ilTorinese

Turismo responsabile, le vacanze rispettose e solidali

Secondo la definizione della Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR), il turismo responsabile è quello “attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture”. Per essere un turista desiderabile quindi e’ necessario esercitare tutte quelle buone pratiche che sostengono lo sviluppo del luogo che si visita attraverso azioni di protezione dell’ambiente, ma anche di rispetto nei confronti di culture e consuetudini locali rammentando che quando ci rechiamo in un luogo come turisti siamo ospiti.


Per passare dalla teoria alla pratica e diventare viaggiatori etici
e’cosa buona seguire, dunque, alcune semplici regole e attuare un comportamento corretto e riguardoso al fine di contribuire al benessere generale delle destinazioni che decidiamo di visitare. Vediamo di cosa si tratta.

Per cominciare e’ utile prepararsi in anticipo e avere una conoscenza sufficiente del luogo in cui si andra’: religione, cultura, abitudini e qualche parola della lingua locale. Questo approfondimento permettera’ sia di conoscere le specificita’ della meta che raggiungeremo che di adattarci alle condizioni e rispettarle al meglio.

Scegliere un mezzo ecofriendly e’ importante per ridurre l’impatto sull’ambiente, se non si deve andare proprio dall’altra parte del mondo, dunque, evitare l’aereo e utilizzare il treno puo’essere d’aiuto. Se invece il viaggio e’ lungo e richiede il volo una volta arrivati a destinazione sarebbe opportuno, se le condizioni del luogo lo permettono,  girare in bicicletta o con altri mezzi ecologici.

Rispettare l’ambiente sembra oramai una frase inflazionata e monotona ma e’ necessario ripeterla e soprattutto metterla in pratica per esempio buttando la spazzatura solo nei bidoni appositi e se non se ne trovano nelle vicinanze e’ doveroso non abbandonare i rifiuti dove capita.

Un’altra cosa molto importante e’ ridurre il consumo d’acqua.Fare docce veloci e tenere aperti i rubinetti lo stretto indispensabile sia negli alberghi che nei locali che frequentiamo durante il viaggio e’ un’ottima prassi.

Per supportare il paese che stiamo visitando, poi, sarebbe molto utile acquistare souvenir prodotti nel territorio, questo vale anche per il cibo e piuttosto che mangiare e bere nelle catene globalizzate sarebbe opportuno frequentare caffe’ e ristoranti tipici del posto contribuendo cosi’ all’economia locale. Inoltre bisognerebbe evitare di acquistare oggetti che contengono parti animali, il loro utilizzo, infatti, è una grave minaccia alla biodiversità del pianeta.

Rimanendo sulla questione degli animali e’ davvero importante dedicargli tutta la nostra attenzione e rispetto. Se si va in visita nei parchi e’ necessario leggere bene il regolamento ed evitare tutto cio’ che puo’ arrecare fastidio, dai rumori molesti al tentativo di contatto, il piu’ delle volte indesiderato, e anche dare loro del cibo non e’ sempre una buona idea. Infine lasciate nel loro ambienteconchiglie, sabbia e non toccate le stelle marine.

Facendo riferimento a cio’ che e’ successo al Colosseo in questi ultimi giorni, quando una turista ha scritto le sue iniziali su uno dei suoi muri, si rende necessario ricordare di rispettare in tutti i modi anche le opere d’arte, i siti archeologici e ogni bene prezioso creato e lasciato dall’essere umano. Viaggiare e’ una occasione per arricchirci, per conoscere e tornare a casa con una importantee nuova esperienza, farlo con responsabilita’ e’ ancora piu’apprezzabile e formativo.

MARIA LA BARBERA

Scuole aperte anche se con pochi alunni

La delibera, illustrata dall’assessore Elena Chiorino, si basa sui criteri di riorganizzazione del sistema scolastico previsti a livello centrale dal Pnrr, “che tengono conto, tra l’altro, della consistente riduzione della popolazione scolastica dovuta al drammatico calo demografico che coinvolge in misura importante anche la nostra regione”.
Tenendo conto di questi fattori, è stato superato il tema del sottodimensionamento, “che ci avrebbe costretto a tagliare 23 autonomie, mettendo in crisi aree e territori marginali in cui saranno invece mantenuti i presidi scolastici. Il decreto ministeriale così strutturato lascia la possibilità di organizzare le autonomie in base alla conformazione territoriale e non solo tenendo conto del numero degli allievi”.
Il consigliere Diego Sarno (Pd) ha chiesto un aggiornamento sulla copertura insegnanti, anche di sostegno, mentre Carlo Riva Vercellotti (FdI) ha auspicato una rapida approvazione della delibera da parte dell’Aula per consentire alle autonomie locali di predisporre i piani i di revisione e dimensionamento in tempo utile.La Sesta, in una congiunta con la Quinta, ha poi licenziato all’unanimità la proposta di legge a prima firma Vercellotti in tema di conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio geologico.

Monferrato Green Farm: la fiera del verde e dell’agricoltura

Dal 29 settembre al 1 ottobre prossimi il Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato ospiterà Monferrato Green Farm.

Si tratta di un’innovativa Fiera del Verde e dell’Agricoltura che vede il coinvolgimento al loro ‘servizio’ degli altri comparti produttivi, artigianato, industria e commercio in una prospettiva di crescita del territorio sostenibile per l’ambiente.

La scelta di Casale Monferrato, nel cuore di un territorio rurale patrimonio dell’Umanità Unesco, non è casuale, per la sua storia e le sue tipicità.

Nei tre giorni dell’evento accanto agli stand di espositori specialisti:

prodotti alimentari genuini e salutari

-prodotti erboristici e fitoterapici

-abiti, accessori ed arredi ecologici

-detergenti e detersivi biodegradabili

-materie prime ed energie rinnovabili

-agriturismi, spa e centri benessere

-attrezzi per agricoltura e giardinaggio

-sementi, piante, concimi e fitosanitari

-impianti di irrigazione

-attrezzature e macchine

-accessori applicazioni e servizi( progetti, proposte e soluzioni)

Sono previsti corsi e laboratori, la fattoria didattica a cura della conosciuta Fattoria del Toce di Verbania, per il divertimento anche dei più piccoli, conferenze e convegni su temi specifici legati al mondo agricolo e del verde e del giardinaggio con nomi illustri del settore, sarà presente un’area riservata agli animali da cortile nel loro pieno rispetto, un’area ristoro e tipicità alimentari,regionali e nazionali.

L’ingresso al pubblico è gratuito.

La rassegna è organizzata dalla società D&N Eventi s.r.l. in collaborazione e con il patrocinio della Città di Casale Monferrato, in collaborazione con Confartigianato Imprese Alessandria, con il patrocinio della Provincia di Mantova, della Unione dei Comuni della Valcerrina, dell’Associazione dei Comuni del Monferrato, di Confagricoltura Alessandria, di Cosmo Spa,

Uncem ricorda mons. Bettazzi

“Ci sarebbe moltissimo da dire su Monsignor Bettazzi che torna al Padre. È certo che il suo legami con i territori, con le montagne canavesane, con il Gran Paradiso, l’amore per i territori montani, raccontato tante volte, sono una grande eredità. Bella, viva, per tutti noi. Lo è ancora di più la costante tensione nella costruzione della Pace, a partire dalla Chiesa, cogliendo i segni dei tempi e mai tradendo la grande eredità del Concilio Vaticano II, quella Primavera della Chiesa che gli ha permesso di aprire anche un nuovo dialogo con le Istituzioni, con la Politica. Dialogo che lui ha mosso verso l’alto, con i Vertici dei Partiti come Berlinguer, ma anche sempre con Sindaci e Amministratori, in particolare canavesani. In quella zona di Ivrea dove la comunità di Adriano Olivetti non è finita, non è passatismo e rimpianto, ma verrà accompagnata ancora in altri modi e con gli stessi valori da Luigi Bettazzi Vescovo”.

Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.

Giachino: “Difendere di più il settore auto in Italia è possibile. Bravo Urso”

 

 
Caro Direttore,
Difendere il settore auto italiano  allora è possibile, alla faccia di tanti cacadubbi che sorrisero quando a Febbraio dello scorso anno feci stampare questo manifesto.
Ieri alla manifestazione dei 90 anni del Museo dell’Auto molti han preso la parola con riferimento alla iniziativa del Ministro URSO che vuole riportare la produzione di auto in Italia a 1 milione di unità l’anno dopo che era stata lasciata cadere da 2 milioni del 1989 (dopo la cacciata dell’ing.GHIDELLA ) ai poco più di 400.000 di oggi. Tutti a rivendicare la centralità di Torino dimenticando che l’accordo con TAVAREZ  prevede una grande fabbrica del riciclo che affiancherà mal produzione della 500 elettrica.
Ovviamente dovremo analizzare meglio i risultati della grande iniziativa presa dal Ministro Adolfo URSO che prevede di utilizzare le somme rimaste del fondo Giorgetti nato da una iniziativa di chi scrive e dalla conseguente mozione Molinari.
Ciò che è chiaro e che porsi l’obiettivo di difendere con forza il settore auto nel nostro Paese era giusto ed è possibile. Il settore auto che,voglio ricordarlo a chi lo dava per morto,  viene chiamato “la fabbrica delle fabbriche” perché l’auto è composta da centinaia di componenti ognuno dei quali prodotto da una azienda diversa e ogni azienda genera ricadute produttive su tanti fornitori diversi.  Si può ben dire che l’industria dell’auto nel dopoguerra ha trainato una parte importante della ricerca industriale e della industria italiana . Ci ricordiamo cosa significava per Torino il salone dell’auto che ricordo agli smemorati aveva nei saloni a fianco il Salone della Tecnica.
Ovviamente chi negli ultimi anni ha accompagnato il processo di progressiva riduzione del settore arriccerà il naso. Ricordo i sorrisini e le battute quando a fine 2021  a fronte della approvazione dell’ultima Legge Finanziaria del Governo Draghi che non prevedeva neanche un lira per il settore auto, io uscii subito sull’Ansa invitando le Regioni in cui vi sono stabilimenti FIAT a dar vita a un tavolo con tutti i parlamentari per chiedere al Governo interventi a favore del settore. Da quella iniziativa cui diedero il loro parere favorevole Fregolent, Laus, Margiotta, Comba , Damilano , da Airaudo e Molinari scaturì la Mozione Molinari e lo stanziamento di 8,7 miliardi da parte del Ministro Giorgetti.
Così con stupore generale il Premier Draghi pochi giorni dopo nella nostra Sala Rossa poteva inserire nell’elenco delle cose fatte dal suo Governo per la nostra Città i fondi per l’auto . Disse testualmente “abbiamo stanziato 8,7 miliardi per il settore auto che per Torino è molto importante . Quei fondi sono stati utilizzati una prima parte per rifinanziare gli incentivi e hanno tenuto su le vene dite e la produzione e la seconda, circa 6 miliardi ora verranno utilizzati per questo Piano Urso che punta a far ritornare a 1 milione la produzione di auto nel nostro Paese.
Con 1 milione di auto prodotte la ricaduta per le aziende dell’indotto sarà importante altrimenti sotto certi volumi il rischio è che qualche azienda dell’indotto di proprietà di gruppi stranieri fosse spostata in altri Paesi era molto probabile.
Ovviamente rimane aperto il tema del futuro dell’auto ? Tutto elettrico o no? Ma a questa battaglia darà una risposta il voto delle europee e delle regionali del prossimo anno. La gente ricorda bene che il PD in Europa ha votato a favore del tutto elettrico che danneggia pesantemente l’indotto auto italiano.
Conosco personalmente il Ministro Urso da quando eravamo colleghi di governo e conosco la sua competenza e la sua determinazione. In più il Governo ha a disposizione oltre 6 miliardi del fondo Giorgetti e quindi non ha armi spuntate.
Sono orgoglioso di aver fatto alla fine del 2021 , mentre in Parlamento i parlamentari piemontesi votavano una legge Finanziaria con zero lire al settore., la battaglia per la difesa del settore auto perché so bene quante ricadute abbia sul sistema produttivo piemontese e italiano e ringrazio chi ha fatto la sua parte in questa operazione dagli onorevoli  Fregolent a Laus, da Comba a DAMILANO, da Margiotta a Molinari , da alcuni amici della CISL a Giorgio Airaudo. Mi dispiace invece che molti parlamentari e molti consiglieri regionali piemontesi siano stati fermi a vedere come andava la battaglia di un don Chisciotte della politica piemontese più concreto di quello spagnolo.
Conto molto sull’impegno del Presidente Cirio , il primo con cui parlai della mia iniziativa e mi auguro che a Lorusso la Scuola americana di Bloomberg abbia insegnato qualcosa di come difendere meglio  le aziende che hanno fatto la storia del territorio.
Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Libero Pensiero: No all’aumento del biglietto Gtt

“Svolta green, efficientamento, investimenti sono fantascientifiche proposte che devono fare i conti con il pesante aumento del biglietto del trasporto pubblico. Soltanto ad aprile il Sindaco affermava che  “Prima di chiedere ai torinesi di pagare di più, la città si fa carico di migliorare il trasporto pubblico, mettendo i cittadini nella condizione di usufruire di un servizio più efficiente e di qualità” E adesso? A distanza di tre mesi tutto è cambiato? L’aumento dei prezzi di biglietti e abbonamenti Gtt è una misura ingiusta e iniqua. Un rincaro su un servizio essenziale che andrà a colpire soprattutto chi non può utilizzare l’automobile per andare a lavoro. Un aumento per di più ingiustificato, dato che ogni giorno le cronache ci raccontano di disagi su metro e autobus, e non certo di un miglioramento del servizio. L’uso dei mezzi pubblici deve essere incentivato, sia incrementando il servizio che diminuendo il costo per gli utenti, in modo da ridurre traffico e inquinamento per migliorare la qualità dell’aria a beneficio della salute di tutti. Per tutti questi motivi diciamo No all’aumento del biglietto GTT”.

Pino Iannò Torino Libero Pensiero

Carcere femminile: formazione e make-up fanno rinascere le donne

DANIELA SEVERO, DIRETTRICE TORINESE MBA ACADEMY: «REINSERIMENTO SOCIALE DELLE DETENUTE, LA PRIORITA’ E’ UN APPROCCIO AL ”FEMMINILE”»

Il progetto “Make-Up My Life” ha coinvolto detenute, allieve truccatrici e make up artist di Mba Making Beauty Academy: un dono di speranza e nuove competenze professionali alle donne che vivono l’esperienza del carcere
Ridare slancio, competenze, speranza e bellezza alle donne che vivono la difficile esperienza del carcere, migliorando o scoprendo attitudini e capacità professionali in ambito beauty attraverso un clima di apprendimento sereno e costruttivo: questi ed altri ancora erano gli obbiettivi di “Make-Up My Life”, progetto nato dalla stretta collaborazione fra la sezione femminile della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino e la sede torinese di Mba Making Beauty Academy.
Il programma formativo si è concluso alcune settimane fa, dopo 15 ore di apprendimento suddivise in sei incontri: ogni lezione prevedeva un focus base sull’arte del make-up, con un approfondimento sul trucco della base del viso, degli occhi e delle labbra.
Il progetto, coordinato da Mba Making beauty Academy, prevedeva la partecipazione di 10 detenute, coordinate da due allieve truccatrici ed una make up artist senior, con lezioni teoriche e una dimostrazione pratica da effettuare con la docente, seguita da una prova di trucco effettuata fra le allieve del corso: i kit dei prodotti e degli accessori sono stati messi a disposizione da Astra Make-Up.
«E’ stata un’esperienza intensa e coinvolgente, sicuramente da ripetere – dichiara Daniela Severo, direttrice della sede torinese Mba Making Beauty Academy -. Ho visto le allieve detenute molto coinvolte nel progetto, un percorso formativo che ha tenuto conto del fatto che le donne vivono il carcere in modo diverso rispetto agli uomini. La reclusione porta alla perdita della dimensione femminile, alla svalorizzazione e alla convinzione che si vivrà sempre con la macchia della carcerazione: per questo è necessario un approccio al reinserimento sociale tarato specificamente sul genere femminile».
Il target a medio raggio del progetto “Make-Up My Life” è quello di potenziare le opportunità di formazione per incrementare l’occupabilità futura in uscita dal carcere, tutto ciò anche grazie al superamento dell’inattività carceraria.
Grazie a questa ed altre iniziative proposte all’interno della casa Circondariale, infatti, le donne coinvolte nel programma formativo sono fortemente responsabilizzate verso il rispetto delle regole, dei tempi di lavoro e degli impegni assunti.
«Ringrazio Mba Making Beauty Academy per questa bella esperienza umana e professionale – afferma Annamaria Cappitella, sovrintendente di Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” – Le donne presenti nella Sezione Femminile hanno un gran bisogno di iniziative che possano incidere positivamente sulla

loro autostima, restituendo loro la femminilità e la capacità di guardare al futuro: ben venga quindi il make-up non solo estetico ma anche psicologico, un elemento che può contribuire concretamente a valorizzare nuovamente queste persone».
Il corso in effetti ha rispecchiato e soddisfatto le aspettative delle detenute, che avevano espresso in forma scritta il desiderio di apprendere un nuovo mestiere, di riscoprirsi donne e avere maggior cura di loro stesse: gli scenari futuri portano a pensare ad un allargamento di “Make-Up My Life” a più detenute, estendendolo anche ad istituti penitenziari presenti in altre regioni con ulteriori programmi di approfondimento delle tecniche più avanzate di make-up.

Filierba, l’Università di Torino studia i consumi di carne, latte e formaggi

A sorprendere sono Millennials e Generazione Z

È davvero interessante, e merita di essere approfondito, lapproccio delle nuove generazioni verso il cibo di origine animale. Da una recente indagine di mercato, e dallelaborazione dei dati raccolti, emergono elementi significativi che riguardano le competenze dei consumatori, i loro orientamenti e la disponibilità all’acquisto di generi alimentari non omologati e di qualità diversa dal comune, per quanto essi non siano sempre facili da reperire sul mercato.

Il sondaggio, avviato nel 2022 e concluso nei giorni scorsi, è stato condotto dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino, sotto il coordinamento del Prof. Giovanni Peira, nel contesto di Filierba, progetto che studia per lappunto le filiere alimentari da erba della specie bovina, in cui lalimentazione animale sia basata sulluso di foraggi polifiti (composti da almeno cinque essenze vegetali diverse).

Giovani studenti e donne i più partecipi allinchiesta

Per compiere il loro studio, i ricercatori dellateneo piemontese hanno approntato un questionario online, indirizzandolo prevalentemente ai propri studenti. A rispondere sono state 1750 persone: in prevalenza (ma non solo) giovani, impegnati negli studi e soprattutto donne. Lindagine ha riguardato le abitudini al consumo e la percezione che i Millennials e gli appartenenti alla Generazione Z hanno della carne e dei prodotti lattiero-caseari suddetti.

I dati salienti raccolti, in estrema sintesi, ci offrono una ripartizione per genere in cui le donne si dimostrano molto più partecipi degli uomini (71% contro 29%), i diplomati superano i laureati (58% vs. 42%) e gli studenti sono più degli occupati (77% vs. 20%). Schiacciante la prevalenza dei giovani (81%), con il 25% di essi nella fascia di età tra i 25 e i 30 anni e il 56% che ha tra i 18 e i 25 anni. Buona anche la presenza di intervistati tra i 30 e i 50 anni (15%), e marginale quella degli over 50 (4%). Lultimo dato è quello regionale, con l88% dei domiciliati in Piemonte e il 12% nelle altre regioni italiane.

Considerevoli i consumi di latte e carne, nel rispetto di animali e ambiente

Tra le abitudini generali di consumo si registra che il 90% circa del campione intervistato (dato medio) consuma carne bovina (86%) e prodotti lattiero-caseari (93% complessivo; più in dettaglio: 75% formaggio, 69% latte, 65% burro), senza però essere troppo coinvolto nei loro acquisti (45% per la carne, 58% per i prodotti lattiero-caseari).

Le due tipologie di prodotto hanno fatto registrare unelevata frequenza di consumo, con il 70% delle persone che ha dichiarato di mangiare carne e prodotti lattiero-caseari una o più volte a settimana. Tra gli elementi tenuti in considerazione nelle scelte di acquisto, si evidenziano freschezza, sapore e modalità di produzioni rispettose degli animali e dellambiente, mentre tra gli aspetti ritenuti trascurabili figurano i marchi di aziende e associazioni per la tutela delle razze bovine, quelli delle catene di distribuzione, e i prodotti presentati come premium”.

Interessante è anche la risposta alle domande inerenti le tipologie di allevamento: il 28% degli intervistati (non pochi in effetti) afferma di conoscere il tipo di alimentazione impiegato, mentre il 72% risponde in maniera negativa. Più in particolare, alla domanda Quanto sono importanti secondo lei le caratteristiche riguardanti i mangimi per i bovini?le affermazioni registrate mettono in luce una grande attenzione allassenza di farmaci, allorigine locale e alla produzione biologica, ma non allalimentazione, che invece ha un peso fondamentale.

Il 32% conosce la carne grass-fed ma solo la metà di essi la consuma

Più in particolare avvicinandoci alle finalità del progetto Filierba si registra che il 32% dei consumatori è al corrente dellesistenza di prodotti lattiero-caseari e di carni provenienti da animali alimentati con foraggi freschi (erba fresca) e conservati (fieno e insilato) di provenienza prativa, denominati comunemente erba-fieno”, grass-fedo anche pasture-fed. La cognizione di ciò deriva da informazioni acquisite in rete, presso l’università o la famiglia.

Purtroppo però, al momento, solo il 17% del campione ha consumato questi prodotti: principalmente formaggi e carni, e in misura minore latte, yogurt e burro. Tali acquisti sono effettuati nellordine presso aziende agricole, in negozi di prossimità e nei supermercati.

Il 72% spenderebbe di più per carne e latte da erba e fieno

Alla domanda circa linteresse per i prodotti ottenuti da foraggi polifiti, i due terzi dei consumatori (66%) ha espresso propensione allacquisto, mentre il 13% ha risposto negativamente (il 21% non sa). Ancora una volta lattenzione degli intervistati è principalmente rivolta verso carni e formaggi, e riguarda in misura minore latte, yogurt e burro. La maggior parte dei consumatori (72%) ha risposto che sarebbe maggiormente incentivata ad acquistare questi prodotti se fossero disponibili maggiori informazioni circa la tracciabilità e la filiera produttiva.

Infine laspetto economico: per garantirsi prodotti da animali alimentati con almeno il 60% di foraggi polifiti il 52% degli intervistati si dichiara disposto a spendere il 20% in più” rispetto ai prodotti convenzionali, mentre il 20% si spingerebbe anche ad un +40%. Tra chi non intende spendere cifre maggiori si registrano il 21% di persone che vorrebbero prezzi in linea con i prodotti comunemente in commercio, mentre il 7% riterrebbe di dover pagare di meno.

I moduli del calcio. Quarta puntata

Oggi si chiude il nostro viaggio calcistico per quanto concerne i moduli più utilizzati nelle partite di pallone. Il calcio con la difesa a 5.
Nei moduli tattici di calcio con la difesa a 5 vengono schierati 5 difensori in campo, con tutte le variabili del caso. Questi schemi di calcio hanno tra i più utilizzati le combinazioni 5-3-2 e 5-3-1-1 che in fase d’attacco diventano 3-5-2 e 3-4-2-1.
I tre difensori centrali coprono centrocampisti e terzini che sono votati, prevalentemente, all’attacco:le 2 punte possono essere entrambi attaccanti puri,oppure una mezz’ala che gioca alle spalle del centravanti.
I due terzini devono aver spiccate capacità sia offensive che difensive, veri motorini perpetui a macinare chilometri sulle rispettive fasce di competenza. A centrocampo abbiamo un centrocampista regista centrale affiancato, ai lati da una mezz’ala a destra di piede destro ed un’altra a sinistra di piede sinistro.

Enzo Grassano

L’ex assessore Rosso condannato in appello a 4 anni e 4 mesi

4 anni e 4 mesi: questa la condanna in appello per l’ex assessore regionale Roberto Rosso. Era imputato di voto di scambio nel processo di ‘Ndrangheta Fenice-Carminius. La pena in primo grado era stata di 5 anni. Rosso aveva reso stamane una dichiarazione spontanea in corte d’appello a Torino in cui dichiarava la propria innocenza.