ilTorinese

Torinese accoltella ragazza, spara contro i carabinieri e si uccide

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Un uomo di oltre settant’anni, residente a Torino, mentre si trovava a Gorgoglione, in provincia di Matera avrebbe accoltellato una barista di 28 anni all’interno del locale in cui lavorava; successivamente, avrebbe aperto il fuoco contro i Carabinieri accorsi sul posto, senza provocare feriti, per poi togliersi la vita con la propria arma.

La giovane donna, trasportata all’ospedale di Potenza, si trova in condizioni stabili e non sarebbe in pericolo di vita. I medici hanno stabilito una prognosi di circa 21 giorni.

La Procura sta conducendo indagini per chiarire la natura del rapporto tra l’aggressore e la vittima e per accertare le motivazioni alla base del gesto.

Miradolo, caccia al tesoro di ferragosto e merenda sinoira

Una giornata di giochi e scoperte, a Ferragosto, per conoscere, divertendosi, il parco storico del Castello di Miradolo (TO). La caccia al tesoro è indicata per famiglie con bambini dai 4 ai 10 anni di età.

Per il pranzo, è possibile fare un pic-nic goloso nel parco con i cesti dell’Antica Pasticceria Castino di Pinerolo e dalle ore 18.30 la merenda sinoira al Castello: un percorso di piccoli assaggi che raccontano il territorio, da gustare nella suggestiva corte interna del Castello.

La merenda prevede: insalata russa, vitello tonnato, tomino del Talucco, zucchine in carpione, acciughe al verde, carne cruda di fassona piemontese, ravioli di carne, bonet piemontese. Acqua aromatizzata, 1 calice di nebbiolo.

INFO

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

Venerdì 15 agosto, dalle ore 12.30

Pic-nic sul prato

Costo: 16 euro cesto adulti, 10 euro cesto bimbi

Venerdì 15 agosto, dalle ore 14

Caccia al tesoro nel parco

Costo: 7 euro, comprensivo di attività

Venerdì 15 agosto, dalle ore 18.30

Merenda sinoira al castello

Costo: 35 euro, comprensivo di merenda e ingresso al parco (30 euro early bird fino al 10 agosto)

Prenotazione obbligatoria al n. 0121 502761 e-mail prenotazioni@fondazionecosso.it

www.fondazionecosso.com

 

Emergenza solitudine anziani: il Centro AIEF a Mirafiori

 Nel quartiere più anziano della Città, aperto anche ad agosto come presidio socio-aggregativo. Attivo anche lo sportello di ascolto.

Caldo torrido, città che si svuota, famiglie in vacanza: per molti anziani, l’estate rappresenta il periodo più critico dell’anno. A Torino, dove circa il 20% dei cittadini ha più di 70 anni, e in particolare nel quartiere di Mirafiori, che ne conta oltre 30.000 residenti, l’isolamento sociale si trasforma in emergenza.

I Centri Diurni rappresentano una risposta preziosa, ma in città sono ancora troppo pochi e molti di essi risultano al completo o chiusi nel mese di agosto. A offrire una risposta concreta è il nuovo Centro Diurno Aggregativo AIEF per Anziani, aperto poche settimane fa dalla Fondazione AIEF in via Farinelli 36/9, presso il Punto 13 di Mirafiori Sud.

Il Centro, operativo per tutto agosto, è uno spazio condiviso dove gli anziani possono trascorrere le giornate partecipando a una varietà di attività stimolanti, sia individuali che di gruppo, coordinate da professionisti qualificati. Dal mattino al pomeriggio, con pranzo incluso, gli over 70 trascorrono la loro giornata in un ambiente accogliente e stimolante. Le attività proposte mirano non solo a favorire la socializzazione, ma anche a mantenere e potenziare le capacità cognitive, fisiche e creative. In questo modo, il Centro diventa un luogo di incontro e crescita, dove è possibile stringere nuove relazioni e condividere momenti di svago e apprendimento.

La Fondazione AIEF, inoltre, ha deciso di mantenere attivo per il mese di agosto anche lo sportello di ascolto e primo aiuto, grazie a una linea telefonica dedicata (327 370 3877). Nelle ultime settimane, il servizio ha registrato un aumento significativo delle richieste, soprattutto da parte di anziani soli in cerca di ascolto, orientamento e supporto concreto sul territorio. Le richieste principali riguardano il contrasto alla solitudine, oltre a necessità di aiuto per la spesa e le commissioni quotidiane. La Fondazione AIEF interviene, quando possibile, direttamente o fornendo l’orientamento necessario per accedere ai servizi di supporto, a cominciare da quelli previsti dal Piano Estate 2025 della Città di Torino.

“In un periodo come l’estate, che per molti anziani può essere segnato dalla solitudine e dal disagio, l’impegno è quello di creare spazi di ascolto e di relazione – dichiara Tommaso Varaldo, presidente della Fondazione AIEF – Il Centro Diurno Aggregativo di Mirafiori contribuisce concretamente a migliorare la qualità della vita degli anziani con fragilità che scelgono di frequentarlo”.

Il Centro AIEF di Mirafiori, che si affianca alle altre iniziative presenti in città per il sostegno agli anziani fragili, si conferma un presidio sociale capace di promuovere un invecchiamento attivo contrastando isolamento, apatia e malnutrizione.

CONTATTI
Centro AIEF – Via Farinelli 36/9, Torino
centroaiefmirafiori@gmail.com
www.centroaief.it

FONDAZIONE AIEF

La Fondazione AIEF è un ente no profit nato nel 2021 per volontà di Tommaso Varaldo, grazie alla donazione delle opere d’arte di Eugenio Bolley che ne costituiscono il patrimonio. L’AIEF è attiva in prevalenza nelle periferie torinesi, dove realizza le sue due principali mission: promuovere progetti socio educativi a favore di bambini, adolescenti e persone con fragilità; riqualificare spazi urbani abbandonati per renderli sede di iniziative sociali.

A Mirafiori la Fondazione ha promosso la riqualificazione del Punto 13 di Via Farinelli, galleria commerciale a cielo aperto che era abbandonata al degrado. Grazie ad un significativo intervento di riqualificazione, oggi il punto 13 è uno spazio di comunità che accoglie: il Centro AIEF con il Centro Diurno Aggregativo per anziani, il Circolo Culturale, lo sportello di ascolto e lo sportello Cartoleria Sospesa; attività commerciali di prima necessità; iniziative ed eventi culturali e aggregativi. Nel 2023, per rafforzare l’azione di rigenerazione sociale, la Fondazione AIEF ha inaugurato qui la prima edizione di AmMira Festival.

A Lucento la Fondazione ha promosso la riqualificazione del Castello, le cui origini risalgono intorno al 1300 ed è noto quale ex residenza di caccia del Duca Emanuele Filiberto di Savoia e punto strategico durante l’assedio di Torino del 1706. I lavori di restauro e riqualificazione hanno permesso al Castello di Lucento di riaprire alla comunità con una nuova destinazione sociale e culturale. Oggi il Castello ospita: Mangianuvole, la Caffetteria Sociale dove lavorano giovani adulti con disabilità; un Centro Diurno Socio Riabilitativo per adolescenti con psicopatologie, a supporto delle neuropsichiatrie infantili del territorio; un orto didattico per bambini e ragazzi; sale espositive con mostre permanenti e temporanee; spazi per eventi privati, conferenze e iniziative culturali. Dal 2024 AmMira Festival prevede un programma di appuntamenti anche al Castello di Lucento.

Spaghetti di Baviera

Quanti di noi, recandosi all’estero per lavoro o in vacanza, assaggiano i cibi e le bevande tipiche, magari ottenuti da cibi e sostanze a noi sconosciute?

Vi sono due scuole di pensiero al riguardo: una sostiene che sia corretto, e culturalmente preferibile, assaggiare i cibi tipici, come pure sforzarsi di imparare almeno i saluti nella lingua locale (o, perlomeno, parlata in loco) per apprendere la cultura del Paese che ci ospita; una seconda scuola ritiene che se non sappiamo cosa contengano i piatti locali, come siano cucinati e come abbinarli sia meglio cercare di procurarsi i piatti che conosciamo.

Inutile dire che io abbraccio sine conditio la prima filosofia: in Marocco ho assaggiato il cammello, in Turchia i panzerotti di montone conditi con kefir, in Romania a colazione la ciorbă de legume, una minestra di verdure condita con panna acida, e in Albania, sempre nella prima colazione in un mengjezore, ho mangiato testina di vitello marinata con riso pilaf accompagnati da vino rosso, nella Repubblica Dominicana ho mangiato presso una famiglia indigena nel parco nazionale del Este e così via nei vari Paesi del mondo in cui sono stato.

Personalmente, poiché ritengo che se viaggio per piacere e, dunque, ho scelto io di farlo, è perché voglio conoscere i luoghi, la cultura locale e, con essa, la cucina, la musica, i balli, gli abiti, la religione e molto altro.

Se poi ci si vanta di aver viaggiato nei Caraibi senza essere mai usciti dal villaggio, dove ci hanno scaricati col bus proveniente dall’aeroporto, allora forse è meglio non raccontare nulla delle vacanze; se, invece, si resta nel villaggio il tempo necessario a dormire ma si vuole conoscere tutto (o quasi) del posto in cui ci si trova, allora ecco che si potranno cercare i ristoranti locali, ci si documenterà prima di partire, chiederemo all’agenzia di viaggio o sul web e poi si deciderà con cognizione di causa.

Non è detto che i cibi che assaggeremo, la musica che ascolteremo o i profumi che sentiremo ci entusiasmino, ma almeno potremo parlare dopo aver provato, avendo sperimentato anziché farsi condizionare dai pregiudizi.

Anni fa, in un viaggio per i mercatini di Natale a Innsbruck, due mie vicine di autobus stavano decidendo dove andare a pranzo una volta giunte a destinazione; fortuna (loro) volle che proprio dove il bus ci scaricò ci fosse un ristorante che serviva cannelloni di magro, lasagne alla bolognese e altre specialità italiane; io ed i miei amici preferimmo un chiosco dove ordinammo brezeln salati, wurstel e crauti, birra per concludere con una fetta di apfelstrudel.

Terminato il viaggio risalimmo sul bus e, curioso di conoscere l’esperienza delle mie vicine, chiesi loro come fosse andato il pranzo: candidamente, una di loro rispose che avevano trovato un ristorante italiano (e già lo sapevo…) dove avevano ordinato cannelloni di magro ma che non erano rimaste soddisfatte perché poco gustosi e, forse, neppure freschissimi; aggiunsero che non avevano niente a che vedere con quelli che mangiavano a Torino.

Per educazione non dissi cosa pensavo.

Lo stesso vale per quanti vengono nel nostro Paese e ordinano chele di granchio fritte accompagnate da cappuccino oppure spaghetti alla carbonara bevendo latte. Forse non hanno osato chiedere consigli, forse non sanno abbinare correttamente cibi e bevande, fatto sta che perdono alcuni aspetti importanti della cultura di un Paese, il nostro nel caso specifico.

Un amico, spesso in Senegal, raccontava che quel Paese era uno dei pochi in Africa dove si cucinava, perché gli altri si limitavano a cuocere i cibi; non sono in grado di avvalorare o confutare questa sua tesi, ma avendo mangiato spesso a casa di nigeriani, etiopi, somali o senegalesi posso dire che sicuramente hanno nei confronti della cucina un approccio diverso rispetto al nostro. Forse mangiano per vivere, mentre noi viviamo per mangiare. La compagna finlandese di un mio amico potrebbe vivere a minestrina e hamburger ogni giorno senza sentire la necessità di variare.

Quello che, però, rovina alcuni di noi è l’attaccamento morboso per le nostre tradizioni, forse sarebbe meglio chiamarle abitudini, al punto di ritenerle le migliori, le uniche accettabili e degne di essere mantenute, senza pensare che i popoli che hanno conquistato il nostro Paese si sono convertiti alla nostra cucina tradizionale e non il contrario, che le influenze arabe, catalane, francesi, tedesche, greche e slave hanno lasciato nella nostra cultura culinaria solo tracce perché gli invasori hanno mutuato le tradizioni presenti facendole loro.

Dunque, perché non provare ciò che i Paesi offrono a tavola? Potremmo scoprire che anche i cibi più insoliti rispecchiano i nostri gusti o, addirittura, che li preferiamo. Spero di andare presto in Vietnam; un amico che vi è stato ha assaggiato le tarantole femmina, preferibili ai maschi per la presenza delle uova gustosissime. Se avesse ragione?  Se non resterò soddisfatto non ripeterò l’esperienza. 

Sergio Motta

Alta Pressione africana inizia a cedere. Arrivano i temporali

 

Ferragosto 2025 secondo gli esperti di Tempo Italia.it si preannuncia come un fine settimana di contrasti meteorologici: da un lato il sole cocente e un caldo che in molte zone toccherà punte da record, dall’altro l’instabilità atmosferica pronta a esplodere con temporali improvvisi, talvolta violenti e capaci di sorprendere anche di notte. L’alta pressione africana, pur dominando la scena, mostra infatti una crepa in quota proprio sopra l’Italia, permettendo alla variabilità di insinuarsi tra giornate da piena estate e fenomeni tipici di un clima più tropicale che mediterraneo. Nei prossimi giorni, questa situazione darà vita a uno scenario dinamico e imprevedibile, con sbalzi termici, grandinate e piogge intense che si alterneranno al caldo opprimente.

 

Meteo Ferragosto: caldo estremo, temporali improvvisi e primi segnali di cambiamento

Il lungo weekend di Ferragosto sarà dominato da un mix di sole intensotemperature roventi e temporali improvvisi, anche in orari insoliti come la notte. Nonostante la presenza dell’alta pressione africana, l’Italia si trova in una fase di forte instabilità atmosferica: la bolla di aria calda che avvolge il Mediterraneo presenta infatti una breccia in quota, un cedimento della pressione che permette la formazione di temporali violenti, talvolta accompagnati da grandine e raffiche di vento.

 

Perché ci sono temporali con l’alta pressione africana

Risponde Federico De Michelis: quando si analizza il meteo, non basta osservare ciò che accade al suolo: bisogna controllare tutte le quote atmosferiche. In questi giorni, attorno ai 500 hPa (circa 5-6 km di quota), l’anticiclone africano mostra un cedimento localizzato sull’Italia, creando instabilità anche sul mare e favorendo temporali notturni.

Nella notte scorsa, ad esempio, si sono registrati temporali marittimi di forte intensità, con fulminazioni frequentirovesci torrenziali e grandine. Il tutto in un contesto di caldo estremo, con temperature minime che non sono scese sotto i 20°C, segnando un’ulteriore notte tropicale.

Non viviamo in un clima tropicale, ma le caratteristiche tipiche di quelle latitudini stanno risalendo verso aree temperate, soprattutto nel Mar Mediterraneo, dove i periodi caldi e umidi si allungano di anno in anno, assumendo tratti quasi equatoriali.

 

Situazione attuale

Curiosamente, nelle ultime 24 ore, il Nord Italia è stato meno colpito dai temporali rispetto a SardegnaCentro Italia e alcune zone del Sud, dove le celle temporalesche si sono attivate anche di notte. Al momento sono segnalati fenomeni sulla costa pugliese, nel basso Ionio, nell’entroterra pugliese e sull’Appennino abruzzese.

Nel frattempo, le perturbazioni che hanno provocato temporali di eccezionale violenza in Francia spingeranno verso il Nord Italia l’aria calda che ha colpito i francesi negli ultimi giorni, determinando un temporaneo rialzo termico tra oggi 14 agosto e sabato 16 agosto. Dal 17 agosto, invece, l’instabilità francese si estenderà anche alle regioni settentrionali italiane, portando numerosi temporali.

 

Previsioni giorno per giorno

Venerdì 15 agosto – Ferragosto

  • Nord Italia: mattinata con cieli sereni, poi annuvolamenti e temporali su AlpiPrealpi e aree limitrofe di PiemonteLombardia e Trentino-Alto Adige. Possibili temporali improvvisi anche in Val Padana durante la notte, localmente violenti con grandineTemperature fino a 38°C, punte di 40°C in alcune zone di pianura.
  • Centro e Sardegna: cielo poco nuvoloso, ma nel pomeriggio possibili temporali isolati su Appennino e aree interne della Sardegna, talvolta intensi con raffiche di vento e grandine.
  • Sud e Sicilia: tempo in prevalenza soleggiato, con temporali pomeridiani sui rilievi, talvolta accompagnati da nubifragi e grandine. Valori termici molto alti su CampaniaPugliaBasilicata orientale e Sicilia.

 

Sabato 16 agosto
Tempo stabile al Nord, con qualche nuvola improvvisa e possibili temporali pomeridiani. Clima afoso e caldo intenso. Nel resto del Paese, prevalenza di sole, ma nelle zone interne saranno possibili temporali isolati, anche forti, con grandine e piogge abbondanti.

 

Domenica 17 agosto
Inizia una fase di cambiamento: lieve calo termico al Nord, pur mantenendosi alte le temperature. Possibili temporali isolati nel pomeriggio sulle regioni settentrionali e variabilità nelle zone interne di penisolaSardegna e Sicilia, con fenomeni talvolta violenti anche in notturna.

 

Lunedì 18 e martedì 19 agosto
Situazione incerta: possibile calo dell’anticiclone africano sotto la spinta di perturbazioni in arrivo dalla Francia, con conseguente aumento dell’instabilità. Giornate in prevalenza soleggiate, ma con nubi pomeridiane e temporali isolati al Nord e nelle aree interne. I contrasti termici potranno rendere i fenomeni localmente intensi(TEMPOITALIA.IT)

Gli abusivi di Porta Palazzo

ALESSI (CAPOGRUPPO FDI CIRCOSCRIZIONE 7 TO): VENDITORI ABUSIVI SEMPRE PRESENTI NELL’INDIFFERENZA DELLA CITTA’


Sono anni che persiste la criticità dei venditori abusivi a Porta Palazzo senza nessuna “volontà politica” di intervenire da parte della Città.
Nel Consiglio della Circoscrizione 7 del 15/9/2014 si era discussa una mia (ennesima) Interpellanza sugli abusivi del Mercato di Porta Palazzo dove le foto potrebbero essere quelle di questi giorni, idem nel Consiglio del 3/4/2023 dove sempre una mia Interpellanza al sindaco è stata bocciata dalla sinistra che Amministra la Circoscrizione 7.
In questi giorni come sempre ci sono gli abusivi del prezzemolo e altre erbe, creme, borse, latte e altri alimenti come anche il pesce (o non so bene che animale) fritto venduto nelle ceste a terra. Vendere latticini e altri alimenti senza frigoriferi con questo caldo terribile di questi giorni non è salutare, la Città ha il dovere di controllare e vietare questi comportamenti illeciti che possono anche essere pericolosi per la salute delle persone.
Il tutto come sempre nell’indifferenza della Città, non è una priorità per loro come dimostrato da più di 10 anni di segnalazioni.
A volte la Polizia Municipale li fa spostare ma dopo alcuni minuti tutto è come prima.
Presenterò un’altra Interpellanza, insieme ai colleghi di FdI Caria e Giovannini, già sapendo purtroppo le risposte.
Per i commercianti autorizzati del Mercato non è bello vedere i venditori abusivi vendere a pochi passi da loro. L’amministrazione targata PD della Città di Torino sembra non avallare l’obbligo di rispettare le regole alla quale tutti i cittadini sono tenuti!

Patrizia Alessi

Estate al Giardino Botanico Rea

Cultura, natura e comunità nel cuore della Val Sangone
Il Giardino Botanico Rea di Trana – bene regionale e punto di riferimento per la biodiversità vegetale in Piemonte – si prepara a un’estate di iniziative culturali e divulgative pensate per valorizzare il patrimonio naturale e sociale che custodisce da decenni.

Trana,  agosto 2025 – Con oltre 2000 specie, varietà e cultivar provenienti dal Piemonte, dall’Italia e da ogni parte del mondo, il Giardino Rea non è solo uno spazio verde: è un archivio vivo di studio, conservazione e conoscenza del mondo della biodiversità. E in un momento storico in cui il rapporto tra uomo e natura va ripensato alle radici, questo luogo diventa anche un presidio culturale, ambientale e identitario per l’intera comunità della Val Sangone. In quest’ottica, la Regione Piemonte e il Comune di Trana, in collaborazione con numerose associazioni locali, propongono un ricco calendario di eventi estivi che accompagneranno il pubblico fino all’inizio dell’autunno.

Si tratta di attività pensate per tutti – adulti, famiglie, bambini, appassionati e semplici visitatori – con l’obiettivo di far conoscere, attraversare e “abitare” il Giardino come spazio pubblico di cultura, bellezza e relazione.

Tra gli appuntamenti principali:

19 agosto, ore 15.30: Letture in giardino a cura di Sergio Vigna, per riscoprire la parola scritta immersi nella natura.
28 agosto, ore 21:00: per la serie Real Cinema  Proiezione di “Wild”.
Dal 6 al 13 settembre: mostra fotografica “Trana una volta” di Fabio Fin, un racconto per immagini sulla memoria collettiva del territorio.
Sabato 6 e domenica 7 settembre: due giornate dense di attività, tra laboratori per bambini, passeggiate guidate, momenti musicali, incontri gastronomici e presentazioni letterarie.

Da segnalare:

Sabato 6 settembre

Mattino:

Il corpo comunica con Manuela Versino,
Escape Room: alla ricerca della biodiversità con Alice Reggiani,
Pomeriggio:
Attività “Cucina e dintorni” a cura di Angela Anna Ventruti
Attività per bambini “Un vaso pieno di colore” a cura di Francesca Roi
Aperitivo con musica di sottofondo Pianoforte e voce a cura di MusicAmica
DAL CAMPO AL PIATTO: Lezione sugli utilizzi di erbe spontanee, aromatiche e fiori in cucina a cura de L’Ortobottega e Antea Farm di Trana

Per il proseguimento delle attività, ci si trasferirà in centro a Trana e in particolare:

19:30 – Merenda Sinoira in Piazza Libertà
21:00 – concerto del Tommaso Pagliero Quintet alla Sala CentoPerCento, Piazza Libertà

Domenica 7 settembre

Mattino:

Laboratorio di pittura su stoffa con l’utilizzo di frutta e verdura a cura della Merceria di Trana
Classe di yoga soft posturale a cura dell’associazione I’mperfect
10:30 – Le parole del cuore a cura di Francesca Roi
Passeggiata guidata nel giardino a cura del Giardino Botanico Rea
Pomeriggio:
15.30 – Laboratorio “Api e mieli locali” a cura di Claudia Roggero
17.30 – Simona Coppero dialoga sul territorio con gli scrittori:

Nella Scoppapietra, “Come oro”, Golem Edizioni

Marco Sartori, “I soldati del Sapiente”, secondo vol. Del ciclo fantasy “La saga oscura”. o Luisella Ceretta “Tempo scaduto”, Bertoni editore

13 settembre, ore 17.30: presentazione del libro “A radici nude” di Cristina Converso.
Dal 14 settembre al 14 ottobre: mostra “I giardini pittoreschi”, un percorso visivo attraverso il paesaggio come esperienza sensibile.
28 settembre e 12 ottobre: attività di educazione ambientale dedicate ad anfibi, boschi e biodiversità, a cura rispettivamente di Loredana Macaluso e Franco Correggia.

L’intero programma, realizzato in collaborazione e con il coordinamento di Agenzia Mosaico, è inserito nel circuito Abbonamento Musei Torino Piemonte, a conferma della rilevanza culturale dell’iniziativa anche a livello regionale.

Sindacati medici denunciano situazione Città della Salute

Alcune organizzazioni sindacali  della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria (Fp Cgil, Anaao Assomed, Aaroi Emac, Uilfpl e Fassid) denunciano “l’assurda e pericolosa situazione” in cui si trova oggi la più grande azienda sanitaria del Piemonte, la la Città della Salute. Affermano che questa è  “lasciata senza una direzione stabile in un momento di massima criticità. Non si può giocare con la salute dei cittadini”. E aggiungono: “La Regione ha tolto la fiducia al commissario Schael senza nominare subito un successore: è un vuoto di potere inaccettabile. Si blocca la programmazione, si rallenta l’attività clinica e si aggravano le liste d’attesa”

Città della Salute, Riboldi: “Non c’è crisi di governance”

In merito alla lettera dei rappresentanti dei sindacati FP Cgil, Anaao Assomed, Aaroi Emac, UilFpl, Fassid desidero puntualizzare alcuni aspetti.

In primis, voglio rassicurare che non c’è nessuna crisi di governance. L’Assessorato alla Sanità e la Direzione Generale dell’Assessorato stanno governando la situazione direttamente e, in condivisione con l’Università degli Studi di Torino, si procederà quanto prima a chiudere e dirimere la situazione dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, un’eccellenza nazionale che quanto prima dovrà tornare ad avere quell’equilibrio fondamentale per continuare ad essere un punto di riferimento per la cura, l’assistenza e la ricerca.

La decisione di cambiare la governance è stata determinata in ultima istanza dalla sentenza del Tribunale del Lavoro che ha dato ragione al ricorso presentato da una organizzazione sindacale (CIMO) contro l’AOU.

Inutile e desolante la strumentalizzazione politica dei sindacati della dirigenza firmatari della lettera, che non hanno partecipato alla vertenza sindacale presso il tribunale del lavoro. Difatti un frangente delicato come questo, dovrebbe invece spingerli ad un atteggiamento più responsabile e costruttivo.

Ma detto questo è doveroso sottolineare che:

• nessuna influenza esterna ha portato alla decisioni assunte fino ad oggi, che sono state dettate esclusivamente dalla presa d’atto dell’assenza della serenità necessaria per portare all’interno di Città della Salute il cambiamento che avevamo auspicato e per il quale avevamo incaricato una figura professionale di riconosciuta professionalità come l’attuale CommissarioThomas Schael aggravate dalla condanna di cui sopra;

• rispediamo al mittente le accuse di tutela di consorterie o simili, che riteniamo offensive di una condotta improntata al rispetto delle regole, la promozione della legalità, della trasparenza e della meritocrazia che proseguirà con estrema determinazioni di tutte le direzioni;

• l’accusa di scarsa autonomia politica e di condizionamenti poi è assolutamente ridicola, prova ne sia la libertà totale con la quale l’assessorato regionale alla Sanità si sta muovendo nell’ambito delle nomine e delle revoche, quando le ritiene opportune per il bene superiore della sanità pubblica.

L’Assessore alla Sanità, Federico Riboldi