ilTorinese

“Storytelling di volontariato”, storie di umanità

Volontariato e umanità emergono nel volume  a cura di Marco Bani ( Vol.To Torino) e Stefania Iacono (Cesvol Umbria)

Volontariato e umanità costituiscono un binomio inscindibile. A riprova della stretta connessione di questi due aspetti, riflesso uno dell’altro, è sicuramente il volume pubblicato nel 2019 nella collana “Incontri” dal titolo “Storytelling di volontariato”, e presentato al Salone del Libro, che racchiude testimonianze preziose raccolte da Marco Bani ( membro del Consiglio direttivo del Centro Servizi per il Volontariato di Torino Vol.To, con delega alla Comunicazione) e da Stefania Iacono ( dipendente del Centro Servizi per il Volontariato di Perugia CESVOL).
L’incontro tra queste due realtà è avvenuto per caso nel 2018 al Salone Internazionale del Libro di Torino durante la presentazione della collana “I quaderni del Volontariato” che il Cesvol Perugia già editava dal lontano 2006.
“È nata una sfida – spiega Marco Bani – rivolta a far conoscere a più persone possibili il mondo del volontariato, in quanto ancora si sa troppo poco delle mille opere che compiono persone di buona volontà quali sono i volontari.
L’aspetto fondamentale del volontariato consiste, infatti, proprio nella dedizione, nella dolcezza e nella gratuità con cui le persone dedicano il loro tempo, che diventa prezioso per i soggetti più bisognosi, ben coscienti che il dono di sé rivolto agli altri rappresenta un arricchimento per la propria vita”.
“In questo volume – aggiunge il consigliere Marco Bani – è stato chiesto ai volontari di raccontare la propria esperienza e le motivazioni che li hanno spinti a intraprendere questo cammino, le difficoltà e le gioie legate a questa esperienza umanamente molto arricchente.
Esistono alcune parole chiave che contraddistinguono l’anima del volontariato, il non rendere mai il dolore “egoistico”, fine a se stesso, chiuso dentro ognuno di noi, quanto piuttosto il considerarlo come un’esperienza da condividere, perché solo nella condivisione può essere alleggerito e diventare più comprensibile.
Amore, accoglienza, gioia, speranza e dono sono alcuni dei termini intorno ai quali ruota l’esperienza del volontariato, che può essere inteso come una missione che arricchisce umanamente i volontari e coloro che da loro sono aiutati, ma richiede nel contempo preparazione, serietà e consapevolezza dell’impegno preso”.
Sono tante le storie di volontariato che trovano spazio nella narrazione di questo volume davvero unico. Nessuna risulta più importante di un’altra, tutte sono egualmente preziose, come quella delle volontarie dell’Associazione Cuore di Maglia, rappresentate da nonne, mamme e donne che amano sferruzzare piccoli e morbidi lavori per le minuscole creature che riposano nelle culle termiche nei reparti di Terapia Intensiva neonatale; altre storie sono quelle delle volontarie del CISOM di Perugia, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, che opera per portare soccorso alle persone in stato di necessità, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, e quelle dei volontari impegnati nella sensibilizzazione e nel sostegno ai bambini e ragazzi con disturbi specifici nell’apprendimento e alle loro famiglie.
Spesso le storie dei volontari si tramutano da dono in restituzione, come nel caso della donna ammalatasi di tumore in giovane età, che è stata invitata a entrare a far parte di un’associazione di donne che condividono insieme gioie e dolori all’interno dell’Associazione stessa, dimostrando che dalla propria precarietà e da simili momenti di difficoltà può scaturire una grande ricchezza.

Mara Martellotta

Lievita il costo del pane. Anche le imprese del Piemonte in sofferenza

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Difficoltà per l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Persino produrre pane diventa insostenibile. Cosa siamo diventati?”.

 In Piemonte sono circa 1.800 le attività di panificazione che quotidianamente sfornano quintali di prodotto.

 

 

Lievita il costo del pane a causa del prezzo di produzione, dovuto ai rincari generalizzati di materie prime, energia e gas oltre che di farina e cereali.

Per questo se biove, rosette, baguette, pane a cassetta, senza dimenticare il pane ai cinque cereali o quello con le olive, costano sempre di più la colpa non è dei panificatori ma dell’esplosione dei costi.

 

L’allarme arriva dalle imprese dell’arte bianca di Confartigianato Imprese Piemonte, un settore ormai da molti anni messo sotto pressione dalla concorrenza dei semilavorati e dalle grandi produzioni per iper e supermercati.

 

Le nostre realtà della panificazione – evidenzia Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – sono preoccupate per la crescita dei prezzi di gas, energia, materie prime e materiali di imballaggio già in atto da alcuni mesi.  Dai calcoli effettuati da Confartigianato, rispetto al 2021, un molino che utilizza quasi 1,5 milioni di kWh/anno, potrebbe subire un aumento anche del 220%, passando da 131 a 420 mila euro di costi mentre un panificio, con un consumo medio di 150mila kwh, potrebbe subire un aumento anche del 145%, passando da quasi 21mila a oltre 51mila euro. Inoltre confrontando le fatture di acquisto di questo inizio anno con quelle dell’anno scorso, si nota come in media le farine di grano tenero per panificazione siano cresciute del 25% mentre la semola di grano duro del 60%”.

 

In Piemonte sono circa 1.800 le attività di panificazione che quotidianamente sfornano quintali di prodotto.

 

Divisi tra produzione e vendita, in ogni periodo dell’anno rappresentano una importante figura di riferimento per tutti i consumatori: la notte lavorando nei laboratori e la mattina vendendo il pane nei punti vendita.

 

Gli aumenti dei costi energetici aggiunti a quelli del grano e delle materie prime, però, solo in minima parte hanno determinato rincari sui prodotti al consumo che hanno continuano a registrare variazioni dei prezzi inferiori all’inflazione media e in linea all’inflazione alimentare.

 

“Le imprese – continua Felici non riuscendo ad assorbire i rincari, per coprire almeno il costo di produzione, sono costrette a intervenire sui prezzi del prodotto finito. Praticamente non avendo nessun margine, rischiano di soccombere”.

 

“Il settore non sa fin quando potrà resistere senza interventi di sostegno – conclude Felici – perché è difficilissimo recuperare tali costi essendo elevati e non ristorati. O le istituzioni danno un segnale con interventi di calmierazione e sgravi o molte aziende della panificazione rischiano di chiudere definitivamente e, come al solito, a prosperare sarà la grande distribuzione col suo ‘prodotto’ sfornato in quattro e quattr’otto”.

Dada c: la rinascita della stoffa si evolve in vibrazioni tonali

Informazione promozionale

In mostra dall’8 al 19  Marzo 2022 presso la Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia in Corso Inghilterra n.51 a Torino.


La Mostra personale dell’artista Dada c  intitolata “La rinascita della stoffa si evolve in vibrazioni tonali”  si terrà dall’8 al 19  Marzo 2022 presso la Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia in Corso Inghilterra n.51 a Torino.

Mostra e presentazione a cura di Monia Malinpensa, Giuliana Papadia e Arch. Andrea Cicconi.

Grafico e Social curati da Paolo Vezzoli.

La Galleria, nata nel 1972 e diretta da Giulina Papadia e Monia Malinpensa, quest’anno festeggierà i cinquant’ anni di attività .

Orari mostra:

dal Martedì al Sabato dalle 10.30-12.30 / 16.00 19.00

Siamo presenti su Istagram: malinpensagalleriadarte

Il bollettino Covid di sabato 19 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30


LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.393 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 1.937 a test antigenico), pari al 5,9% di 40.775 tamponi eseguiti, di cui 35.798 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 964.929, così suddivisi su base provinciale: 79.182 Alessandria, 44.244 Asti, 37.433 Biella, 129.895 Cuneo, 73.374 Novara, 512.463 Torino, 34.304 Vercelli, 34.319 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.713 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.002 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 53 (-1 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.222 (-92 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 55.586

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.352.128 (+40.775 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.944

Sono 8, tra i quali 2 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 12.944 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.726 Alessandria, 778 Asti, 493 Biella, 1.587 Cuneo, 1.042 Novara, 6.171 Torino, 598 Vercelli, 420 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 129 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

897.124 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 897.124 (+4.386 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 73.802 Alessandria, 41.717 Asti, 34.901 Biella, 122.362 Cuneo, 69.938 Novara, 478.674 Torino, 31.882 Vercelli, 32.191 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.542 extraregione e 8.115 in fase di definizione.

Derby: Juve e Toro insieme per la ricerca di Candiolo

In occasione del “Derby della Mole” sono state realizzate due edizioni limitate di “TOH”, l’opera di Nicola Russo che richiama i celebri torèt, con i colori delle squadre per sostenere la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Sport, arte e ricerca insieme per raggiungere nuovi importanti traguardi.

  

 Il gol, questa volta, Juventus e Torino vogliono segnarlo insieme a favore della ricerca sul cancro. E con loro l’artista Nicola Russo, che per celebrare le squadre in occasione della stracittadina del prossimo 18 febbraio, ha realizzato due edizioni limitate, una bianconera e una granata, del suo ormai celebre “TOH” – la statuetta che si ispira ai torèt, storiche fontane di Torino – che vuole essere simbolo di rinascita, di coraggio e soprattutto di inclusività.

Valori che da sempre contraddistinguono anche la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, che ha sposato il progetto e ne è stata partner fin dalla sua nascita, permettendo così di destinare importanti risorse all’Istituto di Candiolo-IRCCS e di sensibilizzare sempre più persone su una tematica oggi più che mai attuale come la ricerca.

 

I “TOH” dedicati al derby saranno realizzati in 100 pezzi per ogni squadra, e sarà possibile acquistarli nello store torinese della Rinascente o ordinarli direttamente sul sito della Fondazione (www.fprconlus.it) a fronte di una donazione di 350 euro a partire da martedì 15 febbraio.

La cifra raccolta, escluse le spese di produzione, sarà interamente devoluta alla Fondazione.

Due “TOH” più grandi, uno bianconero e uno granata autografati dai giocatori delle due squadre, saranno successivamente messi all’asta e contribuiranno alla raccolta fondi.

 

Per Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, “il derby è da sempre una delle sfide più affascinanti, ma le partite questa volta saranno due. Oltre a quella in campo, Juventus e Torino hanno deciso di giocare insieme per qualcosa di molto importante, la ricerca sul cancro. Tutti, tifosi e non, possiamo fare qualcosa e fornire un aiuto concreto al lavoro delle oltre 600 persone tra medici, ricercatori, infermieri e tecnici che ogni giorno si impegnano con umanità e dedizione all’Istituto di Candiolo-IRCCS. Grazie, quindi, alle due società che hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa e all’artista Nicola Russo che ha realizzato una serie limitata di TOH per questa speciale occasione… E che vinca la Ricerca!”.

 

Giorgio Chiellini, capitano della Juventus: “”Quando indossiamo la maglia bianconera scendiamo in campo con il massimo impegno, consapevoli di rappresentare un esempio dentro e fuori dal terreno di gioco. Il derby di venerdì sera contro i nostri rivali cittadini ci vedrà avversari nell’arco della gara, ma fianco a fianco a favore della ricerca sul cancro. E’ bello che la sana rivalità e competizione in campo possano sfociare in una condivisione di intenti quando ci sono iniziative come questa. Uno spirito ben rappresentato da TOH, simbolo non solo di Torino ma anche dei valori che condividiamo nella nostra quotidianità“.

Andrea Belotti, capitano del Torino: Venerdì sera saremo avversari sul terreno di gioco, orgogliosamente impegnati a esaltare i nostri colori. Poi, dopo il derby, ci sarà un’altra partita da vincere. Molto più lunga, molto più difficile: quella contro il cancro. Un nemico che sino a pochi anni fa pareva imbattibile e che oggi, invece, grazie alla scienza, si riesce a combattere e spesso a sconfiggere. Il torèt, simbolo di questa splendida città, diventa l’emblema della solidarietà. E’ l’unione che fa la forza: sostenere la Ricerca consente di puntare a obiettivi sempre più ambiziosi. Pensando alla fontanella, la goccia perfora la pietra: con il contributo di tutti, con costanza e tanto lavoro, si potranno raggiungere traguardi oggi impossibili”.

“Questa iniziativa vede il TOH come legame tra lo sport e la città, una Torino che con coraggio vuole rinascere per costruire un futuro fatto di inclusione. Oggi si schiera al fianco delle due squadre della sua città per uno scopo più alto, aiutare la ricerca sul cancro grazie al grande lavoro che ogni giorno viene svolto da tutte le persone di Candiolo.” Afferma l’artista Nicola Russo.

 

“TOH” è un’opera geneticamente POP, riconoscibile da tutti, che arriva a tutti. Il manifesto della nuova Torino che reagisce, che si espone per rinascere. Rinascita non è soltanto una parola, per questo è stato scelto di dare una funzione sociale a questo progetto artistico, ed è stato voluto  fortemente che tutta la filiera produttiva di ogni aspetto di questo progetto fosse piemontese. In questo modo la ricaduta  economico-sociale della rinascita di cui il progetto si fa portavoce si concretizza sul territorio.

 

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è stata costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti oncologici le migliori risorse umane e tecnologiche.

L’Istituto di Candiolo è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centro di rilievo internazionale. L’ Istituto di Candiolo è anche l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali.  A Candiolo lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori italiani e internazionali, infermieri, personale amministrativo e tecnici.

La Fondazione ha previsto per i prossimi anni un importante piano di sviluppo che permetterà all’Istituto di crescere ulteriormente, dotandosi così di nuovi spazi da mettere a disposizione di medici, ricercatori e, soprattutto, dei pazienti e delle persone a loro vicine. L’obiettivo è di curare sempre più persone e sempre meglio.

Magliano: “Protestare è un diritto. Ma la violenza è inaccettabile”

Se protestare è sempre un diritto, commettere atti di violenza non solo è sempre inaccettabile, ma finisce per oscurare le ragioni stesse – sociali e politiche – di una manifestazione. Oggi siamo a commentare atti vandalici commessi per le strade di Torino, il tentativo di irruzione nella sede di Confindustria e il fatto che Agenti delle Forze dell’Ordine siano finiti in ospedale: solidarietà assoluta nei loro confronti e delle loro famiglie, ferma condanna per tutti gli atti di violenza, auspicio che i loro autori siano presto individuati e sanzionati. Rifiutiamo di accettare che sia questo il modo di manifestare.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Protesta studenti Torino, Forza Italia: violenza modo peggiore per sollevare questioni

Solidarietá a forze dell’ordine

“Quanto avvenuto a Torino durante le proteste studentesche, in particolare l’assalto tentato a Confindustria, è di una gravitá assoluta. La violenza è il modo peggiore per sollevare questioni spinose, non si puó peró tralasciare che da decenni in Italia e in particolare a Torino ci siano gruppi di facinorosi, delinquenti seriali, balordi che usano come ‘scudo’ battaglie, a volte anche parzialmente condivisibili, per dare sfogo ai loro più bassi istinti che tutto hanno, tranne lo scopo di migliore la societá. L’assalto a Confindustria e la ricerca di scontri con le forze dell’ordine sono la testimonianza della regia politico ideologica che vi sta dietro e che dovrebbe essere sradicata all’origine assicurando alla giustizia i colpevoli. Piena solidarietà alle forze dell’ordine senza se e senza ma, come invece fatto da altri partiti nei giorni scorsi, troppo spesso conniventi con certe frange eversive. Infine una considerazione di contenuto: l’alternanza scuola lavoro non puó essere messa in dubbio. Esistono delle leggi che tutelano i lavoratori studenti in stage o in alternanza-scuola lavoro o in percorsi di apprendistato, sarebbe sufficiente farle applicarle e soprattutto controllare che vengano correttamente seguite. Sono leggi estremamente puntuali, lo Stato faccia la sua parte e controlli insieme alle scuole, agenzie formative e a chi aderisce a questi percorsi che tutto sia in regola. Sicuramente non puó essere messo oggi in discussione una azione che ci avvicina alla Germania con il sistema duale. Giusto il cordoglio, giusto sollevare la questione su maggiori controlli e perfezionare i meccanismi, no alla messa in discussione pretestuosa di un sistema che funziona in altri Paesi. Proviamo profondo cordoglio per la giovane vita persa sul posto di lavoro mentre era in stage, ma non esistono morti di seria a e b, tutte le morti sul lavoro hanno pari dignità e gravitá e vanno messe in campo azioni adeguate per fronteggiarle, ma non con più leggi bensì con più controlli e azioni di prevenzione”. Ad affermarlo in una nota il coordinatore cittadino di Forza Italia Torino Marco Fontana il coordinatore provinciale azzurro Roberto Rosso e il coordinatore cittadino dei Giovani di Forza Italia Marco Gitto.  

Agenti e carabinieri feriti, il Siulp: “Chi giustificherà gli ‘studenti’”?

Riceviamo e pubblichiamo un intervento  del Segretario Generale del Siulp di Torino Eugenio Bravo.

Il risultato della manifestazione degli “studenti” di Torino,  consiste in 7 feriti dei carabinieri tra cui un ufficiale e un Commissario Capo di polizia colpito in un occhio, oltre  alla pioggia di uova marce e slogan all’indirizzo

delle forze dell’ordine. Questa è la legittima manifestazione pacifica degli studenti e la grande volontà di dialogo degli stessi.

Dopo aver subito negli ultimi giorni duri attacchi, contestazioni e aspre critiche da un parterre di esponenti politici, luminari e filosofi circa la degenerazione e le condotte violente delle forze dell’ordine, adesso ci aspettiamo che questi illustri signori spendano un po del loro tempo esprimendo insieme a noi la solidarietà alle forze dell’ordine e denunciando  senza se e senza ma le violenze perpetrate da questi “studenti”, che hanno dimenticato il senso del rispetto per lo Stato e per chi lo rappresenta. 

Forse qualche esponente politico riuscirà’ anche questa volta a giustificare queste ennesime violenze contro le forze dell’ordine. 

La polizia di Stato, è ormai nella storia del nostro Paese, ha avuto un processo di democratizzazione e di avanzamento culturale dove il senso dello Stato e il rispetto per le libertà sono un dato incontrovertibile, che ben lungi dalle aspre critiche dei giorni scorsi.

Se invece qualcuno crede che le forze dell’ordine possano diventare il cuscinetto su cui ammortizzare tutti i mali della società mietendo quotidianamente vittime nelle loro fila, si troverà di fronte il Siulp di Torino che non si rassegnerà minimamente a sacrificare i colleghi in nome di una pseudo morale. 

Se poi si ritiene che le manifestazioni debbano avere libero sfogo a prescindere dalle controindicazioni previste dalle autorità, è sufficiente rinunciare alla presenza delle forze dell’ordine e lasciare che i manifestanti agiscano come meglio ritengono nel nome di una singolare libertà. 

Sembra incredibile ma qualcuno riesce solo a vedere i manganelli che si alzano ma non riesce a intravedere, forse perché non lo vuole, le mazzate inferte con le aste di bandiera sulle forze dell’ordine da parte dei manifestanti, cercando di colpire la testa dei poliziotti con la punta delle aste, come si vede chiaramente in alcuni video che girano in rete.

(foto archivio)

Hockey: IHL Division 1, playoff al via per Valpellice e Real Torino

It’s playoff time. Comincia ufficialmente nella giornata di sabato, con gara-1 dei quarti di finale, il periodo decisivo della stagione in Italian Hockey League – Division 1. Il derby piemontese vinto con il punteggio di 5-0 dall’Hc Valpellice ai danni dell’Hc Real Torino, poi superato anche da Cadore nell’ultimo recupero in programma, ha infatti chiuso la fase regolare del campionato.

I biancorossi hanno preceduto tutte le rivali, chiudendo al primo posto in classifica con un punto di margine su Bolzano/Trento e sei su Piné. La formazione valligiana, di conseguenza, incrocerà ora l’ottava forza del lotto, ovvero la seconda piazzata nel Qualification Round: si tratta del Val Venosta, sabato sera ospite a Torre Pellice con ingaggio iniziale alle ore 20:30. Quarto posto, invece, per il Real Torino, che nella serie al meglio delle tre sfide incontrerà proprio il Cadore. Vantaggio del fattore campo anche per i sabaudi, nella medesima serata impegnati al PalaTazzoli alle 19:30 per gara-1. Bolzano/Trento-Feltreghiaccio e Pinè-Milano Bears le restanti sfide a completare il tabellone.

Montaruli (Fdi): Lamorgese distingua studenti da facinorosi

“Centri sociali che assaltano palazzi e forze dell’ordine messe dietro i cancelli: questo il risultato di un Ministro che ha scaricato la responsabilità sugli agenti e che non distingue studenti da facinorosi, limitando vergognosamente i primi e mettendo i tappeti rossi ai secondi anziché isolarli e fermarli”. Così, in una nota, Augusta MONTARULI, deputato torinese di Fratelli d’Italia. “Gli esponenti dei centri sociali che provano a prendere le fila delle manifestazioni studentesche per destabilizzarle non andavano invitati ai tavoli del dialogo ma semmai sgomberati dagli stabili comunali. Askatasuna è ancora lì. Questa situazione inaccettabile, che deriva solo da responsabilità politiche del Ministro ed anche dalle sue parole gli scorsi giorni in Aula, dimostra ancora una volta l’inadeguatezza di Lamorgese. Si dimetta”, conclude Montaruli.