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Il pecorino etico solidale Biraghi festeggia il sesto anno di vita

La storica azienda Biraghi,  fin dall’insediamento del suo negozio in Piazza San Carlo, ha saputo ben presto conquistare i nostalgici torinesi , a ricordo delle piccole pezzature di formaggio – i famosi ” biraghini” e non solo – : è stata in grado, in maniera esemplare, di mantenere la sua identità di industria casearia,  ben radicata al territorio piemontese e nazionale, sostenendo la filiera di produzione italiana, raccogliendo e lavorando circa 465.000 litri di latte al giorno, per un totale di 170 milioni di litri l’anno. 

 

In questo lavoro di continuo raccordo con le aziende italiane della sua categoria, con una in particolare si sono create le condizioni per una produzione integrata del formaggio identitario della Sardegna – il pecorino romano – a sostegno dei pastori sardi e del loro appassionato lavoro.
A più di 6 anni dal lancio, il “Pecorino Etico Solidale Biraghi” ha riscontrato  un grande successo: attualmente è distribuito in più di 3.100 punti vendita sul territorio italiano e, a novembre 2022, si è registrata una distribuzione ponderata pari al 35% su tutta Italia. Non solo la Grande Distribuzione, ma anche i consumatori hanno risposto in maniera più che positiva all’iniziativa.

Il Pecorino Etico Solidale Biraghi, frutto dell’accordo tra Biraghi, FDAI e Coldiretti Sardegna a sostegno dei pastori sardi, festeggia il sesto anno di vita con un nuovo record: sono infatti oltre 1.100.000 kg di prodotto (70% di Pecorino e 30% di Gran Biraghi) venduti dal 2017 ad oggi.

«Questo è un esempio concreto di un accordo che fa bene al Sistema Paese, nel quale ogni attore coinvolto ha saputo mettersi a disposizione per creare un prodotto di qualità e competitivo sul mercato» ha commentato Adolfo Giannecchini, Responsabile dei progetti di Filiera Agricola Italiana.

«Un accordo che cresce e si rafforza anche grazie ai nuovi progetti che stiamo mettendo in campo con la Biraghi – afferma il Direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba –. Questo ci consentirà di allargare l’accordo anche ad altre realtà locali e crescere nei numeri».

Nel 2020 la collaborazione tra Biraghi e Coldiretti Sardegna si è consolidata con il lancio di un nuovo prodotto da tavola: dopo il Grattugiato fresco “La Nostra Ricetta al Pecorino Biraghi”, l’azienda cuneese, insieme a FDAI e all’organizzazione sarda hanno presentato lo Spicchio di Pecorino Etico Solidale, una fetta da 150 grammi senza crosta laterale, prodotta con 100% latte di pecora sardo, a lunga stagionatura, caratterizzata da un gusto dolce e delicato e acquistabile in una pratica confezione con un vassoio per tenerla in tavola, apertura facilitata e zip “apri e chiudi”.

 

Chiara Vannini

 

 

Le Fondamenta dei Regni  

IL PUNTASPILLI di Luca Martina

 

Le prospettive economiche rimangono quantomai incerte ma da qualche tempo è iniziato a filtrare un certo ottimismo da parte degli investitori, degli analisti e degli economisti. 

Ultime, ma solo in ordine di tempo, sono giunte le previsioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI). 

Secondo l’FMI il rallentamento sarà inferiore alle attese e si passerà da una crescita del PIL del 3,4% nel 2022 al 2,9%. 

A patire le peggiori conseguenze saranno i Paesi industrializzati, destinati nel loro complesso a dimezzare la crescita dal 2,7% all’1,2%. 

L’Europa, epicentro degli eventi scatenati dalla guerra in Ucraina, pagherà il prezzo più salato e l’area dell’euro sarà in virtuale stallo (+0,7%) per tutto l’anno appena iniziato. 

Note più liete sono riservate dall’FMI all’Asia emergente che, trainata dalla Cina dovrebbero crescere di più del 5%.

 

Ma se quanto sopra era in una certa misura atteso quello che sorprende forse di più sono le previsioni sulla Russia, vista in miglioramento (dopo una discesa del 2,2% nel 2022) sia quest’anno (+0,3%) che il prossimo (+2,1%). 

In effetti il regno di Putin ha sinora subito delle conseguenze tutto sommato modeste dall’embargo dei Paesi occidentali. 

Com’è possibile, ci si chiede, che un Paese che dipende quasi esclusivamente dall’esportazione di petrolio e gas naturale possa fare fronte alla perdita dei suoi più importanti clienti (i principali Paesi europei) senza subire un tracollo della sua economia. 

La risposta sta nei dati che consentono di fare luce sulla destinazione dei flussi di greggio: da questi appare evidente che a compensare il netto calo della domanda europea ci abbia pensato l’Asia. 

Basti pensare che, dall’inizio della guerra, un anno fa, le importazioni cinesi di petrolio russo sono quasi raddoppiate e sono pressoché esplose (moltiplicandosi di 14 volte) da parte dell’India (che ha quasi appaiato Pechino come primo cliente di Mosca).  

Non desta sorpresa, poi, che, sebbene assai meno importanti, anche la Turchia e la Bulgaria abbiano approfittato delle “offerte speciali” (greggio a prezzo scontato) del supermercato russo. 

Meno ovvia è stata la crescita delle importazioni di petrolio russo da parte del nostro Paese, raddoppiate nel corso del 2022. 

La situazione paradossale si spiega con la presenza della raffineria russa, della Lukoil, ad Augusta, in Sicilia.  

Prima della guerra, infatti, solo il 30% del petrolio raffinato in Italia dalla Lukoil era di provenienza russa ma dopo l’imposizione delle sanzioni le banche italiane hanno chiuso le linee di credito “costringendo” la raffineria ad approvvigionarsi al 100% con petrolio domestico (importato dalla Russia). 

Vedremo nei prossimi mesi se le misure ulteriormente restrittive sulle esportazioni di greggio via mare, a fine anno scorso, e di prodotti raffinati, dal 5 febbraio, finiranno per sortire gli effetti sperati (togliere ossigeno alla macchina da guerra russa). 

 

Per ora possiamo solo convenire con quanto sosteneva l’economista statunitense Jeremy Rifkin: “Il regno dei cieli potrà anche essere fondato sulla giustizia ma i regni terrestri sono fondati sul petrolio.”

Ricerca e formazione, accordo tra Città e Politecnico

Mercoledi 8 febbraio alle ore 12 in Sala Congregazioni di Palazzo Civico si svolgerà la  cerimonia della firma dell’Accordo fra Città di Torino e Politecnico in materia di programmi e attività di ricerca, trasferimento tecnologico, didattica e formazione.

L’Accordo verrà sottoscritto dal Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e dal Rettore del Politecnico, Guido Saracco.

Bonus edilizia, Fi: bene Regione su sblocco crediti incagliati

“Sono estremamente soddisfatto per l’iniziativa che ha intrapreso la Regione Piemonte in ambito di cessione del credito per il settore edilizio. L’assessore di Forza Italia alle Attività Produttive Andrea Tronzano e il nostro presidente della Regione Alberto Cirio dimostrano come il nostro partito sia attento al tema della casa nei fatti e non a parole, intervenendo in modo diretto su quei crediti incagliati che mettono a rischio in Italia circa 200mila posti di lavoro, movimentando un fondo di circa 50milioni di euro all’anno. La Regione Piemonte ancora una volta fa da laboratorio per il Paese. Personalmente continuerò a combattere a livello nazionale affinchè il Governo intervenga in modo radicale su questo tema, non lasciando da soli i territori, e venendo incontro alle esigenze di un comparto che ha solo la colpa di aver rispettato le regole”. Ad affermarlo in una nota il senatore di Forza Italia Roberto Rosso, responsabile nazionale del Dipartimento Casa per gli Azzurri.

Torino e Piemonte, i consumi frenano

In Piemonte i consumi calano peggio della media nazionale e anche di altre regioni del Nord e del Centro. Così si evince dallo studio di Confesercenti sulla spesa delle famiglie nel 2023.

Sul territorio regionale la previsione di spesa è di 2.376 euro medi a famiglia, dato inferiore ai 2.443 euro della media nazionale, e anche  a quello delle regioni del nord (eccetto la Liguria), oltre a Emilia e Toscana. Al Piemonte, inoltre, mancano 139 euro per pareggiare il livello di spesa del 2019, ultimo anno prima della pandemia, rispetto ai 50 euro mancanti a livello di media italiana. Dopo il Covid i consumi dei piemontesi hanno ripreso a salire anche se mentre nel 2021 rispetto al 2020 e nel 2021 rispetto al 2022 la crescita è stata  di 70,5 euro e 82,2 euro, nel 2023 rispetto allo scorso anno supererà di poco i 18 euro, pari allo 0,8%. Le difficoltà risultano anche dalla composizione della spesa. Ben il 46%, in questo caso sostanzialmente in linea con la media nazionale è per costi legati all’abitazione e alle bollette di elettricità, gas, e acqua, spesa in forte crescita. Se nel 2023 le tariffe di luce e gas si dovessero ridurre del 40%, come ipotizzato dal ministro Giorgetti, la spesa delle famiglie per le utenze domestiche si ridurrebbe in modo significativo, liberando risorse da impiegare per altri consumi.

 

Terzo Polo, gazebo a Chieri

Sabato 4 febbraio, dalle 15 alle 19, in centro a Chieri si è tenuto il primo gazebo informativo dell’anno.

Siamo stati contenti di incontrare cittadini, amministratori e rappresentanti di altre forze politiche, che durante tutto il pomeriggio sono venuti a confrontarsi con noi.

Il Terzo Polo a Chieri è già oggi una realtà: continueremo a lavorare per far crescere il nostro territorio al fianco di cittadini e imprese, attraverso una serie di iniziative pubbliche nei prossimi mesi.

In allegato alcune foto dell’iniziativa.

Pier Antonio Pasquero
Coordinatore Italia Viva del Chierese e Carmagnolese

La XXIII Giornata di raccolta del farmaco

Da martedì 7 a lunedì 13 febbraio prossimo

 

Il Banco Farmaceutico di Torino organizza la XXIII Giornata di Raccolta del Farmaco, prevista da martedì 7 a lunedì 13 febbraio, quando sarà possibile donare uno o più presidi sanitari alle 287 farmacie aderenti a Torino e provincia, trenta in più rispetto alle 258 del 2022.

La mappa delle farmacie si può trovare sul sito istituzionale www.bancofarmaceuticotorino.org.

Gli enti assistenziali accreditati sono 61 in Torino e provincia, 100 in più rispetto al 2022, e comunicano al Banco Farmaceutico le proprie necessità nella tipologia e nel quantitativo stimato per un anno di attività. La richiesta per l’anno in corso 2023 supera i 105.000 farmaci e dispositivi sanitari. Queste le priorità: integratori, antipiretici e antinfiammatori, preparati per tosse e malattie da raffreddamento. Questi farmaci vengono poi consegnati alle persone in condizione di povertà sanitaria assistite dagli Enti, aumentate rispetto all’anno scorso. Sono infatti 29.670, rispetto ai 28.873 del 2022.

Le richieste non vengono del tutto soddisfatte, poiché la copertura del fabbisogno tramite le donazioni della GRF è solo del 30,5%, un dato più basso rispetto a tutta la regione del Piemonte (38,1%) e all’Italia intera (47%).

Delle 29.000 persone che, almeno una volta durante l’anno, si sono rivolte agli enti preposti per una richiesta di farmaci, oltre 20.000 sono cittadini stranieri. Si tratta di persone, come rileva la Caritas Diocesana, “multiproblematiche”. La povertà sanitaria si accompagna a quella alimentare, alla difficoltà abitativa e alla mancanza di lavoro.

I dati preliminari del decimo rapporto “Donare per curare” su povertà sanitaria e donazione farmaci dell’ OPSAN (riferiti all’anno 2022) rivelano, come prevedibile, che l’innalzamento generalizzato del costo della vita pesa, in particolare, sulla diffusione della povertà assoluta, che colpisce chi già vive in condizioni precarie.

Nell’arco degli ultimi otto anni, le famiglie povere hanno sostenuto una spesa sanitaria mensile pro capite compresa tra i 9 e gli 11 euro, destinando oltre il 60% all’acquisto dei farmaci, per un totale di spesa pari a un sesto sostenuto dalle famiglie più abbienti.

Mara Martellotta

Mariela Castro, la nipote di Fidel, a Torino per il nuovo Codice delle Famiglie

Il Circolo di Torino e i Circoli del Piemonte dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia Cuba in collaborazione con l’Università di Torino organizzano un incontro tavola rotonda con la partecipazione della Dott.sa Mariela Castro Espin, politica, pedagogista, sessuologa e psicologa cubana.

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Anpas, corsi per operatore di colonna mobile

PROTEZIONE CIVILE 

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) in ambito di protezione civile ha una propria struttura articolata a livello nazionale e regionale pronta a intervenire rapidamente e con efficacia in Italia e all’estero. L’intervento avviene su allertamento del Dipartimento della Protezione Civile in occasioni di grandi calamità, mentre ai livelli comunali, provinciali e regionali l’allertamento è opera delle autorità locali competenti.

Per eventi di maggiore gravità la gestione degli interventi delle Pubbliche Assistenze viene coordinata dalle Sale operative regionali e dalla Sala operativa nazionale.

Le volontarie soccorritrici e i volontari soccorritori delle Associazioni che hanno aderito al sistema di protezione civile di Anpas ricevono una formazione di base indispensabile per rendersi disponibili a operare in scenari di protezione civile, siano essi di prevenzione, di simulazione o di emergenza. Nello specifico si tratta del corso di formazione per Operatore di colonna mobile nazionale Anpas (Ocn).

Il corso si articola in una prima parte di formazione a distanza, un modulo di quattro ore sulla sicurezza e la mitigazione dei rischi in protezione civile. La seconda parte del corso per Operatore di colonna mobile nazionale Anpas viene condotta in aula e corrisponde a un modulo di otto ore in cui vengono trattati, tra gli altri, i seguenti argomenti: la struttura del sistema di protezione civile, la sicurezza del volontario che opera in scenari di protezione civile, la gestione dello stress in emergenza, la comunicazione in emergenza e non.

Anpas Comitato Regionale Piemonte ha tenuto, lo scorso 4 febbraio, un corso per Operatore di colonna mobile nazionale presso la Croce Bianca di Volpiano al quale hanno partecipato una ventina di volontari provenienti da diverse associazioni del Canavese.

Un nuovo corso per Operatore di colonna mobile nazionale Anpas è in programma il 18 febbraio e coinvolgerà i volontari della Croce Verde NoneCroce Bianca OrbassanoCroce Verde Pinerolo e della Croce Verde di Asti. Ogni volontario Anpas può comunque dare il proprio contributo in occasione delle emergenze di protezione civile secondo le proprie competenze e specializzazioni.

Le attività di protezione civile sono la previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, gestione e superamento dell’emergenza. Il Servizio Nazionale della Protezione Civile è organizzato come un sistema integrato nel quale le competenze nelle diverse attività sono affidate a più enti e Strutture operative perché la complessità dello scenario nazionale dei rischi richiede l’impiego coordinato di tutte le professionalità e le risorse disponibili.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.425 volontari (di cui 4.062 donne), 5.753 soci, 640 dipendenti, di cui 71 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 226 automezzi per il trasporto disabili, 261 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 534.170 servizi con una percorrenza complessiva di 17.942.379 chilometri.