ilTorinese

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Bolero – Biografico. Regia di Anne Fontaine, con Raphaël Personnaz, Emmanuelle Devos e Vincent Perez. Il francese Maurice Ravel è un ragazzo con un orecchio speciale, che percepisce la musica ovunque, anche nei rumori meccanici di una fabbrica. La vita sulle prime non sembra sorridergli, viene escluso dal Prix de Rome per l’ennesima volta, si infortuna per via di una distrazione, tuttavia fa incontri che segneranno la sua vita e la sua carriera, come quello con Ida Rubinstein, Marguerite Long, Misia Sert e anche con l’America dove conosce il jazz. Da una parte c’è il lavoro forsennato per la composizione definitiva del “Boléro”, dall’altra l’incombere della malattia neurologica, nel mezzo di un processo creativo geniale, eppure profondamente distruttivo. Durata 120 minuti. (Classico, Due Giardini sala Ombrerosse)

Casa in fiamme – Commedia drammatica. Regia di Dani de la Orden, con Emma Vilarasau e Enric Auquer. Montse, una donna di mezza età divorziata dallo spirito esuberante, ha finalmente l’opportunità che attendeva da tempo: un fine settimana con tutta la famiglia nella sua casa sulla Costa Brava, a Cadaqués, dove un tempo trascorrevano le estati più serene. La casa, che rischia di essere venduta, diventa per la donna il teatro di una sfida personale per realizzare il fine settimana perfetto, anche se le sue reali intenzioni vanno ben oltre il semplice trasloco. Nonostante i suoi due figli ormai adulti la ignorino da tempo, presi dalle loro vite instabili e incerte, il suo ex marito abbia una nuova compagna ed ex terapeuta, e i conti con il passato non siano ancora saldati, Montse è determinata a fare in modo che tutto vada come previsto, cercando disperatamente di ricostruire l’unità perduta. Non si fa abbattere da nulla, nemmeno dalla morte improvvisa di sua madre, che decide di ignorare pur di non rinunciare al weekend tanto atteso. Sogna da troppo tempo questo momento e, pur di farlo andare secondo i suoi piani, è pronta a fare qualsiasi cosa, persino a distruggere la propria casa fino alle fondamenta, portando alla luce segreti familiari, tensioni represse e bugie sepolte. Un weekend che potrebbe segnare un nuovo capitolo della sua vita, dove ogni cosa dovrà essere a sua immagine e somiglianza, anche se ciò può comportare l’annientamento di tutto quello che c’è stato sino a quel momento, incluse le illusioni che ha coltivato per anni e il legame fragile con le uniche persone a cui tiene davvero. Durata 105 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Come Closer – Drammatico. Regia di Abigail Metcalf e Olivia Charis, con Jitka Dolezalovà. La ventenne Eden, dopo l’improvvisa morte dell’amato fratello, prende misure estreme per riempire il vuoto che si è creato nella sua vita. Quando scopre che il fratello aveva una ragazza di cui lei non sapeva nulla, queste misure assumono una svolta passionale e pericolosa. Durata 107 minuti. (Romano sala 2)

Come ti muovi, sbagli – Commedia. Di e con Gianni di Gregorio, con Greta Scarano e Iaia Forte. Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui trascorrere qualche giornata. Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita è messa sottosopra dall’arrivo della figlia, in crisi coniugale, e dei due più che ingombranti nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche maanche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente. Durata 90 minuti. (Romano sala 2, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Elisa – Drammatico. Regia di Leonardo Di Costanzo, con Barbara Ronchi, Roschdy Zem e Valeria Golino. Elisa, una ragazza di buona famiglia, è in carcere da dieci anni per aver ucciso brutalmente la sorella. I suoi ricordi confusi si chiariscono nell’incontro con il criminologo Alaoui, che conduce uno studio sui delitti di famiglia. La verità che emerge per Elisa è sconvolgente. Un dolore che forse è l’inizio di una redenzione. Durata 105 minuti. (Eliseo Grande, Nazionale sala 2, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Enzo – Drammatico. Regia di Robin Campillo, con Eloy Pohu e Pierfrancesco Favino. Enzo ha 16 anni e ha abbandonato gli studi per imparare a fare il muratore. I genitori altoborghesi non si capacitano della scelta del figlio, tanto più che suo fratello maggiore Victor è al contrario uno studente modello che aspira a entrare in una delle università più prestigiose di Parigi. Sul luogo di lavoro Enzo incontra Vlad e Miroslav, due ucraini che presto verranno chiamati ad arruolarsi nel conflitto con la Russia. Enzo preferisce di gran lunga la loro compagnia a quella degli amici secchioni di Victor, per non parlare di quella dei suoi genitori totalmente avulsi dalla realtà che li circonda, in particolare il padre italiano Paolo che gli fa continuamente il terzo grado sulle sue intenzioni future. L’attrazione per Vlad è anche sessuale e sentimentale: per Enzo è necessaria, per Vlad pericolosa. Durata 102 minuti. (Eliseo, Romano sala 3)

Frammenti di luce – Drammatico. Regia di Rùnar Rùnarsson, con Elin Hall e Baldur Einarsson. Una storia ambientata a Reykjavik, in Islanda, durante l’estate. La protagonista è Una, giovane studentessa d’arte che porta dentro di sé un segreto che la rende triste. Il dolore che nasconde la soffoca ma deve annullarsi anche se è intorno a lei che tutto ruota. In una giornata mite e luminosa, Una incontra l’amore, l’amicizia e si sente travolta dalle emozioni provocate dalle persone e dagli eventi che la circondano. Durata 90 minuti. (Greenwich Village sala 3)

I Roses – Commedia. Regia di Jay Roach, con Benedict Cumberbatch e Olivia Colman, La vita sembra facile per la coppia apparentemente perfetta formata da Theo e Ivy: carriere di successo, figli fantastici, una vita sessuale invidiabile. Ma sotto la facciata della famiglia perfetta si celano competizioni e risentimenti, che si accendono quando i sogni professionali di Theo si infrangono. Durata 90 minuti. (Eliseo, Greenwich Village sala 2 anche V.O., Ideal, Lux sala 2, Reposi sala 1, Romano sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Kneecap – Drammatico, musicale. Regia di Rich Peppiatt, con Mòglaì Bap, Mo Chara e Michael Fassbender. Nella Belfast post-conflitto, emerge il turbolento trio rap KNEECAP, che getta le basi per la rinascita della lingua irlandese contro l’establishment. Liam Og e Naoise, autoproclamatisi “feccia di bassa lega2, insieme all’insegnante JJ, diventano un simbolo politico e la voce di sfida della gioventù irlandese inquieta. Mentre lottano per lasciare un segno nel mondo e le pressioni familiari e relazionali minacciano di staccare laspina ai loro sogni, il trio intreccia una narrazione che trascende la musica. Durata 105 minuti. (Nazionale sala 4 anche V.O.)

Material Love – Commedia. Regia do Celine Song, con Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans. Strana occupazione quella di Lucy nella New York di oggi. La sua è quella di abbinare tra loro i vari single che incontra, secondo le rispettive affinità, la condizione socio-economica e la attrazione fisica, ad esempio. Invitata al matrimonio di una delle coppie che lei stessa è riuscita a formare, Lucy incontra casualmente John, in qualità di cameriere, l’uomo con cui aveva avuto una lunga e ineguagliata storia d’amore ma che lei stessa aveva abbandonato, dal momento che, attore senza il becco di un quattrino, sapeva che no avrebbe potuto garantirle una vera stabilità economica per il futuro. Ma seduto al tavolo dei single si siede anche Harry, decisamente ricco, affascinante e spiritoso, insperatamente deciso a costruire una seria relazione. Imponendosi una scelta, chi? Durata 116 minuti. (Ideal, Lux sala 1, Nazionale sala 1 anche V.O., Reposi sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Tutto in un’estate! – Commedia drammatica. Regia di Louise Courvoisier, con Clément Faveau. Totone, diciottenne, trascorre la maggior parte del suo tempo a bere birra e a far festa con il suo gruppo di amici nella regione del Giura. Ma la realtà bussa alla sua porta: dovrà prendersi cura della sorellina di sette anni e trovare un modo per guadagnarsi da vivere. Decide così di mettersi a produrre il miglior formaggio Comté della regione, quello che gli permetterebbe di vincere la medaglia d’oro al concorso agricolo e 30.000 euro. Durata 90 minuti. (Greenwich Village sala 3)

L’ultimo turno – Drammatico. Regia di Petra Biondina Volpe, con Leonie Benesch e Andreas Beutler. Floria è un’infermiera che lavora con passione e professionalità nel reparto di chirurgia di un ospedale. È sempre in ascolto di tutti i pazienti, anche nelle situazioni più stressanti, e si rende sempre disponibile, facendo fronte a ogni emergenza. Ma nella cruda realtà della sua routine quotidiana, in un reparto sovraffollato e a corto di personale, spesso le situazioni sono imprevedibili. Floria si prende cura, fra tanti altri, di una giovane madre gravemente malata e di un anziano a signore che attende con apprensione la sua diagnosi. Via via che la notte avanza, il suo lavoro assume sempre più i contorni di una corsa contro il tempo. Durata 91 minuti. (Nazionale sala 3)

Una scomoda circostanza – Thriller. Regia di Darren Aronofsky, con Austin Butler, Zoe Kravitz e Liev Schreiber. Hank Thompson è un giocatore di baseball sull’orlo di una crisi di nervi che tenta di rimanere a galla nella spietata New York degli anni 90. Suo malgrado si ritrova però inconsapevolmente coinvolto negli affari del sottobosco criminale ed è costretto a lottare selvaggiamente per sopravvivere. Durata 109 minuti. (Centrale, Fratelli Marx sala Groucho, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Una sconosciuta a Tunisi – Drammatico. Regia di Mehdi Barsaoui, con Fatma Sfarr. La vicenda s’ispira a un autentico fatto di cronaca, svoltosi nel 2011, dopo la rivoluzione che ha messo fine alle violenze del dittatore Ben Ali, in un paese che tuttavia non ha ancora cancellato del tutto la corruzione e le continue contraddizioni. Aya ha quasi trent’anni, vive con i vecchi genitori nel sud della Tunisia, lavora in un albergo come cameriera e ogni giorno si reca in città, a bordo di un piccolo bus. Sempre le stesse azioni, giorno dopo giorno, una vita di giovane ragazza con i ritmi di sempre. Un giorno il bus ha un grave incidente e soltanto Aya sembra essersi salvata. Non rintracciata e da tutti creduta morta, la ragazza coglie l’occasione per rifarsi una nuova esistenza, raggiunge Tunisi, frequenta nuove amicizie, persone e locali: ma è testimone di un fatto di cronaca in cui vengono coinvolti alcuni poliziotti – l’uccisione di un uomo, mentre questi erano in borghese -, fatto cui inizialmente Aya offre una testimonianza che si rivelerà falsa. Durata 123 minuti. (Fratelli Marx sala Chico, Due Giardini sala Ombrerosse)

Warfare – Tempo di guerra – Drammatico. Regia di Alex Garland e Ray Mendoza, con Joseph Quinn, Kit Connor e Will Poulter. Mendoza, un ex Navy Seals e già consulente militare di Garland per “Civil War”, basa la storia sulle proprie memorie di guerra, un episodio di guerriglia urbana a Ramadi. Nel 2006, in Iraq, un gruppo di Navy Seals statunitensi occupa una abitazione per studiare le mosse del prossimo attacco: nel momento in cui s’accorgono della presenza di una banda armata, tenteranno una sortita ma un’esplosione improvvisa colpisce due di loro riducendoli in fin di vita. Durata 95 minuti. (Centrale v.o., Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Harpo, Lux sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Dantès e l’Olivetti

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All’inizio degli anni ’50 un vivace yorkshire terrier di nome Dantès viveva a Ivrea, capoluogo del canavese. La “città delle rosse torri” era conosciuta in ogni angolo del mondo grazie all’Olivetti, la prima fabbrica nazionale di macchine da scrivere, fondata nel 1908 e destinata a diventare leader nel settore dei materiali per ufficio e poi in strumenti elettronici all’avanguardia, dalle telescriventi alle prime macchine da calcolo meccaniche. Dantès era il compagno inseparabile di un giovane ingegnere che lavorava alle Officine ICO, uno dei luoghi produttivi della Olivetti più innovativi e all’avanguardia, esempio unico per lo spirito imprenditoriale che l’animava grazie alla visione illuminata di Adriano Olivetti.

Dantès era un cane molto intelligente, tanto curioso e intraprendente quanto dotato di uno spirito avventuroso. Ogni giorno accompagnava il suo padrone in ufficio dove l’ingegnere e i suoi collaboratori erano impegnati a progettare e costruire macchine da scrivere e calcolatrici. La fabbrica in quegli anni era un luogo vibrante e pieno di idee innovative, e Dantès guardava quel fermento accoccolato sulla sedia vicino alla scrivania ricevendo coccole dagli operai che passavano di lì e anche qualche bocconcino che dimostrava di gradire molto. Una mattina, mentre il suo padrone era immerso nei progetti, Dantès decise di esplorare il vasto complesso dell’Olivetti. Si allontanò dalla scrivania e si avventurò nei corridoi tra le macchine e i tavoli da lavoro. La sua curiosità lo portò in una grande sala dove si stava stavano discutendo animatamente su un nuovo modello di macchina da scrivere. Dantès attratto dalle voci si avvicinò silenziosamente. Stavano parlando della Lettera 22, macchina da scrivere portatile che avrebbe rivoluzionato il modo di scrivere diventando la preferita dei più grandi giornalisti italiani. Ormai era pronta per essere messa in produzione nello stabilimento di Aglié. Progettata da Giuseppe Beccio e disegnata da Marcello Nizzoli, rappresentava al meglio l’estetica olivettiana. I suoi pregi erano la leggerezza (tre chili di peso) e la maneggevolezza ma anche le caratteristiche tecniche erano destinate a renderla unica e amatissima fino al punto di diventare un’icona, un oggetto di culto. Con grande sorpresa il piccolo terrier notò che Adriano Olivetti era presente. L’uomo, con il suo carisma e la sua visione lungimirante, stava parlando di come la tecnologia dovesse essere al servizio dell’umanità, migliorando la vita delle persone. Dantès, colpito da quelle parole, si accucciò ai piedi di Adriano, ascoltando attentamente. Il proprietario dell’Olivetti, notando il piccolo cane, sorrise e si chinò per accarezzarlo. “Ecco un piccolo compagno che sembra capire l’importanza del nostro lavoro” disse, suscitando le risate dei presenti.

Dantès scodinzolò felice, sentendosi parte di quel mondo straordinario. Da quel giorno divenne una vera e propria mascotte per l’azienda eporediese.  Ogni volta che Adriano Olivetti visitava il reparto il piccolo yorkshire era sempre lì, pronto a ricevere coccole e a portare un sorriso sul volto di tutti. La sua presenza non solo era gradita ma offriva quasi un senso di leggerezza e di gioia rammentando che, oltre ai progetti e ai macchinari, c’era spazio per l’amore e l’amicizia. La fabbrica a misura d’uomo era il sogno di Olivetti che la immaginava non solo come un luogo di produzione da cui trarre il maggior profitto possibile, ma il centro dello sviluppo della società e dell’economia. Un luogo di socializzazione in cui si dovevano produrre oltre che beni, anche idee e sviluppo della persona seguendo la logica che attribuiva all’attività lavorativa il compito di garantire la realizzazione dell’individuo. Con il massimo rispetto per tutti gli esseri viventi. E questo piaceva molto a Dantès. Un giorno, mentre l’azienda preparava il lancio di un nuovo prodotto, il piccolo cane si accorse che il suo padrone era particolarmente stressato. E non solo lui. Decise allora di fare qualcosa. Con una mossa astuta rubò un pezzo di carta da un tavolo e, correndo nei corridoi, attirò l’attenzione di tutti. Gli operai, divertiti dalla vista del piccolo terrier che si muoveva velocemente, iniziarono a seguirlo, lasciando per qualche istante le postazioni di lavoro. Dantès guidò il gruppo verso il giardino della fabbrica, inondato dal sole che brillava alto in cielo. Anche Adriano Olivetti li aveva raggiunti e vedendo la gioia che aveva portato, ben consapevole di quanto fosse importante prendersi una pausa e condividere momenti di felicità, decise di lasciare a tutti il pomeriggio libero. Fu così che Dantès diventò anch’esso uno dei simboli viventi di quell’azienda che credeva nel benessere dei suoi dipendenti. Adriano Olivetti, riconoscendo l’importanza di un ambiente di lavoro sereno e stimolante, incoraggiò l’idea di momenti di svago e socializzazione creando i presupposti di una vera e propria comunità. Dantès continuò a correre tra le scrivanie, piccolo eroe a quattro zampe in un’epoca di grandi cambiamenti, portando gioia e ispirazione in un mondo che stava evolvendo. La sua storia divenne parte della leggenda dell’Olivetti, piccolo ma non secondario simbolo di come anche l’entusiasmo di un animaletto potesse avere una grande importanza nella vita delle persone e nei successi di un’impresa così importante.

Marco Travaglini

Bartoli: “Dopo la pausa estiva si riparte dal territorio e dallo sport”

 

Salassa, 6 settembre 2025 Il Consigliere Regionale del Piemonte e Presidente della V Commissione Ambiente, Sergio Bartoli, ha preso parte questa mattina alla partenza della Sutalatur Ride, la ciclopedalata che ha animato le strade del Canavese con la partecipazione di grandi campioni come Claudio “El Diablo” Chiappucci e l’atleta paralimpico Andrea Devicenzi.
Dopo la pausa estiva ha dichiarato Bartoli ripartiamo con entusiasmo dal nostro territorio e dallo sport, che rappresentano strumenti straordinari di coesione sociale, inclusione e promozione delle nostre eccellenze locali.

Manifestazioni come la Sutalatur Ride valorizzano il Canavese, la sua comunità e le sue bellezze naturali, portando con sé un messaggio positivo di passione e amicizia”.

 


Un ringraziamento è stato rivolto agli organizzatori, ai volontari e al Comune di Salassa per l’impegno profuso nella realizzazione dell’iniziativa, che ha visto una grande partecipazione di sportivi e cittadini.
La Sutalatur Ride ha offerto non solo l’occasione di pedalare accanto a campioni del ciclismo, ma anche momenti di condivisione e spettacolo, rafforzando lo spirito comunitario e il legame con il territorio.

L’abbazia di Santa Fede

A cura di Piemonteitalia.eu

 

Posta nel cuore del Monferrato, a poco più di un chilometro dall’abitato di Cavagnolo, in un luogo che invita al raccoglimento e alla spiritualità, l’abbazia di Santa Fede un tempo faceva parte di un vasto sistema di accoglienza ai pellegrini e ai viandanti, tra cui molti provenienti dalle Alpi Occidentali…

Leggi l’articolo:

https://www.piemonteitalia.eu/it/cultura/abbazie-e-chiese/abbazia-di-santa-fede

Autunno tiepido per l’economia di Torino e del Piemonte

L’economia piemontese si avvia alla ripresa delle attività di settembre con un quadro complesso e in chiaroscuro. Dopo un 2024 chiuso con una crescita del prodotto interno lordo appena sopra lo 0,5% e con un mercato del lavoro in leggera espansione, il 2025 pare un anno di transizione, in cui la tenuta occupazionale convive con segnali preoccupanti provenienti dal settore industriale. La produzione manifatturiera ha infatti registrato un calo costante negli ultimi trimestri, con un -1,7% nei primi mesi dell’anno, e solo alcuni comparti – come l’alimentare e le bevande – sembrano resistere alla frenata che ha colpito soprattutto l’automotive, il tessile e la metalmeccanica.

Sul fronte del lavoro, il bilancio resta positivo: il primo trimestre del 2025 ha visto un saldo occupazionale in crescita di oltre duemila posizioni, in buona parte a favore delle donne, e le imprese hanno programmato decine di migliaia di nuove assunzioni per il trimestre estivo, pur con una lieve flessione rispetto al 2024. Parallelamente, però, si è impennato il ricorso alla cassa integrazione, con un aumento superiore al 120% rispetto all’anno precedente: un dato che fotografa le difficoltà di molte aziende, in particolare nell’indotto dell’automotive, alle prese con ordini ridotti e mercati esteri meno dinamici.

Proprio l’automotive è al centro delle maggiori preoccupazioni dei sindacati, che parlano apertamente di rischio “di desertificazione industriale” se non arriveranno investimenti mirati, sostegni all’innovazione e politiche di salvaguardia dei posti di lavoro. Le difficoltà di Stellantis e della filiera piemontese legata al settore, unite alla debolezza dell’export verso la Germania, contribuiscono a un clima di incertezza che pesa sulle prospettive di crescita.

Non mancano tuttavia segnali incoraggianti: alcune province, come Novara e Vercelli, mostrano un lieve recupero degli ordinativi e aspettative di miglioramento per la seconda metà dell’anno, mentre turismo, logistica e servizi continuano a fornire un contributo positivo alla tenuta dell’economia regionale.

In sintesi, il Piemonte si prepara a riaprire dopo l’estate con una situazione a due velocità: un’occupazione che regge, sostenuta anche da politiche regionali per la formazione e l’impresa femminile, ma un apparato industriale che resta fragile e bisognoso di strategie di rilancio. A settembre, tra fabbriche che faticano a ripartire e sindacati in allerta, la sfida sarà quella di coniugare stabilità sociale e innovazione produttiva, per evitare che la ripresa resti solo parziale e diseguale.

Nuovo corso Croce Bianca volpianese

PER VOLONTARI SOCCORRITORI 

 

La Croce Bianca Volpianese ODV, associazione di volontariato aderente ad Anpas, annuncia l’avvio di un nuovo corso di formazione per aspiranti volontari soccorritori del 118.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Volpiano, si propone di formare nuove persone pronte a dedicare parte del proprio tempo al servizio della comunità, garantendo un supporto essenziale nelle situazioni di emergenza sanitaria.

Per presentare il percorso formativo è stato organizzato un incontro informativo sabato 13 settembre alle ore 15.00, presso la Sala Corsi di Via Torino 47 a Volpiano. Durante l’appuntamento, gli istruttori illustreranno contenuti, modalità e tempistiche del corso, rispondendo a tutte le domande dei partecipanti.

 

Il percorso, gratuito e riconosciuto dalla Regione Piemonte secondo lo standard formativo regionale, prevede una prima parte teorica di 54 ore, durante la quale verranno affrontati argomenti come la chiamata di soccorso, il funzionamento del sistema emergenza-urgenza, i codici di intervento, i mezzi di soccorso e le tecniche di rianimazione cardio-polmonare anche con l’utilizzo del defibrillatore.

Al termine della fase teorica, i volontari parteciperanno a un tirocinio pratico protetto di 100 ore, affiancati da personale esperto, durante il quale potranno cimentarsi in trasporti in emergenza su ambulanza e in servizi ordinari. Al termine del percorso i soccorritori saranno in grado di gestire le chiamate al 118, collaborare con la Centrale Operativa e con altri professionisti del soccorso, intervenire in caso di incidenti, malori o traumi, utilizzare il defibrillatore, stabilizzare i pazienti e garantirne il trasporto sicuro verso le strutture ospedaliere.

Il programma di formazione prevede inoltre momenti di aggiornamento periodici, fondamentali per mantenere sempre elevate le competenze tecniche e assicurare un servizio qualificato e sicuro alla cittadinanza.

 

La Croce Bianca Volpianese conta 207 volontari, di cui 90 donne, ed effettua ogni anno oltre 16.000 servizi a favore della comunità. Dispone di 9 ambulanze, 4 mezzi attrezzati per il trasporto di persone in situazione di disabilità e 6 altri mezzi destinati a servizi sociosanitari e di protezione civile.

Oltre al soccorso in emergenza-urgenza e ai trasporti socio-assistenziali, l’associazione presta assistenza sanitaria durante manifestazioni culturali e sportive, contribuendo in modo significativo alla sicurezza della popolazione.

 

Il corso è aperto a tutti i cittadini maggiorenni interessati ad apprendere le tecniche di primo soccorso e disponibili a prestare attività di volontariato presso la Croce Bianca Volpianese.

Per iscriversi o per ulteriori informazioni è possibile contattare la sede al numero 011 9881572 oppure al cellulare 348 2897117 (dal lunedì al venerdì, dalle 08:00 alle 16:30).

L’Anpas Comitato Regionale Piemonte ODV rappresenta 81 associazioni di volontariato, con 16 sezioni distaccate, 10.695 volontari (di cui 4.242 donne), 5.388 soci e socie e 741 dipendenti (di cui 86 amministrativi). Dispone di 472 autoambulanze, 265 automezzi per il trasporto di persone in situazione di disabilità, 242 mezzi per il trasporto persone e per la protezione civile, oltre a 4 imbarcazioni. Complessivamente, ogni anno svolge 594.623 servizi, di cui 200.399 in emergenza-urgenza 118, percorrendo 20.209.167 chilometri, di cui 4.765.067 legati ai servizi di emergenza.

 

Niente Nazionale per il giovane portiere squalificato del Volpiano Pianese

Non sarà ricevuto dalla Nazionale a Coverciano il portiere 13enne del Volpiano Pianese, protagonista della rissa sul campo nell’incontro con il Carmagnola. In quell’occasione era stato aggredito dal padre di un avversario. Il ragazzo stato invitato a Coverciano dal capitano Donnarumma. Ma  dopo la squalifica di un anno ricevuta dal giovane per gli scontri sul campo di gioco, la Federcalcio ha detto no, come scritto sulla Gazzetta dello Sport. Thomas nello scontro ha riportato la frattura di malleolo e zigomo.

Al Castello di Rivoli un inizio d’anno scolastico innovativo per i docenti

Formazione tra natura, arte e teatro

Un convegno che non è un convegno. È questa la cifra distintiva dell’iniziativa che  giovedì 4 settembre ha visto numerosi insegnanti delle scuole della Città di Rivoli riunirsi al Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea per il momento formativo “Costruire la Comunità: a scuola tra natura, arte e teatro”.

L’Amministrazione comunale, attraverso la Direzione Servizi Amministrativi e alla Persona – Servizi Educativi e Prima Infanzia e in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, ha voluto inaugurare l’anno scolastico con una proposta innovativa e coinvolgente, pensata come occasione di crescita condivisa e di valorizzazione delle risorse individuali e collettive del mondo educativo.

Non lezioni frontali, ma esperienze dirette. I docenti, suddivisi in gruppi, hanno potuto sperimentare tre diversi percorsi:

  • Spettacolo teatrale “Orecchie d’Asino” di e con Claudio Montagna (Associazione Teatro e Società di Torino), una proposta di teatro di figura e narrazione presso il Teatro del Castello;
  • Attività di outdoor education curate da Cascina Govean – Legambiente, con Orienteering e momenti di Forest Bathing promossi da ASD Iride, oltre a pratiche di Qi-Gong;
  • Laboratori artistici e di sostenibilità, promossi rispettivamente dal Dipartimento Educazione del Museo e da Coop, ospitati nelle sale del Castello e negli spazi esterni.

Tre modalità complementari per stimolare riflessioni sull’importanza del corpo, delle emozioni, della creatività e della natura nella didattica quotidiana.

Vogliamo offrire agli insegnanti occasioni che vadano oltre i modelli tradizionali – sottolinea l’Assessore all’Istruzione Lidia Zanette – perché l’educazione è fatta anche di emozioni, relazioni e esperienze che rafforzano il senso di comunità“.

Il convegno si è aperto alle ore 9.00 con un momento collegiale e si è concluso alle 13.00, dopo una pausa conviviale che ha contribuito a rafforzare il clima di scambio e confronto tra i partecipanti.

Un segnale forte di rinnovamento che apre l’anno scolastico mettendo al centro i protagonisti della scuola e il loro ruolo fondamentale nella crescita delle nuove generazioni.

Qualificazioni Mondiale 2026, Italia-Estonia 5-0: Buona la prima per Gattuso, show degli attaccanti

Esordio da sogno per l’Italia nelle qualificazioni al Mondiale 2026: gli Azzurri travolgono l’Estonia 5-0 a Roma, regalando a Rino Gattuso una serata perfetta nel suo debutto da commissario tecnico.
A sbloccare la gara è stato Moise Kean, bravo a sfruttare un assist preciso di Barella. Poco dopo è toccato a Retegui, che di testa ha firmato il raddoppio. Nella ripresa, l’Italia ha continuato a spingere: Raspadori ha calato il tris con un bel sinistro, mentre Bastoni ha trovato il poker sugli sviluppi di un corner. Il sigillo finale è arrivato ancora da Retegui, autore di una doppietta e tra i migliori in campo.
Prestazione convincente, ritmo alto e tanta intensità: l’era Gattuso inizia nel migliore dei modi.

Enzo Grassano

Raccolta differenziata, si allarga il porta a porta integrale nel centro di Torino

Prosegue l’estensione del servizio di raccolta porta a porta nel centro di Torino: nei prossimi mesi sarà attivata una nuova zona, denominata “Centro – Lungo Po”, che coinvolgerà circa 10.000 utenze tra domestiche e non domestiche.

L’area interessata sarà quella compresa tra corso San Maurizio, i Murazzi del Po, corso Vittorio Emanuele II e l’area del Centro Storico tra via Calandra, via dei Mille, via Giolitti, via San Massimo e via Verdi.

Il sistema prevede la rimozione degli attuali contenitori stradali e la realizzazione della raccolta domiciliare per i rifiuti differenziati (carta e cartone, imballaggi in plastica, vetro e metalli, rifiuti organici) e non recuperabili, attraverso l’installazione di appositi contenitori che verranno collocati all’interno di spazi condominiali.

La progettazione del sistema di raccolta è stata preceduta da una puntuale attività di rilievo che ha portato alla definizione di soluzioni ad hoc per ottenere i migliori risultati di raccolta.

La progressiva attivazione del nuovo sistema di porta a porta si svilupperà in stretta correlazione con le attività di comunicazione: a partire dalla prossima settimana i cittadini e le attività commerciali presenti nella zona riceveranno, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, le prime informazioni in merito al nuovo servizio.

A seguire, gli addetti consegneranno gratuitamente a ogni utenza il kit per la raccolta domiciliare (biopattumiera e prima dotazione di sacchi per i rifiuti organici e sacchi per la raccolta della plastica) oltre al materiale informativo di supporto. In un secondo momento, in ogni edificio o condominio verranno collocati i nuovi contenitori preposti per la raccolta.

Infine, per ulteriori informazioni, approfondimenti e per consentire agli utenti non trovati e/o non identificati durante il passaggio degli addetti di ritirare lo starter kit, dal 2 ottobre al 20 dicembre 2025 e dal 9 al 24 gennaio 2026 sarà operativo un Punto informativo nella sala “Antico Macello del Po” in via Matteo Pescatore 7, aperto tutti i giovedì e i venerdì dalle 16.00 alle 20.00 e i sabati dalle 9.30 alle 13.00. Per chiarimenti o ulteriori informazioni sul nuovo servizio è possibile consultare il sito www.amiat.it, seguire la pagina Facebook «Raccolta Differenziata Torino», scaricare la nuova app Iren Ambiente oppure contattare il Servizio di Customer Care Ambientale, chiamando il numero verde 800 017277 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00) o scrivendo a amiat@gruppoiren.it.

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