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Oltre il danno, la beffa: qualcuno apre ai cinghiali i varchi

CANAVESE. CHI HA SQUARCIATO LE RETI DI PROTEZIONE?

Cia Agricoltori delle Alpi denuncia gli episodi di “vandalismo” e invoca giustizia

 

Gli agricoltori mostrano indignati e arrabbiati i numerosi squarci aperti a colpi di tronchese nelle reti elettrosaldate poste a protezione delle loro coltivazioni lungo la Dora, tra Ivrea, Montalto Dora e Borgofranco. Non c’è dubbio che si tratta di atti praticati con l’intento di fare danno, in modo da consentire ai cinghiali nella boscaglia attigua al fiume di raggiungere i campi di mais al di là della rete e banchettare a spese dei coltivatori.

Tanti sospetti, ma nessuna certezza sui responsabili di queste azioni “vandaliche”.

Cia Agricoltori delle Alpi è stata sul posto con il suo presidente Stefano Rossotto e il responsabile dell’Area di Ivrea-Caluso Fabio Bottino per denunciare quanto è accaduto: «Episodi di questo genere sono inqualificabili – accusa il presidente Rossotto -, confidiamo che le autorità possano quanto prima rendere giustizia agli agricoltori, che non solo devono difendersi dai cinghiali, ma anche dai vandali. E’ una situazione assurda e intollerabile, bisogna unire le forze e pretendere che il lavoro e la dignità degli agricoltori vengano rispettati».

L’iniziativa di recintare i campi con la rete elettrosaldata è stata assunta dai proprietari dei fondi coltivati, i quali hanno tirato fuori di tasca propria oltre dodicimila euro solo per l’acquisto del materiale, senza contare il lavoro di posa in opera della recinzione, lunga più di tre chilometri. Un lavoro fatto bene, con palinature robuste, fissaggio a terra della rete e cancelli in corrispondenza degli attraversamenti di campagna.

«Tutto inutile – commentano rassegnati gli agricoltori, mentre mostrano le devastazioni provocate dai cinghiali nei campi di mais -, gli “strappi” nella rete sono una manna per gli ungulati, che così possono introdursi facilmente nei campi, facendo man bassa delle pannocchie migliori e rivoltando il terreno da cima a fondo. Possiamo escludere con certezza che si tratti di “dispetti” tra agricoltori. Qui siamo tutti uniti e tutti abbiamo contribuito a pagare e montare la rete. Nessuno di noi ha interesse a favorire la proliferazione dei cinghiali, bisogna farsi delle domande e darsi delle risposte, non è difficile, ma non tocca a noi condurre indagini e punire i colpevoli».

Sul piano economico, oltre al danno alle coltivazioni, per gli agricoltori si aggiunge la beffa delle spese per la recinzione divelta.

Torino: Fiocco Giallo, Poste italiane per i figli dei dipendenti

Un pacco per Elettra Emma, nuova arrivata in casa Poste Italiane.

Arriva anche in provincia di Torino l’iniziativa di Poste Italiane a favore dei nuovi genitori che prevede la consegna di un cofanetto giallo contenente prodotti per l’infanzia che saranno utili a mamme e papà per dedicare ai loro piccoli le migliori attenzioni.

Elettra Emma, nata lo scorso 24 luglio, figlio di Luca Cuteri 41 anni, sportellista nell’ufficio di Nichelino Centro, ha ricevuto in dono da Poste Italiane un pacco giallo contenente prodotti per la cura e igiene personale, capi d’abbigliamento per i primi mesi, biberon, fino all’indispensabile dispositivo antiabbandono per l’auto di mamma e papà, obbligatorio già dal 1° ottobre 2018.

Luca ha iniziato il suo percorso in Poste come portalettere per approdare oggi a Nichelino Centro con il ruolo di sportellista.

La nascita di Elettra Emma è stata una gioia indescrivibile. Tutti i colleghi dell’Ufficio Postale ed il direttrice per prima, si sono da subito dimostrati disponibili nell’aiutarmi a gestire al meglio i turni in Ufficio in modo da non far mancare mai la nostra assistenza ai clienti ma permettendomi anche di gestire gli orari in modo flessibile in questa mia nuova fase di vita.

L’iniziativa Fiocco Giallo è stata davvero sorpresa – continua Luca – un segnale che ancora una volta dimostra che Poste Italiane è un’azienda che supporta i propri dipendenti soprattutto in alcuni momenti che rappresentano davvero una svolta .

Il progetto, pensato dall’Azienda per sostenere concretamente le famiglie, la natalità e la genitorialità assume un’importanza ancora maggiore in un periodo storico in cui le nascite in Italia diminuiscono sempre di più.

Fiocco Giallo si aggiunge dunque ai numerosi programmi pensati da Poste Italiane a sostegno di mamme e papà dipendenti. Fra i tanti progetti, già dal 2022 l’Azienda ha infatti adottato la Policy Sostegno della Genitorialità Attiva, pensata per valorizzare il ruolo di genitore. Tali iniziative contribuiscono tutte al perseguimento degli obiettivi Esg (Environmental, Social, Governance) a cui si ispira la strategia di Poste Italiane. In questa visione si inserisce anche “Lifeed”: un percorso che guarda all’esperienza genitoriale come ad un “master” in competenze trasversali, essenziali anche per la crescita professionale.

L’iniziativa di Poste Italiane, che si rivolge a tutti i dipendenti neogenitori, ha avuto un grande successo. A pochi giorni dal lancio, infatti, sono già 252 le richieste, per bambini già nati o attesi tra luglio e agosto, con una partecipazione che vede coinvolte fino ad oggi 19 regioni, 67 province e 170 comuni, di cui 28 Piccoli Comuni.

Castellamonte, adeguamento sismico all’istituto “25 aprile – Faccio”

 

Sono iniziati a Castellamonte nei giorni scorsi i lavori di ristrutturazione, adeguamento normativo e miglioramento sismico dell’Istituto superiore “25 aprile – Faccio”. Si tratta di uno dei progetti di edilizia scolastica che Città metropolitana di Torino ha avuto finanziati con i fondi del PNRR: i lavori hanno preso il via con l’esecuzione di alcuni interventi urgenti per trasformare l’alloggio custode in locali didattici.
Molto soddisfatto il sindaco del Comune di Castellamonte e consigliere di Città metropolitana di Torino Pasquale Mazza
I lavori sono stati appaltati alla ditta SIAL srl di Piossasco per un valore di poco superiore al milione di euro e termineranno nell’estate del prossimo anno.
Il miglioramento sismico consiste nella realizzazione in corrispondenza del perimetro esterno, di strutture in cemento armato o in carpenteria metallica che consentiranno di dissipare le le azioni dinamiche che si manifestano in caso di sisma. Si tratta di strutture che avranno fondazioni su pali indipendenti e non interferiranno con le superfici vetrate esistenti.
Saranno anche sostituiti i serramenti esistenti decisamente datati con serramenti in alluminio a taglio termico in grado di limitare le dispersioni di calore nei mesi invernali ma anche, grazie alle proprietà selettive del vetro, di limitare la radiazione infrarossa in estate.
Meno consumo di energia si otterrà anche con la rimozione dei vecchi corpi illuminanti dotati di lampade fluorescenti e l’installazione di apparecchiature a led.
Previsti infine interventi di manutenzione straordinaria tra cui il rifacimento della copertura, la bonifica di alcune tubazioni di scarico contenenti amianto e la riorganizzazione dei percorsi di accesso per disabili alla scuola.

Baby gang a Torino: sequestrati a quattro ragazzini tirpaugni, sfollagente e scacciacani

I costanti controlli effettuati dalla Polizia di Stato nelle aree cittadine maggiormente a rischio in relazione a fenomeni di degrado urbano, fra cui quello delle cosiddette baby gang o bande giovanili, che desta particolare allarme sociale, hanno consentito l’individuazione di un gruppo composto da 8 giovani, di età compresa fra i 15 e i 19 anni, che si aggirava in orario notturno, con fare sospetto, in via Sassari. La zona ricade in quella di corso Principe Oddone e vie limitrofe, ove di recente si sono registrati alcuni episodi delittuosi verosimilmente ad opera di bande di giovani.

I poliziotti motociclisti del locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, una volta notati i giovani, li hanno fermati per un controllo, riscontrando da subito un comportamento particolarmente nervoso nei ragazzi: alcuni di essi, infatti, cercavano di distrarre gli operatori di polizia mentre altri tentavano di disfarsi di un paio di borse a tracolla in loro possesso.

Gli accertamenti effettuati consentivano di rinvenire e sequestrare a carico di 4 dei soggetti controllati delle armi: nello specifico, un tirapugni in metallo occultato nei boxer da un quindicenne e uno sfollagente telescopico in metallo, nascosto da un diciottenne nei jeans, lungo la gamba. Inoltre, occultati nei due borselli di cui i ragazzi avevano tentato di disfarsi, risultati di proprietà di due diciassettenni del gruppo, sono stati rinvenuti tre sfollagenti telescopici ed una pistola scacciacani.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza emersi a loro carico, i quattro giovani sono stati denunciati per porto abusivo di armi. Un quinto ragazzo, di diciassette anni, è stato invece denunciato per oltraggio a P.U. in considerazione di gravi offese lanciate all’indirizzo degli operatori di polizia durante la stesura degli atti.

Qualche sera dopo, verso le 23, personale della Squadra Volante del Commissariato Centro è invece intervenuta in via Barbaroux a seguito della segnalazione della commissione di una rapina appena consumata ai danni di un ventiduenne da parte di un gruppo di giovani nella vicina via Cernaia.

Nel tragitto, gli operatori di Polizia hanno incrociato la vittima, la quale con l’aiuto di un altro giovane che aveva assistito ai fatti cercava di non perdere di vista il branco; dai loro racconti, emergeva che mentre il ventiduenne si trovava fermo alla fermata “Siccardi” ad aspettare il bus, un gruppo di ragazzi, originariamente composto da 8 elementi, lo aveva accerchiato e rapinato del denaro che aveva con sé, una somma di 100 €, per poi allontanarsi verso il centro città.

La Volante rintracciava quattro dei soggetti segnalati, di età compresa fra i 15 e i 19 anni, all’altezza dell’intersezione fra via Barbaroux e via XX Settembre e li fermava, denunciandoli successivamente per rapina aggravata in concorso. Fra di essi, vi sono un diciassettenne ed un diciannovenne facenti parte del gruppo che qualche sera prima era stato controllato in via Sassari, venendo trovati in possesso delle armi poi sottoposte a sequestro.

Il grande esodo: traffico da bollino nero

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  • bollino nero sabato 5 agosto  sulle maggiori direttrici e sui tratti di collegamento alle località turistiche  

Al via il secondo fine settimana di grandi partenze per l’esodo estivo con spostamenti di breve e lunga percorrenza lungo la rete stradale di competenza Anas (Società del Polo infrastrutture del Gruppo FS Italiane).

Viabilità Italia prevede bollino nero (traffico critico) nella mattinata di sabato 5 agosto, e bollino rosso (traffico intenso con possibili criticità) nel pomeriggio e per l’intera giornata di domenica 6 agosto.

In Piemonte, le direttrici in gestione Anas maggiormente interessate dall’incremento del traffico sono gli assi viari che collegano i centri urbani con le principali località di villeggiatura italiane e straniere. Si segnalano, in particolare, la strada statale 24 “del Monginevro” che a partire dalla Città Metropolitana di Torino conduce in Francia, la statale 34 “del Lago Maggiore” e la statale 33 “del Sempione”, lungo il Lago Maggiore fino alle località turistiche dell’Ossola.

Traffico sostenuto è atteso anche sulle statali di collegamento tra Piemonte e Liguria alternative al tracciato autostradale. In particolare lungo la statale 28 “del Colle di Nava” che collega le province di Cuneo e Imperia.

In Valle d’Aosta si prevedono flussi intensi con traffico sostenuto da e verso le località turistiche. La domenica pomeriggio si potrà registrare traffico in aumento sulla statale 26 “della Valle d’Aosta”, in particolare tra Arnad e Pont-Saint-Martin. Sulla statale 26 dir “della Valle d’Aosta”, a Courmayeur, potranno registrarsi rallentamenti per l’eventuale aumento dei tempi di attesa per l’accesso al Traforo del Monte Bianco, in particolare nel pomeriggio di sabato.

Per agevolare gli spostamenti, Anas ha gradualmente rimosso, già a partire dalle scorse settimane, molti dei principali cantieri di manutenzione programmata attivi sulla rete di competenza.

Ricordiamo che è in vigore anche il divieto di transito dei mezzi pesanti, già da oggi nella fascia oraria 16:00-22:00, sabato 5 agosto dalle 8.00 alle 22.00 e domenica 6 agosto dalle 7.00 alle 22.00.  

Un viaggio informato

Per un viaggio informato le notizie su esodo estivo e viabilità sono disponibili ai link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo e  www.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account Twitter @stradeanas, @VAIstradeanas @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2023.

Le informazioni sul traffico sono inoltre disponibili sui seguenti canali:

– VAI (Viabilità Anas Integrata) all’indirizzo www.stradeanas.it/info-viabilità/vai;

– APP “VAI” di Anas, scaricabile gratuitamente in “App store” e in “Play store”;

 CCISS Viaggiare Informati del Ministero delle Infrastrutture al quale Anas partecipa attivamente con risorse dedicate e dati sul traffico;

 Numero verde Pronto Anas 800.841.148 del Servizio Clienti Anas per parlare con un operatore h24 e avere informazioni sulla viabilità in tempo reale. Inoltre, digitando il tasto 5 si può avere una panoramica sullo stato del traffico sulla rete con la posizione dei cantieri, con il tasto 0 è disponibile la situazione previsionale del fine settimana.

– Live Chat del Servizio Clienti all’indirizzo www.stradeanas.it per parlare con un operatore dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 e avere anche informazioni sulla viabilità in tempo reale e sui cantieri inamovibili.

Bollettini di viabilità sono trasmessi su Tgcom24 e sulle radio partner di Anas: Rai Isoradio, Radio Italia (nazionale).

Anas, società del Polo infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ricorda le campagne di prevenzione per la sicurezza stradale “Quando guidi, Guida e Basta”, per il rischio incendi “La strada non è un posacenere” e contro l’abbandono degli animali sulle strade #AmamieBasta

Strade e mare sicuri grazie all’intesa tra Anas e Guardia Costiera. Anche quest’anno la campagna di sicurezza rivolta a segnalare le emergenze in mare è condivisa da Anas attraverso i pannelli elettronici a messaggio variabile presenti sulla rete stradale italiana e sui canali social istituzionali dell’azienda. “Per emergenze in mare chiama la Guardia Costiera”.

E’ morto il “papà” dei sottaceti Sacla’

Lorenzo Ercole, presidente della Saclà, è morto a 84 anni. Era figlio del fondatore della nota azienda piemontese di sottaceti ad Asti. Nel 1939 Secondo Ercole e sua moglie Piera Campanella ebbero l’idea di conservare gli ortaggi della valle del Tanaro per averli pronti all’uso tutto l’anno. Così è nata la Saclà. Lorenzo, con il fratello Carlo ha proseguito la tradizione di famiglia. La figlia Chiara è amministratore delegato. Nel 2022 ha ricevuto il distintivo d’oro per i 25 anni dalla nomina di Cavaliere al Merito del Lavoro.

I TOH nel negozio Biraghi di Piazza San Carlo per la Ricerca sul Cancro

Parte del ricavato delle vendite andrà alla Fondazione Piemontese  di Candiolo

Le ormai iconiche opere dell’artista Nicola Russo sono da oggi in esposizione e vendita presso il negozio torinese dell’azienda lattiero casearia, che rinnova così il proprio sostegno alla Fondazione dopo il successo del progetto “Amore per la musica, amore per la vita” realizzato recentemente

Un’altra grande eccellenza piemontese entra a far parte della selezione del negozio Biraghi di Piazza San Carlo: da oggi TOH, l’opera d’arte manifesto di rinascita e inclusione ideata dall’artista Nicola Russo che si ispira alle celebri fontanelle torinesi dette Torèt, è infatti acquistabile nel formato da 25 e 12 cm presso il punto vendita dell’azienda. Parte del ricavato verrà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo, rinnovando una collaborazione che accomuna Biraghi e l’Artista.

 

Era il 1862 quando a Torino venivano installati i primi Torèt, fontanelle dell’acqua pubblica con una testa di toro, divenute simbolo della città. Dal 2021 TOH rappresenta una città capace di rompere con coraggio gli schemi attraverso attività come il turismo, la cultura, gli eventi e la beneficenza che concretizzano il messaggio di rinascita che l’opera porta con sé. Oggi una delle tredici storiche vetrine del negozio Biraghi rende omaggio all’opera di Nicola Russo e presenta a passanti e turisti tutti gli esemplari finora realizzati dall’artista: oltre ai classici TOH verde scuro, sono esposte le opere in edizione limitata dedicate a varie realtà aziendali della città e le riproduzioni di pezzi unici frutto di collaborazioni con altri artisti e tatuatori torinesi, vendute durante le aste di beneficenza.

 

Il negozio Biraghi di Piazza San Carlo aggiunge così un nuovo elemento di tipicità piemontese al panorama di oltre 1.200 eccellenze della regione e consolida la collaborazione con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo, devolvendo alla Onlus una parte del ricavato della vendita dei TOH.

 

«I TOH si stanno affermando come simbolo di Torino e siamo lieti di ospitarli in un luogo storico della città come Piazza San Carlo» afferma Gabriele Bolle, Direttore Marketing di Biraghi S.p.A. «Questa collaborazione permetterà ai nostri clienti, torinesi e turisti, di portarsi a casa un pezzo di Torino, sostenendo anche la Ricerca».

 

«Biraghi è una delle eccellenze di questo territorio e sono molto orgoglioso di questa collaborazione» aggiunge Nicola Russo, artista e direttore creativo di Minimarket Studio«TOH è un progetto artistico indipendente unico nel suo genere, che in soli due anni ha avuto un successo mai visto per un’opera urbana: 37 esposizioni, più di 1.200 pezzi venduti, spediti in 22 Paesi e più di 20 brand nazionali e internazionali che hanno appoggiato i messaggi di inclusione e rinascita che l’opera porta con sé. Grazie alla partnership comune con la FPRC Onlus adesso anche in Piazza San Carlo sarà possibile contribuire alla ricerca e continuare questo percorso virtuoso. Ringrazio la proprietà e tutto lo staff Biraghi che ha supportato con entusiasmo il progetto e ha creduto in questo gesto spontaneo per la collettività».

 

«Quella della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e dell’Istituto di Candiolo è una storia unica» afferma Andrea Bettarelli, Responsabile Marketing Fundraising e Comunicazione Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. «Tutto quello che è stato fatto e che faremo è reso possibile solo ed esclusivamente grazie al sostegno di cittadini, imprese, enti e istituzioni. E oggi raccontiamo come il TOH, che sin dalla sua nascita ha scelto di essere al nostro fianco, entra in contatto con un’azienda importante del nostro territorio, Biraghi, che già da tempo ci sostiene».

 

I TOH, nel loro colore verde scuro originale, sia da 12 cm che da 35 cm, sono acquistabili sia in negozio sia online su www.biraghiacasa.it.

Bambine e bambini con disabilità, un progetto della Città di Torino

 Per rispondere meglio e in modo integrato ai loro bisogni e aspettative

 

 

E’  rivolto alle bambine e ai bambini in situazioni di disabilità, dal nido d’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado, il ‘Progetto innovativo inclusione: disabilità e fragilità educative’ approvato dalla Giunta comunale su proposta di Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione.

Gli interventi saranno realizzati nell’ambito delle risorse del PN Metro plus 2021-2027, per un importo pari 6 milioni e 555mila euro e della durata di 4 anni, da gennaio 2024 a dicembre 2027. Dati gli elementi cardine di attenzione agli aspetti sociali e welfare, le principali azioni che il Comune di Torino intende intraprendere sono volte a migliorare le modalità di erogazione, gestione e risposta alle esigenze delle persone svantaggiate o emarginate, minori con disabilità o individui e nuclei familiari in condizione di disagio abitativo, in un’ottica di inclusione scolastica, abitativa, sociale, di empowerment.

Partendo dall’individuazione dei nuovi bisogni e delle aspettative di bambine, bambini e delle loro famiglie che saranno intercettati, il progetto mira a innovare e valorizzare le potenzialità dei servizi territoriali e rispondere in modo integrato ai bisogni mettendo in rete le competenze delle diverse istituzioni, costituendo una vera e propria “customer journey mapping” (mappa di viaggio dell’utente). Saranno rafforzati gli interventi e i percorsi di integrazione sociale e accesso alle opportunità educative investendo, in particolare, sul contesto educativo scolastico affinché le bambine e i bambini non siano più lasciati, privi di un supporto educativo e affettivo adeguato.

Per le situazioni di grave disabilità, inoltre, sono in programma diversi interventi socio-educativo-sanitari che concorrono a realizzare il progetto di vita della persona (come previsto dall’art. 14 della legge 328/2000) in un’ottica di sinergia degli interventi e di maggior qualità. “Sarà valutata l’esperienza degli ‘eventi della vita’ della bambina o del bambino con disabilità, con l’utilizzo di un approccio analitico dinamico, con il coinvolgimento della famiglia, di tutti i servizi cittadini, dagli interventi educativi a quelli di natura sociale offerti anche attraverso azioni extrascolastiche, e degli enti preposti agli interventi di natura sanitaria/riabilitativa, senza tralasciare il trasporto dedicato – afferma l’assessora Salerno -. Abbiamo scelto di utilizzare queste risorse per migliorare i singoli servizi, ma soprattutto per creare maggiore armonia tra gli stessi, così da poter seguire a tutto tondo il minore dalla nascita all’età adulta”.

Si punterà a intercettare le nuove e precoci diagnosi, a promuovere interventi precoci di prevenzione di rischi evolutivi importanti e a supporto di situazioni di disabilità già conclamata, a realizzare un lavoro diretto con i genitori e un coordinamento con tutti gli enti pubblici coinvolti: Dipartimento servizi educativi, Dipartimento servizi sociali, ASL (neuropsichiatria infantile, strutture riabilitative, dipartimento materno infantile, consultorio pediatrico, casa della salute), autonomie scolastiche, professionisti privati e Terzo settore (cooperative sociali, associazioni, fondazioni).

Le attività saranno realizzate mediante l’affidamento di determinati servizi (come la Consulenza Educativa Domiciliare – CED, i laboratori inclusivi per i servizi educativi 0-6, i laboratori inclusivi per i circoli didattici comunali rivolti a bambini e bambine BES, i Centri Educativi Specializzati Municipali CESM) a mezzo di procedure ad evidenza pubblica, quali l’utilizzo di risorse umane specificamente individuate nell’ambito del progetto PN metro e le convenzioni ad hoc sia con altri Enti Pubblici (es. ASL) con tutti i soggetti che operano nel contesto dei minori con disabilità.

L’hashish viaggiava in monopattino

I poliziotti della Volante del Commissariato Centro, durante il pattugliamento delle vie del centro cittadino, hanno notato poco dopo la mezzanotte un cittadino straniero su un monopattino che percorreva via Pietro Micca in direzione via XX Settembre.

Gli agenti si sono insospettiti vedendo che l’uomo non era semplicemente a bordo del velocipede, ma ne stava trasportando un altro, appoggiato sulla base del primo, pertanto decidevano di effettuare un controllo.

Il soggetto fuggiva però a gran velocità, dirigendosi su via Garibaldi. Giunto in via Barbaroux, abbandonava entrambi i monopattini per continuare la sua fuga appiedato. L’azione terminava sotto i portici di piazza Castello, ove veniva definitivamente raggiunto e fermato da un agente di polizia.

La perquisizione personale del trentasettenne, di nazionalità senegalese, consentiva il rinvenimento di 53 involucri di hashish e marijuana, per un peso complessivo di 200 grammi circa di cannabinoidi, occultati sulla sua persona, oltre alla somma di 305 euro, verosimile provento di illecita attività di spaccio.

 In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza a suo carico, l’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e denunciato per il reato di ricettazione in merito al possesso dei due velocipedi elettrici, di cui non era in grado di fornire alcuna giustificazione.

          Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Iannò: “La lotta agli zozzoni si fa togliendo i cestini?”

Un’interpellanza in Sala Rossa per conoscere i motivi

“Mi è stato segnalato che in zona Vanchiglietta, in particolare via Pallanza angolo via Vezzolano e anche in lungo Po Antonelli nei pressi della scuola Antonelli sono stati asportati i cestini portarifiuti. Sembra che siano stati asportati in quanto venivano utilizzati come mini cassonetti. Purtroppo è anche vero che i cestini stradali dovrebbero essere utilizzati per conferire piccoli rifiuti “da passeggio”, quali carte di caramelle, bottigliette e cartacce, mentre parrebbero aver sostituito il cassonetto di altri tempi, pronto a contenere i sacchetti della spazzatura.

In assenza di cestini portarifiuti, “gli zozzoni” si sentono ancor di più autorizzati a buttare rifiuti per terra, compresi i sacchetti con le deiezioni canine. Voglio capire cosa succede e chi ha autorizzato tale operazione e oggi ho presentato un’interpellanza. Mi incuriosisce sapere quanti sono i cestini stradali posizionati in città e quanti di questi dotati di coperchio e quanti di posacenere. Quanti “sporcaccioni” sono stati colti sul fatto e sono stati sanzionati dalla Polizia Municipale?”

 

Giuseppe IANNO’ Torino Libero Pensiero: