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Il Gran Galà delle Erbe Spontanee della Valchiusella

Mercoledì 17 maggio al Castello di Masino

GRAN GALÀ DELLE ERBE SPONTANEE. SAPORI E SAPERI DELLA VALCHIUSELLA PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO

 

La volontà comune di ristoratori, vignaioli, allevatori e magistre di far conoscere la Valchiusella e il Canavese si esprime nel Gran Galà delle Erbe al Castello di Masino

Sabato 13  maggio 2023 – Torna, dopo il successo dello scorso anno, il Gran Galà delle Erbe Spontanee della Valchiusella. Organizzato dallAssociazione dei ristoranti della tradizione canavesana in collaborazione con il Club Amici Valchiusella e i Giovani Vignaioli Canavesani, il Gran Galà è in programma per mercoledì 17 maggio alle ore 20.00.  Molte le novità, a partire dalla location, voluta quest’anno al Castello di Masino, l’affascinante residenza dei conti Valperga di Masino, che domina la vasta piana del Canavese da un’altura antistante la suggestiva barriera morenica della Serra di Ivrea circondato da un monumentale parco romantico con uno dei più grandi labirinti d’Italia.

L’edizione 2023 del Gran Galà delle Erbe consolida e potenzia l’intento di valorizzare il territorio e diffondere la cultura enogastronomica locale, promuovendo la convivialità ed il turismo sostenibile. Le tre Associazioni hanno infatti lavorato con grande impegno alla realizzazione di una serata di grande charme per far conoscere i saperi e i sapori di un territorio unico, dove la tradizione si tramanda di generazione in generazione e l’anima dei luoghi trova perfetta espressione attraverso un’enogastronomia all’insegna dell’autenticità.

«Il Galà delle Erbe – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa  – rappresenta il punto di arrivo di un impegno corale di tanti professionisti che ogni giorno con maestria e capacità esprimono la tradizione del territorio in un piatto o in un bicchiere di vino. Come Ascom siamo al fianco di questi bravi imprenditori nella convinzione che la promozione di un luogo non possa prescindere dai suoi valori enogastronomici, sia che si rivolga ad un turismo di prossimità sia che guardi a visitatori provenienti da lontano».

«Dopo il successo dello scorso anno – sottolinea il presidente dei ristoratori della tradizione canavesana Luca Berolatti – abbiamo pensato di rinnovare l’invito ai partecipanti ed estenderlo a quanti amano il buon cibo e vogliano conoscere nuovi prodotti, aneddoti e produttori locali. Come ristoratori continuiamo a credere nell’Associazione e nella sinergia tra Associazioni per il rilancio del territorio e le sue unicità. Il Club Amici Valchiusella, fondamentale in questa esperienza, ha confermato con entusiasmo la collaborazione per la realizzazione dell’evento, sostenuto dai Giovani Vignaioli Canavesani, che ora più che mai stanno cercando di comunicare il territorio con i loro eventi e grazie ai loro vini».

 

La serata inizia con un aperitivo arricchito dalle proposte d’assaggio degli Allevatori – Casari di Valchiusella e i vini dei Giovani Vignaioli Canavesani, mentre le Magistre d’Erbe del Club Amici della Valchiusella raccontano delle tradizioni antiche che hanno raccolto, tramandate oralmente, sull’uso delle erbe selvatiche con scopi curativi e alimentari. Erbe che ancora oggi conferiscono ai piatti della tradizione un sapore unico e identificativo del territorio portando con sé storie e saperi antichi. Si prosegue con la cena a cura dei Ristoranti dell’Associazione dei Ristoranti della Tradizione Canavesana, che prevede naturalmente un menù impreziosito con le erbe della Valchiusella servite nei piatti della tradizione con alcune rivisitazioni, accompagnati dai vini locali.

 

Laura Lancerotto, presidente del Club Amici della Valchiusella, punta da anni sulla promozione del territorio. Famosissimi sono diventati con il tempo gli appuntamenti El Sabat d’le Erbe, le passeggiate alla scoperta della biodiversità che caratterizza la Valle. A questo proposito conferma soddisfatta la collaborazione nata con l’Associazione dei Ristoranti della Tradizione Canavesana: «Il Club Amici Valchiusella è sostenitore da oltre 30 anni della divulgazione di tematiche che valorizzano le buone pratiche quotidiane per tutelare l’unicità di un territorio, come dimostra la molteplicità di erbe spontanee eduli e quindi utilizzabili in cucina, dove la maestria degli chef della tradizione sa trasformare in piatti unici, salvaguardandone i principi attivi. Questo tema, in sintonia con la filosofia dei ristoratori, ha fatto crescere una efficace sinergia tra le associazioni».

L’Associazione dei Ristoranti della Tradizione Canavesana, nata nel 1996 da un gruppo di ristoratori canavesani con l’intento di valorizzare i piatti tipici locali, anche con la ricerca di ricette scomparse o cadute in disuso, utilizzando il più possibile i prodotti del territorio, ha tra gli obiettivi proprio quello di promuovere il movimento turistico, organizzando festeggiamenti, mostre, fiere, convegni, escursioni per far conoscere e diffondere le tradizioni enogastronomiche ed i prodotti locali.

Ianno’ (Libero Pensiero): variante urbanistica Metro 2, colpo di acceleratore

Pino Iannò di Torino Libero Pensiero:

“Accolgo con molta soddisfazione l’approvazione della variante urbanistica per avviare la Metro 2. Si tratta di un passaggio fondamentale, che darà un vero e proprio colpo di acceleratore ad un’opera, che cambierà il volto di Torino. Ma soprattutto una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della zona nord, da troppo tempo penalizzata nella mobilità e che si interconnette con le altre opere in esecuzione, come il passante ferroviario.

In tutto questo, è stata fondamentale la nomina del Commissario, che mette in sicurezza l’esecuzione dei lavori e permetterà di risparmiare 24 mesi sulla tabella di marcia e provvederà all’espletamento delle attività di progettazione, di affidamento e di esecuzione e assumerà tutte le iniziative necessarie per assicurare la realizzazione degli interventi e la messa in esercizio dell’impianto”. ”

Una vita per la sua squadra di calcio: ultimo saluto al presidente

È morto Dino Ronchi, 87 anni, presidente nella prima metà degli anni ‘80, del Verbania Calcio dopo le retrocessioni che avevano fatto scendere la squadra dalla serie C alla Promozione. Fu presidente per 5 stagioni, dal 1981, la squadra si classificò al quarto, terzo e secondo posto. Il  Verbania e Ronchi furono legati fin dal 1959 quando egli era dirigente della Libertas Pallanza, una delle due società poi confluite nel Verbania.

Andrea Cane, Valle Soana: “Prosegue il progetto di invaso, al fianco di enti locali e cittadini”

La persistente siccità e la necessità di salvaguardare ambiente e produzione agricola fanno da volano al progetto dell’invaso artificiale nel territorio della Valle Soana, che arriva in Consiglio regionale del Piemonte con un Ordine del Giorno che coinvolgerà presto il Governo e i Ministri competenti, per valutare la fattibilità dell’opera e per trovare il sostegno finanziario della stessa.

 

“Nel corso del mese  di febbraio – racconta Andrea Cane, canavesano responsabile della Lega piemontese per gli Enti locali – l’Unione Montana Valli Orco e Soana mi ha trasmesso una nota in merito al progetto di realizzazione di un bacino artificiale per l’utilizzo plurimo della risorsa idrica del torrente Soana, al fine di migliorare il sistema invasi esistente nel bacino dell’Orco. Dopo una serie di incontri ho provveduto a depositare un documento con cui impegnerò l’assise regionale per le sue competenze a supportare l’iter, coinvolgendo anche il Governo centrale. L’obiettivo è una sinergia a tutti i livelli, che presto vedrà i Comuni interessati coinvolti attraverso un analogo percorso, che porterà nelle sedute consiliari alla discussione su fattibilità ed opportunità del progetto. Una sfida importante per il futuro dei nostri cittadini che sono onorato di poter portare avanti nei prossimi anni con un impegno preciso: salvaguardare la natura e al tempo stesso utilizzare al meglio le nostre risorse idriche per efficientare la potabilizzazione delle acque, per la produzione di energia, l’irrigazione e anche il potenziamento del turismo del nostro territorio”.

 

“Quello che abbiamo sottoposto alla Regione è uno studio per un’opera necessaria a tutto il Canavese occidentale – ha spiegato Marco Bonatto presidente dell’Unione Montana Valli Orco e Soana – come evidenziato anche da Coldiretti recentemente. Dopo mesi in cui la risorsa idrica è passata dallo stato di attenzione ad una vera e propria emergenza, la progettazione di un invaso capace di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, garantire l’approvvigionamento ai campi in caso di siccità ma anche utilizzabile in caso di incendi, diventa sempre più strategico”.

 

“L’invaso per dare vita ad un lago artificiale – interviene Igor De Santis, sindaco di Ingria e Vicepresidente di Uncem – sarà alta 145 metri, fornirà 34 milioni di metri cubi d’acqua e secondo il progetto di fattibilità costerà 400 milioni di euro con una ricaduta di benefici enormi sui territori afferenti. In un momento in cui il bilancio idrico dell’intero Piemonte è in rosso, una cooperazione delle istituzioni a tutti i livelli è fondamentale, senza dimenticare il fatto che si tratterebbe di un bacino idrico a bassissimo impatto ambientale”.

 

Ed è in questo senso che si muove anche l’Onorevole Alessandro Giglio Vigna eletto in Canavese con la Lega che sta portando le istanze della Val Soana sui tavoli del Governo centrale, che dichiara: “Per consolidare le nostre progettualità condivise che io amo spesso definire all’insegna del concetto di ‘Squadra Canavese’, mi sono messo a disposizione anche questa volta per supportare ad ogni livello istituzionale questo progetto che nasce dalla tenacia, dal senso di responsabilità dei nostri Sindaci ed Amministratori comunali, che dalle montagne conoscono bene il valore delle acque che sono risorsa essenziale per il sostentamento delle famiglie e degli enti locali delle nostre pianure”.

 

Il Consiglio regionale al Salone del libro

 

Si parlerà di radici, diritti, salute e scuola

 

Il Consiglio regionale del Piemonte conferma anche quest’anno la sua presenza al Salone internazionale del libro dal 18 al 22 maggio. La varietà di iniziative caratterizza il programma dell’edizione 2023, costruito sulla convinzione più volte ribadita dal presidente del Consiglio che l’offerta culturale di una amministrazione pubblica debba rivolgersi all’intera comunità e alle sue diverse sensibilità. Parla di grande sforzo corale dell’amministrazione e delle numerose associazioni del Piemonte il presidente Stefano Allasia, , sottolineando come il lavoro con gli organismi del Consiglio, i garanti e il territorio, abbia permesso di intercettare proposte che affrontano una molteplicità di temi. Si parlerà infatti di salute, diritti, scuola e infanzia, animali, sicurezza, magia, sport.

L’Arena Piemonte, totalmente rinnovata negli arredi e nella grafica, è dedicata quest’anno alle bellezze del Piemonte viste attraverso degli specchi, in continuità con il tema del Salone. Nella giornata inaugurale di giovedì 18 maggio, aprirà al pubblico con un evento dedicato alla Festa del Piemonte, in programma il prossimo 19 luglio, prima celebrazione dopo l’ufficializzazione della ricorrenza avvenuta con legge regionale. L’incontro al Salone sarà un’anteprima degli eventi che si svolgeranno da maggio a luglio e approfondirà la conoscenza delle radici identitarie del Piemonte e delle sue tradizioni, non solo dal punto di vista storico, ma anche culturale, linguistico, musicali e letterario.

Al rapporto fra memoria del passato e presente, attraverso le testimonianze e il ruolo della cultura, sarà dedicato l’incontro organizzato dal Comitato Resistenza e Costituzione “Testimoni allo specchio. La memoria tra ieri e oggi”, nel quale Pierfrancesco Diliberto, in arte PIF, e Tatiana Bucci, testimone dell’orrore della Shoah, dialogheranno sui nessi tra storia, memoria e attualità.

Salute

“Fragili come uno specchio. Quando il cibo non ti rispecchia” è l’incontro organizzato dagli Stati Generali Prevenzione e Benessere, dedicato ai disturbi alimentari degli adolescenti. Attraverso il punto di vista di medici, giornalisti e testimoni, l’incontro cercherà di approfondire il problema, per capire come riconoscerlo e affrontarlo.

Sempre al tema salute guarda l’appuntamento, voluto dalla commissione Sanità e dagli Stati Generali Prevenzione e Benessere, “L’intelligenza artificiale cambierà la medicina del 2030?”. L’intelligenza artificiale può essere un potente strumento al servizio della medicina moderna. E in parte già lo è. Le applicazioni, infatti, si moltiplicano in tutti gli ambiti, dalla diagnostica alla chirurgia, dallo sviluppo dei farmaci alla riabilitazione e sono destinate a crescere. “Bullismo e cyberbullismo. Progettualità nel mondo scolastico” è l’evento voluto dal Corecom per diffondere ulteriormente la conoscenza del fenomeno e delle attività di tutela e prevenzione.

Diritti

Nello spazio adiacente all’Arena Piemonte, la Piazza dei diritti, inaugurata nella scorsa edizione del Salone, sarà dedicata alla donna simbolo della lotta contro le libertà negate in Iran, Mahsa Amini, morta dopo essere stata arrestata per aver indossato il velo in modo “sbagliato”. Quest’anno la riflessione sul rispetto della dignità e delle libertà fondamentali si rivolge proprio ai diritti violati delle donne come Mahsa, di cui si vuole onorare la memoria.

A questa finalità si lega idealmente anche il Consiglio regionale aperto che si terrà, straordinariamente e per la prima volta al Salone, lunedì 22 maggio. Un momento di confronto istituzionale e politico sul tema della condizione della donna in Iran e Afghanistan.

Fahrenheit 451″ è lo spettacolo teatrale a cura del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, che vede protagonisti i detenuti della Casa Circondariale di Ivrea, in un adattamento del testo di Ray Bradbury, messo in piedi nell’ambito del progetto “Leggendo Evado” per Ivrea Capitale italiana del Libro 2022.

Al tema della gestione alternativa del conflitto familiare è dedicato l’incontro, voluto dagli Stati Generali Prevenzione e Benessere e dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza, “Vivere in due case. Affrontare il conflitto nelle famiglie separate”: una condizione che riguarda migliaia di minori e di cui si parla ancora troppo poco.

Il lungo cammino delle donne in Magistratura: esperienze a confronto” è il dibattito con cui A.N.D.E, l’Associazione Italiana Donne Elettrici, in collaborazione con la Consulta femminile, vuole fare il punto sugli obiettivi raggiunti a 60 anni dalla legge del 1963 che “permise alla donna di accedere a tutte le cariche, professioni ed impieghi pubblici, compresa la Magistratura, nei vari ruoli, carriere e categorie, senza limitazione di mansioni e di svolgimento della carriera, salvi i requisiti stabiliti dalla legge”.

Giovani

Domenica 21 maggio sarà dedicata ai bambini e alle famiglie con due momenti a cura del Circolo Amici della magia: la mattina, in Arena Piemonte, i più piccoli saranno intrattenuti dal mago Natalino Contini, personaggio insolito nel panorama della magia moderna, che fa dei suoi spettacoli un mix tra magia e cabaret, in cui non manca il coinvolgimento del pubblico. Il pomeriggio, in Sala Argento sarà la volta di  “L’altra Torino magica”: Marco Aimone, presidente del Circolo Amici della Magia di Torino, e Luca Bono, giovane illusionista torinese, allievo di Arturo Brachetti, presentano una conferenza-spettacolo dove lo stupore, l’illusionismo e la sua storia saranno i protagonisti.

Lunedì 22 maggio due appuntamenti rivolti agli studenti piemontesi e ai loro insegnanti: la premiazione dei vincitori dei concorsi indetti dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, con la conduzione dei comici Marco&Mauro, e l’incontro “La scuola al tempo dei social. Didattica a confronto nell’era digitale” nel quale i professori “social” Enrico Galiano e Sandro Marenco, e Daniela Lucangeli, professoressa di Psicologia dello sviluppo all’Università di Padova, ci aiuteranno a capire come il modo di insegnare deve necessariamente evolvere per coinvolgere i ragazzi e facilitare la trasmissione del sapere.

L’appuntamento “Fair Play: avversari in campo, amici nella vita”, organizzato dal Difensore Civico e dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza con la partecipazione della FIGC, affronterà infine il tema delle buone regole da seguire nello sport e nella vita: rispetto dell’altro, gioco pulito e tifo sano.

Il Consiglio regionale dedicherà inoltre uno spazio agli Alpini con l’incontro “Penne nere, cuore d’oro. I valori, la missione, le attività degli Alpini oggi”; all’Aeronautica militare “100 anni in volo”. Viaggio nella storia dell’Aeronautica Militare”; alla Polizia stradale “Non basta la patente. Incontro sull’educazione stradale” e alla Guardia di finanza “Scommetti il tuo tempo, non il tuo denaro”.

Food & Tech, consapevoli dell’impatto tecnologico nel settore agroalimentare


Aula Magna “Giovanni Agnelli” del Politecnico di Torino

 

Si è tenuto ieri l’evento conclusivo di FOOD&TECH, un progetto organizzato nell’ambito di Biennale Tecnologia dal Politecnico di Torino con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’impatto tecnologico nel settore agroalimentare. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Next Level ETS“Il Gusto” del Gruppo GEDI e la Camera di Commercio di Torino.

Nel corso dei mesi FOOD&TECH ha coinvolto studentesse e studenti di quattro scuole superiori di secondo grado di Torino: Istituto di Istruzione Superiore Bodoni Paravia, Istituto di Istruzione Superiore Agrario Vittone, Istituto Tecnico Industriale Statale Avogadro, Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera G. Colombatto.

Durante l’evento conclusivo, lunedì 15 maggio presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino, i giovani hanno presentato i risultati dei due percorsi laboratoriali, Food&Mark e Food&App, che hanno permesso loro di approfondire le innovazioni agri-food-tech realizzando, nel primo caso, un dossier per Il Gusto e, nell’altro, 25 mock-up di app.
Ad aprire l’evento, alle ore 9.30, sono stati la Dirigente di Comunicazione, Cultura e Biblioteche Angela La Rotella e il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco. A seguire sono intervenuti Guido Cerrato, Direttore dell’area Sviluppo del Territorio e Regolazione del Mercato di Camera di Commercio e il Direttore de “Il Gusto” Luca Ferrua, con la moderazione della Direttrice di Next-Level Caterina Corapi.

Il progetto si è sviluppato attraverso due percorsi:

  • Food & Mark – come una testata giornalistica racconta l’innovazione: i docenti e i ricercatori del Politecnico di Torino hanno raccontato i loro progetti nell’ambito dell’agroalimentare e le relative implicazioni in termini di opportunità̀ e skill professionali, formando i giovani su conoscenze e competenze chiave. Gli studenti sono stati poi chiamati a ideare e realizzare un dossier sugli argomenti trattati in collaborazione con giornalisti e fotogiornalisti de “Il Gusto” ed altri esperti del settore;
  • Food & App – strumenti digitali per giovani consumatorii docenti e ricercatori del Politecnico di Torino hanno affiancato le studentesse e gli studenti in un percorso sul Digital Design Thinking, che ha portato alla realizzazione di diversi prodotti digitali sviluppati a livello di concept: mock-up di app sulle sfide della filiera del cibo.
FOOD&TECH è stata un’occasione preziosa per coinvolgere i giovani nella scoperta delle potenzialità tecnologiche nel campo dell’agroalimentare, stimolandone la creatività e la curiosità.

Per il comunicato stampa completo e le immagini:

PSA, Confagricoltura: “L’eradicazione non è una scelta, ma obbligo di legge”

 

I dati dei possibili contraccolpi all’economia del territorio contenuti in uno studio realizzato da Confagricoltura e consegnato alla politica. “Serve con urgenza un vasto piano di contenimento dei cinghiali”

Se si riscontrasse il virus della Peste Suina Africana in un cinghiale in provincia di Cuneo, gli effetti per l’economia del territorio sarebbero devastanti. Nell’immediato si avrebbe un danno diretto per il comparto agricolo e alimentare di oltre mezzo miliardo di euro: il valore della produzione, infatti, è stimato in 188,5 milioni di euro, mentre quello della trasformazione in 496 milioni di euro. A questi andrebbero aggiunti i costi per lo smaltimento degli animali e il profitto mancante per il periodo di chiusura delle attività (almeno 12 mesi), senza contare che in Piemonte la Peste Suina Africana potrebbe essere dichiarata endemica, cancellando la possibilità di praticare l’allevamento suino per molti anni e mettendo in crisi la filiera delle Dop (Parma e San Daniele). Inoltre, tutte le denominazioni d’origine protette della provincia di Cuneo legate alla filiera suinicola, in primis il Prosciutto Crudo di Cuneo Dop, verrebbero cancellate”. È uno scenario a tinte fosche per il comparto suinicolo della Granda quello delineato da Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, venerdì 12 maggio nella sede provinciale dell’associazione, durante la presentazione dello studio realizzato da Confagricoltura Cuneo sui possibili ed eventuali impatti della PSA sull’economia del territorio, a sedici mesi dall’inizio dell’emergenza.

 

All’incontro sono intervenuti alcuni esponenti della Regione quali l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi con alcuni dirigenti del settore, i consiglieri regionali Paolo Demarchi e Carla Chiapello, il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo e, a livello nazionale, il senatore Giorgio Bergesio e la deputata Monica Ciaburro,

 

I danni indiretti di un eventuale caso di PSA in provincia di Cuneo si ripercuoterebbero su tutti gli attori dell’intera filiera (dalle aziende cerealicole a chi produce macchine agricole e attrezzature per le stalle, dai mangimifici ai macelli, fino ai trasporti e al commercio delle carni suine). Per non parlare degli impatti sull’occupazione: consideriamo che gli addetti all’allevamento suinicolo del territorio sono stimati in circa 3.100, a cui si aggiungono i 2.100 dell’indotto. Il solo costo per indennizzare il mancato reddito di questi operatori è quantificabile prudenzialmente in circa 130 milioni di euro l’anno” dichiara il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio.

 

Confagricoltura ha redatto un report dettagliato e l’ha esposto ai presenti, evidenziando le conseguenze gravi sui vari settori piemontesi potenzialmente coinvolti: dalle spese per la realizzazione di nuove recinzioni metalliche, con un costo almeno pari a quello già ipotizzato per la fase attuale (10milioni di euro), alla sospensione dell’attività faunistico-venatoria in una nuova area infetta, causa dell’ulteriore proliferazione dei selvatici che danneggerebbero le produzioni vegetali.

Il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente per l’intera economia del territorio, a causa dei danni indiretti al comparto turistico ricettivo, fortemente limitato nel promuovere tutte le iniziative outdoor.

Verrebbe, inoltre, bloccata la ricerca dei tartufi, dei funghi, la raccolta delle castagne e di tutti i prodotti del bosco-sottobosco.

 

In considerazione della gravità della situazione chiediamo l’avvio immediato di un vasto piano di contenimento della fauna selvatica all’interno e all’esterno delle zone di restrizione e una pronta modifica della Legge nazionale sulla Caccia (n.157/1992), strumento legislativo che risale ormai a 30 anni fa, per salvaguardare la filiera delle carni e dei salumi dal pericolo della Peste suina africana”, ha proseguito Allasia. “Gli abbattimenti sin qui attuati (oltre 27.000 capi nel 2022) seppur significativi, si sono dimostrati insufficienti, rivelando in modo evidente l’abnorme proliferazione di cinghiali che deve essere ricondotta a una popolazione compatibile con l’equilibrio agricolo ambientale del territorio”, ha aggiunto Abellonio.

 

Sulla situazione è intervenuto in video collegamento il presidente della FNP suinicola, Rudy Milani: “L’eradicazione della Peste Suina non è una scelta, ma un obbligo di legge, per cui chi non si adopera per adempierlo se ne deve assumere le responsabilità. Ciò che è stato fatto fino ad ora non è sufficiente per debellare la malattia, lo dicono i continui ritrovamenti di cinghiali infetti, in aumento. Le reti sono totalmente inutili, c’è solo uno strumento da adottare: il contenimento massiccio dei cinghiali. Non vogliamo sterminare i cinghiali, come qualcuno ci accusa, ma occorre riportare in equilibrio una situazione che è sfuggita di mano e che minaccia un comparto fondamentale dell’economia nazionale. Questo si può fare soltanto cambiando le regole attuali della gestione di questa emergenza”.

 

Annamaria Barriledirettore generale di Confagricoltura, in collegamento da Roma ha ricordato come da oltre un anno l’associazione cerchi di accelerare ogni procedura di gestione della situazione, perché ogni minuto perso impatta negativamente non solo sull’economia, ma anche sull’immagine di una filiera fiore all’occhiello del “Made in Italy”. Barrile ha altresì precisato che quando ci si trova davanti a emergenze come queste, il tempo è un fattore rilevante; servono quindi interventi tempestivi e procedure di urgenza.

 

Every Brilliant Thing Le cose per cui vale la pena vivere 

Martedì 16 maggio, ore 21

Teatro Concordia, Venaria Reale (TO)

 

Una pièce partecipativa che tocca con sensibilità un tema delicato e complesso come la depressione

 

 

Con Every Brilliant Thing Filippo Nigro porta in scena un racconto di autofiction scandita da “liste di cose per cui vale la pena vivere” nel tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena vivere. Una lista che si allunga con il tempo, dall’infanzia alla vita adulta, fino ad enumerare un milione di valide ragioni. La lista che ne esce – e che il protagonista condivide con chi lo ascolta, con tono confidenziale, coinvolgente, intimo – è imprevedibile, emozionante e personalissima, fatta di episodi e aneddoti catturati al volo dal protagonista a margine di libri, scontrini e sottobicchieri del pub. Un racconto/confessione umano e informale di momenti speciali, illuminazioni, piccole manie, incontri, emozioni e attimi indimenticabili, durante il quale mette sempre più a fuoco il rapporto con il padre, con il suo primo amore, il fallimento del suo matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. Alla fine, la lista, più che alla madre, sarà stata utile a sé stesso almeno a comprendere che “…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!”. Con la complicità di alcuni spettatori, chiamati a dare un piccolo contributo per far sì che i ricordi del passato prendano vita, e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, lo spettacolo riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.

Every Brilliant Thing è un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 assieme a Jonny Donahoe (che ne è stato il primo interprete). La pièce è stata presentata in versione originale con grande successo al Festival di Edimburgo e al Barrow Street Theatre di New York e in tour internazionale fra Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda. Nel 2021 viene messo in scena in Italia, nella traduzione di Michele Panella con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo, per la coproduzione di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Sardegna Teatro.

 

Martedì 16 maggio, ore 21

Every Brilliant Thing (Le cose per cui vale la pena vivere)

Con Filippo Nigro e Fabrizio Arcuri

Biglietti: 10 euro – in abbonamento

 

La distanza del cuore

La distanza sarà sempre e solo quella del cuore. Barbara Perucca, scrittrice fiorentina, torna a presentare a Torino (il 30 gennaio 2020 era alla Feltrinelli di piazza Castello con il suo romanzo d’esordio), questa volta il suo secondo romanzo La distanza del cuore – Edizioni Helicon. Sarà al Salone di Torino domenica 21 maggio dalle ore 16 nel padiglione Oval nello stand della Regione Toscana U149, Toscana Libri, a presentare, in scaletta con altri autori della sua casa editrice Edizioni Helicon, il suo secondo libro La distanza del cuore.

 Il libro è stato appena pubblicato e presentato sabato 6 maggio a LibrExpo a Livorno e lunedì 8 maggio da Libraccio a Firenze. Il romanzo è molto più complesso e lungo rispetto al suo primo perché affronta, attraverso le vite e le storie dei diversi personaggi, molte più tematiche: dai matrimoni interreligiosi allo Ius Soli, dall’Islam alla tematica LGBT+ (un personaggio gay), dai matrimoni combinati al tema della violenza sulle donne … anche una breve storia tra teenager (una storia nella storia). Una trama di fantasia con una parte ambientata in India dove l’autrice è stata nel 2017: tanti personaggi e colpi di scena con ambientazione anche a New York e in Belgio. Il romanzo entrerà in distribuzione in tutte le librerie tra una decina di giorni, essendo stata appena pubblicato. Tutto ruota intorno all’amore e alla distanza del cuore anche partendo dalla copertina con il Taj Mahal che è simbolo ed emblema dell’amore assoluto. La vera distanza tra le persone sarà sempre e solo quella del cuore.

Il Comune di Torino approva la mozione sulle registrazioni dei figli di coppie omogenitoriali

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I Sindaci, a fronte della evoluzione del quadro giurisprudenziale e normativo, procedano con le registrazioni anagrafiche dei figli di coppie omogenitoriali indicando quali genitori entrambe le persone che si sono consapevolmente assunte la responsabilità della procreazione”.

È quanto chiede la mozione (primo firmatario: SilvioViale – Lista Civica per Torino) approvata ieri, 15 maggio 2023 dal Consiglio Comunale di Torino, con 21 voti favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti.

Il documento condivide i contenuti de “Le città dei diritti”, l’assemblea di sindache, sindaci, amministratrici e amministratori contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, per i diritti di tutte le famiglie, che si è svolta a Torino il 12 maggio 2023.

La mozione ribadisce “l’urgente necessità non più rinviabile di una norma che consenta il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali” e di “una norma che consenta il matrimonio egualitario con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali”.

Nel dibattito in aula, Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) ha ribadito il voto contrario del Gruppo, criticando anche le premesse “fuorvianti” del testo e la volontà del sindaco Lo Russo di “stravolgere” il concetto di famiglia previsto dal Codice Civile italiano.

Tiziana Ciampolini (Torino Domani) ha ringraziato il consigliere Viale per l’atto, “fondamentale per l’avanzamento dei diritti civili”: il concetto di famiglia – ha affermato – va oltre il concetto codicistico, nel miglior interesse dei minori.

I sindaci devono occuparsi dei diritti delle persone, nella realtà e nella concretezza della quotidianità – ha affermato Nadia Conticelli (PD) – e riconoscere i diritti è una battaglia di civiltà che rafforza i legami di affettività.

Il Parlamento deve legiferare con urgenza, ponendo fine alle incertezze sui diritti delle famiglie lgbtq – ha ribadito Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS).

Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) ha ringraziato il sindaco Lo Russo e l’assessore Rosatelli per l’evento dello scorso 12 maggio, ribadendo la necessità di mantenere alta l’attenzione sui diritti e di riprendere le trascrizioni anagrafiche.

È necessario riconoscere pari diritti, attraverso il matrimonio egualitario, per Pierino Crema (PD).

Dobbiamo pensare ai diritti dei bambini e dei minori, che non devono sentirsi figli di “serie b” – ha dichiarato Dorotea Castiglione (M5S).