ilTorinese

Un orgoglio ferito e un volto spaccato

FRECCIATE

La legge si rispetta. Sempre. Ma rispettarla alla lettera, sorvolando  sull’umanità, può trasformarla in una beffa.

Lucia Regna è stata massacrata: 21 placche di titanio, un occhio compromesso per sempre. Il marito, invece, è “da comprendere”. Perché? Perché lei avrebbe “sfaldato un matrimonio”.

Tradotto, sembrerebbe che un volto spaccato valga meno di un orgoglio ferito. Un occhio cieco pesa meno di una fedeltà tradita?

Così la legge, che dovrebbe difendere i deboli, rischia di diventare un salvagente lanciato al violento. E una pietra in più addosso alla vittima. Ora però la procura impugna la sentenza e chissà che le cose non cambino.

Un matrimonio può crollare. È la vita che non dovrebbe essere fatta a pezzi.

Iago Antonelli

(Nella foto: il tribunale di Torino)

Il segreto delle Porte Palatine: tra storia romana e suggestioni medievali

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SCOPRI – TO ALLA SCOPERTA DI TORINO
Passeggiare oggi in piazza Cesare Augusto, nel cuore di Torino, significa compiere un salto indietro di duemila anni. Tra il traffico cittadino, i palazzi moderni e la vita frenetica del centro, all’improvviso si aprono davanti agli occhi le Porte Palatine, imponenti e silenziose.
Le Porte Palatine non sono solo un monumento. Sono un ponte tra epoche diverse, un luogo dove storia e leggenda si intrecciano. Forse per questo, ancora oggi, continuano ad affascinare torinesi e turisti, attirando chi vuole scoprire un lato più intimo e antico della città.
Una delle porte meglio conservate dell’Impero romano
All’epoca della sua fondazione, Julia Augusta Taurinorum era una città strategica: sorgeva lungo la via che collegava Roma alla Gallia e, in seguito, alle province settentrionali dell’Impero. La città era protetta da mura poderose e quattro porte principali permettevano l’accesso da ogni lato.
Le Porte Palatine erano l’ingresso settentrionale, quello che conduceva verso Ivrea e le vallate alpine. Oggi sono considerate uno dei migliori esempi di architettura romana conservati in Italia.
Nonostante le vicissitudini dei secoli, la struttura ha mantenuto intatto il suo fascino. Non è un caso che il sito sia stato inserito nel percorso di Torino romana e che rappresenti una delle mete preferite da chi vuole conoscere la città partendo dalle sue radici.
Dal Medioevo alla rinascita
Dopo la caduta dell’Impero romano, le Porte Palatine conobbero un periodo di abbandono. Come molte strutture antiche, furono inglobate nelle nuove costruzioni medievali e in parte smantellate per riutilizzare i materiali.
Nel corso del Medioevo, le torri furono trasformate in fortificazioni e poi in dimore nobiliari.
Fu solo tra il XVIII e il XIX secolo, con l’arrivo dei Savoia e la crescente attenzione per le origini della città, che le Porte Palatine tornarono al centro dell’interesse culturale. Gli scavi archeologici avviati nell’Ottocento riportarono alla luce gran parte della struttura originaria, restituendole dignità storica e valore artistico.
Leggende e suggestioni
Intorno alle Porte Palatine non si intrecciano solo fatti storici, ma anche leggende popolari che contribuiscono al loro fascino misterioso.
Una delle più note riguarda l’imperatore Augusto. Si dice che, poco dopo la fondazione della città, egli vi si sia recato di persona per benedire il passaggio delle legioni. Secondo la tradizione, avrebbe pronunciato parole propiziatorie per il futuro di Torino. Non ci sono prove storiche, ma la leggenda ha alimentato per secoli l’immaginario collettivo.
Un’altra suggestione riguarda le energie esoteriche. Torino è famosa per essere parte del cosiddetto “triangolo della magia bianca”, insieme a Lione e Praga. Alcuni sostengono che proprio le Porte Palatine siano uno dei nodi energetici più potenti della città. Non ci sono conferme scientifiche, ovviamente, ma basta visitare il sito di notte per percepire un’atmosfera diversa, sospesa, quasi fuori dal tempo.
Le Porte Palatine oggi
Oggi le Porte Palatine sono al centro di un grande progetto di valorizzazione promosso dal Comune di Torino. L’area circostante è stata riqualificata, con nuovi percorsi pedonali, pannelli informativi e visite guidate organizzate in collaborazione con il Museo di Antichità.
NOEMI GARIANO

Il Graffitismo vandalico e il degrado urbano

Queste azioni barbariche non hanno niente a che vedere con i meravigliosi murales e graffiti che rendono Torino più bella e all’avanguardia nell’arte urbana.

Palazzi restaurati, rimessi a nuovo, molti soldi spesi e lavori che durano per mesi interferendo, il più delle volte, con le vite degli abitanti dei condomini che, tuttavia, aspettano pazientemente il risultato: muri puliti, tinta fresca, aspetto nuovo. Strade rinomate di Torino, passeggiate sotto i portici, storia, architettura, orgogli cittadini deturpati da scritte, spesso piene di rabbia, a sfondo politico, sociale o sportivo che potrebbero anche avere un senso se solo facessero parte di un progetto di comunicazione (che può utilizzare anche la critica) studiato e pensato al fine di dichiarare il proprio dissenso senza sfigurare parti significative della nostra città, ma anche semplici edifici residenziali.

È un problema complesso? Si perché’ quando parliamo di graffiti come rappresentazione del degrado si può pensare che di includere, anche quelli che, al contrario, rappresentano arte, cultura, bellezza e pensiero come quelli straordinari nel quartiere Campidoglio diventato un museo a cielo aperto, il Mau – Museo di Arte Urbana, i murales di Borgo Vittoria, tra cui la famosa Mongolfiera, quelli San Salvario, Barriera di Milano con Millo, Parco Dora, Vanchiglia e Parco Michelotti; in questo caso, e in altri non citati, parliamo di Street Art, di strumenti di riqualificazione urbana, di antidoto al grigio, al degrado e all’abbandono che fanno parte di importanti progetti come B.ART, promosso dal Comune di Torino, Il Monkeys Evolution che organizza MurArte, e tanti altri che lavorano in autonomia, ma anche collaborano con gli Enti Pubblici in spazi autorizzati.

Mettiamo da parte quindi l’idea che qualsiasi cosa venga dipinta sui muri della sia da demonizzare, perché’ evidentemente non è cosi, e concentriamoci per un attimo su tutti quegli interventi fatti per sporcare e in qualche modo mortificare le città. La versione più attuale del graffitismo: il muralismo, spesso è oggetto di discussione considerate le sue diverse declinazioni, da una parte opere di grande espressione artistica da preservare come patrimonio e dall’altra scritte che deturpano, mancanti di qualsiasi filosofia artistica e di pensiero. Il confine alcune volte risulta poco chiaro e la voglia di gridare le proprie idee può trasformarsi in azioni impulsive e compulsive, ma deve esserci un limite, non può essere tutto concesso in nome della libertà di espressione; e se lo facessimo tutti? Se un giorno cominciassimo a urlare le nostre problematiche oltraggiando i muri di Torino?

È ovvio che non può essere. La legge parla chiaro e oltre alla pena, che cambia in base all’oggetto offeso, ci può essere anche la richiesta di ripulitura a spese di chi ha creato il danno; il punto però è un altro e cioè quello di far comprendere a coloro che imbrattano la città che ciò che si sporca è patrimonio di tutti, è un bene della comunità. La legittimità’ di poter esprimere il proprio pensiero (sacrosanta) non deve mai varcare il confine del rispetto e del privilegio altrui (condiviso da tutti) di godere dei beni, privati e pubblici.

“La libertà non è assenza di obblighi”.

Maria La Barbera

“Eclectic Estival”: Musica e arti visive

Quarta edizione della Rassegna organizzata dalla “Fondazione BuonoLopera” negli spazi liberty di “Villa Chiuminatto”

Dal 19 al 21 settembre

Un suggestivo, intrigante cocktail artistico che per tre giorni, da venerdì 19 a domenica 21 settembre, animerà con la sua quarta edizione la città, sotto il libero – eclettico segno di un’internazionalità in cui vanno a intrecciarsi (apparentemente senza regole, ma in realtà seguendo ben chiari sentieri di alta professionale contemporaneità) musica, arti visive e performative che a Torino portano per l’occasione artisti da diverse parti del mondo. Fascinosa location, come sempre, quella “Villa Chiuminatto”, realizzata, a partire dal 1923 dall’architetto Gottardo Gussoni, al civico 27 di via Giuseppe Galliano, in un singolare stile di scuola liberty spesso aperto, a un “eclettismo” di libera magia costruttiva – capace di porla in netto contrasto con gli altri villini della “Crocetta” – e oggi sede della “Fondazione BuonoLopera” costituita nel 2021 da Stefano Buono, fisico italiano e imprenditore, e dalla moglie Maribel Lopera Sierra, medico nucleare, come fucina di iniziative “non profit” in campo sociale e artistico-culturale. E dunque ancora qui (ma quest’anno non solo) si svolgerà la nuova edizione di “Eclectic Estival”, con un’agenda ricca di “eclettiche” (e tali non potevano che essere) proposte e appuntamenti. A partire dalle “arti visive”, per poi proseguire lungo le strade della “musica”.

Evento clou del Festival è la “Collettiva a tre”, curata da “Almanac” –  organizzazione non-profit con sedi a Torino e a Londra, attiva da oltre un decennio nella promozione di linguaggi visivi emergenti e nella costruzione di relazioni culturali internazionali – che vede insieme le opere di Cleo Fariselli (Cesenatico, 1982, oggi residente a Torino), il regista e filmmaker Riar Rizaldi (Indonesia, 1990) e Bo Wielders (Olanda, 1998). Tratto comune dei “magnifici tre”, l’esplorare “elementi che evocano il misterioso e il perturbante, caratteristici della storia di Villa Chiuminatto e della stessa Torino”. La loro è una puntigliosa ricerca sospesa fra realtà e onirico, sostenuta dal forte gusto di un colore di matrice espressionista per Wielders o dal sintetico essenziale materiale estratto da un blocco d’argilla per la Fariselli o, ancora, per Rizaldi, quel giocare sui molti generi a lui cari (dall’horror allo “sci-fi” o genere fantascientifico) in cui rimarcare proprio “l’aspetto inspiegabile e opaco” delle singolari visioni del suo mondo filmico. Dipinti, disegni, video, fotografie e sculture abiteranno così, per il fine settimana, gli spazi della Villa, intrecciandosi alla storia del luogo.

E accanto all’arte visiva, la “Musica”Novità di quest’anno è l’“ampliamento del Festival” al vicino “Auditorium Orpheus” (corso Generale Giuseppe Govone 16/A) dell’ “Educatorio della Provvidenza”.

Il primo appuntamento, venerdì 19 settembre (ore 18,30 – 21), è dedicato alla “finale” per “giovani jazzisti under 35” della rassegna musicale Too Young To Jazz” di “AICS” con il patrocinio del “Conservatorio Giuseppe Verdi” di Torino. Le tre band finaliste, dopo l’esibizione, saranno giudicate da una giuria tecnica e popolare formata dal pubblico del Festival e la vincitrice riceverà il “Premio Extended Play” di quattro brani completo di mix mastering al “Laboratorio del Suono” del valore di 1.500 euro erogato dalla “Fondazione BuonoLopera” per la promozione del percorso formativo in ambito musicale. Sabato 20 settembre (ore 17 – 19,30) a salire sul palco sarà la “band swing” con i “ballerini” della Scuola di ballo “Carma Dance Studio” diretta da Mirko Volonnino, campione italiano di “Boogie Woogie” per tre anni consecutivi. A seguire, il Concerto Degenerativo”la performance musicale del chitarrista sardo Carlo Doneddu che fonde musica, teatro e poesia con “l’obiettivo di trasformarsi continuamente e creare un’esperienza indefinita per gli ascoltatori”Domenica 21 settembre (ore 17 – 19,30) gran finale con l’“Ecletic Band”, formazione allargata (non facile da ottenersi proprio per l’alto numero di artisti coinvolti), una rimpatriata di musicisti jazz del territorio, con l’inserimento di due ospiti internazionali di forte richiamo: Tolga Bilgin, trombettista turco che torna a Torino dopo molti anni dal periodo di studi trascorso in città e Badrya Razem, cantante soul jazz italo-algerina che si inserisce nella band con due brani. A seguire, “Close To You”, il progetto musicale che celebra Burt Bacharach combinando jazzpop e influenze arabe, con la partecipazione oltre che di Badrya Razem, del batterista Fabio AccardiGiorgio Vendola (contrabbasso) e Nicolò Petrafesa (pianoforte).

“Grazie a questo Festival, abbiamo incrociato – racconta Maribel Lopera Sierra, vicepresidente della ‘Fondazione BuonoLopera’ – le strade di ‘Almanac’ e ‘Too Young To Jazz’, che ci hanno dato l’opportunità di dare spazio e sostegno ai giovani in diversi ambiti culturali. E come Fondazione, siamo orgogliosi di sostenere i giovani che hanno inclinazioni speciali per le arti; ogni talento merita l’opportunità di crescere creativamente e svilupparsi in un ambiente che ne valorizzi le potenzialità e ne sostenga la formazione professionale”.

 

Gianni Milani

 

Nelle foto: “Villa Chiuminatto”; Bo Wielders: “When walking 2”, pastels and pencil on cardboard, 2024; Cleo Fariselli: “Scena”

92… e non sentirli!

Nelle ultime settimane continuano a ripetersi notizie, molto simili tra loro, di incidenti provocati da ultra ottantenni ovviamente ancora in possesso della patente di guida.

Di primo acchito verrebbe da dire che a quell’età non bisognerebbe più guidare, che gli esami dovrebbero essere molto più severi, ecc.

Nel Regno Unito hanno introdotto misure più severe per il rinnovo della patente oltre i 70 anni di età: I conducenti di età superiore a quel limite devono superare severi test oculistici specifici per essere idonei alla guida.

In Italia il Ministero dei Trasporti sta valutando le modifiche da apportare alla normativa attuale, considerando che la tendenza è avere una popolazione via via sempre più anziana e, statisticamente, i problemi tenderanno ad aumentare.

Vi sono due considerazioni da fare: la prima è che la patente, prima di essere una licenza di guida, è considerata uno status symbol, un documento che segna il raggiungimento della maggiore età come votare, l’esame di maturità e, una volta, la naja. In realtà andrebbe inquadrata nell’ottica corretta: è un’abilitazione alla guida finché se ne posseggono i requisiti; ipoacusìa, cataratta, parkinson, narcolessia e molte altre patologie rendono pericoloso porsi alla guida ed è necessario che vengano segnalate alla Commissione Medica Locale. Troppi, per non vedersi ritirare la patente, omettono di segnalare patologie pregresse o in atto con i risultati che possiamo immaginare.

Ma c’è un’altra considerazione da fare, ed è di tipo sociale.

Finché si vive nelle grandi e medie città, in linea di massima, non ci sono particolari problemi a muoversi se non si può guidare l’auto né ad approvvigionarsi di cibo e medicine perché nel raggio di poche centinaia di metri qualcosa si trova. Ma immaginate chi abita in un paesino di collina o, peggio ancora, di montagna, che deve percorrere almeno 10 chilometri per trovare una farmacia (per esempio da Lemie occorre andare a Viù) o un negozio di abbigliamento o di calzature.

La nostra società, parlando di servizi, è rimasta incastrata tra il boom economico, dove lo status symbol era acquistare la 500 o la 1100 e andare in ferie a mostrarla a parenti ed amici, snobbando quindi i treni, e la necessità, vuoi per le limitazioni Euro XYZ, vuoi per i problemi di ZTL e di parcheggio, di viaggiare con i mezzi pubblici.

La nostra rete ferroviaria e del Trasporto pubblico locale, è sotto gli occhi di tutti, è totalmente inefficiente: per assurdo posso arrivare da Fossano fino a Porta Susa senza cambi, ma per andare da Porta Susa a Lanzo, devo cambiare a Ciriè perché le due tratte sono incompatibili tra di loro.

Non parliamo, poi, di impianti di condizionamento guasti, vetture obsolete (sto parlando del Paese in generale, non di un specifica realtà territoriale), orari non sempre comodi alle uscite da scuola o dal lavoro, che disincentivano ulteriormente l’affezione dei pendolari verso questi mezzi di trasporto.

Dunque, se da un lato spetta a noi utenti sviluppare senso civico ed evitare di usare l’auto se non siamo sicuri delle nostre condizioni psico-fisiche, non omettendo al medico di base nessun evento che potrebbe essere indice di una patologia, dall’altro spetta ai medici, anche in costanza dell’attuale normativa, procedere ad esami più approfonditi e verificare almeno i tempi di reazione. Se, quando il medico sottopone il paziente ad un test visivo, questi impiega 3 secondi a rispondere è evidente che ci sia qualche problema, stante che il tempo di reazione in un individuo sano è di 1 secondo. Considerate un’auto che viaggi a 120 km/orari, in un secondo percorre 33 metri circa; nei due secondi successivi, dovuti al ritardo nelle reazioni, percorre altri 67 metri da quando percepisce un pericolo a quando si attiva per evitarlo (frenando o sterzando). Immaginate cosa possa succedere in quel tempo e nello spazio percorso.

Inoltre, conditio sine qua non, è che gli Enti locali si attivino per migliorare ed ottimizzare la rete di trasporti pubblici perché questi possano davvero diventare una valida alternativa al traffico privato. Così, e non è poco, potremo anche ridurre l’inquinamento senza bisogno di acquistare auto elettriche, a idrogeno o a quello che la moda del momento suggerisce.

Sergio Motta

Le fasce orarie del tunnel di Tenda

La Commissione Intergovernativa Italia-Francia che si è riunita venerdì 12 settembre, presso gli uffici della sede Anas del Piemonte, ha disposto le fasce orarie di transito all’interno del nuovo tunnel di Tenda per il periodo compreso tra lunedì 15 settembre e domenica 11 gennaio.

A partire da lunedì 15 settembre e fino a domenica 28 settembre nei giorni feriali il tunnel sarà aperto al traffico nelle tre fasce orarie giornaliere 6:00 – 8:00, 12:00 – 13:00 e 18:00 – 21:00.

Il sabato e la domenica il tunnel sarà aperto in maniera continuativa dalle 6:00 alle 21:00.

Da lunedì 29 settembre a giovedì 4 dicembre l’apertura è fissata nelle due fasce orarie giornaliere 6:00 – 8:00 e 18:00 – 21:00.

Anche in questo caso nel fine settimana il tunnel sarà aperto dalle 6:00 alle 21:00.

Da venerdì 5 dicembre e fino a domenica 11 gennaio il tunnel sarà aperto in un’unica fascia oraria giornaliera 6:00 – 21:00, compresi i giorni feriali.

Tale assetto favorirà gli spostamenti in concomitanza con l’aumento dei flussi per il turismo invernale e le festività di Natale. È già prevista l’adozione della medesima modalità di apertura continuativa diurna anche per le festività di Pasqua, ad aprile.

Il passaggio dei veicoli continuerà a essere regolato con il senso unico alternato.

I nuovi assetti orari – in sostituzione della configurazione estiva che ha previsto l’apertura diurna continuativa per agevolare il picco degli spostamenti – consentiranno all’impresa incaricata di dare un impulso anche in orario diurno agli interventi di modifica dei tornanti sul versante francese.

Il tavolo binazionale si riunirà nuovamente a dicembre per deliberare le fasce di apertura del tunnel a decorrere da lunedì 12 gennaio.

Allegato di dettaglio – le quattro fasce orarie di transito che si alterneranno fino all’11 gennaio

Fascia oraria 6:00 – 8:00

Il primo ciclo da Italia a Francia è alle ore 6:00, l’ultimo ore 7:30; da Francia a Italia il primo ciclo è alle ore 6:15, l’ultimo alle ore 7:45.

Fascia oraria 12:00 – 13:00

Il primo ciclo da Italia a Francia è alle ore 12:00, l’ultimo ore 12:30; da Francia a Italia il primo ciclo è alle ore 12:15, l’ultimo alle ore 12:45.

Fascia oraria 18:00 – 21:00

Il primo ciclo da Italia a Francia è alle ore 18:00, l’ultimo ore 20:30; da Francia a Italia il primo ciclo è alle ore 18:15, l’ultimo alle ore 20:45.

Fascia oraria 6:00 – 21:00

Il primo ciclo da Italia a Francia è alle ore 6:00, l’ultimo ore 20:30; da Francia a Italia il primo ciclo è alle ore 6:15, l’ultimo alle ore 20:45.

ARTISTE2025: Intelligenza Artificiale e Ingegneria Strutturale

 

Torino, 15-17 settembre 2025 – Castello del Valentino

Cerimonia di apertura: lunedì 15 settembre ore 9.00, Stanza della Caccia

Dal 15 al 17 settembre 2025 il Castello del Valentino ospiterà ARTISTE2025, il primo congresso internazionale interamente dedicato all’impatto dell’Intelligenza Artificiale (IA) nell’ingegneria strutturale. L’evento, promosso dal Politecnico di Torino e dall’ArtIStE Research Group (Artificial Intelligence for Structural Engineering), riunirà ricercatori, esperti e imprese da tutto il mondo per discutere come l’IA stia rivoluzionando progettazione, manutenzione e sicurezza delle infrastrutture.

“Non parliamo di semplici miglioramenti incrementali, ma di un vero e proprio salto oltre le metodologie tradizionali. L’IA abilita processi di design più efficienti, favorisce la manutenzione predittiva e innalza le prestazioni strutturali complessive: ci guida verso una nuova era di eccellenza ingegneristica”, afferma il professor Giuseppe Carlo Marano, docente del Politecnico di Torino e organizzatore del congresso.

Accanto a lui, tra i promotori scientifici, figurano Nikos Lagaros (NTUA, Atene), Xinzheng Lu (Tsinghua University, Pechino) e Domenico Asprone (Università Federico II di Napoli), a conferma del respiro internazionale della manifestazione.

Il congresso approfondirà i temi chiave del rapporto tra IA e ingegneria strutturale: dall’utilizzo dei big data per ottimizzare le decisioni progettuali, alla previsione di cedimenti strutturali, fino alla generazione di soluzioni innovative per infrastrutture più sicure, resilienti ed economicamente sostenibili.

L’evento ARTISTE è supportato dal progetto FAIR – Future Artificial Intelligence Research finanziato dall’Unione Europea – Next-GenerationEU (PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) – MISSIONE 4 COMPONENTE 2, INVESTIMENTO 1.3 – D.D. 1555 11/10/2022, PE00000013), ed in particolare lo spoke 7 “Edge-exascale AI” coordinato dalla professoressa Barbara Caputo del Politecnico di Torino.

 

Informazioni pratiche

A Torino da lunedì 15 settembre di nuovo in vigore le misure antismog

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Tornano in vigore da lunedì prossimo 15 settembre le misure antismog, già concordate e decise a livello di bacino padano dalle Regioni con il Ministero dell’Ambiente.

Alle limitazioni strutturali valide tutto l’anno che riguardano il divieto di circolazione dalle ore 0.00 alle 24.00 tutti i giorni (festivi compresi) dei veicoli adibiti al trasporto di persone (categoria M1, M2, M3) e dei veicoli adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) con omologazione inferiore o uguale all’Euro 2 per i veicoli alimentati a benzina e diesel, con omologazione inferiore o uguale a Euro 1 per i veicoli alimentati a GPL e metano, dal 15 settembre 2025 al 15 aprile 2026 si aggiungono:

– il divieto di circolazione veicolare dalle ore 8.00 alle 19.00 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dei veicoli dotati di motore diesel adibiti al trasporto persone (categoria M1, M2, M3) e adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) con omologazione uguale a Euro 3 ed Euro 4;
– il divieto di circolazione veicolare dalle ore 0.00 alle 24.00 tutti i giorni (festivi compresi) di tutti i ciclomotori e i motocicli adibiti al trasporto di persone o merci (categoria L1, L2, L3, L4, L5, L6, L7) con omologazione inferiore o uguale a Euro 1.

TORINO CLICK

Nursing Up si oppone in giudizio alla figura dell’assistente infermieristico

Nursing Up Piemonte dichiara che l’assistente infermiere rappresenta un inganno pericoloso, una toppa fragile su una falla enorme. In Italia mancano 175 mila infermieri rispetto agli standard europei, e il governo risponde con una figura priva di competenze universitarie, l’assistente infermiere. Nursing Up non ci sta e annuncia il ricorso al TAR con una prima udienza fissata per il 21 settembre.

“Affidare compiti importanti a personale non adeguatamente preparato rischiando danneggiare l’incolumità dei pazienti e la qualità del servizio sanitario, senza offrire soluzioni reali alla mancanza di infermieri – afferma Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta”.

La crisi della formazione infermieristica appare ormai evidente, tanto che per l’anno accademico 2025-2026, a fronte di 20 mila e 699 posti disponibili in infermieristica le domande non sono arrivate a 19 mila. A confronto del 2010, che erano oltre 46 mila, oggi sono appena 21 mila. La situazione nell’Università del nord appare più critica. In Piemonte ci sono 1176 posti per la laurea in infermieristica, ma sono rimasti 190 posti vacanti, 67 in più rispetto all’anno accademico precedente.

Secondo le statistiche, il 25% degli ammessi non si presenterà il primo giorno e un altro 30% non terminerà il percorso. In sostanza, dei 20 mila 699 posti disponibili nel Paese, soltanto 10 mila e 300 studenti arriveranno alla laurea.

“La figura dell’assistente infermiere rappresenta una beffa al sistema sanitario, perché mette in circolo lavoratori con meno competenze e non colma le esigenze dei pazienti – prosegue Delli Carri – con il ricorso al TAR, Nursing Up diventa il primo sindacato in Italia da aver portato l’opposizione a questa figura nelle aulee giudiziarie, dopo averlo annunciato in piazza e nelle sedi istituzionali”.

Mara Martellotta

Torna la Festa dello Sport

 CIRCOSCRIZIONI IN MOSTRA

Sport, cultura e momenti di socialità nei parchi, nelle piazze e negli spazi all’aperto delle diverse Circoscrizioni. Per il secondo anno, il mese di settembre sarà dedicato alla promozione della pratica sportiva e della cultura, con il programma congiunto di Festa dello Sport e Circoscrizioni in Mostra, iniziative degli assessorati alla Cultura e allo Sport della Città di Torino, con tante attività gratuite e aperte a ogni età.

“Dopo il successo della scorsa edizione – con oltre 150 stand, 175 dimostrazioni sportive e 20mila partecipanti – dichiara l’assessore allo Sport Domenica Carretta – la Festa dello Sport torna anche quest’anno con un programma ampio e articolato, a cui si aggiunge la collaborazione con il Suism dell’Università di Torino. Sarà l’occasione per avvicinare cittadine e cittadini alla pratica sportiva e farne conoscere i benefici. Lo stesso obiettivo che perseguiamo con la Torino Sport Card – Let’s To, la tessera dedicata ai ragazzi e alle ragazze tra i 14 e i 19 anni: quest’anno sono già oltre 7000 le card inviate ai 14enni, che potranno usufruire di lezioni di prova, accessi gratuiti agli impianti e visite mediche sportive a tariffe agevolate”.

“Oltre a essere un’occasione di incontro e partecipazione, tra laboratori, spettacoli, mostre e dibattiti – dichiara l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia –, Circoscrizioni in Mostra è uno dei tasselli sul percorso che ci avvicina alla candidatura di Torino a Capitale europea della Cultura 2033, nel quale gli operatori del terzo settore e i cittadini avranno un ruolo fondamentale, al pari delle istituzioni, delle fondazioni e dei grandi enti culturali. Anche per questo un ringraziamento speciale va alle associazioni, agli artisti e ai volontari che, con impegno e dedizione, rendono possibile questo programma”.

Festa dello Sport e Circoscrizioni in Mostra sono progetti della Città di Torino, realizzati in collaborazione con le Circoscrizioni cittadine e con il coinvolgimento delle associazioni del territorio. Circoscrizioni in Mostra, alla sua quarta edizione, è curata dalla Fondazione per la Cultura Torino, partner Intesa Sanpaolo, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San PaoloFesta dello Sport arriva quest’anno alla terza edizione. Dal 2024 i due eventi si svolgono insieme a settembre, offrendo un programma unico di sport, cultura e partecipazione.

IL PROGRAMMA

Le attività sportive e culturali, organizzate con la collaborazione di oltre 180 realtà operanti nella nostra città, si svolgeranno nei giorni 13, 14, 20, 21 e 28 settembre dalle ore 10 alle 18, e saranno a partecipazione libera e gratuita.

Sabato 13 settembre

La manifestazione si apre al Parco Aurelio Peccei (Circoscrizione 6), tra dimostrazioni e prove gratuite di tennis tavolo, basket, danza, boxe, arti marziali e molte altre discipline. Il programma di Circoscrizioni in Mostra proporrà invece spazi informativi, esposizioni e spettacoli, con le attività proposte dal Bibliobus delle Biblioteche civiche, dal Museo Officina della Scrittura, dalle associazioni Antiloco e Contesto, fino ai laboratori del BoPa Museum dell’Istituto Bodoni-Paravia e al concerto del The Queens’ Choir.

Domenica 14 settembre

Al parco Colonnetti (Circoscrizione 2) si terranno attività sportive come boxe, basket, ginnastica ritmica, danza moderna, hip hop, country, pizzica, arti marziali, atletica, scherma e yoga. Contemporaneamente, in piazza Dante Livio Bianco, Circoscrizioni in Mostra proporrà laboratori, concerti, spettacoli teatrali e di danza, improvvisazioni e un gran finale di musica e ballo per tutti.

Al parco della Pellerina (Circoscrizione 4) le associazioni sportive proporranno calcio, rugby, pallavolo, basket, tennis, padel, nuoto, fitness, ginnastica, bocce, pickleball, flag football, danza, yoga e pilates. Il pomeriggio sarà arricchito da laboratori, spazi informativi, concerti, performance e attività dedicate ai più piccoli.

Sabato 20 settembre

Il parco Ruffini (Circoscrizione 3) ospiterà un pomeriggio di sport con arti marziali, atletica, calcio, tennis, danza, roller, ginnastica, yoga, pilates, nuoto e molto altro. In programma anche un incontro con esperti di sport e benessere e un corso gratuito sull’uso del defibrillatore. Circoscrizioni in Mostra proporrà installazioni artistiche e laboratori teatrali, lo spettacolo Il Piccolo Principe – di pianeta in pianeta e le attività del Bibliobus.

Al parco Dora (Circoscrizione 5) si alterneranno danza contemporanea, calcio, volley, basket, tiro con l’arco, tennis, tennis tavolo e ginnastica ritmica. Accanto alle attività sportive, Circoscrizioni in Mostra offrirà spazi informativi e appuntamenti culturali, tra cui quelli curati dal MAcA – Museo A come Ambiente e dal Museo Piemontese dell’Informatica, oltre a un talk su videogiochi e intelligenza artificiale e una passeggiata fantascientifica dal titolo Guida galattica per esploratori urbani.

Domenica 21 settembre

Al parco Clessidra (Circoscrizione 1) la Festa dello Sport proporrà danza afro e contemporanea, hip hop, tai chi, yoga, calisthenics, arti circensi, giocoleria e tennis tavolo. Circoscrizioni in Mostra arricchirà la giornata con laboratori, spazi informativi e spettacoli dal vivo.

Al parco Colletta (Circoscrizione 7) pattinaggio, calcio, basket, ciclismo, volley, minivolley, atletica leggera e arti marziali animeranno l’intera giornata. Nel pomeriggio, invece, il parco si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto, tra spettacoli, musica, poesia e laboratori.

Domenica 28 settembre

Al parco Di Vittorio (Circoscrizione 8) il programma sportivo proporrà aikido, kung fu, atletica, calcio, mini basket, tennis, nuoto, canottaggio, badminton, baseball, softball, sci, fit walking, yoga, pilates e attività a corpo libero per tutte le età.
Circoscrizioni in Mostra offrirà invece laboratori creativi, talk, spettacoli teatrali e di marionette, concerti e spazi informativi su temi sociali e ambientali.

Il programma coinvolgerà anche diverse altre iniziative della Città di Torino. Nelle sedi di Circoscrizioni in Mostra, infatti, sarà presente il Bibliobus delle Biblioteche civiche torinesi, con suo il servizio itinerante di prestito libri e servizi per la cittadinanza. Inoltre, i presidi territoriali de La cultura dietro l’angolo si presenteranno ai cittadini e racconteranno il calendario delle loro attività, realizzato insieme agli enti culturali che partecipano al progetto, promosso insieme a Fondazione Compagnia di San Paolo. L’evento è realizzato grazie alla collaborazione dei volontari di GiovanixTorino e di Volo2006.

Durante la Festa dello Sport sarà presente uno stand, a cura dei volontari di Torino&You della Città di Torino, dedicato alle informazioni di tipo sportivo e turistico. Novità di quest’anno è la collaborazione con il S.U.I.S.M. (Struttura Universitaria Interdipartimentale per le Scienze Motorie dell’Università di Torino), i cui esperti guideranno i cittadini nello svolgimento di alcuni semplici prove fisiche – quali test di equilibrio, forza delle mani, forza degli arti inferiori, flessibilità, e destrezza – per misurare le proprie abilità motorie e il proprio stato di salute. Al termine dei test, ogni partecipante riceverà un punteggio, compreso tra 0 e 100 in base all’età e al genere, e alcuni suggerimenti personalizzati per migliorare le proprie capacità fisiche e il benessere quotidiano.

“È ormai da alcuni anni – dichiara il Vicerettore al Welfare e Sport dell’Università di Torino, prof. Alberto Rainoldi – che offriamo questo tipo di valutazione sia agli studenti sia al personale docente e amministrativo di Unito. Sono molto contento che la Città di Torino ci abbia invitato per la Festa dello Sport, è un’ottima occasione per raccontare ai torinesi che basta cambiare pochi dettagli del nostro stile di vita per migliorare significativamente le nostre capacità fisiche, e quindi la nostra salute”.

Il programma completo delle iniziative è disponibile sul sito https://eventi.comune.torino.it/festa-dello-sport-circoscrizioni-in-mostra/

Foto Sharon Ritossa