ilTorinese

Il comandante della Legione Carabinieri in visita a Bardonecchia

Visita del Comandante della Legione Carabinieri “Piemonte e Valle D’Aosta”, Gen. B. Antonio Di Stasio, questa mattina a Bardonecchia.

Il Generale Di Stasio ha incontrato, insieme al sindaco Chiara Rossetti, i primi carabinieri intervenuti la notte dell’esondazione del torrente Frejus, il 13 agosto scorso.

A loro, il Comandante della Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta” ha espresso, “il proprio plauso per la testimonianza di vicinanza alla popolazione”.

“Ringrazio il Generale Di Stasio per la sensibilità e l’attenzione dimostrata alla nostra Comunità – ha detto il sindaco Chiara Rossetti – Fin dalle prime difficili ore, successive all’esondazione, abbiamo sentito forte ed attiva la vicinanza dell’Arma. E di questo voglio ringraziare il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Bardonecchia, Luogotenente Aldo Radaelli, ed il Comandante della Compagnia Carabinieri di Susa, Capitano Federico Mucciacciaro, insieme a tutti i rappresentanti dell’Arma intervenuti e presenti a Bardonecchia “.

 

Sei ore di ritardo per i voli Catania Torino e ritorno, ai viaggiatori 250 euro

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Mattina da incubo per i passeggeri aerei dei voli Catania Torino e Torino Catania, che, nella giornata di oggi, martedì 29 agosto, hanno riportato dei ritardi consistenti da parte della compagnia aerea Ryanair.

I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Nella fattispecie, il volo Catania Torino FR909 doveva partire alle 06:25 ed i passeggeri sono stati atterrati solamente alle 14:15. Un pesante ritardo che ha comportato anche disagi con altrettanto successivo ritardo del volo Torino Catania FR910 con partenza prevista alle 9.

Per attivare l’assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, i passeggeri dei voli in ritardo Ryanair Catania Torino e ritorno possono farlo attraverso la compilazione del form online presente nell’homepage del sito web italiarimborso.it.

A Niella Tanaro il Bebado Jazz Duo racconta la “bossa nova”

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Domani, mercoledì 30 agosto alle 21, a Niella Tanaro, quinto e ultimo appuntamento della XXIX edizione di “Musica sull’Aia”, la rassegna musicale a carattere culturale, che promuove e diffonde la musica dotta e popolare, portandola direttamente nelle caratteristiche aie e nei cortili del paese. La serata conclusiva, di respiro internazionale, si terrà presso Aia Camilla-Borio, in località Sant’Anna. Il Bebado Jazz Duo con Enrica Capilli, voce, e Gioele Mazza alla chitarra, si esibirà in “Racconto musicale sulla Bossa Nova”. Sotto forma di un racconto con interventi musicali si narra la storia della “bossa nova”, partendo dalle origini, all’inizio del 1900, e abbracciando l’evoluzione storica del Brasile che vede questo genere musicale, nato alla fine degli anni ‘50 traendo origine dalla samba, mutare ed espandersi. Nel primo atto ci si concentrerà sui personaggi che hanno dato inizio al movimento quali Vinícius de Moraes, Antônio Carlos Jobim, João Gilberto e Chico Buarque. Nel secondo invece, si farà un salto attraverso l’oceano per ritrovare questi autori in Italia e, grazie alla fruttuosa collaborazione con Ornella Vanoni, esplorare la brillante unione tra musica brasiliana e lingua italiana. “Musica sull’Aia” è una rassegna di Maestro Società Cooperativa in collaborazione con Pro Niella Tanaro, con il patrocinio del Comune di Niella Tanaro, della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo, realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo, della Fondazione CRC e di Banco Azzoaglio. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito Internet www.musicasullaia.it, le pagine Facebook (www.facebook.com/modulazioni.net) e Instagram (www.instagram.com/modulazioni) o telefonare al numero 347/3810902 (Emanuele Rovella).

Colpi di pistola da un’auto in corsa nella notte a Torino

Alcuni abitanti della Falchera, a Torino, hanno chiamato lunedì notte il numero unico di emergenza 112 per avvisare che un uomo stava sparando da un Range Rover in movimento. Sul posto sono giunte alcune pattuglie che hanno trovato  il fuoristrada e hanno arrestato  l’autista, un trentenne in evidente stato di alterazione.

Toro: preso Sazonov!

Colpaccio del direttore sportivo granata Vagnati che ha assicurato al Torino il gigantesco difensore centrale Saba Sazonov. Nazionale della Georgia e compagno di squadra del fuoriclasse georgiano del Napoli Kvaratskhelia.
I granata ne avevano già parlato a giugno e il classe 2002 era stato bloccato da tempo, ora è arrivata l’accelerata decisiva. Sorpassata l’Udinese che ha seguito il giocatore per diverso tempo.Il giocatore, neo granata, viene dalla Dinamo Mosca, a titolo definitivo, al costo di tre milioni di euro. Il suo arrivo prelude, probabilmente, alla partenza di Schuurs verso l’Inter (Pavard non si muoverà dal Bayern Monaco), per trenta milioni e cinque di bonus che serviranno al Toro per finanziare altri due acquisti, entrambi dall’Atalanta: in centravanti Zapata ed il terzino destro Soppy.

ENZO GRASSANO

Euro 5, Confartigianato: “Non bastano rinvii e deroghe. Il blocco va abrogato”

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GIORGIO FELICI  Presidente Confartigianato Piemonte interviene nel dibattito

“Ci auguriamo che l’approfondimento tecnico tra ministri porti ad uno stop del provvedimento di blocco degli Euro 5 e non a un semplice rinvio o a qualche deroga. La priorità in questo difficile contesto economico segnato dai rincari deve essere la tutela delle categorie produttive, delle famiglie e non certo impedire agli artigiani di lavorare e raggiungere i loro clienti. Nell’attesa, apprezziamo l’iniziativa dei ministri Salvini e Pichetto Fratin che hanno dimostrato che è possibile far prevalere il buon senso contro le politiche fintoambientaliste da Ztl che rendono i ricchi liberi di circolare con le auto di ultima generazione e i poveri costretti ad andare a piedi o a viaggiare su scassati bus e treni. Oltre all’abrogazione del blocco, servono interventi strutturali che coinvolgano i vari livelli istituzionali, dal Governo alla Regione ai Comuni, e che non guardino solo alla mobilità privata. Rinnovare il parco auto è fondamentale, ma attraverso incentivi ben pensati ma sul lungo periodo e svincolati dalla richiesta di credito. Non servono gli incentivi a sostituire auto e furgoni se questi costringono le famiglie e gli imprenditori ad indebitarsi, perché bisogna aiutare chi i soldi per cambiare il mezzo non li ha e non chi li ha ed è in procinto di cambiare il mezzo. Ma soprattutto occorrono immediati, seri ed efficaci provvedimenti sugli impianti termici e sulle altre fonti di inquinamento ambientale, oltre al potenziamento del trasporto pubblico locale, da tutti invocato ma mai attuato. Non possiamo più accettare che la lotta all’inquinamento si traduca nell’imporre il fermo a oltre 600mila mezzi, penalizzando famiglie e imprese in termini di rinuncia alla libertà di movimento e alla libertà di impresa: se si supera un certo livello di vessazione le istituzioni perdono di credibilità, con tutto quello che può conseguirne”.

Maschere in tessuto: trova quella perfetta per te

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Esplora la gamma di maschere viso in tessuto, progettate per soddisfare ogni esigenza della tua pelle. Dall’idratazione alla purificazione, scopri le soluzioni perfette per la routine di bellezza.

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Pensate per soddisfare le singole esigenze della pelle, le maschere viso in tessuto offrono benefici mirati. Grazie all’ampia gamma di trattamenti, le maschere sono in grado di idratare, purificare, svolgere un’azione opacizzante o anti-age, lenire o nutrire la pelle, rivitalizzare un incarnato spento, rimpolpare e rassodare contrastando i segni del tempo. Scopriamo le diverse potenzialità delle maschere viso in tessuto, e come utilizzarle con efficacia scegliendo di farne un uso abituale.

Maschere in tessuto: trova quella perfetta per te

Alleate della bellezza le maschere per il viso in tessuto rappresentano un trattamento di ultima generazione dallo straordinario apporto benefico.

Inserite con regolarità nella beauty routine, agiscono con immediatezza donando alla pelle benefici mirati e un incarnato dall’aspetto più sano e luminoso.

Disponibili in diverse tipologie, le maschere in tessuto vantano texture, ingredienti, modalità ed effetti benefici differenti. Da scegliersi rigorosamente in base alle specifiche necessità della pelle, le maschere in tessuto, già pronte all’uso, si rivelano molto più comode e pratiche rispetto a quelle tradizionali in crema.

Grazie all’elevato contenuto di sostanze attive in concentrazione ottimale, le maschere in tessuto offrono al viso un’autentica bomba d’idratazione.

Fra le tante soluzioni disponibili con cui comporre la beauty routine, troviamo maschere:

  • super idratanti e dall’elevato potere energizzante;

  • idratanti e opacizzanti, perfette per le epidermidi miste e grasse che hanno bisogno di regolarizzare la produzione di sebo;

  • lenitive, ideali per le pelli delicate e sensibili;

  • antiage, per aumentare i livelli di idratazione della pelle e attenuare le linee sottili e le rughe, regalando al viso un aspetto più pieno e sodo;

  • nutrienti, per prendersi cura delle pelli secche;

  • illuminanti per pelli spente;

  • energizzanti per pelli da dissetare;

  • rivitalizzati per gli occhi stanchi, che mostrano i primi segni dell’età;

  • riequilibranti, a base di carbone vegetale, perfette per purificare e dare equilibrio alla pelle;

  • rimpolpanti e rassodanti per contrastare i segni dell’età.

Come utilizzare la maschera in tessuto per il viso

Per un risultato ottimale la maschera in tessuto deve essere utilizzata secondo regole precise, a partire dalla fase di detersione con cui preparare il viso.

Per risultati apprezzabili si consiglia l’applicazione serale del prodotto..

Quando si utilizza la maschera in tessuto si devono rispettare nell’ordine cinque specifici passaggi:

  • la detersione, che anticipa l’applicazione;

  • l’applicazione vera e propria, che prevede di stendere il prodotto con attenzione facendolo aderire perfettamente all’ovale del viso, lasciando liberi solo labbra e occhi. L’operazione è facilitata dalla consistenza sottile del prodotto.

  • il tempo di posa. Di norma sono sufficienti 15 minuti per ottenere un risultato ottimale;

  • la rimozione da eseguirsi con delicatezza, evitando accuratamente di disperdere le eccedenze del prodotto ancora presenti sul viso;

  • il massaggio finale, che consente al prodotto di essere assorbito completamente dalla pelle del viso e del collo. Un accurato massaggio facilita al contempo la circolazione sanguigna dell’area interessata.

La maschera deve essere utilizzata con regolarità, considerando che è perfettamente inutile farne un uso sporadico, con cadenza del tutto casuale. Gli esperti consigliano, infatti, un trattamento settimanale o bisettimanale, magari alternando le varie tipologie di prodotto, per godere di un maggior numero di benefici.

A conti fatti, solo se inserite stabilmente nella beauty routine, come parte integrante di una skincare routine, le maschere sono in grado di rendere la pelle morbida, idratata e perfettamente luminosa.

 

 

Ladro rischia di affogare nel fango. La polizia lo salva

Un cittadino italiano di 21 anni è stato arrestato dagli agenti del Commissariati di P.S. Centro e Madonna di Campagna poiché gravemente indiziato del reato di furto aggravato.

Giovedì pomeriggio, un cittadino italiano si trova in commissariato per sporgere denuncia per il furto di alcuni motorini subito nella depositeria di cui è titolare. Mentre è lì, sul suo cellulare giunge una notifica che segnala una nuova intrusione nella struttura. Dalle immagini, emerge che alcuni soggetti stanno portando via un motorino dirigendosi verso una fabbrica abbandonata.

Delle pattuglie vengono subito inviate sul posto e una volta giunte presso la fabbrica abbandonata notano il catenaccio della porta forzato e alcuni scooter pronti per essere caricati su un mezzo.

Facendo ingresso nella struttura, i poliziotti scorgono due persone che alla loro vista si danno alla fuga in direzione del Parco della Colletta attraverso una grata divelta. Rendendosi conto che di lì a breve sarebbero stati raggiunti, i fuggitivi raggiungono la riva del fiume, cercando di nascondersi nella vegetazione. Vistisi oramai scoperti e non avendo altra via di fuga, uno dei due fugge attraversando a nuoto le acque raggiungendo l’altra sponda. L’altro soggetto, invece, viene inghiottito nelle sabbie argillose rimanendo incastrato fino al petto. Gli agenti lo raggiungono e, sebbene anch’essi immersi nel fango fino alla vita, grazie a una catena umana, riescono a far risalire il fuggitivo dalla trappola. Una volta posto in salvo, il ventunenne viene tratto in arresto.

I quattro scooter rinvenuti dai poliziotti nei pressi della fabbrica abbandonata vengono restituiti al legittimo proprietario.

Il sindaco Lo Russo: “Anche a Torino la questione migranti è critica”

“La situazione  qui a Torino è critica come in tutte le altre grandi città italiane. C’è ed è legata al fatto che stiamo gestendo flussi fuori dalla previsione ordinaria anche perché la situazione dei minori stranieri non accompagnati sta mettendo in crisi il sistema dell’accoglienza”.  Così il sindaco di Torino Stefano Lo Russo intervistato da “il Giornale”  e dalla Rai sulla situazione migranti. Aggiunge il primo cittadino: “Non si tratta di centrodestra o centrosinistra, ma di una rete organizzativa calibrata su una dimensione ordinaria che, invece in questa fase, sta assumendo connotati e numeri che stanno mettendo in crisi l’intero sistema”: Conclude Lo Russo: ” Qui a Torino, la rete d’accoglienza è coerente col quadro ordinamentale nazionale, e sta reggendo. Ma è in una situazione di forte criticità. Questa impostazione non può permanere a lungo nel tempo”.

Italia Viva: “La sceneggiata del pronto soccorso di Carmagnola”

“evidenzia il caos in cui è sprofondato il Servizio Sanitario Piemontese, vediamo perché”

Il 25 agosto abbiamo appreso dalla stampa locale e regionale che l’Asl To 5 ha deciso di chiudere definitivamente il pronto soccorso del San Lorenzo di Carmagnola negli orari notturni.

Il 26 agosto, sempre dalla stampa locale e regionale, apprendiamo invece che Il Pronto soccorso di Carmagnola non chiuderà di notte. È stato il presidente Alberto Cirio in persona a bloccare il provvedimento annunciato sfiduciando, di fatto, il direttore generale della ASL TO5.

Questi eventi inducono forti preoccupazioni nei cittadini sulla tenuta del Sistema Sanitario Piemontese, sia dal punto di vista economico, sia della capacità di gestione del sistema.

Prima di esprimere qualunque giudizio, noi di Italia Viva siamo abituati ad analizzare gli avvenimenti con la giusta attenzione e competenza. Nel caso specifico, sappiamo bene che, in un sistema sanitario regionale “normale”, il direttore generale di una ASL non prende un’iniziativa di così grave impatto e non l’annuncia alla stampa, se non è stata preventivamente concordata con i vertici regionali: la direzione regionale sanità e l’assessorato stesso. Ora noi non sappiamo come siano andate realmente le cose, ma delle due l’una:

  1. o il direttore generale della ASL ha fatto di testa sua, senza concordare il provvedimento con la Regione;

  2. o il presidente Cirio ha finto di non essere stato coinvolto nella decisione e neppure informato, e ha dichiarato ai giornali di essere intervenuto per evitare il disastro che il direttore generale della ASL (insediato dal Presidente stesso) stava compiendo.

Nel primo caso ci aspettiamo una rapida rimozione del direttore generale della ASL TO5, perché verrebbe meno la fiducia da parte del Presidente.

Nel secondo caso stiamo semplicemente assistendo a una sceneggiata, degna di ben altri contesti.

In entrambi i casi siamo di fronte ad un’ulteriore dimostrazione della precarietà del sistema sanitario piemontese. Di fronte a una situazione così grave, in grado di comprometterne la sostenibilità, l’attuale maggioranza ricorre a provvedimenti tampone (immediatamente smentiti dal Presidente) che non sarebbero minimamente in grado di affrontare un’emergenza sanitaria in Piemonte, ormai conclamata.

Questo improvviso cambio di rotta evidenzia il caos in cui è sprofondato il Servizio Sanitario Piemontese.

Quel che sarebbe necessario fare è un nuovo piano sanitario regionale (l’ultimo risale ormai al 2012, ed è scaduto nel 2015) che indichi quali devono essere gli obiettivi prioritari del sistema e le azioni e le risorse necessarie per conseguirli.

Con questa giunta il nostro Piemonte pare avviato verso un nuovo commissariamento del servizio sanitario regionale, con tutto quel che ne consegue in termini di ulteriori tagli alle prestazioni. I cittadini piemontesi sono ormai distanti dagli standard di servizio normalmente assicurati nelle altre regioni del Centro-Nord Italia.

Nel 2023 abbiamo evidenziato a più riprese i mali della Sanità Piemontese e le soluzioni possibili. Nelle prossime settimane noi di Italia Viva riprenderemo le nostre attività di settore e gli incontri sul tema con i cittadini. Non mancheremo di comunicare, le prossime iniziative di divulgazione e di confronto.

28 agosto 2023

Comitato di Italia Viva del Chierese-Carmagnolese.

Italia Viva Tavolo tematico Salute e Territorio Provincia Torino