ilTorinese

Il bollettino Covid di sabato 5 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 189 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 17 dopo test antigenico), pari a 0.9 % di 21.706 tamponi eseguiti, di cui 16.029 antigenici. Dei 189 nuovi casi, gli asintomatici sono 79 (41.8%).

I casi sono così ripartiti: 28 screening, 125 contatti di caso, 36 con indagine in corso; per ambito: 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 23 scolastico, 163 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 365.300 così suddivisi su base provinciale: 29.425 Alessandria, 17.426 Asti, 11.477 Biella, 52.718 Cuneo, 28.098 Novara, 195.536 Torino, 13.660 Vercelli, 12.945 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.497 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.518 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 61 (9 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 467(17 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.400

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.039.949 (+ 21.706 rispetto a ieri), di cui 1.661.362 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.654

Sono 2 decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.654 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 712 Asti, 432 Biella, 1.445 Cuneo, 939 Novara, 5.570 Torino, 521 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

349.718 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 349.718 (+388 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 27.643 Alessandria, 16.595 Asti, 10.831 Biella, 50.688 Cuneo, 26.862 Novara, 187.885 Torino, 12.930 Vercelli, 12.456 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.419 extraregione e 2.409 in fase di definizione.

E’ morto Angelo Piovano, l’uomo più tatuato d’Italia

Vincitore del Guinness, e molto conosciuto in città,  è morto ieri a 85 anni Angelo Piovano, l’uomo più tatuato d’Italia

Era in ospedale dove era stato trasferito per un malore.

“Ciao Angelo, ci mancherai”, così  la sindaca Chiara Appendino sulla sua pagina Facebook e centinaia i messaggi sulla pagina dello stesso Piovano, la notizia della cui morte è stata data in un post scritto dal nipote.

Torinese, spesso ospite del Maurizio Costanzo Show in passato, fece il suo primo tatuaggio a 56 anni dopo la morte di sua madre e della sua cagnolina. Poi arrivo’ a decorare il 98 per cento del corpo.

Giornata mondiale dell’Ambiente, la situazione in Piemonte

Le analisi effettuate da Arpa Piemonte mostrano per il 2020 un miglioramento della qualità dell’aria e delle acque dei laghi. Positivo anche il dato riferito al consumo di suolo. L’assessore Marnati: “I nostri piani regionali tracciano la strada per un Piemonte sempre più verde”

Giornata Mondiale dell’Ambiente: in Piemonte, la qualità dell’ambiente nel 2020 mostra, rispetto ai trend storici, parametri in miglioramento, come ad esempio, la qualità dell’aria – per tutti gli inquinanti atmosferici previsti dalla normativa, si osserva una riduzione delle concentrazioni, con le sole eccezioni dell’ozono e del benzo(a)pirene – la qualità delle acque dei laghi – al termine del sessennio di monitoraggio 2014-2019, il 73% dei corpi idrici presenta uno stato ecologico buono o superiore e il 27% sufficiente mentre per lo stato chimico il 91% dei corpi idrici risulta buono. Anche il dato riferito al consumo di suolo è positivo, risultando inferiore al dato nazionale e collocandosi tra i più bassi del Nord Italia.

In miglioramento, anche se in misura ancora non sufficiente, i dati relativi al particolato atmosferico (PM10 e PM2,5) e l’ozono, rispettivamente nei mesi freddi e nei mesi caldi dell’anno, mentre i casi di superamento del valore limite annuale relativi al biossido di azoto sono localizzati in un numero limitato di stazioni da traffico.

Per la qualità dell’aria è importante ricordare che nel 2021 in nessuna stazione di Arpa Piemonte è stato raggiunto il limite dei 35 giorni del livello giornaliero di protezione della salute per i PM10 (50 microgrammi/metro cubo), mentre negli anni scorsi il limite è stato raggiunto nella stazione Torino Rebaudengo, il 12 febbraio nel 2019 e il 9 febbraio nel 2020, e nella stazione di Alessandria Volta, ad Alessandria, il 28 febbraio nel 2019 e il 28 marzo nel 2020.

“I nostri piani regionali tracciano la strada per un Piemonte sempre più verde – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – Siamo ansiosi di poter utilizzare i fondi europei per finanziare grandi progetti, i più grandi che la storia regionale possa realizzare per avviare una vera transizione ecologica, e le importanti ricadute ambientali previste porteranno a grandi benefici per molti anni”. “Non esiste un futuro possibile ma tanti futuri possibili – aggiunge – alla realizzazione dei quali ogni cittadino può contribuire per migliorare lo stato dei luoghi anche attraverso piccoli gesti. Le armi vincenti, che faranno la vera differenza, saranno l’insegnamento del rispetto ambientale, fin da piccoli, unitamente a massicci investimenti nella ricerca e nel trasferimento tecnologico. Quello che vogliamo è armonia tra sviluppo economico e tutela dell’ambiente attraverso l’imprescindibile sostegno alla sostenibilità. Serve una svolta epocale e la regione Piemonte non si sottrae alle sue responsabilità”

“La sostenibilità persegue la salvaguardia delle risorse ambientali per le generazioni future. Aria, acqua e territorio sono gli “ elementi”  della Terra che dobbiamo preservare, sono infatti le matrici che Arpa Piemonte quotidianamente monitora, misura, analizza, controlla per poter dire come sta l’ambiente nel quale viviamo considerando tutti i contaminanti, anche quelli emergenti – sottolinea il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto – I dati dello stato di aria, acqua e suolo del Piemonte sono il punto di arrivo di un lavoro corale dei tecnici dell’Agenzia che ogni anno eseguono migliaia di  campionamenti, di validazioni, di analisi. Ma i dati sono anche un punto di partenza fondamentale che Arpa mette a disposizione degli enti, come Regione Piemonte, preposti a fare delle politiche ambientali. Perché è da un semplice campione che si può capire quale può essere la strada giusta per la sostenibilità ambientale”.

Da ultimo ma certamente non meno importante, il tema del cambiamento climatico che è entrato anche nelle agende locali con la delibera della Giunta regionale con la quale è stato approvato il Documento di Indirizzo “Verso la Strategia regionale sul Cambiamento Climatico”. Due gli obiettivi che la Regione Piemonte intende perseguire: il contenimento del cambiamento climatico e l’incremento della resilienza, cioè dell’adattamento, per preparare territorio e abitanti ad affrontare le inevitabili conseguenze dell’aumento in atmosfera dei gas climalteranti.

I primi dati sono disponibili sul sito di Arpa Piemonte a questo link

https://www.arpa.piemonte.it/news/giornata-mondiale-dellambiente-la-situazione-in-piemonte

Tutti i parametri aggiornati di aria, acqua, territorio e clima saranno on line dall’11 giugno sul sito http://relazione.ambiente.piemonte.it

La disgregazione della famiglia tratta da “Festen” di Thomas Vinterberg

Sul palcoscenico del teatro Astra, repliche sino a domani

Thomas Vinterberg – recente premio Oscar per “Un altro giro” con il suo attore feticcio
Mads Mikkelsen – fu con Lars von Trier il creatore di Dogma 95, un movimento
cinematografico firmato a Copenhagen pressoché a fine secolo per ricercare la
purezza del cinema (fu coniata anche l’etichetta significativa di “Voto di castità”),
poggiante sui valori della recitazione e del tema e libero dall’uso sempre più invadente
degli effetti speciali o delle tecnologie elaborate – scrisse con Mogens Rukov e Bo Hr.
Hansen e diresse “Festen”, presentato a Cannes nel ’98 e premiato con il Premio
Speciale della Giuria, coniando il primo film della corrente. “Per Dogma 95 il cinema
non è illusione” fu scritto tra i punti del decalogo e “Festen”, con la imposizione delle
location, con il risparmio di scenografie e di oggetti di scena, con la macchina a mano
pronta a tallonare l’attore, incollandosi alla sua faccia e ai suoi gesti, fu materia
verissima, sanguinolenta, sfacciatamente vissuta e riproposta. Insomma, un modo
nuovo e inatteso di fare cinema.
Perché il teatro, affine per molti versi alla materia, non avrebbe dovuto impadronirsi di
certe regole e trasportare sullo spoglio palcoscenico quel titolo apripista? Ci pensarono
i londinesi pochi anni dopo, ci ha pensato oggi, nello spazio dell’Astra, primo
adattamento italiano in una coproduzione TPE – Teatro Piemonte Europa in
collaborazione tra gli altri con Il Mulino di Amleto e il Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia, il regista Marco Lorenzi con Lorenzo De Iacovo coadattatore (visual concept e
video Eleonora Diana, sound designer Giorgio Tedesco). Laddove ogni cosa potrebbe
essere raccontata come una favola dei fratelli Grimm, tra una casetta sul limitare del
bosco e il verde degli alberi su cui cinguettano gli uccelli, felicità e ogni cosa rosa
pastello, si respira al contrario truce aria di tragedia greca o la rivolta del castello di
Elsinore. Tra bicchieri di vino e grandi sorrisi, tra l’arrivo dei giovani figli Christian, il
primogenito, e Helene e lo scapestrato Michael, l’ultimo della nidiata, e dei vari ospiti,
si festeggiano i sessant’anni dell’agiato Kligenfeld. Mentre a poco a poco prende una
dolorosa presenza Linda, la sorella scomparsa, suicida. Anche il momento gioioso dei
brindisi si rivolta come un pugno allo stomaco, sferrato da Christian, i sorrisi di
circostanza e i segreti, il soffocamento delle ipocrisie e lo svelamento di un passato da
sempre se non dimenticato certo sepolto, un gioco al massacro che mette a nudo
l’esistenza di tutti, un equilibrio delicato che si sfalda, certi tabù da urlare in faccia a
tutti perché tutti sappiano. Rabbiosamente, quasi si festeggia la disgregazione della
famiglia, per alleggerire poi in uno sghembo giravolta il disastro sulle note di
“Amapola” o “Bambina innamorata” con la voce di Gigli. Sì, perché Christian accusa
papà della violenza esercitata su di lui e sulla povera sorella (una sua lettera verrà
ritrovata a confermare ogni cosa). Lorenzi ha reimpiegato in piena formula teatrale la
camera posta su un appoggio a tre piedi, spostato dagli attori a turno, ha filtrato
parole dette e in musica come tanti coltelli messi lì in scena a scarnificare, ha rigettato
ogni segno di ambientazione, ha colto la vicenda in un giusto susseguirsi di risate e di
accuse, ponendo tra pubblico e palcoscenico un velario su cui le immagini vengono
ampiamente riversate, starà a chi guarda il fascino e il coinvolgimento veritiero dello
spettacolo scegliere il miglior punto d’attenzione. Ha avuto a disposizione una
compagnia tutta da sentire e guardare, esempio di verità tutto da applaudire: citeremo
in primo luogo le prove di Danilo Negrelli (il padre), di Elio D’Alessandro (il rivoltoso
Christian) e di Barbara Mazzi (Helene), ma tutti sono da ricordare, da Irene Ivaldi a
Roberta Calia a Yuri D’Agostino, da Roberta La Nave a Raffaele Musella a Angelo
Tronca. Stasera e domani ultime repliche, che andrà in tournée a Trieste, Parma e
Milano.
Elio Rabbione
Le foto dello spettacolo sono di Giuseppe Distefano

Torino-Lione, sbloccati 32 milioni per le opere di accompagnamento

Il presidente Cirio e l’assessore Gabusi: «Buona notizia, seppur tardiva. Ora teniamo alta la guardia sulla nomina del Commissario»

 

«I nostri sforzi trovano finalmente una prima importante soddisfazione nello sblocco dei 32 milioni di euro destinati alle opere di accompagnamento della Torino-Lione». Commentano così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Gabusi la firma dell’accordo di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, FS e TELT per il finanziamento, la progettazione e la realizzazione della sezione transfrontaliera della parte comune della nuova linea ferroviaria Torino – Lione. A breve seguirà la firma della Convenzione per la realizzazione delle opere di accompagnamento di ‘priorità 2’, 24 interventi nei Comuni lungo il tracciato italiano della tratta transfrontaliera della Tav per un valore complessivo di oltre 32 milioni di euro.

«Certamente una buona notizia, seppur tardiva – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi -, che però va coronata con la nomina del Commissario che chiediamo da mesi. Abbiamo ereditato una sostanziale situazione di blocco dell’iter per le opere di accompagnamento da febbraio 2019 e fin dal primo giorno del suo insediamento questa amministrazione non ha perso nemmeno un minuto per riavviare le procedure ed eliminare gli ostacoli per arrivare allo sblocco di queste importanti risorse. Ora gli Enti locali, le Associazioni di categoria e tutti i soggetti attuatori potranno finalmente progettare i loro studi di fattibilità e dare una prospettiva nuova al futuro di questi territori».
«Ora che entriamo nel vivo dei cantieri più importanticoncludono il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – la figura del Commissario è fondamentale per assicurare la migliore realizzazione possibile dell’opera, come ha dimostrato l’esperienza del Terzo Valico. Speriamo che lo sblocco dei finanziamenti sia di buon auspicio per la nomina».

L’accordo tiene conto delle linee di indirizzo della Regione Piemonte, che confermano, innanzitutto, che gli interventi oggetto della convenzione potranno essere rimodulati e che, in caso di revisione, le nuove opere e misure compensative dovranno essere strettamente correlate alla funzionalità dell’Opera e non delocalizzabili e dovranno tenere conto del divieto di finanziare spese correnti con entrate in conto capitale, fermo restando la facoltà di proporre progetti integrati più articolati in cui le spese correnti contribuiscano sensibilmente al raggiungimento dell’obiettivo.

Il referendum del ‘46 secondo il romitiano Fornaro

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni  Il quotidiano “La Stampa“,  sempre più lontano dal giornale fondato da Frassati e sempre  più vicino all’”Unità“, ha recensito con enfasi compiaciuta il nuovo libro dell’on. Federico Fornaro di Leu che compare spesso nei Tg, ma quasi mai viene intervistato. Il libro, edito da Bollati – Boringhieri, è dedicato al referendum del 2 giugno  1946 tra Monarchia e Repubblica. E il quotidiano, di proprietà del  neo cavaliere del Lavoro Elkann, lo ha definito come la dimostrazione dell’assoluta  regolarità di quel referendum che ha suscitato da sempre dubbi e polemiche

Fornaro che oggi è nella  estrema sinistra radicale , viene dal PSDI  e appartenne alla corrente di Pier Luigi Romita, figlio del ministro degli interni Giuseppe all’epoca del referendum, che apparve subito,  per sua stessa ammissione, non arbitro imparziale, prima e nel corso del referendum istituzionale  , quando non ebbe remore – lui garante sulla carta  dell’imparzialità del confronto elettorale – a dichiararsi accesamente  repubblicano, agendo di conseguenza.
Sono fatti troppo noti che chiunque abbia letto qualcosa in merito, conosce bene. Le irregolarità, se non i brogli,  durante il referendum, furono indiscutibili. E ci furono probabilmente  da ambo le parti.  La Cassazione non proclamò mai la Repubblica  e una nuova  guerra civile venne evitata solo perché Umberto II decise di partire per l’esilio di fronte alla assunzione arbitraria da parte di De Gasperi del ruolo di capo provvisorio dello Stato prima che venissero presi in esame i  ricorsi  presentati. Il ministro Romita soprattutto  non garantì pari opportunità ai due contendenti durante la campagna elettorale e questo è un dato di fatto incontrovertibile . Al Nord i monarchici subirono violenze e intimidazioni che non consentirono una campagna elettorale neppure lontanamente paritaria . Repubblicani e repubblichini si ritrovarono stranamente alleati contro il Re che fu oggetto delle più infami calunnie. Romita mise negli organici della Polizia 15 mila partigiani e già solo questo fatto spiega il suo atteggiamento istituzionalmente non corretto. Che adesso un politico di Leu, ex seguace della famiglia Romita nel partito più clientelare d’Italia, il PSDI,  abbia l’ardire  di scrivere una storia del referendum del 1946 appare davvero stupefacente. Fornaro non è uno storico, non è un accademico, non è neppure un ricercatore:  è un politico di mestiere. Non ha titoli per scrivere libri di storia,   anche se ha biografato Giuseppe Romita e Saragat in due pessimi libri celebrativi che non hanno nulla di storico. E‘ un provinciale alessandrino  che è rimasto tale, malgrado l’esperienza romana di senatore e deputato. Nel suo libro  non porta documenti nuovi che dimostrino la regolarità  del referendum dal quale furono escluse intere province e tanti prigionieri di guerra. La Repubblica, anche accettando i risultati di Romita, ebbe una maggioranza  comunque risicata. La differenza tra i voti validi e i votanti era un fatto dirimente che non venne mai chiarito. La Repubblica nacque  nel modo peggiore possibile e recuperò solo con De Nicola ed Einaudi. Se Umberto II avesse fatto valere la legge con la quale venne indetto il referendum, Romita sarebbe finito in galera. Umberto non volle reagire e sciolse i militari dal prestato giuramento con un sacrificio personale di superiore nobiltà A 75 anni da quei fatti abbiamo diritto a storie credibili. Non lo sono quelle monarchiche prodotte dall’ala aostana dei sostenitori dei Savoia, ma quella  di Fornaro è una non storia. Gianni Oliva scrisse una storia del referendum, considerando i torti e le ragioni con equanimità.  Non c’era bisogno che Fornaro partorisse un  altro lavoro, perché  il suo libro è un’opera partigiana e  inaffidabile, paragonabile a certi libri sulle foibe che recentemente  le hanno giustificate. Anzi appartiene allo stesso disegno  politico. Questi non sono storici, ma agitatori politici. Fornaro si accontenti di fare il deputato fino alla fine della legislatura. Poi scomparirà anche dalla politica e potrà godersi la meritata pensione. Gli consigliamo fin d’ora, di non scrivere altro. Il suo ultimo libro dice, una volta per tutte,  che non è uno storico. Come consigliava Voltaire, torni a coltivare il
suo giardino.

Covid, Cirio: “la zona bianca per il Piemonte è una prospettiva reale”

“Se la zona bianca prima era un sogno, poi è stata una speranza,  ora è una prospettiva reale. Siamo vicini, i numeri continuano a dircelo”.

E’ quanto afferma il governatore del Piemonte, Alberto Cirio,  in visita all’hub vaccinale del Valentino a Torino.

I numeri del report settimanale assegnano al Piemonte un Rt a 0.64, in calo rispetto alla settimana precedente quando era a 0.70. L’incidenza dei contagi continua èal di sotto dei 50 casi ogni 100 mila abitanti. “ciò che ci serve per compiere il passo e guardare alla fine della settimana prossima con questa prospettiva. Poi naturalmente ci dovrà essere l’ordinanza del ministero della Salute”, aggiunge Cirio.

Al via ‘Smart Cities’, ciclo di eventi online sulle città intelligenti

Il primo appuntamento di ‘Smart Cities’, ciclo di eventi online organizzato dall’Harvard Alumni Entrepreneurs – HAE (un’organizzazione internazionale di alumni di Harvard distribuiti in 75 paesi con un focus su imprenditorialità e innovazione )  è stato con Torino. Il progetto dedicato all’innovazione delle città intelligenti, che da Boston farà il giro del mondo toccando le smart cities (città più intelligenti del pianeta, leader dell’innovazione) è partito ieri sera proprio dal capoluogo piemontese.

A gennaio 2020, qualche settimana prima dell’inizio della pandemia da Covid-19 in Italia, il team innovazione della Città di Torino guidato dall’Assessore Marco Pironti e dal suo responsabile progetti innovativi Nicola Farronato ha partecipato al CIOs (Chief Innovation Officers) Forum di Harvard, un evento esclusivo rivolto ai manager dell’innovazione metropolitana più influenti. Nonostante il lockdown, il progetto città intelligenti di Harvard è proseguito estendendo il coinvolgimento a Harvard Alumni Entrepreneurs (HAE), la comunità di veterani imprenditori nata nel 2000 che conta quasi 20mila iscritti in tutto il mondo.

Grazie al lavoro incessante sul fronte smart city che ha contraddistinto a livello internazionale l’operato di Torino negli ultimi anni Harvard ha scelto la Città della Mole come modello di laboratorio urbano.

L’evento, andato in diretta web ieri sera, giovedì 27 maggio, ha coinvolto come relatori il Dr. David Ricketts, ricercatore e innovatore di fama internazionale nonché leader del progetto smart city di Harvard; Philip Guarino, Presidente dell’associazione HAE a Parigi e referente per la programmazione internazionale del network; Marco Pironti e Nicola Farronato rispettivamente assessore all’Innovazione della Città e responsabile del team innovazione di Torino. Il tema principale dell’incontro virtuale è stato la trasformazione delle smart city e il ruolo che le comunità di innovatori locali hanno in questo cambiamento.

Tra gli argomenti di maggior interesse proposti dall’assessorato torinese durante lo streaming il programma ‘Casa delle tecnologie emergenti’. Il tema ha ricevuto l’attenzione della rete Harvard Alumni Entrepreneurs che si è mostrata  interessata per un futuro coinvolgimento come partner per collaborazioni (iniziative legate alla smart mobility e le recenti sperimentazioni in ambito di mobilità sviluppata all’interno del Torino City Lab www.torinocitylab.com/it/).

“È un grande onore collaborare con Harvard Alumni Entrepreneurs e poter immaginare con il gruppo di lavoro smart city dell’università statunitense una traiettoria di innovazione tra Torino e uno degli epicentri mondiali del sapere – dichiara l’Assessore all’Innovazione Marco Pironti –. Mi auguro che questo evento sia l’inizio di un prestigioso nuovo asse dell’innovazione internazionale che vede Torino proiettata come città intelligente e nodo dell’innovazione globale. Sono fiero che il nostro modello di smart mobility integrata, che abbraccia la smart road, la mobilità aerea urbana e la mobilità spaziale, sia stato individuato dal network internazionale di alumni di Harvard come esempio particolarmente innovativo e significativo per lo sviluppo futuro delle città”.

L’applicazione di nuove tecnologie unita alla collaborazioni tra diversi settori al servizio del cittadino con l’obiettivo di migliorare la nostra qualità di vita sono gli elementi fondamentali per creare le città intelligenti – sottolinea Philip Guarino, Presidente dell’associazione Harvard Alumni Entrepreneurs a Parigi -. Durante i prossimi mesi Harvard Alumni Entrepreneurs presenterà cinque città a livello internazionale che sono all’avanguardia di questa rivoluzione. Siamo lieti di lanciare la nostra serie ‘Smart Cities’ con l’esempio di Torino, una città molto nota per la sua innovazione in materia di mobilità. Mi auguro inoltre  che la nostra rete possa iniziare presto collaborare con la Casa delle Tecnologie emergenti di Torino”.

Tav: Fregolent (Iv),  ok a commissariamento, Italia volta pagina

“L’annuncio del Ministro dei Trasporti Giovannini sul prossimo commissariamento della tratta nazionale della Tav rappresenta un passo in avanti decisivo,

richiesto da tempo da Italia Viva, per completare l’opera nei tempi stabiliti e per non perdere gli ulteriori finanziamenti messi a disposizione dall’Unione Europea. Anche sulla Torino – Lione con il Governo Draghi l’Italia sta recuperando il tempo perso dal precedente esecutivo”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Iv della Commissione Ambiente di Montecitorio, sulla riunione di maggioranza sulle infrastrutture

La rassegna dei libri del mese

I LIBRI DI MAGGIO 2021 – Consueto appuntamento con la rassegna dedicata al mondo dei libri a cura della redazione del sito iL Passaparola dei Libri con il gruppo facebook Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri – Notizie, appuntamenti e curiosità per ogni tipo di lettore!

Le proposte più interessanti del nostro gruppo  FB questo mese riguardano alcuni romanzi usciti da poco, che hanno suscitato l’interesse della nostra community. Iniziamo con Gli Infiniti Passi Dell’Anima (Carpa Koi), romanzo fantasy dell’esordiente Azalea Aylen che ha convinto i lettori che ne hanno tessuto gli elogi anche sulle reti sociali; secondo posto per il nuovo romanzo di Mauro Zanetti, Tracce Parallele, un sorprendente giallo ambientato a Trento, tra i romanzi più cliccati nel nostro sito, con un gradimento che non accenna a diminuire; infine, continua ad animare il dibattito Jona il piccolo astronauta (Vertigo), di Adriano Moruzzi, un romanzo fantascientifico destinato ai lettori più giovani ma che sembra aver conquistato anche i più grandi.

Se avete letto uno di questi libri e volete discuterne con noi, venite a trovarci su FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri, o su uno dei nostri canali.

Incontri con gli autori

Prosegue la nostra collaborazione con il sito  novitainlibreria.it che questo mese pubblica le interviste con alcuni dei nuovi nomi del panorama narrativo italiano, come Donatella Pazzelli, l’autrice dell’amatissimo Gli Ulivi di Albenella (Pendragon) che al suo secondo romanzo si racconta ai suoi lettori; anche l’esordiente Priscilla Zancan racconta la genesi del suo La Mia Dea Bendata e della sua scelta di auto-produrlo.

Andar per libri

Alla sesta edizione torna a tingersi di giallo la rassegna Milano da leggere, ideata dalle biblioteche per promuovere la lettura con l’offerta di ebook gratuiti messi a disposizione da autori ed editori: dieci romanzi gialli, polizieschi, thriller e noir. Storie che ci faranno appassionare e tenere con il fiato sospeso, ma anche una galleria di personaggi che si muovono per le strade di Milano, in luoghi riconoscibili o da scoprire.

Gli ebook saranno pubblicati uno ogni settimana, il mercoledì, e si potranno scaricare fino al 30 giugno.
Non mancare l’appuntamento con la lettura! Per informazioni https://milano.biblioteche.it/milanodaleggere

 

Per questo mese è tutto,  vi invitiamo a venirci a trovare sul nostro gruppo facebook e  sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

 

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it