Proseguono i controlli intensificati da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Torino, soprattutto durante le festività, per contrastare i fenomeni di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione ha portato, negli ultimi giorni, a 11 tra arresti e denunce all’Autorità Giudiziaria.
In particolare, nell’eporediese, spicca il caso di un quarantenne denunciato a Romano Canavese (TO) per detenzione ai fini di spaccio di sostanze anabolizzanti. L’uomo, un personal trainer, è stato fermato lo scorso 27 dicembre dai Carabinieri della Stazione di Strambino (TO) durante un posto di controllo.
Durante le verifiche, i militari hanno rinvenuto nella sua auto e presso il suo domicilio un flacone da 300 mg/10 ml e 10 fiale da 250 mg/1 ml di farmaci per i quali è obbligatoria la prescrizione medica. Le, classificate tra quelle stupefacenti dal Ministero della Salute, sono state sequestrate.
Sempre nell’ambito dei controlli nel canavese, lo scorso 30 dicembre, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un trentottenne a San Giorgio Canavese. L’uomo è stato fermato lungo la S.P. 53 e trovato in possesso di marijuana sia in auto che nella sua abitazione. Complessivamente, i militari hanno sequestrato 42,2 grammi di marijuana e 85 grammi di hashish.
Juve – Milan 1-2: Thiago Motta riconosce gli errori
È una vittoria in rimonta quella del Milan in particolare grazie a Pulisic dimostratosi in gran forma reduce da un’infortunio. In maglia bianconera a deludere è soprattutto Vlahovic.
Il tecnico bianconero Thiago Motta fa ammenda ai microfoni di Mediaset: “Non possiamo essere contenti di ciò che abbiamo fatto: abbiamo avuto qualche situazione per chiudere contro un Milan che aveva fatto molto poco ma abbiamo subito due gol. Dovevamo chiudere la partita, non siamo stati capaci”.
Tutela della persona e in particolare dei minori dai possibili reati commessi online; tutela del patrimonio di privati, imprese e istituzioni dalla criminalità finanziaria in rete; contrasto al cyberterrorismo; protezione delle infrastrutture critiche informatizzate strategiche per il Sistema Paese.
Sono state molteplici nel 2024 le sfide affrontate dalla Polizia Postale e compendiate nel report diffuso nella giornata odierna, che può contare su una rete di 100 uffici territoriali coordinati dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, oggi inserito nella nuova Direzione Centrale per la Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dedicata all’alta investigazione tecnologica e alle scienze forensi.
Una struttura, quella della Polizia Postale, strategicamente diffusa e in grado di rispondere prontamente alle istanze di sicurezza dei cittadini, sempre più proiettate nel dominio cibernetico, anche attraverso l’azione dei suoi Centri: il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC), presidio di sicurezza per le pubbliche amministrazioni e le imprese strategiche del Paese, in un unico grande “sistema” di pubblica sicurezza cyber; il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO), in prima linea nella lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori sulla rete; il Commissariato di PS online, sito ufficiale della Polizia Postale e strumento di diretto contatto con i cittadini, ai quali vengono fornite informazioni, approfondimenti e aiuto, nelle situazioni più delicate.
I dati in Piemonte:
PEDOPORNOGRAFIA
2023 |
2024 |
|
Casi trattati |
119 |
79 |
Indagati |
62 |
78 |
Arrestati |
4 |
11 |
REATI CONTRO LA PERSONA
CASI TRATTATI |
2023 |
2024 |
Stalking |
10 |
15 |
Diffamazione |
93 |
93 |
Minacce |
36 |
34 |
Molestie |
41 |
41 |
Revenge porn |
10 |
24 |
Sex extortion |
109 |
136 |
Sostituzione di persona |
103 |
230 |
TOTALE |
402 |
573 |
INDAGATI |
2023 |
2024 |
Stalking |
4 |
14 |
Diffamazione |
25 |
48 |
Minacce |
10 |
15 |
Molestie |
12 |
9 |
Revenge porn |
6 |
13 |
Sex extortion |
9 |
10 |
Sostituzione di persona |
18 |
35 |
Discriminazione raziale, etica e religiosa |
0 |
6 |
TOTALE |
84 |
150 |
ARRESTATI |
2023 |
2024 |
Stalking |
/ |
2 |
TRUFFE / FRODI ON LINE
Casi trattati |
2023 |
2024 |
Immobiliari |
28 |
47 |
Sentimentali |
37 |
56 |
Trading online |
337 |
337 |
Ecommerce |
553 |
603 |
Frodi informatiche (Bec, Sim Swap, Sito clone, vishing, smishing ecc.) |
796 |
751 |
TOTALE |
1751 |
1794 |
Indagati |
2023 |
2024 |
Immobiliari |
3 |
16 |
Sentimentali |
12 |
18 |
Trading online |
13 |
60 |
Ecommerce |
160 |
200 |
Frodi informatiche (Bec, Sim Swap, Sito clone, vishing, smishing ecc.) |
90 |
116 |
TOTALE |
278 |
412 |
Arrestati |
2023 |
2024 |
Frodi informatiche (Bec, Sim Swap, Sito clone, vishing, smishing ecc.) |
/ |
2 |
Trading online |
/ |
2 |
Altro (Stupefacenti) |
/ |
2 |
Totale |
/ |
6 |
HACKING
2023 |
2024 |
|
Alert CNAIPIC diramati |
698 |
550 |
Attacchi informatici |
19 |
52 |
Accessi abusivi Social |
617 |
586 |
Indagati |
7 |
10 |
ALTRI REATI
CASI TRATTATI |
2023 |
2024 |
(altri reati) |
152 |
209 |
MONITORAGGIO SITI
Monitoraggi |
oscurati |
|
Reati contro la persona (pedo) |
136 |
12 |
Reati contro il patrimonio |
4246 |
68 |
Terrorismo |
797 |
/ |
TOTALE |
5179 |
80 |
TOTALE GENERALE
ALTRI DATI |
2023 |
2024 |
Somme denunciate |
€ 13.427.786 |
€ 22.582.665 |
Somme recuperate |
€ 108.746 |
€ 403.440 |
Denunce |
4082 |
2988 |
Arresti |
11 |
19 |
Perquisizioni |
210 |
176 |
224 |
431 |
|
Siti monitorati |
2377 |
5179 |
Siti sequestrati |
131 |
80 |
Incontri nelle scuole |
151 |
159 |
Uffici Postali controllati |
1528 |
1518 |
All’inizio degli anni ’50 un vivace yorkshire terrier di nome Dantès viveva a Ivrea, capoluogo del canavese. La “città delle rosse torri” era conosciuta in ogni angolo del mondo grazie all’Olivetti, la prima fabbrica nazionale di macchine da scrivere, fondata nel 1908 e destinata a diventare leader nel settore dei materiali per ufficio e poi in strumenti elettronici all’avanguardia, dalle telescriventi alle prime macchine da calcolo meccaniche. Dantès era il compagno inseparabile di un giovane ingegnere che lavorava alle Officine ICO, uno dei luoghi produttivi della Olivetti più innovativi e all’avanguardia, esempio unico per lo spirito imprenditoriale che l’animava grazie alla visione illuminata di Adriano Olivetti.
Dantès era un cane molto intelligente, tanto curioso e intraprendente quanto dotato di uno spirito avventuroso. Ogni giorno accompagnava il suo padrone in ufficio dove l’ingegnere e i suoi collaboratori erano impegnati a progettare e costruire macchine da scrivere e calcolatrici. La fabbrica in quegli anni era un luogo vibrante e pieno di idee innovative, e Dantès guardava quel fermento accoccolato sulla sedia vicino alla scrivania ricevendo coccole dagli operai che passavano di lì e anche qualche bocconcino che dimostrava di gradire molto. Una mattina, mentre il suo padrone era immerso nei progetti, Dantès decise di esplorare il vasto complesso dell’Olivetti. Si allontanò dalla scrivania e si avventurò nei corridoi tra le macchine e i tavoli da lavoro. La sua curiosità lo portò in una grande sala dove si stava stavano discutendo animatamente su un nuovo modello di macchina da scrivere. Dantès attratto dalle voci si avvicinò silenziosamente. Stavano parlando della Lettera 22, macchina da scrivere portatile che avrebbe rivoluzionato il modo di scrivere diventando la preferita dei più grandi giornalisti italiani. Ormai era pronta per essere messa in produzione nello stabilimento di Aglié. Progettata da Giuseppe Beccio e disegnata da Marcello Nizzoli, rappresentava al meglio l’estetica olivettiana. I suoi pregi erano la leggerezza (tre chili di peso) e la maneggevolezza ma anche le caratteristiche tecniche erano destinate a renderla unica e amatissima fino al punto di diventare un’icona, un oggetto di culto. Con grande sorpresa il piccolo terrier notò che Adriano Olivetti era presente. L’uomo, con il suo carisma e la sua visione lungimirante, stava parlando di come la tecnologia dovesse essere al servizio dell’umanità, migliorando la vita delle persone. Dantès, colpito da quelle parole, si accucciò ai piedi di Adriano, ascoltando attentamente. Il proprietario dell’Olivetti, notando il piccolo cane, sorrise e si chinò per accarezzarlo. “Ecco un piccolo compagno che sembra capire l’importanza del nostro lavoro” disse, suscitando le risate dei presenti.
Dantès scodinzolò felice, sentendosi parte di quel mondo straordinario. Da quel giorno divenne una vera e propria mascotte per l’azienda eporediese. Ogni volta che Adriano Olivetti visitava il reparto il piccolo yorkshire era sempre lì, pronto a ricevere coccole e a portare un sorriso sul volto di tutti. La sua presenza non solo era gradita ma offriva quasi un senso di leggerezza e di gioia rammentando che, oltre ai progetti e ai macchinari, c’era spazio per l’amore e l’amicizia. La fabbrica a misura d’uomo era il sogno di Olivetti che la immaginava non solo come un luogo di produzione da cui trarre il maggior profitto possibile, ma il centro dello sviluppo della società e dell’economia. Un luogo di socializzazione in cui si dovevano produrre oltre che beni, anche idee e sviluppo della persona seguendo la logica che attribuiva all’attività lavorativa il compito di garantire la realizzazione dell’individuo. Con il massimo rispetto per tutti gli esseri viventi. E questo piaceva molto a Dantès. Un giorno, mentre l’azienda preparava il lancio di un nuovo prodotto, il piccolo cane si accorse che il suo padrone era particolarmente stressato. E non solo lui. Decise allora di fare qualcosa. Con una mossa astuta rubò un pezzo di carta da un tavolo e, correndo nei corridoi, attirò l’attenzione di tutti. Gli operai, divertiti dalla vista del piccolo terrier che si muoveva velocemente, iniziarono a seguirlo, lasciando per qualche istante le postazioni di lavoro. Dantès guidò il gruppo verso il giardino della fabbrica, inondato dal sole che brillava alto in cielo. Anche Adriano Olivetti li aveva raggiunti e vedendo la gioia che aveva portato, ben consapevole di quanto fosse importante prendersi una pausa e condividere momenti di felicità, decise di lasciare a tutti il pomeriggio libero. Fu così che Dantès diventò anch’esso uno dei simboli viventi di quell’azienda che credeva nel benessere dei suoi dipendenti. Adriano Olivetti, riconoscendo l’importanza di un ambiente di lavoro sereno e stimolante, incoraggiò l’idea di momenti di svago e socializzazione creando i presupposti di una vera e propria comunità. Dantès continuò a correre tra le scrivanie, piccolo eroe a quattro zampe in un’epoca di grandi cambiamenti, portando gioia e ispirazione in un mondo che stava evolvendo. La sua storia divenne parte della leggenda dell’Olivetti, piccolo ma non secondario simbolo di come anche l’entusiasmo di un animaletto potesse avere una grande importanza nella vita delle persone e nei successi di un’impresa così importante.
Marco Travaglini
A cura di PiemonteItalia.eu
Leggi la ricetta ↘️
https://www.piemonteitalia.eu/it/enogastronomia/ricette/bollito-misto-con-salse
Il sex coaching
A partire dagli anni ’80 si sono diffusi i termini coach, coaching e, in un delle varie declinazioni, sex coaching.
Il coaching è a tutti gli effetti una disciplina, condotta da un maestro (coach) che offre il suo aiuto ed il suo supporto professionale, occupandosi di colmare e chiarire tutti quei dubbi che ognuno di noi può avere e rimasti senza risposta.
Oggi tratterò, in particolare, in sex coaching. Di cosa si tratta?
Letteralmente è l’allenamento al sesso ed i sex coach ne sono gli allenatori, che aiutano a risolvere le lacune in materia di sesso, permettendoci di giungere ad una sua diversa percezione (tabù, convinzioni limitanti).
Il sex coaching è una disciplina che punta a risolvere le problematiche legate al mondo del sesso come pure ansie e blocchi legati alla sfera sessuale.
Il sex coach è, a tutti gli effetti, una figura professionale che si occupa di insegnare tanto a singoli individui quanto alle coppiecome vivere e salvare la loro vita sessuale, sia personale che nella relazione, portando i soggetti ad esprimersi in modo più aperto, sia nelle fantasie che nelle prestazioni vere e proprie.
Una disciplina che permette a chiunque viva un disagio nella sfera sessuale di confrontarsi col coach per arrivare a prendere conoscenza di sé e della propria sessualità, con l’obiettivo di rimuovere alcune cause ostative o di raggiungere un maggior benessere ed una consapevolezza di se stessi.
Tutti noi, chi più chi meno, particolarmente agli inizi della propria vita sessuale o all’arrivo della menopausa e dell’andropausa, ma anche in periodi di sovraffaticamento psichico, possiamo incontrare disagio o incomprensioni nella sfera intima. Il sex coach ha il compito di ascoltare chi si trovi in tale situazione fornendogli gli elementi per superare eventuali blocchi e disagi e vivere consapevolmente la propria vita sessuale.
L’incontro con il sex coach vede affrontati tanti argomenti, con il paziente che palesa i propri problemi o dubbi e formula domande, ed il coach aiuta chi si rivolge a lui/lei fornendogli i giusti strumenti per comprendere le tematiche e rimuovere i blocchi.
Si parla di ogni sfaccettatura della sessualità, dalla soluzione di problemi come l’eiaculazione precoce a come prolungare il piacere, dal vaginismo alla disfunzione erettile. Insieme, coach e paziente permettono al paziente di disattivare quel meccanismo mentale che privilegia la parte razionale a svantaggio di quella istintuale, che blocca ogni tentativo di cambiare, di seguire desideri e realizzare fantasie.
Tutti noi ci portiamo dietro dall’infanzia alcuni blocchi, qualcuno più di altri, dovuti all’imprinting genitoriale, all’ambiente, all’educazione, alla religione; compito del sex coach è aiutarci a vivere il sesso più liberamente ed in modo appagante.
In un periodo in cui siamo tutti presi dalla frenesia della vita quotidiana, dove stress, preoccupazioni, ansie e lavoro minano seriamente la nostra felicità e la nostra vita sessuale rivolgiamoci al sex coach senza timore e, lavorando insieme a lui/lei, riportiamo la felicità tra le mura domestiche e sotto le lenzuola.
Conditio sine qua non, però, è essere consapevoli di avere un problema.
Sergio Motta
Sex coach
Ladri nella parrocchia di Casanova
L’antico sommergibile di Torino
A cura di piemonteitalia.eu
Nei pressi del Ponte Isabella, nel Parco del Valentino di Torino, si trova uno dei pochi reperti storico-navali rimasti in Italia: il sottomarino Andrea Provana, chiamato così per ricordare l’Ammiraglio piemontese che partecipò alla battaglia di Lepanto nel 1571.
Leggi l’articolo:
https://www.piemonteitalia.eu/it/curiosita/l%E2%80%99antico-sommergibile-di-torino
Giovedì 9 gennaio a Torino
Recentemente nominato direttore musicale del Teatro Regio di Torino, torna sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino Andrea Battistoni, protagonista del concerto in programma all’Auditorium Rai Arturo Toscanini giovedì 9 gennaio 2025 alle 20.30, trasmesso in diretta su Radio 3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura. Replica venerdì 10 gennaio ore 20.
In apertura di concerto verrà proposta l’Ouverture per orchestra Le baruffe chiozzotte op. 32 del compositore torinese di origine ebraica Leone Sinigaglia, morto nel 1944 durante l’arresto che lo avrebbe condotto in un campo di sterminio. Il brano fu composto nel 1905 e trionfò alla Scala di Milano anche grazie all’allora direttore d’orchestra Arturo Toscanini. È caratterizzato da grande vitalità e freschezza melodica, capace di descrivere l’ambiente popolano lagunare di cui Goldoni fu osservatore nella commedia omonima.
La serata prosegue con le Variazioni su un tema Rococò per violoncello e orchestra op. 33 di Petr il’ic Cajkovskij, che reimmagina il Settecento attraverso ornamentazioni strumentali, controcanto e sonorità neomozartiane. Le variazioni su un tema Rococò per violoncello e orchestra furono scritte nel 1876, qualche mese prima della Quarta Sinfonia e dell’Eugenij Onegin, l’opera che avrebbe dato al compositore larga fama per la ricchezza e la varietà dell’invenzione melodica, oltre che per la penetrante caratterizzazione dei personaggi.
Le variazioni su un tema Rococò op. 33 per violoncello e orchestra furono la composizione di Cajkovskij più vicina ad un concerto per violoncello. Seppur ispirate a uno stile mozartiano e al classicismo, il tema su cui si basano è originale del compositore. A interpretarle è chiamata la violoncellista Anastasia Kobekina, vincitrice nel 2016 del concorso Enescu di Bucarest e nel 2019 del concorso Cajkovskij di San Pietroburgo.
In chiusura di concerto la Sinfonia n. 3 in do minore op. 78 di Camille Saint-Saens, detta ‘Sinfonia per organo’, entrata anche questa in repertorio grazie ad Arturo Toscanini che la incise registrandola in pubblico a New York nel 1952, quando aveva 85 anni. Saint-Saens la compose nel 1886 e la dedicò a Liszt. Il materiale tematico dell’intera opera è quasi interamente derivato dalle prime note della sequenza liturgica del Dies irae, che era già stata utilizzata da Liszt nella sua Totentanz e da Berlioz nella Symphonie Fantastique. Qui Saint- Saens si svincola dai tradizionali aspetti funebri o satanici per farne un purissimo motto musicale. Luca Benedicti è l’organista impegnato nell’esecuzione con l’Orchestra RAI.
Auditorium RAI di Torino Arturo Toscanini. Piazza Rossaro
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria e online sul sito dell’OSN RAI. Tel 0118104653
Mara Martellotta