ilTorinese

Osvaldo Napoli, Green Pass: si ingigantisce problema inesistente

Ai tanti, troppi che agitano difficoltà insormontabili per i ristoratori chiamati a controllare l’identità dei clienti muniti di Green Pass, dico che stanno ingigantendo un problema assolutamente inesistente. Se il Green pass è obbligatorio per entrare nel ristorante o in piscina, va da sé che ogni cliente si presenta con carta verde e documenti di identità all’ingresso. L’accertamento del ristoratore è questione di secondi: letto il nome sul documento, con lo smartphone legge il Qr code del Green Pass. Quanto tempo porta via? Cinque secondi? Sette?

     A Salvini e Meloni, che come me e milioni di italiani prendono l’aereo, faccio notare che al momento dell’imbarco dobbiamo mostrare, con il ticket, un documento di identità. E spesso dobbiamo mostrarlo due volte in due passaggi. Bene: in cinque minuti le hostess controllano 200-300 passeggeri all’imbarco. Le hostess non sono pubblici ufficiali, proprio come i ristoratori o i gestori di piscine e palestre. Mi chiedo solo perché si continua ad alimentare una polemica su una questione che il buon senso dice inesistente. Meglio, molto meglio se la politica tornasse ad occuparsi di grandi questioni che riguardano la vita delle persone, dal lavoro alla salute. Forse perché trovare risposte ai problemi gravi è molto più difficile mentre con le polemiche da quattro soldi si guadagnano i titoli dei giornali senza troppa fatica.

on. Osvaldo Napoli, deputato di Coraggio Italia

Arrestati i banditi dello scooter che rapinavano le poste

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Nella mattinata di lunedì 9 agosto, personale della Squadra Mobile della Questura di Torino, in questo corso San Maurizio, arrestava due pluripregiudicati, G. F. (cl. 1961) e P.P. (cl. 1968), per rapina aggravata e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.

I malviventi, armati di pistola del tipo semiautomatico e travisati con caschi integrali, dopo aver applicato ad uno scooter intestato ad uno dei due una targa risultata poi denunciata smarrita, accedevano nell’Ufficio Postale di via Bligny 8 ove, con la minaccia dell’arma, obbligavano le dipendenti ad aprire le casse, impossessandosi di circa 4.200 euro, per poi darsi alla fuga a velocità sostenuta a bordo del motociclo. I rapinatori, una volta giunti nei pressi di corso San Maurizio, si dividevano ma venivano bloccati immediatamente dopo dai poliziotti. Uno veniva trovato in possesso del bottino mentre il secondo dell’arma utilizzata per compiere la rapina, una Glock 9×21, risultata provento di un furto in abitazione perpetrato nel 2018 in provincia di Varese. Nel sottosella del motociclo venivano, inoltre, rinvenute alcune fascette in plastica da elettricista, presumibilmente preparate  dai rapinatori per immobilizzare, in caso di necessità, eventuali vittime. A seguito dell’arresto i due uomini sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e tradotti presso la locale Casa Circondariale. Nella giornata di ieri è stato convalidato dal G.I.P. l’arresto e disposta per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere. La Squadra Mobile sta investigando per appurare se i predetti abbiano perpetrato analoghi episodi delittuosi, verificatisi nei decorsi mesi in questa provincia.

Francesca Fossato, fisioterapista dell’ospedale Mauriziano alle Paralimpiadi di Tokyo 2020

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Ci sono infiniti motivi per cui fare il tifo alle imminenti Paralimpiadi di Tokyo 2020. Sicuramente una della ragioni è Francesca Fossato, classe 1984, appassionata di movimento, fisioterapista dal 2008 presso l’ospedale Mauriziano di Torino e palleggiatrice della Nazionale femminile azzurra di sitting volley (la pallavolo paralimpica).

La pallavolo l’ha amata da sempre, ma certo non pensava ad una carriera agonistica. Invece ecco la vita ad ingarbugliare le carte! Un terribile evento: un incidente in moto nel 2017, in cui ha perso la gamba sinistra. Svariati mesi di ricovero e riabilitazione. Una lenta ripresa fino al ritorno al lavoro proprio in fisioterapia, la professione che oggi ancora di più sente sua, praticandola ed insegnandola agli studenti. Il destino della vita. Ha fatto tesoro proprio della sua professione, che le ha reinsegnato a vivere e soprattutto a praticare il suo sport preferito.
Francesca è una donna decisa a ricominciare, a non stare ferma e lo sport le è venuto in aiuto. Il Comitato Paralimpico italiano della Regione Piemonte le propone il “ sitting volley” e d una nuova storia comincia. G razie alla tenacia, all’allenamento e talvolta al sacrificio del tempo libero, oltre che alla collaborazione del S ervizio dell’ospedale Mauriziano presso cui lavor a, Francesca n el 2019, insieme alla nazionale azzurra, come vice campionessa europea, s tacca il pass per le Paralimpiadi di Tokyo 2020 e raggiunge così il sogno olimpico, inimmaginabile prima.
D a brava fisioterapista, ha sempre tratto insegnamento dall’osservare le capacità e le strategie adottate dai pazienti per realizzare ogni gest o. Adesso queste capacità le saranno fondame n ta l i per osservare e battere le squadre sfidanti, in iziando da l l a squadra della nazione ospitante: il Giappone, che la Nazionale femminile azzurra di sitting volley incontrerà il 27 agosto alle ore 10 (le 3 per l’Italia), a seguire il Canada il 29 agosto alle ore 14 (le ore 7 italiane) ed infine il Brasile il primo settembre alle ore 10 (le 3 italiane).
FORZA FRANCESCA E FORZA AZZURRE!

Quaglieni: “Ricordare Bisagno nel centenario della nascita”

Caro direttore, il primo partigiano d’Italia,  il tenente del Genio Aldo Gastaldi , il Bisagno della Resistenza che fondò e comandò la Divisione “Cichero” compirebbe cent’anni a settembre.

Morì in situazioni mai chiarire a 23 anni nel maggio 1945. La Chiesa cattolica ha avviato un processo di canonizzazione nei suoi confronti. Fu un soldato che seppe imbracciare le armi senza rinnegare la fede cristiana e dimostrando pietà verso i vinti. Un esempio unico di amore verso Dio e la Patria. Il Centro Pannunzio che ha tra i suoi compiti istituzionali quelli
di ricordare la Resistenza militare e autonoma dai partiti , propone a Sindaci e Consigli comunali del Ponente Ligure e del Basso Piemonte  di valutare l’ipotesi di dedicargli una strada, una piazza o un giardino. Gastaldi è stato un grande ligure e un grande italiano da cui trarre più che mai esempio oggi . Ogni città italiana dovrebbe ricordarlo come luminosa figura di patriota e di cristiano. Il Centro Pannunzio lo ricorderà a Torino in settembre.
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Pier Franco Quaglieni
Direttore del Centro Pannunzio

Un libro di poesie-preghiere dedicate all’amata nonna

LIBRI / “Nei cinque sensi e nell’alloro”, il libro di Strinati dedicato all’amata nonna, passando per i luoghi spirituali della città di Torino, a cui è strettamente legato tanto da dedicarle numerose poesie.

Dopo un lungo viaggio intrapreso nella regione Piemonte, Fabio Strinati sceglie la spiritualità come sentiero da percorrere, e lo fa, partendo da alcuni luoghi spirituali della città di Torino, come la Chiesa di Santa Barbara, la Chiesa di Sant’Agostino e la Chiesa della Salute.

Parole essenziali ma dai tratti suggestivi. Poesie spirituali che narrano una vicenda intima e profonda. Nei cinque sensi e nell’alloro è una raccolta poetica che nasce da un bisogno irrefrenabile di raccontare un dolore forte vissuto con il cuore in mano e la penna come compagna di un viaggio, a tratti sterminato; brevi poesie-preghiere che portano in superficie il dono della parola come testimonianza rara di una storia eterna.

Strinati, disegna versi partendo da un pensiero colto e raffinato; spontaneità e naturalezza, fanno da cornice a un grido che parte da lontano, portando in dono una dedica toccante, che recita: “Dedico alla mia amata nonna questa raccolta che tanto assomiglia al suo volto luminoso; al suo cuore rosso, radioso, riposto nel fiore profumato d’una culla, lassù nel Paradiso che porta il nome di Teresa”. Parole pregne di significato. Versi che portano il peso di un dolore interminabile. Come fosse un lungo percorso illuminato dai fari d’una rinascita figlia della Vita, ogni poesia è pregna d’una Fede rara, che si manifesta con sincerità assoluta.

“Si tratta del libro più giusto che io abbia mai fatto: poter donare a mia nonna un’eternità più longeva ed ampia attraverso un percorso poetico e spirituale che tanto mi riempie il cuore”.

 

‘Pradzalà, una montagna da vivere’

Pragelato, premiati i vincitori del Premio Letterario nazionale 

“Una bella giornata di cultura storica e di cultura locale oggi a Pragelato. Il Premio Letterario nazionale ‘Pradzalà, una montagna da vivere’, alla sua prima edizione, ha consegnato oggi pomeriggio ai primi 3 classificati il premio, vagliato da una apposita e qualificata giuria di esperti del settore. Un folto pubblico ha partecipato alla iniziativa della premiazione organizzato dalla Fondazione Guiot Bourg in collaborazione con l’Amministrazione Comunale presso la Libreria Estiva di Pragelato.

Il premio speciale per la narrativa infantile del Concorso Letterario è stato vinto dal libro “I quarzi di selvino” scritto da Aurora Cantini.

Il primo premio del Premio Letterario Nazionale di Pragelato è stato vinto da Fabio Tittarelli con il libro “A macondo piovono stelle”.

Secondo classificato Lorenza Garbarino con il libro “Hauswirth della montagna. Storia di un poeta della carta”.

Terzo premio a Fiorenza Pistocchi con il libro “Il cuore tenace della lavanda”.

L’iniziativa del Premio Letterario ‘Pradzalà, una montagna da vivere” ha l’obiettivo di affinare e valorizzare la cultura locale e la cultura storica a partire dalla montagna. Una eccellenza e una iniziativa che si inseriscono all’interno della Liberia estiva di Pragelato giunta alla sua trentesima edizione”.

In mensa solo con il green pass? I sindacati proclamano lo sciopero

Due ore di sciopero sono state proclamate per venerdì 13, con l’uscita anticipata su tutti i turni, alla Hanon System di Campiglione Fenile.

Lo ha deciso la Rsu Fim-Cisl in segno di protesta contro l’annuncio dell’azienda di componenti elettronici, di permettere  l’accesso alla mensa solo ai dipendenti in possesso di Green pass.

Juve e Toro, le novità

Toro: recuperati Milinkovic Savic e Ansaldi
Juve: attacco e difesa a posto, centrocampo da rinforzare

In casa Toro si sta preparando la sfida di domenica prossima a Torino per i 32esmi di finale della Coppa Italia.
All’olimpico Grande Torino si giocherà
Torino-Cremonese una sfida da dentro o fuori.Se il mercato non ha portato ancora novità le buone notizie arrivano dall’infermeria:sono completamente recuperati dai rispettivi infortuni Milinkovic Savic ed Ansaldi.Bremer è ancora fermo ma sarà recuperato per la prima giornata di campionato del 21 agosto contro la fortissima Atalanta sempre a Torino all’Olimpico Grande Torino.Dal mercato si aspettano sempre i 3 rinforzi richiesti da Juric ma ci sono 12/13 giocatori da cedere e totalmente fuori dal progetto tecnico del mister granata Juric.
In casa Juve si respira un’aria serena:i bianconeri sono consci d’aver una squadra competitiva per contendere lo scudetto ai campioni d’Italia dell’Inter.
Va rinforzato il centrocampo con un paio di giocatori di qualità.Difesa ed attacco sono a posto così,specie il reparto offensivo con il tridente Dybala,Ronaldo,Chiesa.
Anche oggi allenamenti molto intensi per i giocatori di mister Allegri.Ricordiamo che
la Juve sarà attesa da un altro test impegnativo sabato 14 alle ore 20.30 all’Allianz Stadium contro l’Atalanta.

Vincenzo Grassano

La grande sceneggiata

Matteuccio (Salvini) il Comandante proprio non ce la fa ad essere il numero due.

Più la Meloni alza la voce e aumenta nei sondaggi più lui alza la voce sperando di riaumentare nei sondaggi. Un po’ assomiglia alla parabola dell’altro Matteuccio (Renzi  il Toscanaccio, massimo risultato alle Europee e poi la parabola discendente. Una cosa è certa: al Sud non ha sfondato. Addirittura,  secondo i sondaggi a Napoli se la giocano centro sinistra e centro destra con il mitico Bassolino che supera il 15 % . Non fa brodo polemizzare con Lamorgese.  Tanto Lei ha la copertura di Mario Draghi. Furibondi quelli di destra che sanno un po’ di razzismo con Malogo’ che vuole dare la cittadinanza agli sportivi non italiani capaci. E subito Enrico Letta vuole varare una legge sulla cittadinanza,  giusto per beccarsi il solito no da Salvini che, almeno per ora, ha già fatto saltare la legge Zan, giusto per gradire. Sembra una grande sceneggiata da destra come da sinistra. Chi,  a queste elezioni si gioca tutto, è il Pd con la segreteria di Enrico Letta. Un partito,  ops, un gruppo di persone, decisamente inguaiato. Addirittura c’è chi sostiene che Enrico Letta potrebbe non essere eletto. Rischia di brutto pagando le colpe di altri sul Monte dei Paschi di Siena.
A Torino,  bene che vada se ne riparla al secondo turno,  contando sui voti pentastellati.  Con Calenda che conferma il suo appoggio a Lorusso a condizione che non ci siano nei paraggi i pentastellati. Ergo: non è detto che noi ci siamo al secondo turno. Anzi per l’esattezza è molto probabile che non ci siamo al secondo turno. Con un’altra probabilità che non ci siano anche i pentastellati al secondo turno,  sia a Roma che a Torino. Che dire  poi di Milano.  Se Sala perde perde anche il Pd.  Se Sala vince ha vinto solo Sala che è uscito o perlomeno ha lambito il Pd. Insomma, concludendo, questo PD è proprio malmesso.  Il canto del cigno? Probabile. In fondo il pd è rimasto solo il brutto anatroccolo partorito da un matrimonio solo d’ interesse tra Ds e Margherita. Per capirci non ha sfondato nei cuori degli italiani rimanendo solo un insieme di “famiglie” e comitati elettorali. Mette in moto se stesso solo in prossimità delle elezioni. I cosiddetti militanti sono la decina di amici di chi si presenta alle elezioni. Continua ad essere preoccupante la situazione di Torino. Vero che in pochi mesi non si poteva fare il miracolo di una risurrezione. Mario Draghi continua ad essere un grande. Ma i suoi Ministri, soprattutto quelli scelti da lui,  mi pare che pochi contano. Aspettano sue direttive. Emblematica la situazione della Val di Susa. Oramai è ufficiale: lo Stato italiano non c’è più. È soli terra di nessuno.  Terra per i No tav di tutta l Europa. Deprimente. Come è deprimente la vicenda del commissario Tav.
Sono di fatto tre anni che non c’è. Prima il devastante Toninelli.  Poi l’ignavia della Demichelis.  Poi la farsa di nominare il Prefetto alto commissario Tav.  Nella vita è sempre bene fare un mestiere. Quando si dice di volerli fare tutti e due, non si fa nessuno dei due. E se si parla di Tav si parla di Torino. Non a caso  Chiaretta tra le prime cose che ha fatto ha ritirato il rappresentante del comune dall’osservatorio Tav mandando l’allora vicesindaco Montanari a sfilare con i no global. Anarchici che hanno trovato facile terreno nel disastro Torino. Verissimo,  i veri responsabili sono Castellani , Chiamparino ed in ultimo Piero Fassino. La parola tragicamente sintesi di questi ultimi trent’anni di subalternità alla Fiat e se sei subalterno ad un potente,  qualche briciola c’è anche per il subalterno. Ma quando anche il potente non è più potente il subalterno è solo dannoso perché inutile. Torino vuole cambiare pagina?
Non so.  Vedremo con quel solito scetticismo che da molti anni, da alcuni decenni ci accompagna.

Patrizio Tosetto