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A Chivasso arriva la Hope Color: una grande festa a cielo aperto

Sabato 24 maggio ASD Hope Running APS e ASD Volley Fortitudo porteranno in città un tripudio di colori, sport, divertimento, inclusione e solidarietà

Per la prima volta la Hope Color approda a Chivasso questa primavera con un nuovo appuntamento della divertentissima corsa-camminata non competitiva di 5 chilometri. L’evento, in programma sabato 24 maggio 2025, unisce sport, musica, allegria, inclusione e solidarietà sotto la regia della ASD Hope Running APS e della ASD Volley Fortitudo, le due associazioni cittadine che daranno vita a questa giornata imperdibile per tutti i chivassesi e non solo che cercano un’occasione di puro divertimento all’aria aperta. La Hope Color, realizzata in partnership con il celebre XXL Café e con Ascom Confcommercio Chivasso, godrà del patrocinio della Città di Chivasso e si prefigura l’obiettivo di coinvolgere tutta la comunità chivassese in un evento ricco di sorrisi e adatto a persone di tutte le età.

Un autentico tripudio di colori che unisce simbolicamente lo sport con la speranza e la gioia, ma non solo: una vera e propria festa a cielo aperto, il cui cuore pulsante sarà piazza del Castello. Qui verranno allestiti un palco, stand e gazebo di sponsor e partner, l’arco di partenza e arrivo della corsa-camminata non competitiva e saranno organizzate attività collaterali all’insegna della musica e dell’energia che solo un evento di questo genere sa regalare. Le attesissime esplosioni di colori caratterizzeranno lo svolgimento della Hope Color nel tardo pomeriggio, ma al calar del sole la festa

proseguirà alla grande con una serata da urlo organizzata dallo staff dell’XXL Café per
festeggiare i 18 anni di attività.
Una giornata e una serata imperdibili per tutti gli amanti dello sport all’aria aperta e del divertimento, che potranno immergersi in un’atmosfera unica nel cuore della città dei Nocciolini, con un percorso che porterà i partecipanti ad ammirare le bellezze del centro storico e dei parchi cittadini, con tantissime sorprese che verranno svelate da qui al 24 maggio!
Giovanni Mirabella, presidente della ASD Hope Running Onlus, è al settimo cielo: “Chivasso è la nostra casa, dove tutto è iniziato. Dopo aver proposto con successo negli anni scorsi la Hope Color a Castiglione Torinese e Rivarolo Canavese, finalmente porteremo questo evento nella nostra città insieme agli amici della ASD Volley Fortitudo.
Vogliamo ringraziare in primis l’Amministrazione Comunale di Chivasso, Luca Magone e Fabrizio Vai dell’XXL Café che hanno da subito sposato questa iniziativa e il presidente di Ascom Confcommercio Chivasso, Carlo Nicosia, per il supporto. Vogliamo dare vita ad un evento di sport, inclusione e divertimento che non lasci indietro nessuno: dal 2018 siamo impegnati quotidianamente a rendere la pratica sportiva accessibile a tutti e ad organizzare eventi ed attività per le persone più fragili. A Chivasso tutti ci conoscono come gli organizzatori del Trail delle Colline, ma siamo certi che anche la Hope Color farà breccia nel cuore dei chivassesi. Vi aspettiamo tutti per divertirci insieme immersi in una pioggia colorata!”.


Ciro Perrucci, presidente della ASD Volley Fortitudo, sottolinea l’importanza dello sport all’interno di una comunità: “Lo sport è molto più di una competizione: è una scuola di vita, capace di trasmettere valori fondamentali come il rispetto, la disciplina e la solidarietà. Alla Volley Fortitudo crediamo che, sia a livello amatoriale che agonistico, ogni atleta possa trovare nello sport un’opportunità di crescita personale, imparando il valore del sacrificio, del lavoro di squadra e dell’inclusione. Supportare Hope Running nello sviluppo a Chivasso del progetto Hope Color rappresenta un’occasione preziosa per rafforzare il tessuto culturale cittadino, creando un ponte tra sport, associazionismo e partecipazione attiva della comunità. Allo stesso tempo, siamo lieti di promuovere un evento all’insegna del divertimento e della condivisione, un momento di festa in cui la passione per lo sport si unisce all’entusiasmo di stare insieme. Insieme, possiamo promuovere una cultura sportiva che formi non solo atleti, ma anche persone migliori,
celebrando lo sport nella sua dimensione più autentica e appassionante”. Questi i costi di iscrizione e le relative scadenze delle tariffe promozionali:
– Adulti
 € 13 → Prenotazione entro il 31 marzo 2025
 € 15 → Prenotazione dal 1 aprile al 11 maggio 2025
 € 20 → Prenotazione dal 12 maggio al 24 maggio 2025
– Bambini (sotto i 12 anni) → 10 (valido sempre) – Pacchetti Famiglia (validi sempre)
 1 adulto + 1 bambino → € 21 (invece di € 23)
 1 adulto + 2 bambini → € 30 (invece di € 33)
 2 adulti + 1 bambino → € 32 (invece di € 36)
 2 adulti + 2 bambini → € 41 (invece di € 46)
 3 adulti + 2 bambini → € 52 (invece di € 59)

Ci si può iscrivere online al link https://www.endu.net/it/events/hope-color-chivasso/ oppure nei punti di iscrizione fisici presenti sul territorio, che verranno svelati nei prossimi giorni.
La Hope Color sta per arrivare a Chivasso, preparati a vivere una giornata speciale che lascerà il segno nel tuo cuore!
Tutte le info relative alla ASD Hope Running APS le potete trovare qui:
• Sito web ufficiale: www.hoperunning.com
• Facebook: www.facebook.com/hoperunningchivasso
• Facebook: www.facebook.com/hopecolorbyhoperunning • Instagram: www.instagram.com/hope_running
• Come donare: www.hoperunning.com/sostienici
• 5×1000: codice fiscale Hope Running n° 91032000019

Fiere e sagre piemontesi su Whatsapp

A cura di piemonteitalia.eu

Ce n’è per tutti e per tutti i gusti: è così quando si parla di Piemonte e di fiere. Il panorama fieristico annuale della regione è ricco e variegato. Almeno una fiera per ogni eccellenza territoriale. E questo è quanto basta per capire che i numeri delle manifestazioni piemontesi di questa natura sono da capogiro: per il 2025 tornano 9 fiere internazionali, 41 nazionali, 50 regionali e ben 120 locali. A queste si aggiungono poi 283 sagre e fiere mercato regionali. E da alcuni mesi c’è un modo per essere sempre aggiornati sulle fiere e sulle sagre piemontesi.

Leggi l’articolo👇

https://www.piemonteitalia.eu/it/curiosita/fiere-e-sagre-piemontesi

Treno AV Bardonecchia, Conticelli (PD): “La Regione minimizza il problema” 

Assolutamente insoddisfacente la risposta di Trenitalia portata in commissione dall’assessore Gabusi in merito all’esclusione della fermata di Bardonecchia dalla linea ad alta  velocità Torino – Parigi. La soppressione della fermata di Bardonecchia, già eliminata e poi reinserita nel 2022, ora sostituita con Oulx, è definita una scelta “di mero incoming turistico, soprattutto estero”.
Lo dichiara la vicepresidente della II commissione Nadia Conticelli, consigliera regionale del Partito democratico.
Il passaggio dei due Frecciarossa da e per Roma, che potrebbe essere mantenuto anche nei fine settimana estivi, riduce la stazione di Bardonecchia unicamente al traffico nazionale, con la beffa che, si precisa, in caso di richiesta da parte della clientela il servizio potrebbe essere nuovamente valutato – sottolinea Conticelli – .Va da sé che il flusso turistico, ovvero la domanda, si genera con il servizio e non viceversa, soprattutto in un contesto come Bardonecchia dove, negli anni, si è scelto di realizzare una forte integrazione del sistema sciistico con la linea ferroviaria, in virtù del quale oltre il 30 per cento dei turisti sceglie il treno come mezzo di accesso.  La linea diretta per la Francia rischia di indebolire le nostre stazioni sciistiche a vantaggio di quelle del versante d’oltralpe in cui in una fase in cui i cambiamenti climatici stanno già fortemente penalizzando gli investimenti del settore”.
Nella seduta odierna  in commissione Trasporti  si è fatto anche il punto sulle linee ferroviarie dismesse o sospese e sugli investimenti necessari per riattivarle: la Pinerolo Torre Pellice,  la Novara Varallo, la Alessandria Castagnole Lanze, la Asti Chivasso, la Asti Casale, la Cuneo Mondovì, la Santhià Arona e la Vercelli Casale – aggiunge ancora Conticelli – . In assenza però di una forte integrazione del trasporto pubblico su ferro e su gomma e del biglietto unico integrato sarà difficile sostenere economicamente le riattivazioni. Il rinnovo dei contratti di servizio a livello regionale e metropolitano offre un’occasione importante per integrare servizio, tariffe e abbonamenti”.
“Su questo sollecitiamo un confronto concreto e puntuale con l’assessore – conclude la vicepresidente della commissione e consigliera dem – . In campagna elettorale, era stato promesso agli studenti piemontesi l’abbonamento gratuito per i trasporti; ad oggi l’abbonamento studenti, oltre ad aver subito un sensibile aumento, non consente su tutti i territori di poter utilizzare in alternativa bus e treni penalizzando di fatto l’utenza che attende risposte concrete e tempestive”.

“Shakespeare in Musical” alla Palazzina di Caccia

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Domenica 23 marzo alle ore 19 

“Shakespeare in musical” esplora il rapporto prolifico che intercorre tra il teatro di Shakespeare e Broadway. Nonostante il Bardo inserisca spesso canzoni e occasioni coreografiche nei suoi titoli, la trasposizione in musical non è mai facile per le trame complesse e i troppi personaggi da gestire. Quando funziona, funziona, però, benissimo come nel caso di “Kiss me Kate” del 1948 di Cole Porter da “La bisbetica domata” e “ West Side Story” del 1957 di Bernstein – Sondheim dal “Romeo e Giulietta”. Anche Rogers & Hart hanno attinto alla “Commedia degli errori” per “The boys from Syracuse” del 1938 e “Your own thing”, uno dei primi rock musical del 1968, si ispira a “La Dodicesima notte”. Gli apporti più irreventi sono certamente i Juke Box Musicals “Return to the Forbidden Planet” del 1980 da “La Tempesta”, che ha permesso a Jerry Lee Lewis di cantare. ‘& Juliet’ del 2019, ora in scena a Broadway con i successi planetari del produttore Max Martin per Britney Spears, Backstreet Boys, Kate Perry e Ariana Grande, e l’irresistibile “Something Rotten” del 2015 in cui Shakespeare diventa il personaggio chiave della trama.

Brani musicali tratti da “Your own thing “, “Kiss me Kate”, “Return to the forbidden Planet”, da “West Side Story” e da “& Juliet” contraddistingueranno il musical a corte nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, a Nichelino, domenica 23 marzo alle ore 19.

Biglietti prezzo unico 33 euro

Info 0116279789 biglietteria@teatrosuperga.it

Mara Martellotta

Panchine smart nel centro di Chieri

Sei panchine “Smart” sono state installate in diversi punti del centro storico di Chieri: lo annunciano l’assessore al Commercio e all’Artigianato Biagio Fabrizio CARILLO e l’assessore all’Innovazione, Smart City e Tecnologie Flavio GAGLIARDI: «Si tratta di uno degli interventi relativi all’arredo urbano finanziati dal DUC-Distretto Urbano del Commercio attraverso un apposito bando della Regione Piemonte. Dopo la filodiffusione, ecco un’altra azione concreta volta a rendere Chieri più attrattiva e più innovativa, valorizzando l’area lungo via Vittorio Emanuele ricompresa tra la Biblioteca Civica e la chiesa di San Domenico, ovvero i due punti di ingresso al nostro centro storico. Queste isole digitali vogliono essere al contempo un luogo di socialità e un modo per offrire ai cittadini servizi di carattere “smart”. Ad esempio, si potrà navigare tramite wifi gratuito e ricaricare cellulari e altri dispositivi e micro elettrodomestici portatili (attivando la presa elettrica attraverso un apposito QR Code da inquadrare e una app da scaricare). Le panchine sono tutte abbellite da fioriere e le due più grandi sono vere e proprie “vetrine digitali”, grazie ad un display attraverso il quale saranno date comunicazioni e informazioni di varia natura, dal meteo agli eventi. Sono anche dotate di porta biciclette con possibilità di ricaricare quelle elettriche. Oltre a servire ciclisti e pedoni, vogliamo rendere più facile la vita di chi ha difficoltà motorie, offrendo una soluzione concreta per la ricarica delle carrozzine elettriche in mobilità».

Questo arredo urbano smart è parte di un ecosistema denominato “Igate”, progettato per semplificare l’accesso a informazioni e servizi attraverso un’app intuitiva e rendere le città più connesse e accessibili. Grazie alla geolocalizzazione, gli utenti possono facilmente scoprire cosa offre il Comune in cui si trovano e anche accedere a informazioni sui Comuni limitrofi.

Le due panchine “Smart” più grandi sono collocate in piazza Cavour (lato chiesa di San Antonio) e nell’ultimo tratto di via Vittorio Emanuele (lato chiesa San Domenico). Le altre quattro panchine di dimensioni più piccole si trovano in piazza Mazzini, piazza Umberto ed in via Vittorio Emanuele (altezza civico 36 e davanti alla Biblioteca Civica).

Le panchine, realizzate e installate da Tecno World Group, sono in acciaio inox verniciate a polvere e con telaio in doghe di materiale ecocompatibile. Chieri è il primo Comune del torinese a installare questa tipologia di isole digitali, che svolgono un ruolo non solo di stazioni di ricarica ma anche di punti di aggregazione sociale. Progetti analoghi sono stati realizzati o sono in fase di realizzazione in importanti parchi archeologici italiani, nel borgo antico La Pigna a Sanremo e lungo la ciclabile dei fiori tra Santo Stefano al mare e Ospedaletti, a Catania e nel Distretto Urbano del Commercio di Cuneo.

Giochi Studenteschi di baseball 5 a Novara e Torino

Prosegue con entusiasmo il torneo scolastico di Baseball Five, che vede coinvolte numerose scuole del Piemonte. Dopo il successo delle attività promozionali, il progetto entra ora nella fase competitiva con le qualificazioni e le finali provinciali, in attesa delle finali regionali, attualmente in fase di definizione.
SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO
TORINO
Sono 13 le scuole partecipanti alla competizione.
Fasi di qualificazione: in programma il 21 marzo su due impianti: il Palazzetto di Volpiano e la palestra della scuola IC Cairoli di Torino.
Finale provinciale: prevista per il 7 aprile presso la palestra della scuola IC Cairoli di Torino.
NOVARA
Tre istituti scolastici si sfideranno direttamente nella finale provinciale, in programma il 3 aprile presso il palazzetto di Galliate.
SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO
TORINO
Cinque scuole del capoluogo piemontese parteciperanno alla competizione.
Finale provinciale: fissata per il 4 aprile presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Adelaide Cairoli di Torino.
Le designazioni arbitrali per ciascun evento sono state definite, garantendo un’organizzazione precisa e puntuale delle gare.
L’entusiasmo per il Baseball Five continua a crescere tra gli studenti piemontesi, confermando il valore educativo e inclusivo di questa disciplina. In attesa della definizione delle finali regionali, il percorso di qualificazione si preannuncia avvincente e ricco di emozioni.

Riaperto al pubblico l’Ufficio postale di Ceres

Disponibili nella sede i certificati previdenziali (cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M”)

 

Sono terminati nella sede  i lavori di ristrutturazione e ammodernamento finalizzati ad accogliere tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio.

Tra gli interventi effettuati il rinnovo della pavimentazione, lavori di tinteggiatura, nuovi arredi e postazioni ergonomiche. Oltre ai servizi postali, finanziari, di assicurazione ed energia presso gli uffici postali sono disponibili anche i servizi INPS (il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico).

L’ufficio postale sarà a disposizione dei cittadini con il consueto orario dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.45 e il sabato fino alle 12.45

Poste Italiane conferma, ancora una volta, non solo la missione al servizio del sistema Paese ma anche il valore della capillarità, elemento fondante del proprio fare impresa, in netta controtendenza con il progressivo abbandono dei territori.

Dopo l’autorizzazione della Commissione Europea a fine ottobre 2022 i lavori di ristrutturazione sono stati avviati in oltre 3390 Uffici Postali in tutta Italia ed entro la fine del 2026 saranno complessivamente 7000 i nuovi uffici Polis.

Alpi, 12 milioni di mezzi l’anno: “Trasporto merci al collasso in Piemonte, si rischia il blackout”

L’aumento delle merci trasportate, in particolare su gomma, e la saturazione di valichi come quello di Ventimiglia rischiano di portare a un “blackout” della mobilità in Piemonte, con conseguente isolamento e ricadute drammatiche sull’economia.

È l’allarme emerso dall’incontro della commissione Trasporti della Regione Piemonte , presieduta da Mauro Fava, con l’associazione ex parlamentari della Repubblica – coordinamento Piemonte e Valle d’Aosta. “Sulle Alpi oggi c’è il rischio saturazione. Nel nord est e al confine con la Svizzera ci sono state alcune decisioni politiche, come lo spostamento del trasporto da gomma a ferrovia. Se pensiamo che la Torino Lione aprirà nel 2035, abbiamo davanti una ‘traversata del deserto’, perché ormai Ventimiglia non riesce più ad assorbire traffico, il Frejus ha ancora problemi di accesso e il Monte Bianco – di cui si attende il raddoppio ancora necessario – deve essere chiuso 3 mesi all’anno per i prossimi venti anni per manutenzione”, hanno spiegato il coordinatore Sergio Rogna Manassero e il vice Luciano Craveri.
L’ingegner Giancarlo Bertalero, esperto internazionale con specializzazione sulle Alpi, ha illustrato i numeri che interessano il nord, con particolare riferimento al nord-ovest: “Sull’intero arco alpino transitano 12 milioni di mezzi all’anno, che esercitano una grande pressione sulle strade, e oltre 130 mila treni merci per un totale di 220 milioni di tonnellate trasportate. Nel 1984 c’era equilibrio tra gomma e ferro, nel 2021 registriamo +240% su gomma e +75% su ferro, quindi quasi tutto l’aumento di trasporto merci viene assorbito dalle strade. Ventimiglia sopporta un numero di mezzi (oltre 1,6 milioni) quasi pari a Frejus e Monte Bianco sommati, perché il transito è gratis contrariamente ai due tunnel.
Se consideriamo che i passaggi transfrontalieri in Svizzera e Austria sono rispettivamente per il 70% e il 30% su ferro, comprendiamo i rischi a cui sono soggetti Piemonte e Valle d’Aosta: basta un incidente ai nostri valichi per bloccare interamente la mobilità su gomma, con contraccolpi anche di tipo economico a livello nazionale. Per questo è necessario studiare scenari e piani di emergenza in modo coordinato”.
Durante la discussione sono intervenuti per approfondimenti i consiglieri Alberto Avetta (Pd), Silvio Magliano (Lista Cirio – Pml), Annalisa Beccaria (Fi) e Marco Protopapa (Lega). In conclusione CaveriVito Bonsignore e Ugo Cavallera (in rappresentanza dell’associazione ex consiglieri regionali) hanno evidenziato possibili problemi che interesserebbero il futuro del traforo stradale del Gran San Bernardo, tenendo conto delle restrizioni svizzere sui camion, e la necessità di riflettere sui nodi intermodali e di collegamento con il Terzo Valico. Per questo è necessario far riflettere tutte le forze politiche sui ritardi in corso e, quindi, sulla necessità di scelte politiche rapide e ben definite, coinvolgendo anche la Liguria e i paesi confinanti.

FM – Ufficio Stampa CRP

Tornare in forma con la Ginnastica Dinamica Militare Italiana

Alla scoperta di un nuovo sistema di allenamento a corpo libero che mette in gioco seriamente la volontà dell’individuo e migliora la forma fisica

Il desiderio di tenersi in forma e di curare il proprio benessere psicofisico è in forte crescita.  Sono tante le attività sportive quotidianamente praticate in Italia, tra queste figura la Ginnastica Dinamica Militare Italiana. Abbiamo cercato di conoscere meglio questa disciplina sportiva intervistando Diego, il  referente di GDMI per Torino e provincia.

Cos’è la GDM? La GDMI si basa su una preparazione atletica specialistica adattiva, volta ad allenare tutte le strutture muscolari che compongono il nostro corpo per ottimizzare la prestazione fisica. Il protocollo di allenamento della GDMI prevede l’attività a corpo libero come perno centrale.

Quando nasce? Ginnastica Dinamica Militare Italiana nasce nel 2013 da un’idea di Matteo Sainaghi e Mara Uggeri e oggi, con più di 60.000 iscritti e circa 500 centri in tutto il Paese, è la società sportiva con più tesserati d’Italia e d’Europa. Il Coni, ha certificato e promosso Ginnastica Dinamica Militare Italiana come disciplina sportiva.

Perché si chiama così? Ginnastica come attività che tende, mediante una serie ordinata di esercizi, a sviluppare l’apparato muscolare e a dare robustezza e agilità al corpo umano; Dinamica come opposizione di statica, quindi veloce, forte ed efficiente; Militare perché sono presenti caratteristiche di ordine e comando per ottimizzare la classe allenante, togliere le barriere sociali tra i partecipanti e dare disciplina all’esecuzione. Italiana perché nasce in Italia.

Richiede particolari attrezzi per praticarla? La GDMI non richiede macchinari perché si fonda su un sistema di allenamento che ha alla base l’attività a corpo libero. In secondo luogo prevede una totale mancanza di comfort e le esercitazioni proposte vengono date in forma di comando, in modo da forzare le barriere psico-culturali che sono alla base dei processi di adattamento alla sedentarietà e alla disapplicazione fisico sportiva. Infine, prevede la totale assenza di competizione. L’impegno del gruppo a ripetere tutti insieme l’esercizio non fatto dal singolo, serve a creare coesione secondo una metodologia scientifica comprovata.

Siete una realtà in forte crescita, qual è la situazione in Piemonte? Al momento siamo presenti a Torino e in parecchi comuni della provincia nei comuni di Rivarolo Canavese, Venaria, Ciriè, Settimo Torinese, Ivrea, Rivoli. Più limitata la presenza nelle altre province ad eccezione di Novara, Borgo Vercelli, Asti, San Damiano D’Asti. Abbiamo però intenzione di aprire dei centri anche nelle altre province, al riguardo siamo alla ricerca di istruttori da inserire nell’organico.

A Torino dove siete? Al momento a Torino sono presenti due centri. Quello nel quartiere Santa Rita in via Castelgomberto 20 è aperto il lunedì e il mercoledì dalle 20 alle 21; quello in Pozzo Strada, in via Candido Viberti 33, il martedì e il giovedì sempre dalle 20 alle 21. Con la primavera sono previste altre due aperture nella città di Torino.

Chi fosse interessato o volesse maggiori informazioni come può contattarti?

Può chiamarmi al 3500387284 – Diego.

Alessandro Sartore

Il tramonto doloroso del grande intellettuale

Casanova”, scritto da Fabrizio Sinisi, all’Astra sino a domenica 23

Quando, ad inizio della stagione, Andrea De Rosa, direttore del TPE, chiese al regista Fabio Condemi come il suo spettacolo “Casanova” si potesse inserire in un calendario che riuniva ogni partecipazione sotto il termine “fantasmi”, lui rispose: “Il fantasma risiede proprio in questa parola, “memoria”, perché Casanova ricorda se stesso da giovane proprio sull’orlo del 1700, quando il secolo sta per finire e lui non ne fa più parte.” Il testo, che s’alterna tra vita e filosofia, tra rammarico e ricordi, sempre tenendo un profilo alto e raffinato, che a tratti corre forse il rischio di cadere nel (troppo) letterario, lo ha ricavato Fabrizio Sinisi – a dicembre avevamo già applaudito il suo “Orlando”, dal romanzo della Woolf, anche qui un enigma che s’intreccia tra opera e biografia – dalla “Storia della mia vita”, da quei “Mèmoirs” che lo scrittore il seduttore il filosofo il giocatore d’azzardo il politico l’esoterista l’avventuriero – a Sinisi interessa soprattutto l’intellettuale – scrisse in lingua francese tra il 1789 e il ’98: sarebbero stati pubblicati giusto duecento anni fa in una versione censurata. Clima d’anniversari dunque, un altro “Casanova” sta circolando sui nostri palcoscenici, ad opera di Ruggero Cappuccio.

In un inverno di fine secolo, Casanova continua a svolgere i suoi compiti di bibliotecario, da tredici anni al servizio del Conte di Waldstein, nel castello di Dux in Boemia, dove esprime tutta la sua rabbia e la sua solitudine, tutta la stanchezza, in mezzo a servitori che con lui s’esprimono in tedesco, lingua che gli è completamente ignota, mortificandolo, sbeffeggiandolo: lì riceverà la visita di un medico che professa la dottrina mesmerica, anticamera dell’ipnosi, che non lo convince appieno ma che vuole sperimentare, e con quella visita ecco aprirsi il passato e la memoria dell’uomo ed è un susseguirsi di premonizioni e di fumose visioni e di personaggi che prendono corpo. Ecco apparire sulla scena il monaco Balbi, incapace di scegliere tra nobildonne e monache per far figli, chiuso nelle prigioni veneziane all’ennesima reprimenda dei superiori, la dolce Henriette (su cui la Storia non ha ancora saputo mettere un punto fermo), l’amore di una vita intera, la marchesa D’Urfé che teme più d’ogni altro la vecchiaia e lo sfacelo del proprio corpo e chiede aiuto. Monologhi, parole piene di fascino, momenti che s’immergono nel pieno di una magia, “Casanova” sceglie alla fine la decisione di non disturbare oltre quei fantasmi, d’incamminarsi lungo la via dell’oblio. “Questo è il vostro mondo, non è più il mio” confessa amareggiato Casanova, tra i fumi che continuano a invadere la scena resta soltanto una piccola mongolfiera simile a quella che aveva attraversato anni prima il cielo di Parigi, come poco prima s’è affacciato il ricordo di una giovane donna bionda, regale, i capelli tagliati e una sottoveste bianca, che poneva tra le urla di un pubblico corso a godersi la scena la testa sotto la lama della macchina che la Rivoluzione aveva inventato.

Se ne va il passato, se ne va il Secolo dei Lumi. Non la spudorata allegria di Comencini o le avventure di Hallström ma lo sfaldamento di Fellini. Lentamente, nella memoria a tratti perduta dell’uomo, e Sinisi altrettanto lentamente accompagna questo crepuscolo. La regia di Condemi costruisce con note appropriate e con trepidazione il personaggio del titolo, soprattutto sfrutta al meglio l’impianto scenografico (“scene e drammaturgia dell’immagine” recita con esattezza la locandina) pensato da Fabio Cherstich, costruendo esatte inquadrature cinematografiche (c’è anche un omaggio al pre-cinema, con il corredo di lanterne magiche come c’è un omaggio alla pittura chiaroscurale), candele antiche e lampade moderne, un tappeto e un soffitto di coloratissimi riquadri, la distesa di volumi che accuseranno lo sconquasso, naturale e non soltanto, il ritratto giovanile del Nostro a opera di Mengs (Casanova ha 35 anni, è il 1760), la finestrella entro cui apparirà Voltaire a raccontare del terremoto di Lisbona, il grande tavolo su cui posano i “Mémoirs” che l’autore continua a completare. Ma non per molto, siamo arrivati alla fine. Una scena nitida, esemplare. Interprete Sandro Lombardi, a costruire appieno il tramonto fisico e mentale del suo personaggio, le ombre e le luci, gli ardori di un tempo e i dolori del presente, le amarezze. Con lui Marco Cavalcoli, Alberto Marcello, Simona De Leo, il piccolo Edoardo Desana sicuro per la sua prima volta in scena e Betty Pedrazzi che fa della sua marchesa un essere umano che ben s’accompagna allo sguardo finale dello scrittore.

Elio Rabbione

Le immagini dello spettacolo sono di Luca Del Pia.