HySET – Hydrogen Systems and Enabling Technologies
Con inizio nel settembre 2023, il Master of Science servirà a rispondere alla richiesta di più di un milione di figure professionali di alto profilo con una conoscenza multidisciplinare nel settore entro il 2030
Le tecnologie dell’idrogeno possono giocare un ruolo fondamentale nella riduzione delle emissioni inquinanti entro la metà del secolo e far parte di quel mosaico di soluzioni necessarie per la mitigazione dei cambiamenti climatici. In particolare, l’idrogeno verde può essere l’anello di congiunzione tra le fonti rinnovabili e gli usi finali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione a diversi livelli (conversione energetica, utilizzo industriale, mobilità).
Il progetto HySET – Hydrogen Systems and Enabling Technologies coordinato dal professor Massimo Santarelli del Politecnico di Torino con un partenariato composto da Politecnico di Milano, Eindhoven University of Technology (Olanda), Norwegian University of Science and Technology (Norvegia) e Universitat Politècnica de Catalunya (Spagna) si pone come finalità la progettazione di un percorso di Laurea Magistrale erogato congiuntamente dai diversi partner (joint Master of Science) interamente dedicato alla filiera dell’idrogeno.
Il Master of Science è stato inizialmente promosso da Snam (IT), che ha coinvolto università e partner industriali nel consorzio, ed ora ricopre il ruolo di Partner associato insieme ad altri importanti player operanti nel settore energetico, quali Repsol (ES), Shell (NL) e Sintef (NO), insieme all’azienda esperta in sicurezza e affidabilità Safetec (NO).
La strategia dell’Unione Europea prevede di raggiungere gli obiettivi della decarbonizzazione per il 2050 grazie all’aumento del 24% dell’uso dell’idrogeno, contribuendo così a una riduzione di CO2 pari a 560 Mt e ottenendo movimenti economici pari a 820 miliardi di euro: per raggiungere tale obiettivo haprevisto di creare circa 1 milione di posti di lavoro di alto profilo entro il 2030, con una previsione di 5.4 milioni per il 2050.
Scopo principale di HySET è quindi formare professionisti e ricercatori con una conoscenza multidisciplinare nel settore dell’idrogeno e dei relativi sistemi, grazie a un training in ambiente internazionale e multiculturale, allo scopo di stimolare una collaborazione globale capace di rispondere alle complesse sfide derivanti dalla transizione energetica. La cooperazione attiva tra accademia e azienda è uno dei punti di forza del programma, che prevede inoltre il coinvolgimento di ulteriori partner accademici e industriali.
HySET intende coprire l’intera value chain dell’idrogeno: tecnologie di produzione, tecnologie di stoccaggio, trasporto/logistica/infrastrutture per l’idrogeno, usi finali dell’idrogeno (stazionario, trasporti, industria, residenziale e fuel cell), sicurezza, codici e standard, includendo anche quegli aspetti socio economici che possono derivare da una transizione all’uso dell’idrogeno.
La prima edizione del Master of Science HySET sarà varata nel Settembre 2023, proseguirà per 4 edizioni con supporto della Unione Europea (che finanzierà 15 borse di studio ogni annoper un totale di 60) e proseguirà negli anni successivi con fondi a erogazione pubblica e privata.
Il programma è organizzato in 120 crediti: nel primo anno gli studenti selezionati acquisiranno le conoscenze fondamentali e quelle industriali, studiando in uno dei due entry point universitari (POLITO e POLIMI); al secondo anno gli studenti si trasferiranno presso una delle università partner dove seguiranno corsi di specializzazione, per poi procedere con un tirocinio aziendale e la tesi finale in ambito internazionale.
Il progetto è stato finanziato nell’ambito dello storico e importante programma europeo Erasmus+, all’interno della call del 2022 dell’Azione KA2 – EMJM dedicata a percorsi accademici erogati congiuntamente da partenariati di università.
Maggiori dettagli sulle attività Erasmus+ sono disponibili presso: https://erasmus-plus.ec.europa.eu/
Arriva a Torino Cooltra, nuovo operatore che offre servizio di noleggio di scooter in sharing. Quattrocento ‘i motorini’ a disposizione dei torinesi ventiquattro ore al giorno e sette giorni su sette per muoversi sia nel centro città come nelle aree commerciali, le università e i due stadi cittadini.
Per noleggiarli è necessario scaricare l’app dedicata e si sarà pronti pe circolare sia nel centro della città, che nelle aree commerciali, le università e i due stadi cittadini.
Ai nuovi utenti torinesi, l’azienda nata nel 2006 a Barcellona con l’obiettivo di offrire servizi di mobilità sostenibile su due ruote, ha riservato una promozione per conoscere ed apprezzare il servizio: 30 minuti gratuiti al giorno, per il primo mese.
Per la stagione invernale gli scooter hanno a disposizione la coperta termica che protegge il guidatore dal freddo, anche nelle giornate più rigide.
Con il nuovo servizio, spiegano i vertici di Cooltra, “abbiamo intenzione di raggiungere 35 tonnellate di Co2 risparmiate nel 2023, nella sola città di Torino.”
Riordino strutture e servizi ASL a Venaria
FIRMATO L’ACCORDO QUADRO TRA COMUNE E ASLTO3
Stamane, nella Sala del Consiglio comunale, il sindaco della Città di Venaria Reale, Fabio Giulivi, e il direttore generale dell’AslTo3, Franca Dall’Occo,hanno firmato l’importante accordo che cambierà il panorama del patrimonio dei beni immobiliari che riguardano i due enti.
L’AslTo3 ha in corso la realizzazione dei seguenti progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza:
· Ospedale di Comunità e Centrale Operativa Territoriale presso il polo sanitario di via Don Sapino 152;
· Casa di Comunità presso l’immobile di via Silva 8.
Inoltre, l’AslTo3 ha in programma i seguenti ulteriori interventi: completare lo spostamento dei servizi ancora presenti nel vecchio ospedale di piazza Annunziata e dare avvio alla procedura di alienazione dell’immobile, previa modifica di PRGC ed effettuare i lavori di manutenzione straordinaria dell’ex Casa protetta di corso Machiavelli 150, da utilizzare in un primo tempo per liberare via Silva e realizzare i lavori della Casa di Comunità, e successivamente per collocarvi i servizi di Salute Mentale, Veterinari, il Dipartimento di Prevenzione e il SERD – Servizio per le Dipendenze.
Il sindaco della Città di Venaria Reale, Fabio Giulivi, dichiara «I servizi sanitari già esistenti in Città rimarranno invariati e verranno implementati nel tempo, mentre quelli a carattere sociale, come l’UNITRE Venaria ed il Centro per l’Impiego, verranno ricollocati in nuove sedi (rispettivamente presso l’immobile di via Zanellato 16 e l’ex OMNI di via Nazario Sauro). Un atteso ed importante piano di riordino del patrimonio immobiliare pubblico che renderà più fruibili le strutture e i servizi presenti in Città».
«La firma di oggi ha un significato importante – commenta Franca Dall’Occo, direttore generale dell’AslTo3 – perché rappresenta un risultato concreto della collaborazione continua e fattiva fra la Città di Venaria Reale e l’AslTo3, nell’impegno per servizi e spazi cittadini più funzionali per la popolazione: si tratta di interventi che hanno lo scopo di rendere più capillare possibile sul territorio la rete dei servizi, in aggiunta al riferimento del Polo Sanitario di via Don Sapino».
Nello specifico sono state deliberate:
– la concessione in comodato gratuito, entro il 31/03/2023, dell’immobile di via Zanellato 16 da parte dell’AslTo3 al Comune di Venaria Reale, per la durata di anni dieci, da destinare all’Università della Terza Età, con assunzione da parte del Comune di tutti gli oneri di gestione e manutenzione, sia ordinaria sia straordinaria, per l’intera durata del comodato;
– l’approvazione da parte del Comune di Venaria Reale della variante specifica al PRGC per la modifica della destinazione d’uso del complesso immobiliare del vecchio ospedale sito in piazza Annunziata, nell’ottica di agevolare l’iniziativa di alienazione dell’AslTo3 secondo le tempistiche definite nell’accordo;
– l’effettuazione da parte dell’AslTo3, entro il 31/12/2024, dei lavori di manutenzione straordinaria dell’immobile denominato “ex Casa protetta” di corso Machiavelli 150, ai fini di disporre di spazi ove spostare sia i servizi attualmente ancora collocati nel vecchio ospedale sia quelli ospitati in via Silva (ove dovranno essere realizzati i lavori della Casa di Comunità);
– la conclusione, entro il 31/12/2026, dei lavori dei progetti PNRR, con il conseguente completamento del riordino dei servizi, compreso lo spostamento del Centro di Salute Mentale da piazza Costituente 1 e la restituzione dell’immobile al Comune entro la scadenza prevista dal contratto in vigore.
L’assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio della Città di Venaria Reale, Giuseppe Di Bella, afferma «Un accordo che conferisce un assetto funzionale e logistico non già e solo per nuovi servizi sanitari bensì per un riappropriarsi da parte del comune di immobili capaci di contribuire ad una razionalizzazione ed efficientamento delle sedi istituzionali dell’Ente».
Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito del Comunee dell’AslTo3.
Le Gallerie d’Italia aprono al pubblico dal 9 febbraio al 16 luglio 2023 nel museo torinese di Intesa Sanpaolo Déplacé·e·s, la prima mostra personale in Italia di JR, artista francese famoso nel mondo per i suoi progetti che uniscono fotografia, arte pubblica e impegno sociale.
Combinando diversi linguaggi espressivi, JR (1983) porta il suo tocco personale per raccontare la realtà e stimolare riflessioni sulla fragilità sociale nell’ esposizione che occupa circa 4.000 metri quadrati del museo di Piazza San Carlo, realizzata in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo e curata da Arturo Galansino.
“Accogliamo a Torino nel nuovo museo delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo il lavoro di JR, questo straordinario artista capace di stimolare la partecipazione attiva e la riflessione della collettività su grandi temi quali l’immigrazione e i drammi sociali che le guerre portano con sé. Intesa Sanpaolo, che i risultati del 2022 presentati pochi giorni fa hanno confermato tra le prime banche in Europa, cerca di fare la propria parte per attenuare le emergenze sociali con il più grande progetto privato in Italia di contrasto alla povertà, con aiuti alla popolazione ucraina e con un ampio sostegno dato ad associazioni e organizzazioni non profit – anche tramite il Fondo di beneficenza assegnato alla Presidenza. Le immagini di JR che colgono i sorrisi dei bambini nonostante difficoltà e sofferenze rappresentano un potente slancio di fiducia nel futuro”, ha commentato Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo.
Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “La presentazione alle Gallerie d’Italia del progetto realizzato dall’artista di fama internazionale JR, che con talento e sensibilità trasforma l’arte in impegno sociale, conferma come il nostro nuovo museo di Torino sia luogo aperto alla riflessione sulle sfide più urgenti del presente. L’iniziativa interpreta pienamente i valori fondamentali del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, volto a costruire società sostenibili e inclusive facendo leva sull’immenso potenziale della cultura”.
“La Fondazione Compagnia di San Paolo ha affiancato Intesa Sanpaolo nella definizione delle strategie delle Gallerie d’Italia – Piazza San Carlo fin dalle sue origini”- ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo . “Il museo è concepito come un presidio culturale aperto a tutta la città, in grado di esplorare la complessità delle sfide del futuro legate alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Per la realizzazione della mostra Déplacé·e·s di JR alle Gallerie d’Italia la Fondazione Compagnia di San Paolo ha messo a disposizione la sua ricca rete di relazioni, coinvolgendo negli eventi correlati alla mostra diversi enti del territorio insieme ai quali è impegnata a costruire società più inclusive. Un impegno che si concretizza anche attraverso il supporto ad azioni di sensibilizzazione, formazione e informazione capaci di contribuire a promuovere una nuova e più equilibrata narrazione sulle migrazioni”.
Partito dalla banlieue parigina più di vent’anni fa, JR ha portato la sua arte in tutto il mondo con monumentali interventi di arte pubblica in grado di interagire con grandi numeri di persone e attivare intere comunità, dalle favelas brasiliane ad una prigione di massima sicurezza in California, dalla Pyramide del Louvre alle piramidi egiziane, dal confine tra Israele e Palestina a quello tra Messico e Stati Uniti.
I problemi dei migranti e dei rifugiati, sempre più di scottante attualità, fanno da molto tempo parte dell’indagine di JR. Il progetto Déplacé·e·s, cominciato nel 2022, riunisce per la prima volta in questa mostra alcune immagini scattate dall’artista in zone di crisi, dall’Ucraina sconvolta dalla guerra fino agli sterminati campi profughi di Mugombwa, in Rwanda, e di Mbera, in Mauritania, Cùcuta in Colombia e a Lesbo, in Grecia per fare riflettere sulle difficili condizioni in cui oggi versano migliaia di persone a causa di conflitti, guerre, carestie, cambiamenti climatici e coinvolgere pubblici esclusi dal circuito artistico e culturale all’insegna di valori come liberta`, immaginazione, creatività e partecipazione.
Seppur effimera, l’arte di JR crea un impatto sulla società e sul mondo in cui viviamo. Essa è realizzata per le persone e si realizza con le persone, rivelando l’importanza del nostro ruolo individuale e collettivo per migliorare il presente e per cercare di rispondere ad un quesito centrale per l’artista: l’arte può cambiare il mondo?
Il percorso espositivo prende il via dall’ingresso del museo, con la scalinata trasformata in un trompe l’œil con immagine anamorfica, un’illusione ottica con la quale i visitatori saranno invitati ad interagire.
La mostra continua nelle sale ipogee in cui, attraverso video, fotografie, sculture in legno e l’allestimento scenico di grandi teli raffiguranti le immagini dei bambini incontrati durante le visite nei campi profughi dal Ruanda alla Grecia, il pubblico può ripercorrere e immergersi nell’opera e nei viaggi che hanno portato l’artista parigino a confrontarsi con uno dei grandi temi dei nostri tempi, le migrazioni forzate.
Le opere, frutto degli incontri e delle azioni di arte pubblica messi in pratica da JR, sono protagoniste anche nella sala immersiva delle Gallerie dove una video-installazione creata per l’occasione riproporrà i “viaggi” dei grandi teloni in altre parti del mondo che, in questo specifico progetto, sono il vero fil rouge del racconto. L’allestimento, una grande installazione site-specific, coinvolge così gli spettatori con opere di scala monumentale, grazie alla straordinaria capacità dell’artista di rendere il pubblico protagonista attraverso il mezzo video e fotografico.
Attorno all’esposizione – come già in occasione delle precedenti mostre – verrà realizzato un ricco palinsesto di eventi inseriti nel public program #INSIDE che, attraverso l’incontro con personalità del mondo della cultura, consentirà di approfondire temi legati alle riflessioni scaturite dalla mostra. La Fondazione Compagnia di San Paolo collabora con le Gallerie d’Italia coinvolgendo nella realizzazione degli eventi correlati alla mostra diversi enti del territorio insieme ai quali è impegnata a costruire società più inclusive.
Il catalogo della mostra, realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira, sarà disponibile da marzo 2023 in edizione italiana, francese e inglese.
Il museo di Torino, insieme a quelli di Milano, Napoli e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola – Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.
Le manifestazioni per il Giorno del Ricordo si aprono il 9 febbraio, ore 15, con la cerimonia istituzionale a Palazzo Civico alla presenza delle autorità cittadine e con l’intervento del Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Torino, Antonio Vatta e l’orazione ufficiale del dottor Enrico Miletto. Nel pomeriggio, ore 17.30, al Polo del ‘900 si parte proprio dal volume di Miletto Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d’Italia (Morcelliana, Scholé 2022) per fare chiarezza sul clima storico e politico del confine orientale seguendo la vita personale di due donne agli antipodi, in un incontro rivolto alla cittadinanza e alle scuole (su prenotazione a didattica@istoreto.it).
Per il vicepresidente e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle, “Il Giorno del Ricordo deve rappresentare un’occasione per approfondire questa pagina drammatica della storia italiana ed europea, per comprendere e per riflettere. Le vittime delle foibe e le migliaia e le migliaia di profughi strappati alle loro case in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia e costretti all’esodo, rappresentano una sciagura troppo a lungo rimossa, ignorata, perfino negata. Per questo addolorano e rattristano le provocazioni, le strumentalizzazioni, le polemiche. Occorre, invece, storicizzare quegli eventi e collocarli all’interno di quella immensa tragedia che fu la Seconda guerra mondiale. Nel 2025 Gorizia e Nova Gorica saranno congiuntamente Capitale della Cultura europea, una grande occasione per costruire memorie che si riconoscono e si rispettano”.
Il programma per il Giorno del Ricordo nasce dalla collaborazione tra l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia; Città di Torino; Regione Piemonte; Comitato Resistenza e Costituzione per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana del Consiglio regionale del Piemonte; Città Metropolitana di Torino e Polo del ‘900.
“INTERPELLANZA PER CHIARIMENTI NECESSARI”
Rimango sconcertata da come sia stata gestita la questione del demansionamento o, de facto,
commissariamento di Giovanni Carlo Federico Villa da direttore a figura “preposta alla direzione
scientifica” del museo di Palazzo Madama, a seguito di una condanna in primo grado.
La questione, vecchia di più di quattro mesi, è ormai nota da giorni e trovo molto grave che per
venirne a conoscenza ci sia voluta la penna di un giornalista e non la voce di un membro della
Fondazione Torino Musei o dell’Assessore della Giunta comunale, che controlla direttamente la
Fondazione stessa.
A questo punto, visto che il Comune continua a mantenere un inspiegabile silenzio, provvederò a
presentare un’interpellanza perchè si faccia chiarezza e si squarci il velo di reticenze e di misteri,
quando non di vera e propria omertà, che da più di quattro mesi copre la vicenda. L’Amministrazione
deve parlare perchè è chiamata ad adottare un comportamento trasparente; ciò che appare, invece, è
che si stia tentando di nascondere la polvere sotto il tappeto, ed è francamente inaccettabile”.
Così Paola Ambrogio Senatore di Fratelli d’Italia e Consigliere comunale di Torino
Stabilizzazioni, reinternalizzazione dei servizi e diminuzione delle pronte disponibilità
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il Nursing Up: “Un importante passo avanti per una migliore e più efficace gestione degli organici che sottolinea la centralità di infermieri e professionisti della sanità”
Ieri è stato firmato, da tutte le rappresentanze sindacali compreso il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, e dalla Dirigenza della Città della Salute e della Scienza, un importantissimo accordo, con il quale si prevede: l’assunzione di personale a tempo indeterminato, negli anni 2023 e 2024, per la copertura totale del turn over di coloro che cesseranno di lavorare (ad esempio per i pensionamenti), compatibilmente con il tetto di spesa; la stabilizzazione di tutto il personale con il contratto in scadenza, in possesso dei requisiti da normativa, e il prolungamento dei contratti a tempo determinato in scadenza, non contemplati nei processi di stabilizzazione, per un massimo di 36 mesi e comunque fino all’assunzione; l’assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato in sostituzione del personale fornito dalle agenzie esterne, nell’arco del 2023, prevedendo anche un ulteriore tavolo con i sindacati per realizzare un programma di reinternalizzazione dei servizi, che oggi sono affidati all’esterno, con ulteriori assunzioni da attuarsi nei prossimi due anni. Il tutto andando a utilizzare tutto il tetto di spesa per 2023/2024.
Inoltre, nell’accordo firmato, è previsto anche l’avvio di un tavolo tecnico, entro la metà di febbraio, con le rappresentanze dei lavoratori, per realizzare un piano di riorganizzazione dei servizi che si armonizza con il nuovo Contratto di Lavoro rispettando il nuovo limite massimo mensile, per ogni lavoratore, di sette pronte disponibilità, limite che oggi è ampiamente infranto in molti reparti dell’azienda. Riorganizzazione che può prevedere anche implementazione di personale laddove necessario.
Il Segretario regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta, Claudio Delli Carri, nella sua funzione anche di Segretario aziendale della Città della Salute, dichiara: “Quello firmato oggi è un accordo molto importante per la Città della Salute, dopo settimane di serrati confronti, che concretizza un piano di assunzioni e stabilizzazioni con una strategia di rilancio dell’internalizzazione dei servizi, con implementazione del personale, che da tempo indicavamo come strada maestra per il miglioramento degli organici e di conseguenza dei servizi erogati.
Molto importante è stato anche recepire i dettami del nuovo Contratto che impongono, grazie ad una nostra battaglia, un tetto massimo alle pronte disponibilità: non più di sette a lavoratore al mese. Oltre alle assunzioni a tempo indeterminato verranno prolungati anche i contratti in scadenza che a oggi non rientrano, per normativa, nella possibilità di stabilizzazione, in modo che maturino le peculiarità per essere in futuro definitivamente stabilizzati.
Riteniamo che oggi si sia compiuto un importante passo avanti per una migliore e più efficace gestione degli organici che sottolinea come il patrimonio umano e professionale di tanti infermieri e professionisti della sanità sia un pilastro su cui costruire l’eccellenza sanitaria e il miglioramento delle cure. Ora ci metteremo subito al lavoro per vigilare e fare in modo che nel più breve tempo possibile si concretizzi quanto è stato deciso”.
IL SINDACO DELLE NUOVE GENERAZIONI
Si dice che occorra dare spazio ai giovani e per farlo seriamente bisogna garantire la piena partecipazione degli stessi alla vita culturale, economica e sociale del Paese.
Senza le nuove generazioni, nessun progresso, sia di carattere economico, politico, sociale e culturale, potrà essere raggiunto senza la fondamentale partecipazione delle giovani e dei giovani.
E’ fondamentale inserire l’ottica dei “giovani” nelle diverse politiche dell’Ente, al fine di affrontare e prendere in carico problemi e bisogni dell’universo giovanile nella loro complessità e non per categorie di problemi e trovare strumenti nuovi per impostare una interlocuzione diretta con il mondo giovanile, atteso che è sempre meno possibile contare su una rappresentanza, soprattutto per i giovani.
“E’ pertanto necessario – sostiene Giuseppe Iannò firmatario della mozione – favorire la partecipazione alla vita amministrativa delle giovani generazioni, per valorizzare e far emergere il contributo che possono offrire, attraverso una nuova figura “il Sindaco delle nuove generazioni”.
Un ruolo rivolto ai giovani dai 15 ai 35 anni, individuato attraverso un bando, con un profilo di articolate competenze trasversali. Un compito che potrebbe essere svolto, attraverso la possibilità di istituire una Consulta delle nuove generazioni, al fine di favorire ulteriormente la partecipazione delle stesse alla vita culturale, sociale ed amministrativa della nostra Città, predisponendo un organismo che formuli proposte nell’ambito delle politiche giovanili e sappia ulteriormente alimentare cultura giovanile e promuovere la rielaborazione delle problematiche per il territorio.
Un nuovo modello nazionale di collaborazione e partecipazione nel governo della Città di Torino, con un nuovo punto di vista, quello dei giovani.
Giuseppe Ianno’
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