ilTorinese

Il Salone del Libro riparte in presenza nel settecentesimo anniversario dantesco

Le nuove date della XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si terrà dal 14 al 18 ottobre 2021 a Lingotto Fiere; le attività del 2021 per scuole e ragazzi, i contenuti inediti offerti dal Salone su SalTo+ e un’edizione speciale di Portici di Carta a maggio

 

Il Salone del Libro riparte, torna in presenza e fissa le date della XXXIII edizione.

Compatibilmente con l’andamento dell’emergenza sanitaria, Vita Supernova si terrà a Torino dal 14 al 18 ottobre 2021. Nel settecentesimo anniversario dantesco, il Salone richiamerà infatti grandi nomi della scena culturale per ragionare insieme sul futuro che ci aspetta; e così la città di Torino tornerà ad accogliere editori, autori, scuole e la comunità di lettori che in questo anno difficile non hanno mai smesso di incontrarsi, anche se virtualmente, intorno alla lettura.

 

Il Salone prima di ottobre

Il viaggio del Salone verso Vita Supernova vedrà una ricca offerta di incontri, contenuti e attività per i ragazzi, per le scuole, per tutta la comunità di lettori, ma anche una nuova edizione di Portici di Carta a maggio. In tutto il percorso, il Salone sarà accompagnato da un importante partner, la Rai, che prevederà una programmazione dedicata su tutti i mezzi attraverso interviste esclusive, dirette, contenuti speciali.

 

Torino Roma Bari:

Portici di cartaLibri Come e Lungomare di libri insieme per un festival diffuso

Dal 21 al 23 maggio Portici di Carta – il progetto della Città di Torino realizzato da Associazione Torino, La Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte e con la partecipazione dei librai torinesi coordinati da Rocco Pinto; il festival Libri Come – Festa del libro e della lettura – prodotto dalla Fondazione Musica per Roma a cura di Marino Sinibaldi, Michele De Mieri, Rosa Polacco; e la nuova manifestazione Lungomare di Libri – promossa dal Comune di Bari e Regione Puglia in collaborazione con l’Associazione Presìdi del Libro – daranno vita a un’importante e inedita sinergia. Le città di Torino, Roma e Bari costruiranno un ponte ideale che attraversa il paese grazie alla lettura, diventando tre centri di un vero e proprio festival diffuso. Le rassegne manterranno la propria identità e i rispettivi palinsesti, ma uniranno le forze per realizzare una programmazione condivisa, con formule ibride tra digitale e presenziale, compatibilmente con l’andamento della crisi sanitaria.

 

Nuovi contenuti. Sul fronte digitale, continuerà ad arricchirsi l’offerta di contenuti, approfondimenti, materiali sulla piattaforma SalTo+. Tra le novità anche due serie podcast: un ciclo – Il Salone presenta Albert Camus – dedicato ad Albert Camus e una selezione delle lezioni di Vita Nova in versione podcast, che saranno disponibili dal 4 marzo sia su SalTo+ che sulle principali piattaforme streaming gratuite.

 

 

SalTo Scuola 2021

Lo spazio del Salone dedicato al mondo della scuola e ai ragazzi ha ampliato nell’ultimo anno la sua presenza online, costruendo un’offerta continuativa di attività per le classi: progetti di lettura, strumenti di racconto partecipativo e contenuti per i docenti da affiancare alla didattica. Grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, il Salone ha arricchito e continuerà ad arricchire la sua offerta di attività e contenuti dedicati alle scuole in ambiente digitale, con l’obiettivo di trasformare la sezione educational SalTo Scuola in un punto di riferimento per tutta la comunità scolastica. Il programma SalTo Scuola del 2021 verrà presentato ai docenti il 2 marzo alle 17:30 su SalTo+.

 

Un libro, tante scuole.

Un libro, tante scuole è il progetto di lettura condivisa promosso dal Salone Internazionale del Libro di Torino con l’obiettivo di raggiungere tanti studenti con un unico grande romanzo, per stimolare un confronto sulla comprensione di sé e del proprio tempo attraverso la letteratura. A inaugurare il progetto sarà La Peste di Albert Camus, che il Salone porterà nelle scuole perché gli studenti possano leggerlo, discuterne in classe e vivere insieme un’esperienza di lettura condivisa sul tempo incerto che stiamo vivendo. Questa edizione speciale de La Peste, realizzata in collaborazione con Bompiani e il sostegno dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, sarà il primo volume della collana “La Biblioteca del Salone”, e verrà distribuita gratuitamente a 6000 studenti e studentesse del terzo e del quarto anno della scuola secondaria di secondo grado di tutta Italia, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. L’edizione avrà una veste grafica studiata ad hoc da Riccardo Falcinelli; un’introduzione affidata ad Alessandro Piperno; e una nota del direttore editoriale del Salone, Nicola Lagioia. La traduzione è a cura di Yasmina Melaouah, docente universitaria e traduttrice premiata.

I docenti possono candidare le proprie classi al progetto sulla piattaforma SalTo+ a partire dal 2 marzo. Gli studenti partecipanti potranno condividere le loro riflessioni sull’esperienza di lettura sul nuovo Bookblog. Alle classi aderenti saranno messi a disposizione diversi materiali di approfondimento sull’autore e sui temi del romanzo, tra questi anche una lezione di Alessandro Piperno dal Teatro Argentina di Roma, disponibile su SalTo+ a partire dal 2 marzo e visibile a tutti gli utenti della piattaforma. La lezione inaugurerà Il Salone presenta Albert Camus, un ciclo di podcast, prodotto dal Salone in occasione dell’uscita di questo volume speciale, che parlerà delle opere e della vita del grande scrittore di origini francesi, nato e cresciuto in Algeria. La serie di podcast ospiterà le voci di: Alessandro Piperno (4 marzo), Yasmina Melaouah (18 marzo), Annalena Benini (1 aprile), Leila El Houssi (15 aprile), Evelina Santangelo (29 aprile), Goffredo Fofi (13 maggio). Le 6 puntate saranno disponibili per tutti dal 4 marzo su SalTo+ e sulle principali piattaforme streaming gratuite.

 

Adotta uno scrittore.

Tornerà per la diciannovesima edizione anche Adotta uno scrittore, l’iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino che porta gli scrittori in aula e avvicina studenti e studentesse alla lettura, sostenuta dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, in collaborazione con la Fondazione con il Sud, il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per il Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, il CespCentro studi scuola pubblica – Rete nazionale delle scuole ristrette.

Nel 2020, nonostante le difficoltà di tutto il comparto didattico, Adotta uno scrittore ha continuato a rispondere ai bisogni della comunità scolastica spostando in video conferenza gli incontri con gli autori: sono state portate a termine 29 adozioni tra Piemonte, Veneto, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata. Un video documentario, disponibile dal 2 marzo sul canale YouTube del Salone, racconterà per immagini ogni adozione: una finestra sul lavoro all’interno delle classi, un altro linguaggio per guardare ai libri e alla scrittura.

Per il 2021, Adotta uno scrittore prevede il coinvolgimento di una trentina di autori, destinati ad “adozioni” in scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado; negli istituti scolastici ospitati all’interno di strutture carcerarie (carceri minorili, case circondariali, case di reclusione) e nelle Università del Piemonte (Dipartimento di Lettere dell’Università di Torino e l’Università del Piemonte Orientale). Per la prima volta nella storia dell’iniziativa, grazie al trasferimento online del progetto, saranno adottati tre autori stranieri italofoni: i francesi Bernard Friot e Olivier de Solininihac (per la scuola primaria) e lo svedese Björn Larsson. Tra gli altri autori già confermati: Teresa Radice e Stefano Turconi per le scuole primarie; Davide Morosinotto e Giulia Caminito per le secondarie di primo grado; Jonathan BazziDonatella Di PietrantonioFumettibruttiAlessandro RobecchiAndrea Colamedici e Maura Gancitano per le scuole superiori; Emanuele Trevi e Igiaba Scego per le università.

Per adottare un autore, i docenti potranno candidare la propria classe su SalTo+.

 

L’Europa ancora da scrivere. Decalogo per il Futuro dell’Europa.

La collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, inaugurata in occasione di Vita Nova, prosegue con un nuovo progetto dedicato agli studenti delle scuole primarie e secondarie. A ottant’anni dalla prima pubblicazione del Manifesto di Ventotene, il Salone del Libro celebra l’anniversario con una chiamata aperta alle scuole per continuare quel progetto di manifesto. Grazie alla forma del decalogo gli studenti dovranno immaginare in dieci punti il futuro dell’Europa: dieci sfide per dare un nuovo volto alla nostra casa comune. Per accompagnare questa attività, il Salone organizzerà tre momenti di formazione su SalTo+ per far conoscere la storia del Manifesto di Ventotene ai ragazzi e per orientarli nel loro lavoro.

 

Bookblog.

Il Bookblog si rinnova: lo spazio digitale del Salone del Libro pensato per dare voce agli studenti e alle studentesse cambia veste e si apre a nuovi contenuti strutturandosi in tre sezioni specifiche.

Cronache racconta dal punto vista dei giovani il Salone del Libro e tutte le sue attività durante l’anno. Laboratorio è il luogo in cui i progetti che il Salone dedica alle scuole si trasformano in racconto corale: uno spazio per ciascun progetto, da Un libro tante scuole ad Adotta uno scrittore, in cui raccogliere commenti, impressioni e testi. E ancora, una terza sezione, Scaffale, dedicata ai contributi di tutti i ragazzi e le ragazze che hanno voglia di parlare e discutere dei libri che leggono. Scaffale raccoglie infatti le loro recensioni e andrà a comporre, con i loro contributi, i titoli della libreria che ogni anno il Salone pensa ad hoc per gli adolescenti. Il nuovo blog sarà online da martedì 2 marzo.

 

Il Salone per il Dantedì.

Anche il Salone del Libro partecipa al Dantedì, la giornata dedicata al settecentenario dell’inizio del viaggio ultraterreno di Dante nell’aldilà. Mercoledì 25 marzo, alle 11:30, il Salone organizza una diretta dal suo canale Instagram, aperta alle scuole e a tutto il pubblico del Salone. Una maratona di lettura realizzata da studenti di tutta Italia, in collaborazione con le scuole dell’Atlante Digitale del Novecento, per sentire dalla voce dei ragazzi le terzine della Commedia.

 

 

Presentazione online ai docenti di tutte le attività per le scuole.

Tutte le attività del Salone rivolte alle scuole saranno presentate ai docenti il 2 marzo alle 17.30 su SalTo+. Per partecipare alla presentazione è sufficiente registrarsi alla piattaforma. Sempre su SalTo+ sarà poi possibile per i docenti candidare le proprie classi ai progetti di loro interesse.

 

 

Nel presskit digitale è disponibile il comunicato stampa completo con le dichiarazioni istituzionali del Ministro Franceschini; del Presidente Cirio; della Sindaca Appendino; e di Francesco Profumo, Presidente Fondazione Compagnia di San Paolo; Giovanni Quaglia, Presidente Fondazione CRT; Maurizio Molinari, capo dell’ufficio del Parlamento europeo a Milano; oltre alle dichiarazioni di Silvio Viale, Giulio Biino e Nicola Lagioia.

Nel presskit è inoltre disponibile la copertina dell’edizione speciale de La Peste.

Granfondo Laigueglia Lapierre, appuntamento il 28 marzo

Continua a grandi passi l’organizzazione della Granfondo Laigueglia Lapierre, uno dei principali appuntamenti di apertura della stagione granfondistica. Nonostante l’emergenza sanitaria Covid-19, il Gs Alpi vuole regalare a tutti gli appassionati di ciclismo una bella giornata di sport, permettendo a tutti di pedalare sulla riviera ligure nella massima sicurezza e rispettando le norme anti-contagio. 

Di come sarà organizzata la Granfondo Laigueglia Lapierre 2021 se ne è parlato a lungo nell’intervista realizzata nel corso della trasmissione radiofonica Ultimo Chilometro (link all’intervista: https://www.spreaker.com/user/ultimochilometro/mevio): “organizzare Granfondo Alassio nel 2020 è stato un test importante per capire come organizzare un evento ciclistico venendo incontro alle esigenze dettate dalla pandemia. E’ chiaro che molte cose cambieranno: ai ristori dovremo utilizzare delle cose da mangiare confezionate singolarmente, all’arrivo ci sarà un pranzo take-away, ma è possibile organizzare un evento importante come Granfondo Laigueglia Lapierre anche in una situazione simile. Sono stato molto felice di constatare che alla Granfondo Alassio 2020 tutti i ciclisti hanno rispettato le regole: distanziamento, utilizzo della mascherina in griglia di partenza e ai ristori, e hanno mantenuto gli occhiali indossati”.

Granfondo Laigueglia Lapierre sarà quindi un grande spettacolo. Uno spettacolo diverso rispetto a quello al quale siamo abituati quando viviamo una granfondo, ma sarà un modo per ricominciare, proprio là, tra le salite e le discese a picco sul mare. Per vivere una giornata che sarà ancora una volta indimenticabile per tutti i partecipanti.

Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito https://www.granfondolaigueglia.it

 A vent’anni dalla morte dell’ avvocato Volpini  

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni  Sono passati vent’anni dalla morte del professor avvocato Giacomo Volpini , esponente di spicco del federalismo europeista , segretario regionale del Pri (da cui uscì in aspro dissenso con Ugo La Malfa), giurista insigne , autore di saggi storici importanti, per oltre trent’anni dirigente del Centro “Pannunzio” di cui fu tra i fondatori. Io piansi quando appresi della sua morte immatura dopo un periodo di degenza ospedaliera devastante.

Ero stato a trovarlo in ospedale e mi trovai di fronte ad un uomo disperato che sentiva lo spettro della morte avvicinarsi inesorabilmente, pur essendo ancora disperatamente legato alla vita . Al tempio crematorio di Torino fui io a commemorarlo e non riuscii a trattenere una profonda commozione, parlando della sua morte crudele e della sua vita esemplare e nello stesso tempo trasgressiva. Era un siciliano di Modica che si era formato ed era vissuto a Torino ,che sentì come la sua città. Allievo del grande civilista Emilio Bachi, amico di Sandro Pertini ed antifascista di grande tempra morale, esercitò l’avvocatura e professò il diritto con grande impegno etico e civile. Credo che molti ex allievi ancora lo ricordino con affetto. Era un uomo di ampia cultura e di vasti interessi, ma era anche un amico che amava stare con gli amici, discutere, animarsi e indignarsi in difesa dei più nobili ideali . Per dirla con Emilio De Marchi, avremmo potuto definirlo” Giacomo l’idealista”. Studioso di storia, scrisse importanti libri, tra cui va citato il saggio sull’’Abbazia di Staffarda. Era anche un bon vivant : quante serate a parlare anche di frivolezze, passando dalle cose più serie ai piaceri della vita, in primis l’amore per le donne. Era il nostro modo di essere seri, non seriosi. Egli sentiva fortemente il valore dell’amicizia come pochi altri: in tutti i momenti difficili , anche quando gli amici fidati erano latitanti, Mino è stato presente. lui apparentemente spesso così distratto. Ricordo le cene alla “Locanda della Posta” di Cavour , le serate a sentire musica al piano bar di via Cesare Battisti, le domeniche a Salice d’Ulzio, ma ricordo soprattutto il suo coraggioso  impegno contro il finanziamento pubblico dei partiti nel 1974  e la realizzazione nel 1975 della grande Mostra dei disegni leonardeschi conservati alla Biblioteca Reale di Torino.Lui , Valdo Fusi e Tito Gavazzi riuscirono a sconfiggere le resistenze ministeriali e burocratiche, consentendo al Centro “Pannunzio” di realizzare l’iniziativa più importante dei suoi oltre cinquant’anni di vita. E’ triste dover constatare di non essere riuscito a trovare una sua fotografia. Sicuramente c’è nel mio archivio che mi stanno riordinando ,ma non sono riuscito a trovarla altrove ,un segno dei tempi barbari che viviamo nei quali sono ricordati solo i potenti o i loro servi. Volpini fu un uomo libero senza collare e troppi lo hanno dimenticato .Invece è giusto rendergli omaggio per la grande lezione di libertà che egli ci ha lasciato. Quando seppi della sua morte, ero sulla mia terrazza al mare .Gli dedicai una pianta che vive da vent’anni e che mi ricorda l’amico ogni volta che contemplo il mare dall’alto e immagino di averlo vicino come nei momenti lieti e in quelli tristi perché Volpini è stato uno dei più veri amici che io abbia avuto insieme a Mario Soldati e a Valdo Fusi. Lo sento vicino su quella  terrazza sul mare perché Mino ha saputo sempre volare alto anche nei momenti tragici della sua malattia e della sua morte affrontata con la  dignità  di un laico coerente fino alla fine.

Il bollettino Covid di lunedì 1 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.155 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 102 dopo test antigenico), pari all’8,3% dei 13.936 tamponi eseguiti, di cui 7.432 antigenici. Dei 1155 nuovi casi, gli asintomatici sono 413  (35,7% ).

I casi sono così ripartiti: 196 screening, 614 contatti di caso, 345 con indagine in corso; per ambito: 26 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 113 scolastico, 1.016 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 252.317così suddivisi su base provinciale: 21.855 Alessandria, 12.822 Asti, 8.583 Biella, 34.039 Cuneo, 19.560 Novara, 133.478 Torino, 9.349 Vercelli, 9.452 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.214 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.965 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 175 (+ 7 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2043 (+ 28 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 14.390.

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.012.896 (+13.936 rispetto a ieri), di cui 1.161.879  risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.375

Sono 6 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.375 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.416 Alessandria, 599 Asti, 380 Biella, 1.108 Cuneo, 777 Novara, 4.278 Torino, 424 Vercelli, 308 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

226.334 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 226.334 (+ 605 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.603 Alessandria, 11.678 Asti,7.697Biella, 31.062 Cuneo, 17.742 Novara, 119.075 Torino, 8.292 Vercelli, 8.291 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.118 extraregione e 1.776 in fase di definizione.

Identificati i responsabili dell’aggressione ai rider

Nel primo pomeriggio di sabato, in un’affollata Piazza Castello, alcuni rider sono stati aggrediti da un gruppo di giovani.

La scena è stata notata dai ragazzi che per conto dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada Onlus stanno svolgendo i lavori di pubblica utilità ai fini della messa alla prova in qualità di assistenti pedonali in collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale di Torino.

Gli assistenti erano appena arrivati sul posto per prendere servizio sugli attraversamenti pedonali loro assegnati dagli agenti del Comando Territoriale Centro-Crocetta quando hanno notato il parapiglia. In applicazione di quanto appreso durante il corso di formazione tenuto dalla Polizia Municipale, gli ‘assistenti pedonali’ hanno prontamente avvertito il loro referente che ha allertato la Centrale Operativa permettendo ai Carabinieri intervenuti sul posto di individuare i responsabili.

Gli stessi hanno successivamente completato il proprio dovere civico offrendo ai militari la loro testimonianza, consentendo in tal modo l’agevolazione delle indagini.

Fiero dei nostri ragazzi – è stato il commento a caldo del Presidente Giacinto Picozza – che hanno dimostrato un gran senso civico, segno che il percorso di rieducazione intrapreso con la messa alla prova sta dando ottimi frutti. Inoltre, l’episodio ci permette anche di sottolineare come la figura dell’assistente pedonale non esaurisca la sua funzione nel solo ‘attraversamento sicuro’ dei pedoni ma possa essere di ausilio alle forze dell’ordine su più fronti”.

Un’ulteriore conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, dell’importanza e dell’utilità di questo progetto di rieducazione civica e di pubblica utilità ad ampio spettro, non solo di sicurezza stradale, che alimenta il senso di responsabilità e il rispetto della legalità collettiva”,  ha commentato il Comandante Emiliano Bezzon.

 

Autoriparazione abusiva: migliaia di litri di gasolio senza certificati

La scorsa settimana, a seguito di un esposto presentato da due cittadini che segnalavano una serie di inadempienze relative allo smaltimento di rifiuti e di un’attività di autoriparazioni abusiva da parte di una società di trasporti su un piazzale in strada della Pellerina, sede sociale della stessa Società segnalata, il Reparto Specialistico della Polizia Commerciale della Polizia Municipale ha effettuato un sopralluogo ispettivo per verificare la veridicità di quanto denunciato.

Giunti sul posto, in una zona della città fuori poco frequentata, i ‘civich’ si sono trovati di fronte a uno scenario inaspettato, una vera e propria discarica a cielo aperto. Su un’area di circa 9.000 metri quadri, in parte cosparsa di rottami di parti meccaniche, copertoni, pezzi di carrozzerie di autovetture e camion e di numerosi altri rifiuti di ogni genere, gli agenti della Municipale, oltre all’attività di autotrasporto, hanno rilevato che era in atto anche un’attività di autoriparazioni, rivelatasi abusiva a seguito di successivi accertamenti.

A preoccupare i ‘civich’ è stata la presenza sul piazzale di due grandi cisterne piene di gasolio contenenti fino a 9.000 litri di combustibile, prive delle previste certificazioni di prevenzione incendi e della SCIA. Gli agenti, valutato il potenziale pericolo, hanno quindi richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco che sono giunti immediatamente sul posto, procedendo alle verifiche del caso e all’accertamento sanzionatorio.

Le aree destinate a deposito rifiuti, comprese anche le due cisterne di gasolio e tutto ciò che era depositato su di esse, sono state poste sotto sequestro giudiziario e l’amministratore unico della Società responsabile del fatto, un uomo di nazionalità marocchina, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per attività di gestione di rifiuti non autorizzata, in violazione dell’art. 256 lettera a-b D. L .vo 152/06.

L’area dove invece veniva svolta l’attività di autoriparazione, circa 200 metri quadri di superficie, è stata invece posta sotto sequestro amministrativo e l’amministratore unico della Società è stato sanzionato per omessa iscrizione all’albo imprese di autoriparazione ai sensi della Legge 122/92  e per violazione dell’art. 241 del Regolamento d’Igiene (mancanza di SCIA sanitaria), per un totale di 5.200 euro.

La Polizia Municipale sta effettuando ulteriori controlli sulla regolarità edilizie delle strutture presenti sull’area, mentre i Vigili del Fuoco si stanno occupando delle due cisterne di gasolio.

raffaele Zich dell’Ice Club Torino trionfa ad Aosta

GRAN PREMIO ITALIA JUNIODomenica 28 febbraio Raffaele Zich, 14 anni, tesserato per l’Ice Club Torino, ha vinto, a Aosta, la 2° tappa del Gran Premio d’Italia nella Categoria Junior Maschile. Si tratta di una delle gare del circuito organizzato dalla Federazione Italiana Sport Ghiaccio – CONI per gli atleti della Squadra Nazionale Italiana.

Il giovanissimo atleta torinese che, già in passato, si era distinto per il talento ha raggiunto nell’ultimo anno un ottimo livello tecnico e artistico tanto da riuscire a eseguire in gara tutta la gamma di salti tripli.

Nel programma lungo Zich ha realizzato sette salti tripli e si è imposto nella gara con un totale di 176,38.

Il pattinatore, atleta dell’Ice Club Torino fin da piccolo, è allenato ad Edoardo De Bernardis e Renata Lazzaroni. In questa stagione presenta un programma corto pattinato sulle musiche della colonna sonora de’ “La Casa di Carta”, mentre per il lungo si esibisce sulle note di “So Close”.

Raffaele si allena al PalaTazzoli di Torino e ha iniziato a lavorare sulla realizzazione dei salti quadrupli e del Triplo Axel per poter continuare a essere competitivo nelle gare internazionali.

“Raffaele è maturato molto in questo ultimo anno” spiega Edoardo De Bernardis “e ha dimostrato grinta e voglia di riuscire. Questa soddisfazione lo ripaga di molte difficoltà. Dobbiamo proseguire in questa direzione”.

“Seguo Raffaele Zich fin da quando era piccolo – prosegue Renata Lazzaroni – è un atleta determinato e oggi ha dimostrato di poter fare bene”.

Molto buona anche la prestazione nella categoria Junior femminile di Francesca Prato, altra giovane pattinatrice tesserata per l’Ice Club Torino.

La foto di Vincenzo Solano

Magnifica Torino / Una suggestiva immagine della ballerina Elisa Lacicerchia, scattata al mercato di porta palazzo. Il poeta Gabriele Casano di #respira.torino ha scritto una poesia: 

Nella cornice
specchio della piazza
l’incudine e il martello
intrecciati in metriche pitagoriche

Bagnata
dal sole dell’ultimo carnevale
nel torpore
dell’ultimo profumo del mercato
la mossa
della piroetta su un tempo sospeso

l’attimo
schiude

un papavero tenero
di petali
di tessuto porpora

Nell’incrinatura della città
dove le strade e i quartieri
sfumano
nel vociare indistinto
di una Torino
ormai desta

https://instagram.com/respira.torino?igshid=12ow8hvvq3oi5

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Guadalupe Nettel  “La figlia unica”  -La nuova frontiera-  euro 16,90

Questo magnifico romanzo della scrittrice messicana 47enne condensa in poco più di 200 pagine temi potenti come la vita, il dolore, la morte, le malformazioni genetiche, la maternità e anche il rifiuto di essa.

Tutto scorre sul filo delle scelte di 3 donne, a partire da quella della voce narrante, Laura, ragazza benestante di Città del Messico, che sta lavorando a una tesi di dottorato ed ha la mentalità aperta di chi ha studiato anche in Francia. La sua decisione di non voler diventare madre è

netta -tanto che decide di farsi legare le tube- e dice così addio per sempre alla possibilità di riprodursi, cosa che considera un «errore irreparabile».

Poi però si scopre capace di un grande amore imprevisto per il ragazzino della porta accanto. Si chiama Nicolás, ha 7 anni e violente crisi di rabbia contro la madre Doris, ex cantante country, bella e tormentata, fatta a pezzi dalla depressione e da un ex compagno violento..

E dopo il caso di Laura che la gravidanza l’ha rifiutata, quella di Doris è piuttosto subita…quasi senza scampo.

Poi c’è chi madre vuole diventarlo a tutti i costi, è Alina, amica di Laura dai tempi dell’università, epoca in cui anche lei si diceva contraria alla maternità vista come convenzione sociale.

Poi il  suo orologio biologico ha battuto il tempo ed è ricorsa alla fecondazione assistita pur di fare un figlio con il marito Aurelio. Ma i piani del suo destino saranno diversi: scopre che in pancia le sta crescendo una bimba con una grave malformazione al cervello, alla quale tutti i medici danno pochissime chance di sopravivenza.

Questa è una maternità cercata con convinzione, una gestazione portata avanti con dolorosa consapevolezza, preparandosi a dare la vita e la morte allo stesso tempo. Invece la piccola Inès sorprende tutti con il suo tenace attaccamento alla vita e per un po’ le cure di medici e fisioterapisti sembrano dare qualche luce di fievole speranza.

Laura vive di riflesso il dramma di Alina e accudisce anche il figlio di Doris, attraversa le loro vite e scopre i possibili 1000 volti dell’amore.

Un romanzo sulle fragilità umane, sull’impossibilità di scappare dal dolore e l’incertezza che attanaglia ogni madre, che non può sapere quanto vivranno i suoi figli, e non è neanche detto siano quelli che avrebbero desiderato..sani, belli, intelligenti e docili da crescere.

 

 

Ilja Leonard Pfeijffer  “Grand Hotel Europa”   -Nutrimenti-   euro 22,00

E’ un romanzo fluviale (oltre 600 pagine) scritto dall’autore olandese che dona molti suoi tratti caratteristici al protagonista, che come lui di chiama Ilja ed è uno scrittore che ha lasciato l’Olanda.

Il libro inizia a Venezia, al Grand Hotel Europa, dove Ilja si è rifugiato per metabolizzare il dolore della storia d’amore finita con  Clio e scriverne.

Dalle sue  pagine emerge una passione infuocata e travolgente per la giovane ed elegante storica dell’arte incontrata a Genova, che lo ha trascinato in giro per l’Europa alla ricerca di un quadro. Sarebbe la misteriosa Maddalena del Caravaggio, opera scomparsa dopo la morte del pittore.

La storia d’amore tra Ilja e Clio si ammanta di toni gialli, in un inseguimento che è romanzo nel  romanzo e trascina gli amanti a Venezia (deturpata dal turismo di massa volgare e ignorante), Palmaria per una fuga romantica e a Malta.

Ma il  romanzo va ben oltre.

Iljia quando non scrive vaga per  l’albergo e fa amicizia con gli ospiti fissi e con il personale, di cui racconta le storie; a partire dal facchino Abdul immigrato tra mille difficoltà che narra la sua Odissea.

Sullo sfondo c’è sempre il Grand Hotel Europa, dal passato glorioso e ora romanticamente decadente, deturpato dal nuovo  proprietario cinese che bada più agli introiti che alla conservazione del fascino storico della struttura.

Ed è anche una romanzo caleidoscopico pieno di digressioni sull’Europa di oggi per finire nel kitch opulento di Abu Dabhi dove gli sceicchi intendono costruire un museo collegato al Louvre, attratti non dal  valore culturale delle opere d’arte europee, ma solo  dal fatto che siano costosissime e quindi ambite come status simbol.

 

Regina Porter   “I viaggiatori”    -Einaudi-    euro 20,00

E’ un romanzo complesso che intreccia numerose vite sullo sfondo dell’America degli ultimi 60 anni.

Per orientavi nella lettura il libro si apre con una lista dei personaggi, 35 viaggiatori divisi tra le famiglie Vincent, Christie, Camphor e Applewood, più un corollario di entità minori.

4 nuclei familiari e 3 diverse generazioni che si muovono tra la Georgia, New York, Memphis, Portsmouth, ma anche Francia, Germania e Vietnam.

I Vincent e i Camphor sono famiglie bianche di vigili del fuoco che rompono la tradizione di famiglia; invece i Christie e gli Applewood sono di colore.

Tutti i vari personaggi si trovano prima o poi davanti alla scelta se partire o restare sullo sfondo di un’America che veleggia tra segregazione razziale e prima presidenza Obama.

Impossibile riassumere un affresco di tale portata in cui compaiono stralci di vita dei personaggi a delineare tanti viaggi  e tanti viaggiatori che sono infinite avventure di vita.

 

 

Greg Iles  “Cemetery road”  – Harper Collins-   euro 22,00

Violenza, omicidi, corruzione, amori e passione, ricchezza e potere: sono  questi gli ingredienti strategici di questo crime thriller ambientato nella piccola cittadina del sud,  Bienville,  nel Mississippi.

Protagonista è il giornalista  Marshall  McEwan che ha lasciato il suo paese d’origine a 18 anni  giurando di non volerci tornare mai più,  e a Washington si è costruito una carriera di tutto rispetto come firma di punta.

Ma quando il padre si ammala e gli resta poco tempo da vivere, ecco che ritorna a Bienville, e tenta di salvare il  giornale di famiglia.

In  questo paese dove tutti si conoscono le cose sono molto cambiate negli anni e Marshall si trova davanti una città governata da ricchi e potenti, privi di scrupoli, che hanno fatto del Bienville Poker Club la loro roccaforte.

Rivede pure il suo amore giovanile Jet, ora moglie di un ricco imprenditore, e scopre che la passione non si è spenta.

Poi ci sono due morti sospette, quella che più tocca Marshall è il ritrovamento del cadavere di Buck  Ferris, che per lui era stato come un padre: l’aveva salvato da un tentativo di suicido e  poi l’aveva aiutato a crescere, diventare più  forte per trovare la sua strada.

Il  libro interseca la vicenda privata del protagonista – il suo passato doloroso e le vicende che più lo hanno segnato- con l’indagine a tappeto per trovare i colpevoli di omicidi e malaffare.

Marshall entra nel mirino del gruppo di potere che gestisce la città con minacce, ricatti, corruzione…Insomma tutto il marcio che è nascosto viene a galla poco a poco e la resa dei  conti  finale vale da sola tutto il romanzo.

E questo non è solo  un thriller ricco di continui  colpi di scena, ma anche uno spunto per riflettere sui lati oscuri della ricchezza, sui  dilemmi morali e sul potere di corruzione degli uomini.

 

“Le forme della speranza”

E’ la mostra dell’artista torinese Roberto Demarchi, che indaga il mistero della fede. Si inaugura il 4 marzo prossimo

Si inaugurerà il 4 marzo prossimo la personale dell’artista torinese Roberto Demarchi, dal titolo emblematico, soprattutto in un’epoca come quella che stiamo vivendo , “Le forme della speranza”.
La mostra propone opere del maestro che riflettono sull’origine del pensiero occidentale, accanto ad altre che interpretano, sempre in astrazione, il mistero della Fede in Gesù di Nazareth, cosiccome viene narrato nei Vangeli. Il visitatore viene condotto attraverso le forme visibili della speranza, approdando a un’attesa, proprio come cantava il poeta modernista statunitense Thomas Stearn Eliot: “Ho detto alla mia anima di stare ferma e di stare a aspettare senza sperare/ perché sperare sarebbe la cosa sbagliata/di stare ad aspettare senza amore /perché l’amore sarebbe la cosa sbagliata/ Ma resta ancora la fede…”.
Roberto Demarchi è un artista la cui tradizione si iscrive nella pittura astratta e il suo modo di esprimersi è veramente unico e singolare, non rapportabile a esperienze figurative precedenti. Nel suo pensiero figurativo astratto, infatti, emerge “una sintesi singolare della speculazione filosofica e di un istinto libero e scevro da qualunque intellettualismo”, come ha ben notato lo storico dell’arte Claudio Strinati. Per questa ragione Roberto Demarchi si può veramente definire un “pittore della scena”, in grado di visualizzare la complessità dell’opera classica attraverso un’astrazione visiva assolutamente originale.

Mara Martellotta

 

La mostra è visitabile nello spazio espositivo torinese dell’artista, in corso Rosselli 11, su prenotazione. Giovedì 4 marzo è previsto un brindisi inaugurale con le persone prenotate quel pomeriggio, nel rispetto delle norme anti Covid e del distanziamento.
Tel 3480928218 – Mail rb.demarchi@gmail.com