ilTorinese

Scontrino dopo le 23: chiuso locale in corso Regina

Gli agenti dispongono la chiusura  per 5 giorni

Venerdì scorso la polizia chiuso un esercizio commerciale in corso Regina Margherita per la durata di 5 giorni.

Il locale ha continuato a somministrare cibo e bevande oltre l’orario consentito, come mostrato dall’ultimo scontrino, emesso dopo le 23. Al suo interno, gli operatori hanno riscontrato inoltre precarie condizioni igienico-sanitarie, con numerosi resti di alimenti presenti intorno al bancone.

Pertanto, il titolare è stato sanzionato per aver violato la normativa in materia di igiene dei prodotti alimentari.

Nella serata di sabato, invece, i poliziotti, transitando su via Pietro Cossa, hanno notato numerose persone stazionare davanti ad un locale. All’interno è stata constatata la presenza di diversi avventori e di personale dipendente, privi del dispositivo di protezione individuale o indossato nel modo scorretto.

Alla luce dei fatti, il titolare è stato sanzionato amministrativamente.

Quattro ore nelle tenebre

LIBRI: RILETTURE / Quattro ore nelle tenebre”, libro scritto da Paolo Mazzarello e pubblicato da Bompiani, racconta la vicenda di don Luigi Mazzarello ( che non ha legami di parentela con l’autore che, oltre ad essere uno scrittore è docente di storia della medicina all’università di Pavia e medico neurologo), nominato nel 2012 “Giusto fra le nazioni” dallo Yad Vashem in Israele per aver nascosto e salvato quattro persone di religione ebraica, tra le quali Enrico Levi, zio dell’autore di “Se questo è un uomo”

La storia narrate nel libro, in gran parte storicamente accertate e scritte con un ritmo narrativo da romanzo, si svolgono tra il 1943 e il 1945 nell’alto Monferrato alessandrino, precisamente nell’antico santuario della Rocchetta a Lerma, fra Gavi e Ovada, e successivamente nella zona attorno al monte Tobbio, la montagna posta al centro del Parco naturale delle Capanne di Marcarolo. Le famiglie ebree, dopo l’armistizio dell’8 settembre e l’occupazione militare tedesca della penisola, non erano al sicuro e iniziarono le deportazioni e le uccisioni,a   partire dalla strage del Lago Maggiore, la prima in assoluto e la più grave dopo quella delle Fosse Ardeatine. I coniugi Enrico Levi e Lisa Vita Finzi, lui zio di Primo Levi e lei zia di Emanuele Luzzati, e i fratelli Gastone e Valentina Soria cercarono rifugio a Lerma nel santuario di Nostra Signora delle Grazie, posto su uno sperone di roccia sul torrente Piota, primo Appennino ligure, nell’Ovadese.

Lì incontrano don Luigi Mazzarello che riuscirà con abilità a resistere alle intimidazioni dei nazifascisti e a salvare la vita delle persone che si erano affidate a lui, nascondendole nella canonica e nella cripta del Santuario,destinata alle tombe dei marchesi Spinola di Lerma. L’intera vicenda si svolge mente sulle montagne circostanti si consumava l’eccidio della “Benedicta”. Il 7 aprile del ‘44 ingenti truppe nazifasciste circondarono l’ex monastero benedettino della Benedicta e le altre cascine dove erano dislocati i partigiani. Il rastrellamento proseguì per tutto il giorno e nella notte successiva. Molti resistenti, sfruttando la conoscenza del territorio, riuscirono a filtrare tra le maglie del rastrellamento, ma per centinaia di loro compagni non ci fu scampo.

In diverse fasi vennero fucilati 147 partigiani, altri caddero in combattimento;altri ancora, fatti prigionieri, furono poi fucilati il 19 maggio al Passo del Turchino. Più di quattrocento partigiani furono catturati e avviati alla deportazione, quasi tutti a Mauthausen e molti lasciarono la vita nei campi di concentramento. “Quattro ore nelle tenebre”ricostruisce le vicende di quei mesi drammatici e la straordinaria figura di questo parroco poco convenzionale, intelligente e coraggioso che contribuì a tenere viva una speranza e una possibilità di riscatto in uno dei momenti più difficili e bui della storia.

Marco Travaglini

Il Toro è salvo!

Lazio-Torino 0-0

84′ Immobile sbaglia un rigore

I granata di Nicola conquistano meritatamente la salvezza al termine di una gara sofferta giocata con grande grinta,cuore e concentrazione.Si doveva fare 1 punto per la matematica permanenza in serie A e così è stato,rendendo ininfluente la gara di domenica contro il Benevento all’Olimpico Grande Torino.La Lazio ha tenuto il pallino del gioco per quasi tutta la partita ma l’occasione più nitida è stata del Toro quando l’attaccante Sanabria con un bel sinistro a giro ha preso in pieno il palo al 72esimo minuto.La Lazio ha fallito un calcio di rigore al 84esimo.Al 97 il fischio liberatorio dell’arbitro Fabbri che decreta la serie B per il Benevento e la permanenza in serie A del Torino.Grande merito di questo risultato va dato al tecnico Davide Nicola che ha preso una squadra allo sbando esattamente alla 19esima giornata,ultima d’andata,pareggiando 2-2 proprio contro il Benevento.Nel girone di ritorno,ad una gara dal termine,il Toro ha conquistato 22 punti collocandosi al 12esimo posto in classifica.Adesso partirà il mercato a cominciare dalla probabile conferma di Davide Nicola ed almeno un ricambio di almeno 10 giocatori.Il Toro dovrà tornare ad occupare posizioni di classifica più consone al suo blasone.Gli ultimi 2 campionati sono stati pieni di sofferenza ed incertezza.

Vincenzo Grassano

L’agroqualita’ dal campo alla tavola

Sarà il tema della puntata del 20 maggio di PARLACONME,  trasmissione condottadall’Agrifood e Organic  Specialist Simona Riccio

 

Si parlerà di agroqualita’, dal campo alla tavola, nel corso della trasmissione di PARLACONME di giovedì 20 maggio prossimo, dalle 18 alle 19, sulla Radio web Radiovidanetwork, e condotta da Simona Riccio,  Agrifood e Organic Specialist.

Ospiti della puntata saranno Dario Bagarella, Head of Food Certification Strategic Centre e Alberto Mangiantini, Amministratore Delegato presso Gelati Pepino 1884.

Dopo la puntata dedicata al mondo del biologico, trattatoattraverso la testimonianza di protagoniste femminili del settore, la trasmissione PARLACONME approfondisce questa volta il tema delle certificazioni con la partecipazione in studio di Dario Bagarella della multinazionale RINA, azienda che opera nel settore delle certificazioni, delle ispezioni e consulenza ingegneristica.

Per comprendere meglio il ruolo di RINA nel vasto panorama delle certificazioni agroalimentari, durante la puntata sarà presentato un case history di successo costituito dalla storica azienda torinese dei Gelati Pepino, che sarà rappresentatadall’amministratore delegato Alberto Mangiantini.

Gelati Pepino è il marchio storico torinese tra i più antichi e conosciuti a livello nazionale e internazionale,  capace di attraversare la storia d’Italia portando il gusto del buon gelato, rivolgendo sempre una grande attenzione alla selezione delle materie prime di qualità e dando vita, nel 1938, al celebre gelato “Pinguino”.

RINA, nata a Genova nel 1861 come ente di certificazione navale, è oggi una delle più antiche società di classificazione e certificazione internazionali, che è  stata capace di diventare un player internazionale, con oltre 3900 risorse e 200 uffici in settanta Paesi nel mondo, operando all’interno di un’ampia gamma di settori e fornendo una grande varietà di servizi certificati, anche in campo agroalimentare.

Mara Martellotta 

 

Covid, ricoveri in calo. Il bollettino di martedì 18 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 437 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 45 dopo test antigenico), pari al 2.0 % di 21.631 tamponi eseguiti, di cui 12.371 antigenici. Dei 437 nuovi casi, gli asintomatici sono 211 (48,3%).

I casi sono così ripartiti: 65 screening, 288 contatti di caso, 84 con indagine in corso; per ambito: 4 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 64 scolastico, 369 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 360.482 così suddivisi su base provinciale: 29.066 Alessandria, 17.246 Asti, 11.238  Biella, 51.985 Cuneo, 27.685 Novara, 193.107 Torino, 13.414 Vercelli, 12.744 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.481 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.516 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 139 (– 1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.114 (-65 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 8703

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.722.847 (21.631 rispetto a ieri), di cui 1.583.793 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.535

Sono 21 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.535 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.554 Alessandria, 701 Asti, 428 Biella, 1.436 Cuneo, 938 Novara, 5.500 Torino, 513 Vercelli, 369 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

338.991 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 338.991 (878 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.897 Alessandria, 16.218 Asti, 10.294 Biella, 48.925 Cuneo, 26.103 Novara, 182.205 Torino, 12.495 Vercelli, 12.093 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.385 extraregione e 2.376 in fase di definizione.

Battiato, ironia e distacco di un vero intellettuale

Caro direttore, molti usurpano un titolo che non appartiene loro e si proclamano “intellettuali”. Franco Battiato lo era veramente.

Con quella sottile ironia e distacco che sono caratteristiche tipiche dei veri sapienti veicolava messaggi sociali profondi e soprattutto sapeva parlare ai cultori della musica raffinata e agli amanti del genere pop. Le sue melodie hanno tracciato la storia della musica moderna lasciando un indelebile segno negli ascoltatori: come tutti i grandi artisti era scevro da qualsiasi pregiudizio e non mancava di esprimere la propria denuncia sociale nei confronti degli aspetti più deleteri del nostro Paese. Attraverso le sue parole si viaggiava di terra in terra, proiettando il pensiero verso orizzonti spazio temporali immensi sulla scia di sonorità mediterranee antichissime mescolate a ritmi sperimentali.

Era un uomo che credeva nella pace e nel dialogo tra i popoli; nell’uguaglianza tra tutti gli esseri umani e nella scintilla divina che dovrebbe albergare in ciascuno di noi. La sua assenza lascia un vuoto vertiginoso.

Parliamo di Battiato e delle sue canzoni nelle aule scolastiche perché i contenuti umanitari, spirituali e filosofici espressi dal cantante catanese possano essere tramandati e apprezzati anche dai giovanissimi.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani lancia l’hashtag #comeuncammelloinunagrondaia.  

prof. Romano Pesavento

presidente CNDDU

“Celti, fate e altre storie nella tradizione popolare piemontese”

LIBRI   Fra storia, leggende, arte e archeologia prosegue l’indagine sulle radici preromane del Piemonte nel nuovo libro della torinese Donatella Taverna

Ritorna in libreria. Ritorno felice e più che mai gradito. E che bello ripercorrerne la passione e la compiutezza e la curiosità delle indagini e degli studi che sempre troviamo nelle sue pù recenti opere dedicate a sondare (attraverso le numerose tracce, ancora oggi ben vive, lasciate dalle antiche popolazioni celtiche o da quei Salassi fondatori di Eporedia-Ivrea o dalle genti che abitavano la Gallia dalla Provenza fino alla Bretagna) le antiche radici preromane del nostro Piemonte.

Parliamo di Donatella Taverna – scrittrice, giornalista, notissima critica d’arte e organizzatrice di mostre e convegni in Italia e all’estero – e del suo ultimo libro, edito ancora una volta per i tipi di “Atene del Canavese” e dedicato a “Celti, fate e altre storie nella tradizione popolare piemontese”. Un centinaio abbondante di pagine e una suggestiva prima di copertina in cui “navigano” le figure, la presenze e le forme tanto misteriose quanto rigorosamente perfette realizzate da Luisa Porporato, il volume della Taverna continua idealmente la serie di studi di carattere storico-folklorico-antropologico già sviluppato nei precedenti “L’ombra d’argento”, “Trittico al femminile” e, pochi mesi fa, in “Esseri misteriosi della tradizione popolare piemontese”. L’idea nasce, ancora una volta, “dal lavoro di ricerca – spiega la Taverna – che negli ultimi dieci anni circa ho svolto sulla tradizione popolare della nostra regione, cioè su ritualità, tracce fiabesche o mitologiche di genti lontane, resti archeologici spesso sottovalutati o dimenticati, e tutto ciò che mi pareva rischiasse l’oblio, pur costituendo ancora in parte la radice profonda del nostro quotidiano, una specie di tesoro sepolto da riportare in luce”. “Credo che in Piemonte – prosegue – resti ancora moltissimo da scoprire e da disseppellire.

Ho notato un aumento di interesse all’incirca nell’ultimo decennio, periodo in cui si sono studiate archeologicamente anche aree come il Canavese occidentale o le valli di Lanzo, oltre agli studi già approfonditi sui substrati rappresentati da popoli quali gli Stazielli, i Bagienni e i Merici, già oggetto di mostre e comunicazioni anche in anni recentissimi”. Meandri profondi dell’avventura umana localizzata in un territorio ben preciso, caro a Donatella, che in quegli anfratti narrativi s’intrufola con esperta competenza e quella voglia di scoperta che non guasta mai, lasciandosi accalappiare con enorme piacere (per lei e per noi) fra storia, leggende, arte ed archeologia. In prima istanza, per la sua stessa formazione, familiare e di studi: “Per approfondire argomenti come questi – spiega – ci vuole una formazione piuttosto strutturata. Nella mia infanzia ha agito molto la presenza di un padre illustre scultore appassionato anche di archeologia e di una madre pittrice e appassionata di storia; più avanti, la scuola di specializzazione in archeologia orientale a Torino, nel periodo glorioso in cui vi insegnavano Gullini e Invernizzi. Ancora oggi tutto questo rappresenta gran parte del mio presente e delle mie passioni, insieme a un bisogno istintivo di conservare la traccia di tutto ciò che è avvenuto, eventi e soprattutto persone”.

Il libro, magnificamente illustrato da artisti di fama nazionale, si articola in sei capitoli più un’appendice (illustrata da un pesce fantastico di Giovanni Macciotta evocante il “disseppelimento” di realà fossilizzate in leggende dalle remote origini) e narra, fra l’altro, di regine benigne o perfide, del Grande padre Serpente che rappresenta una spiegazione della creazione del Mondo così come della leggenda di Mezzomerico della Chioccia d’oro e dei suoi sviluppi longobardi, per arrivare alla storia della fata-sirena Melusina ( fondatrice della casata dei Lusignano ) fino alla narrazione delle grandi città perdute del Piemonte – Bessinia, Mazzé, Caristium e altre – distrutte dai Romani, “fiabesche o sommerse come l’antica Atlantide”, di templi dimenticati, di megaliti con poteri magici e così via. E la storia continuerà? “Non lo so: certo mi piacerebbe, e certo- conclude Donatella – sto trovando altro materiale. Dipenderà dalla pazienza del pubblico e soprattutto da quella del mio attuale editore, che ha lavorato in modo straordinariamente attento, amicale e solerte, con una ideazione grafica a mio avviso ottima”.

Gianni Milani

– Guido De Bonis: “Gli idoli del mare bretone”
– Cover illustrata da Luisa Porporato
– Giovanni Macciotta: “Senza titolo”
– Donatella Taverna

 

Il presidio dei lavoratori Embraco diventa permanente

Il presidio dei lavoratori ex Embraco sotto la sede della Regione Piemonte, in piazza Castello a Torino, diventa permanente

I sindacati  chiedono al Governo di garantire un futuro ai 400 lavoratori e dell’azienda.  L’iniziativa è organizzata da Fim, Fiom, Uilm, Uglm Torino, in vista dell’incontro convocato dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, mercoledì 19 alle ore 10.

Resilienza e Benessere, come trasformare le difficoltà in possibilità!

 LIBRI / In libreria ed online dal mese di maggio 2021

Angelo Musso (2021) Resilienza e Benessere , come trasformare le difficoltà in possibilità! Affrontare: bullismo, mobbing, stress da lavoro correlato , la pandemia covid19 e la sindrome antisociale., Enigma Editore, Firenze.

La vita sociale e di relazione, con l’esperienza della pandemia virale Sars 2 Covid 19,  è diventata per tutta l’umanità un carcere a ciel sereno!  Lo spiega Angelo Musso con la sua opera recente dal Titolo: Resilienza e Benessere , come trasformare le difficoltà in possibilità!, Enigma Editore, Firenze pp,240; in vendita in libreria ed online dal mese di maggio 2021!

Un manuale di psicologia per studenti, insegnanti, educatori, genitori e sanitari, insomma un libro per tutti coloro che hanno necessità o semplicemente vogliono studiare le infinite risorse degli stili di vita dei detenuti alle prese con la permanenza obbligata e dura in carcere.

Studiando attraverso l’esperienza di lavoro in carcere, la vita difficile dei detenuti, l’autore né ha individuato le strategie psicologiche vincenti e utili per la riorganizzazione sana ed equilibrata del percorso di vita, con la possibilità estesa per tutti, di imparare strategie cognitive e comportamentali, la possibilità di trasformare un evento doloroso o più semplicemente stressante in un processo di apprendimento e di crescita che incontra necessariamente il tema della resilienza!

Pd: “Commissione speciale per attuare Next Generation”

GALLO – RAVETTI (PD): “IL PARTITO DEMOCRATICO CHIEDE DI INIZIARE A LAVORARE TUTTI INSIEME ALLA RIPARTENZA DEL PIEMONTE”

18 maggio 2021 – “Il Recovery Fund rappresenta un’occasione unica di ripresa e di rilancio dell’economia del nostro Paese e della nostra Regione e riteniamo che questa opportunità debba essere colta al meglio. Il dossier presentato dalla Regione Piemonte “Next Generation Piemonte” raccoglie 1200 progetti per un valore complessivo di 27 miliardi che rappresentano i contributi pervenuti dai territori piemontesi. Abbiamo più volte manifestato le nostre perplessità sui contenuti di questo piano e abbiamo sottolineato come molti aspetti importanti siano stati trascurati. Tuttavia, riteniamo che sia importante accogliere l’appello del Presidente Cirio e contribuire costruttivamente per fare in modo che il Piemonte possa gestire al meglio i fondi che arriveranno” spiegano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Riteniamo – proseguono gli esponenti dem – che una Commissione speciale costituita in Consiglio regionale possa avere un ruolo cruciale nel monitoraggio del “Next Generation Piemonte” per condurre studi e approfondimenti sull’impatto del Recovery sul tessuto socioeconomico piemontese, ma anche per formulare proposte operative per attuare più facilmente il piano. L’ordine del giorno con il quale chiediamo alla Giunta regionale di impegnarsi a costituire la Commissione “Next Generation Piemonte”, che dovrebbe avere la durata di un anno, rappresenta una proposta valida e testimonia la disponibilità del Partito Democratico a collaborare perché le risorse vengano utilizzate per dare vita a progetti concreti che rispondano a quanto richiesto dal Governo”.

“Auspichiamo – concludono Gallo e Ravetti – che l’atto di indirizzo venga approvato in tempi stretti e che la Commissione speciale possa essere istituita per iniziare a lavorare tutti insieme a una vera ripartenza del Piemonte”.