Ieri sera al Parco del Valentino di Torino, di fronte a corso Massimo d’Azeglio, due ragazzi africani si sono accoltellati a vicenda nel corso di una lite. Feriti, sono stati trasportati in ambulanza al Maria Vittoria e alle Molinette, sono fuori pericolo e sono stati arrestati dalla polizia.
I love pet Bardonecchia
Il 6 Agosto a Campo Smith
I LOVE PET è l’evento dalla parte degli animali, nato per raccontarli, incontrarli e conoscerli al fine di comprenderli e rispettarli, nelle loro particolarità, differenze e curiosità.
Dopo il successo dell’edizione di Susa lo scorso Luglio, con oltre 40 espositori del settore, I LOVE PET l’evento “dalla parte degli animali” fa tappa a BARDONECCHIA, su Campo Smith, nel pieno della stagione turistica estiva, per raccontare, vivere e far conoscere l’universo mondo Pet.
“Vogliamo trasmettere e comunicare la filosofia di rispetto e collaborazione nei confronti di tutti gli animali, – spiegano gli organizzatori – oltre a sostenere le tante Associazioni No Profit e Odv, che si occupano di dare sostegno ai nostri amici a 4 zampe e lottano contro l’abbandono e il maltrattamento degli animali. : rifugi, canili, gattili, rescue, volontari del mondo pet fra i quali: Enpa, Federazione Ambulanze Veterinarie Italia, Mici Randagi Watamu Kenia; Levrieri Piemonte, Rifugio Casa del Cane Vagabondo che oltre ad aiutare cani di tutte le taglie, ospita cavalli, asini e animali di grossa taglia provenienti da sequestri e maltrattamenti”.
“Vogliamo ringraziare la Colomion Spa per aver messo a disposizione l’area di Campo Smith; tutta l’amministrazione Comunale di Bardonecchia e la Pro Loco di Bardonecchia per la collaborazione e l’interesse nei confronti di I LOVE PET, con la fiducia – proseguono gli organizzatori della manifestazione – che possa confermarsi un appuntamento capace di attirare molti appassionati del mondo pet per trascorrere insieme una domenica di intrattenimento, informazione e spettacolo”.
Dalle 9.30 alle 19.00 domenica 6 Agosto 2023 con ingresso gratuito , I Love Pet Bardo “ 4 Zampe in Montagna” proporrà un susseguirsi di eventi, incontri, appuntamenti e spettacolo:
Lo show di Antonio Puccio, Campione Italiano di Disc Dog, che insieme alla sua simpaticissima e bravissima amica e partner Kenia, stupirà il pubblico con le sue esibizioni.
Per tutta la giornata attività, esibizioni e dimostrazioni dei Centri Cinofili Sky Dog Cinofilia , Nucleo Cinofilo Soccorso Piemonte, Academy Dog Center , che con i loro team e istruttori qualificati saranno a disposizione del pubblico per consigliare le attività e le giuste modalità per sviluppare al meglio e divertendosi il binomio cane – padrone.
A cura di “Progetto Nash” – Cani che cercano cani- Un articolato percorso di formazione che mantenendo sempre il benessere dei cani, si occupa di preparare e formare gli animali alle missioni di ricerca di cani dispersi in attività di ricerca. Sempre in emergenza le dimostrazioni del Nucleo Cinofilo Soccorso Piemonte, L’Associazione di volontariato di Protezione Civile che partecipa alle operazioni di ricerca di persone scomparse, tramite l’impiego di cani operativi.
Ed ancora, la particolare dimostrazione di “Cerca Tarfufo” a cura di Academy Dog School Truffle di Asti, per raccontare e spiegare la ricerca del “bianco” ed il rapporto che si crea tra cane-terreno-tartufaio. Adulti e bambini potranno provare a condurre il cane e a raccogliere il tartufo, che si porteranno a casa gratuitamente.
Non mancherà lo spazio dedicato al mondo dei rapaci e con Silverado Equi trek un modo per avvicinarsi all’equitazione.
Ricco il programma delle sfilate
Ore 10.00 SFILATA ENPA – in collaborazione con Canile 100 Code “NON SOLO ENPA – Dedicata a tutti i cani adottati nei diversi rifugi e canili. Ore 11.30 “WALKING WITH WESTY” Sfilano i bianchi West Highland White Terrier accompagnati dai simpaticissimi Jack Russel in collaborazione con Westy Land & Friends Ore 15.00 a cura di Aussie’s Heart la sfilata dedicata agli splendidi Australian Shepered. Ore 17 Sfilata Multirazza “Pet in show” aperta a tutti i meticci e anche ai “gatti temerari ”
Un No-Tav a Giachino: “Ricordati che devi morire”
‘Giachino Bartolomeo, come diceva Troisi ricordati che devi morire’: questo è il messaggio che il responsabile regionale piemontese Trasporti e Logistica di Fratelli d’Italia, Mino Giachino, ha ricevuto oggi sulla sua pagina Facebook.
La minaccia, spiega all’ANSA l’esponente Fdi, grande attivista pro-Tav, è firmata. E non è un fulmine a ciel sereno, bensì il culmine di uno scambio iniziato questa mattina, dopo che Giachino aveva commentato un articolo online del quotidiano La Stampa sui problemi della tangenziale di Torino, sostenendo che “paghiamo gli effetti di non avere la Tav”.
“Grazie ai No Tav e ai loro sostenitori – ha scritto l’esponente Fdi – avremo intasamento del traffico e aumento dell’inquinamento. Così i valsusini che non volevano vedere passare i camion dei cantieri edili vedranno passare i Tir di tutta Europa”.
Lapidaria la replica: “La smetta di dire cazzate – scrive l’autore delle minacce – risparmi l’ossigeno”. Anche Giachino non resta in silenzio: “Stalinista – risponde – in Italia c’è libertà di parola. Ti prude qualcosa? Vi rinfaccerò i danni al lavoro che avete creato con i No Tav, tutta la vita”.
In risposta è arrivato il ‘ricordati che devi morire’, che ha posto fine al duello verbale.
Giovane si tuffa e muore annegato nel fiume
Un ragazzo la cui identità non è ancora nota è annegato nel pomeriggio di ieri nel fiume Sesia a Vercelli. Il giovane si sarebbe tuffato in acqua senza più riemergere. Una volta scattato l’allarme sono iniziate le ricerche condotte dai vigili del fuoco con l’utilizzo dell’elicottero Drago che ha sorvolato la zona. Poi il corpo è stato avvistato. I carabinieri stanno eseguendo gli accertamenti per capire la dinamica dell’annegamento.
Truffa aggravata ai danni dello Stato e frode nelle pubbliche forniture: sequestrati dalla Guardia di Finanza di Torino denaro e beni immobili nei confronti di un’azienda torinese accusata dipresentare, in sede di gara, certificazioni di conformità dei beni artefatte inducendo gli Enti interessati – tra i quali il Politecnico di Torino, il Comune di Torino, l’ASL TO3, la Regione Lazio e l’Università degli Studi di Trieste – in errore. Ceduti oltre 1.600 beni tra armadi, scrivanie, tavoli e sedie.
La Guardia di finanza di Torino ha eseguito, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, un’ordinanza con cui il locale Giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo di denaro e beni immobili per un valore complessivo di circa 600 mila euro nei confronti di un’azienda torinese operante nel settore della produzione e commercializzazione di mobili e arredi, in relazione ai reati di turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Le indagini, avviate nel dicembre del 2021 dal Nucleo di polizia economico- finanziaria di Torino, hanno riguardato le procedure di gare attivate, mediante il portale MePA, da vari enti della Pubblica amministrazione, dislocati sull’intero territorio nazionale (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lazio), per l’approvvigionamento di mobilio destinato ad arredarne gli uffici.
Le estese attività di investigazione svolte hanno consentito di raccogliere, a carico degli amministratoripro-tempore dell’azienda e di un dipendente della stessa, molteplici e convergenti elementi probatori in ordine alla sussistenza dei suddetti reati, realizzati mediante la sistematica presentazione, in sede di gara, di certificazioni di conformità dei beni in ipotesi d’accusa ritenute artefatte (trattandosi di duplicazioni di certificati originali e/o recanti immagini non corrispondenti ai beni certificati). Ciò, inducendo gli Enti interessati in errore circa il possesso da parte dei beni acquistati dei requisiti tecnici e ambientali richiesti, ha permesso all’operatore economico di condizionare procedure di gare del valore complessivo di circa 1,2 milioni di euro.
Il profitto illecito conseguito attraverso le forniture illegalmente aggiudicate è risultato ammontare complessivamente a circa 600 mila euro ed è scaturito, in particolare, dalla cessione di oltre 1.600 beni – tra armadi, scrivanie, tavoli e sedie – al Politecnico di Torino, al Comune di Torino, all’ASL TO3, alla Regione Lazio e all’Università degli Studi di Trieste.
Alla luce del quadro indiziario delineato (anche con riguardo ai profili di responsabilità dipendente da reato attribuita all’impresa) e ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento dei fatti, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Torino, ravvisando i gravi indizi di colpevolezza raccolti, ha pertanto disposto il provvedimento cautelare reale eseguito dalle Fiamme Gialle torinesi, per un importo corrispondente al predetto profitto delittuoso.
“Vogliamo aprire un canale di ascolto con queste persone e coinvolgere tutti gli attori istituzionali che, per la parte di loro competenza, possano contribuire a capire la situazione in cui ciascuna di loro si trova – , al fine di approfondire l’esistenza di particolari stati di bisogni complessi e di difficoltà di inserimento sociale e lavorativo”, spiegano gli assessori al Lavoro e alle Politiche Sociali Gianna Pentenero e Jacopo Rosatelli.
Dai dati attualmente nella disponibilità della Città, i nuclei in carico ai servizi sociali beneficiari del Reddito di Cittadinanza sono 6.115. Di questi, 3.172 sono nuclei che hanno al loro interno minori, disabili e over 60 e che dunque, come previsto dal decreto del Governo, continueranno a ricevere in automatico la misura fino al 31 dicembre. A questi, si aggiungono 2.289 nuclei per i quali è stata già caricata l’analisi preliminare sulla piattaforma GEPI dei Servizi sociali garantendo in tal modo la prosecuzione della misura fino a dicembre 2023, anche se non hanno al loro interno persone fragili delle categorie indicate in precedenza.
La Città chiederà alla Regione Piemonte un incontro per avviare una collaborazione con la rete dei Centri per l’Impiego, che fanno capo all’Agenzia Piemonte Lavoro, e le Asl. Lavoro, e le Asl.
Si sta avvicinando la serata del 10 agosto, una delle più romantiche e sognanti dell’anno e Eataly Lingotto ha pensato ad una cena speciale per godere di questa notte magica. L’Executive Chef Patrik Lisa firmerà un menu estivo a base di pesce, con ingredienti freschi e di stagione: si inizia con il calamaro bruciato e con i tacos con polpo e peperoncino, il signature dish di chef Lisa, per proseguire con la panzanella di gambero rosso di Mazara del Vallo e poi le tagliatelle fresche di seppia del Mediterraneo. E per concludere in dolcezza, ecco la pavlova con crema al limone e frutti rossi. In accompagnamento due calici di vino, per brindare assieme alla Notte delle Perseidi.
Location d’eccezione non poteva che essere la grande terrazza al primo piano di Eataly Lingotto: un ampio spazio nel verde perfetto per vivere una serata d’estate e, se si sarà fortunati, anche ammirare le stelle cadenti.
La cena ha un costo di 75 € a persona, comprensivo di vini, acqua e caffè. Fino al 3 agosto, è però proposta ad un prezzo speciale di 65 €.
È necessaria la prenotazione su www.torino.eataly.it
Menu
Calamaro bruciato, rucola e olive
Tacos con polpo, coriandolo e peperoncino
Panzanella, gambero rosso di Mazara del Vallo e burrata
Tagliatella di seppia del Mediterraneo, crema di zucchine trombetta e basilico
Pavlova, crema al limone e frutti rossi
In abbinamento
Un calice di Spumante brut Ribolla, Borgo Conventi
Un calice di Roero Arneis Pradalupo, Fontanafredda
Una “prima” da record per “LoST EU”
Grande successo per il Progetto, terminato nei giorni scorsi, al Festival “Collisioni” di Alba. Prossime destinazioni Trentino, Germania e Svezia
Alba (Cuneo)
E’ stato un esordio al di sopra di ogni più rosea aspettativa quello di “LoST EU – Looking for the Sustainability of Taste in Europe”, approdato nel luglio scorso per la sua prima tappa e con quattro appuntamenti alla 15^ edizione Festival “Collisioni” di Alba, in occasione di alcuni dei maggiori eventi musicali e teatrali in programma, come quelli che hanno visto sul palco di piazza Medford e nella nuova “Arena” del “Parco Tanaro”, artisti come Checco Zalone, Lazza, Sfera Ebbasta e gli Articolo 31. Sostenuto dall’“Unione Europea”, il Progetto, incentrato sul tema della “sostenibilità” e della “promozione” delle piccole denominazioni casearie, ha contato oltre 60mila presenze solo nei primi due week end, dal 7 al 20 luglio scorsi. Protagonisti nell’area hospitality del Festival sono stati gli otto formaggi che fanno parte del programma di promozione. Otto “Dop” di eccellenza che il pubblico ha potuto assaggiare, ascoltando le storie delle produzioni e dei territori grazie alla presenza dei “Maestri assaggiatori ONAF”. Sono stati presentati e degustati il Murazzano, il Roccaverano, l’Ossolano dalla Regione Piemonte, il Puzzone di Moena dal Trentino, lo Strachitunt dalla Lombardia, la Vastedda della Valle del Belice, il Pecorino Siciliano dalla Sicilia e, in ultimo, il Provolone del Monaco dalla Campania.
“Si è trattato indubbiamente di una bella occasione – dicono gli organizzatori – per promuovere e sensibilizzare il pubblico sul tema delle piccole produzioni, promuovendo denominazioni di grande eccellenza ma poco conosciute. Non solo. È stata anche occasione per parlare di sostenibilità e di tradizioni”.
Soddisfatti i rappresentanti dei Consorzi. Dice, per tutti, Dora Tavernaro, in rappresentanza del “Consorzio del Puzzone di Moena DOP”: “Quelli appena trascorsi nelle Langhe, sono stati due giorni di lavoro intensi, fatti di incontri, confronti, conoscenze, dialoghi e anche molte risate. Storie da scoprire, ascoltare e raccontare. Quelle che stanno dentro e dietro a queste otto piccole grandi chicche casearie, ma soprattutto quelle delle persone che attraverso la produzione di queste eccellenze curano e valorizzano i territori, portando avanti tradizioni antiche attualizzate ai giorni nostri, con passione, simpatia e professionalità. Da questo primo weekend portiamo a casa un prezioso bagaglio: la voglia di fare bene insieme, forti di un team che attraversa l’Italia da Nord a Sud dove il filo conduttore è la passione per le cose buone, ma soprattutto i volti, gli sguardi e le mani di chi questi formaggi li fa, ogni giorno, non con poca fatica, ma con una grande dedizione. Una vera e propria missione nel far conoscere e portare sulle tavole qualcosa di eccellente, sempre diverso, vivo, forse talvolta anche meravigliosamente imperfetto, poiché segno di quell’ artigianalità che da sempre contraddistingue il made in Italy”. Parole cui s’aggiungono quelle di Natalino Giordano, presidente dell’ “Associazione Alte Terre”: “La partecipazione a Collisioni ha rappresentato il calcio di inizio per un grande progetto come LoST, un percorso triennale che è insieme una sfida inedita e una grande opportunità per la promozione in Italia e in Europa delle piccole Dop dei formaggi di qualità italiani,” commenta il Presidente dell’Associazione Alte Terre Natalino Giordano. “La partecipazione a ‘Collisioni’ ha rappresentato il calcio di inizio per un grande progetto come ‘LoST’, un percorso triennale che è insieme una sfida inedita e una grande opportunità per la promozione in Italia e in Europa delle piccole Dop dei formaggi di qualità italiani. È stato un onore ospitare tanti consorzi rappresentativi dei formaggi Dop di qualità italiani nel nostro Piemonte e metterli in contatto con eccellenze casearie nostrane e di tradizione millenaria come il Murazzano, il Roccaverano e l’Ossolano Dop”.
Tanto entusiasmo, dunque, per l’esperienza vissuta all’interno del più grande “Festival Agrirock” d’Italia. Ma “LoST” non si ferma qui. Il percorso didattico e promozionale per la diffusione delle piccole “Dop” dei formaggi di filiera corta italiana proseguirà a settembre in Trentino-Alto Adige con l’appuntamento a Moena, patria del Puzzone Dop, e a seguire negli altri territori di produzione dei formaggi associati al progetto. Nell’autunno, poi, “LoST” partirà per le sue prime tappe all’estero, in Germania prima e in Svezia poi, per una serie di eventi dedicati sia ai professionisti che ai consumers, “con l’ambizione di far conoscere e raccontare le eccellenze di questi otto formaggi ‘Dop’ anche oltre i confini italiani e creare legami con un pubblico europeo più vasto, con cui condividere gli stessi valori di qualità, eccellenza e sostenibilità”.
g.m.
Nelle foto (di Vincenzo Nicolello), alcune immagini dell’evento tenutosi ad Alba, a corollario del Festival “Collisioni”
Camino diferente è il titolo dell’opera prima scritta dall’avvocato torinese Vittorio Maria Corelli (con le illustrazioni di Folco Soffietti) che ha riportato tappe e sensazioni, soprattutto, del cammino di Santiago compiuto con i due compagni d viaggio Emanuele e Alessandro. Un percorso ricco di emozioni in cui si alternano momenti leggeri ad altri di maggiore intensità.
“Non era assolutamente mia intenzione – spiega Vittorio Maria Corelli – scrivere un libro a tutti i costi e giocare a fare lo scrittore. Non posso e non voglio mettermi in competizione con gli scrittori, autori, artisti che mi hanno preceduto e che certamente meglio di me hanno raccontato il cammino di Santiago e forse ancora lo racconteranno in futuro.”
Insomma questo Camino di Santiago vuole essere “diferente” perché non rappresenta la guida del perfetto camminatore o un condensato di consigli per il pellegrino in partenza ( Vittorio Corelli non si dichiara il guru dell’organizzazione dello zaino). All’inizio voleva essere un viaggio nato forse per caso, forse dopo il dolore dato dalla notizia appresa della malattia paterna, all’inizio doveva essere in solitaria, poi si è trasformato in un viaggio con due compagni e amici di Vittorio, Emanuele e Alessandro, che sulla via di Giacomo sono andati alla ricerca di sé stessi.
Questo cammino si può definire, nella sua profondità e emotività, un cammino comunque diverso dalle sfumature dissacranti e dai canoni classici di un qualsiasi pellegrinaggio riconosciuto come tale
Il cammino prende proprio avvio nell’intenzione di percorrerlo dopo aver appreso, nel corso delle celebrazioni delle festività natalizie, la malattia paterna e la conseguente caduta verso un dolore che non si conosceva, verso quelle sabbie mobili che inducono il protagonista a partire per Santiago.
“Il romanzo – spiega Vittorio Corelli – non è nato con il Cammino ma è stato successivo, non è nato per essere pubblicato, anche se da subito sono stato profondamente legato dal punto di vista sentimentale a questo libro perché il cammino ha rappresentato un viaggio interiore alla ricerca di me stesso e, se vogliamo, anche paradossalmente della felicità . Nessuno sa che cosa significhi fare il cammino perché questo viaggio non è preparato e perché nessuno sa chi incontrerà lungo il suo percorso. E ogni incontro, oltre a essere una sorpresa, risulta umanamente arricchente. Lascia un segno nel cuore del pellegrino”.
Vittorio Corelli ha in serbo un secondo romanzo, forse per il 2024, dal titolo “Tu miranda me encanta”.
Intanto questo romanzo, intitolato Camino Diferente”,accattivante, invita a riflettere su una ricerca interiore, narrata con gusto e ironia, che si trasforma sempre in disponibilità nei confronti dei pellegrini che si incontrano durante il cammino, con i quali si affronteranno poi tappe successive del percorso, che costituiscono momenti sempre formativi per chi voglia approdare a Santiago de Compostela.
MARA MARTELLOTTA