ilTorinese

In cerca di funghi cade e rischia la morte

È rimasto ferito in modo grave nella caduta in un dirupo in Valsesia, nel novarese. L’uomo stava cercando i funghi nel comune di Alto Sermenza. Un compagno di escursione lo ha visto precipitare lungo la scarpata e ha chiamato i soccorsi. Il personale del 118 ha elitrasportato il ferito all’ospedale Maggiore di Novara in codice rosso.

25 luglio 1997 Ronaldo, il fenomeno, è dell’Inter!

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Mentre questo calciomercato langue,per quanto riguarda i grandi giocatori che scelgono l’Arabia Saudita per gli altissimi stipendi oppure l’Inghilterra per il prestigio calcistico ed anche per i ric chi contratti, esattamente 26 anni fa,il
25 luglio 1997 l’Inter presentava il Fenomeno, al secolo Ronaldo Luis Nazario da Lima. A 21 anni il brasiliano arrivava a Milano come miglior giocatore al mondo, reduce da una stagione vincente al Barcellona nella quale ha vinto la Coppa delle Coppe ed il titolo di capocannoniere del campionato.
Il presidente dell’Inter Massimo Moratti decise di versare i soldi della clausola pari a 48 miliardi di lire, più ulteriori 3 miliardi di indennizzo stabiliti dalla FIFA, battendo tutti i record nazionali di spesa per un singolo calciatore.
Al primo dei 5 anni di contratto l’Inter e Ronaldo vinsero subito la coppa UEFA,poi i successivi 4 furono davvero tribolati per via degli infortuni che colpirono, ciclicamente,il fenomeno nerazzurro.
Con la maglia dell’Inter addosso vinse 2 palloni d’oro nel 1997 e nel 2002.

Movida a Torino: c’è il nuovo regolamento acustico

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Dopo l’esame stamane nelle Commissioni Ambiente, Bilancio e Lavoro coordinate da Claudio Cerrato (Pd) la Sala Rossa ha approvato le modifiche al Regolamento 318 per la tutela dall’inquinamento acustico; “La revisione del Regolamento – ha sottolineato l’assessora all’Ambiente Chiara Foglietta – nasce dall’esigenza di aggiornarlo rispetto alle novità normative sopraggiunte dal 2006 – anno della sua approvazione – ad oggi. La ratio delle modifiche è di una maggiore tutela della cittadinanza attraverso la richiesta agli esercizi che somministrano bevande e alimenti di una Valutazione di impatto acustico – Vpia – connessa al vociare delle persone negli spazi all’aperto dopo le dieci di sera”.

Al proposito l’articolo 23 prevede che la redazione della Vpia sia redatta da un tecnico in acustica ambientale e debba essere predisposta anche dagli esercizi di somministrazione alimenti e bevande qualora siano usati impianti di diffusione sonora – congiuntamente allo svolgimento di manifestazioni con diffusioni di musica – o con uso di strumenti musicali oppure in spazi all’aperto con orario di esercizio oltre le ore 22; il nuovo Regolamento entra in vigore oggi ma nelle attività dove è prevista la chiusura dopo le ore 22 la Vpia potrà essere prodotta entro sei mesi.

Il provvedimento rientra nelle linee di azione della Giunta in tema di vita notturna; oltre alle modifiche al Regolamento 318 una seconda delibera comprende il quadro delle misure e una terza l’offerta di socialità in zone alternative a San Salvario, Santa Giulia, Vanchiglia e in piazza Vittorio. “Non escludo – ha concluso Foglietta – ulteriori modifiche al Regolamento 318 a seguito delle misure previste dalle delibere predisposte dagli assessorati al Commercio e della Polizia Municipale.”

Ecco il nuovo regolamento degli agriturismi in Piemonte

Gli agriturismi possono svolgere il servizio di asporto anche con consegna a domicilio dei piatti preparati in azienda. È la novità del nuovo Regolamento approvato oggi dalla Giunta regionale, risultato di un approfondito confronto dell’amministrazione regionale con tutte le associazioni di categoria che hanno contribuito a formulare un testo condiviso che rispondesse alle esigenze del settore agricolo.

«Con questo nuovo regolamento – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggioabbiamo ascoltato le istanze delle imprese che chiedevano di rendere più flessibile la normativa sulle loro attività che non comprendeva quella dell’asporto delle specialità fatte in casa, prodotti di punta della enogastronomia piemontese».

«Prosegue l’attivazione della Legge regionale 1 del 2019, testo unico dell’agricoltura, insieme all’approvazione del regolamento delle fattorie didattiche e delle fattorie sociali. Abbiamo dato agli agriturismi la possibilità di svolgere anche il servizio di asporto, riconoscendo ancora di più il valore dei prodotti locali e della nostra gastronomia. Offriamo così un servizio a tutti coloro che vogliono apprezzare i prodotti di qualità a chilometro zero», ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.

Altro punto del nuovo regolamento è la possibilità per l’imprenditore agricolo che non ha spazi in azienda per l’apertura di un agriturismo, di aprirlo presso la propria abitazione, anche fuori dal comune in cui ha sede l’azienda, ma solo in comuni montani o in comuni di pianura che non superano gli 8.000 abitanti.

L’offerta ricettività negli agriturismi continua la sua crescita in Piemonte: nel 2022 ha fatto registrare +7 per cento di strutture e posti letto rispetto al 2019 concentrate prevalentemente sul territorio delle colline del Piemonte nell’area sud est della regione. Il 45 per cento nella zona delle Langhe Monferrato Roero e circa il 19% nell’Alessandrino.


I movimenti turistici negli agriturismi hanno registrato oltre 220.000 arrivi nel 2022 e quasi 500.000 pernottamenti con un tempo medio di permanenza di 2,2 notti che risulta maggiore per le provenienze straniere: 2,8. Oltre il 54% dei movimenti turistici negli agriturismi si concentra nelle Langhe Monferrato Roero.

Investimenti pazienti  

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

 

Le borse, luoghi un tempo fisici ed oggi mercati virtuali, telematici, dove si acquistano e vendono senza sosta quote di società reali (le “azioni”), salgono e scendono.

Sarebbe più corretto dire che di solito salgono e qualche volta, più raramente, scendono ma quando lo fanno devastano i portafogli e, ancor più, la psiche degli investitori che tendono, depressi e spaventati, a vendere nei momenti peggiori, consegnandosi all’impoverimento.

Le borse non sono per tutti e la cosa peggiore sarebbe leggere queste righe come un invito a investire.

Provare a raggiungere dei risultati superiori a quelli consentiti dalla propria, del tutto soggettiva, soglia del dolore finanziario (il livello di perdita che conduce a liquidare i propri investimenti) è una battaglia tanto inutile quanto dannosa.

Le riflessioni che vorrei condividere riguardano tutti, anche coloro che, per ragioni professionali, dovrebbero essere immuni da un eccesso di emotività da perdita in borsa.

Le borse, dicevo, per lo più salgono ma il timore che queste possano prima o poi scendere porta a perdere buona parte del viaggio che porterebbe alla felicità finanziaria.

Il 2022 sembrava potere sorgere sulle più rosee prospettive ma queste non potevano conto dello scoppio di una guerra. Disattesa la possibilità di proseguire il ciclo economico positivo nato sulle ceneri della pandemia, con l’inflazione in ascesa incontrollata (frutto dell’aumento dei prezzi delle materie prime), le borse non potevano che innescare la retromarcia.

Succede quando le recessioni si affacciano all’orizzonte e questo può rappresentare l’inizio di un periodo, anche molto lungo, di scarsissimi risultati e profonde frustrazioni per i risparmiatori.

Questo era certamente il timore che aleggiava ancora all’inizio del 2023, quando le previsioni economiche erano decisamente funeste: la guerra non dava (e così purtroppo è ancora oggi) segni di volere cessare, l’inflazione era del tutto comparabile ai livelli degli anni ’70 e le banche centrali manifestavano tutta la loro insofferenza promettendo nuovi rialzi dei tassi (che avrebbero dovuto “raffreddare” la domanda di beni e servizi e con essa anche l’indice dei prezzi).

Lo spavento dell’”annus horribilis” 2022 aveva nel frattempo spinto non pochi risparmiatori ad abbandonare la beccheggiante barca degli investimenti azionari nel timore di un possibile naufragio.

Ma l’economia è una scienza sociale: un modo elegante per dire che è dedicata allo studio della soddisfazione dei bisogni degli individui e le cui previsioni dipendono, di conseguenza, dai comportamenti umani.

Prevedere l’imprevedibile può essere frustrante e certamente lo è stato quest’anno per analisti ed economisti: la recessione, data per scontata a inizio anno, ancora non ha fatto capolino e questo è vero in special modo per gli Stati Uniti, che, mantenendo il loro passo di crescita, hanno sostenuto anche l’economia del vecchio continente.

Spiegare l’equazione apparentemente impossibile di inflazione elevata, autorità monetarie severamente impegnate a rallentare la crescita ed economia americana pervicacemente solida è compito arduo.

Certamente ha aiutato il cambiamento di direzione dell’andamento dei prezzi al consumo, tornati a crescere a ritmi molto più contenuti (negli Stati Uniti l’ultimo dato era del 4% non più così lontano dalla media dello scorso decennio) per merito della discesa dei prezzi delle materie prime (rientrato lo choc provocato dalla guerra e depresse, poi, dalla crescita inferiore alle attese della Cina, il Paese energivoro per eccellenza).

Ma a questo non basterebbe a spiegare l’imperturbabilità dei consumatori americani e la solidità dei loro consumi.

Per arrivare a una delle spiegazioni più convincenti occorre tenere conto della politica economica (attuata attraverso la spesa pubblica) messa in campo da Biden.

L’amministrazione USA, infatti, ha approvato negli ultimi 18 mesi una serie di massicci piani di sostegno economico,  l’ Infrastructure Investment and Jobs Act il CHIPS and Science Act e l’ Inflation Reduction Act, per complessivi 2.100 miliardi di dollari (pari all’8% deL PIL nazionale).

Seppure gli effetti di questi enormi programmi di spesa si dispiegheranno nell’arco di più anni, gli investimenti effettuati nel corso degli ultimi 12 mesi sono stati già pari al 4% del PIL.

Ecco quindi che sembra avere più senso l’andamento dell’economia americana, del tutto immune dalla zavorra dei tassi d’interesse (e dei maggiori costi sostenuti, a causa di questo, dal governo sul proprio debito pubblico).

In parallelo, a beneficiare maggiormente di quanto descritto sono stati mercati borsistici (sensibili innanzitutto all’andamento dei profitti aziendali, strettamente legati a quello del PIL) mentre deludenti sono stati quelli obbligazionari (convinti che alla fine un rallentamento arriverà ma ancora non persuasi che l’inflazione tornerà presto al livello desiderato dalle autorità monetarie).

Gli analisti, attori anch’essi della scienza economica, spiazzati dal positivo ed inatteso andamento dei mercati, si trovano ora a rivedere le loro aspettative.

Dei 23 “strategists” delle principali case d’investimento, ben 18 prevedono una discesa dell’indice Standard and Poor entro la fine dell’anno, e ciò malgrado quasi tutti abbiano cercato di adeguare le loro stime ai rialzi avvenuti negli ultimi mesi!

Ma se tutto ciò spiega il progresso, ormai alle nostre spalle, delle borse poco ci può suggerire sul loro futuro.

I rialzi dei tassi, sinora inefficaci, grazie, come detto, all’azione dei governi ma anche al fatto che per dispiegare i propri effetti richiedono tempi lunghi (tra i 12 e i 24 mesi), potrebbero iniziare presto a incidere sulla crescita economica ma, per contro, la rapida discesa dell’inflazione, se continuasse, avrebbe l’effetto di indurre le autorità monetarie ad arrestare i rialzi dei tassi, rinvigorendo così l’umore degli investitori.

La bellezza e il fascino dell’economia risiedono forse, proprio nella sua natura, legata ai comportamenti di noi esseri umani, ma questo rappresenta anche uno dei suoi limiti più evidenti, rendendola uno straordinario strumento di analisi e monitoraggio a discapito però delle sue capacità predittive.

Come ricordava Isaac Newton, uno scienziato senza se e senza ma, possiamo misurare il moto dei corpi ma non l’umana follia…

Forse solo la pazienza può aiutare ad affrontare serenamente gli alti e bassi dei mercati, senza dimenticare che, come il coraggio di manzoniana memoria, “uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”.

«Allontanamento zero», fondi per le famiglie

L’esponente biellese della giunta regionale: «La nuova legge inizia a dispiegare i suoi effetti. Con queste risorse andremo a lavorare sulle famiglie per prevenire gli allontanamenti, mettendo come sempre al centro l’interesse dei minori e operando affinché nessun bambino o adolescente debba più vivere in contesti non adeguati o degradati».
Allontanamento Zero, dalla norma ai fatti. La giunta regionale, infatti, ha stabilito, per l’anno in corso, i criteri di riequilibrio per la ripartizione del Fondo regionale per la gestione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali.
L’esecutivo ha stabilito che, dall’importo complessivo delle risorse regionali, pari a 38.074.160,80 euro, vengano destinati 22 milioni di euro per l’attuazione degli interventi previsti dalla legge regionale del 28 ottobre 2022 n.17, nota come «Allontanamento zero» e fortemente voluta dall’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino. La legge prevede infatti, nello specifico, interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti dal nucleo familiare d’origine.
L’obiettivo della norma, d’altronde, era proprio quello di supportare e sostenere, con tutti gli interventi già previsti dalla giurisprudenza statale e regionale, il nucleo familiare di origine del minore, per scongiurare, ove possibile, l’allontanamento del bambino dalla propria casa e favorire il rafforzamento della rete formale e informale a sostegno della famiglia, prevenendo le situazioni di marginalità e isolamento, evitando così traumi inutili e dannosi.
È sulla base di queste considerazioni che, secondo i dati dell’assessorato alla Famiglia, è verosimile ipotizzare che l’80 per cento degli allontanamenti sia evitabile e si possa prevenire, proprio sostenendo le famiglie con un insieme di azioni e interventi precoci e intensivi, anche, eventualmente, di natura economica, realizzati attraverso programmi educativi familiari mirati, a cura dei servizi sociali, socio sanitari e di tutti i soggetti che, a vario titolo, operano per la tutela e la promozione del benessere dei minori e delle famiglie.
Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore Caucino: «Questa azione – spiega – è molto importante perché segna simbolicamente il passaggio dalle intenzioni e dalle norme ai fatti concreti: per la prima volta, in Piemonte, 22 milioni di euro vengono vincolati proprio per lavorare sulla la famiglia e prevenire il disagio famigliare. Si tratta, quindi, della prima azione concreta e reale derivante dalla nuova legge “Allontanamento Zero”, che inizia così a dispiegare i suoi effetti. Con, sostanzialmente, un unico obiettivo: tutelare con tutti i mezzi a disposizione i minori e lavorare sulle famiglie in modo che nessun bambino o adolescente sia più costretto a vivere in contesti famigliari non adeguati o, peggio, degradati».

Arushi Jain Performance di Buddha10 Reloaded

ARUSHI JAIN

Performance nell’ambito della mostra Buddha10 Reloaded

Mercoledì 26 luglio ore 19

MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

 

 

Per il secondo appuntamento del public program di Buddha10 Reloaded il MAO ospita Arushi Jain, cantante e produttrice, nonché ingegnere, con una visione non ortodossa e risolutamente DIY di una tradizione secolare.

Le sue composizioni infatti si ispirano ai raga classici indostani, esplorati però tramite una lente ed un’estetica contemporanee e molto attuali.

Jain è cresciuta a Delhi, dove è stata esposta alla musica classica indiana e alla musica tradizionale locale sin dalla giovane età. Successivamente si è trasferita in California per studiare informatica alla Stanford University, dove è stata introdotta ai suoni e alla sintesi generati dal computer presso il Center for Computer Research in Music and Acoustics (CCRMA).

La sua musica è una reinterpretazione unica di due mondi contrastanti. Gli antichi raga dell’India settentrionale vengono da lei re-immaginati e suonati con strumenti e tecnologie che ha appreso nella Bay Area.

Il suo ultimo album Under the Lilac Sky è stato pubblicato su Leaving Records nel luglio 2021 ed è stato nominato Global Album of the Month del Guardian, oltre ad aver ottenuto recensioni entusiastiche su Pitchfork, Bandcamp, Boiler Room, Ableton, Resident Advisor, FACT, Crack, DJMag e molti altri.

Recentemente è stata inclusa nella prestigiosa lista musicale di Forbes 30 under 30.

Il calendario completo degli eventi sul sito.

Tariffe: 15 € intero acquistabile presso la biglietteria del Museo dal martedì alla domenica dalle 10 alle 16

16,50 € intero (con prevendita 1,50 €) su Ticketone

10 € ridotto studenti, acquistabile solo in biglietteria.

Nuovo ospedale eporediese, studio tecnico aggiornato

 AL VAGLIO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI

L’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte ha inviato alla Conferenza dei sindaci dell’Asl To4 lo studio tecnico sulla valutazione dei siti individuati (Pavone Canavese, Ivrea Montefibre ed Ivrea Olivetti) per la realizzazione del nuovo ospedale dell’Asl To4, aggiornato sulla base dei nuovi elementi di giudizio analizzati dal Gruppo di lavoro nella riunione di giovedì scorso.

La Conferenza dei sindaci è stata così invitata ad esprimere il proprio parere, in tempo utile per la prossima riunione della Giunta regionale, in programma lunedì prossimo 31 luglio, in modo da acquisire un ulteriore elemento di valutazione, nel rispetto dei tempi concordati.

Triora, il paese delle streghe

Misteri e leggende nell’entroterra ligure

La Liguria è una meta estiva molto apprezzata. Con le sue bellissime spiagge, i deliziosi luoghi di villeggiatura, ad un passo da Torino (lavori stradali permettendo), è una valvola di sfogo naturale dalla nostra città continentale verso il blu del mare, i bagni e il relax, in poche parole questa regione per i piemontesi, e non solo, è sinonimo di vacanza.

Oltre alle località prettamente marine che amiamo raggiungere soprattutto nel week end per affrancarci dal caldo urbano, ci sono piccoli paesi e borghi che meritano assolutamente una visita, anche durante le altre stagioni. Tra questi c’è Triora, un centro medievale avvolto dal mistero e da storie che narrano di magia e sortilegi.

Arroccato a circa 800 metri sopra la riviera ligure di ponente, in provincia di Imperia, questo gioiello che si affaccia sulla Valle Argentina è popolato da poco più di 200 persone. Tria-Ora, il nome originario che vuol dire le tre bocche e rappresenta i tre prodotti alimentari tipici del luogo (vite, castagno e grano), è famoso per i suoi paesaggi montani e i meravigliosi boschi che lo circondano ma soprattutto per la sua storia, quella tra il 1585 e il 1589, che lo ha fatto divenire il Paese delle Streghe.

Nel sedicesimo secolo a Triora, infatti, ci furono diversi terribili eventi, pestilenze e carestie, e una ventina di donne furono accusate di procurare siccità, morte del bestiame e persino di mangiare i bambini; forti di questa convinzione i cittadini decisero di processare queste fattucchiere che furono giudicate dall’Inquisizione e torturate per costringerle a confessare, alcune di esse arrivarono addirittura al suicidio per sfuggire alle crudeltà a cui furono sottoposte. Diverse case vennero trasformate in prigioni e Triora, a causa questi eventi legati a malefici incantesimi, fu chiamata la “Salem d’Italia” e divenne famosa in tutta la penisola.

La storia di questo adorabile paesino, avvolto dalle montagne, è inevitabilmente legata a questi eventi macabri, ogni angolo, ogni strada o luogo rimanda, infatti, alle famose streghe con suggestivi dipinti murali, statue, ma anche oggetti, tarocchi e i famosi cioccolatini “il bacio della strega”. Ogni anno, per ricordare i magici incantesimi delle megere, la prima domenica dopo ferragosto si celebra la “Strigora” durante la quale un corteo di streghe (si fa per dire) raggiunge un edificio, la Cabotina, dove sembra che queste ultime ,nel periodo malefico, si riunissero . Il Museo di Etnografia e Stregoneria, oltre all’esposizione di una ricreazione della vita contadina del passato, raccoglie alcuni documenti relativi ai processi, ricostruzioni degli interrogatori e delle torture.

Triora, oltre alla sua storia di magia nera, è considerato uno dei borghi più belli d’Italia grazie alla sua posizione, allo scenario in cui è incastonato, alle sue mura di cinta, ai suoi meravigliosi panorami, ai resti del castello ma anche per alcune attrazioni come la chiesa di San Bernardino, nota per i suoi affreschi del 400, i portali di ardesia, Palazzo Stella, la Collegiata e la Fontana Soprana.

Maria La Barbera

Per maggiori informazioni:

www.trioradascoprire.it

http://www.comune.triora.im.it

Donazioni in denaro fra parenti, come comportarsi

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Una donazione è un’operazione che, in molti casi, può essere effettuata tramite bonifico o una qualsiasi altra transazione bancaria. Chi riceve queste somme deve provvedere a dichiararle al fisco? Quando possono essere effettuate in contanti? Cerchiamo di comprendere come debbano essere gestite queste operazioni in modo da non incorrere in sanzioni o in spiacevoli controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. A definire nello specifico in cosa consiste una donazione ci ha pensato l’articolo 769 del Codice Civile, il quale ha espressamente previsto che: “La donazione è il contratto col quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l’altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa un’obbligazione”.

Sicuramente una delle forme più comuni di donazione è quella costituita da del denaro: per spirito di liberalità viene trasferito del denaro da un soggetto all’altro. Uno dei casi più frequenti è quello di vedere dei genitori regalare del denaro ai propri figli.

La donazione, però, può avere come destinatari anche soggetti terzi, che possono essere delle associazioni o degli enti. Quando si vengono a creare queste ultime situazioni è sempre obbligatorio recarsi da un notaio, che provveda a certificare l’effettiva donazione.

Nel caso in cui ciò dovesse essere fatto, si tratta di un semplice passaggio di denaro, che non viene regolamento in alcun modo e per il quale non può essere richiesta la restituzione.

L’articolo 782 del Codice Civile prevede che la donazione debba essere fatta attraverso un atto pubblico. È quindi obbligatorio recarsi da un notaio ed è necessario che siano presenti due testimoni.

Questi devono essere capaci di agire e non devono trarre alcun interesse o vantaggio dalla donazione. Nel caso in cui la donazione sia di modico valore, l’articolo 783 del Codice Civile prevede che non sia necessario un atto pubblico.

Qui le imposte da pagare: quando i soggetti coinvolti sono i coniugi o dei parenti in linea diretta, come genitori, figli, i rispettivi ascendenti e discendenti in linea retta, anche quando sono stati adottati, la legge prevede una franchigia di 1.000.000 euro e un’aliquota del 4%; tra fratelli e sorelle la franchigia è di 100.000 euro e l’aliquota è al 6%; gli altri parenti fino al quarto grado in linea retta e gli affini in linea collaterale fino al terzo grado: non c’è alcuna franchigia e l’aliquota è pari al 6%; per gli altri soggetti non c’è franchigia e l’aliquota è all’8%; per le persone portatrici di handicap la franchigia è pari a 1.500.000 euro mentre l’aliquota è al 4%, 6% o 8% in base al grado di parentela.

In alcuni casi le donazioni non sono sottoposte ad alcun obbligo fiscale e non è necessario pagare alcuna tassa. In questa categoria rientrano: le donazioni di modico valore, che possono coinvolgere i passaggi di denaro o di altri beni mobili.

Il modico valore viene determinato direttamente dalle condizioni economiche del donante; eventuali spese di mantenimentoabbigliamentoeducazione o matrimonio; eventuali donazioni di aziende o rami di aziende, quote sociali o azioni, nel momento in cui vengono effettuate a favore dei figli, del coniuge o dei genitori; veicoli iscritti al PRA.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.