ilTorinese

Beppe Fenoglio, un poeta in prosa

A ricordarlo sarà Roberto Vecchioni, che al “Teatro Sociale” di Alba, incontrerà i diciottenni albesi, nell’ambito delle celebrazioni di “Beppe Fenoglio 22”

Lunedì 28 novembre, ore 20,30

Alba (Cuneo)

Da poeta a poeta. Da Beppe Fenoglio (Alba, 1922 – Torino, 1963) a Roberto Vecchioni. Il primo  grande scrittore – partigiano e narratore di storie intimamente assorbite dalle poetiche magie di un territorio, la sua Langa, che è poesia per originaria vocazione; il secondo, cantautore – professore (o professore – cantautore?) che di ogni parola in note fa strumento capace di impegolare la quotidianità di affetti e sentimenti, pur anche all’apparenza banali, in galoppate di liriche emozioni che vanno dritte dritte al cuore. E lì ti restano, per sempre. Davvero saggia dunque la decisione di accomunare le due figure – saltando senza imbarazzo alcuno, tempi e luoghi e ambiti di “mestiere” – per una serata inserita nell’ambito delle celebrazioni per il centenario dalla nascita di Fenoglio. L’appuntamento è per Lunedì 28 novembre (alle 20,30), al Teatro Sociale “Giorgio Busca”, al numero 3 di piazza Vittorio Veneto, ad Alba. E sarà appuntamento mirato, durante il quale il cantautore di Carate Brianza incontrerà i diciottenni albesi. Ma non solo. Suoi potenziali alunni/e. Per loro, certamente, un’occasione speciale per ascoltare de visu una lezione del professor Vecchioni in dialogo anche con la direttrice del “Centro Studi Beppe Fenoglio”Bianca Roagna, inframmezzata da poetiche letture a cura di Laura Della Valle. “Convitato di pietra” e grande festeggiato il celebre papà del “Partigiano Johnny”. Nell’occasione, a Roberto Vecchioni verrà anche conferito il riconoscimento “Testimone di Bellezza 2022”, dall’Associazione Culturale “Premio Roddi”, fra i partecipanti al programma “Resistenza nella memoria 2022” organizzato dall’“Assessorato comunale alla Cultura” in collaborazione con le associazioni cittadine e in particolare con il “Centro Studi Beppe Fenoglio”, per celebrare il 78° anniversario dei 23 giorni della Città di Alba (Zona Libera dal 10 ottobre al 2 novembre 1944) e il 73° del conferimento alla città della “Medaglia d’Oro al Valore Militare”.

Il “Testimone di Bellezza 2022” conferito a Vecchioni vuole essere un tangibile “riconoscimento – sottolineano i responsabili – all’indiscusso valore poetico delle sue canzoni e dei suoi scritti, alla sua capacità di accostarsi a ogni parola con la cura attenta dello scopritore, scrostarla dalla banalità della comunicazione quotidiana per esaltarne le potenzialità espressive”. I ragazzi presenti all’incontro riceveranno in dono la “Costituzione della Repubblica italiana” e il libro “Tutti i racconti” di Beppe Fenoglio.

La serata, a ingresso libero, è aperta al pubblico con prenotazione su www.beppefenoglio22.it fino a esaurimento posti. Anche per il calendario dei prossimi appuntamenti, sempre in divenire, consultare il sito del “Centenario Fenoglianowww.beppefenoglio22.it o telefonare al “Centro Studi Beppe Fenoglio” allo 0173/364623.

g.m.

 

Nelle foto:

–       Beppe Fenoglio

–       Roberto Vecchioni

”Fall asleep” (addormentarsi)

Si è svolta a Cella Monte nei due weekend consecutivi del 5/6 e 12/13 novembre, la mostra di arte contemporanea ”Fall asleep” (l’addormentarsi). Le opere sono state esposte all’ Auditorium Sant’Antonio a cura di ” Numm, contemporary art” e per iniziativa di Elena Caterina Doria, curatrice della mostra e anche lei pittrice, presente con alcune sue opere esposte.

Con Rossella Filippini, ha realizzato questo progetto, allo scopo di promuovere l’arte e la creatività, attraverso eventi e corsi per gli appassionati di tutte le arti visive, nel contesto del Monferrato. ” Il tema conduttore del crepuscolo autunnale e del sogno, della natura che si abbandona alla quiescenza, che sprigiona i suoi colori più accesi, diviene opera realizzata. Nebbia, rugiada e il sole che diviene soffice carezza, sono le caratteristiche tipiche dell’autunno. L’ uomo che ne fa parte, attraverso il sogno si stacca dalla ragione, per accedere all’irrazionale, al surreale accogliendo la sua vulnerabilità nelle sue sfumature ” così nelle parole della curatrice.

La collettiva  ospita opere di 11 artisti contemporanei, che interpretano il tema con tecniche diverse, nell’intento di creare un percorso emozionale per i visitatori. Gli artisti che hanno partecipato sono Marianna Bussola, Antonella Caraceni, Federico Catagnoli, Giorgio Cecchinato, Federica Cipriani, Annalisa Di Meo, Elena Caterina Doria, Florine Offergelt, Federica Orsini, Gloria Rech, Mauro Valsecchi. Passo a elencare le opere esposte da me visionate:

L’ opera di Federica Cipriani ” ST# Brown ” del 2019 è in teca di vetro, con dimensioni 50×50.
Descrive l’individuo e il gruppo rappresentati dallo stormo di passeri distanziati. “Social imprinting” del 2020 rappresenta dei nidi caverna in cordame, l’uomo ancestrale dentro e fuori la sua zona di comfort nel flusso dei ricordi personali.
Di Elena Doria ” Sguardi quiescenti” del 2022. Sguardi rimasti fissi in stato di quiete. Associare gli sguardi agli elementi naturali, come le foglie. Gli sguardi degli affetti famigliari. Tecnica ecoline, in china sintetica su cartoncini policromi.

Giorgio Cecchinato “Morpheus” (2022), tecnica a stampa digitale su legno (60×90). Sempre di Cecchinato “Cinder” (cenere). Ispirato alla favola di Pinocchio di Collodi. Con parti testuali del racconto, riportate nel quadro.
Di Federica Orsini “Misteriose anime d’autunno” del 2019 (50×70) olio su tela. Opera del surrealismo italiano contemporaneo. Il barbagianni rappresenta la saggezza, la sf.era e il cilindro, l’arte metafisica di Giorgio De Chirico.
Di Antonella Caraceni “Dreams” del 2022 olio su tela (60×80). Il finto sonno della bambina desiderosa di protezione e l’orsacchiotto coperta di Linus. I capelli ritti sono i sogni notturni, materializzazione dell’incorporeo. Bella esperienza di fruizione per il visitatore, accolto in un suggestivo allestimento scenografico e paesaggistico. In preparazione altre iniziative Numm a progetto.

Aldo Colonna

Il Gruffalò Il musical tratto dall’omonimo poema bestseller

Conad, in Via Cesana a Torino una panchina rossa per dire NO alla volenza di genere  

Al fianco delle donne

L’installazione di Via Cesana a Torino rientra nel progetto “Panchine Rosse”, lanciato nel novembre 2021 da Conad Nord Ovest, che in un solo anno ha raggiunto il traguardo di 315 panchine donate

 

A Torino in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, Andrea Magoni Socio del punto vendita Conad di Via Cesana 78, in collaborazione con l’Associazione E.M.M.A. si è fatto promotore del progetto “Panchine Rosse” per sensibilizzare sul tema della lotta e della prevenzione di ogni forma di violenza di genere. L’iniziativa è stata lanciata da Conad Nord Ovest nel novembre 2021 ed ha raggiunto lo straordinario risultato di 315 panchine rosse donate e installate nelle regioni di competenza.

La panchina rossa oggi è un simbolo universalmente riconosciuto e associato al tema della violenza di genere, in segno di sensibilizzazione e sostegno tangibile contro un fenomeno ancora troppo radicato nella nostra società.

A Torino la panchina è stata installata oggi presso il Conad di Via Cesana 78. Il progetto ha coinvolto il Centro Antiviolenza E.M.M.A. ONLUS, che accoglie donne che subiscono o hanno subito violenza in qualsiasi forma essa si concretizzi. Presenti alla cerimonia di inaugurazione: la sig.ra Anna Maria Zucca dell’associazione EMMA e Andrea Magoni socio di Conad Nord Ovest. Sulla panchina rossa è stata applicata anche la targa riportante il numero nazionale antiviolenza 1522 e i contatti dei centri antiviolenza locali per emergenze, richieste di aiuto e denuncia.

La donazione e l’installazione delle panchine rosse rappresenta un gesto importante che testimonia l’impegno di Conad Nord Ovest e dei Soci, da sempre sensibili alle tematiche sociali e vicini alle comunità di riferimento con azioni concrete a sostegno delle persone in difficoltà, come le donne che subiscono violenza e che combattono ogni giorno per il diritto all’eguaglianza e alla libertà, ma anche un’attività di sensibilizzazione, informazione e prevenzione verso le nuove generazioni. 

“Con l’installazione di questa nuova panchina rossa vogliamo ribadire con grande convinzione la nostra vicinanza e il nostro supporto a tutte quelle donne che combattono contro qualsiasi forma di violenza e discriminazione – dichiara Andrea Magoni, Socio di Conad Nord Ovest – In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne siamo orgogliosi di confermare il nostro impegno al fianco dell’associazione E.M.M.A, che con il loro operato supportano le donne in difficoltà. Un progetto concreto a testimonianza dell’impegno del gruppo nel sensibilizzare l’opinione pubblica e supportare la Comunità, promuovendo l’adozione di comportamenti consapevoli e sostenibili”.

Insieme al progetto panchine Rosse, quest’anno Conad Nord Ovest promuove inoltre, dal 25 al 27 novembre, una importante campagna di raccolta fondi a favore dell’Associazione Nazionale “D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza,” che aiuterà le Associazioni territoriali impegnate nella lotta alla violenza sulle donne.i punti vendita coinvolti della rete Conad Nord Ovest di Toscana, Emilia (prov. Bologna, Modena, Ferrara, Imola), Lombardia (prov. Mantova), Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, Lazio (comune di Civitavecchia) e Sardegna.

 

Le iniziative promosse da Conad Nord Ovest, si inseriscono nel grande progetto nazionale di sostenibilità “Sosteniamo il futuro” come importante tassello dell’impegno sociale di Conad.

 

PANCHINE ROSSE:

È un percorso di sensibilizzazione e di informazione lanciato nel 2016 dagli Stati Generali delle Donne che invita Comuni, associazioni, scuole e le imprese di tutta Italia ad inaugurare le panchine rosse su tutto il territorio italiano come monito contro la violenza sulle donne e in favore di una cultura di parità.

 

I NUMERI DELLA VIOLENZA CONTROLE DONNE:

Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica sicurezza relativamente al periodo 1° gennaio – 30 ottobre 2022 sono stati registrati 246 omicidi, con 91 vittime donne, di cui 79 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 46 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato rispetto a quello analogo dello scorso anno, si nota un decremento sia nell’andamento generale degli eventi, che da 248 passano a 246 (-1%), sia nel numero delle vittime di genere femminile, che da 101 diventano 91 (-10%).

Leone e Preioni (Lega): “Grazie all’on. Panza per la modifica dello stato di protezione del lupo”

“Apriamo agli abbattimenti selettivi per difendere i nostri allevatori”

Arriva dal Parlamento europeo la richiesta ufficiale ai ministri di Ambiente e Agricoltura di sostenere, per il Governo italiano, la proposta di emendamento per la modifica della Convenzione di Berna relativa allo status di conservazione del lupo. 

“Un passaggio fondamentale – commenta il presidente della Terza commissione del Consiglio regionale del Piemonte, il leghista Claudio Leone – visto l’aumento esponenziale della specie e i gravi danni agli allevamenti in tutte le aree montane dell’Unione europea, primo tra tutti il nostro Piemonte. Modificare lo stato di protezione del lupo, non certamente a rischio di estinzione, permetterebbe agli Stati di proteggersi in modo più adeguato da un proliferare sempre più pericoloso e dannoso. Ringrazio i colleghi della Lega, in particolare l’europarlamentare piemontese Alessandro Panza, per essersi fatto portavoce nell’emiciclo di Bruxelles di una situazione grave e di una interlocuzione che vedrà sempre il sottoscritto in prima fila per risolvere il problema degli allevatori anche con politiche di abbattimento che reputo, personalmente, strumento proporzionato a questa situazione di emergenza”.

“Bisogna consentire l’abbattimento selettivo dei lupi che uccidono i nostri animali d’allevamento – aggiunge il capogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni -, come già avviene altrove. Vista l’escalation di un problema che si sta diffondendo non più solo in montagna, ma anche in pianura e nei centri abitati, non c’è più tempo da perdere. Impossibile pensare di correre ancora questo rischio: il quadro richiede azioni in sede europea e nazionale. Dobbiamo dire basta a chi con il paraocchi continua ad appoggiare insostenibili posizioni animaliste. Lo scenario è mutato radicalmente e la presenza del lupo e degli animali selvatici e predatori è in costante aumento, come dimostrano le segnalazioni ormai all’ordine del giorno. Dobbiamo consentire agli allevatori di proteggere le loro greggi con misure efficaci, anche imbracciando i fucili. Solo così intere famiglie che da generazioni abitano in montagna potranno continuare a tutelare le loro comunità; l’alternativa, il rischio concreto che si va profilando senza interventi forti, sarebbe l’abbandono del territorio e degli alpeggi da parte delle piccole e medie attività. E questo nessuno di noi lo vuole”.

Un nuovo Statuto dei Lavoratori?

Si ritorna a parlare, qua e là, di riscrivere un nuovo “Statuto dei Lavoratori” funzionale alle nuove regole del mercato del lavoro che hanno fatto capolino in questi ultimi anni nel panorama sociale ed economico del nostro paese.

 

La richiesta non è affatto peregrina anche se, soprattutto su
questi temi, occorre sempre distinguere dove finisce la propaganda e dove inizia un vero progetto
politico. Certo, quando si parla di regole che disciplinano il mercato del lavoro è del tutto evidente
che, con lo scorrere del tempo, si deve intervenire purchè i diritti dei lavoratori si rafforzino e non
vengano scalfiti. Anche perchè la grande lezione politica, culturale, sociale ed etica dello Statuto
dei Lavoratori è quella di aver introdotto principi e valori che non possono essere messi in
discussione in virtù dell’adeguamento ad una maldestra modernità. Sotto questo aspetto c’è una
grande somiglianza con il ruolo e la funzione della Carta Costituzionale.
Ora, è ormai sufficientemente noto – perchè appartiene alla storia – come è decollato lo “Statuto
dei Lavoratori” votato dal Parlamento Italiano nel maggio del 1970. Al di là dei vari giudizi politici e
culturali e al netto degli altrettanto noti pregiudizi ideologici, è acclarato che grazie al coraggio e
alla determinazione politica dei Ministri del Lavoro Brodolini e soprattutto di Carlo Donat-Cattin, fu
possibile adottare un atto che ha segnato in profondità la storia democratica del nostro paese.
“Abbiamo portato la Costituzione nelle fabbriche” disse Donat-Cattin alla Camera nel suo
intervento prima del voto finale sulla legge. Una legge che passò malgrado l’astensione dei
comunisti – che è sempre bene non dimenticare – e che segnò un punto di svolta e di non ritorno
nelle relazioni sindacali e, soprattutto, un deciso cambio di passo sotto il versante del
riconoscimento dei diritti democratici e liberali dei lavoratori. Una legge che confermò anche la
profonda natura popolare, sociale e democratica della Democrazia Cristiana malgrado il radicato
e dogmatico pregiudizio di larga parte della sinistra italiana che continua ad individuare nella
stagione democristiana un periodo nefasto e nocivo per la stessa qualità della nostra democrazia.
Ma, se quello “Statuto dei Lavoratori” segnò un passo in avanti di straordinaria importanza per la
nostra civiltà democratica, oggi forse è necessario un nuovo intervento che, senza mettere affatto
in discussione le conquiste sancite in quello storico Statuto, riesca a cogliere e soprattutto a
tutelare il nuovo ed inedito panorama professionale che si è aperto nel nostro paese con
l’innovazione tecnologica da un lato e la forte e ormai endemica precarietà dei rapporti di lavoro
dall’altro. Un intervento correttivo che, però, richiede intelligenza politica, coerenza culturale e
coraggio istituzionale. Esiste una sola domanda, fondamentale e decisiva, se si vuole procedere in
questa direzione: e cioè, quale partito e quale coalizione si fa carico di un progetto che ha una
valenza politica ed un impatto concreto sulle persone di portata storica? Certamente non il Pd
che ormai rappresenta gli interessi borghesi, alto borghesi, aristocratici, dei cosiddetti “garantiti” e
tutto ciò che non ha più nulla a che fare con gli interessi e le istanze dei ceti popolari. E questo al
netto delle chiacchiere virtuali dei capi delle infinite correnti che scorrazzano in quel partito. Sul
versante del Centro forse sarebbe il momento che il progetto politico di quel partito non si
fossilizzasse solo e soltanto sugli interessi dei ceti medio alti con un approccio sostanzialmente
liberal/liberista ma guardasse con maggiore attenzione anche e soprattutto alle istanze, alle
domande e alle richieste dei ceti popolari. Forse toccherà proprio al centro destra e, nello
specifico, all’antica “destra sociale” di Giorgia Meloni affrontare questo tema spinoso, delicato ma
oltremodo necessario per garantire e tutelare masse crescenti di lavoratori, di inoccupati e di
precari? Lo vedremo cammin facendo.
Al riguardo, chi ancora si riconosce nella tradizione e nel filone del cattolicesimo sociale italiano
forse adesso dovrebbe battere un colpo. Per non essere complici dell’inerzia da un lato e per non
regalare ad altri una rappresentanza politica, culturale e sociale che sarebbe solo la conseguenza
della nostra pigrizia ed indifferenza. Una cultura politica non si può sacrificare sull’altare di una
maldestra ed equivoca modernità. E su questi temi gli epigoni del cattolicesimo sociale, che
conserva tuttavia una grande modernità ed attualità, non possono voltarsi da un’altra parte.

Giorgio Merlo

Al Tff i 70 anni di Vittorio Sgarbi raccontati in un ritratto corale

VITTORIO

IN UN TEMPO FUORI DAL TEMPO

Un film di ELISABETTA SGARBI / BETTY WRONG

 

In anteprima al TORINO FILM FESTIVAL

 attraverso lo sguardo affettuoso della regista 

 

 

 

Verrà proiettato in anteprima al Torino Film Festival “VITTORIO – IN UN TEMPO FUORI DAL TEMPO” di Elisabetta Sgarbi/Betty Wrong. Dedicato al fratello Vittorio in occasione del compimento dei 70 anni, il film è stato girato a maggio 2022 durante le due feste di compleanno: la prima a bordo di una nave sul Po, la seconda a Milano.

 

Durante le due serate gli amici e i colleghi sono stati rapiti da un disturbatore affettuoso, impersonato da Elisabetta Sgarbi con il suo drappo colorato, e portati davanti alla telecamera per un personale saluto al festeggiato.

PROIEZIONI TORINO FILM FESTIVAL

PROIEZIONE STAMPA: lunedì 28 novembre ore 16.00 – Cinema Centrale

CONFERENZA STAMPA: martedì 29 novembre ore 13.00 – Auditorium della Cavallerizza Reale via Verdi 9

PROIEZIONE UFFICIALE: martedì 29 novembre ore 17.30 – Cinema Romano sala 2

REPLICA: venerdì 2 dicembre ore 22.15 – Cinema Romano sala 1

Marco “Morgan” Castoldi, Giuseppe Cruciani, Domenico Dolce, Mirco Mariani e tantissimi altri personaggi del mondo dello spettacolo, imprenditori, scrittori e persone che hanno un legame con Vittorio, si sono prestati ad essere ritratti in una veste informale che delinea il profilo di un Vittorio che non tutti conoscono ma di cui Elisabetta ha sempre intuito la sensibilità oltre che il genio.

«Per distrarmi dagli obbligatori festeggiamenti dovuti a Vittorio, ho inventato l’esigenza di un film che testimoniasse questa doppia festa di compleanno. Un film che mi portasse fuori dalla festa. L’8 maggio 2022 a bordo della Nave Stradivari lungo il Po è stata la prima tappa. La seconda è stata il 10 maggio, nella mia città di adozione, Milano, a casa di Francesco Micheli. Così, mentre si festeggiava, io, con la complicità di Andrés Arce Maldonado e quella più saltuaria di Eugenio Lio, rapivamo gli invitati dal flusso della festa per inquadrarli. Ne emerge un ritratto (impossibile) di Vittorio, corale e a più voci. Amici (molti), e meno amici (pochi, in fondo inteneriti dalla estrema vitalità di Vittorio), collaboratori, giornalisti, complici di avventure e scorribande, politici e ministri, autisti e artisti, figlie e parenti, medici, dentisti e galleristi, imprenditori, creditori ed ex amanti dedicano a Vittorio una parola, una testimonianza, un ricordo. 70 ricordi per 70 (dicono) anni» racconta Elisabetta Sgarbi.

 

Le riprese si muovono dinamiche all’interno della Motonave Stradivari, lungo il Po grazie a un drone, negli interni della location milanese di Francesco Micheli e sopra l’abitazione di Ro Ferrarese di Vittorio e Elisabetta Sgarbi, per finire lungo il litorale con un cameo di Antonio Rezza.

 

Il montaggio incalzante è impreziosito dalle note dei brani degli Extraliscio estratti dagli album “È bello perdersi” e “Romantic Robot” (prodotti dall’etichetta Betty Wrong Edizioni Musicali di Elisabetta Sgarbi e distribuiti da Sony Music Italy).

Con Vittorio Sgarbi e Elisabetta Sgarbi.

Hanno partecipato Andrée Ruth Shammah, Giuseppe Cruciani, Arnaldo Colasanti, Nicola Porro, Francesca Filauri, Mirco Mariani, Moreno Conficconi, Marco “Morgan” Castoldi, Laura Casalis, Eleonora Cavallini, Stefano Bighi e Angela Benini, Edera Fornasari e Gino Ziche, Sabrina Colle, Guido Panza, Sauro Moretti, Camillo Langone, Alessandro Bertazzini, Giuseppe Bergomi, Roberto Barbolini, Luisa Beccaria, Marcello Corvino, Pietro Di Natale, Nino Ippolito, Roberto Pazzi, Anja Rossi, Leonardo Spadoni, Roberta Tancredi, Wainer Vaccari, Gianfranco Vissani, Tommaso Ferruda, Marisa Roncati, Claudio Trotta, Filippo Martinez, Eugenio Lio, Marco Gulinelli, Alan Fabbri, Naomo Lodi, Giampaolo Cagnin, Massimo Listri, Leonardo Spadoni, Santino Carta, Sara Pallavicini, Giovanni Lettini, Stefano Morelli, Beatrice Avanzi, Franco Panizza, Monica Macchioni, Alba ed Evelina Sgarbi, Francesco Micheli, Mario Andreose, Anna Maria Lorusso, Simona Baroni, Domenico Dolce, Candida Morvillo, Eliana Liotta, Venanzio Postiglione, Pietro Valsecchi, Melania Rizzoli, Gile Bae, Riccardo Vitanza e Francesco Specchia, Urbano Cairo, Alessandro Sallusti, Maurizio Bottoni, Chiara Beria di Argentine, Michele Ainis, Tommaso Sacchi, Moni Ovadia, Fabio Novembre, Stefano Losani, Oliviero Toscani. Alla festa in barca Arialdo Ceribelli, Pierluigi Panza, Giuliano Landini, Massimo Garavaglia, Corrado Sforza Fogliani. Assenti giustificati Antonio e Giordano Rezza.

 

Regia: Elisabetta Sgarbi / Betty Wrong

Aiuto Regia: Eugenio Lio

Direttore della fotografia: Andrés Arce Maldonado

Montaggio: Andrés Arce Maldonado, Elisabetta Sgarbi

Mix: Pino “Pinaxa” Pischetola

Foto di scena: Simona Chioccia

 

Per le feste di compleanno, durante le quali è stato girato il film, si ringraziano Giampaolo Cagnin e Francesco Micheli.

BIOGRAFIA Elisabetta Sgarbi ha fondato e dirige La nave di Teseo Editore, è Presidente di Baldini+Castoldi e Oblomov Edizioni, è Direttore Responsabile della rivista linus. Ha ideato, e da 20 anni ne è Direttore artistico, il festival internazionale La Milanesiana, e ha ideato e dirige linus –  Festival del fumetto. Dal 1999 dirige e produce i suoi lavori cinematografici.

FILMOGRAFIA Mariko Mori (1999); Stringimi, stringimi (1999); Anonimo. Rispondere? (1999); Fla (videoverde, 1999); Frammenti di una biografia per versi e voce (1999); In serra (un arabo colpito dalla fuga occidentale) (1999); Starless (1999); Set(t)e (co-regia Paolo Mosca, 2000); L’isola del tesoro, video, 2000 (co-regia Paolo Mosca, 2000); John Richmond non lo sa (ovvero, il video che non c’è) (co-regia Paolo Mosca, 2000); This is my chocky message (co-regia Paolo Mosca, 2000); Ancora un po’ (ovvero il senso del cinema italiano) (coregia Paolo Mosca, 2000); Projeto meninos de luz (2000); (Non sempre) Merci beaucoup (2000); La consolazione e la spina dolorosa (2001); Aladdin flash (-back) (2001); Malattia (2001); Otello (2001); Tre variazioni della vita (2001); Wainer (2001); Belle di notte (2001); L’acqua… Il fuoco (2002); La notte che si sposta (2002); Rue de Varenne (2002); La conversazione amorosa. Luciano Emmer / Alice Ferney (2002); Fantasmi di voce, Antonio Stagnoli (2003); Nel castello del Catajo (2003); Ci conosciamo? Luciano Emmer / Erica Jong (2004); Notte senza fine (2004); Dentro una nuvola, dentro Giro di vento (2004); Insopportabile (2004); Palladio. La luce della ragione (2004); Palladio. I tempi del sole e della luna (2004); Due contro una (2005); Due. Michael Cunningham / Michel Houellebecq (2005); NevicheRo (2006); Tresigallo. Dove il marmo è zucchero (2006); Apparizioni. Mathias Grünewald (2006); Watch football together. Hanif e Chocki Kureishi (2006); Un viaggio nel Mare delle verità. Andrea De Carlo (2006); Il pianto della statua (2007); Non chiederci la parola. Il Gran teatro montano del Sacro Monte di Varallo (2008); L’ultima salita. La Via Crucis di Beniamino Simoni (2009); Deserto Rosa. Luigi Ghirri (2009); Dimenticare Tiziano. Girolamo Romanino a Pisogne (2010); Raffaello. La Stanza della Segnatura (2010); Se hai una montagna di neve tienila all’ombra. Un viaggio nella cultura italiana (2010); Prove per un naufragio della parola (2011); Quiproquo. Cosa è l’avanguardia? (2011); Sono rimasto senza parole. Un dialogo tra Antonio Stagnoli e Pino Roveredo (2011); Lotta silenziosa. Andrea Martinelli / Edoardo Nesi (2011); L’invenzione di Ariosto. Tullio Pericoli (2011); Il viaggio della Signorina Vila (2012); Trieste: la contesa (2012); Racconti d’amore (2013); Quando i tedeschi non sapevano nuotare (2013); Per soli uomini (2014); Il pesce siluro è innocente (2014); Il pesce rosso dov’è (2015); Colpa di comunismo (2015); La lingua dei furfanti. Romanino in val Camonica (2016); L’altrove più vicino (2017); I nomi del signor Sulčič (2018); Extraliscio. Punk da balera (2020); La nave sul monte (2022); È così (2022); Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza (2022).

Piante al posto delle auto, cambia volto il piazzale davanti al liceo Regina Margherita

Taglio del nastro  per il rinnovato piazzale Regina Margherita, davanti all’omonimo liceo di San Salvario. Il progetto fa parte di una serie di interventi di pedonalizzazione e creazione di strade scolastiche, con chiusure, allargamento e adeguamento di marciapiedi, posa di arredi urbani e altro.

 

“Opere – spiega l’assessore alla Mobilità Chiara Foglietta, presente al taglio del nastro insieme al collega per la Cura della Città Francesco Tresso – per dare agli spazi urbani una vita nuova”. L’iter per la riqualificazione ha preso il via a dicembre 2021, quando la Giunta ha approvato il progetto esecutivo del piazzale, che rientra nel Torino Mobility Lab.

Sul piazzale hanno trovato posto delle piante “speciali”: sono alcune tra le 200 vinte la scorsa primavera da due studentesse e due studenti della classe V BL (Liceo Linguistico Esabac) che si sono classificati primi al concorso IMMAGIRAMA, promosso in occasione della Giornata della Terra dai Ministeri dell’Istruzione e della Transizione Ecologica, da Eventi Lumi ed Isola Ursa. Alberi che sono stati donati alla Città di Torino e verranno destinati in diverse zone della Città.

Fortemente voluta dalla Scuola, l’inaugurazione di oggi ha concluso una mattinata dedicata alla sostenibilità nella quale studenti e studentesse (del Liceo Regina Margherita, del Liceo Cavour, dell’I.I.S. Majorana e del Liceo D’Azeglio) hanno potuto dialogare con il climatologo Luca Mercalli, ospite in Aula Magna.

Conferenze alla Croce Verde di None

La Croce Verde di None, associazione aderente ad Anpas, organizza due conferenze gratuite, aperte a tutti, sul primo soccorso con il patrocinio del Comune di None.

Il primo incontro, in programma sabato 3 dicembre dalle ore 14 alle 17, presso la sala conferenze del Comune di None, riguarderà le manovre di disostruzione e la prevenzione di incidenti in età pediatrica e sarà a cura della dott.ssa Beatrice Savino, pediatra.

Il secondo evento formativo si terrà sabato 10 dicembre sempre in Comune, dalle 14 alle 17, sarà tenuto dagli istruttori della Croce Verde None e sarà dedicato alla rianimazione cardiopolmonare in età adulta e pediatrica, anche con utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno.

Entrambi gli incontri prevedono una parte teorica e una di dimostrazioni pratiche. Per maggiori informazioni e adesioni occorre scrivere a eventi@croceverdenone.org o telefonare al numero 011 9864996, entro il 30 novembre 2022.

«La Croce Verde None – spiega il vicepresidente e responsabile formazione Croce Verde None, Federico Vialardi – ha voluto offrire anche quest’anno dei momenti di incontro per sensibilizzare su temi sanitari molto importanti e far avvicinare sempre più i cittadini al riconoscimento precoce di segni e sintomi d’allarme e procedere all’attivazione dei sistemi d’emergenza. Abbiamo infatti già organizzato, il 12 novembre, un interessante incontro formativo dedicato all’ictus, con la presenza del personale dell’unità operativa Stroke delle Molinette e adesso invitiamo a partecipare agli incontri di dicembre presso il Comune di None. Lanciamo inoltre un appello a iscriversi al prossimo corso di formazione per diventare volontari soccorritori che inizierà a gennaio 2023 scrivendo a formazione@croceverdenone.org».

La Croce Verde None, associata Anpas, può contare sull’impegno di 154 volontari, di cui 73 donne, grazie ai quali ogni anno svolge oltre 20mila servizi con una percorrenza di circa 602mila chilometri. Effettua servizi di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite anche con mezzi attrezzati al trasporto dei disabili. Attualmente la Croce Verde None dispone di 12 autoambulanze attrezzate per il soccorso, due automediche e sei automezzi per il trasporto di persone disabili e per i servizi socio sanitari.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.425 volontari (di cui 4.062 donne), 5.753 soci, 640 dipendenti, di cui 71 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 226 automezzi per il trasporto disabili, 261 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 534.170 servizi con una percorrenza complessiva di 17.942.379 chilometri.

Iron Maiden tribute band

Una stupenda serata, nell’altrettanto bellissimo locale del Circolo Associazione Costruttori di corso Umbria 36 a Torino, all’insegna della musica e del divertimento.Un folto e partecipativo pubblico ha cantato e gioito con gli Iron Maiden tribute band,gruppo torinese nato nel giugno del 2012, che annovera fra le sue fila musicisti del grande panorama piemontese, i quali condividono la grande passione per il mito della metal band britannica che fa sognare ancora oggi milioni di fans in tutto il mondo.L’idea di costituire questo gruppo musicale nasce dalla mente di Davide Crescenzo, il cantante del gruppo, che è riuscito a riunire artisti che da tanti anni suonavano i mitici brani degli Iron Maiden e che da tempo meditavano un tributo come questo. In ogni concerto sono sempre presenti brani storici alternati a sorprese che gli amanti del genere adorano. Lo spettacolo proposto è un gustosissimo mix di tecnica ed energia pura che non lascia tregua al pubblico sempre festante,partecipativo e numeroso!

Enzo Grassano