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Derby: Juve e Toro insieme per la ricerca di Candiolo

In occasione del “Derby della Mole” sono state realizzate due edizioni limitate di “TOH”, l’opera di Nicola Russo che richiama i celebri torèt, con i colori delle squadre per sostenere la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Sport, arte e ricerca insieme per raggiungere nuovi importanti traguardi.

  

 Il gol, questa volta, Juventus e Torino vogliono segnarlo insieme a favore della ricerca sul cancro. E con loro l’artista Nicola Russo, che per celebrare le squadre in occasione della stracittadina del prossimo 18 febbraio, ha realizzato due edizioni limitate, una bianconera e una granata, del suo ormai celebre “TOH” – la statuetta che si ispira ai torèt, storiche fontane di Torino – che vuole essere simbolo di rinascita, di coraggio e soprattutto di inclusività.

Valori che da sempre contraddistinguono anche la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, che ha sposato il progetto e ne è stata partner fin dalla sua nascita, permettendo così di destinare importanti risorse all’Istituto di Candiolo-IRCCS e di sensibilizzare sempre più persone su una tematica oggi più che mai attuale come la ricerca.

 

I “TOH” dedicati al derby saranno realizzati in 100 pezzi per ogni squadra, e sarà possibile acquistarli nello store torinese della Rinascente o ordinarli direttamente sul sito della Fondazione (www.fprconlus.it) a fronte di una donazione di 350 euro a partire da martedì 15 febbraio.

La cifra raccolta, escluse le spese di produzione, sarà interamente devoluta alla Fondazione.

Due “TOH” più grandi, uno bianconero e uno granata autografati dai giocatori delle due squadre, saranno successivamente messi all’asta e contribuiranno alla raccolta fondi.

 

Per Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, “il derby è da sempre una delle sfide più affascinanti, ma le partite questa volta saranno due. Oltre a quella in campo, Juventus e Torino hanno deciso di giocare insieme per qualcosa di molto importante, la ricerca sul cancro. Tutti, tifosi e non, possiamo fare qualcosa e fornire un aiuto concreto al lavoro delle oltre 600 persone tra medici, ricercatori, infermieri e tecnici che ogni giorno si impegnano con umanità e dedizione all’Istituto di Candiolo-IRCCS. Grazie, quindi, alle due società che hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa e all’artista Nicola Russo che ha realizzato una serie limitata di TOH per questa speciale occasione… E che vinca la Ricerca!”.

 

Giorgio Chiellini, capitano della Juventus: “”Quando indossiamo la maglia bianconera scendiamo in campo con il massimo impegno, consapevoli di rappresentare un esempio dentro e fuori dal terreno di gioco. Il derby di venerdì sera contro i nostri rivali cittadini ci vedrà avversari nell’arco della gara, ma fianco a fianco a favore della ricerca sul cancro. E’ bello che la sana rivalità e competizione in campo possano sfociare in una condivisione di intenti quando ci sono iniziative come questa. Uno spirito ben rappresentato da TOH, simbolo non solo di Torino ma anche dei valori che condividiamo nella nostra quotidianità“.

Andrea Belotti, capitano del Torino: Venerdì sera saremo avversari sul terreno di gioco, orgogliosamente impegnati a esaltare i nostri colori. Poi, dopo il derby, ci sarà un’altra partita da vincere. Molto più lunga, molto più difficile: quella contro il cancro. Un nemico che sino a pochi anni fa pareva imbattibile e che oggi, invece, grazie alla scienza, si riesce a combattere e spesso a sconfiggere. Il torèt, simbolo di questa splendida città, diventa l’emblema della solidarietà. E’ l’unione che fa la forza: sostenere la Ricerca consente di puntare a obiettivi sempre più ambiziosi. Pensando alla fontanella, la goccia perfora la pietra: con il contributo di tutti, con costanza e tanto lavoro, si potranno raggiungere traguardi oggi impossibili”.

“Questa iniziativa vede il TOH come legame tra lo sport e la città, una Torino che con coraggio vuole rinascere per costruire un futuro fatto di inclusione. Oggi si schiera al fianco delle due squadre della sua città per uno scopo più alto, aiutare la ricerca sul cancro grazie al grande lavoro che ogni giorno viene svolto da tutte le persone di Candiolo.” Afferma l’artista Nicola Russo.

 

“TOH” è un’opera geneticamente POP, riconoscibile da tutti, che arriva a tutti. Il manifesto della nuova Torino che reagisce, che si espone per rinascere. Rinascita non è soltanto una parola, per questo è stato scelto di dare una funzione sociale a questo progetto artistico, ed è stato voluto  fortemente che tutta la filiera produttiva di ogni aspetto di questo progetto fosse piemontese. In questo modo la ricaduta  economico-sociale della rinascita di cui il progetto si fa portavoce si concretizza sul territorio.

 

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è stata costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti oncologici le migliori risorse umane e tecnologiche.

L’Istituto di Candiolo è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centro di rilievo internazionale. L’ Istituto di Candiolo è anche l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali.  A Candiolo lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori italiani e internazionali, infermieri, personale amministrativo e tecnici.

La Fondazione ha previsto per i prossimi anni un importante piano di sviluppo che permetterà all’Istituto di crescere ulteriormente, dotandosi così di nuovi spazi da mettere a disposizione di medici, ricercatori e, soprattutto, dei pazienti e delle persone a loro vicine. L’obiettivo è di curare sempre più persone e sempre meglio.

Magliano: “Protestare è un diritto. Ma la violenza è inaccettabile”

Se protestare è sempre un diritto, commettere atti di violenza non solo è sempre inaccettabile, ma finisce per oscurare le ragioni stesse – sociali e politiche – di una manifestazione. Oggi siamo a commentare atti vandalici commessi per le strade di Torino, il tentativo di irruzione nella sede di Confindustria e il fatto che Agenti delle Forze dell’Ordine siano finiti in ospedale: solidarietà assoluta nei loro confronti e delle loro famiglie, ferma condanna per tutti gli atti di violenza, auspicio che i loro autori siano presto individuati e sanzionati. Rifiutiamo di accettare che sia questo il modo di manifestare.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Protesta studenti Torino, Forza Italia: violenza modo peggiore per sollevare questioni

Solidarietá a forze dell’ordine

“Quanto avvenuto a Torino durante le proteste studentesche, in particolare l’assalto tentato a Confindustria, è di una gravitá assoluta. La violenza è il modo peggiore per sollevare questioni spinose, non si puó peró tralasciare che da decenni in Italia e in particolare a Torino ci siano gruppi di facinorosi, delinquenti seriali, balordi che usano come ‘scudo’ battaglie, a volte anche parzialmente condivisibili, per dare sfogo ai loro più bassi istinti che tutto hanno, tranne lo scopo di migliore la societá. L’assalto a Confindustria e la ricerca di scontri con le forze dell’ordine sono la testimonianza della regia politico ideologica che vi sta dietro e che dovrebbe essere sradicata all’origine assicurando alla giustizia i colpevoli. Piena solidarietà alle forze dell’ordine senza se e senza ma, come invece fatto da altri partiti nei giorni scorsi, troppo spesso conniventi con certe frange eversive. Infine una considerazione di contenuto: l’alternanza scuola lavoro non puó essere messa in dubbio. Esistono delle leggi che tutelano i lavoratori studenti in stage o in alternanza-scuola lavoro o in percorsi di apprendistato, sarebbe sufficiente farle applicarle e soprattutto controllare che vengano correttamente seguite. Sono leggi estremamente puntuali, lo Stato faccia la sua parte e controlli insieme alle scuole, agenzie formative e a chi aderisce a questi percorsi che tutto sia in regola. Sicuramente non puó essere messo oggi in discussione una azione che ci avvicina alla Germania con il sistema duale. Giusto il cordoglio, giusto sollevare la questione su maggiori controlli e perfezionare i meccanismi, no alla messa in discussione pretestuosa di un sistema che funziona in altri Paesi. Proviamo profondo cordoglio per la giovane vita persa sul posto di lavoro mentre era in stage, ma non esistono morti di seria a e b, tutte le morti sul lavoro hanno pari dignità e gravitá e vanno messe in campo azioni adeguate per fronteggiarle, ma non con più leggi bensì con più controlli e azioni di prevenzione”. Ad affermarlo in una nota il coordinatore cittadino di Forza Italia Torino Marco Fontana il coordinatore provinciale azzurro Roberto Rosso e il coordinatore cittadino dei Giovani di Forza Italia Marco Gitto.  

Agenti e carabinieri feriti, il Siulp: “Chi giustificherà gli ‘studenti’”?

Riceviamo e pubblichiamo un intervento  del Segretario Generale del Siulp di Torino Eugenio Bravo.

Il risultato della manifestazione degli “studenti” di Torino,  consiste in 7 feriti dei carabinieri tra cui un ufficiale e un Commissario Capo di polizia colpito in un occhio, oltre  alla pioggia di uova marce e slogan all’indirizzo

delle forze dell’ordine. Questa è la legittima manifestazione pacifica degli studenti e la grande volontà di dialogo degli stessi.

Dopo aver subito negli ultimi giorni duri attacchi, contestazioni e aspre critiche da un parterre di esponenti politici, luminari e filosofi circa la degenerazione e le condotte violente delle forze dell’ordine, adesso ci aspettiamo che questi illustri signori spendano un po del loro tempo esprimendo insieme a noi la solidarietà alle forze dell’ordine e denunciando  senza se e senza ma le violenze perpetrate da questi “studenti”, che hanno dimenticato il senso del rispetto per lo Stato e per chi lo rappresenta. 

Forse qualche esponente politico riuscirà’ anche questa volta a giustificare queste ennesime violenze contro le forze dell’ordine. 

La polizia di Stato, è ormai nella storia del nostro Paese, ha avuto un processo di democratizzazione e di avanzamento culturale dove il senso dello Stato e il rispetto per le libertà sono un dato incontrovertibile, che ben lungi dalle aspre critiche dei giorni scorsi.

Se invece qualcuno crede che le forze dell’ordine possano diventare il cuscinetto su cui ammortizzare tutti i mali della società mietendo quotidianamente vittime nelle loro fila, si troverà di fronte il Siulp di Torino che non si rassegnerà minimamente a sacrificare i colleghi in nome di una pseudo morale. 

Se poi si ritiene che le manifestazioni debbano avere libero sfogo a prescindere dalle controindicazioni previste dalle autorità, è sufficiente rinunciare alla presenza delle forze dell’ordine e lasciare che i manifestanti agiscano come meglio ritengono nel nome di una singolare libertà. 

Sembra incredibile ma qualcuno riesce solo a vedere i manganelli che si alzano ma non riesce a intravedere, forse perché non lo vuole, le mazzate inferte con le aste di bandiera sulle forze dell’ordine da parte dei manifestanti, cercando di colpire la testa dei poliziotti con la punta delle aste, come si vede chiaramente in alcuni video che girano in rete.

(foto archivio)

Hockey: IHL Division 1, playoff al via per Valpellice e Real Torino

It’s playoff time. Comincia ufficialmente nella giornata di sabato, con gara-1 dei quarti di finale, il periodo decisivo della stagione in Italian Hockey League – Division 1. Il derby piemontese vinto con il punteggio di 5-0 dall’Hc Valpellice ai danni dell’Hc Real Torino, poi superato anche da Cadore nell’ultimo recupero in programma, ha infatti chiuso la fase regolare del campionato.

I biancorossi hanno preceduto tutte le rivali, chiudendo al primo posto in classifica con un punto di margine su Bolzano/Trento e sei su Piné. La formazione valligiana, di conseguenza, incrocerà ora l’ottava forza del lotto, ovvero la seconda piazzata nel Qualification Round: si tratta del Val Venosta, sabato sera ospite a Torre Pellice con ingaggio iniziale alle ore 20:30. Quarto posto, invece, per il Real Torino, che nella serie al meglio delle tre sfide incontrerà proprio il Cadore. Vantaggio del fattore campo anche per i sabaudi, nella medesima serata impegnati al PalaTazzoli alle 19:30 per gara-1. Bolzano/Trento-Feltreghiaccio e Pinè-Milano Bears le restanti sfide a completare il tabellone.

Montaruli (Fdi): Lamorgese distingua studenti da facinorosi

“Centri sociali che assaltano palazzi e forze dell’ordine messe dietro i cancelli: questo il risultato di un Ministro che ha scaricato la responsabilità sugli agenti e che non distingue studenti da facinorosi, limitando vergognosamente i primi e mettendo i tappeti rossi ai secondi anziché isolarli e fermarli”. Così, in una nota, Augusta MONTARULI, deputato torinese di Fratelli d’Italia. “Gli esponenti dei centri sociali che provano a prendere le fila delle manifestazioni studentesche per destabilizzarle non andavano invitati ai tavoli del dialogo ma semmai sgomberati dagli stabili comunali. Askatasuna è ancora lì. Questa situazione inaccettabile, che deriva solo da responsabilità politiche del Ministro ed anche dalle sue parole gli scorsi giorni in Aula, dimostra ancora una volta l’inadeguatezza di Lamorgese. Si dimetta”, conclude Montaruli.

Francesco sceglie Repole: per Torino un arcivescovo giovane

Sarà don Roberto Repole il nuovo arcivescovo di Torino nell’avvicendamento  con monsignor Cesare Nosiglia.

Papa Bergoglio ha scelto il teologo torinese: la notizia ufficiale domani a mezzogiorno. Don Repole, professore universitario, è direttore della Facoltà teologica di Torino e presidente dei teologi italiani. È “bergogliano” ma un outsider, infatti il suo nome non circolava e poi è arrivata la sorpresa. Anche per l’età: sarà un arcivescovo giovane, di soli 54 anni.

Open day informativo per i vaccini ai bambini

Domani,sabato 19 febbraio, su tutto il territorio piemontese le famiglie con bambini tra 5 e 11 anni avranno un’occasione per avere notizie dettagliate sui vaccini pediatrici grazie all’Open day informativo promosso dalla Regione.

I genitori potranno recarsi ad accesso diretto senza prenotazione in 16 ospedali o centri vaccinali (Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Verduno, Novara, Borgomanero, Torino. Ciriè, Chivasso, Ivrea, Moncalieri, Pinerolo, Rivoli, Verbania e Vercelli, l’elenco è allegato con indirizzi e orari ed è pubblicato anche sul sito della Regione), dove verranno accolti da pediatri ed esperti in grado di fornire tutte le informazioni sulla vaccinazione per i più piccoli e rispondere alle loro domande. Sarà possibile contestualmente anche vaccinare i propri bambini.

Per sensibilizzare le famiglie sull’importanza della vaccinazione pediatrica la Regione Piemonte ha anche realizzato, con la collaborazione dei pediatri di Fimp, Cipe e Simpef e degli esperti dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, un volantino (in allegato) con le risposte alle domande più frequenti che i genitori si pongono sull’argomento.

La Regione Piemonte, inoltre, ha deciso di inviare una lettera alle famiglie piemontesi per invitare i genitori a vaccinare i propri figli, sensibilizzandoli sui rischi della malattia da Covid anche per i bambini e fornendo le principali informazioni sul vaccino che possano aiutare nella libera scelta di vaccinare i più piccoli. Nella lettera si ricorda che per vaccinare i propri bambini basta manifestare l’adesione sul portale www.IlPiemontetivaccina.it, in modo da ricevere l’sms con data e ora dell’appuntamento.

“Sono iniziative – evidenziano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – che abbiamo voluto intraprendere per sensibilizzare i genitori che non lo hanno ancora fatto sull’estrema importanza che riveste la vaccinazione dei propri figli”.

“Questi due anni di pandemia hanno dimostrato che il Covid colpisce anche in età pediatrica in forme più o meno forti a seconda dei casi e di pregresse condizioni di salute – dichiara la professoressa Franca Fagioli, direttore del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino “Regina Margherita” e direttore dell’Oncoematologia pediatrica della Città della Salute di Torino -. Per questo motivo è indispensabile vaccinare i nostri bambini, perché è stato dimostrato che il vaccino è sicuro ed è l’unica arma per combattere il Covid”.

“Vaccinare il proprio figlio è un gesto d’amore, il non farlo un’occasione persa – sottolineano i medici pediatri piemontesi attraverso la voce di Domenico Careddu della Fimp, Gabriella Marostica del Cipe e Vincenzo Roffredo del Simpef -. Protegge i vostri bambini ed i loro contatti e permette loro di ritornare ad una vita normale. Noi siamo a disposizione delle famiglie per fornire tutte le informazioni che possano chiarire i loro dubbi e le loro domande. Perché il vaccino anti Covid-19 – concludono i pediatri – se lo conosci…non lo eviti”.

Anche nell’età infantile, infatti, l’infezione da SARS-COV-2 può comportare rischi importanti per la salute dei nostri figli: 6 bambini su 1.000 hanno bisogno di cure in ospedale e per 1 su 7.000 è necessario il ricovero in terapia intensiva. Non è possibile escludere la comparsa di complicazioni neanche in casi asintomatici, nei quali può manifestarsi la sindrome infiammatoria multisistemica, una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi e che può risultare particolarmente aggressiva.

Sulla platea complessiva di 247.000 bambini dai 5 agli 11 anni residenti in Piemonte, 43.000 sono immunizzati naturalmente perché hanno avuto il Covid negli ultimi 6 mesi. Sono quindi 204.000 i 5-11enni attualmente vaccinabili. Al momento hanno aderito in 89.000, e di questi 71.000 hanno già ricevuto la prima dose (circa l’80% degli aderenti) e oltre 45.000 hanno completato il ciclo vaccinale (oltre metà degli aderenti). Tutti gli aderenti nella fascia 5-11 anni hanno già la convocazione.
Nel caso di bambini o ragazzi in isolamento o quarantena che in questi giorni non possono presentarsi agli appuntamenti previsti, la Regione riprogramma la somministrazione del vaccino immediatamente dopo l’uscita dal provvedimento contumaciale.

Open day informativo per i vaccini ai bambini

Domani,sabato 19 febbraio, su tutto il territorio piemontese le famiglie con bambini tra 5 e 11 anni avranno un’occasione per avere notizie dettagliate sui vaccini pediatrici grazie all’Open day informativo promosso dalla Regione.

I genitori potranno recarsi ad accesso diretto senza prenotazione in 16 ospedali o centri vaccinali (Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Verduno, Novara, Borgomanero, Torino. Ciriè, Chivasso, Ivrea, Moncalieri, Pinerolo, Rivoli, Verbania e Vercelli, l’elenco è allegato con indirizzi e orari ed è pubblicato anche sul sito della Regione), dove verranno accolti da pediatri ed esperti in grado di fornire tutte le informazioni sulla vaccinazione per i più piccoli e rispondere alle loro domande. Sarà possibile contestualmente anche vaccinare i propri bambini.

Per sensibilizzare le famiglie sull’importanza della vaccinazione pediatrica la Regione Piemonte ha anche realizzato, con la collaborazione dei pediatri di Fimp, Cipe e Simpef e degli esperti dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, un volantino (in allegato) con le risposte alle domande più frequenti che i genitori si pongono sull’argomento.

La Regione Piemonte, inoltre, ha deciso di inviare una lettera alle famiglie piemontesi per invitare i genitori a vaccinare i propri figli, sensibilizzandoli sui rischi della malattia da Covid anche per i bambini e fornendo le principali informazioni sul vaccino che possano aiutare nella libera scelta di vaccinare i più piccoli. Nella lettera si ricorda che per vaccinare i propri bambini basta manifestare l’adesione sul portale www.IlPiemontetivaccina.it, in modo da ricevere l’sms con data e ora dell’appuntamento.

“Sono iniziative – evidenziano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – che abbiamo voluto intraprendere per sensibilizzare i genitori che non lo hanno ancora fatto sull’estrema importanza che riveste la vaccinazione dei propri figli”.

“Questi due anni di pandemia hanno dimostrato che il Covid colpisce anche in età pediatrica in forme più o meno forti a seconda dei casi e di pregresse condizioni di salute – dichiara la professoressa Franca Fagioli, direttore del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino “Regina Margherita” e direttore dell’Oncoematologia pediatrica della Città della Salute di Torino -. Per questo motivo è indispensabile vaccinare i nostri bambini, perché è stato dimostrato che il vaccino è sicuro ed è l’unica arma per combattere il Covid”.

“Vaccinare il proprio figlio è un gesto d’amore, il non farlo un’occasione persa – sottolineano i medici pediatri piemontesi attraverso la voce di Domenico Careddu della Fimp, Gabriella Marostica del Cipe e Vincenzo Roffredo del Simpef -. Protegge i vostri bambini ed i loro contatti e permette loro di ritornare ad una vita normale. Noi siamo a disposizione delle famiglie per fornire tutte le informazioni che possano chiarire i loro dubbi e le loro domande. Perché il vaccino anti Covid-19 – concludono i pediatri – se lo conosci…non lo eviti”.

Anche nell’età infantile, infatti, l’infezione da SARS-COV-2 può comportare rischi importanti per la salute dei nostri figli: 6 bambini su 1.000 hanno bisogno di cure in ospedale e per 1 su 7.000 è necessario il ricovero in terapia intensiva. Non è possibile escludere la comparsa di complicazioni neanche in casi asintomatici, nei quali può manifestarsi la sindrome infiammatoria multisistemica, una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi e che può risultare particolarmente aggressiva.

Sulla platea complessiva di 247.000 bambini dai 5 agli 11 anni residenti in Piemonte, 43.000 sono immunizzati naturalmente perché hanno avuto il Covid negli ultimi 6 mesi. Sono quindi 204.000 i 5-11enni attualmente vaccinabili. Al momento hanno aderito in 89.000, e di questi 71.000 hanno già ricevuto la prima dose (circa l’80% degli aderenti) e oltre 45.000 hanno completato il ciclo vaccinale (oltre metà degli aderenti). Tutti gli aderenti nella fascia 5-11 anni hanno già la convocazione.
Nel caso di bambini o ragazzi in isolamento o quarantena che in questi giorni non possono presentarsi agli appuntamenti previsti, la Regione riprogramma la somministrazione del vaccino immediatamente dopo l’uscita dal provvedimento contumaciale.

Lotto, a Venaria Reale quaterna da 216.600 euro. La terza vincita più alta in Italia

Venaria Reale e il gioco del Lotto sembrano avere un rapporto speciale.

La Reggia di Venaria Reale fu infatti restaurata grazie anche ai proventi del gioco del Lotto.

E nell’ultimo concorso questo rapporto speciale è stato confermato dalla vincita più alta nell’estrazione in questione. Un fortunato giocatore – rende noto l’agenzia di stampa specializzata Agimeg -, con una puntata di appena 4 euro, ha infatti centrato la quaterna 2-20-44-78 sulla ruota di Torino. La vincita è stata di 216.600 euro, la terza più alta dell’anno.

Il 10eLotto, invece premia Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena, con un ‘9’ da 50mila euro euro. Da inizio anno Lotto e 10eLotto hanno già distribuito premi per un totale di oltre 645 milioni di euro.