ilTorinese

Accademia delle Scienze e Accademia di Medicina sulle sanzioni Covid

L’Accademia delle Scienze e l’Accademia di Medicina di Torino esprimono le loro perplessità in ordine alla prospettiva, prevista dal decreto legge “Milleproroghe” attualmente all’esame del Parlamento, di cancellare le sanzioni nei confronti di coloro che non avevano ottemperato all’obbligo vaccinale disposto in occasione della pandemia da COVID-19: ciò per il messaggio negativo che verrebbe in tal modo trasmesso ai cittadini e che si potrebbe ripercuotere, in occasione di possibili ulteriori emergenze pandemiche, sulla loro mancata aderenza a future campagne vaccinali e sulla salute dell’intera popolazione, in particolare delle sue fasce più a rischio (anziani, disabili, fragili).

È ben noto ed ampiamente documentato da inoppugnabili dati scientifici, che i vaccini hanno consentito di eradicare o di ridurre l’impatto di numerose malattie infettive che nei secoli passati hanno falcidiato intere popolazioni, come il vaiolo, la poliomielite, la rabbia, la tubercolosi, l’epatite B, il morbillo, la rosolia, il tetano, la difterite, l’influenza, la pertosse, il papillomavirus, il rotavirus, la parotite, la varicella, il meningococco, il pneumococco, l’Herpes Zoster e, più recentemente, anche il COVID-19. Di conseguenza, il ricorso a pratiche vaccinali di massa rappresenta un cardine della prevenzione primaria, compito precipuo della sanità pubblica. Seppure non privo di rari effetti collaterali, il vaccino non può essere considerato una pratica opzionale, anche considerando quanto sancito dalla nostra Carta Costituzionale, che all’articolo 32 recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.

Inoltre, al di là degli aspetti sanitari, il provvedimento previsto dal decreto contribuirebbe a rafforzare in maniera perniciosa il senso di scetticismo e di sfiducia nella scienza già diffuso in larghi strati della popolazione. Fondato su motivazioni puramente ideologiche, tale atteggiamento dimentica che l’applicazione di un rigoroso metodo scientifico ha consentito di ottenere risultati di comprovata evidenza. L’avanzamento scientifico dell’ultimo secolo, e in particolare quello degli ultimi decenni, ha prodotto innegabili benefici, aumentando l’aspettativa e la qualità della vita, migliorando le condizioni sanitarie, economiche e sociali e promuovendo il benessere generale di milioni di persone. Per questa ragione dovrebbe essere cura e preoccupazione del potere legislativo sostenere la ricerca e il progresso della scienza non solo con adeguati strumenti materiali, ma anche con la diffusione di una più consapevole cultura scientifica e di un più sereno clima di fiducia nei confronti della ricerca.

 

Prof Marco Mezzalama

Presidente dell’Accademia delle Scienze

 

Prof Giancarlo Isaia

Presidente dell’Accademia di Medicina

ALDI inaugura sei punti vendita nel Nord Italia

I nuovi negozi vantano una superficie media di incantare 900 m2 e verranno inaugurati giovedì 19 dicembre a San Maurizio Canavese, in provincia di Torino, ad Arzignano in provincia di Vicenza, a Bussolengo in provincia di Varese, a Rimini, Trieste.

Il punto vendita di San Maurizio Canavese (TO) sorgerà nel Quartiere Ceretta, in Via Rocciamelone angolo Via Torino, su una superficie di 978 m2. Aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8:30 alle 20:30 e la domenica dalle 9:00 alle 20:00 e certificato con classe energetica A4, il negozio dispone di un impianto fotovoltaico della portata di 70,55 kWp e di 2 colonnine per la ricarica di auto elettriche della portata di 22 kW. A corredo, sono presenti inoltre 70 posti auto, di cui 32 dedicati esclusivamente ai clienti e 38 ad uso pubblico, comprensivi di 2 stalli riservati ai disabiliContestualmente alla costruzione della filiale, ALDI ha incluso la realizzazione di una strada di accesso direttamente alla rotonda, accompagnata da un’area verde pubblica, comprensiva di marciapiede e illuminazione pubblica. Inoltre, sono stati piantati quattro Cipressi Betullum, contribuendo così alla valorizzazione del verde urbano e al benessere della comunità locale.

MARA MARTELLOTTA

Il Console del Marocco incontra Cirio. Bartoli: “Accrescere le relazioni è favorire l’incontro tra culture”

Questa mattina, su iniziativa del Consigliere regionale e presidente della V Commissione, Sergio Bartoli, del gruppo Lista Civica Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, il Console del Marocco, Sidi Mohamed Biedallah, ha incontrato il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Nell’occasione il Console ha potuto conoscere anche gli Assessori Marco Gallo e Gianluca Vignale.

Un incontro e un confronto utili per intensificare le relazioni con un Paese strategico e con la comunità marocchina che è la prima, tra quelle non europea, presente in Piemonte con  oltre 51 mila residenti”dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. “Il Marocco può rappresentare un’opportunità per le nostre aziende, come dimostra la presenza di aziende marocchine all’ultima edizione di Aerospace&Defense Meetings a Torino del Novembre 2023 e la partecipazione di aziende piemontesi, la scorsa settimana, a una business convention dedicata al settore ferroviario a Casablanca.

“Un incontro positivo – commenta il Consigliere Bartoli -, sono stato molto felice di favorire il desiderio del Console Biedallah di incontrare il Governatore Cirio e auspico che questo primo incontro sia foriero di sviluppi positivi per entrambe le comunità, tanto sotto il profilo delle relazioni economiche quanto dal punto di vista dello sviluppo di relazioni amichevoli tra due culture che sono sempre state vicine e in stretta relazione. Non dimentico, infatti, che la comunità marocchina è la più numerosa in Piemonte tra quelle non appartenenti all’Unione Europea e la seconda in assoluto”.

Fin da quando ero sindaco di Ozegna – prosegue Bartoli – ho sempre intrattenuto relazioni strette e cordiali con la comunità marocchina e i suoi rappresentanti; mi impegnerò per tradurre in realtà la prospettiva, emersa nel dialogo di questa mattina, di organizzare una visita in Marocco da parte di una delegazione istituzionale della Regione Piemonte”.

Esprimo grande soddisfazione per il cordiale incontro con il Presidente Cirio – afferma il Console Biedallah -, oltre che della forte presenza della comunità marocchina, si è parlato anche del futuro nella collaborazione tra le due amministrazioni e la visione comune per rafforzare la collaborazione nei vari settori d’interesse comune tra la Repubblica d’Italia ed il Regno del Marocco”.

Il Cielo di Nut: alla scoperta del Benessere Energetico e dell’Armonia Interiore

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In un mondo sempre più frenetico, dove il tempo sembra scorrere senza tregua, il bisogno di ritrovare equilibrio e connessione con il proprio io interiore è più forte che mai.

È qui che entra in gioco Il Cielo di Nut, un progetto affascinante che intreccia sapientemente antiche conoscenze, energia universale e prodotti unici pensati per il benessere energetico e spirituale.

Nut, nella mitologia egizia, è la dea del cielo, un simbolo di protezione, trasformazione e infinita bellezza. Come il firmamento che avvolge il nostro pianeta, Il Cielo di Nut si propone di abbracciare chiunque desideri riscoprire la propria armonia interiore, offrendo strumenti preziosi per il benessere energetico. Ogni articolo proposto non è solo un prodotto, ma un’esperienza, un viaggio verso una versione più serena e radicata di se stessi.

Una delle proposte più amate del Cielo di Nut sono i gioielli energetici: bracciali, collane e ciondoli realizzati con pietre naturali, ciascuna scelta con cura per le sue proprietà specifiche. Dal quarzo rosa che favorisce l’amore e la compassione, all’ametista che calma la mente, fino alla shungite che protegge dalle energie negative, ogni pezzo è carico di simbolismo e intenzione. I gioielli non sono solo belli, ma agiscono come amuleti personali, aiutando a bilanciare i chakra, attirare vibrazioni positive e respingere le influenze dannose. Il design raffinato li rende perfetti per chi cerca un connubio tra stile e spiritualità.

Tra i prodotti unici e affascinanti proposti dal Cielo di Nut spicca la Tazza Magica, un articolo che unisce un simbolismo profondo e un approccio olistico al benessere quotidiano. Questa non è una semplice tazza, è uno strumento di trasformazione, creato per arricchire le tue giornate con intenzione e vibrazioni positive. La Tazza Magica nasconde dietro una superficie apparentemente nera simboli sacri che richiamano antiche tradizioni spirituali. Può presentare disegni come il fiore della vita, mandala, mantra scritti in sanscrito o in altre lingue sacre, che compaiono solo al contatto con la bevanda calda che vi viene versata. La Tazza Magica è un catalizzatore per le energie positive e trasforma un semplice gesto quotidiano, come bere una tisana o un caffè, in un’esperienza rituale.

È un dono perfetto per chi cerca un oggetto carico di significato. Accompagnata da un foglietto illustrativo che ne descrive l’uso energetico, è un regalo che parla di connessione, affetto e desiderio di benessere per chi lo riceve; ma anche acquistata per sé è un invito a rallentare, a prendersi cura di se stessi e a trasformare i gesti quotidiani in momenti di magia e consapevolezza.

La Tazza Magica rappresenta alla perfezione la filosofia del Cielo di Nut: unire bellezza, funzionalità e spiritualità per migliorare la qualità della vita.

Ciò che rende unico questo negozio è anche il suo approccio inclusivo e potremmo dire educativo. Non si tratta solo di vendere prodotti, ma di creare una rete di persone consapevoli, unite dal desiderio di crescere e migliorare insieme. Webinar, workshop e momenti di condivisione permettono agli appassionati di approfondire i segreti delle energie sottili e delle pratiche spirituali.

Il Cielo di Nut non è solo un negozio, è un portale verso la scoperta del potenziale infinito che risiede dentro ciascuno di noi. È un invito a fermarsi, a guardare il cielo sopra di noi e a ricordare che siamo parte di qualcosa di immenso e meraviglioso. Se senti il bisogno di ritrovare la tua energia e connetterti con il tuo universo interiore, Il Cielo di Nut ti aspetta, pronto a guidarti in un viaggio che sa di magia, equilibrio e luce.

IL CIELO DI NUT

Via Madama Cristina 80 bis/g

10126 Torino

Tel/whatsapp 011 657670

www.ilcielodinut.it

Chieste 26 condanne per i militanti di Askatasuna: “Associazione a delinquere”

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Processo per i militanti del centro sociale Askatasuna di Torino. Per 20 di loro l’accusa è associazione a delinquere.

Il pubblico ministero ha pronunciato la requisitoria in un’aula piena di antagonisti che hanno dileggiato il pm. Richiesti da 1 a 7 anni di reclusione per un totale di 26 persone.

Si tratta di “un’associazione a delinquere che ha la finalità di commettere reati con uso della violenza, per vari motivi, per contrastare i portatori di ideologie diverse o quelli che il sodalizio ritiene avversari“, così il pm Manuela Pedrotta.

L’ipotesi è che all’interno del centro sociale occupato di Askatasuna a  Torino, ci siano stati episodi riconducibili a un’associazione a delinquere.

Ucraina, Bartoli: “Felice di aver portato la sindaca Karabut a testimoniare la sofferenza: la solidarietà non ha confini”

In Consiglio regionale audizione per la delegazione ucraina di Krasnokutsk

Ci uccidono perché vogliamo essere liberi”: con queste parole, la sindaca di Krasnokutsk, Iryna Karabut, ha toccato i cuori di tutti i Consiglieri regionali presenti all’incontro con la delegazione ucraina, giunta in Piemonte per ringraziare l’associazione La Memoria Viva, l’ex sindaco di Ozegna, l’attuale Consigliereregionale Sergio Bartoli della Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, che ha fortemente voluto l’incontro, e tutta la comunità del Canavese e del Piemonte, per gli aiuti ricevuti negli anni.

Sono lieto di aver potuto organizzare questo evento: negli anni, grazie a La Memoria Viva, abbiamo inviato in Ucraina, come comune di Ozegna, oltre a numerosi carichi di aiuti umanitari, due ambulanze e uno scuolabus, donato dal comune di Pertusio, e uno zaino chirurgico, mini sala operatoria, che ho portato direttamente, attraversando a piedi, con questo zaino in spalla, la frontiera tra Polonia e Ucraina. I mezzi, in particolare, sono fondamentali anche oggi perché sono utilizzati per trasportare le persone da evacuare per il sopraggiungere del conflitto” spiega Bartoli elencando i materiali inviati nella cittadina della regione di Kharkhiv, a una manciata di chilometri, ormai, dalla linea del fronte.

Credo, infatti – chiarisce Bartoli -, che la nostra presa di coscienza di quanto sia tremenda la situazione delle persone che sono costrette a fuggire dai bombardamenti e dai combattimenti possa essere più completa ascoltando una testimonianza diretta: con la sindaca Karabut non ci siamo mai incontrati, nonostante un flusso di aiuti costante dal nostro territorio a seguito dell’opera dell’associazione La Memoria Viva, che ringrazio per la costanza e l’impegno continuo, ma è stata subito un’emozione reciproca: da sindaco so che cosa voglia dire essere in ansia costante per i propri cittadini, mentre ho compreso subito che cosa debba significare tenersi pronti a un’evacuazione di massache può essere ordinata ogni minuto”.

Continueremo ad aiutare Iryna e la sua città – afferma Bartoli -, gli oltre 29mila profughi che hanno trovato a Krasnokutsk un rifugio e che non volevano andare più a ovest, per essere pronti a tornare alle proprie case quando fosse stato possibile. Aiuteremo l’Ucraina distribuendo, in cambio di una donazione, le bambole che i bambini confezioneranno nei prossimi mesi senza possibilità di uscire e giocare. Queste bambole si chiamano Vilna, libertà, e permetteranno agli ucraini di pagarsi i materiali che servono loro evitando i costi ormai insostenibili della logistica delle spedizioni verso l’Ucraina. La solidarietà non ha confini.

Bartoli conclude:Ci tengo a ringraziare il Presidente del Consiglio Regionale, Davide Nicco, e tutto l’Ufficio di Presidenza, i Consiglieri che sono intervenuti, oltre al Comitato Diritti Umani e all’Unione Italiana Ciechi che si è occupata dell’ultima spedizione di aiuti a Krasnokutsk”.

La sindaca Karabut ha voluto omaggiare Sergio Bartoli con alcuni doni: una maglia fatta a mano e una pergamena di ringraziamento. Allo stesso modo, la sindaca ha donato al Consiglio regionale una pergamena e una ceramica dipinta a mano.

Stellantis, a Torino il quartier generale. Secondo modello a Mirafiori

“Come era emerso negli incontri di queste settimane con il ministro Urso e nelle interlocuzioni che abbiamo avuto come Regione Piemonte con il nuovo responsabile del mercato europeo, l’ingegner Imparato, oggi è arrivato il cambio di passo che tanto attendevamo e a cui lavoriamo da anni. Si tratta di un buon punto di partenza che però deve essere attuato con rapidità, concretezza e azioni su cui vigileremo giorno per giorno. È positiva la conferma della centralità dell’Italia nelle produzioni di Stellantis e l’individuazione di una precisa identità produttiva per ciascuno degli stabilimenti italiani con la garanzia dei livelli occupazionali”. Lo dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il vicepresidente, Elena Chiorino, al termine del tavolo Stellantis svoltosi oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

“Positivo per Mirafiori e per il Piemonte il riconoscimento della centralità del nostro sito produttivo. Torino viene individuata come quartier generale e centro direzionale e finanziario – dove avrà la sua sede operativa anche l’ingegnere Imparato – e hub internazionale per i veicoli commerciali. Incoraggianti prospettive poi per l’indotto, per il quale Stellantis conferma l’impegno ad acquistare circa 6 miliardi di fornitura nel 2025, come accaduto nel 2024. Inoltre l’azienda ha comunicato l’istituzione di struttura di missione, con un referente specifico, che si interfacci con le aziende italiane” proseguono Cirio e Chiorino.

“Abbiamo ottenuto da Stellantis la conferma  del secondo modello a Mirafiori, che sarà anticipata all’autunno 2025. Per la prima volta si è inoltre discusso di volumi: si prevede una produzione tra le 90 mila e le 100 mila unità per questo nuovo modello, con due turni produttivi. Un dato che, insieme all’attuale produzione della 500 elettrica, proietta lo stabilimento verso le 120-130 mila unità annue, avvicinandosi all’obiettivo condiviso di 200 mila veicoli fissato con sindacati e associazioni datoriali. Per quanto riguarda la produzione di cambi, l’incremento stimato è del 50%, passando dagli attuali 600 mila a 900 mila pezzi all’anno. Inoltre, lo sviluppo dell’hub del riciclo prosegue con una crescita costante, come evidenziato dai dati presentati oggi” affermano presidente e vicepresidente.

“Alla luce di questa situazione, nel rappresentare l’apprezzamento della Regione per l’importante cambio di passo tanto auspicato, abbiamo voluto anche evidenziare in maniera molto netta un avvertimento: siamo pronti a monitorare, insieme al Governo che ringraziamo per la costante attenzione mostrata sul tema, il rispetto degli impegni presi soprattutto per quanto riguarda la tutela dei posti di lavoro e delle filiere produttive. Il piano presentato oggi deve tradursi in realtà. Questo anche, e soprattutto, alla luce della posizione che vorrà prendere l’Europa, dove per la prima volta assistiamo a un’altra svolta nella quale, pur mantenendo gli obiettivi, Bruxelles decide di investire sul sostegno al settore auto e alla tutela dell’ occupazione” affermano presidente e vicepresidente. 

“Per quanto riguarda in particolare Maserati – affermano Cirio e Chiorino – abbiamo chiesto quali siano le prospettive e l’ingegnere Imparato ha detto che presenterà a breve un piano specifico su Maserati il cui rilancio consentirebbe a Mirafiori di arrivare alle tanto auspicate 200 mila vetture all’anno”. 

“Naturalmente in questo orizzonte temporale di interventi è necessario garantire i livelli occupazionali per i quali  il governo ha garantito il proprio impegno con misure di sostegno ad hoc a cui  si aggiungono quelle che la Regione Piemonte, unica in Italia, ha messo in campo con un investimento di oltre 10 milioni di fondi europei per integrare il reddito dei lavoratori che, in questa fase di transizione, vivranno ancora l’incertezza della cassa integrazione” concludono Cirioe Chiorino.

I calciatori del Toro in visita ai bimbi Ugi e Regina Margherita

Nel pomeriggio odierno una nutrita delegazione del Torino Football Club ha fatto visita ai pazienti di UGI Odv e dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Il gruppo che ha visitato Casa UGI  ha giocato con grande entusiasmo con i bambini. La rappresentanza del Club che ha fatto visita all’ospedale Regina Margherita è stata accompagnata dalla professoressa Franca Fagioli e da Emma Sarlo Postiglione (Segretario generale di UGI Odv) nei reparti di Oncoematologia pediatrica, Centro Trapianti e Hospice Isola di Margherita. I calciatori granata hanno distribuito sorrisi e regali ad ogni paziente ricoverato. Un pomeriggio natalizio particolare che verrà ricordato dai bambini e dai ragazzi desiderosi soltanto  di vivere momenti di leggerezza, spensieratezza e coinvolgimento, malgrado il periodo di sofferenza e grande incertezza che stanno vivendo.

Quinoa Cafè & Pastry LAB, il gusto della pasticceria asiatica e del buon caffè

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In questo locale, nel cuore di Torino, in un ambiente giovane, spazioso, molto easy, troverai tutto il fascino di una  pasticceria artigianale asiatica e al tempo stesso il luogo ideale per gli appassionati del caffè e latte artigianale.

Qui il caffè viene servito e preparato filtrato esaltandone la consistenza, l’aroma raffinato, la qualità e il sapore.


Al Quinoa Cafè & Pastry LAB trovi il FLAVOR CAFFE aromatizzato anche da asporto , tendenza particolarmente seguita dai giovani e con diverse varianti di gusto. Il locale organizza anche eventi e compleanni e si avvale di un servizio di prenotazione online sul sito.


Tra i prodotti tipici da segnalare il MATCHA LATTE , LE TORTE DI COMPLEANNO CON CAKE DESIGN  E LE TORTE DI COMPLEANNO A BASE DI CHIFFON CAKE

La chiffon cake è una torta di origine americana, famosa per la sua leggerezza e sofficità. È spesso descritta come un mix tra un pan di Spagna e una torta paradiso, ma con una consistenza ancora più morbida e spugnosa. La particolarità della chiffon cake risiede nell’utilizzo di olio di semi al posto del burro e nella presenza di albumi montati a neve, che conferiscono alla torta la sua tipica struttura ariosa e leggera.


IL DOLCE TIPICO PROPOSTO DAL LOCALE , tipicamente asiatico è il MOON CAKE , e in questo senso sono gli unici a Torino
Il dolce è tipico della FESTA DELLA LUNA , seconda festività tradizionale più importante della Cina , dopo il Capodanno cinese.

Quinoa Cafè & Pastry LAB
Via Madama Cristina, 52 – 10125 Torino 
011 056 8505
https://quinoacafe.qromo.it/

Medici e infermieri in crisi: burnout per uno su due e violenze crescenti nei reparti psichiatrici

 

Torino, 17 dicembre 2024 – Un quadro allarmante emerge dal 3° Rapporto sulla Salute e il Sistema Sanitario, presentato ieri dall’Eurispes e dalla Fondazione Enpam. Il personale sanitario italiano, sempre più stanco e sottopagato, affronta sfide enormi in un contesto lavorativo segnato da violenze crescenti e un diffuso fenomeno di burnout.

Secondo i dati del rapporto, il 52% dei medici e il 45% degli infermieri soffrono di burnout, una sindrome riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come conseguenza di stress cronico lavorativo non gestito. Il fenomeno colpisce particolarmente le donne, che rappresentano i due terzi delle vittime di aggressioni registrate in ambito sanitario.

Nei reparti psichiatrici, quasi il 49% degli infermieri e degli operatori sanitari ha subito almeno una forma di violenza negli ultimi due anni. A livello nazionale, emerge una forte correlazione tra le condizioni lavorative e il crescente ricorso a personale a tempo determinato, una tendenza che ha visto un aumento del 44,6% tra il 2019 e il 2022.

Dal 2008, secondo quanto riportato nel rapporto, la crescita del personale sanitario in Italia, che era proseguita ininterrottamente per oltre 30 anni, ha subito un arresto. Ad esempio, nel 2014 sono stati assunti solo 80 lavoratori ogni 100 che sono andati in pensione; nel 2015 il rapporto è sceso a 70 su 100, per risalire leggermente a 98 su 100 nel 2017. Contestualmente, si è registrato un incremento significativo del lavoro flessibile: nel 2018 il settore sanitario rappresentava il 45% del totale delle unità lavorative a tempo determinato impiegate nella Pubblica Amministrazione (35.481 su 79.620). Questo trend si è accentuato ulteriormente negli ultimi anni, in particolare durante la pandemia, con un aumento del 44,6% del personale a tempo determinato tra il 2019 e il 2022.

Claudio Delli Carri, Segretario Regionale del Nursing Up Piemonte, esprime profonda preoccupazione: «I numeri nazionali del burnout e delle aggressioni rispecchiano fedelmente la situazione in Piemonte. Su circa 50mila dipendenti della sanità pubblica, in Piemonte, oltre 30mila sono operatori sanitari, e il peso del lavoro sulle loro spalle è diventato insostenibile. Questo dato è direttamente proporzionale alla situazione italiana, dove le condizioni di stress cronico e insicurezza continuano a peggiorare. È indispensabile affrontare questa crisi con misure concrete, come protocolli di sicurezza efficaci, maggiore supporto psicologico e stabilizzazione dei contratti per dare dignità e serenità ai professionisti della salute.»

Prosegue Delli Carri: «Il 2024 è stato un anno particolarmente difficile per i professionisti sanitari. Oltre alla cronica carenza di personale, assistiamo a un’escalation di violenze che richiedono interventi immediati. È fondamentale implementare protocolli di sicurezza più efficaci, aumentare la presenza delle forze dell’ordine e garantire supporto psicologico agli operatori, che stanno pagando un prezzo altissimo in termini di salute mentale e benessere.»

Il rapporto evidenzia anche che i professionisti italiani ricevono retribuzioni mediamente inferiori del 22% rispetto ai colleghi di altri Paesi OCSE.  Una condizione che, sommata al blocco del turnover e all’aumento dei contratti flessibili, aggrava ulteriormente il senso di insoddisfazione e precarietà.

Il 3° Rapporto Eurispes-Enpam è un chiaro grido d’allarme secondo il dirigente sindacale: «Non possiamo parlare di progresso o innovazione senza affrontare le difficoltà quotidiane dei professionisti che garantiscono la salute pubblica– continua Delli Carri – Investire nella sicurezza e nella valorizzazione del personale sanitario è un dovere sociale e morale. Solo così potremo invertire questa pericolosa tendenza e restituire dignità e serenità a chi ogni giorno si prende cura di tutti noi. Senza un cambiamento strutturale, che metta al centro il benessere e la sicurezza dei professionisti della salute, il Sistema Sanitario Nazionale e quello regionale rischiano di affrontare una crisi irreversibile.»

CS