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ASL TO4, Nursing Up Piemonte: “Gli straordinari non si toccano!” 

Soldi per gli straordinari usati per coprire i contenziosi. Il sindacato Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta denuncia con forza la decisione dell’ASL TO4 di sottrarre ai lavoratori i fondi destinati al pagamento degli straordinari 2024 per coprire le spese dei contenziosi sulla vestizione e svestizione. Una scelta che, secondo il sindacato, rappresenta un vero e proprio attacco ai diritti dei professionisti sanitari, un comportamento arbitrario e inaccettabile, totalmente contrario agli obblighi contrattuali.

«È inaccettabile pensare di utilizzare i soldi dei lavoratori, guadagnati per garantire con responsabilità la continuità dei servizi, per coprire le spese dei contenziosi dell’Azienda. Gli infermieri, gli OSS e tutti i professionisti sanitari hanno già garantito la continuità dei servizi in condizioni difficili, con organici ridotti e turni stressanti. Non riconoscere economicamente il loro impegno è un vero affronto», dichiara Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta.

L’ASL TO4, in una nota del 14 ottobre 2025, comunicava che i residui dei fondi contrattuali dell’anno 2024 si sarebbero potuti rivelare insufficienti per soddisfare il pagamento concordato degli straordinari, nonostante le ore fossero già state regolarmente documentate, autorizzate e prestate dai lavoratori. La stessa Azienda annunciava il posticipo dei pagamenti in attesa di chiarire la partita aperta riguardante i contenziosi relativi alla vestizione e svestizione. Con una seconda nota, inviata il 23 ottobre, l’ASL TO4 specificava che le ore straordinarie che dovevano essere pagate sarebbero state restituite ai rispettivi lavoratori.

Il Nursing Up ricorda che in data 21 ottobre 2025 tutti i sindacati, congiuntamente con l’amministrazione dell’ASL TO4, hanno sottoscritto un verbale in cui si stabiliva che la questione dei pagamenti legati ai contenziosi sulla vestizione e svestizione sarebbe stata affrontata a un tavolo regionale con la partecipazione dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte.

Il sindacato sottolinea come la carenza di personale e la necessità di garantire i livelli assistenziali abbiano reso il ricorso agli straordinari una misura indispensabile per assicurare la sicurezza dei pazienti e la continuità dei servizi. L’utilizzo dei fondi contrattuali per coprire spese legate ai contenziosi, ribadisce il Nursing Up, è contrario a quanto stabilito dai contratti collettivi nazionali e dagli accordi aziendali, come già evidenziato nel tavolo sindacale del 7 ottobre 2025.

«Il comportamento dell’ASL TO4 mina la dignità dei professionisti e mette a rischio le relazioni sindacali», aggiunge Delli Carri.

Il sindacato chiede il ripristino immediato del pagamento degli straordinari già maturati, la convocazione urgente di un tavolo regionale con la partecipazione dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e della Direzione Generale dell’ASL TO4 per discutere in modo trasparente l’uso dei fondi contrattuali, il rispetto pieno dei contratti e degli obblighi giuridici come base imprescindibile della collaborazione tra azienda e lavoratori, e l’impegno a non adottare più scelte unilaterali lesive dei diritti dei dipendenti.

La mancata retribuzione degli straordinari, sottolinea il Nursing Up, non solo colpisce economicamente centinaia di lavoratori, ma mina la fiducia nei confronti dell’amministrazione. Il sindacato annuncia che, in assenza di un intervento immediato, saranno attivate tutte le azioni sindacali, legali e pubbliche necessarie a tutela dei professionisti sanitari e degli OSS.

«Il diritto a essere retribuiti per il lavoro già svolto è un principio basilare di giustizia, oltre che di civiltà amministrativa. Non accetteremo che questo principio venga calpestato», conclude Delli Carri.

Ufficio stampa NURSING UP – PIEMONTE

Scoperti dai carabinieri gli spacciatori dei boschi

I carabinieri di Biella hanno portato a termine l’operazione “Khoya” coordinata dalla Procura, realizzata per contrastare lo spaccio di stupefacenti nei boschi. Grazie al controllo degli acquirenti e degli spacciatori, gli inquirenti hanno scoperto i fornitori  nell’hinterland milanese. Sono scattate cinque misure cautelari.

Oltre 100 detenuti in azione con i volontari Plastic Free 

Una giornata all’aperto per oltre cento detenuti in permesso premiodedicata all’ambiente e al riscatto sociale. Insieme a loro, dodici affidati in prova al servizio sociale e più di 230 volontari hanno unito le forze per ripulire parchi, spiagge e aree urbane in tredici città. Una grande mobilitazione collettiva che ha portato alla rimozione complessiva di 5.580 chili di plastica e rifiuti, pari a quasi sei tonnellate.

Nello scorso weekend, dopo il successo dell’edizione di maggio, Plastic Free Onlus, organizzazione impegnata nel contrastare l’inquinamento da plastica, e Seconda Chance, associazione che promuove il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti, sono tornate a collaborare per una nuova giornata di impegno condiviso, unendo due mondi solo in apparenza distanti: la tutela dell’ambiente e il reinserimento sociale.

L’iniziativa ha coinvolto detenuti provenienti da 15 istituti penitenziari – Torino, Ivrea, Varese, Padova, Prato, Viterbo, Frosinone, Vasto, Teramo, Pescara, Secondigliano, Locri, Laureana di Borrello, Caltagirone e Cagliari – che hanno operato fianco a fianco con i volontari Plastic Free nelle rispettive città. L’appuntamento previsto a Marina di Massa è stato rinviato a causa del maltempo, ma sarà recuperato prossimamente.

Ogni raccolta è diventata un’occasione di incontro e fiducia, dove cittadini e detenuti hanno condiviso gesti concreti di rispetto e solidarietà. L’ambiente si è trasformato in un terreno neutro e inclusivo, capace di abbattere barriere, creare relazioni e generare cambiamenti reali e duraturi.

Questo nuovo risultato si inserisce nel percorso avviato tre anni fa tra Plastic Free e Seconda Chance, una sinergia che continua a rafforzarsi grazie alla collaborazione con l’Amministrazione Penitenziaria, la Magistratura di Sorveglianza, i Comuni, le aziende di igiene urbana, le associazioni locali e centinaia di volontari in tutta Italia. Un impegno concreto che unisce ecologia, legalità e inclusione sociale, per costruire comunità più pulite, solidali e coese.

Una factory dove si respira arte e storia e, soprattutto, si producono tele monumentali

 

L’artista Marison Ray apre le porte dello studio dove dipinge le sue tele di grandi dimensioni, durante la Settimana dell’Arte Torinese.

Il Luogo in cui lavora un’artista può essere immaginato in mille modi: ognuno di noi può avere un’idea diversa di dove gli artisti trascorrono il loro tempo, immersi nella creatività, a riempire tele di sogni, visioni e colori.

Ma durante la Settimana dell’Arte Torinese, in concomitanza con Paratissima, sarà possibile ammirare una vera e propria factory creativa: da giovedì 30 ottobre a domenica 2 novembre, l’artista Marison Ray apre le porte del suo studio, mostrando i frutti della sua produzione nel tempo. Non si tratta di una semplice mostra, ma di un’esplorazione del luogo in cui lavora, quasi una retrospettiva: dai barattoli di colore ai pennelli, fino alle opere prodotte nel tempo, tutto immerso in un ambiente nella zona industriale di Moncalieri, che riflette un tratto distintivo dell’artista.

L’arte si fa anche nei luoghi dell’industria, e lei lo sa bene: proviene dal mondo del design industriale, con un passato in Italdesign di Giorgetto Giugiaro, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile della linea di abbigliamento del marchio Giugiaro Uomo, ma soprattutto dove ha potuto sviluppare il suo lato artistico, che oggi esprime nella sua produzione.

L’Open Factory è l’occasione per vedere dal vivo un luogo che dall’esterno appare industriale, ma che, una volta varcato il cancello, immerge il visitatore in un turbinio di colori, luci e capolavori di grandi dimensioni: dalle tele di 2 metri per 2 a opere che superano i 10 metri di altezza. Tra queste spicca Le Nozze, che sarà svelata in anteprima proprio per questa occasione: un’opera di 10 metri di larghezza e 6 metri di altezza, probabilmente unica nel suo genere nel panorama contemporaneo.

Ingresso gratuito
Orari di apertura:

30 | 31 ottobre: 14:30 — 18:00

1 | 2 novembre: 10:00 — 12:00, 14:00 — 18:00

Factory
Via Guido Rossa 28, Moncalieri (TO)

Al castello di Miradolo iniziative per grandi e piccini nel weekend di Halloween

Al castello di Miradolo, da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre,  è in programma un lungo fine settimana dedicato alla magia d’autunno e ai misteri di Halloween tra laboratori per famiglie, passeggiate nel parco e appuntamenti gastronomici.

Venerdì 31 ottobre avrà luogo un escape game immersivo nelle stanze segrete dal titolo  “Giallo al Castello. L’enigma di Miradolo”, con indizi  nascosti, enigmi da risolvere e una storia avvincente legata alla famiglia Cacherano di Bricherasio, che riporterà alle atmosfere dell’epoca.
L’attività di scoperta e gioco  è stata curata dallo Young Board della Fondazione Cosso a partire dai documenti archivistici e dalla storia delle famiglie che hanno abitato il castello.

Sabato 1 novembre, alle ore 15, i visitatori saranno i protagonisti di “Masche, incantesimi e controincantesimi” un’attività curata dalla naturalista e guida escursionistica Emanuela Durand. Un viaggio nel mondo delle maschere, per costruire insieme il proprio “libro del comando” e scoprire storie, leggende piemontesi, misteri e riti magici.
Dopo il laboratorio il pomeriggio proseguirà con la “Merenda delle Streghe”, un dolce momento di condivisione con succo di frutta e biscotti, e con la Castagnata di Halloween, organizzata dalla Pro Loco di Prarostino, che porterà nel cortile del castello l’atmosfera più autentica dell’autunno. In serata, alle ore 20, sarà la volta della “Cena delle Zuppe”, a cura del rifugio Gardetta, con un viaggio tra i sapori della tradizione e tocchi creativi, in cui ogni zuppa racconterà una storia fatta di ingredienti, stagioni e territori.
Domenica 2 novembre il castello aprirà le porte ai più piccoli con “Ragnetto trova dolcetti”, un’attività per bambini dai 2 ai 5 anni, curata da Elena Tortia e Greta Zamboni. I piccoli partecipanti, tra forbicine, colori e risate, realizzeranno il loro ragnetto di carta e si avventureranno nel parco, alla ricerca di dolcetti nascosti, tra alberi e foglie d’autunno.
Nel pomeriggio tornerà la Castagnata di Halloween,  seguita dalla visita guidata “La magia del foliage”, condotta da Emanuela Durand, una passeggiata tra i colori caldi dell’autunno per osservare le trasformazioni del parco storico, accompagnati da un bicchiere di vin brulé o di cioccolata calda.

Mara Martellotta

Due musei a Scuola d’impresa

 

Il Museo e Archivio Storico Reale Mutua e il Museo Officina della Scrittura – Aurora Penne cercano studenti per dare voce alla memoria aziendale

L’iniziativa nazionale ideato da Museimpresa e Università LIUC torna con la terza edizione per promuovere la cultura industriale e lo sviluppo delle competenze personali tra gli studenti

 

Torino, ottobre 2025 – Con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alla storia dell’industria italiana e di favorire lo sviluppo di competenze trasversali, prende il via la terza edizione di “A scuola d’impresa”, il progetto promosso da Museimpresa (Associazione Italiana degli Archivi e dei Musei d’Impresa) e Università LIUC, con il contributo dell’Archivio Nazionale del Cinema Impresa di Ivrea.

La terza edizione del progetto, rivolto agli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado, si svolgerà durante l’anno scolastico 2025/2026 e vedrà la partecipazione di 45 musei e archivi d’impresaassociati a Museimpresa. Il percorso si propone di far conoscere l’evoluzione del sistema industriale italiano e il ruolo culturale dei musei e archivi d’impresa, offrendo al contempo un’occasione concreta per sviluppare abilità utili nel mondo del lavoro e nella scelta del proprio futuro professionale.

 

Un’esperienza formativa tra cultura industriale e crescita personale

Il progetto si articola in due fasi: una prima parte teorica online, con contenuti multimediali e attività interattive, dedicata all’approfondimento della storia industriale italiana e dei suoi settori economici; una seconda fase esperienziale in presenza, durante la quale gli studenti saranno coinvolti in attività pratiche presso musei e archivi d’impresa.

Il percorso culmina con la realizzazione di un project work finale, che rappresenta un’opportunità per confrontarsi con sfide organizzative e operative reali, stimolando la creatività, il lavoro di squadra e la capacità di problem solving.

 

I project work proposti agli studenti dai musei e archivi d’impresa a Torino

Il Museo e Archivio Storico Reale Mutua propone due project work. Il primo “I semi dell’innovazione” prevede la realizzazione di una locandina promozionale che sarà pubblicata sul sito. Verranno svolti degli incontri dedicati ai ragazzi, durante i quali comprenderanno come ogni oggetto abbia un valore storico e culturale, come cogliere le diverse narrative racchiuse in un documento, come familiarizzare con i diversi metodi narrativi, come scegliere un allestimento, quali priorità darsi, e come definire cos’è un museo. Inoltre, approfondiranno le figure dell’archivista e le nuove figure professionali legate all’archiviazione digitale con i rischi e le opportunità dei diversi metodi conservativi.

Il secondo progetto, invece, “Il saper fa-re”, prevede la creazione di un video o un podcast che riassuma i temi trattati arricchiti dal punto di vista degli studenti, che potranno comprendere cosa significa proteggere e qual è il valore storico e culturale delle polizze assicurative, cogliere quanto i valori sani e condivisi siano alla base della longevità di un’azienda, familiarizzare con i concetti di mutualità, sostenibilità e società benefit.

 

Il Museo Officina della Scrittura – Aurora Penne, propone un project work intitolato “Scrivere il futuro. Raccontare la storia, immaginare l’impresa” per coinvolgere gli studenti in un percorso volto alla realizzazione di contenuti video originali dedicati al tema della scrittura, del suo valore emozionale e storico. Questo progetto nasce con l’obiettivo di far conoscere ai ragazzi la storia di un’eccellenza italiana come Aurora, e di promuovere una riflessione sul significato della scrittura come atto culturale, creativo e identitario.

 

All’iniziativa “A scuola d’impresa” hanno aderito anche altri cinque musei e archivi d’impresa torinesi: l’Archivio Storico Intesa Sanpaolo, l’Associazione Archivio Storico Olivetti, il Centro Storico Fiat, il Mu-Ch Museo della Chimica, il Museo Lavazza e Archivio Storico Lavazza.

 

Un progetto riconosciuto per l’orientamento scolastico

“A scuola d’impresa” è gratuito e riconosciuto come percorso valido per l’Orientamento e per i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), coinvolgendo discipline come storia, lingua e letteratura italiana, cittadinanza e costituzione. Nella precedente edizione ha coinvolto oltre 1.250 studenti in 12 regioni italiane, confermando l’interesse crescente verso la cultura industriale come strumento educativo.

 

Come iscriversi alla terza edizione

I docenti interessati possono iscrivere le classi entro il 31 ottobre, indicando il museo o archivio d’impresa scelto, anche se ubicato in una regione diversa da quella dell’istituto scolastico.

Per consultare l’elenco completo dei musei e degli archivi d’impresa che partecipano per l’anno scolastico 2025-2026 e la brochure del progetto con le modalità d’iscrizione si può fare riferimento al sito di Museimpresa (sezione “per le scuole”).

 

Museimpresa

Museimpresa, l’Associazione Italiana degli Archivi e dei Musei d’Impresa, fondata nel 2001 per iniziativa di Assolombarda e Confindustria, riunisce musei e archivi di oltre centoquaranta imprese italiane, accomunate dall’idea che le aziende, le fabbriche, le società di servizi siano luoghi dove il passato e il futuro s’incontrano e in cui la cultura d’impresa, tra testimonianza e innovazione sia un asset fondamentale di competitività.

 

Halloween: dolci e praline per una notte indimenticabile

Tante golose novità firmate dai Pastry Chef Vitellozzi e Corbo, Gerla 1927 e Giraudi

Vuole la tradizione che ad Halloween i bambini, vestiti con costumi spaventosi e divertenti, si rechino di casa in casa e, suonando ai campanelli, formulino ai proprietari la celebre domanda: Dolcetto o scherzetto?

La festa delle streghe, dei fantasmi e dei mostri che si celebra la notte del 31 ottobre, benché di origini celtiche, nel corso degli anni è diventata sempre più popolare anche da noi ed è, oggi, una tradizione consolidata che porta con sé feste ed eventi per grandi e piccini. E come in tutte le occasioni di festa non possono mancare i dolci.

Per Halloween 2025, l’ingegno dei pasticceri e dei mastri cioccolatieri si è sbizzarrito nello sviluppo di speciali e gustose creazioni a tema.

Tra le più interessanti figurano quelle di tre eccellenze piemontesi. Il Teschio Croissant dei Pastry Chef Maicol Vitellozzi e Francesca Corbo è sicuramente una delle più originali. Questo dolce, disponibile in edizione limitata dal 30 ottobre al 2 novembre, è la reinterpretazione in chiave dark dell’iconica viennoiserie. Un connubio di sapori perfettamente equilibrato tra la croccantezza dell’impasto e la delicata bontà del suo squisito ripieno di chantilly al mascarpone e confettura di lampone. Un’armonia di gusto che sorprende e delizia.

Zucchette, pipistrelli e teschi – al cioccolato al latte o fondente – all’apparenza spaventosi ma mostruosamente buoni sono invece la proposta di Gerla 1927 che, il 31 ottobre, aprirà le porte del suo locale La Croisette di c.so Alcide De Gasperi 19E a Torino, per festeggiare in modo speciale Halloween e presentare le dolcezze più magiche della stagione.

Anche la Giraudi, rinomata cioccolateria artigianale di Castellazzo Bormida, in provincia di Alessandria, ma raggiungibile sul suo sito di ecommerce ed in tanti negozi torinesi, propone una gamma di praline speciali per Halloween. La confezione dedicata alla ricorrenza contiene 7 praline ed è pensata per coniugare divertimento e golosità. Tra le praline dal guscio di cioccolato all’arancia e cuori al pistacchio e al Gianduia, si nasconde, infatti, un intruso misterioso. Una pralina pronta a stupire con un ripieno scoppiettante che regala un’esperienza sensoriale inaspettata e divertente.

Un Halloween non solo di paura, quindi, ma anche ricco di golose tentazioni e di risate per tutti.

di Alessandro Sartore

I Maestri del Lavoro incontrano gli studenti del Calamandrei

Istituto “Galileo Ferraris” di Vercelli

Nella giornata di martedì 21 ottobre 2025, i Maestri del Lavoro Maria Rita Corradino, Celestino Tarchetti e Claudio Orecchia, appartenenti al Consolato provinciale di Vercelli della Federazione nazionale Maestri del Lavoro, hanno portato una preziosa testimonianza formativa agli studenti della classe terza SIA – Sistemi informatizzati aziendali dell’Istituto “Calamandrei”, che fa parte dell’Istituto di istruzione superiore “Galileo Ferraris” di Vercelli, diretto dalla dirigente scolastica prof.ssa Cinzia Ferrara.

Durante l’incontro, i Maestri del Lavoro hanno condiviso con le allieve e gli allievi la loro esperienza professionale, offrendo spunti di riflessione sul valore dell’impegno, della competenza e della responsabilità nel percorso lavorativo. Al centro del confronto, il tema delle skills, le competenze trasversali e tecnico-professionali fondamentali per affrontare con successo le sfide del mondo del lavoro contemporaneo.

L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione di orientamento e di dialogo, volta ad aiutare i ragazzi a comprendere meglio il mondo del lavoro e a superare le barriere che spesso separano la scuola dalla realtà professionale. Attraverso esempi concreti e testimonianze dirette, i Maestri hanno evidenziato l’importanza della formazione continua, della collaborazione e della capacità di adattarsi ai cambiamenti del contesto economico e tecnologico.

Gli studenti hanno seguito l’incontro con grande interesse e partecipazione, ponendo domande e intervenendo nel dibattito con curiosità e spirito critico. L’esperienza si è rivelata un momento di crescita condivisa, in cui la dimensione educativa e quella professionale si sono incontrate in modo costruttivo.

“Corri con Samuele”, solidarietà a Mappano

Domenica 9 novembre a Mappano torna l’appuntamento sportivo “Corri con Samuele”, organizzato dall’associazione “Il Sogno di Samuele” e dall’Atletica Settimese, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino e del Comune di Mappano.

I partecipanti alla camminata ludico-motoria a passo libero, con possibilità di praticare il fitwalking o il dogwalking, potranno scegliere tra due percorsi a scelta, di 10 o di 5 km, che offriranno l’occasione per ammirare i colori autunnali del parco Unione Europea di Mappano.Ci si potrà iscrivere sul posto fino a mezz’ora prima dell’evento, pagando la quota di 12 euro per gli adulti (anche per il dogwalking con accompagnatore) e 6 per i bambini e ragazzi sino a 12 anni. Le iscrizioni sono possibili anche scrivendo a info@ilsognodisamuele.it o chiamando il numero telefonico 333-3442828. Le preiscrizioni sono possibili nel negozio Gioielli Baudino in piazza Don Amerano a Mappano, con la possibilità di pagare la quota di partecipazione con Satispay o con un bonifico bancario.

Per le categorie giovanili sono invece in programma una serie di batterie agonistiche, sulle distanze di  400 metri per le annate 2016 e seguenti800 metri per le annate 2014 e 2015 e 1200 metri per i nati nel 2012 e 2013. Le iscrizioni sul posto e il ritiro dei pettorali inizieranno alle 8 in piazza Giovanni Paolo II, mentre le partenze delle batterie giovanili inizieranno alle 9,30 e quelle della camminata ludico-motoria di 10 e di 5 km alle 10.

L’associazione “Il Sogno di Samuele” tiene viva la memoria del ragazzo deceduto all’età di 10 anni il 15 agosto del 2008, colpito da un fulmine improvviso. Già un mese dopo il tragico incidente la mamma Martina e il papà Alessandro hanno dato vita alla Onlus, che porta avanti progetti di solidarietà nella missione salesiana di Sarh-Kassai in Ciad. Nel 2011 è stata realizzata la prima scuola elementare, mentre nel 2015 è stata costruita la materna per i più piccoli. Il servizio educativo continua grazie al sostegno a distanza, che garantisce attrezzature e insegnanti qualificati ai bambini del Ciad e alle loro famiglie. Nel 2019 è stata inoltre posata la prima pietra del nuovo centro polifunzionale e oratorio di Mappanoil paese dove Samuele ha vissuto i suoi splendidi 10 anni. Le donazioni, la destinazione del 5×1000, l’acquisto dei prodotti solidali e la partecipazione agli eventi consentono all’associazione di portare avanti i suoi progetti.