ilTorinese

Politecnico di Torino: aria, linee guida per valutare l’efficacia filtrante dei materiali

Verso un’aria più salubre

 

Pubblicato sulla rivista Nature Communications lo studio del professor Paolo Tronville e del ricercatore Vincenzo Gentile del Politecnico di Torino e del ricercatore Jesus Marval della National Physical Laboratory, Regno Unito

 

Torino – La pandemia da COVID-19 ha evidenziato l’importanza della filtrazione e dell’utilizzo di materiali fibrosi con fibre fini per purificare efficacemente l’ariarimuovendo le particelle sospese in aria con dimensioni inferiori al micrometro. La maggior parte di ciò che respiriamo nell’aria è infatti composta principalmente daparticelle più piccole di 1 μm, specialmente nelle aree urbane.

I filtri con materiale fibroso di tessuto-non-tessutoconsentono di catturare le particelle pericolose per la salute umana ma, per risultare efficaci, richiedono fibre fini; di conseguenza la ricerca si sta concentrando principalmente sullo sviluppo di nuove tecnologie e materiali capaci di catturare efficacemente particelle e bioaerosol con tali dimensioni.

Nell’articolo dal titolo “Guidelines for measuring and reporting particle removal efficiency in fibrous media”, firmato dal professor Paolo Tronville e dal ricercatore Vincenzo Gentile del Dipartimento Energia (DENERG) del Politecnico di Torino e dal ricercatoreJesus Marval della National Physical Laboratory, Regno Unito e pubblicato sulla rivista Nature Communications doi.org/10.1038/s41467-023-41154-4, vengono illustrate, utilizzando concetti di “Tecnologia degli Aerosol” spesso trascurati negli studi interdisciplinari, le metodologie e gli strumenti da adottare per effettuare la misura di efficienza di rimozione particellare dei materiali filtranti. Una misura, questa, essenziale per arrivare a produrre materiali performanti con cui costruire elementi filtranti in grado di contribuire a proteggere efficacemente la salute umana.

La ricerca include inoltre indicazioni sulle migliori pratiche per la misura di efficienza e la sua documentazione, in modo da garantire la possibilità di effettuare attendibili valutazioni e comparazioni dei nuovi materiali e delle tecnologie di filtrazione degli aerosol.

Le potenzialità delle possibili applicazioni dello studio sono ampie e spaziano dalla progettazione di materiali filtranti per molteplici utilizzi che richiedono elevate efficienze (come, ad esempio, i dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie), alla creazione di sistemi di purificazione dell’aria più avanzati per ambienti interni e allo sviluppo di componenti per gli impianti industriali, in modo da migliorare la qualità dell’aria nell’ambiente di lavoro.

Per quanto riguarda i possibili sviluppi dell’analisi, sarà importante arrivare a definire normative globali con cui misurare in modo accurato e ripetibile le concentrazioni di particelle in atmosfera con dimensioni inferiori a 1 μm e 100 nm. Inoltre, anche le misure sui materiali filtranti potrebbero essere standardizzate per consentire una comparazione facile ed immediata di nuovi prodotti e tecnologie.

Fondamentale risulterebbe infine, nel futuro, riuscire amodellare in modo accurato i meccanismi di cattura delle particelle ultrafini e comprendere, in maniera esaustiva, le ragioni per cui le cariche elettrostatiche sulle fibre vengono inibite dal deposito di particelle dell’ordine delle decine di nanometri.

“Questo lavoro – commenta il professor Paolo Tronville fornisce una base solida di partenza per prossime ricerche e sviluppi nell’ambito della filtrazione delle particelle disperse in aria, contribuendo così a garantire ambienti esterni ed interni più salubri”.

Magliano: “Fino a 1.200 euro per un baby sitter? I bonus funzionano”

Siano introdotti anche in Piemonte
Lo chiederò con un Ordine del Giorno a Palazzo Lascaris: gli esempi positivi di Lazio e Liguria dimostrano l’efficacia di una simile misura, fondamentale a maggior ragione alla luce del recente e consistente aumento dei costi, stimato da Yoopies sui 1.200 euro al mese per famiglia.



L’inflazione non risparmia il servizio di baby sitting, necessario per un numero crescente di famiglie piemontesi, che anzi devono farsi carico, secondo la più recente statistica (agosto 2023) del sito specializzato Yoopies, di costi superiori alla media nazionale. Da tempo consapevoli di quanto questa voce incida sempre più pesantemente sui bilanci delle famiglie piemontesi, gravati da due anni di inflazione, abbiamo come Moderati presentato, in Consiglio Regionale del Piemonte, un Ordine del Giorno che chiederà nuove ed efficaci misure per garantire una reale conciliazione dei tempi di vita e lavoro con l’introduzione di contributi per l’acquisto di servizi di baby sitting: una strada già intrapresa, con risultati positivi, da Regioni quali Lazio e Liguria. Il Piemonte ha già introdotto, per quanto riguarda la domiciliarità, il bonus Scelta Sociale: è giusto e sensato immaginare una misura analoga anche per il servizio di baby sitting. La nascita di un figlio ha un impatto economico rilevante e comporta la crescita delle spese sostenute dalla famiglia. A questi dati di fatto, si aggiunge in molti casi una carenza di servizi, a partire da quelli per la prima infanzia, a disposizione della famiglia. Anche con misure di questo tipo si possono sostenere le famiglie che hanno scelto di mettere al mondo dei figli, in un contesto di crisi economica, di inflazione e nel quale il livello medio di povertà familiare è pari al 7,5% a livello nazionale, aumentando – secondo le cifre pubblicate da Istat – fino  al 22,6% nelle famiglie numerose.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Fratelli d’Italia: Marijuana nei giardini di via Valgioie

È QUESTA ”LA BIODIVERSITÀ” DELL’AMMINISTRAZIONE?

Nella giornata di oggi è stata ritrovata una pianta di Marijuana nei giardini Rapisarda di via Valgioie. Sul punto sono intervenuti il consigliere Luca Maggia e il capogruppo Raffaele Marascio, rappresentanti di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 4, attaccando l’amministrazione per l’ennesimo episodio sintomo di abbandono e degrado.

”Non tagliano l’erba per tutelare la biodiversità, dicono. Ecco i risultati: una pianta di Marijuana nel bel mezzo dei giardini Rapisarda di via Valgioie” – dichiarano il consigliere Luca Maggia e il capogruppo Raffaele Marascio, rappresentanti di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 4 – ”La noncuranza dell’amministrazione rispetto al verde pubblico continua, con sfalci tardivi e giardini abbandonati. Il giardino di via Valgioie peraltro da tempo nelle ore notturne è frequentato da spacciatori, fatto che rende ancora più grave la presenza di una pianta di una sostanza stupefacente illegale in quell’area, come se quella zona fosse terra di nessuno” – proseguono – ” Del resto molti membri dell’amministrazione si sono sempre detti favorevoli alle legalizzazione della cannabis, almeno in questo dimostrano coerenza” – concludono ironicamente.

Raffaele Marascio

Capogruppo FDI Circoscrizione 4

Approvate le agevolazioni sulla Tari per i commercianti di via Po

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Gli esercizi commerciali e le attività artigianali di via Po, interessata dal cantiere di riqualificazione, avranno diritto ad uno sgravio del 30% sulla Tassa Comunale sui Rifiuti e sul Canone Unico per il secondo semestre del 2023.

Lo ha deciso la Giunta Comunale  approvando una delibera proposta dall’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli.

Con l’approvazione del Documento Unico di Programmazione per il periodo 2023-2025 il Consiglio Comunale aveva infatti approvato le tariffe della TARI per l’anno 2023, identificando il cantiere di rinnovo dei binari tramviari e delle reti di sottoservizi di via Po come opera pubblica di lunga durata e demandando alla Giunta l’individuazione delle percentuali di agevolazione, del periodo di applicazione e delle zone interessate.

“Questo provvedimento – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo– si inserisce nel percorso dei diversi assessorati coinvolti di condivisione del cantiere con le associazioni di categoria, alle quali ci accomuna la volontà di restituire decoro e sicurezza a una delle zone più rappresentative del commercio torinese. Abbiamo concentrato in un unico cantiere interventi di manutenzione straordinaria importanti e non più rinviabili proprio con l’obiettivo di limitare il più possibile i disagi per cittadini ed esercenti e messo in campo uno sforzo economico ulteriore per mantenere inalterata la pavimentazione storica in lose. Sempre in questa logica la circolazione lungo l’asse di via Po non verrà mai interrotta e almeno una corsia, da piazza Castello verso piazza Vittorio, rimarrà sempre percorribile dai veicoli”.

I lavori lungo l’asse di via Po sono partiti a giugno e prevedono la sostituzione dei binari del tram oltre a interventi su rete elettrica, acquedotto, fognatura, semafori, viabilità, per concludersi presumibilmente a novembre del prossimo anno. Trattandosi dunque di opere pubbliche di durata superiore ai sei mesi, che andranno a ridurre la mobilità e la sosta in prossimità del cantiere, l’amministrazione ha disposto l’agevolazione pari al 30%, per il secondo semestre 2023, da applicare sulla TARI e sul Canone patrimoniale di concessione dell’occupazione di spazi ed aree pubbliche e di autorizzazioni relative alla diffusione ed esposizione di messaggi pubblicitari, a favore delle attività commerciali e artigianali collocate nelle seguenti vie: via Po, via Ozanam, via Giovanni Virginio, via Fratelli Vasco, via Carlo Alberto e via Bogino (entrambe dall’incrocio con via Po fino all’incrocio con via Cesare Battisti), via San Francesco da Paola, via Accademia Albertina, via San Massimo e via delle Rosine (tutte dall’incrocio con via Po fino all’incrocio con via Principe Amedeo), via Rossini, via Montebello e via Sant’Ottavio (tutte dall’incrocio con via Po fino all’incrocio con via Giuseppe Verdi). Le agevolazioni TARI 2023 saranno applicate in sede di saldo, mentre, nel caso del canone unico, sarà necessario presentare domanda da parte degli interessati.

Su tutti i cellulari il 14 settembre messaggio test del sistema di allarme pubblico

Il presidente Cirio e l’assessore Gabusi: “Iniziativa di estrema importanza

per l’attività di informazione e comunicazione ai cittadini in situazioni di emergenza”

Giovedì 14 settembre alle ore 12 i telefoni cellulari di tutto il Piemonte saranno raggiunti da un messaggio di test IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, e suoneranno contemporaneamente emettendo un suono distintivo diverso da quello delle notifiche a cui siamo abituati.

Sul messaggio sarà scritto: “AVVISI DI EMERGENZA. IT-Alert. Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario”. Lo stesso testo sarà riportato in lingua inglese.

Chi riceverà il messaggio non avrà nulla da temere, e non dovrà fare altro che leggerlo. Siccome vengono bloccate temporaneamente tutte le altre funzionalità, per riportare il cellulare alle condizioni ordinarie di utilizzo sarà sufficiente toccare il dispositivo in corrispondenza della notifica perconfermare la ricezione.

Dopo aver ricevuto il messaggio, il cittadino potrà compilare il questionario disponibile al link in esso contenuto. E’ importante che i cittadini lo compilino, aiutando il sistema di Protezione civile a verificare la riuscita del test: il parere di ogni utente consentirà di migliorare lo strumento. L’invito a compilare il questionario, disponibile sul sito www.it-alert.it, è anche per chi dovesse accorgersi di non aver ricevuto il messaggio o l’avesse ricevuto pur trovandosi in territori confinanti con il Piemonte.

Maggiori informazioni e le risposte utili a domande frequenti sono disponibili al link www.it-alert.it/it/faq/

Nel mese di settembre saranno effettuati ulteriori test nelle altre regioni italiane.

Superata la fase di sperimentazione, IT-alert consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso, in particolare rispetto a casistiche di competenza del Servizio nazionale di protezione civile, come precipitazioni intense, incidenti nucleari, emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, collasso di una grande diga, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano, Stromboli).

È importante sottolineare che IT-alert non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione sul tema dell’allertamento già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle.

«E’ un’iniziativa di estrema importanza, alla cui riuscita tutti gli enti interessati del Piemonte offriranno la massima collaborazione in quanto aggiunge un rilevante tassello all’attività di informazione e comunicazione ai cittadini che la Regione già attiva in caso di situazioni di emergenza – spiegano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi – E’ importante che i cittadini partecipino a questo test per verificare la funzionalità del sistema che, una volta a regime, rappresenterà un utile strumento per salvare vite umani e beni in caso di gravi eventi metereologici».

Nelle scorse settimane si sono svolte attività propedeutiche finalizzate al coinvolgimento degli enti, istituzioni e rappresentanti di categorie con le quali è stato preparato il terreno per il corretto svolgimento dei test: Prefetture, Comuni, Servizio sanitario, volontariato, sistemi di trasporto pubblico locale, Ufficio scolastico regionale, Atenei, categorie professionali.

Ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere un messaggio “IT-alert”: non è necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione, e il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza. Ci sono ovviamente dei limiti tecnologici: un messaggio indirizzato a un’area può raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori della stessa oppure in zone senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test serviranno a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.

È importante puntualizzare che nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene in alcun modo trattato (raccolto, archiviato, consultato, ecc.) dal Dipartimento della Protezione civile e dall’operatore telefonico di riferimento. Infatti, i messaggi IT-alert viaggiano attraverso il sistema di cell-broadcast, che consente agli operatori telefonici di inviare messaggi indistintamente e impersonalmente a chiunque si trovi in prossimità dell’area interessata coperta da specifiche celle di trasmissione della rete cellulare di uno specifico territorio. Il sistema è unidirezionale (dall’operatore telefonico al dispositivo) e non consente di ricevere alcun tipo di dato di ritorno dai cellulari raggiunti. Per questi motivi il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha espresso parere positivo sul sistema (il provvedimento è disponibile al link https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9207188).

Canalis (Pd): “Decreto Caivano, ma in Piemonte affossati i servizi sociali”

CANALIS (PD): “LA DESTRA E’ INCOERENTE”.

Con una mano il governo Meloni inasprisce le pene e si ripromette di togliere con più facilità la patria potestà ai genitori, e con l’altra taglia i fondi per il settore sociale, sanitario ed educativo e promuove Allontanamento zero.

 

 I fatti di Palermo e Caivano scuotono le nostre coscienze di politici, ma soprattutto di adulti, vista la giovane età dei perseguiti. Occorrono provvedimenti giudiziari severi e puntuali, ma occorre altresì un investimento educativo e sociale più massiccio, a partire dall’infanzia, per educare all’affettività e alla relazione, con maggiori fondi per le famiglie fragili, per le scuole e per il terzo settore di carattere educativo e sociale. 

Da un lato il governo Meloni inasprisce le pene e si ripromette di togliere con più facilità la patria potestà ai genitori, e dall’altro lato taglia i fondi per i settori sociale, sanitario ed educativo e promuove nelle regioni leggi come Allontanamento zero che rallentano e limitano le scelte dei servizi sociali e giudiziari in merito agli allontanamenti dei minori dalle famiglie inadeguate.

C’è una contraddizione molto grave e un evidente tentativo di coprire le proprie mancanze con il ricorso alla mera repressione.

In particolare, in Piemonte la giunta Cirio sta dimostrando indifferenza verso le serie difficoltà di bilancio dei 47 EEGG-enti gestori delle funzioni socio assistenziali (chiamati anche consorzi socio assistenziali), che gestiscono le politiche sociali (anziani, minori, disabilità, povertà, casa) per conto dei i 1.181 comuni piemontesi.

 

Queste difficoltà derivano:

  1. dal nuovo regolamento Isee regionale che impedisce l’utilizzo dell’indennità di accompagnamento per pagare la quota sociale della retta in Rsa, in carico a utenti e comuni
  2. dalla revisione brusca e non preparata del reddito di cittadinanza. Tanti inoccupabili sono rimasti senza nulla e si rivolgono ai comuni e agli enti caritativi per ricevere aiuto
  3. dall’azzeramento del fondo nazionale salva sfratti
  4. dalla legge regionale Allontanamento zero, che su 44 milioni di euro regionali annui per gli EEGG, ne vincola 20 alla prevenzione degli allontanamenti, anche nei territori molto anziani. Attenzione, alla prevenzione degli allontanamenti e non ai minori in generale
  5. dall’inflazione, dal caro energia e dall’aumento dei tassi sui mutui
  6. dai tagli alla sanità del governo Meloni, che si ripercuotono anche sul sociale, e dall’assenza di misure strutturali e tempestive per alzare i salari

Il combinato disposto tra:

 

  1. i tagli e i ritardi nazionali del governo Meloni
  2. la revisione regionale del regolamento Isee
  3. la legge regionale Allontanamento zero 

rischia di far saltare le politiche sociali in Piemonte. Altrochè decreto Caivano!

 

Monica CANALIS – consigliera regionale PD

Altri cinque indagati per la strage di Brandizzo

Sarebbero cinque i nuovi indagati nell’inchiesta della procura di Ivrea sull’incidente ferroviario di Brandizzo, nel quale hanno perso la vita nella notte tra il 30 e il 31 agosto cinque operai che stavano facendo manutenzione sui binari. Si tratterebbe di  vertici e quadri della Sigifer, l’azienda incaricata di eseguire i lavori di manutenzione.  Le accuse  sarebbero disastro colposo ferroviario e omicidio colposo plurimo. Sarebbero quindi in tutto 7 gli indagati. La procura aveva già iscritto nel registro l’addetto di Rfi che la notte della tragedia si trovava sui binari e il capo cantiere.

Borello apre a Chivasso un supermercato “galleria d’arte”

CON CHIVASSO TAGLIATO IL TRAGUARDO DEI 52 NEGOZI DELLA NOTA CATENA DI SUPERMARKET

Qualcuno tra gli ospiti dell’inaugurazione, nel vedere l’allestimento dei prodotti alimentari nei banchi macelleria, gastronomia e formaggi ha detto: “queste composizioni sembrano opere d’arte”.

In effetti Borello Supermercati, nota catena piemontese che con il market di Chivasso,  in via per Piazza d’armi 7, inaugurato oggi pomeriggio raggiunge il traguardo di ben 52 punti vendita, punta molto sulla qualità dei prodotti: la carne, ad esempio, è stata valutata tra le migliori in assoluto a livello nazionale.

La clientela ha dimostrato in tanti anni di attività del marchio Borello di saper apprezzare la competenza e la professionalità dell’azienda, così da consentire la capillare diffusione dei negozi.

All’inaugurazione, in presenza di numerose autorità locali, ha fatto gli onori di casa il patron Fiorenzo Borello. Il supermercato di Chivasso sarà aperto al pubblico a partire da domani.

 

Screening per identificare le malattie dei bimbi. A Torino parte il primo programma in Italia

 ESTESO MEDIANTE ANALISI GENETICA PER L’IDENTIFICAZIONE PRECOCE DI

500 MALATTIE PEDIATRICHE

Il progetto, sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo e da Fondazione Maria Teresa Lavazza, sarà avviato a partire dal 1 Ottobre 2023 e prevede di arruolare nello studio circa 6000 neonati dall’Ospedale Sant’Anna di Torino

Torino, 13 settembre 2023. Individuare su una larga coorte di neonati circa 500 malattie pediatriche la cui identificazione pre-sintomatica o precoce possa incidere sull’evoluzione clinica. Creare poi un database che contenga i dati di sequenziamento dei neonati arruolati per essere rianalizzati su indicazione clinica, ovvero in caso di esordio di malattie ascrivibili a patologia genetica, in modo da accelerarne e semplificarne la diagnosi. Sono questi gli obiettivi, principale e secondario, di Progetto NeoGen, il programma di screening neonatale coordinato dalla Prof.ssa Franca Fagioli, Direttore del Dipartimento Patologia e Cura del Bambino dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, con i co-investigators dell’Ospedale Infantile Regina Margherita e di IIGM, l’Italian Institute for Genomic Medicine, ente strumentale della Fondazione Compagnia di San Paolo, che si occuperà delle analisi genetiche sotto la guida del Prof. Saverio Minucci.

Lo screening neonatale esteso (SNE) rappresenta da anni un formidabile esempio di prevenzione secondaria, che ha permesso finora l’identificazione e la terapia precoce di circa 50 malattie pediatriche. Dal 2017, lo SNE è stato ampliato su tutto il territorio nazionale, consentendo così la prevenzione, grazie all’avvio precoce di specifiche terapie, di gravi problematiche cliniche (es: disabilità intellettiva, coma, insufficienza epatica, cataratta, morte improvvisa) in circa 1 neonato ogni 3000. I vantaggi dello SNE, inoltre, non sono limitati agli evidenti benefici clinici ma includono anche benefici socio – economici in termini di impatto sulla popolazione e di ottimizzazione delle risorse sanitarie.

Oggi, il Progetto NeoGen offre la possibilità di estendere lo screening neonatale a nuove malattie e incrementare ulteriormente il margine di beneficio. Sarà avviato a partire dal 1 ottobre e prevede di arruolare nello studio circa 6000 neonati dall’Ospedale Sant’Anna di Torino. I campioni raccolti, che non comportano rischi aggiuntivi per il neonato né tantomeno per i genitori, verranno sottoposti a processazione presso il presidio Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e, il DNA estratto, verrà inviato a IIGM, che si occuperà della successiva analisi genetica mediante il Whole Exome Sequencing (WES). Il referto prodotto al termine dell’analisi e interpretazione dei risultati verrà inviato al team multidisciplinare dell’Ospedale Infantile Regina Margherita che, in caso di positività, si occuperà del richiamo dei neonati e dell’avvio dello specifico percorso clinico-assistenziale. Tutti i neonati arruolati saranno sottoposti a follow-up che prevede la raccolta di informazioni cliniche al momento dell’arruolamento fino ai 3 anni di vita in stretta collaborazione con il Pediatra di Libera Scelta (PLS).

Il Progetto NeoGen è stato approvato dal Comitato Etico Territoriale (CET) il 26 luglio 2023 ed è sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Maria Teresa Lavazza, rispettivamente per 2 milioni di euro e 700 mila euro.