ilTorinese

I ristoratori tengono duro

Fondamentale è stato fare rete e operare sinergicamente con i colleghi durante l’emergenza Covid. Sono i primi risultati – anticipati in anteprima al Festival del Giornalismo alimentare –  di uno studio ideato e promosso da Ambasciatori del Gusto insieme all’Ordine degli Psicologi del Lazio.

L’indagine ha affrontato per la prima volta lo stress lavorativo nel mondo Horeca
L’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto ha scelto il palco del Festival Internazionale del Giornalismo Alimentare per presentare in anteprima i primi risultati del progetto “La Psicologia a sostegno della ristorazione” ideato e promosso insieme all’Ordine degli Psicologi del Lazio e realizzato grazie ai fondi “50 Best for Recovery” ricevuti dall’Associazione, unica realtà italiana ad essere stata selezionata, nel giugno 2020.
Se è vero che la ristorazione è caratterizzata da uno dei più accesi stress lavorativi e che dell’emergenza Covid ha subito le conseguenze più drammatiche, lo studio condotto finora ha evidenziato che il ristoratore, inteso come imprenditore tout-court che ha sulle proprie spalle la responsabilità e la gestione non solo della cucina ma anche della propria azienda (amministrazione, personale, marketing), si dimostra un soggetto capace di fronteggiare la tempesta, adattandosi, reagendo e rispondendo.
Solo il 2% degli intervistati, infatti, ha pensato di gettare la spugna mentre il restante 98% intende continuare la propria attività magari apportando qualche modifica (il 62% ne modificherà l’organizzazione e il 52% l’offerta).
Il 72% degli intervistati, inoltre, ha scelto di reagire all’emergenza investendo il proprio tempo nell’aggiornamento professionale il 60% si è dedicato alla ricerca di informazioni utili per la propria attività.
Non solo. Il ristoratore conferma, anche nel momento più complesso, la totale dedizione alla propria attività imprenditoriale: oltre l’80% ha pensato ad alternative possibili e congrue a mantenere in vita l’azienda. E nel farlo si è confrontato con i colleghi (oltre il 78%) ribadendo quanto sia importante, e ormai imprescindibile, il fare rete insieme.

Via dalla città! I contributi della Regione a chi sceglie di andare a vivere in montagna

LA REGIONE PIEMONTE LANCIA UNA CAMPAGNA NAZIONALE

CON INCENTIVI PER CHI SCEGLIE DI ANDARE A VIVERE TRA LE SUE MONTAGNE

Contributi da 10 a 40 mila euro per acquistare o ristrutturare una casa

Il bando è uscito  il 1° settembre con un investimento di 10 milioni di euro



Voglia di ritmi più lenti e in armonia con la natura? Di luoghi incontaminati in cui respirare a pieni polmoni e far crescere i propri figli in libertà? Di un posto diverso dove continuare il proprio lavoro, sempre più connesso e smart, o in cui iniziare magari una nuova attività?

Cambiare vita si può. E la Regione Piemonte ti aiuta a farlo, lanciando una campagna nazionale che offre incentivi a chi sceglie di trasferirsi da una città italiana in uno dei piccoli comuni di montagna incastonati tra le Alpi piemontesi.

La montagna non è e non va vista come una riserva inaccessibile, ma come un grande propulsore di economia, natura, enogastronomia, turismo e di tutto ciò che di meraviglioso ha da offrire – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Penso che, dopo due anni di pandemia, questa idea dell’aria fresca, dell’aria pulita, della possibilità per chi lo desidera di vivere a contatto con la natura, siano valori su cui investire per il nostro futuro e per quello delle nostre straordinarie montagne”.

L’iniziativa punta a sostenere la rivitalizzazione e il ripopolamento delle aree montane, anche a seguito dei bisogni sociali crescenti causati dall’attuale emergenza sanitaria.

Chi risiede in un centro urbano in Italia e intende acquistare o recuperare un immobile in un comune montano del Piemonte con meno di 5.000 abitantida rendere prima casa trasferendovi la propria residenza, potrà aderire ad un bando della Regione Piemonte che offre contributi da 10 a 40 mila euro. Il bando stanzia complessivamente 10 milioni di euro.

Una promessa mantenuta e l’offerta di una scelta di vita nuova – dichiara Fabio Carosso, vicepresidente e assessore alla Montagna della Regione Piemonte –. Conosco le nostre montagne: abbiamo comprensori sciistici di fama mondiale accanto a valli e borghi da riscoprire che pagano lo spopolamento. Durante i primi mesi del mio mandato ho visitato molte delle Unioni montane, incontrato i sindaci di piccoli Comuni e subito ho chiesto al settore Montagna di lavorare alla realizzazione di un’iniziativa che potesse aiutare i giovani a scegliere la montagna per viverci”.

Il bando è stato pubblicato il 1° settembre su https://bandi.regione.piemonte.it e all’inizio di novembre verrà aperta la piattaforma per le domande; per presentarle ci sarà tempo fino a fine di dicembre 2021.

Una misura che non resterà isolata e che si aggancia in modo sinergico ad un altro bando che la Regione Piemonte lancerà in autunno per incentivare la nascita delle “botteghe dei servizi” con specifici contributi per sostenere le attività nei territori montani che offrono servizi alla cittadinanza.

Insieme al bando residenzialità afferma ancora il vicepresidente Carosso – stiamo lavorando con le Unioni montane all’individuazione di importanti azioni per le nostre ‘botteghe dei servizi’, volte a contrastare la desertificazione commerciale nei paesi montani e, di conseguenza, a garantire agli abitanti di queste zone la fruizione di beni e servizi che ne migliorino la qualità della vita”.

In tutto sono 465 i Comuni montani del Piemonte con meno di 5 mila abitanti protagonisti del bando (48 in provincia di Alessandria, 12 in provincia di Asti, 48 in provincia di Biella, 132 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara, 132 in provincia di Torino, 66 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 in provincia di Vercelli). È possibile consultarli sul sito della Regione Piemonte.

Possono presentare la domanda i nati a partire dal 1955 e, per fare in modo che al bando aderiscano soprattutto i giovani, i nati dopo il 1980 riceveranno un punteggio più alto.

Punteggio premiante anche per gli interventi effettuati in un Comune ad alta marginalità, l’attività lavorativa esercitata in un paese montano oppure in smart-working almeno al 50% nell’abitazione per la quale si chiede il finanziamento, un Isee uguale o inferiore a 20.000 euro, almeno un figlio di età uguale o inferiore a 10 anni che avrà residenza e dimora abituale nell’immobile acquistato. Punti in più anche per recuperi realizzati con soluzioni architettoniche e paesaggistiche previste dalla Regione Piemonte e per l’utilizzo dei materiali tipici del paesaggio alpino piemontese, ma anche se l’incarico dei lavori viene dato ad imprese con sede legale in un Comune montano piemontese.

Per beneficiare dei contributi occorre essere titolari del diritto di proprietà, oppure impegnarsi ad acquisire un diritto di proprietà, di un’unità immobiliare ad uso residenziale censita catastalmente nel territorio dei 465 Comuni interessati e trasferirvi la propria residenza e dimora abituale per dieci  anni. In caso di contributo relativo all’acquisto, l’atto di compravendita dovrà essere stipulato entro 6 mesi dalla data di approvazione della graduatoria, mentre i lavori di recupero del patrimonio esistente dovranno essere ultimati entro 18 mesi. La rendicontazione dovrà essere trasmessa, invece, entro 3 mesi dalla conclusione dei lavori di recupero, ovvero dalla stipula dell’atto di compravendita.

https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/gallery/tutte-immagini-della-campagna-comunicazione è il link dove è possibile vedere e scaricare le immagini della campagna. Tra i testimonial ci sono anche persone e famiglie che hanno già scelto di vivere nelle montagne del Piemonte.

Droga, quattro  arresti in poche ore

Sequestrato un chilo di cannabinoidi e 10 dosi di crack

I poliziotti del Commissariato Barriera Milano, nel contesto di specifici servizi di controllo del territorio nell’area di competenza volti a contrastare la microcriminalità diffusa, hanno individuato nelle scorse ore  4 cittadini stranieri che, in differenti contesti, si sono resi responsabili di reati inerenti agli stupefacenti.

Martedì sera, un cittadino marocchino di 39 anni e un gabonese di 22 sono stati arrestati, il primo in via Porpora e il secondo in via Scarlatti. Il primo  aveva  addosso una modica cifra di hashish, ma essendosi mostrato agli operatori molto reticente rispetto alla propria residenza, ha destato particolari sospetti; individuato l’alloggio ove lo stesso vive, è stata eseguita una perquisizione domiciliare che ha consentito di recuperare ben 460 grammi di hashish, nascosti nella fodera del cuscino del letto.

Il Gabonese, invece, imbattendosi in una pattuglia di polizia, si era dato a precipitosa fuga; inseguito e raggiunto, aveva tentato di prendere a calci gli agenti. Pertanto, è stato arrestato per resistenza a P.U. e per essere stato trovato in possesso di 10 dosi di crack del peso di 8 grammi.

Un terzo cittadino extracomunitario, senegalese, che dichiarava di essere minorenne ma è certamente maggiore dei 22 anni, è stato arrestato poche ore prima all’intersezione fra Corso Palermo e via Sesia a  seguito del tentativo di evitare il controllo degli agenti. Il giovane era in sella ad una bici ed è scappato; una volta raggiunto dai poliziotti, ha portato alla bocca diversi frammenti di colore bianco, ingoiandoli. I poliziotti sono riusciti a recuperare solo pochi grammi di cocaina.

L‘ultimo arresto è di mercoledì pomeriggio: personale del Comm.to è all’interno di uno stabile di Strada del Cascinotto per alcune verifiche; un uomo esce di casa e al vederli fa repentinamente dietro front, cercando di chiudersi la porta alle spalle. Intuito che lo stesso possa nascondere qualcosa, i poliziotti lo bloccano; dentro il suo appartamento, trovano quasi mezzo chilo di hashish e 730 € in contanti. L’uomo, 52 anni, di nazionalità marocchina, disoccupato ed irregolare sul territorio nazionale è stato dunque arrestato.

Inoltre, i poliziotti del Comm.to hanno controllato, la sera del 31 Agosto, alcune attività commerciali; in un minimarket, sito in  via Montanaro, gestito da una cittadina bengalese, sono state riscontrate diverse carenze igieniche, presenza di merce scaduta, assenza di prezzatura sui prodotti; la titolare è stata denunciata anche per la mancanza del certificato D.V.R. e degli estintori, nonchè per la vendita di alcolici privi di etichettatura dei monopoli di Stato; elevate sanzioni per 5000 €.

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Domenica di festa all’ippodromo

Una festa con i fuochi d’artificio per l’Ippodromo di Vinovo domenica 5 settembre. Il 60esimo compleanno dell’impianto piemontese sarà una vera festa del trotto e di tutta la comunità legata all’impianto. E al centro la sfida del tre anni nel ‘Gran Premio Avvocato Carlo Marangoni’, classico Gruppo 1 con una dotazione di 154.000 euro sulla distanza dei 2.100 metri e ideale preambolo al Derby in programma tra poco più di un mese a Roma.

 

Il Team Gocciadoro arriverà in massa con ben quattro soggetti di rilevanza primaria, a partire dal favorito Colibrì Jet, affiancato da Caramel Club (unica femmina al via), Corazon Bar e Caio Titus Bond affidato all’idolo di casa Santino Mollo. Ma dalla Francia scende anche Philippe Allaire con l’altro favorito, Callmethebreeze, nelle mani come sempre dell’altro driver torinese di punta, Andrea Guzzinati. Otto in tutte le corse, al via dalle 14.30, compresi i due anni in apertura e i Gentlemen.

Ma ci saranno anche tantissime iniziative collaterali, con il patrocinio della Città Metropolitane e quello del Comune di Vinovo, che sarà presente con la Filarmonica Vinovese in testa ad una ventina di associazioni del territorio.

Per i più piccoli, il battesimo della sella sui pony dell’Horse House e la Caccia al tesoro organizzata in collaborazione con gli amici del Circowow. Ma anche la forgiatura di un ferro di cavallo creato davanti agli occhi del pubblico, lo spettacolo equestre con i cavalli della Fitetrec Ante, del Gruppo Arte Equestre La Sevillana, la mostra fotografica di Salvatore Salerno, che per tanti anni ha immortalato i momenti più belli del nostro ippodromo, la presentazione dei libri di Barbara Scarpettini (“Gli squali non dormono mai”) e Flaminia Bottoni, nel racconto dedicato al nonno, “Ugo Bottoni, un Ammiraglio a cavallo”.

Segnaliamo ancora la possibilità di segnalare il proprio ‘Cavallo Del Cuore’ compilando una scheda con il nome del proprio favorito e lasciarlo in apposite cassette all’interno dell’impianto. E partirà anche una nuova iniziativa di Hippogroup torinese: una raccolta fondi dedicata al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, diretto dalla professoressa Fagioli e in collaborazione con l’U.G.I ( Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini). I fondi saranno destinati all’acquisto di apparecchiature per il reparto.

Cancelli aperti dalle 13.30 (ingressi contingentati e con obbligo di green pass) e attivo il Fill’Hippo’s Ristora, con un menù speciale.

Nasce il Comitato per la Buona Destra di Lingotto e Mirafiori

Caro direttore, a un anno dalla sua presentazione nazionale, avvenuta proprio a Torino il 26 Settembre 2020, la Buona Destra fa un ulteriore passo di crescita nel Capoluogo Piemontese.

Infatti, la Buona Destra del Piemonte è lieta di annunciare la nascita del nuovo Comitato per la Buona Destra di Lingotto e Mirafiori.

Un Comitato che si va ad inserire all’interno di due dei quartieri più popolosi della Città e che sono stati oggetto di profonde mutazioni nel corso della loro storia. Recentemente Lingotto e Mirafiori hanno subito una notevole riduzione dei servizi periferici e la Buona Destra, radicandosi nel territorio, si ripropone di ascoltare cittadini ed associazioni, recependone le istanze e rappresentandoli nelle sedi istituzionali.

“Il Referente territoriale del nuovo comitato sarà Matteo Lovisetto” – spiega Claudio Desirò, Coordinatore Regionale del Partito – “persona che vive i quartieri, ne conosce ogni aspetto e che sarà in grado di rappresentare al meglio il volto del Partito nel Territorio”.

“Matteo” – continua Desirò – “sarà il nostro candidato di riferimento nelle circoscrizioni 2 ed 8 alle prossime Elezioni Amministrative dove ci presenteremo nella lista Progresso Torino, di cui Buona Destra è promotrice.”

“I nostri candidati” – conclude Desirò – “sono da sempre impegnati in un costante confronto con tutti i soggetti che vivono e fanno vivere i quartieri. Matteo sarà il riferimento per Lingotto, Mirafiori e per i quartieri che compongono le due circoscrizioni in cui sarà candidato”.

La ripresa della nostra Città non può che partire da una ripresa del territorio e per questo servono idee, spirito di iniziativa e gioco di squadra

Il nuovo Comitato per la Buona Destra di Torino Lingotto – Mirafiori è pronto per questo al confronto con cittadini e con le parti sociali ed è disponibile ad accogliere tutti coloro che hanno il desiderio di mettersi in gioco e partecipare attivamente alla costruzione della Torino di domani, partendo dalla restituzione alla piena fruibilità e vivibilità dei singoli quartieri.

Buona Destra Piemonte

Domenica 5 settembre Qualificazione mondiali 2022 Qatar

Ore 20.45
Svizzera-Italia

Sabato 11 settembre ore 18
Napoli-Juventus

Domenica 12 settembre ore 15
Torino-Salernitana

Allenamenti intensi per Toro e Juve in attesa della terza giornata di campionato prevista per la settimana prossima.Durante questa sosta la nazionale italiana e tutte le altre nazionali sono impegnate per la qualificazione ai Mondiali del 2022 in Qatar togliendo tanti giocatori ai rispettivi club.
La Juventus di Allegri,alla ripresa del campionato,si recherà a Napoli per una sfida ad alta livello contro i forti partenopei guidati da Spalletti.Non ancora metabolizzata la cessione di Ronaldo il mister bianconero Allegri ha messo al centro del progetto Dybala e Chiesa,supportati dal gruppo squadra e dai nuovi arrivi Kean e Locatelli.
In casa granata,dopo il mercato scoppiettante dell’ultimo giorno,il tecnico granata Juric sta lavorando sodo per amalgare al meglio i nuovi arrivati Pobega,Praet,Zima e Brekalo.
Con il recupero di Bremer e Belotti ed i nuovi acquisti Il Toro comincia un altro campionato.Alla ripresa arriverà la Salernitana all’olimpico Grande Torino.
La squadra granata,con tutte le novità, può tranquillamente puntare ad un piazzamento tra l’8 ed il 10 posto.

Vincenzo Grassano

Indagato il fabbro che installava una cassaforte nel palazzo incendiato Fiamma della saldatrice potrebbe aver causato il rogo

Le indagini sul rogo di piazza Carlo Felice registrano il primo indagato

Si tratta del fabbro che con la saldatrice stava allestendo una cassaforte in un attico. Gli sarebbe partita una fiammata improvvisa che avrebbe scatenato il disastro.

Le fiamme ora si sono fermate anche se alcuni focolai agiscono “sotto traccia”.

Oggi, intanto,  nell’Alessandrino l’esplosione della batteria di un trattore messa sotto carica ha provocato l’incendio divampato a Valmacca, nella sede di un’azienda che vende legname. Un vigile del fuoco è rimasto intossicato e si trova in codice giallo all’ospedale.

Crea, aperta la mostra “Sacro e Monferrato”

Non poteva esserci una migliore location per la mostra ‘Sacro & Monferrato – Chiese campestri nel Monferrato’, aperta questa mattina nel Chiostra del Santuario di crea.

In quaranta suggestivi scatti, realizzati con l’obiettivo dei Fotografi Monferrini, sono immortalate le piccole chiese di campagna del territorio, simbolo della profonda devozione e dell’anima dei paesi della collina monferrina, non soltanto in Provincia di Alessandria, ma anche in centri delle vicine Province di Asti e della Città Metropolitana di Torino, come Verrua Savoia.

La mostra, nata dalla collaborazione tra Monferrato Tourit e Gruppo Fotografi Monferrini, aveva debuttato alla Fortezza di Verrua ed è stata replicata a San Salvatore Monferrato. Adesso sarà a Crea ancora per il pomeriggio di sabato 4, domenica 5 e sabato e domenica 11 e 12 settembre, con orario dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.

.“La bellezza della mostra, non è solo nel suo contenuto e negli scatti dei Fotografi Monferrini, è nelle piccole chiese campestri, protagoniste degli scatti, che rivendicano nella loro semplicità l’importanza sociale che hanno sempre avuto nelle comunità del passato, è nella volontà di porre l’attenzione ad un testimonianza storico, artistica e culturale che non è valorizzata, è nella tenacia con cui la mostra stessa è stata organizzata: il progetto è infatti nato lo scorso inverno, in tempo di Covid, di chiusure e di restrizioni, un tempo in cui era difficile collaborare, se non a distanza, programmare e ancor più pensare ad un futuro di eventi.” – spiegano gli organizzatori.

Massimo Iaretti

Lavoro, Ruffino (CI): Su ammortizzatori dibattito sterile, ora politiche attive

“Continuo a pensare che focalizzarsi unicamente sugli ammortizzatori sociali, pensando così di riuscire a salvare i lavoratori senza sostenere le imprese e le politiche attive per il lavoro, sia un approccio totalmente sbagliato”.  Lo afferma Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia.
“Come abbiamo visto-aggiunge- purtroppo anche recentemente, le aziende che non vengono adeguatamente supportate non riescono a ripartire. Il Paese non può permettersi di lasciare a casa altri lavoratori e di vedere i propri distretti industriali spogliati ulteriormente del loro know-how e delle loro competenze”.
Per Ruffino “bisogna necessariamente ripartire dal lavoro, dalle politiche attive, dal taglio del cuneo fiscale. Interventi chiari e razionali, lontani anni luce dal dibattito fuori tempo e fuori contesto della riforma degli ammortizzatori sociali, portato avanti dai sindacati e da alcuni esponenti del Pd. Con i soldi del Recovery il Paese ha un’opportunità straordinaria, evitiamo quindi di perdere tempo in sterili dibattiti confusi e puntiamo seriamente sul sostegno al lavoro e a chi lo fa crescere”.

Allevamenti bovini a rischio chiusura

Confagricoltura: diminuisce il numero degli allevamenti bovini da carne,  a rischio la filiera zootecnica piemontese

 

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte: in 10 anni sparito un allevamento su cinque. Chiuse le stalle è praticamente impossibile riaprirle 

L’Italia importa oltre il 50% della carne bovina che consuma, ma nonostante questo gli allevamenti zootecnici sono in difficoltà. I prezzi all’origine sono stazionari o in flessione da troppo tempo e l’incremento del costo di tutte le materie prime, compresi i cereali, che negli ultimi sei mesi ha fatto registrare un aumento di circa il 50%, incide in modo pesante sui costi dell’alimentazione degli animali, costringendo gli allevatori a lavorare in perdita.
Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, sottolinea che “se questa situazione dovesse perdurare molte stalle chiuderanno, con un danno irreparabile per quanto riguarda la qualità delle nostre produzioni, la filiera agro-zootecnica e la tutela del paesaggio”. Sono molte, infatti, le mandrie che nei periodi estivi raggiungono gli alpeggi, contribuendo a tenere vive le nostre montagne.
Anche il comparto della Razza Piemontese, che fino a qualche anno fa sembrava al riparo da crisi di mercato, fa registrare una flessione dei prezzi dei bovini maschi di circa il 25% nell’ultimo anno, fatto che spinge molti allevatori a valutare la conversione della produzione.
Nel 2010 in Piemonte c’erano 3.625 stalle di bovini da carne che allevavano 264.488 capi. A luglio di quest’anno – evidenzia Confagricoltura – il numero degli allevamenti è sceso a 2.828, con 239.821 capi bovini allevati.
“In Piemonte in un decennio si è registrata una flessione del 22% del numero degli allevamenti – dichiara Allasia – e una volta chiuse le stalle è quasi impossibile riaprirle: per costituire un allevamento valido dal punto di vista genealogico servono infatti competenza, passione e investimenti rilevanti, tutti elementi di cui i giovani non dispongono. Per questo è necessario concentrare gli sforzi per evitare che chiudano altri allevamenti”.
Confagricoltura ha chiesto all’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa la convocazione di un incontro “per individuare congiuntamente alle altre organizzazioni della filiera le iniziative da adottare per fronteggiare l’emergenza”.