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Inclusività e partecipazione culturale Prende il via a Torino Museo Fuori!

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Un laboratorio multiculturale per un dialogo tra il museo e la città

18 professionisti, 3 squadre, 2 musei e 9 giorni di ideazione, creazione e progettazione. L’obiettivo: immaginare e realizzare nuovi dispositivi di mediazione culturale e interculturale, che favoriscano l’integrazione sociale.

 

Una maratona creativa alla scoperta dei luoghi della cultura che restituisce le collezioni museali alla cittadinanza per promuovere la partecipazione culturale e l’integrazione civica. È il principio alla base di Museo Fuori! Laboratorio multiculturale per un dialogo tra il museo e la città, evento nato dalla collaborazione tra Generazione PonteMuseomix Italia e BAM! Strategie Culturali nell’ambito del progetto Ritorno al Futuro, sostenuto dal bando CIVICA 2019 della Compagnia di San Paolo.

In programma a Torino dal 16 al 24 ottobre, questo speciale format coinvolgerà 18 partecipanti con diverse competenze (dalla mediazione culturale al content creator, dalla programmazione al design e al making) che, divisi in tre squadre, avranno l’obiettivo di ideare, mettere a punto e presentare al pubblico il “prototipo”, uno strumento mediazione – digitale o fisico – che porti le collezioni museali fuori dalle mura, confrontandosi sui temi proposti dai musei e dalle organizzazioni culturali coinvolte. Il punto di partenza saranno le collezioni di due importanti musei torinesi: il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano e il Museo di Arti Decorative – Fondazione Accorsi-Ometto. I temi su cui lavorare ad esempio proporranno gli oggetti delle collezioni museali come ponti tra culture diverse e faranno riflettere sulla storia dell’uomo, dei luoghi, sulle conquiste e lo sviluppo della società come frutto di una coralità che oggi è importante ricreare.

In manette per falsa identità

Sudamericano arrestato per falsa attestazione

 

La scorsa domenica gli agenti del commissariato San Paolo hanno controllato 4 cittadini sudamericani nei pressi di corso Racconigi. Chiesti loro i documenti, tre ottemperano nell’immediato alla richiesta dei poliziotti, il quarto, dopo un attimo di esitazione, fornisce la patente di guida. Gli operatori notano che i dati anagrafici riportati sono gli stessi indicati sul permesso di soggiorno fornito precedentemente da uno dei 3 stranieri mentre la foto raffigura il soggetto controllato in quel momento. Questi asserisce trattarsi di un errore di stampa dell’ente che ha rilasciato il documento.

L’uomo viene accompagnato presso gli uffici del commissariato per ulteriori accertamenti, dove emergono i reali dati anagrafici, associati a numerosi precedenti di Polizia ed una inottemperanza all’ordine di abbandonare il territorio Nazionale. Scattate le manette per falsa attestazione.

Esercitazione del Corpo Volontario Antincendi Boschivi

Sabato a Casalborgone si è svolta una esercitazione del ‘Distretto 91’ del Corpo Volontario Antincendi Boschivi  con le squadre di Aramengo, Casalborgone, Castagneto Po e Pino Torinese oltre ad quella di Aib Valcerrina Aldo Visco. Obiettivo era quello di approfondire le conoscenze tecniche e di utilizzo delle attrezzature in dotazione al Corpo ed alle squadre.

Massimo Iaretti

Uncem: anche la montagna nel Pnrr

“Non c’è soltanto la questione meridionale a dover incidere sui 230 miliardi di Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.

La montagna e le sperequazioni territoriali devono entrare come condizione, e con riserve finanziarie ad hoc, nei bandi su tutte le componenti del Piano, a partire dalla scuola. Uncem lo ripete da almeno un anno e ci stiamo lavorando in primo luogo con il Ministro Gelmini, impegnata in una legge montagna che dovrà essere un ‘collegato’ alla legge di bilancio 2022. Uncem chiede al Governo di non ignorare le dinamiche territoriali delle Alpi che vedono un forte spopolamento ancora in essere e una desertificazione commerciale pericolosa. Investire bene risorse del Pnrr e della prossima legge di bilancio è decisivo per superare sperequazioni forti. I Sindaci e gli Amministratori locali chiedono al Governo e al Parlamento di intervenire portando a 100 milioni di euro il fondo nazionale per la montagna. Nonché di individuare riserve ad hoc nei bandi delle Missioni e Componenti del Piano. Che si chiama Next Generation EU perché lavora per le nuove generazioni in modo che restino sui territori. Hanno bisogno di opportuni servizi e capacità di sviluppo di imprese, forti anche di una tassazione rivista e peculiare per le aree montane. In questa dinamica di contrasto alle sperequazioni territoriali, non certo solo tra nord e sud, non si dimentichino gli Enti locali, i piccoli Comuni che hanno urgenza di macchine amministrative adeguate per fare progetti e drenare risorse europee. Oggi sono deboli, dopo troppi tagli e in mezzo a troppi vincoli assunzionali. Uncem chiede al Governo ed è pronto a lavorare su un’attuazione del PNRR che consideri tutte le fragilità dei territori, dando agli Appennini la forza di un’area strategica anche per le realtà urbane sulla costa, e alle Alpi la dignità di essere cerniera d’Europa”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Green Pass, Costanzo (AC): Intacca diritto allo studio e al lavoro e non tutela salute

 “Sostenere che il Green Pass sia l’arma migliore per tutelare la salute dei cittadini è come dire che le auto fermeranno il riscaldamento globale.

Il Green Pass è una misura compressiva della libertà dei cittadini”. Lo afferma Jessica Costanzo, deputata de L’Alternativa C’è, presente assieme alla collega Emanuela Corda, al Campus Einaudi di Torino per affiancare studenti e docenti universitari nella protesta contro l’obbligo di Green Pass nei luoghi di lavoro.
“Anche se l’intento fosse quello di salvaguardare l’interesse della collettività – spiega Costanzo – non è una strada percorribile perché non è costituzionalmente valida. Discrimina le persone e intacca i diritti che la nostra Carta garantisce a tutti i cittadini, come quello allo studio e quello al lavoro”.
“Il nostro lavoro di parlamentari – conclude l’esponente de L’Alternativa C’è – è quello di rappresentare il popolo, non di imporre la volontà del Governo. Siamo qui al fianco degli studenti e dei docenti dell’Università di Torino perché nessuno deve essere lasciato indietro, nessuno deve essere discriminato da questa odiosa misura”.

La magia del bianco e nero nelle foto di Solano

Oggi tutti fotografano. Basta poco. Un cellulare e via. Ma c’è chi ancora della fotografia riesce a fare una professione e, prima ancora, una passione.

Vincenzo Solano fotografa per una testata di Torino, città in cui vive, anzi, “che vive”. Oggi ci propone uno scatto, che a parer mio restituisce la “magia” della fotografia, che l’abuso di tecnologia ci ha rubato. In bianco e nero, per esaltare le linee dell’armoniosa geometria dello scatto, gioca sui piani percettivi, prima sensoriali, poi psicologici: il tempo è il vero protagonista di questa fotografia.
L’orologio in cima, a marcare il tempo, è sovrastato da una impalcatura che denota dei lavori in itinere, quasi a segnarne l’ineluttabile eternità fissata in un istante. Le automobili a destra e a sinistra, sembrano essere lo stesso veicolo, che entra ed esce da uno spazio chiuso, circolare, che tanto piacerebbe a chi adora l’effetto Pac Man.
La sfera in primo piano si staglia sulla prospettiva appiattita della parete in cartone, restituendo la suggestione di uno spazio bidimensionale, su cui tutto scorre.  In questo scatto, la terza dimensione non è la profondità, ma il tempo.

Ivo De Blasi

Il Pinocchio della Fondazione TRG al Garybaldi di Settimo

Domenica 17 ottobre alle 16 il Teatro Civico Garybaldi di Settimo Torinese ospiterà “Pinocchio”, una produzione della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, per il penultimo appuntamento con gli spettacoli per famiglie della stagione “Battiti – Dentroefuori” organizzata da Santibriganti Teatro.

Sul palco saliranno Claudio Dughera, Daniel Lascar e Claudia Martore, diretti dalla regia di Luigina Dagostino, che si è anche occupata della riscrittura drammaturgica. La storia è quella di Pinocchio, il burattino ribelle, simpatico, impertinente e ingenuo che vuole fuggire dalla condizione di diversità per diventare una persona vera. Lo spettacolo accompagna gli spettatori tra gli innumerevoli episodi del romanzo di Collodi. Accanto a quelli più noti che tutti si aspettano di vedere, sono stati affiancati altri meno noti, in cui il protagonista si troverà a vivere un mondo che per lui è tutto da scoprire e da interpretare. Un’allegoria della società moderna, dove emerge il contrasto tra razionalità e istinto, fame e benessere, generosità e ricerca del profitto personale. Ma anche la complessità del mondo infantile, così come quella di un mondo adulto che non sempre ascolta e guarda davvero all’essenza delle cose. Non solo una storia per bambini, perché Pinocchio è in ognuno di noi.

Per consentire il distanziamento tra il pubblico, il numero di posti disponibili sarà limitato. Per questo motivo è caldamente consigliato prenotare il proprio posto chiamando lo 011-645740 o pre-acquistarlo online sul sito www.ticket.it.

 

Domenica 17 ottobre ore 16.00

“Pinocchio”

con Claudio Dughera, Daniel Lascar, Claudia Martore

drammaturgia e regia Luigina Dagostino

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani

Un premio per due nuovi campioni pragelatesi

“Pragelato ha premiato i suoi campioni. Ieri pomeriggio presso il Centro Fondo del paese olimpico sono stati premiati due ragazzi, due giovani promesse che sono cresciuti agonisticamente sugli impianti  della comunità pragelatese. Una iniziativa che ha voluto premiare chi si è particolarmente distinto nella stagione agonistica 2020/2021.

Si tratta di Beatrice Laurent, 16 anni, iscritta allo Sci Nordico di Pragelato che ha ottenuto grandi risultati a livello nazionale e Lorenzo Cuzzupè, di appena 14 anni, appartenente allo Sci Club Equipe Pragelato che hanno raggiunto il podio più alto nelle gare FISI nazionali.

Erano presenti all’incontro a Pragelato, oltre a molte autorità politiche ed amministrative locali e regionali, anche moltissimi atleti con le rispettive famiglie. Una iniziativa, comunque sia, che premia lo sforzo organizzativo dei rispettivi Sci Club da un lato e le straordinarie potenzialità dei giovani atleti locali dall’altro. In ultimo, ma non per ordine di importanza, vanno ringraziati i gestori del Centro Olimpico del Fondo e del ristorante Slunch Bucaneve oltre alla Pro Loco per l’impegno e la collaborazione manifestati anche in questa occasione. E Pragelato si conferma, ancora una volta, come una capitale dello sci di fondo a livello nazionale ed europeo. E la conferma arriva anche dalle prossime Universiadi che vedranno proprio Pragelato come uno dei paesi più importanti per questa competizione agonistica”. Così commenta Mauro Maurino, Vice Sindaco di Pragelato.

Furto di volanti d’auto Arrestati tre giovani

Nella notte di mercoledì, intorno alle 4.30, gli agenti della Squadra Volante intervengono in corso Cosenza per la segnalazione di un furto in atto su un’auto. Il richiedente segnala l’auto con la quale i ladri sono fuggiti. I poliziotti intercettano e fermano il veicolo con tre a persone a bordo all’incrocio con corso Giambone. Nel corso della perquisizione gli agenti trovano nel bagagliaio due volanti di autovetture della stessa casa automobilistica di quella oggetto del furto segnalato. Uno dei due, infatti, apparteneva proprio all’auto depredata. Gli agenti appureranno poi che il secondo volante era stato razziato da un’auto in sosta in corso Trapani.

Nel corso delle ricerche, i poliziotti verificano anche che una terza auto della stessa marca era stata razziata nella notte in via Ventimiglia del suo sterzo. In questo caso il volante era stato trovato nascosto in una siepe della via. Tutta la refurtiva rinvenuta è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.

Le tre persone fermate, due cittadini rumeni e un albanese, di età compresa tra i 18 e i 20 anni, sono stati arrestati per furto in concorso e denunciati in stato di libertà per ricettazione.

Commercialisti, crescono iscritti e praticanti

Rapporto 2021 del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti 

 

  • A livello geografico maggior dinamismo nella crescita degli iscritti negli Ordini settentrionali, in special modo nel Nordovest che rileva il +1%. In pole position la Lombardia con il +1,5% che si traduce in +299 iscritti pari al 57% dell’incremento totale 

 

  • Situazione inversa geograficamente sul fronte del reddito medio: nel 2020 cresce a Sud (+4,5%), mentre cala a Nord (-0,3%), sebbene il primo equivalga sostanzialmente al 40,2% delle regioni settentrionali. Il divario a livello regionale è massimo tra Calabria (27.102) e Trentino Alto Adige (113.842): il reddito medio del Trentino è 4,2 volte quello della Calabria 

 

 

Aumenta il tasso della crescita di iscrizioni (+0,4%) spinto dagli Ordini del Nord (+0,9%) ma è nel Sud che cresce maggiormente il reddito medio (+4,5%). Questa la fotografia dei commercialisti italiani scattata dal Rapporto 2021 sulla professione, del Consiglio e della Fondazione Nazionale della Categoria, illustrato oggi nell’ambito di un convegno nazionale tenutosi al Palazzo dei Congressi a Roma

Lo studio evidenzia come l’anno scorso si sia registrata un’inversione di tendenza nella dinamica degli iscritti all’Albo e in quella degli iscritti al Registro praticanti. Nel primo caso, infatti, il tasso di crescita annuale, sceso nel 2019 a +0,1%, nel 2020 è risalito a +0,4% pari a 523 unità rispetto all’anno precedente, mentre nel secondo caso, dopo un lungo periodo di continue flessioni, si rileva un incremento pari a +4,3% equivalente a 532 unità, facendo segnare una netta discontinuità.  In tredici anni gli iscritti all’Albo sono aumentati di 11.799 unità, +11% sul 2007. Nello stesso periodo, la popolazione italiana è diminuita dello 0,6%, mentre l’occupazione è diminuita del 4,1% e le imprese attive sono aumentate del 2,3%. Ciò ha determinato un calo significativo del rapporto tra la popolazione e gli iscritti, passato in undici anni da 555 a 497 e del rapporto tra le imprese attive e gli iscritti che nello stesso periodo è passato da 50 a 43.

 

A livello geografico maggior dinamismo nella crescita degli iscritti negli Ordini territoriali del Nord Italia, in special modo nel Nordovest che rileva il +1% contro lo 0,7% del Nordest. Al Nord, in pole position è la Lombardia con il +1,5% che si traduce in +299 iscritti pari al 57% della crescita totale. Nel Sud invece, dopo il -0,5% dello scorso anno, gli iscritti riprendono a salire seppure ad un tasso minimo: +0,1%. In particolare, nelle Isole l’incremento è nullo, mentre nelle regioni dell’Italia meridionale si registra un aumento dello 0,1%. Da segnalare, in particolare, il -0,4% della Puglia con un calo di 35 iscritti, mentre il Molise, con una riduzione di 17 iscritti, fa registrare il -3,4%.

 

Maggiori quote rosa negli Ordini del Nord, in particolare nel Nord-est si raggiunge il 36,8% con una punta del 41,5% in Emilia-Romagna, mentre nel Sud vi è una flessione per assestarsi al 30,2% con il valore più basso in Campania (26,3%). Analogamente, anche per i giovani, nel Nord, si registrano livelli più elevati (20,4%) rispetto al Sud (15,9%). Da segnalare come la quota di donne continui ad aumentare di anno in anno (+0,2%), mentre quella dei giovani tende a diminuire progressivamente.

 

La crescita dei praticanti è stata particolarmente elevata nel Centro con il +9,9%, molto più bassa invece nel Sud con il +0,9%. Nelle Isole, invece, gli iscritti al Registro dei praticanti sono diminuiti del 5,8%. La crescita al Nord è pari al 4,7% con un ritmo più sostenuto nel Nordest (+7,9%) rispetto al Nordovest (+3%).

Per quanto riguarda Il reddito professionale netto medio, nel 2020 continua ad aumentare anche se a un ritmo decisamente più lento rispetto al 2019. Il tasso di crescita annuale passa, infatti, dal +2,6% al +0,5% e il valore medio sale a 61.237 euro superando in tal modo il livello del 2009 (61.138 euro). Il reddito mediano, invece, cresce, del 2,3% portandosi a 35.255 euro pari al 57,6% di quello medio e recuperando terreno, quindi, rispetto al 56,5% di un anno prima. Il reddito medio cresce a Sud (+4,5%), mentre cala a Nord (-0,3%), sebbene il primo equivalga sostanzialmente al 40,2% delle regioni settentrionali. Il divario a livello regionale è massimo tra Calabria (27.102) e Trentino Alto Adige (113.842): il reddito medio del Trentino è 4,2 volte quello della Calabria.