ilTorinese

Finpiemonte: un anno di crescita per la società e per il territorio

Il Consiglio di Amministrazione di Finpiemonte S.p.A. ha approvato oggi il Bilancio 2024, evidenziando un anno di grande crescita e solidità finanziaria.

Sotto la guida del Presidente Michele Vietti e del Direttore Generale Mario Alparone, la società ha registrato un utile netto di 5.232.778 euro, in forte miglioramento rispetto ai 904.936 euro dell’anno precedente. Questo risultato beneficia di una componente straordinaria di 3,6 milioni di euro, derivante dall’indennizzo transattivo ottenuto da Banca Vontobel, che ha posto fine alla controversia relativa alla distrazione di somme subita in passato dalla Società.

Anche la gestione operativa ha mostrato un netto progresso, con un risultato più che raddoppiato: da 908.488 euro del 2023 a 1.949.045 euro nel 2024. Questo miglioramento è stato possibile grazie a interventi di efficientamento organizzativo, che hanno portato a un incremento del fatturato del 20% rispetto al 2022, e a un aumento del margine di interesse, ottenuto attraverso una rinegoziazione mirata delle condizioni economiche.

Il volume di risorse gestite per conto della Regione è cresciuto di 70 milioni di euro, in linea con la programmazione dei fondi strutturali europei 2021-2027 e del PNRR. Nel corso dell’anno sono state approvate oltre 8.000 domande di contributo e finanziamento, con un incremento del 18% rispetto al 2023.

Anche la gestione finanziaria ha registrato un significativo miglioramento, con un incremento del margine del 26%, grazie a una strategia attenta che ha saputo sfruttare le condizioni favorevoli del mercato nella prima parte dell’anno e stabilizzare i rendimenti rispetto alle incertezze del contesto macroeconomico.

A supporto delle imprese del territorio, Finpiemonte ha destinato 31 milioni di euro a investimenti in venture capital, private equity e turnaround, con interventi in 20 aziende piemontesi.

Il Presidente del Collegio Sindacale, Marco Zacchera, ha evidenziato come i risultati raggiunti confermino la stabilità della società, ponendo basi solide anche per i prossimi esercizi.

“Sono orgoglioso” – ha dichiarato il Presidente Vietti – “di presentare questi brillanti risultati alla prossima Assemblea, insieme ai colleghi del Consiglio di Amministrazione, al Collegio Sindacale e al Direttore Generale. La nostra Regione, in qualità di socio, avrà modo di valutarli “.

Zappalà (FdI) su Riboldi: “L’opposizione non è neppure in grado di amministrare l’agenda”

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, e vicepresidente della Commissione Sanità, Davide Zappalà, esprime pieno sostegno all’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, in merito alle polemiche sollevate dalle opposizioni riguardo la sua presunta assenza alla Commissione Sanità di oggi.

“Desidero ringraziare l’assessore Riboldi per la sua continua presenza, non solo in Commissione e in Consiglio quando convocato, ma soprattutto sul territorio e negli ospedali. A Biella, ad esempio, è stato il primo assessore alla Sanità a visitare tutte le Case della Salute, dimostrando un’attenzione concreta alla realtà sanitaria locale. Inoltre, è ampiamente apprezzato per le sue visite a sorpresa all’interno dei Pronto Soccorso in Piemonte. Una scelta che evidenzia il suo impegno e la sua dedizione per migliorare la qualità dei servizi rivolti ai cittadini.

Questi mesi sono stati caratterizzati dalla presenza costante sul territorio, ma anche a Roma dove ha saputo intercettare quasi 5 miliardi di euro. Simpatica l’idea del cartonato ma completamente fuori luogo. Inoltre la sua presenza era già stata spostata al 31 marzo. Evidentemente l’opposizione, ben lungi dal saper governare, non è neppure in grado di amministrare l’agenda”.

Le opposizioni parlano con il cartonato dell’assessore

 “Sanità, ennesima assenza dell’assessore Riboldi. Ci portiamo il cartonato per ricordare il suo volto”
Salta la programmazione e i lavori vanno avanti senza l’assessore, non ci resta che una sua sagoma
Azzarda riunioni di Commissione di prima mattina. Poi le fa spostare al pomeriggio, dicendo di voler garantire una maggiore partecipazione. Alla prova dei fatti, però, non si fa mai vedere. E i temi principali della sanità rimangono ai blocchi di partenza.
Per questa ragione oggi abbiamo portato a Palazzo Lascaris una sagoma dell’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi. Dopo l’ennesima assenza, abbiamo deciso di sostituirlo con un cartonato. Riboldi continua a non dare risposte sullo stato di avanzamento della realizzazione della case di comunità e, oggi, diserta la Commissione convocata per discutere il percorso che porterà al nuovo piano socio sanitario.
La perdurante assenza dell’assessore Riboldi, che non si vede in commissione e in consiglio da più di un mese, è solo l’ennesima conferma del disinteresse della Giunta e della maggioranza per i lavori del Consiglio.
Riboldi aveva promesso che la discussione in commissione sul Piano socio-sanitario sarebbe iniziata a febbraio: siamo a fine marzo e per ora il piano è stato discusso solo in eventi di partito di Fratelli d’Italia, senza coinvolgimento del consiglio, delle parti sociali, dei comuni e dei consorzi.
Non solo. Gli assessori – dopo aver deciso di annullare le Commissioni del lunedì mattina per la concomitanza con le riunioni di Giunta – sono in grado di dare forfait anche alle sedute messe a calendario a loro piacimento. Un vero e proprio paradosso.
Così si continuano a svilire il Consiglio regionale e la democrazia, come abbiamo rimarcato già la scorsa settimana per la mancata discussione delle molte proposte di legge presentate.
L’obiettivo del centrodestra è evidentemente quello di evitare di disturbare l’unico vero manovratore della politica regionale, il presidente Cirio. Se ne facciano una ragione, cittadini e cittadine, sindacati, ordini professionali e tutto il mondo sanitario piemontese: il confronto sul futuro della sanità non è ammesso.
Gianna PENTENERO – Presidente Gruppo Pd
Alice RAVINALE – Presidente Gruppo AVS
Sarah DISABATO – Presidente Gruppo M5S
Vittoria NALLO – Presidente Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte

Mancata fermata Frecciarossa a Bardonecchia. Il sindaco chiede intervento Salvini e Santanchè

Il sindaco Chiara Rossetti ha scritto una lettera al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ed al Ministro del Turismo Daniela Santanché per chiedere il supporto a favore del ripristino della fermata di Bardonecchia del Frecciarossa Milano-Parigi.

“Bardonecchia – ricorda il sindaco Chiara Rossetti – non è soltanto una località alpina: è un comune turistico di primaria importanza, con oltre 3000 posti letto alberghieri, 14.000 seconde case ed una fruizione quattro stagioni, grazie ad un’offerta, che spazia dallo sci invernale al trekking, alla mountain bike, all’outdoor estivo, fino al turismo culturale e transfrontaliero”.

“A ciò si aggiungono – prosegue il primo cittadino – due infrastrutture di rilievo europeo, tra cui il Traforo ferroviario del Frejus, il primo valico alpino della storia, che ha rappresentato una pietra miliare nello sviluppo dei collegamenti tra l’Italia ed il resto dell’Europa. Privare Bardonecchia della fermata dell’Alta Velocità significa penalizzare non solo il turismo e l’economia locale, ma anche la logica dell’integrazione territoriale, in una fase storica in cui la connessione tra aree interne, montane e grandi centri urbani dovrebbe rappresentare una priorità”.

“Chiediamo quindi – dice ancora il sindaco Rossetti – l’intervento per valutare con Trenitalia France il ripristino della fermata del Frecciarossa a Bardonecchia, anche in forma sperimentale, nel fine settimana o nei periodi di alta affluenza, al fine di misurarne concretamente l’impatto. D’altronde, domandiamo che, come per la Maurienne, anche la Valle di Susa, possa usufruire di due fermate, Oulx e Bardonecchia. Istanze di un territorio che ha molto da offrire e che chiede semplicemente di poter restare connesso all’Italia ed all’Europa”.

“Speriamo – dichiara, infine, Chiara Rossetti – di poter incontrare il ministro Matteo Salvini, in occasione della Sua prossima visita a Torino il 1 aprile, per illustrare le esigenze del territorio di Bardonecchia ed avere un suo appoggio per poter riavere presto il collegamento ferroviario Milano-Parigi a Bardonecchia”.

 

 

 

 

Ucciso a coltellate in casa: fermato un uomo con l’accusa di omicidio

Ha 38 anni l’uomo, di nazionalità cinese, che è stato fermato dai carabinieri nel pomeriggio di martedì 18 marzo 2025 con l’accusa di omicidio. E’ sospettato di aver ucciso a coltellate un connazionale residente in via Lauro Rossi, a Torino, trovato senza vita nella sua abitazione la mattina del 7 marzo.

Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia Oltre Dora e dal nucleo investigativo del comando provinciale, sotto il coordinamento della pm Antonella Barbera, hanno portato al suo rintraccio a Borgaro Torinese. Il 38enne, senza fissa dimora, era in fuga da 11 giorni.

Gli accertamenti, ancora in corso, indicherebbero che il movente dell’omicidio sia legato a un significativo debito di denaro che il presunto assassino aveva nei confronti della vittima e mai restituito.

Affitta stanza di B&B e ruba nella camera della proprietaria

Un cittadino italiano di 39 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato per furto in abitazione.

Sono circa le tre di pomeriggio quando, nei pressi di Via Cialdini, viene segnalato dalla vittima un furto all’interno del suo appartamento.

Sul posto intervengono gli agenti del Commissariato di P.S. San Paolo i quali, una volta arrivati, apprendono che l’autore del furto potrebbe essere un uomo che occupava una delle tre camere affittate dai proprietari dell’appartamento e che, nel corso del soggiorno, aveva tenuto un comportamento ambiguo.

A quel punto, gli operatori provano ad entrare nella stanza dell’uomo, il quale si era chiuso dentro e temporeggiava nell’aprire.

I poliziotti, una volta entrati, notano subito una bottiglia di plastica con un foro utilizzata per consumare cocaina. All’interno delle sue tasche vengono trovati un orologio Panerai, una collana in oro, degli orecchini e il resto dei monili preziosi sottratti alla proprietaria.

Dal controllo effettuato vengono poi rinvenuti altri 5 orologi, tra cui un Rolex, dispositivi elettronici di vario tipo, anelli d’oro e altri oggetti di valore. Il tutto per una somma di circa 30.000 euro.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto; l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G.

Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Tav, Giachino: molto preoccupato per i tempi e i costi

Non so chi si possa dire soddisfatto dei tempi che si sono molto allungati e ritardano pertanto gli effetti positivi sulla economia valsusina e piemontese. Ricordo che la TAV è l’opera più importante per la nuova rete di trasporti europea come la definirono Jacques Delors e Silvio Berlusconi. L’opera che metterà in rete la metà dei corridoi europei e che darà alla Pianura Padana la più Grande Area di logistica del Sud Europa. Un’area dove vi saranno 4 porti di Genova, La Spezia, Venezia, Trieste, Ravenna , gli aeroporti di Torino, Genova, Malpensa, Linate, Verona, Trieste, Bologna, università e Centri di ricerche internazionali, aziende manifatturiere leader mondiali. I ritardi nella realizzazione della TAV fanno perdere PIL alla nostra economia e l’aumento dei costi lo pagheranno tutti gli italiani, compresi i NOTAV. All’interno di questa grande area logistica ci sarà un aumento dei traffici portuali con aumento delle entrate fiscali e del lavoro logistico che potrà dare, se ci sarà una efficiente regia olistica, un aumento di un punto del PIL italiano.
I governi gialloverde e giallorosso che hanno bloccato l’opera dovranno risponderne agli italiani e a chi aspetta il lavoro come il pane.  Bene l’impegno dell’attuale Governo a mettere a disposizione le risorse necessarie ma ora bisogna fare tutto il possibile per accelerare i lavori . Molto Positiva la prossima visita  del Ministro e del Commissario.
Mino Giachino
Responsabile Trasporti Fdi Piemonte

Moncalieri, Usic: “Insieme ai colleghi feriti, sia sul campo che in tribunale”

“L’Unione Sindacale Italiana Carabinieri – Segreteria Regionale Piemonte e Valle d’Aosta – esprime piena solidarietà ai tre militari del 1° Reggimento Carabinieri Piemonte di Moncalieri, rimasti feriti nel corso delle operazioni di sgombero del rave party non autorizzato, svoltosi presso l’ex stabilimento ILTE nella serata del 22 marzo.

L’intervento si è svolto in un contesto particolarmente complesso, con la presenza di migliaia di persone, tra cui anche esponenti dell’area antagonista di Askatasuna. Le forze dell’ordine si sono trovate ad affrontare momenti di forte tensione e resistenza per respingere il tentativo di forzare il cordone di sicurezza, con un concreto rischio per l’incolumità degli operatori.
Esprimo la mia più sincera vicinanza ai colleghi rimasti feriti durane le operazioni di sgombero e condanniamo con fermezza ogni forma di violenza nei confronti dei servitori dello Stato. Non è accettabile che quotidianamente dobbiamo registrare feriti tra gli operatori in tutti i servizi di ordine pubblico, con l’amara consapevolezza che sovente, operiamo in condizioni di difficoltà operativa e talvolta, anche senza un adeguato supporto giuridico nelle sedi giudiziarie. Chiediamo al Governo di assumersi – in prima persona – la responsabilità di garantire tutele effettive a chi, ogni giorno, opera per fa rispettare le leggi, anche e soprattutto nei momenti più difficili. Auspichiamo che venga fatta piena luce su quanto accaduto a Moncalieri e che siano accertate le responsabilità degli organizzatori del rave party.
USIC continuerà a fornire supporto completo e concreto ai propri iscritti, grazie a un sistema strutturato di tutela legale. Tutti gli iscritti USIC, potranno usufruire della polizza infortuni, professionale ed extra professionale. Un ulteriore strumento che testimonia l’impegno quotidiano che questo sindacato adotta per proteggere i propri iscritti”.
Lo dichiara, in una nota, Leonardo Silvestri, Segretario Generale Piemonte e Valle d’Aosta, dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC).
Torino, 23 marzo 2025

SOS Giovani imprenditori: in 10 anni in Piemonte 8.775 attività in meno (-19,4%)

Nella regione l’andamento della popolazione tra i 15 e i 34 anni negli ultimi 10 anni è diminuita di 11.863 unità (-1,4%)”.

  

 

SOS giovani imprenditori. È l’allarme lanciato dal Movimento Giovani imprenditori di Confartigianato Imprese Piemonte rispetto alla contrazione del numero delle imprese guidate da under 35 nella nostra regione.

Il bilancio dell’ultimo decennio ha visto sparire in Piemonte, tra chiusure e superamento della soglia di età degli amministratori, 8.775 attività guidate da under 35, portando il numero complessivo delle imprese giovanili da 45.305 del 2014 alle 36.530 di dicembre 2024.

Il peso in percentuale sul totale delle imprese in regione negli anni 2014 e 2024 è di 10,1% e 8,7% con una variazione di -1,4%.

 

Il calo ha colpito in modo particolare il mondo artigiano che in Italia, nel decennio, ha perso oltre 47mila imprese giovanili (-28,1).

È quanto emerge dall’analisi Unioncamere-InfoCamere sulla nati-mortalità delle imprese giovanili che fotografa la profonda trasformazione del tessuto imprenditoriale italiano, spinta anche dall’inverno demografico in cui è entrata la nostra società. Se il calo ha interessato quasi tutti i settori economici, emergono però significative differenze con una forte accelerazione nel segno dell’innovazione e della sostenibilità.

La forte riduzione del perimetro ha innescato una sensibile ricomposizione settoriale dell’imprenditoria giovanile. In termini di composizione percentuale, se nel 2014 commercio e costruzioni rappresentavano insieme quasi il 45% di tutte le imprese under 35, oggi il loro peso è sceso al 37%. Cresce invece l’incidenza dei servizi alle imprese (dall’8,7% all’11,8%) e dell’ICT (dal 6,4% all’8%). Un chiaro segnale di come le nuove generazioni si stiano orientando verso settori a maggior contenuto tecnologico e di servizi avanzati.

“Questo dato – commenta Francesca Nota, Presidente del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Piemonte – va letto in un contesto economico generalizzato e va inserito anche all’interno di uno scenario sociale di invecchiamento della popolazione. In Italia e in Piemonte il numero dei giovani è crollato. Voglio ricordare che in Piemonte l’andamento della popolazione tra i 15 e i 34 anni negli ultimi 10 anni è diminuita di 11.863 unità (-1,4%)“.

“Riteniamo fondamentale arginate la contrazione del numero di imprese guidate da under 35, – continua Nota – attraverso misure concrete che favoriscano l’accesso al credito, la semplificazione burocratica e il supporto alla formazione e all’innovazione. Se da un lato settori tradizionali soffrono maggiormente, dall’altro la crescita dei servizi alle imprese e la stabilità dell’agricoltura dimostrano che, con le giuste competenze e opportunità, i giovani possono ancora costruire il proprio futuro da protagonisti”.

“L’Italia ha bisogno di nuove generazioni di imprenditori – conclude Nota – capaci di portare innovazione e valore aggiunto nei settori ad alta intensità di conoscenza. Chiediamo alle istituzioni di intervenire con politiche mirate, investendo nelle competenze e nella digitalizzazione per rendere più attrattiva e sostenibile la scelta imprenditoriale per i giovani. Non possiamo permetterci di perdere altre imprese giovanili: il futuro dell’artigianato e dell’economia del nostro Paese dipende dalla capacità di sostenere chi ha il coraggio di mettersi in gioco”.