ilTorinese

Oggi occorre disciplina. Cacciari taccia

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni


Finché e’ il segretario dei comunisti italiani Rizzo a dire che il Green pass è  una cosa per ricchi, non mi stupisco, anche se in qualche modo un po’ mi sorprendo perché Rizzo è persona che reputo intelligente

La propaganda finisce però di prevalere e quindi il partito comunista fa una questione di classe anche nella lotta alla pandemia.  Un po’ come ebbi modo di leggere mesi fa su Fb che il poter raggiungere la seconda casa era un privilegio intollerabile dei ricchi. Ma chi scriveva quella frase piena di odio classista era invece persona davvero da quattro soldi. Che adesso anche il professore di Filosofia Massimo Cacciari scriva tante frasi senza costrutto per criticare il green pass come un qualcosa che fa pensare al regime sovietico, mi indigna non poco. Non l’ho mai considerato un filosofo come invece vuol far credere di essere, ma lo ritenevo un piacevole intrattenitore televisivo non allineato e quindi interessante. Questa sua presa di posizione aspramente ostile al Governo Draghi la giudico un tradimento del chierico Cacciari. Il famoso tradimento dei chierici di Benda anche se a scartamento ridotto. Un pensatore critico come Bobbio avrebbe avuto il buon senso comune di tacere perché in certi momenti chi può influire sull’opinione pubblica deve astenersi dal dare giudizi emotivi che possono avere un che di sedizioso. La responsabilità oggi deve prevalere su tutto. Più che mai oggi abbiamo bisogno di disciplina. Non abbiamo bisogno di seminatori di dubbi (ci sono già i virologi che abbondano nel loro intollerabile protagonismo mediatico che semina terrore), ma di uomini di cultura che infondano fiducia. Cacciari che è stato deputato del Pci, non ha titolo di parlare dell’ Italia come un regime sovietico. I veri comunisti in alcuni momenti decisivi della nostra storia hanno saputo essere patrioti. Lo colse molto bene lo storico Raimondo Luraghi che andò nei garibaldini a combattere nella Resistenza perché non poteva più accettare la faziosità dei giellisti. Certo giellismo fazioso si rivelò come un qualcosa di inutile, se non di dannoso.
Oggi i radical-chic alla Cacciari sono deleteri. E non sarà comunque un articolo di Cacciari a salvare l’Italia che ha bisogno della probita’ dei suoi intellettuali che Croce paragonava al pudore delle donne:  cose di altri tempi che suscitano lo scherno dei più. Può sembrare strano, ma io mi ritrovo totalmente nelle parole responsabili di Massimo Giannini da cui mi separa quasi tutto. I veri uomini di cultura devono dare una mano per evitare che la barca affondi come tutti gli altri cittadini, ponendo cultura e intelligenza al servizio della Patria, come fece Benedetto Croce dopo Caporetto, pur avendo criticato l’intervento nella Grande Guerra dell’ Italia nel 1915. Noi oggi siamo in guerra contro un nemico insidioso e non è concesso a nessuno di fare la mosca cocchiera e meno che mai il dispensatore di moralismo a buon mercato. Anche il prof. Cacciari deve abbandonare la sua presunzione di sapiente e tirare anche lui la carretta. Non creda di essere il nuovo Socrate, perché il suo pensiero è davvero poca cosa di fronte alla tragedia che sta vivendo il mondo. Sto quasi riapprezzando Vattimo perché tace. Ma non sono affatto sicuro che tacerà prevedo che solidarizzerà con Cacciari. Donne come Mara Antonaccio e Patrizia Valpiani stanno trascurando la professione privata per andare a vaccinare le persone. Questi sono gli esempi civici di alto valore morale da indicare agli italiani, non le chiacchiere di bastian contrari per partito preso che, ripeto,debbono tacere: siamo già abbastanza disorientati e non ci servono i Cacciari di turno che pontificano su temi sui quali non hanno titolo per disquisire. E’  proprio il caso di dire: Primum vivere, deinde philosofari.

Le storie di Boscobello. Quando la narrazione aiuta a crescere

LIBRI  / “Le storie di Boscobello” ( Edizioni Press Grafica,2020) scritte da Maria Carfora, maestra in pensione nata a Palermo, cresciuta a Novara e impegnata nelle scuole ossolane di Calasca Castiglione, Ponte di Formazza e Villadossola, non lasciano indifferente il lettore, a prescindere dall’età.

E’ un esempio, non comune, di libro intelligente, utile e piacevole. In puro spirito rodariano, Maria Carfora lo ha scritto durante il lockdown dello scorso anno, immaginando una realtà quasi magica, ideale per viverci. A Boscobello c’è tanta natura, gli animali ( che sono i protagonisti come nelle favole di Esopo e Fedro o La Fontaine) vivono le loro differenze in armonia, non ci sono auto e ci si sposta solo in bici, ognuno può scegliersi il lavoro che preferisce e non circola denaro perché “tutti possono avere tutto, collaborando tra loro e aiutandosi reciprocamente, perché ogni abitante mette a disposizione di tutti la propria bravura, abilità e conoscenza”. Nelle storie che vi si sviluppano l’autrice riesce nel non facile e per nulla scontato intento  di mescolare con grazia un interessante e sano intento pedagogico, una capacità narrativa e una esigenza “didattica” arrivando a proporre qualcosa di veramente bello e utile. Ogni racconto si apre con un disegno da colorare e nella storia ci  spunti su cui riflettere, lasciando a chi legge il tempo per farlo. Nelle nove storie del libro prende corpo il desiderio e la curiosità dei protagonisti di conoscere il mondo in cui vivono, con tutti i problemi della quotidianità, i momenti belli e quelli difficili e complicati imposti dalle restrizioni rese necessarie dalla pandemia (l’invasione dei “cornettini” che immaginiamo parenti prossimi del virus che abbiamo imparato a conoscere e con il quale ci stiamo tuttora confrontando). Realtà, fantasia e razionalità convivono nelle storie della famiglia composta da topi, tra gli uccelli che sapranno superare i pregiudizi e riconoscere il valore delle diversità che non sono mai un ostacolo davanti all’amore, l’anatroccolo Pallino che ritrova fiducia dopo aver sconfitto le discriminazioni che lo amareggiavano facendo intendere a tutti che le differenze rendono unici e insostituibili e, in fondo, sono un valore aggiunto e non uno svantaggio. A volte ci si perde di vista e i fatti della vita allontanano come accade ai gatti Matilda e Camillo ma l’amicizia e il caso ( o forse il destino) possono riunire e rendere nuovamente complici. Stupende le vivaci farfalle che si sono viste assegnare a ogni colore un’emozione così da renderle uniche. Ovviamente non sempre si sa come finiscono le storie perché occorre viverle per scoprirlo ma anche questo è il bello del racconto. Ognuno può metterci del suo, come i protagonisti ( e sono tanti) che in “Aiuto..piove!”, l’ultima storia, raccolgono le idee “antinoia” scrivendole ognuno su un foglio che, ripiegato, verrà deposto in una grossa scatola di legno a scuola, in attesa di poterle condividere. “Le storie di Boscobello” si leggono in un fiato e, leggendole, si imparano molte cose, iniziando dal significato di alcune parole e concetti molto importanti. Come già fece Gianni Rodari anche la maestra Maria ( che non è una “ex” perché maestri si rimane tutta la vita quando si ama così il proprio lavoro) ha dato un contributo a quel filone di pedagogia letteraria che, descrivendo situazioni reali con un linguaggio comprensibile anche ai più piccoli, solleticando la fantasia, fa leva sulla giusta convinzione che a un bambino si possa parlare di tutto, se si sanno usare le parole giuste. E, in ultimo, un grazie di cuore a Maria Carfora per aver dedicato questo suo importantissimo lavoro ai cinque nipoti e “a tutti quei bambini a cui nessuno ha raccontato o letto una storia”.

Marco Travaglini  

Tenta di introdursi all’interno di un negozio Arrestata venticinquenne 

Sono le 5 del mattino di sabato scorso quando scatta l’allarme in un’attività commerciale di Corso Grosseto:

la proprietaria dell’esercizio riceve sul cellulare un sms ed avvisa il 112 NUE dell’accaduto. Personale del Comm.to Barriera Milano giunge tempestivamente sul luogo e intercetta una giovane che staziona di fronte al cancello che dà accesso al retro del locale da cui proviene l’allarme. Un uomo, invece, si aggira nei pressi di una porta finestra da cui si può entrare posteriormente nell’attività commerciale: non appena vede i poliziotti fugge, facendo perdere le proprie tracce. La persona fermata è una venticinquenne italiana con pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio; la donna non fornisce per ben due volte le generalità corrette agli operatori, ma grazie ai riscontri ottenuti dalle impronte digitali, viene compiutamente identificata. Risulta sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Moncalieri (TO) e probabilmente per questo motivo aveva mentito sulla sua identità. E’ stata tratta in arresto per tentato furto aggravato in concorso e false attestazioni sull’identità personale.

Freisa, il Consorzio sostiene Boots For Africa

Dalle verdi colline del chierese ai campi di gioco dell’Africa: due territori lontani che da oggi sono più vicini grazie al resistente filo della solidarietà.

 

Il Consorzio del Freisa di Chieri e della Collina Torinese ha infatti deciso di sposare l’iniziativa Boots for Africa (www.bootsforafrica.org), un progetto umanitario internazionale che si occupa di raccogliere scarpe sportive usate in Europa per donarle ai bambini e ragazzi nei paesi africani più poveri. Un modo concreto per supportare a distanza chi non ha nulla, offrendo la possibilità di svolgere le attività sportive con una maggior protezione e sicurezza.

 

A partire da oggi presso le cantine delle aziende socie del Consorzio sono disponibili i contenitori Boots for Africa, all’interno dei quali i clienti, i visitatori e gli stessi produttori possono depositare le scarpe, che saranno poi consegnate ai referenti del progetto umanitario e successivamente inviate ai destinatari nel continente africano.

 

La collaborazione con Boots For Africa non si ferma qua, ma continuerà in occasione di “Di Freisa in Freisa”, la manifestazione che per l’XI edizione vuole celebrare il vino simbolo di Torino e delle Colline Torinesi, in programma a Chieri dal 10 al 12 settembre.

 

Durante tutta la durata dell’evento, infatti, sarà riservato uno spazio espositivo a Boots for Africa che, oltre a proseguire nella raccolta delle scarpe, avrà l’occasione di farsi conoscere e raccontare agli interessati la filosofia e gli obiettivi alla base del progetto.

 

“Per il Consorzio, così come per tutti i soci produttori di Freisa di Chieri, è un grande onore sostenere un progetto interessante e utile come Boots For Africa – ha dichiarato Marina Zopegni, Presidente del Consorzio del Freisa di Chieri e Collina Torinese, in occasione della consegna dei contenitori per le scarpe sportive – In un periodo storico come quello in cui stiamo vivendo, credo sia fondamentale e necessario allargare i propri orizzonti e aiutare in modo concreto chi ha più bisogno. Abbiamo sposato il progetto Boots For Africa e lo supporteremo anche in occasione del nostro evento principale, Di Freisa in Freisa: vogliamo che sia un momento di festa non soltanto per coloro che saranno fisicamente presenti, ma anche per chi, a migliaia di chilometri di distanza, potrà beneficiare di un aiuto per correre, giocare e divertirsi.”

 

“Lo Sport, grazie ai valori che racchiude è considerato uno strumento fondamentale di crescita umana e condivisione sociale – ha aggiunto Andrea Zapponi, referente italiano di BootsForAfrica – Proprio nell’attività sportiva viene intravista l’opportunità per l’unione, la solidarietà, lo sviluppo sociale ed economico e per l’integrazione africana. Per questo un semplice gesto puo’ fare la differenza! Basta pulire, legare insieme e donare le vecchie scarpe sportive non piu’ utilizzate, che possono diventare le prime scarpe mai possedute da qualche giovane africano”.

 

Qui di seguito l’elenco dei produttori soci del Consorzio che aderiscono all’iniziativa e gli indirizzi delle cantine dove sono posizionati i contenitori

 

  • Azienda Vitivinicola Rossotto, via Colla n 17- 10090 Cinzano (TO)
  • Azienda Vitivinicola Balbiano, Corso Vittorio Emanuele 1 10020 Andezeno (TO)
  • Azienda Agricola Guido Rubatto, Strada Baldissero 150, 10023 Chieri (TO)
  • Cantina Terre dei Santi, Via San Giovanni, 6 -14022 Castelnuovo Don Bosco (AT)
  • Il Girapoggio, Località Monte,39 10020 Verrua Savoia (TO)
  • Azienda Agricola Miglioretti,  via Casa Verde 29, 10025 Pino Torinese (TO)
  • Cantina Sperimentale, C/O Istituto Bonafous,  Strada Pecetto 34  – 10023 Chieri (TO)
  • Azienda Agricola Masera Giuseppe, via Ormea 11, Pino Torinese

 

 

 

Sito del Consorzio www.freisadichieri.com

 

Casa, in crescita le compravendite in Piemonte

Fiaip Piemonte: “Superbonus 110% e nuovi trend spingono il fuori porta e la provincia”

C’è fermento nel mercato immobiliare. La rinata voglia di casa del post pandemia si conferma anche nel primo semestre 2021.

“Il comparto residenziale è quello che mostra una maggiore resilienza, diversamente da quello commerciale che paga il prezzo più alto delle restrizioni emergenziali e dell’evoluzione del settore”,  sottolinea Paolo Papi, presidente di Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). “Nonostante il periodo ancora incerto, sospeso tra le incognite legate alla pandemia e una sperata ripresa economica – aggiunge – il dinamismo del settore immobiliare registrato a fine 2020, si riscontra anche nei primi sei mesi di quest’anno”.

In Piemonte il compravenduto a fine anno, secondo i recenti dati Omi, ha visto una diminuzione media tra tutti i comuni della regione del 5,9%; con un calo più marcato, dell’11,2%, nei soli capoluoghi di provincia. Nel primo trimestre 2021 c’è una decisiva ripresa delle transazioni nelle regioni del nord ovest, 39,3%, con un rialzo più evidente nei comuni non capoluoghi del 46,8%.

A livello regionale si rintraccia un andamento analogo all’andamento nazionale. “I dati sono incoraggianti ma si raffrontano sul primo trimestre 2020 che ha visto  il mese di marzo sotto lockdown e la chiusura delle attività di mediazione”, precisa Luca Portinaro, vice presidente di Fiaip Piemonte e delegato all’Osservatorio. “Sul primo semestre 2021 la nostra proiezione è di una crescita dei volumi, che possono raggiungere anche il 25% in più rispetto al semestre dello scorso anno e con transazioni che riprendono la curva di incremento del 2019, interrotta poi dall’emergenza”.

Nella differenza tra grandi città capoluoghi di provincia e comuni limitrofi “Emerge chiaramente – spiega il presidente Papi – una maggiore resistenza delle compravendite in provincia e fuori porta che testimonia come la domanda abitativa sia sostenuta dai nuovi bisogni legati alla casa, come spazi più ampi, pertinenze esterne, giardini e terrazzi ove possibile, accompagnati da prezzi competitivi e tassi sui mutui ancora bassi, seppure in crescita. Nella stessa direzione si colloca anche l’incentivo del superbonus 110% che rafforza la ricerca di case lontane dai maggiori centri urbani”.

Le agevolazioni fiscali, quindi, orientano le ricerche di acquisto verso soluzioni abitative indipendenti e semindipendenti da riqualificare, più facili da trovare alle porte dei capoluoghi piuttosto che in piena città. “Si nota un sensibile aumento, anche del 30%, nell’interesse  verso abitazioni libere su 4 lati con un pezzo di giardino, datate e che necessitano di importanti interventi di ristrutturazione, da comprare a prezzi competitivi. Neanche un 10% però va a conclusione – precisa il presidente regionale Fiaip -. Questo perché, oltre la farraginosa burocrazia, ci sono comunque dei costi non coperti dal bonus, che espongono gli acquirenti a un esborso non sempre sostenibile e che li porta ad optare verso altre soluzioni”.

 “Sul mercato immobiliare degli appartamenti – precisa – il superbonus 110% non ha una ricaduta diretta, ma solo un effetto secondario: l’incremento di valore dell’unità abitativa ristrutturata e inserita in un palazzo rigenerato, che può arrivare anche al 20% in più”.

Vaccini: le forniture previste per agosto

Le forniture in consegna ad agosto prevedono per il Piemonte 887 mila dosi totali (rispetto alle 754 mila di luglio).

Tenuto conto però dei giorni in cui queste forniture arriveranno, e potranno quindi essere usate, la reale disponibilità di vaccini per il mese di agosto sarà di 840 mila dosi.

Pertanto, la media prevista è di circa 26 mila somministrazioni al giorno, a cui si aggiungerà una quota di circa mille dosi al giorno disponibili per gli accessi diretti (da lunedì a oggi quelli per la fascia 12-19 anni sono stati circa 3.350 in tutto, di cui 1.032 nell’Asl Città di Torino, 451 nell’Asl To3, 136 nella To4 e 163 nella To5. Altri 680 accessi diretti finora a Novara e 388 ad Alessandria, 112 ad Asti, 124 a Vercelli e 114 a Biella, 54 nel Vco, 34 nell’Asl Cn1 e 60 nell’Asl Cn2).

Il violino dei Modena City Ramblers presenta il suo nuovo libro con concerto in duo acustico

Open Factory, via del Castello 15, Nichelino Sabato 31 luglio, ore 21,30

FRY MONETI

Dopo aver attraversato indenne quattro decadi di palchi, dischi, concerti e chilometri, Francesco Fry Moneti, violinista e polistrumentista, membro dei Modena City Ramblers, debutta in libreria con “In un elaborato impeto d’ira” (Officina di Hank), il suo primo romanzo scritto durante il lockdown che esplora il complesso universo dei mestieri della musica, fatto di improbabili manager, turnisti disincantati, artisti alla perenne ricerca di un’altra occasione.

Sul palco di Open Factory, Francesco Fry Moneti presenta in duo acustico anche il suo album del debutto solista “Cosmic Rambler”, realizzato in totale libertà e concepito nel corso degli ultimi due anni, con un ristrettissimo nucleo di persone fidatissime, senza scadenze e senza pressioni. Nel disco si trovano le radici Irish che hanno reso celebre il suono delle sue band, ma anche tanti altri elementi, dalle influenze africane a quelle balcaniche, mediorientali e poi ancora il rock, l’elettronica, la passione per gli strumenti a corda in ogni loro forma.

IN UN ELABORATO IMPETO D’IRA

Vinnie Brody, al secolo Vincenzo Brodo, è un musicista che ha assaporato per poco tempo il gusto del successo con un gruppo pop e ora si è reinventato turnista, mercenario delle sette note che affitta agli altri le proprie capacità dietro compenso. Vinnie ha un manager che è quasi una sorta di padre in seconda, Tony, un impresario vecchio stile dai metodi semplici e sbrigativi. E una fidanzata, Vanessa, che lo adora e cerca di smuoverlo dallo stato di apatia in cui è sprofondato. Una vita in stallo, vissuta a basso regime, sotto traccia. È un’Italia più semplice e ingenua che ha vissuto e deglutito l’opulenza degli anni ’80 ed è appena uscita dallo scossone di Tangentopoli. Soprattutto è un’Italia in cui la vita non è scandita da aggiornamenti di profili web, selfie e foto degli aperitivi. È l’estate del ’95 e i goffi cellulari servono a fare telefonate, possibilmente molto brevi, visti i costi esorbitanti del traffico telefonico. E quell’estate del ’95 Vinnie se la ricorderà per sempre.

FRANCESCO FRY MONETI

Francesco “Fry” Moneti, aretino, musicista e polistrumentista, attivo dagli anni ’80 con Gli Inudibili, assieme a Pau e Cesare, band che poi si trasformerà e cambierà nome in Negrita. Nei primi ’90 fonda la Casa Del Vento, folk rock band storica tuttora attivissima, coi quali suona in lungo e in largo per l’Italia. Membro stabile dei Modena City Ramblers dal ’95, vero e proprio frontman sul palco, con all’attivo continue e importanti collaborazioni con svariati artisti – Tosca, Cristina Donà, Omar Pedrini, Paolo Benvegnù, Bandabardò, Lou Dalfin, Ratti Della Sabina, Patrizio Fariselli (Area), Lella Costa, Punkreas, Luca Morino (MauMau), Joycut, Sonorha, Mercanti di Liquore, the Rumjacks – nonché la “sacerdotessa del Rock” Patti Smith. Vanta anche una partecipazione al film kolossal “Gangs of New York” di Martin Scorsese nel ruolo del violinista, con un brano che sarà parte della colonna sonora originale.
In perenne attività, è di recente uscito il suo disco solista Cosmic Rambler. Fry è considerato uno dei musicisti più influenti e richiesti nel suo genere.

We Are Open è organizzato da Reverse Agency, in collaborazione con Piemonte dal Vivo, Torino Comedy Lounge, Teatro Superga e promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo

Sabato 31 luglio, ore 21,30

Francesco Fry Moneti

Presentazione del libro In un elaborato impeto d’ira e concerto in duo acustico

Ingresso gratuito

Info

www.openfactory.space

T: 011 4174908

Energia, il “modello Pinerolo” al G20

La prima comunità energetica rinnovabile condominiale d’Italia  realizzata a Pinerolo dalla società pubblica Pinerolese, ACEA ENERGIE NUOVE, nell’ambito del PROGETTO  ENERGHEIA in joint venture con Tecnozenith e in collaborazione con l’Energy Center del POLITECNICO DI TORINO è stata inclusa dall’International Energy Agency fra le best practice mondiali nel report per il G20 di Napoli (https://bit.ly/3i49yt5  a pag. 54 del report integrale in PDF) come modello di transizione energetica.

 

Il modello Pinerolo è stato descritto come buona pratica internazionale all’interno del report e citata al pari di altre best practice internazionali quali la Smart City di Jakarta con la gestione intelligente del traffico pubblico o dei parcheggi o Vancouver con la dotazione obbligatoria in tutti gli edifici di colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

 

La case history viene citata come modello a livello mondiale da replicare per creare smart cities partendo dalle comunità energetiche realizzate all’interno degli edifici residenziali: il cittadino- condòmino diventa protagonista attivo della transizione energetica.

 

Una importante rivoluzione in termini di inclusione sociale, se si considera il risparmio in bolletta energetica generato per i cittadini. Solo in Italia ci sono 1.200.000 condomìni, all’interno dei quali vivono 20 milioni di persone: partire dai condomìni significa creare le condizioni per la rigenerazione urbana sostenibile in Italia.

I condomìni efficientati tramite ENERGHEIA sono praticamente autonomi in termini di fabbisogno di energia elettrica e riscaldamento/raffrescamento in quanto autoconsumano per il 90% quanto prodotto dall’impianto fotovoltaico e dal solare termico sul tetto.

 

Questo modello Pinerolese di Comunità Energetica rinnovabile condominiale rientra pienamente fra gli obiettivi citati nella Call for action allo sviluppo di modelli di business inclusivi, espressa nel Comunicato congiunto finale dei Ministri dell’Ambiente del G20 nella quale si richiama all’uso di risorse circolari e sostenibili. Come citato nel comunicato finale, per raggiungere questa visione bisogna incoraggiare unuso sostenibile delle risorse naturali, minimizzare rifiuti ed emissioni, rigenerare ecosistemi, dotarsi di supply chain sostenibili, e creare modelli di business sostenibili e socialmente inclusivi. Incoraggiamo gli sforzi per dotarsi di strumenti e incentivi significativi per  sostenere le città nel procedure e avanzare verso questi obiettivi, in un modo socialmente inclusivo coerente con gli Qbiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (ndr Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite) in particolare l’obiettivo 11 e 12 così come la New Urban Agenda per migliorare l’efficienza nell’uso di risorse e approcci circolari”.

 

 

Proprio in questa direzione va la Associazione ATENES AUC, Associazione per la Transizione
Energetica Equa e Sostenibile attraverso l’Autoconsumo Collettivo
www.atenesauc.eu nata per diffondere, fare conoscere e stimolare la replicazione in Italia di questo nuovo modello delle Comunità Energetiche Condominiali come via maestra per contrastare la povertà e facilitare l’inclusione sociale e attuare la transizione energetica.

 

 

 

Il Gruppo Angel apre a Torino nell’area destinata ai poli di eccellenza tecnologica di corso Marche

Il Gruppo hi-tech italiano continua con l’importante piano di crescita e inaugura la nuova sede nel capoluogo piemontese. Annunciato il prossimo accordo di collaborazione strategica con il Politecnico di Torino per la ricerca scientifica e l’innovazione.

Angel, gruppo industriale italiano che progetta e sviluppa soluzioni ad alta tecnologia per i settori del Trasporto, dell’Aerospazio e della Meccatronica Digitale, rafforza la sua presenza sul territorio nazionale e annuncia l’ingresso nell’ecosistema industriale tecnologico piemontese con l’apertura di una nuova sede a Torino.

Gli uffici Angel di corso Trapani, in posizione strategica a due passi dall’area destinata ai futuri Poli di eccellenza tecnologica per l’automotive e l’aerospaziale di corso Marche, sono stati inaugurati alla presenza del fondatore del Gruppo Angel Cav. Lav. Vito Pertosa, della Presidente di SITAEL Chiara Pertosa, con la partecipazione del Presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, della Presidente del Distretto Aerospaziale Piemonte Prof.ssa Fulvia Quagliotti, della Delegata del Rettore del Politecnico di Torino, Prof.ssa Sabrina Corpino e dal Presidente del CEIPIEMONTE (Centro Estero Internazionalizzazione Piemonte), Prof. Dario Peirone.

La nuova sede, che ospiterà dipendenti delle aziende del gruppo SITAEL e MERMEC, sarà dedicata rispettivamente allo sviluppo di progetti in ambito aerospaziale e ferroviario, e impiegherà in una fase iniziale una quindicina, tra ingegneri e tecnici specializzati, che si aggiungeranno agli oltre 1750 professionisti presenti nelle altre sedi della società in 19 Paesi nel mondo.

La sede di Torino fa parte di un importante piano di crescita avviato da Angel negli ultimi anni e che mira a rafforzare la presenza delle società del gruppo a livello nazionale e internazionale, nonché a favorire la nascita di nuovi centri per l’innovazione, presidiando i principali distretti tecnologici strategici e collaborando con i maggiori poli di eccellenza per la ricerca scientifica.

Proprio in questo contesto si colloca l’accordo di collaborazione, di cui è stata anticipata in occasione dell’evento di apertura la sottoscrizione che avverrà in autunno, tra Angel e il Politecnico di Torino: un’intesa della durata di tre anni per lo sviluppo di progetti congiunti di ricerca scientifica ed innovazione tecnologica in ambito aerospazio, ferroviario, intelligenza artificiale e cyber security e per la partecipazione congiunta a bandi nazionali e internazionali.

Siamo entusiasti di fare il nostro ingresso nell’economia industriale piemontese – ha dichiarato la Presidente di SITAELChiara Pertosa – Uno dei nostri obiettivi è creare nuovi posti di lavoro e assumere le risorse sul territorio. Torino è un bacino importante di profili altamente specializzati, grazie alla presenza del Politecnico e degli stakeholder oggi presenti, per creare nuove sinergie in ambito della ricerca e innovazione.”

“Per il Politecnico, la collaborazione che avvieremo con Angel rappresenta un’occasione importante per contribuire all’innovazione e alla crescita del territorio nei settori del trasporto e dell’aerospazio, nei quali il nostro Ateneo può portare le proprie competenze, che su queste tematiche sono ampie e consolidate. Siamo profondamente convinti che la strada della collaborazione tra pubblico e privato costituisca un grande valore aggiunto per il sistema industriale e tecnologico piemontese”, ha concluso la Delegata del Rettore del Politecnico di Torino, Sabrina Corpino.

Intesa Sanpaolo saluta con soddisfazione l’ingresso del Gruppo Angel nel sistema industriale e tecnologico del Piemonte, dove operiamo con 8.600 persone, che fanno di noi uno dei maggiori datori di lavoro privati della Regione – ha sottolineato il Presidente di Intesa SanpaoloGian Maria Gros-Pietro -. Le capacità del Gruppo Angel in campo aerospaziale e ferroviario sono di eccellenza a livello internazionale, e come operatori finanziari siamo orgogliosi di averne sostenuto lo sviluppo. Con il nostro Innovation Center siamo anche operatori diretti nell’innovazione, in particolare in direzione della Cybersecurity e dell’Intelligenza Artificiale, che sono e sempre più saranno per noi strumenti essenziali. Ci avvaliamo della stretta collaborazione con il Politecnico, con l’Università e con la Fondazione ISI: l’arrivo delle persone di Angel è benvenuto. Lavorare nell’innovazione è appassionante, soprattutto quando si è in tanti a produrre idee, in diverse direzioni: la fertilizzazione incrociata è fruttuosa.”

Venaria, in arrivo più di 2000 nuovi alberi

/

2676 PIANTE PER COMBATTERE LA CO2

La Città metropolitana di Torino ha ottenuto il finanziamento per il bando di progettazione per gli interventi di riforestazione previsti dal Decreto del Ministero per l’Ambiente.
Uno dei 5 progetti interessa l’ambito Corona Verde – Tangenziale Verde e interessa tre comuni Settimo, Mappano e Venaria Reale, in cui sono presenti grandi aree di proprietà pubblica per le quali già in passato, grazie ai finanziamenti del programma Corona Verde, sono state avviate azioni di riforestazione urbana e periurbana.

La Città di Venaria Reale ha individuato, a seguito di analisi di compatibilità con le linee guida del bando, le aree incluse nel corridoio verde che costeggia la collina anti rumore lungo la Tangenziale, nei quartieri Rigola, Altessano e Salvo D’Acquisto, al fine di riqualificare la collina stessa e creare una fascia verde per compensare gli effetti negativi e gli impatti della grande infrastrutture.

Commenta il sindaco Fabio Giulivi «Una bella notizia la vittoria di questo finanziamento, perché ci consentirà di avere una città sempre più verde, manutenzione compresa!».

I progetti definitivi sono stati redatti sulla base delle normative vigenti, con la descrizione delle aree destinate ad ospitare le piantagioni arboree e arbustive in termini fisici (clima, litomorfologia), biologici (flora, fauna, vegetazione reale e potenziale), ecologici (situazione contestualizzata dal punto di vista dello stoccaggio di CO2 e della qualità dell’aria e di rimozione degli inquinanti atmosferici), pedologici e paesaggistici, anche in relazione alla cronologia degli interventi.

La stima dei benefici ambientali attesi in termini di cattura e stoccaggio della CO2 e rimozione degli inquinanti atmosferici, è stata effettuata facendo riferimento alle linee guida dell’International Panel on Climate Change e alle più aggiornate metodologie e procedure di computo, sviluppate da Enti e istituti di ricerca pubblici italiani o di altri paesi dell’Unione Europea.

Il progetto comprende il piano di gestione e di manutenzione delle nuove aree verdi realizzate per almeno i 7 anni successivi che sarà garantito dal soggetto affidatario dei lavori a propria cura e spesa.

Complessivamente il progetto per Venaria Reale coinvolge una superficie di 71.013 mq, di cui circa 4.460 mq netti oggetto del rimboschimento (al netto delle superfici con copertura arboreo-arbustiva già esistente) e prevede i seguenti interventi:

– messa a dimora di 2.676 alberi, di cui 268 pioppelle, e 892 arbusti;
– intervento di miglioramento forestale e riqualificazione paesaggistica di una scarpata, con intervento su una porzione pari a 700 m di lunghezza (su un totale di 1500 m) e larghezza media di 11 m.

Si prevedono, inoltre, i seguenti interventi di tipo accessorio per il Sub-Ambito 2:

– realizzazione di 130 m di chiudenda di delimitazione e protezione degli impianti;
– dotazione di 3 tavoli da picnic;
– realizzazione di 260 m di percorso su ghiaia con larghezza di 1,5 m.

Si prevedono anche, per il Sub-Ambito 4, l’interramento di una linea telefonica per la lunghezza di 220 m e la dotazione di 3 bacheche informative distribuite nei diversi ambiti di intervento.