ilTorinese

Strana idea! Voglia di “libertà” in pieno centro urbano

Alla Torinese “Domus Lascaris”, il “Gruppo Building” presenta sei visionari, ipnotici dipinti di Daniela Balbiano

Fino al 20 maggio

Titolo, “Oltre le Gabbie: Libertà immaginata”. Spezzoni di umane esistenze che si muovono fra architetture soffocanti, geometrie di nitida ma ingabbiante trappola quotidiana, oltre le quali figure scomposte, silhouttes dalle vivide trame cromatiche, marciano serrate, alzando occhi e mani al cielo per guadagnare spazi, all’apparenza impossibili, di nuove agognate libertà.  E il luogo è sicuramente il meno adatto per vincere l’improba impresa. Siamo infatti nel pieno centro storico di Torino, dove gira che ti rigiri, guarda a terra o all’insù, vie di fuga dall’oppressione della più moderna o architettonicamente e perfettamente inserita e miscelata in “plastici” di antica storicità, non ti lascia vie di fuga da “gabbie” urbane che ti assediano, quasi ti tengono prigioniero in spazi, pur di magnifica concezione narrativa, ma privi di salvifiche vie di uscita verso voli di libera poetica immaginata “libertà”. Di pensiero. Di movimento. Di nuovi approcci all’umana convivenza. Ecco allora il perché del titolo, “Oltre le Gabbie: Libertà immaginata”, dato alla rassegna espositiva che negli spazi di “Domus Lascaris”, il “Gruppo Building” dedica, fino a martedì 20 maggio, all’artista pavese, natali a Voghera, Daniela Balbiano. Mostra, per così dire, en plein air. Sei dipinti a tecnica mista, “ciascuno – è scritto in presentazione – testimone di quel delicato equilibrio tra oppressione e libertà che caratterizza la condizione umana”. Terra e terra e cemento contro voglia, voglia tanta, di cielo. Di spazi liberi al volo di sogni e fantasie, le più visionarie ed immaginifiche. Libere di correre oltre gli spazi delimitati del reale.

Mostra “en plein air”, si diceva. Le opere sono infatti visibili dall’esterno di “Domus Lascaris” (a una manciata di passi da piazza Solferino, realizzata nel 2013 come risultato della trasformazione di una palazzina razionalista di metà Novecento in un condominio di lusso dalle eleganti linee contemporanee) attraverso le ampie vetrate che si affacciano all’intersezione delle vie Lascaris e Dellala, in un dialogo tra spazio privato e dimensione collettiva che invita oggi i passanti a riflettere sulle “gabbie invisibili” della Balbiano, su chi siamo e chi potremmo essere.

Quella dell’artista vogherese è pittura di gran classe, in grado di giocarsi con esiti assolutamente positivi “il gesto che sfida la linea”, quella che l’artista definisce “la danza fragile tra oppressione e libertà”, la riconosciuta volontà di non trasgredire alle regole del gioco, ma anche la convinzione di poter sfuggire ai più desueti canoni scolastici per creare in astratte narrazioni di luce e colore spiragli nuovi oltre i quali immaginare nuovi destini e nuove vie di fuga alla banale, imponente  e gravosa quotidianità del vivere comune. In tal senso, “i soggetti rappresentati si trovano sospesi in una sorta di dimensione liminare tra accettazione e ribellione, tra il peso delle consuetudini e la vertigine del cambiamento, mentre il linguaggio figurativo cattura la tensione dinamica di corpi che resistono , oscillano , si lasciano trascinare o tentano la fuga”.

Buona pittura e curiosi obiettivi. Ancor di più se si considera la prestigiosa location pensata ad ospitare la mostra; location così partecipe e invischiata in un contesto cittadino tanto “chiuso” nella sua moderna (eppur storica) e perfetta architettura urbana da lasciare pochi “vuoti” al rimbalzo delle sensazioni e dell’onirico. Doppio plauso, dunque, all’organizzazione del “Gruppo Building” (specializzato in alti interventi di progettazione architettonica e studi di fattibilità, interior design e ristrutturazione edilizia, nonché al sostegno dell’arte contemporanea) e al “coraggio” della brava Daniela Balbiano, voce libera di gridare ovunque la sua incontestabile voglia di assoluta “libertà”.

Doveroso anche ricordare, a proposito del torinese “Gruppo Building” (nato nel 1983) la sua ingegnosa volontà di fare della Galleria al piano terra di “Domus Lascaris” proprio un vero punto d’incontro fra arte ed architettura, in grado di ospitare ciclicamente mostre di arte pubblica (e in libera visione degli stessi passanti) dedicate ad artisti del territorio, e non. E poi che dire? Non dimentichiamo che proprio al Gruppo guidato da Piero Boffa (e allo studio nato al suo interno “BP+P”) si deve, fra le tante, la realizzazione di “The Number 6”“la casa più bella del mondo”, trasformazione in condominio contemporaneo di una gemma del Barocco a due passi da Piazza San Carlo, premiato da “ArchDaily” come “Building of the Year 2015” per la categoria restauro. I punti d’interesse ci sono tutti per fare un salto e fermarsi lì, proprio davanti alle “vetrine” di “Domus Lascaris”.

Gianni Milani

“Oltre le Gabbie: Libertà immaginata”

Domus Lascaris, via Lascaris 7, Torino; tel. 011/5581711 o www.domuslascaris.it

Fino al 20 maggio

Nelle foto: immagini della mostra di Daniela Balbiano 

Silvia Beccaria e Anna Roberti: “Frammenti di natura”

A Biella, la Primavera di “BI-Box Art” si è aperta con la mostra “a due” 

Fino al 10 maggio

Biella

Arte e natura. La prima messa totalmente a disposizione dell’altra attraverso le magie della tecnica, di segno e colore, e il lavorio sotteso di sensazioni sogni e speranze che sono bagaglio insostituibile nel lavoro di un autentico artista. E allora non poteva scegliersi mostra migliore per inaugurare venerdì 21 marzo scorso l’arrivo della Primavera alla Galleria “BI-Box Arte” di Biella con l’ospitata fino al prossimo sabato 10 marzo delle opere di Silvia Beccaria, torinese, e di Anna Roberti, origini bresciane. Artiste, entrambe, che attraverso tecniche assolutamente diverse, usano l’arte per esplorare “tra intrecci e trame, materia e segno, trasformazione e memoria”, il mondo della natura nelle sue forme più semplici e primigenie, nel suo continuo divenire e farsi “altro” in quell’innata capacità di rigenerarsi, nelle fratture e nelle connessioni che ne caratterizzano il ciclo vitale. Di qui il titolo della rassegna “Frammenti di natura” che vede esposte una ventina di opere messe lì in bella (davvero bella!) mostra per invitarci a ripensare il nostro rapporto con l’ambiente, per esortarci a pensare e, in certo senso, a condividere la fragilità, sì, ma anche la resilienza di un ambiente naturale che l’uomo ha ereditato per proteggerne e rispettarne i frutti e la bellezza, dimenticando invece troppo spesso di assolvere, se non di peggiorare, i principi cardine di tale compito. In tal senso “l’esposizione offre– si sottolinea – un’esperienza visiva e concettuale, ma anche un’opportunità di connessione emotiva e intellettuale, che spinge a una consapevolezza più profonda del nostro ruolo all’interno dell’ecosistema”.

Ed è proprio sotto questo aspetto che la mostra incontra anche idealmente il concorso Be Natural/Be Wild”, promosso dalla “Fondazione Cassa di Risparmio di Biella” nell’ambito di “Selvatica – Arte e Natura in Festival”, rafforzando il tema della riscoperta della forza e della bellezza naturale attraverso l’arte.

 

Elemento caratterizzante la ricerca artistica della torinese Silvia Beccaria è il “filo” che si fa “metafora di scrittura, di narrazione, di tessitura di relazioni e significati”, intrecciando i classici metodi della cosiddetta “Fiber Art”, che la Beccaria ha fatto profondamente sua attraverso la guida dell’artista olandese Martha Nieuwenhuijs (Amsterdam, 1946 – Torino, 2017), con l’utilizzo di materiali inusuali, che vanno dalla “plastica” alla “gomma” fino alla “carta”, lavorati con abile manualità in trame di materia in cui riversare emozioni, memorie e generosi advertisements attraverso cui raccontare e raccontarsi agli altri. Con un “fare” artistico, al contempo, di alta concretezza e poetica visionarietà, specchio pur anche “di suggestioni letterarie e filosofiche, che dialogano con il processo creativo e ampliano il significato dell’intreccio come pratica simbolica, capace di tenere insieme storie, esperienze e visioni del mondo”.

Laureata in “Scienze Naturali”, Anna Roberti si autodefinisce “Botanica dei colori, dei ruderi e del selvatico”. Da sempre la sua ricerca, mossa fra pittura e grafica, nasce infatti dall’esigenza di realizzare “erbari su tessuto” con “piante ruderali”, ovvero con quelle umili “insignificanti” piante che crescono spontanee lungo i sentieri, sui ruderi o tra le fessure di antichi muri. Piante eluse dall’uomo o addirittura eliminate perché considerate infestanti. Erbacce. Di cui l’artista non cerca immagini accurate e precise, ma forme, movimenti e colori capaci di dare spazio all’immaginazione e alle antiche preziosità ben evidenti in quei millenari “erbari miniati” (uno su tutti il “De materia medica”, 60-78 d.C., di Dioscoride Pedanio) che accompagnano l’artista nella sua quotidiana ricerca. La tecnica utilizzata per stampare in modo stabile le piante su tessuti grezzi di seta “bourette”, lino e cotone avviene utilizzando “pigmenti naturali” come il “nero fumo”, seguendo l’antica tecnica di richiamo leonardesco per produrre il cosiddetto “nero di lampada”. Il suo è un raffinato e poetico mondo artistico, dove è piacevole immergersi, corpo e mente e anima, luogo sospeso fra antico e moderno, dove quei “frammenti di natura”, cui accenna il titolo della rassegna, si fanno piccolo grande “microcosmo”, “una finestra aperta su un universo fatto di equilibri delicati e di continue metamorfosi”.

 Gianni Milani

“Frammenti di natura”

Galleria “BI-Box Art Space”, via Italia 38, Biella; tel. 349/7252121 o www.bi-boxartspace.com

Fino al 10 maggio

Orari: giov. e ven. 15/19,30; sab. 10/12,30 e15/19,30

Nelle foto: Silvia Beccaria; Anna Roberti “Capelvenere”, 2023 e “Erbario impresso”, Giardino della Minerva, 2018; Silvia Beccaria “La luce nelle crepe #8”

Dal 24 al 30 aprile in Piemonte Settimana mondiale vaccinazioni

I programmi per bambini, adolescenti, donne, anziani, viaggiatori e persone fragili

“L’immunizzazione per tutti è umanamente possibile” è lo slogan della Settimana Mondiale delle vaccinazioni 2025, l’iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che si celebra ogni anno dal 24 al 30 aprile.

I vaccini sono una delle più grandi conquiste dell’umanità, che negli ultimi 50 anni ha salvato almeno 154 milioni di vite, contribuendo al miglioramento della sopravvivenza infantile. La salute globale sta attraversando una fase cruciale: i progressi duramente ottenuti nell’eradicazione di malattie prevenibili con la vaccinazione sono a rischio. In questo contesto l’iniziativa ha l’obiettivo di proteggere un numero sempre maggiore di persone e le loro comunità dalle malattie prevenibili con la vaccinazione.

Qui di seguito i programmi vaccinali attivi in Piemonte.

Bambini

Nei primi anni di vita i bambini ricevono alcune vaccinazioni essenziali per proteggerli quando sono ancora vulnerabili.

Dal 2017 è obbligatorio a livello nazionale vaccinare tutti i bambini in età scolare da 0 a 16 anni contro le principali malattie infettive: morbillo, parotite, rosolia, pertosse, varicella, poliomielite, difterite, tetano, epatite B ed haemofilus influenzae di tipo B.

Adolescenti

La vaccinazione contro il virus del papilloma umano (HPV) in Piemonte è offerta gratuitamente a tutti gli adolescenti. Rappresenta un mezzo estremamente utile per prevenire le malattie tumorali indotte dal virus che colpisce gli organi genitali, la bocca e la gola. La somministrazione nel corso dell’undicesimo anno di vita è particolarmente efficace in quanto l’esposizione al virus è minima prima dell’inizio dell’attività sessuale. La vaccinazione precoce offre una protezione migliore e previene la trasmissione del virus ai futuri partner sessuali, riducendo così il rischio di cancro causato dall’HPV nella popolazione generale.

Tra i 12 e i 18 anni vengono effettuati anche i richiami per difterite, tetano, pertosse, poliomielite e meningococco tetravalente.

Donne in età fertile e in gravidanza

Alcune malattie infettive sono particolarmente pericolose per le donne, perché possono incidere negativamente sulla fertilità o avere conseguenze sull’esito di una gravidanza, provocare aborti spontanei o anomalie congenite del neonato. In previsione del concepimento si consiglia la vaccinazione per morbillo, parotite, rosolia e varicella. Nel corso della gravidanza si raccomanda l’immunizzazione per pertosse, influenza, Covid-19.

Anziani

Gli anziani sono particolarmente vulnerabili a determinate malattie. Con l’avanzare dell’età, quindi, sono raccomandate e offerte gratuitamente le vaccinazioni contro l’influenza (dai 60 anni), la polmonite e il Fuoco di Sant’Antonio (per i sessantacinquenni).

Viaggiatori

Grazie alle vaccinazioni i viaggiatori possono proteggersi, specialmente in aree dove possono essere presenti malattie non comuni o endemiche. Alcune vaccinazioni sono richieste come requisito per l’ingresso in certi Paesi, altre, anche se non obbligatorie, sono fortemente raccomandate. Per questo motivo, in vista di un viaggio è importante pianificare con anticipo l’immunizzazione, perché spesso sono necessari più dosi o richiami, e valutare i rischi specifici per la salute nella regione di destinazione, che possono includere malattie trasmesse da insetti, contaminazione dell’acqua o degli alimenti.

Prima della partenza è utile consultare il Centro di Medicina dei Viaggi presente in tutte le Asl del territorio piemontese.

Persone fragili per patologie croniche

In Piemonte sono in vigore protocolli vaccinali specifici per alcune tipologie di pazienti che, a causa della patologia di cui soffrono, hanno un aumentato rischio infettivo o una minore risposta immunitaria.

A titolo di esempio, le vaccinazioni sono offerte attivamente e gratuitamente a diabetici, nefropatici, portatori o in attesa di trapianto di rene, persone che vivono con Hiv / Aids e trapiantati di cellule staminali.

Specifiche condizioni di rischio

Sul sito della Regione Piemonte è anche presente una pagina in cui trovare riassunte le vaccinazioni per specifiche condizioni di rischio, come possono essere quelle legate a comportamenti o stili di vita oppure per quei soggetti a rischio per esposizione professionale: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/vaccinazioni-per-specifiche-condizioni-rischio

Informazioni e aggiornamenti

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/vaccinazioni-proteggono-tutti

La pioggia non ha fermato la Giornata della Terra Torino 2025

Torino, sabato 19 aprile 2025 – Sostenibilità come cultura, partecipazione come strumento di cambiamento. La pioggia non ha fermato la Giornata della Terra Torino 2025 che ha animato i Musei e i Giardini Reali con oltre 40 appuntamenti che hanno unito educazione, creatività e impegno civico. Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione ha dimostrato che parlare di futuro significa agire nel presente: costruendo spazi accessibili, dialoghi generativi e comunità consapevoli.

 

Organizzata da Fondazione Club Silencio in partnership con i Musei Reali di Torino, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito delle missioni Proteggere l’Ambiente e Promuovere il Benessere dell’Obiettivo Pianeta e il patrocinio di MASE – Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, ASviS, Regione Piemonte, Città di Torino e Politecnico di Torino, la Giornata della Terra Torino  ha proposto talk, laboratori, performance e momenti esperienziali per esplorare la sostenibilità in tutte le sue forme.

 

“La Giornata della Terra non è solo un evento, ma un esercizio collettivo di immaginazione e responsabilità. Anche di fronte a un tempo incerto, la risposta del pubblico è stata straordinaria: segno che esiste un desiderio reale di ritrovarsi, riflettere e agire insieme. Crediamo profondamente nella necessità di creare spazi pubblici in cui la sostenibilità non sia solo raccontata, ma vissuta, esplorata e praticataQuello che abbiamo vissuto in questi giorni è solo un piccolo esempio di quanto sia ormai necessario trovare soluzioni nuove, resilienti e condivise. In questo senso, costruire una giornata così ricca e partecipata significa anche allenarci a un futuro diverso, più consapevole e solidale, in cui l’urgenza di imparare a adattarci al cambiamento climatico è sempre più evidente. Mettere in dialogo generazioni, linguaggi e visioni è un atto culturale e proprio da questo incontro può nascere la rivoluzione di cui abbiamo urgente bisogno” – Alberto Ferrari, presidente Fondazione Club Silencio.

 

Il programma ha toccato i temi più urgenti del nostro tempo: cambiamento climatico, biodiversità, giustizia sociale, innovazione sostenibile. I talk Vivere a 2°C: come adattarci e agire subito, con Maicol Negrello (Politecnico di Torino), Giulia Marzetta (European Climate Pact Ambassador) e Andrea Grieco (Advocacy e Comunicazione ASviS), e 10 anni per cambiare il mondo: cosa è successo dal 2015 ad oggi?, con Marco Grieco (giornalista vaticanista) e Giulio Lo Iacono (Segretario Generale di Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS), hanno dato voce a esperti e attivisti impegnati nel raccontare e affrontare le sfide ambientali più attuali; mentre Femminismo e ambientalismo: due lotte, una stessa radice con Greenpeace Piemonte, Martina Rogato (Presidente di HRIC, Co-Chair Women7 Italia) e Mariachiara Cataldo (Break The Silence Italia) ha intrecciato disuguaglianze di genere e giustizia climatica in un dialogo aperto e necessario.

 

Ampio spazio è stato dedicato anche alle nuove generazioni e all’attivismo creativo, con laboratori come Parti da te, cambia una cosa di Viola Gesmundo, Neurofancy del Collettivo Mai Ultimi e il quiz Dalla vulnerabilità alla forza: il potere della resilienza climatica proposto da Global Shapers Torino. Non sono mancate le voci dei più giovani come quella di Remon Karam, attivista per i diritti umani, in un dialogo aperto e non convenzionale con Duccio Travaglini (CEO di Greencome) per esplorare come i giovani stiano ridefinendo oggi l’attivismo, tra linguaggi digitali, creatività e partecipazione.

 

Grande attenzione anche alle famiglie e ai bambini, protagonisti di attività pensate per avvicinare i più piccoli ai temi della sostenibilità attraverso il gioco, l’esplorazione e il contatto con la natura urbana. I Giardini Reali hanno ospitato laboratori dedicati alla biodiversità, al riuso e alla scoperta dell’ambiente, rendendo l’evento un’occasione di apprendimento collettivo e intergenerazionale.

La cura di sé come parte integrante della cura del pianeta ha animato invece l’area wellness, con sessioni di yoga e pilates con Beatrice Serra, danzamovimento terapia con Francesca Torchella e pratiche di biotransenergetica con tamburo sciamanico. Un invito a vivere la sostenibilità anche come equilibrio tra corpo, mente e ambiente.

Il programma ha incluso anche spazi dedicati all’innovazione e alla tecnologia sostenibile, con il talk Oltre il cambiamento: innovare per abitare il pianeta e il coinvolgimento di realtà come il Politecnico di Torino, la Città di Torino e il Gruppo Iren, mentre allo STEAM Corner del MU-CH bambini e adulti hanno potuto sperimentare la scienza in modo partecipativo.

 

A chiudere la giornata, la suggestiva listening session di John Bringwolves, artista in residenza ai Musei Reali, che ha trasformato i suoni del luogo in una composizione ambientale, coinvolgendo giovani musicisti del territorio in un rito collettivo tra memoria, paesaggio e immaginazione.

 

Anche quest’anno, la Giornata della Terra Torino ha confermato il proprio impegno per la sostenibilità ambientale e sociale: materiali riciclati, compensazione delle emissioni, raccolta differenziata e attività inclusive. Un evento costruito con e per la comunità, dove la cultura si fa motore di cambiamento e partecipazione.

 

Referendum, un tema che riguarda la sola sinistra

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

La prossima consultazione referendaria è una pratica, come si suol dire, che riguarda
prevalentemente se non quasi esclusivamente il ‘campo largo’ o l’ex ’campo largo’ che sia.

Ovvero, il comportamento politico delle varie sinistre. Promosso dalla Cgil di Landini che ha
l’obiettivo, e neanche tanto nascosto, di egemonizzare definitivamente ed irreversibilmente il
fronte delle componenti progressiste del nostro paese. Ovvero, quella radicale e massimalista
della Schlein, quella populista e demagogica dei 5 stelle e quella estremista del trio Fratoianni/
Bonelli/Salis. Del resto, la stessa impostazione iniziale della campagna referendaria riflette questo
obiettivo definito e chiaro. Landini ha immediatamente incontrato i capi delle varie sinistre e con
quelli ha concordato la pianificazione dell’intera campagna elettorale del prossimo giugno.

Ora, e al netto della legittimità di questo obiettivo squisitamente politico, emergono tre elementi
quasi oggettivi che non possono non essere evidenziati.

Innanzitutto la conferma, per i pochissimi che non lo sapessero ancora, che lo storico sindacato
rosso della Cgil ormai gioca un ruolo decisamente ed esclusivamente politico/partitico. Un ruolo
che lo porterà ad essere quasi sicuramente il riferimento politico per eccellenza del ‘campo largo’.
Cioè delle tre sinistre riunite. Ed è, questo, uno dei motivi determinanti per cui l’offensiva
referendaria è riconducibile ad una questione che riguarda la sinistra italiana.

In secondo luogo la persin plateale indisponibilità politica del leader della Cgil a coinvolgere altri
settori della società e della politica italiana su queste battaglie identitarie delle sinistre. Quasi che
la partita fosse rivolta ad una parte, peraltro largamente minoritaria, della società italiana per
misurare il peso elettorale delle varie leadership che si muovono all’interno di quel campo politico.
Un risultato abbastanza deludente per chi ha l’ambizione di candidarsi a guidare l’intero paese.
In ultimo, la conferma che la cultura riformista e di governo da quelle parti è alquanto minoritaria
se non addirittura marginale. E la conferma, puntuale come sempre, arriva dal ruolo
sostanzialmente inutile giocato dai cosiddetti “riformisti” all’interno dell’attuale coalizione di
sinistra e progressista. Mi riferisco, nello specifico, ai riformisti del Pd – cioè a tutti coloro che non
si riconoscono appieno nella leadership radical/massimalista della Schelin – e al partito personale
di Renzi che deve giurare fedeltà quotidiana al Pd e ai 5 stelle per essere ammesso nel recinto
dell’alleanza.

Ecco perchè proprio la prossima consultazione referendaria offere uno spaccato di particolare
importanza su ciò che capita attualmente nel campo della sinistra italiana. E, al riguardo, non
stupisce affatto che sia proprio un esponente con il profilo politico e culturale come Landini ad
ambire a guidarlo. Sia sotto il versante politico e sia su quello organizzativo. È di tutta evidenza,
infine, che tutto ciò che attiene alla cultura riformista da un lato e, soprattutto, alla cultura di
governo dall’altro non può che guardare altrove.

Rissa tra ubriachi: si calmano solo all’arrivo di polizia e carabinieri

Polizia e Carabinieri sono intervenuti nella notte di sabato per sedare una rissa avvenuta a Biella all’ingresso di un bar. Diverse le persone coinvolte probabilmente alterate dall’eccesso di alcol. La colluttazione è degenerata tanto da indurre i presenti a chiamare le forze dell’ordine.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Azione: “Sul rischio idrogeologico l’unica ricetta è la prevenzione”

“La Provincia di Vercelli è stata messa a dura prova da un’ondata di maltempo che qualche anno fa avremmo definito eccezionale e che, invece, oggi è diventata un drammatico evento ricorrente. Nel manifestare solidarietà a quanti sono stati colpiti da questo nuovo evento calamitoso sul nostro territorio, Azione Vercelli Valsesia intende tenere lo sguardo alto sul nodo centrale del problema: quello della prevenzione. Dai dati disponibili risulta che per innalzare in modo efficace il livello di sicurezza servirebbero 8.000 opere di prevenzione per una spesa poco inferiore a 27 miliardi di euro. A fronte di queste necessità, il Piano Nazionale per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, varato nel 2019, prevede fino al 2030 stanziamenti per 14,3 miliardi di euro, parte dei quali destinati a opere emergenziali connesse ad eventi calamitosi, interventi di messa in sicurezza dei territori ed infrastrutture, interventi per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico. Per risolvere il problema del dissesto idrogeologico servono almeno 26,58 miliardi di euro. Tale è il valore delle richieste provenienti dagli Enti Locali registrati sulla piattaforma RENDIS (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo)”.
A dichiararlo in un comunicato è Azione Vercelli e Valsesia con il Vice Segretario Provinciale Gabriele Posillipo, la Presidente provinciale Floriana Bazzano e il Segretario Cittadino di Vercelli Paolo De Marco.
“Sono cifre che non devono sorprendere se si considera che 6,8 milioni di abitanti risiedono in aree a rischio alluvionale medio e 2,4 milioni vivono in zone alluvionali ad alto rischio, complessivamente il 15% della popolazione. Gli edifici in zone alluvionali ad alto e medio rischio sono 2,1 milioni, il 15% del totale”.
“Azione Piemonte è impegnata in Parlamento, grazie al lavoro della Coordinatrice Regionale Onorevole Ruffino, componente della Commissione Ambiente e di inchiesta sul rischio idrogeologico, interventi che favoriscano la prevenzione collaborando con le istituzioni regionali e locali per sviluppare un piano strategico di gestione del territorio. Ma non bisogna nascondersi dietro un dito, servono risorse economiche. La Regione Piemonte ha già fatto, in anni di programmazione, un grande lavoro in Provincia di Vercelli per ridurre il rischio delle frane nelle aree montane e per la manutenzione dei corsi d’acqua con tre programmi di manutenzione idraulica dei corsi d’acqua demaniali con estrazione ed asportazione di materiale litoide. Ma la gestione del territorio deve cambiare sotto la pressione dei cambiamenti climatici. Il problema è che i fiumi, che per anni abbiamo soffocato e attorno a cui abbiamo costruito e coltivato, si stanno riprendendo il loro spazio. La piovosità è aumentata in modo spaventoso. Non ha mai piovuto così. Nell’evento che ha toccato il Piemonte a settembre dello scorso anno sono cadute quantità di pioggia inedite nell’arco di 24 ore. A Boccioleto da lunedì a mercoledì sono caduti 473 millimetri di pioggia, 406 in sole 24 ore. Semplicemente inaudito. Alcune sfide attendono il nostro territorio. L’aumento delle opere di difesa dal dissesto nelle aree montane. Il taglio selettivo degli alberi cresciuti nelle zone golenali. La redazione per il Fiume Sesia di un Programma di gestione dei sedimenti, come quello che è stato fatto sul Po. Il finanziamento dello scolmatore di Vercelli. L’adeguamento degli argini della Città di Vercelli.
Serve una visione a lungo termine, produttive e propositiva, che metta al centro la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini, senza guardare le magliette politiche o se si gioca nella squadra della maggioranza o dell’opposizione”.

Raccolta rifiuti: il calendario dei servizi nelle festività

 In concomitanza delle festività previste nelle prossime settimane, Amiat Gruppo Iren effettuerà i servizi di raccolta rifiuti con il seguente calendario:

  • Domenica 20 aprile (Pasqua): la raccolta non viene effettuata per tutte le frazioni
  • Lunedì 21 aprile 2025 (Pasquetta): passaggio regolare per tutte le frazioni.
  • Venerdì 25 aprile 2025: passaggio regolare per tutte le frazioni.
  • Giovedì 1° maggio 2025: la raccolta non viene effettuata per tutte le frazioni; in particolare, l’organico è posticipato a venerdì 2 maggio, la carta è posticipata a sabato 3 maggio, non recuperabile, vetro e plastica sono posticipate a domenica 4 maggio.

Tutti i giorni verrà comunque garantito un presidio, in particolare in corrispondenza delle utenze più critiche, così come per il servizio di nettezza urbana.

I Centri di Raccolta saranno regolarmente aperti, con le seguenti variazioni: lunedì 21 e venerdì 25 aprile saranno aperti al mattino i soli ecocentri di via Ravina e via Zini.  Domenica 20 aprile e giovedì 1° maggio, invece, tutti gli ecocentri saranno chiusi.

Il Servizio di Customer Care Ambientale sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00, ad eccezione dei giorni festivi.

Maggiori informazioni e dettagli sui servizi di raccolta rifiuti sono disponibili sul sito di Amiat: www.amiat.it

“FilosoFARE” a Villa Lascaris

A Villa Lascaris, a Pianezza, si terranno tre workshop di filosofia pratica. Primo appuntamento giovedì 24 aprile con l’incontro dal titolo “INTERPRETAZIONE”

“FilosoFARE” rappresenta un workshop di filosofia pratica che affronta a Villa Lascaris, a Pianezza, grazie al suo direttore Marco Fracon, in ogni appuntamento un tema diverso, non sotto nforma di convegno o lezione frontale, ma con un approccio semplice, partecipato e coinvolgente.
Ogni volta che si riflette sul significato della vita, dell’amicizia, su cosa voglia dire “essere felice”, sul senso del dolore che si prova, si sta facendo filosofia. È un’attività del pensiero umano ed è naturale quando si riflette sull’ esistenza; è la ricerca di risposte alle domande che ciascuno si pone.

Al di là della materia studiata nei libri, delle parole complicate, dei filosofi che, dall’antica Grecia a oggi, hanno espresso pensieri su quelle che possono essere definite “le grandi domande”, il filosofare – anche se non vengono chiamate espressamente così – accompagna tutto il percorso di ogni vita, plasma il modo in cui è possibile leggere il mondo e le singole esperienze. Ed è una filosofia personale, pratica, che si costruisce ogni giorno.

Per portare la filosofia fuori dai libri e dentro la vita reale, Villa Lascaris, casa di spiritualità e cultura dell’Arcidiocesi di Torino, in collaborazione con UNECON – Università per l’Educazione Continua di Pianezza, propone tre incontri che affrontano in modo diverso dal solito la Filosofia.
Giovedì 24 aprile alle 21.00 a Villa Lascaris, in Via Lascaris 4 a Pianezza, il primo incontro parlerà di “INTERPRETAZIONE”.

Secondo la definizione dell’enciclopedia Treccani, “interpretare” significa “Attribuire un significato, spiegare la natura, la ragione e il fine di determinati atti o fatti, dedurre da indizî o da parole i pensieri e le intenzioni di una persona”. Viene attribuito un significato a un testo, a un gesto, a un evento, ed è un processo fondamentale per la nostra esistenza e per le nostre relazioni con gli altri.

Insieme a Marco Fracon, direttore di Villa Lascaris, verranno esplorate le diverse interpretazioni e modalità, l’importanza di interrogarsi e lasciarsi interrogare da ciò che ci circonda, sia esso un libro o un articolo di giornale, l’atteggiamento di una persona, un’esperienza che abbiamo vissuto, e come tutto questo si rifletta nel vivere e agire quotidiano.

L’ingresso agli incontri è libero, previa prenotazione via mail all’indirizzo eventi@villalascaris.it
Per sostenere le attività culturali di Villa Lascaris è gradito un contributo volontario.

I prossimi appuntamenti con FilosoFARE
– Giovedì 8 maggio, ore 21.00 – FELICITÀ
– Giovedì 22 maggio, ore 21.00 – CONOSCI TE STESSO

Mara Martellotta

Festa dello Sport e Torino Sport Card

Cresce l’impegno della città per il benessere fisico, l’avvio alla pratica sportiva e l’inclusione

 

Confermata la Festa dello Sport 2025 e ampliata la platea di beneficiari della Torino Sport Card Let’sTo, in un quadro nel quale le Circoscrizioni avranno un ruolo centrale nella gestione delle risorse economiche destinate alle iniziative sportive locali, che potranno rispondere in maniera più capillare alle reali esigenze dei territori. È quanto stabilisce la delibera proposta dall’assessore allo Sport Domenico Carretta, approvata  dAlla Giunta comunale, con un impegno della Città pari a circa 130mila euro.

La Festa dello Sport 2025 si svolgerà nei weekend di settembre e ottobre e avrà, come nelle scorse edizioni, l’obiettivo di incentivare la pratica sportiva, promuovere la cultura del benessere e valorizzare aree verdi e spazi urbani delle Circoscrizioni, offrendo una vetrina per le associazioni sportive locali. Anche quest’anno alle proposte sportive saranno affiancate attività di natura culturale, con l’iniziativa “Circoscrizioni in mostra” a cura dell’Assessorato alla Cultura.

La Torino Sport Card – Let’s To, rivolta ai giovani tra i 14 e i 19 anni, sarà potenziata con maggiori contributi economici, sia per ampliare le opportunità legate al suo utilizzo sia per sostenere le associazioni che affiancheranno in questo la Città. La platea di beneficiari – 45mila i giovani a cui è stata inviata la tessera nel 2024 – sarà inoltre ampliata, con l’obiettivo di garantire ancora maggiore inclusione sociale ed equità nell’accesso alle attività sportive e ricreative offerte. Tra i nuovi beneficiari: minori destinatari di provvedimenti di protezione e tutela, inclusi quelli del circuito penale ospiti in strutture di accoglienza cittadine; minori stranieri non accompagnati affidati a connazionali e in attesa di perfezionamento della residenza; careleavers, ovvero giovani usciti da strutture di accoglienza o in affidamento familiare, fino ai 21 anni, che necessitano di supporto nel loro percorso di autonomia.

“Si tratta di provvedimenti e misure che puntano a rafforzare il legame tra sport e comunità – ha commentato l’assessore Carretta -. Affidare alle Circoscrizioni la gestione delle risorse significa rendere le decisioni più snelle e vicine alle esigenze dei territori, e investire nelle due iniziative vuol dire dare concretezza e operatività ai principi e ai valori che animano la cultura sportiva. I numeri sull’utilizzo della Sport Card sono in forte crescita, per cui abbiamo scelto di potenziare ulteriormente di questa misura che avvicina sempre più giovani ai benefici della pratica sportiva”.