire che simili episodi si ripetano. La disinformazione è un’arma insidiosa, utilizzata per minare la coesione europea e giustificare un’aggressione che un giorno la storia giudicherà senza appello.
L’Italia deve dimostrare fermezza. La difesa della democrazia e dei valori europei passa anche dalla capacità di opporsi con determinazione a ogni forma di propaganda. Come Borghi, Fregolent e Nallo, ribadiamo il nostro impegno per sostenere l’Ucraina e i suoi cittadini, e per difendere la libertà e la verità, contro ogni menzogna.

Nicco: “Intelligenza artificiale è opportunità, ma attenzione a possibili diseguaglianze”

“L’intelligenza artificiale rappresenta una straordinaria opportunità per migliorare le nostre vite in diversi campi, dalla medicina alla mobilità, dall’educazione alla sostenibilità ambientale”.

Così si è espresso il presidente del Consiglio regionale e del Comitato Diritti umani, Davide Nicco, aprendo l’incontro, patrocinato dall’Assemblea e organizzato dall’associazione “Difendiamo il futuro”, sulle possibilità e i rischi dell’intelligenza artificiale.

“Grazie a questa incredibile tecnologia – ha proseguito Nicco -, possiamo immaginare un futuro in cui la conoscenza diventa ancora più accessibile e le soluzioni ai problemi globali sempre più innovative. Tuttavia, insieme alle possibilità, emergono anche grandi responsabilità e pericoli, come l’impatto sull’occupazione, le disuguaglianze nell’accesso alle nuove tecnologie e le implicazioni etiche legate all’uso dei dati. Per questo istituzioni, cittadini e comunità scientifica, hanno il dovere di vigilare affinché il progresso tecnologico sia guidato da valori come l’inclusione, la sicurezza e il rispetto della dignità umana”.

L’iniziativa, svoltasi all’Urp, ha visto gli interventi di Bruno Geraci, scrittore e docente universitario esperto in materia e di Giampiero Leo, già assessore alla Cultura, con il giornalista Rai Daniele Cerrato in veste di moderatore.

Come riportato nel suo libro “Intelligenza artificiale. Possibilità infinite, rischi enormi”, Geraci ha illustrato il rapidissimo sviluppo dell’Ai, governato dalle cosiddette “sette sorelle dell’Ai” e, cioè, le più importanti aziende di big data. Queste ultime “svolgono ormai la maggior parte della ricerca con enormi investimenti. La medicina, per esempio, sarà la più grande beneficiaria di questa rivoluzione tecnologica, basti pensare che da giugno sui nostri telefonini potrà esserci un’applicazione che avviserà con 37 secondi di anticipo che stai per avere un infarto. Ed anche che con 6 anni di anticipo ti stai per ammalare di un tumore ai polmoni”.

“Siamo di fronte – ha detto Leo – all’evento più grande che l’umanità dovrà affrontare in questi ultimi secoli, un fenomeno da governare adeguatamente che cambierà le nostre vite e la nostra società”.

“Nel suo lavoro analitico Geraci, diversamente da altri autori – ha sottolineato Cerrato – evidenzia sia il bene sia il male dell’intelligenza artificiale”.

Donna e figlio di otto anni investiti mentre attraversavano: lei è grave

Una donna di 40 anni  e il suo bambino di otto sono stati investiti mentre attraversavano la strada ieri pomeriggio  a Vercelli, in pieno centro in corso Italia. La donna è in condizioni più gravi, ma i due feriti non sarebbero in pericolo di vita. Il personale del 118 li ha trasportati all’ospedale Sant’Andrea. L’incidente si è verificato forse per la scarsa  visibilità dovuta alla  pioggia.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Giovani Democratici a San Maurizio

Nonostante il freddo invernale, lo spirito dei Giovani Democratici e del Partito Democratico è rimasto caldo e vivace questo sabato, prendendo alla lettera le parole di Enrico Berlinguer, citate anche sulla tessera PD di quest’anno, “casa per casa, strada per strada”, hanno organizzato un banchetto informativo davanti alla stazione ferroviaria di San Maurizio.

L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di giovani e cittadini, aveva lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere firme per garantire trasporti pubblici gratuiti per gli under 26. Il gazebo, allestito strategicamente davanti alla stazione, è stato un punto di riferimento per chiunque volesse informarsi sulla proposta e confrontarsi.

Questo tema continua ad essere una battaglia centrale per i giovani, che lo avevano portato anche durante la Fiera del 01/12 a Caselle e che aveva visto un grande interesse da parte del Pubblico.
 Il Segretario
Andrea Borello

Querela di Valditara, il Salone del Libro sostiene Lagioia

L’ex direttore aveva criticato mesi fa, alla trasmissione ‘Che sarà’ di Serena Bortone su Rai3, un tweet del ministro sulla limitazione degli stranieri nelle classi italiane

«Seguiamo con dispiacere le notizie riguardanti la citazione in giudizio di Nicola Lagioia, ex direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino. Riteniamo che questa azione non sia uno strumento adatto al confronto culturale, perché rischia di silenziare le parole e di compromettere la possibilità di un esercizio dialettico libero e franco. Siamo vicini al nostro ex direttore.» , così la nota del Salone Internazionale del Libro di Torino.

Torino più verde: al Parco del Meisino 300 nuovi alberi

Il Parco del Meisino si arricchisce di 300 nuovi alberi, per un importante intervento di forestazione e ampliamento delle aree boschive.

Nella tarda mattinata di ieri è iniziata la messa a dimora di un centinaio di piante, che in questa prima fase interesserà l’area a fianco dell’argine del fiume, compresa tra il cimitero Sassi e la cascina Malpensata. I prossimi due lotti interesseranno invece la zona del parco verso via Nietzsche e, in ultimo, la zona umida.

“Si tratta – spiega l’assessore al Verde Francesco Tresso – di un importante intervento di piantumazione, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la biodiversità del Parco. Spiace constatare come, pur in una giornata come questa che vede addirittura ampliare le aree verdi del Meisino, si siano nuovamente verificate proteste e tensioni da parte di manifestanti che volevano impedire i lavori nel cantiere. Come già detto, l’amministrazione resta disponibile all’ascolto e al dialogo e prosegue in un progetto di valorizzazione di un luogo di incontro tra natura e comunità”.

L’intervento, che prevede la messa a dimora di specie autoctone selezionate per il loro contributo alla biodiversità e la resistenza ai cambiamenti climatici, è parte integrante del progetto per la realizzazione del Centro per l’Educazione ambientale e lo Sport. Una volta completato, il Centro diventerà un punto di riferimento per la sensibilizzazione ecologica e la promozione dell’attività sportiva all’aria aperta.

Tra le specie messe a dimora, scelte in accordo con l’Ente Parco Po, figurano – tra le altre –  il pioppo, il tiglio, la quercia, il frassino e l’ontano, che ben si integrano con l’ecosistema naturale del Parco del Meisino.

TORINO CLICK

Operazione dei carabinieri: sgominata la banda “esplosiva” dei bancomat

I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, in collaborazione nelle fasi esecutive con i militari della 2^ Sezione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino, hanno eseguito la misura coercitiva, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari di Foggia, della custodia cautelare in carcere nei confronti di 8 indagati, accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata ai furti aggravati dall’utilizzo di materiale esplosivo, violazione della legge sulle armi, ricettazione e riciclaggio.
Le indagini, avviate nel mese di dicembre 2023 in seguito a reiterati furti realizzati avvalendosi di esplosivo con il quale si danneggiavano sportelli ATM al fine di prelevarne il denaro ivi custodito, condotte avvenute in tutto il territorio nazionale, avrebbero consentito di individuare un’associazione per delinquere, con sede in provincia di Foggia, dedita alla commissione di furti aggravati presso istituti di credito, bancari e postali, attuati mediante ordigni artigianali – cosiddette “marmotte”, assimilabili per caratteristiche e composizione ad armi da guerra – adoperati per danneggiare le casseforti collegate ai dispositivi di prelievo automatici e appropriarsi del denaro ivi custodito. Secondo la ricostruzione effettuata dalla Procura di Foggia e dai Carabinieri di Foggia, il modus operandi della compagine criminale prevedeva l’impiego di autovetture di grossa cilindrata provento di furto o con targhe clonate per gli spostamenti e l’utilizzo di carte di credito prepagate – fornite da uno degli indagati e intestate a stranieri – inserite nelle “bocchette” degli sportelli ATM per assicurarne l’apertura e consentire la successiva introduzione della “marmotta”.
L’organizzazione avrebbe beneficiato di specifiche professionalità e competenze – in relazione alla fabbricazione di ordigni artigianali e al possesso di conoscenze sui meccanismi di funzionamento degli sportelli automatici – e di un’attenta attività di pianificazione, con l’assegnazione preordinata dei ruoli che ciascun indagato avrebbe dovuto rivestire nel corso degli assalti (autisti, vedette, staffettisti, esecutori con compiti operativi e logistici). Durante le investigazioni sarebbe stato documentato il metodo con il quale il denaro asportato, macchiato dai dispositivi antifurto degli sportelli ATM, veniva ripulito e riciclato e sarebbero state accertate le modalità di spartizione dei proventi che
prevedevano, tra l’altro, un tariffario prestabilito per i partecipanti e la corresponsione di somme di denaro in caso di buon esito del colpo.
La richiesta del provvedimento cautelare si giustifica con l’esigenza di arginare la reiterazione dei delitti, come evidenziato da un’attività di analisi che ha riguardato più di 80 furti aggravati con esplosivo in danno di banche e uffici postali commessi dalla fine del 2023 in tutto il territorio nazionale, permettendo di delineare in capo agli indagati – nell’ambito di indagini tuttora in corso – responsabilità in ordine a 17 assalti – che avrebbero fruttato complessivamente circa 290.000,00 euro – compiuti tra luglio e settembre 2024 in Puglia (nelle province di Foggia e Bari), Piemonte (in provincia di Torino, presso cui dimora stabilmente un indagato che fungeva da collegamento organizzativo e logistico con quel territorio), Campania (in provincia di Avellino), Lombardia (nelle province di Pavia e Milano) e Basilicata (in provincia di Potenza). Nel corso di perquisizioni effettuate contestualmente all’esecuzione della misura sono stati sequestrati numerosi documenti d’identità, carte di credito ricaricabili, banconote – parte delle quali “macchiate” o sottoposte ragionevolmente a trattamento per la smacchiatura – 31 cartucce cal. 12 e 7,65, 3 autovetture, 3 targhe per veicoli, 261 petardi, 2,20 metri di miccia per “marmotte” e 4 orologi di valore.