ilTorinese

Al Lingotto arriva Quattrozampeinfiera: il weekend natalizio per cani e gatti a Torino 

LingottoFiere il 18 e il 19 novembre

Un’occasione per il divertimento, il benessere e il rafforzamento dei legami tra animali e proprietari

Versione Christmas edition

 

Informazione e formazione, incontro con le aziende,  spettacoli, sport e sfilate con propri amici fedeli. 

www.quattrozampeinfiera.it

Sta per arrivare a Torino un evento emozionante, un’occasione per celebrare l’affetto e l’amicizia con i nostri cari amici pelosi durante il periodo natalizio. Quattrozampeinfiera è pronto a regalare a cani e gatti un weekend straordinario il 18 e 19 novembre, all’interno del suggestivo LingottoFiere, Padiglione 1 (Via Nizza 294).

L’evento offre una vasta gamma di coinvolgenti attività, mirate al divertimento, al benessere, e al consolidamento dei legami tra gli animali e i loro proprietari.

Il Disc Dog: afferrare il disco 

È uno sport cinofilo coinvolgente che mette alla prova le abilità dei cani nel cacciare e afferrare il disco. Questa disciplina sta rapidamente guadagnando popolarità in Italia grazie alla sua natura divertente e all’opportunità di mantenere i nostri fedeli amici in forma. Inoltre, favorisce un profondo legame tra il cane e il suo conduttore.

Esercita la mente: giochi per stimolare l’Intelletto canino

Per i cani amanti delle sfide mentali, ci saranno attività di Problem Solving e Giochi di Fiuto. Questi giochi mettono alla prova l’intelligenza e la capacità cognitiva dei cani, incoraggiandoli a risolvere problemi per guadagnare ricompense. Questo tipo di attività non solo concentra la mente dei cani, ma aumenta anche la loro autostima. Inoltre, scopriremo quali prodotti sono più adatti per stimolare le abilità cognitive dei nostri amici a quattro zampe.

Mobility: un percorso interattivo per rafforzare il legame

La Mobility è una disciplina sportiva che coinvolge attrezzature speciali come salti, superfici ondulate, altalene, passerelle, e addirittura oggetti della vita quotidiana come pneumatici e scale. Questi elementi vengono utilizzati per creare un percorso interattivo composto da circa venti ostacoli, affrontati in compagnia del nostro fedele amico a quattro zampe. Questa attività è un’opportunità per rafforzare il legame tra il cane e il suo compagno umano.

 

Tana ludica: esplorando l’Istinto di caccia

La Tana ludica è un’attività ricreativa ed educativa pensata per cani di piccola taglia, meticci, e di razza, con particolari predisposizioni genetiche alla caccia. In pochi metri, offre una miriade di percorsi di caccia con diverse sfide e possibilità di adattamento, consentendo a ogni cane di esprimere se stesso seguendo il proprio istinto o di costruire fiducia e indipendenza per i cani più timidi.

 

Hoopers: un nuovo modo di intendere lo sport cinofilo

L’Hoopers è uno sport cinofilo innovativo che coinvolge un percorso sempre diverso con specifici attrezzi che il cane deve affrontare sotto la guida del conduttore. In questo sport, le istruzioni vengono date a distanza, e il cane segue segnali verbali e gestuali per navigare tra ostacoli. Il lavoro a distanza è una parte intrigante e impegnativa di questa disciplina, richiedendo un notevole sforzo da parte del conduttore e una profonda attivazione mentale del cane. Questa attività dinamica è un mix stimolante che migliora il rapporto tra cane e conduttore.

 

Rally-O: un cammino di collaborazione

Il Rally-O è una disciplina sportiva aperta a tutti i cani, indipendentemente da età, taglia o razza. Questa disciplina promuove una relazione equilibrata tra cane e conduttore basata su fiducia, rispetto e collaborazione reciproca. Il binomio cane-conduttore affronterà un percorso con stazioni segnalate da cartelli, completando esercizi nel minor tempo possibile con la massima precisione.

Treibball: Un gioco di squadra per tutti i cani

Il Treibball è uno sport competitivo adatto a cani di ogni razza e età. Coinvolge un numero variabile di palloni, una porta da calcio e comandi di base. Questo gioco promuove la cooperazione tra cane e conduttore e offre un’opportunità di crescita nella consapevolezza delle proprie capacità. Non è solo un esercizio fisico, ma richiede un notevole sforzo mentale, mentre il cane può sempre contare sull’aiuto del suo umano.

Dog Agility: salti, tunnel, passerelle e divertimento!

La Dog Agility è un altro elemento fondamentale, coinvolgendo salti, tunnel, passerelle e altre sfide per mettere alla prova le capacità del tuo cane. Questo è il modo ideale per rimanere in forma e rafforzare il legame con il tuo fedele amico a quattro zampe. Non c’è niente di meglio di una giornata all’insegna del divertimento e del legame con il tuo cane!

Quattrozampeinfiera rappresenta inoltre l’opportunità ideale per scoprire prodotti e servizi, partecipare ad attività coinvolgenti e sfilate insieme ai propri amici pelosi. Saranno due giorni all’insegna del divertimento e del benessere, offrendo un’occasione unica per immergersi nell’affetto e nella gioia dei propri animali.

Per coloro che stanno pensando di introdurre un cane o un gatto nel proprio nucleo familiare, l’evento offre la possibilità di connettersi con numerose Associazioni e allevatori di razza, per ricevere informazioni e preziosi consigli.

INFO PER ACCEDERE IN FIERA
SABATO e DOMENICA dalle 10.00 alle 19.00 – chiusura casse 18.00

Ingresso gratuito per bambini (0-10 anni non compiuti), cani e gatti.

Biglietto intero € 12

Scaricando lo sconto € 9

Biglietto on line € 8.5

info@quattrozampeinfiera.it – Tel. 0362.1636218 – quattrozampeinfiera.it

LE ATTIVITA’

 

INIZIATIVE PER IL PUBBLICO

 

TV QUATTROZAMPEINFIERA LIVE by Babalù

Torna la tanto amata Tv di Quattrozampeinfiera, uno spazio LIVE/SOCIAL dedicato alle interviste dei visitatori e delle aziende partecipanti.

Da quest’anno in collaborazione con Babalù, il primo social network completamente dedicato al mondo dei Pet Lovers!

Tutte le interviste raccolte saranno visibili sui canali ufficiali e sulla mappa geolocalizzata di Babalù per mettere in contatto le Aziende e i Pet Lovers di tutta Italia!

#UNSELFIEXQZF by Babalù

Anche quest’anno torna la gettonatissima iniziativa #unselfiexqzf !

Da quest’anno in collaborazione con Babalù, il primo social network completamente dedicato al mondo dei Pet Lovers!
Nei giorni precedenti la fiera, caricando su Babalù un selfie con il proprio cane o gatto, si avrà la possibilità di partecipare contemporaneamente su tutti i canali ufficiali di Quattrozampeinfiera!  Lo scatto che otterrà più “Mi Piace” verrà premiato sabato e domenica sul RedCarpet!

QUATTRO ZAMPE – la Rivista

Nell’ottica di vivere una giornata da protagonisti, i visitatori potranno partecipare al casting fotografico della rivista “Quattro Zampe”, tra i fondatori della fiera stessa. La foto più votata sarà pubblicata in copertina.

 

 

LE AREE SPECIALI

 

IL SALONE DI BELLEZZA

In una fiera tanto completa non può certo mancare uno spazio dedicato alla cura del pet, grazie al Salone di Bellezza si potrà far toelettare gratuitamente il proprio cane imparando anche tutto sulla sua igiene quotidiana.

CAT HOUSE by ERBAPIU’

Uno spazio interamente dedicato ai gatti dei visitatori che potranno cimentarsi in tunnel, salti, ostacoli e testare un percorso sensoriale per poi rilassarsi un’area allestita ad hoc per loro.

ELETTRODOMESTICI A SUPPORTO DELLA GESTIONE DEI PET

Numerose aziende di hi-tech, presenteranno i loro prodotti, alleati perfetti dei pet parent, per la gestione quotidiana dei loro amati cani e gatti: aspirapolveri, phon, web cam, depuratori, erogatori di cibo e acqua, lettiere autopulenti,…

 

 

PET A’ PORTER – IL FASHION SFILA IN PASSERELLA

Nell’area fashion, direttamente dalle sfilate della moda milanese, una vera passerella consentirà alle aziende di presentare le proprie creazioni e ai visitatori di essere immortalati nella veste di Top Model.

PRIMO SOCCORSO PET

 

Sarà possibile imparare a soccorrere un pet quando si fa male grazie alle dimostrazioni di Primo Soccorso.Esperti veterinari daranno indicazioni sulle corrette modalità di intervento per aiutare il nostro amico in difficoltà.

LE COMPETIZIONI

 

QUATTROZAMPEINFIERA DOG WINNER by Farmina

Anche quest’anno, torna la richiestissima doppia esposizione cinofila amatoriale by Farmina, destinata a cani di razza con o senza pedigree.

DOGGY SHOW by Monge

A grande richiesta, torna in fiera anche la sfilata: un momento di celebrità sulla passerella che potrete vivere come protagonisti in compagnia del vostro cane meticcio.

LE DOG ACTIVITIES

 

SPORT PER TUTTI I TIPI DI CANI 

Gli “umani” potranno cimentarsi gratuitamente con i loro cani e sotto la guida di esperti educatori cinofili in varie attività sportive come Dog Agility, Freestyle in acqua, Attivazione mentale, Treibball, Hoopers, Splash Dog e tante altre!

 

PESCA DI BENEFICIENZA
La “Pesca di beneficienza”, è un evento ideato dall’Associazione il Collare D’Oro A.N.C.Ass “APS” in collaborazione con QUATTROZAMPEINFIERA, volta a raccogliere fondi da destinare ai progetti dedicati alla formazione dei cani d’assistenza per disabili; in particolar modo per cani d’allerta epilessia, supporto autismo, servizio psichiatrico e disabilità motorie.

Un gioco divertente per i nostri amici a quattro zampe e anche per i loro umani che affidano la sorte nel compagno peloso per scegliere la pallina fortunata.

I premi saranno di diverso valore ma naturalmente inerenti all’ambito Pet.

DISC DOG 

È uno sport cinofilo che consiste nel cimentare il proprio cane in prove di abilità per afferrare il disco.

Questa disciplina sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese, essendo uno sport divertente e ideale per mantenere in forma il nostro fedele compagno, in più consente l’instaurarsi di una perfetta sintonia tra cane e il conduttore.

 

PROBLEM SOLVING E GIOCHI DI FIUTO

Sono attività ludiche che stimolano l’intelligenza del tuo cane e la sua capacità cognitiva. Questo tipo di giochi consistono nel porre il cane di fronte a un problema la cui soluzione gli farà guadagnare una ricompensa. In questo modo il cane dovrà concentrarsi sulla ricerca della soluzione e, in caso di successo, oltre alla ricompensa ne gioverà molto la sua autostima. Scopriamo quali sono i prodotti più idonei a stimolare l’intelligenza e le capacità cognitive del nostro amico a quattro zampe.

MOBILITY
È una disciplina sportiva che grazie all’ausilio di attrezzatura specifica come saltisuperfici ondulatealtalenepasserelle e componenti di vita quotidiana

come pneumatici e scale, viene creato un vero e proprio percorso di una ventina di ostacoli totalmente interattivo da affrontare con il nostro amico a quattro zampe.

Con l’esecuzione del percorso si cerca di rafforzare il rapporto tra cane e umano.

TANA LUDICA
È un’attività ricreativa a finalità educativa, pensata per cani di piccola taglia, meticci

e di razza, con particolari predisposizioni genetiche per la caccia in tana. La struttura utilizzata è un brevetto, che permette di condividere con il proprietario un’esperienza di caccia simulata costruita sulle attitudini del cane, in modo semplice, sicuro e divertente per tutti. In questo esercizio non ci si avvale dell’utilizzo di “prede vive”, ma si utilizzano giochi adeguatamente arricchiti di una forte componente odorosa, che servirà all’animale per orientarsi all’interno della tana durante l’inseguimento al buio della “preda”. E’ una novità per il mondo dei piccoli terrier e sorprendente! In pochi metri racchiude un’infinità di possibili percorsi di caccia, molteplici fattori di difficoltà gestibili e soprattutto adattabili al soggetto di turno, dandogli la possibilità di essere finalmente liberi di esprimere sé stessi seguendo l’istinto e dando fondo alle loro energie, oppure direcuperare l’autostima e l’indipendenza per i soggetti più timidi.

HOOPERS

Si tratta di un nuovo sport cinofilo. Consiste in un percorso sempre diverso, costruito con specifici attrezziche il cane deve affrontare sotto la guida del conduttore.
Le indicazioni vengono impartite a distanza.

Il cane esegue quindi tale percorso seguendo segnali direzionali verbali e gestuali che gli indicano di andare dritto verso un attrezzo, aggirare un ostacolo, girare e tornare indietro, ecc.

In questo sport, il lavoro a distanza è l’aspetto più interessante e più complesso da insegnare. Richiede grande impegno da parte del conduttore e ascolto da parte dell’animale poiché l’attivazione mentale del cane risulta davvero importante.

Hoopers è anche un’attività dinamica divertente e questo crea un mix stimolante che migliora il rapporto e la relazione del binomio cane-umano.

RALLY-O

È una disciplina sportiva cinofila aperta a tutti i cani senza discriminazione di età, taglia o razza ed a tutti i conduttori. Favorisce una corretta relazione tra cane e conduttore ed è basata sulla reciproca fiducia, sul rispetto e sulla collaborazione. La disciplina prevede che il binomio ed il conduttore compiano insieme un percorso costituito da delle stazioni, segnalate da cartelli, lungo il quale vengano eseguiti degli esercizi nel minor tempo possibile e con la maggiore precisione possibile. L’aspetto che rende unica la Rally-O è che gli esercizi richiesti non sono unicamente quelli di obbedienza di base ed avanzata ma anche quelli di movimento come: slalom, salto, spirali, svolte. Non è quindi una disciplina statica e monotona né per il cane né per l’umano.

TREIBBALL

Sport competitivo e adatto a cani di tutte le razze e di tutte le età.

Si gioca con un numero di palloni da pilates che varia da quattro a otto, la cui misura viene scelta compatibilmente con la taglia del cane, una porta da calcio e, in termini di competenze del conduttore, i classici comandi di base.

Un gioco che coinvolge tantissimi aspetti della relazione tra umano e cane, non si tratta di portare il cane a svolgere meccanicamente una funzione, ma si basa su una forte cooperazione che garantisce una crescita del rapporto e della consapevolezza del cane nelle proprie capacità. Non è solo attività fisica: c’è un grosso impegno mentale da parte dell’animale, il quale non viene mai abbandonato a sé stesso nel portare a termine il gioco, ma può contare sull’aiuto del suo umano.

 

EDUCAZIONE BASE 

Consiste nell’entrare in sintonia con il proprio migliore amico a quattro zampe, riuscendo ad educarlo anche nei confronti delle differenti situazioni sociali a cui si va spesso incontro. I risultati ottenuti saranno decisamente importanti e benefici.

 

CONDOTTA AL GUINZAGLIO 

È una delle prime discipline che viene insegnata. Aiuta il nostro amico peloso a comportarsi in maniera corretta nell’ambiente esterno abituandolo a restare tranquillo e a godersi il momento della passeggiata rimanendo accanto al proprio compagno umano.

DOG AGILITY
Salti, tunnel, passerelle e tutto ciò che può mettere alla prova le abilità del cane! Un modo per rimanere in forma e migliorare il feeling.

 

PER CHI CERCA UN CANE O GATTO 

Chi è intenzionato ad inserire un nuovo cane o gatto nel proprio nucleo familiare verrà aiutato e consigliato nell’individuare quello più in linea con il proprio carattere e stile di vita. Una scelta consapevole del proprio compagno a quattro zampe è il presupposto più importante per costruire un rapporto bello ed armonioso e per evitare il più possibile equivoci.

 

 

 

DOGS WORLD by Farmina

Saranno presenti allevatori di razze canine che illustreranno le loro diversissime caratteristiche e peculiarità.

FELIS WORLD by Monge

Saranno presenti allevatori di razze feline che illustreranno le loro diversissime caratteristiche e peculiarità.

 

LE ASSOCIAZIONI A SUPPORTO DELLE ADOZIONI CONSAPEVOLI

Per coloro che invece volessero adottare un cane o un gatto nel proprio nucleo familiare, diverse sono le associazioni che presenziano all’interno della fiera.

Chi non comprende con chiarezza l’impegno, la dedizione e le cure richieste da un animale, spesso finisce per abbandonarlo!

PET TRAVEL&HOSPITALITY

 

AREA DOG TRAVEL by TRIPDOGGY 

E’ la più grande community attiva di viaggiatori dog-friendly in Italia, nata dall’esigenza di viaggiare con il proprio compagno a 4 zampe.
E’ un punto di riferimento nel settore del Dog-Travelling, la community conta più di 10.000 membri in tutta Italia. “Conoscersi, condividere e viaggiare” sono le parole chiave di questa comunità di persone il cui collante è l’amore verso i propri compagni di vita a 4 zampe. 

TripDoggy organizza viaggi di gruppo a misura di zampa, i Doggy Tour: viaggi in cui le persone possono condividere l’esperienza con altri dog-lovers alla scoperta di luoghi meravigliosi, soggiornando in strutture selezionate e supportati da un educatore cinofilo professionista. Dalle più belle valli dell’Alto Adige, fino al mare cristallino del Gargano, sono numerose le mete di questi meravigliosi tour.

Ma non solo…eventi, passeggiate, party e molto altro in cui la community si può incontrare e conoscere.
DoggyTalks, sono interviste attraverso cui gli esperti della community divulgano e informano su tematiche legate al dog-travel e a come vivere al meglio con i nostri fedeli amici a 4 zampe.

 

Doggy Talks 

–       Viaggiare con un cane: trasporti, regole e cosa sapere

–       Cosa mettere in valigia quando si viaggia con un cane

–       Il benessere del cane in vacanza: come organizzare una vacanza a misura di cane

–       Ospitare un turista dog-friendly: quello che cercano gli ospiti a 4 zampe

–       Viaggiare all’estero con un cane

 

INFLUENCER AREA 

Sveva Gelfi – Diva di TikTok, è seguita da una vasta community grazie alle avventure che vive in compagnia dei suoi lupi cecoslovacchi, Ares e Dracayres. Con il suo carisma e le conoscenze sulla razza, Sveva organizzerà coinvolgenti momenti di intrattenimento per i visitatori della fiera.

Nicola e Sensej_cat – Nicola, con il suo affezionato gattone e gli oltre 497mila follower su TikTok, sarà presente in fiera per incontrare i suoi seguaci e presentare dal vivo Sensej.

Andragogia, questa sconosciuta

ANDRAGOGIA

Meno conosciuto del suo opposto, la pedagogia, il termine andragogìa indica l’insegnamento agli adulti: derivato da ἀνήρ (uomo) e ἄγω (condurre), fu coniato una quarantina di anni or sono e si riferisce ad una teoria che ha avuto in Malcolm Knowlesil suo massimo esponente.

E’ una teoria che si basa sulla differente capacità di apprendimento delle persone adulte rispetto ai giovani e che consente, perciò, una diverso risultato se impostato opportunamente.

I risultati delle teorie di Knowles furono da lui raccolte nel 1980in “The Modern practice of adult education: from pedagogy to andragogy”.

Vediamo alcune differenze.

I giovani ritengono utili le nozioni trasmesse dal docente, mentre gli adulti ritengono più significativo ciò che viene appreso attraverso l’esperienza.

Nella pedagogia, Il ruolo del discente è di dipendenza. Il docente è visto come colui sul quale pesa ogni responsabilità su cosa, come e quando una materia verrà appresa e di verificare se sia stataappresa; nell’andragogìa, il docente stimola l’apprendimento nei discenti, che sono auto-motivati.

Nei giovani l’insegnamento è impostato in modo uguale per tutti, indipendentemente dai loro interessi e dalle loro attitudini, secondo precisi piani ministeriali spesso inadatti ai tempi; nell’andragogìa l’educatore fornisce i mezzi perché i discenti possano perseguire il fine a cui tendono, ma sono i discenti stessi a percepire le loro necessità, i loro gusti e le loro attitudini.

Nella pedagogia i giovani sono investiti del compito di imparare, mentre negli adulti è frutto di una loro scelta.

I giovani ricevono una formazione basate sulla logica della materia trattata con criteri di difficoltà crescente (dalla filosofia presocratica ai filosofi attuali, dalle tabelline aritmetiche alle equazioni di quarto grado); gli adulti considerano l’educazione come un processo di sviluppo delle competenze che permettano loro di raggiungere il loro pieno potenziale. Sanno che applicando le nozioni e le tecniche apprese oggi potranno vivere meglio il domani e sono in grado di applicare alla vita reale la teoria trasmessa dai docenti.

Abbiamo numerosi esempi di insegnamento andragogico: dall’Università popolare di Torino, nata nel 1900 per consentire l’istruzione di chi, per varie ragioni, non aveva potuto completare o approfondire gli studi, alla miriade di Università della terza età sparse nel territorio, il cui compito è appunto quello di fornire formazione agli adulti, fino ai numerosi istituti di cultura di varia natura.

Io mi occupo di insegnamento dalla fine del secolo scorso (ecco come sentirsi vecchi …) e credo che uno dei punti di forza dell’insegnamento andragogico stia proprio nel coinvolgere i discenti nei progetti cui aderiscono. Non può essere una lezione calata dall’alto, informazioni diffuse per osmosi da chi ne sa di più a chi ne sa di meno, ma il compito del docente deve anche e soprattutto essere quello di stimolare nei discenti la voglia di fare proprie le nozioni, di imparare dai propri errori e fare tesoro dell’esperienza.

Sia nelle mie lezioni di sociologia che di fotografia, coinvolgo sempre i miei allievi nella realizzazione di progetti, nell’organizzazione di eventi e di viaggi, perché solo in tale modo essi diventano parte del progetto, vivendolo come una loro creatura e non imposto come un fardello da indossare.

Una sorta di cameratismo dove i ruoli da un lato si confondono quasi a non riconoscere chi sia il docente e chi il discente ma, al tempo stesso, il docente sia sempre tale per rispondere ad ogni e qualsiasi necessità dei discenti di sentirsi integrati nella lezione, nella materia, nel progetto.

Considerando che l’età media è notevolmente aumentata l’andragogìa sembra rispondere perfettamente alle esigenze di una società sempre più anziana ma sempre più bisognosa di apprendere nuove tecniche, nuove realtà ed apprendere nuovi linguaggi, non solo etnici ma anche tecnici.

Che dire poi dell’esercizio mentale che tutti dovremmo affrontare,raggiunta e superata una certa età, per mantenere il buon funzionamento del nostro cervello e del sistema nervoso? Lo studio, la pratica di attività soprattutto manuali, la lettura e la scrittura, l’allenamento della memoria sono tra le terapie più adatte per mantenersi giovani “dentro”: cosa aspettiamo? Le opportunità sono infinite, sta a noi saperle sfruttare.

Sergio Motta

CDVM, Premio Odisseo a sette aziende

Prosegue la tradizione del Premio Odisseo, di cui è titolare il CDVM (Club Dirigenti Vendite & Marketing), con sette aziende premiate a pari merito

 

Tra le varie attività di cui è promotore il CDVM (Club Dirigenti Vendite & Marketing), esso è titolare del Premio Odisseo che, dal lontano 2005, promuove le attività economiche di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, motivando le aziende a essere esempi di eccellenza e innovazione nell’ambito delle proprie competenze. Nell’edizione 2023 saranno premiate sette aziende, a pari merito, che hanno ottenuto risultati di successo con creatività e spirito innovativo, abbinati alla interdisciplinarietà, alla trasversalità e alla sostenibilità ambientale.

In questa edizione le due giurie preposte alla selezione delle aziende vincitrici hanno evidenziato nuove realtà che ci hanno stupito per il modo in cui sono state in grado di interpretare una innovativa imprenditorialità al passo con i tempi.

L’evento è patrocinato dalla Regione Piemonte, Città di Torino e Città di Moncalieri.

La cerimonia di premiazione avverrà martedì 14 novembre prossimo alle 18:00 al teatro Fonderie Limone di Moncalieri.

Nel premio Odisseo i premi provengono dalla creatività di artisti molto noti. L’arte e l’imprenditorialità trovano nel Premio un perfetto connubio.

Prima partecipazione al Premio è quella dell’artista Rosanna Giani. È cosa nota che i fiori abbiano da sempre ispirato gli artisti nella realizzazione delle loro opere. Un po’ meno noto è che vengano impiegati nell’arte contemporanea. Petalo dopo petalo, il fiore si rivela complice di un gioco creativo tra pittura e arti applicate, dove il simbolismo appare come una sottile linea rossa che intreccia ogni frenesia espressiva, dal misticismo al naturalismo decorativo. Tutto questo lo racconta Rosanna Giani, artista poliedrica che si è formata all’Accademia Albertina di Belle Arti, città dove è nata e vive svolgendo l’attività di grafica, illustratrice e pittrice. La natura morta è al centro delle sue grandi composizioni pittoriche, in cui è ben evidente l’alta tecnica ‘fiamminga’. Utilizza la tecnica fotografica per analizzare in primo piano la natura, ne coglie l’essenza di cui è guisa a desumere dal contesto singoli elementi e ne trae le sue intime creazioni pittoriche. In ciò che gli è prossimo individua un’affascinante direttrice di ricerca, svolge un’accurata relazione di una determinata visione della natura, senza, però, perdersi in troppi rivoli incantatori.

Anzi, il suo lavoro è la risultante di un approfondimento dettagliato di pochi elementi tematici, motivi essenziali da cui trarre spunto per stabilire in queste realtà mutevoli, punti fermi del pensiero. Un fermo-immagine compositivo da cui impostare il proprio discorso e rapprendere con il pigmento un’espressione della natura altrimenti destinata al deperimento.

I fiori per la Giani non sono semplice circostanza della natura, ma qualcosa di emblematico, un valore aggiunto alla meraviglia, una forma devozionale che è attitudine poetica. Ogni passo di pennello è una nota dedicata alla realtà, un “io” eperònte che fa del magnetismo un nuovo stimolo conoscitivo.

La realtà per la Giani viene elevata a metafora suprema di emozioni e stati d’animo senza tempo. Il tutto senza rinunciare mai alla bellezza, ad un’idea di bello che seduce l’osservatore nel suo essere metafora del risultato misterioso e insondabile del genio umano, nella sua dimensione più mistica e sensuale.

La sua attività espositiva, che si avvale di partecipazioni a eventi d’arte nel Nord Italia, la vede presente dal 2018 in uno spazio espositivo al Padiglione F Primo piano ai Docks Dora, punto di riferimento per la cultura underground e postindustriale di Torino, sede di gallerie d’arte contemporanee, studi di artisti e musicisti, dove è ubicato il suo studio—laboratorio.

Uno degli artisti del Premio Odisseo edizione 2023 è lo scultore Osvaldo Moi. Scultore da sempre, fin dalla sua infanzia, manifesta una forte passione per la scultura e il disegno e realizza le sue opere privilegiando il bronzo e legni pregiati. La sua eclettica manualità gli consente di esprimere il suo estro creativo anche con altri materiali come il vetro resina, il plexiglass, le resine epossidiche, il ferro, l’alluminio. Ama soprattutto esprimersi nel figurativo, ma si apre al Surrealismo con la scultura. Il suo stile unico, raffinato e elegante è inconfondibile. Privilegia curve essenziali e amore per il dettaglio. Torino, Novara e Pianezza ospitano tre suoi monumenti ai caduti di Nassiriya.

Un altro artista del Premio Odisseo 2023 è il fotografo e visual artist Mauro Faletti, che ha frequentato diversi seminari e workshop con i più grandi maestri della fotografia per apprendere la loro arte e le loro tecniche. Fondamentale per la sua crescita artistica è stato il suo incontro con Franco Fontana, maestro del colore e della fotografia creativa dal quale è stato selezionato per esporre nel gruppo dei suoi allievi. Dopo un iniziale interesse per la fotografia della vita contemporanea, con particolare attenzione alla trasformazione del paesaggio urbano, con l’avvento del digitale e dei new media art Mauro Faletti si sta cimentando in nuovi progetti riguardo la visual art.

Un terzo artista di questa edizione del Premio è Mario Saini, torinese di nascita che all’inizio degli anni ’90 si trasferisce nel Monferrato e si ritrova come vicino di casa il pittore astratto – informale Adriano Parisot. Saini è particolarmente attratto da questo tipo di pittura e segue il triennio di Arte Contemporanea della storica dell’arte Francesca Comisso. Non abbandonerà più questo stile, applicandosi con coerenza alla ricerca e all’organizzazione di eventi per sé e per i colleghi. Vive e lavora nella casa/studio di Cerreto d’Asti.

La quarta artista coinvolta nel Premio Odisseo 2023 è Maria Vernetti, classe 1966, che ha iniziato la sua attività di fotografa collaborando con diversi giornali locali in qualità di reporter. Il fermento culturale degli anni ’80 ha spostato la sua attenzione sul cinema, con la partecipazione ai primi Torino Film Festival in qualità di co-regista e fotografa di scena. Nei decenni successivi si è poi specializzata nella fotografia di reportage, spaziando dal mondo dell’arte e della musica ai beni culturali, alla documentazione di chiese e edifici storici, collaborando con aziende private e enti pubblici. Nel suo studio si dedica ai ritratti e alla fotografia pubblicitaria, organizza tour fotografici in Italia e all’estero, ama il suo lavoro e sperimenta l’arte per alleggerirsi l’anima.

Gli ultimi due artisti, ma non meno importanti, di questa edizione del Premio sono Gianni Oliva e Angelo Barile. Le opere di Gianni Oliva sono esposte alla Banca del Piemonte a Torino e a Intesa Sanpaolo, alla Banca Morval, alla Fideuram a Milano e altre sono state acquistate da importanti collezionisti. Gianni Oliva è rappresentato dalla TEOS Gallery Gaudio di Montecarlo e dalla Galleria Made 4 Art di Milano. Un artista da scoprire leggendo la sua arte nel colore inebriante delle sue immagini, come nel bianco e nero metafisico, quasi surreale, di un mondo che fluttua alla ricerca perenne di una verità in continua mutazione. Angelo Barile, con la cui opera verrà premiata un’azienda finalista del Premio Odisseo 2023, ha iniziato giovanissimo a dedicarsi ai fumetti nonostante la famiglia lo volesse ingegnere. Ha sempre continuato a disegnare sperimentando la pittura a olio su grandi dimensioni e, successivamente, su grandi murales. Dal 2005 dipinge esclusivamente olio su tela e ha uno studio ai Docks Dora a Torino.

Mara Martellotta

 

Alla scoperta del ristorante torinese Plin e Tajarin

Scopri – To    Itinerari e sorprese in città

Si sa noi torinesi in quanto a gusti siamo molto difficili, si dice infatti che se un prodotto fa successo in Piemonte può farlo nel resto del mondo.
Oggi andiamo quindi alla scoperta di un ristorante che propone le tipiche specialità piemontesi realizzate seguendo esattamente le ricette originali.
“Plin e Tajarin” è il nome di uno dei più particolari ristoranti del centro di Torino.
Per avervi accesso bisogna prenotare circa un mese prima soprattutto nel periodo estivo perchè ha solo 18 coperti, per entrare bisogna suonare proprio come se andassimo a casa di amici, ad aprire arriva infatti il titolare, un signore distinto sulla settantina con un sorriso enorme e lunghi capelli bianchi che gli accarezzano il volto.
Entrando il locale è davvero curioso, non c’è uno spazio nelle pareti che sia vuoto, ci sono molteplici quadri astratti, disegni, cornici, i tavoli stessi sono incorniciati con una superficie in vetro da dove si possono intravvedere numerosi oggetti appartenuti al passato come orologi, vecchi telefoni, lettere e altri ninnoli. Ogni tavolo è diverso dall’altro e ognuno ha qualcosa di particolare, i pavimenti sono di legno in parte ricoperti da una pulitissima mouquettes.
L’effetto di questo locale è sicuramente quello di sentirsi a casa di qualcuno in un ambiente caldo e accogliente sicuramente molto adatto a delle cene fra amici.
I piatti anch’essi decorati con disegni astratti presentano una grande varietà di antipasti offerti dalla casa e serviti con all’interno dei bicchierini in vetro. Tra gli antipasti più famosi, tipici del nostro territorio, troviamo la Panada, ovvero una particolare zuppa di pane, a seguire patate fagiolini e basilico, cavolfiore arachidi e grana, nocciole e cipolle e molte altre proposte realizzate con prodotti che variano a  seconda della stagionilità.
Tra i primi emergono chiaramente i loro “plin” fatti ancora come in passato con della pasta fresca ripiena di carne brasata, in varie versioni; tra le particolarità ci sono i “plin nel tovagliolo” ovvero portati freschi appena cotti senza alcun condimento e posati dentro un panno. Il titolare spiega che era un’usanza tipica della sua infanzia nelle Langhe quando la domenica si andava a messa le donne preparavano al mattino presto i plin e ne portavano qualcuno a messa mettendoli nel tovagliolo, quelli che rimanevano a volte venivano consumati dai mariti dentro un bicchiere di vino, troviamo infatti nel menù anche questa variante, sicuramente molto scenografica ma altrettanto apprezzata.
Ci sono poi i classici plin al sugo d’arrosto anch’essi preparati dalle mani esperte della cucina che utilizza la ricetta segreta  tramandata negli anni.
Si arriva poi ad un altro classico della cucina piemontese ovvero “i tajarin”, una pasta lunga sottilissima, ai 40 tuorli, morbidissimi e decisamente gustosi abbinati al castelmagno o ai funghi porcini.
Numerosi altri piatti primi e secondi completano il menù, tutti molto raffinati e abbondanti per conquistare ogni tipo di pubblico specie quello dal palato più raffinato.
Da Plin e Tajarin sono poi immancabili i dolci spesso rivisitati, come “il bunet” unito alla crema di zabaione o alla colata di cioccolata calda fondente, le numerose torte e tante altre leccornie, mentre per finire, splendido è il digestivo alle erbe servito come una crema e preparato al momento.
Il ristorante  “Plin e Tajarin” è sicuramente uno dei locali più intriganti del centro di Torino, la cura per il cliente e la scelta delle materie prime permette a turisti e abitanti della città di concedersi veri attimi di puro piacere e di relax in compagnia…..”a casa di amici”.
Le ricette originali svelano che il nome “Plin” derivi dal pizzicotto che si da per chiudere i ravioli mentre Il nome “tajarin” invece deriva dai tagliolini ed entrambi i piatti sono nati nelle case piemontesi di umili origini, ne esistono quindi numerose varianti tutte molto accattivanti e gustose, tant’è che lo scrittore Carlo Petrini scrisse un libro sulla storia dei Tajarin, nel quale racconta la passione che ogni cuoco o cuoca ci mette per farli perchè renderli così fini e gustosi è sicuramente un’arte. E come dice Petrini “Non esiste alcuna forma di innovazione ben riuscita che non ponga le sue basi sul solido concetto di tradizione. Così come ogni buona tradizione necessita di un continuo, gentile e rispettoso rinnovamento per potersi mantenere in vita.”
Noemi Gariano

PizzaVillage@Home, ecco le tappe di novembre

Torino, dal 16 al 19, e Bari, dal 23 al 26, le sedi dell’evento.

 

Rush finale per il tour italiano di promozione della pizza che, dopo le città di Palermo, Padova e Bologna,  conclude il suo ciclo di appuntamenti prima al Nord e poi al Sud Italia

 Saranno le città di Torino e Bari ad ospitare le tappe conclusive del tour italiano della pizza che vede come attori principali i migliori pizzaioli napoletani. Il circuito del Coca-Cola Piazza Village@Home, dopo le tappe di Palermo, Padova e Bologna, propone gli ultimi due appuntamenti in programma: nel capoluogo piemontese, dal 16 al 19 novembre e, successivamente, quello di Bari dal 23 al 26.

Top player dell’evento torinese saranno i maestri napoletani della pizza: Gino e Toto Sorbillo, Vincenzo Capuano, Antonio Falco, Errico Porzio, insieme a Luca Angelilli di Pummarò, Vincenzo Mammino e Massimo Ranieri di Rossopomodoro.

La formula della manifestazione, che consente di poter apprezzare sulla propria tavola le diverse pizze realizzate negli hub di produzione temporanei, allestiti nel cuore delle città ospitanti, e consegnate a casa grazie ai corrieri di Glovo, delivery partner dell’iniziativa, avrà una novità grazie alla modalità menù degustazione. Al momento dell’ordine, infatti, il pubblico indicherà solo il numero delle pizze desiderate e riceverà, oltre alla consegna gratuita della classica gift bag con i prodotti omaggiati dai partner dell’evento, una degustazione di pizze selezionate tra quelle proposte dai Maestri pizzaioli.

Ma l’appuntamento con il Coca-Cola Pizza Village@Home, per la tappa di Torino, inizierà in anticipo, grazie alla pre-sale. Da lunedì 13 a mercoledì 15 novembre sarà possibile prenotare la propria pizza, assicurandosi la ricezione della combo pizza+special box al costo di soli 5 euro, mentre nei giorni dell’evento il costo sarà di 10 euro, sino ad esaurimento degli ordini effettuabili.

Altra novità di questa edizione è la realizzazione di una masterclass, per insegnare al pubblico i segreti della pizza. Saranno dieci i fortunati che potranno apprendere, giovedì 16 nella pizzeria Antica Pizzeria da Michele, la maestria per preparare la pizza in casa. Tutti potranno aderire all’iniziativa sui social della manifestazione, grazie ai loro commenti più originali e seducenti, ispirati al dialetto napoletano.

 Anche a Torino prosegue la mission solidale dell’evento. Fondazione Banco Alimentare Onlus, charity partner dell’iniziativa, opererà al fianco degli organizzatori per raggiungere l’obiettivo dello “spreco zero” e sostenere i meno fortunati. Inoltre, anche nella città sabauda, a Banco Alimentare saranno consegnate le materie prime non utilizzate e donate anche 1.000 pizze, per aiutare chi si trova in difficoltà.

    Per il terzo anno consecutivo Coca-Cola conferma la sua partecipazione, in qualità di title sponsor. Pizza e Coca-Cola resta il binomio perfetto, una combinazione che mette tutti d’accordo, ideale per trascorrere un momento con gli amici o con la famiglia all’insegna del divertimento e della convivialità.

    L’evento si svolge con il sostegno del founding partnerMulino Caputo, da sempre supporter del progetto PizzaVillage, e degli official partner: Leffe, Latteria Sorrentina, Ciao-Il Pomodoro di Napoli, Caffè Kenon, Pringles. Delivery partner esclusivo Glovo.

Il Peninsulario ligure di Magliani

 

Marino Magliani è l’autore di Peninsulario, raccolta di racconti pubblicata dalle edizioni Italo Svevo.

Nato nel 1960 a Dolcedo, in provincia di Imperia, dopo aver trascorso gran parte della vita all’estero, divide la vita tra la sua Liguria e la costa olandese, dove scrive e traduce. I suoi ultimi lavori sono stati Prima che te lo dicano altri (Chiarelettere, 2018) e Il cannocchiale del tenente Dumont (L’Orma, 2021), incluso tra i candidati al Premio Strega 2022. Per Magliani e il suo Peninsulario, così come accadde per Nico Orengo, il paesaggio dell’anima dove sono racchiusi i ricordi e i più intimi sentimenti è quello del Ponente ligure, una lunga lingua di terra stretta tra il mare e le montagne che si estende a ovest di Genova fino al confine con la Francia. Un orizzonte geografico che diventa uno dei protagonisti delle vicende narrate da Magliani dove le valli diventano fenditure, microcosmi, vere e proprie penisole. In questa raccolta il lettore è accompagnato, attraverso una narrazione spesso ironica che ricorda, come sostiene Filippo Tuena nella prefazione, la prosa visionari di Italo Calvino e delle sue Città invisibili. Dai vitelloni di balera del primo racconto ( “Manico”) che scendono dalla valle Argentina e dalle località dell’interno a Taggia, a caccia di turiste con un aplomb del tutto particolare fino alla valle percorsa dalle acque del Roia che scende dalle alture austere delle Alpi Marittime fino alla foce di Ventimiglia con la strana coppia del poliziotto Zanellu e dello spacciatore Pantera nel racconto “La quota della frontiera”, complici per momentanea  necessità, nonostante i rispettivi ruoli siano contrari e opposti. C’è forse una lieve concessione a fugaci cenni autobiografici ne “L’uomo veloce” dove s’intrecciano le strade del grande editore milanese e dello scrittore ligure che ha passato gran parte della sua esistenza all’estero. Ne “Il muro di Jantje” è un olandese il protagonista del ripristino di una protezione franata in una delle valli più corte, la Val Prino dai dolci declivi, le colline terrazzate  di ulivi e vigne, i boschi di roveri e piccoli borghi alle spalle di Porto Maurizio. Una terra che Magliani conosce benissimo, raccontandola con passione usando la metafora del muro per soffermarsi  sulla Liguria pietrosa e severa dell’entroterra, dove i protagonisti – come si legge nel libro – non sono mai i turisti estivi o di un breve fine settimana ma “coloro che rimangono in ogni stagione, che vivono di solitudini a volte, spesso di nostalgie, ma soprattutto di ossessioni”. A ogni racconto, compreso “Il cuculo”, quinto e ultimo della raccolta che narra del postino di Sorba, un tale Umbertin che tra i muretti a secco e le distese di taggiasca della valle Impero chiamavano semplicemente l’U da Posta, corrispondono realtà più o meno sperdute della West Coast del ponente ligure. E’ in quelle terre che i tanti Orfeo, Gregorio, Secondo, Adele  diventano protagonisti alla pari dell’ambiente che li circonda. Sono i loro misteri, la quotidianità di un mondo che tende a non mutare e l’inconfessabile desiderio di guardare oltre, il detto e il non detto, le tradizioni che resistono ai cambiamenti e le abitudini che si dividono tra virtù e vizi, i paesi di pietra e l’aria salmastra che sale dal mare, le vecchie bocciofile e le bottiglie stappate di Pigato e Rossese, Vermentino e Ormeasco che accompagnano pagina dopo pagina in questa terra variegata, capace di stupire con le sue misteriose “penisole”.

Marco Travaglini

Torino in terra uzbeka: il Presidente Mattarella visita la Turin Polytechnic University in Tashkent

 

Sergio Mattarella ha incontrato la delegazione di Ateneo presso l’università uzbeka nata dalla collaborazione tra il Politecnico, UZAVTOSANOAT, General Motors e il Ministero dell’Istruzione Superiore uzbeko

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato ieri il campus della Turin Polytechnic University in Tashkent, università uzbeka nata nel 2009 dalla collaborazione tra il PolitecnicoUZAVTOSANOAT (il principale gruppo automobilistico dell’Uzbekistan), General Motors (GM) e il Ministero dell’Istruzione Superiore uzbeko. Un progetto nato con l’obiettivo di formare ingegneri qualificati in Uzbekistan con gli stessi standard del Politecnico in Italia, creando un’istituzione di formazione e ricerca di livello mondiale per sostenere lo sviluppo industriale dell’Uzbekistan attraverso la costruzione di capacità imprenditoriali e di strutture e processi innovativi.

Il Capo dello Stato, accolto dal Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, dalla Vice Rettrice per la Didattica Anita Tabacco, dagli Operating Project Manager Pierluigi Leone, Guido Marchetto, Fulvio Rinaudo e da una folta delegazione uzbeka tra cui il Rettore della Turin Polytechnic University in Tashkent (TTPU), Jamshid Inoyatkhodjaev e dal Primo Ministro del Governo, Mr. Abdulla Oripov, ha visitato il Campus e i suoi laboratori.

“Siamo molto onorati della visita del Presidente Mattarella” – ha commentato il Rettore Guido Saracco – L’incontro odierno ci ha permesso di illustrare come il nostro Ateneo, dal 2009 a oggi, sia riuscito a consolidare un ruolo di primissimo piano nella diffusione della cultura scientifica, della formazione ingegneristica e della tecnologia italiana in Uzbekistan. Il nostro obiettivo è estendere questo caso di successo, in altre parti del mondo, come già sta accadendo ad esempio anche a Kyoto in Giappone con un Hub del nostro ateneo e in Cina con campus e centri di ricerca congiunti. Crediamo in modo convinto che l’università italiana debba avere un ruolo sempre più centrale nell’internazionalizzazione della conoscenza e del saper fare, favorendo in tanti paesi extraeuropei la convergenza tra competenze e sviluppo”.

 

“Lo scambio di saperi e di idee è stato sempre al cuore del partenariato tra Italia e Uzbekistan – ha dichiarato Sergio Mattarella nel suo discorso ufficiale – e questa esperienza, frutto della collaborazione ormai più che decennale con una prestigiosa università italiana – il Politecnico di Torino – rappresenta una testimonianza concreta del percorso che i due Paesi stanno affrontando assieme, con lo sguardo rivolto al futuro. Sono molto lieto di aver avuto l’opportunità di vedere, in questi laboratori, l’applicazione in ambiti diversi degli studi che qui si svolgono e della formazione altamente qualificata dei giovani ricercatori. Le conoscenze specialistiche, da sole, non sono tuttavia sufficienti a soccorrere le gestioni delle complesse problematiche che interessano i nostri tempi. La condivisione di conoscenze e di tecniche che avviene qui ogni giorno costituisce invece la piattaforma più sicura per promuovere uno sviluppo armonioso e sostenibile nelle nostre società. Solamente il dialogo e la cooperazione potranno debellare i fantasmi dell’imperialismo che oggi si riaffacciano e consentire di affrontare con successo i problemi che mettono a rischio l’umanità e il suo futuro: i cambiamenti climatici, con l’estensione della desertificazione, e la transizione energetica, per assicurare opportunità di crescita alle giovani generazioni in tutti i continenti”.

 

Sono due i filoni tematici che hanno accompagnato la visita del Presidente Mattarella: da una parte l’impegno a costruire una collaborazione tra Italia e Uzbekistan a tutela del patrimonio artistico-culturale del Paese, anche in rapporto ad una maggiore resilienza verso i cambiamenti climatici e gli eventi sismici, e dell’altra la promessa a cooperare per indirizzare i processi di trasformazione industriale del Paese verso il paradigma 4.0.

Il primo obiettivo è stato discusso durante la visita del Cultural Heritage Technology Lab. Il secondo nel corso della sessione conclusiva del workshop “Heading 4.0: education and innovation partnership for a trasformative change of industry in Uzbekistan” organizzato dal Politecnico insieme alla Turin Polytechnic University in Tashkent, e in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Tashkent nell’ambito delle iniziative per la promozione integrata e il rilancio del Sistema Paese in Uzbekistan.

Scuola calcio per 35 bambini in memoria di Gianluca Vialli

È stato presentato  a Torino il primo progetto italiano nell’ambito del Programma EA Sports FC Futures dedicato alla memoria del campione Gianluca Vialli, prematuramente scomparso all’inizio di quest’anno.

Nel programma ci sono tre anni di investimenti sui campi di calcio dei più giovani con l’obiettivo di investire sul calcio come sport inclusivo, capace di coinvolgere potenzialmente tutta la comunità a livello globale e ad ogni livello sociale.

L’iniziativa dedicata alla memoria di Vialli promossa sul territorio di Torino in particolare sarà indirizzata a 35 bambini torinesi, scelti in collaborazione con i servizi sociali della Città tra famiglie in condizioni di fragilità economica, che potranno beneficiare della partecipazione ad un corso settimanale che si terrà nello Spazio Talent Soccer di corso Appio Claudio, parte della struttura che compone la scuola calcio della Juventus FC, che li accompagnerà per tutta la stagione 2023/24 e che culminerà in un ritiro estivo di 4 settimane. Ai partecipanti sarà inoltre fornito gratuitamente abbigliamento stagionale, sia estivo che invernale, oltre a borsa, scarpe e ai trasferimenti da e verso la struttura di allenamento, qualora richiesti. Il programma di EA prevede anche la riqualificazione di due campi da calcio, che avranno così nuove dotazioni quali panchine e reti.

Alla presentazione, moderata dal giornalista sportivo Pierluigi Pardo, erano presenti per la Città l’assessore allo Sport Domenico Carretta e l’assessore ai Diritti e alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli, che hanno detto: “La pratica sportiva non solo ha importanti benefici per la salute ma è da sempre un importante strumento di educazione e inclusione per bambini e ragazzi. Per questo siamo davvero contenti di inaugurare oggi il programma EA SPORTS FC FUTURES e ringraziamo la famiglia Vialli e Juventus FC. Come amministrazione lavoriamo ogni giorno per fare in modo che tutte le bambine e i bambini che vivono, vanno a scuola e praticano sport nella nostra città abbiano pari diritti e opportunità di seguire i propri sogni”.

C. Ruggeri

Operazione di polizia contro estremisti di destra

Operazione internazionale di contrasto all’estremismo di destra sul web

La Polizia di Stato ha partecipato ad una complessa operazione internazionale di polizia coordinata dalle Agenzie Eurojust e Europolnell’ambito del contrasto al fenomeno del radicalismo sul web di matrice suprematista e neo-nazista, che ha permesso di smantellare un network attivo in tutta Europa, in cui si sono evidenziati anche due minorenni italiani.

Sei i Paesi interessati, diversi i membri del gruppo perquisiti e cinque gli arrestati, distribuiti su tutto il territorio europeo in una rete occulta, pronta a commettere in ogni momento atti violenti contro ebrei, musulmani e chiunque fosse considerato di “razza inferiore”.

In Italia, l’attività ha visto impegnati per diversi mesi gli investigatori del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e della D.I.G.O.S di Torino, diretti dalle Procure per i Minorenni di Torino e Salerno, con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e, per i profili di carattere operativo, della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Sulle chat, contraddistinte da una forte proiezione alla violenza, erano stati pubblicati veri e propri manuali per l’attacco e il sabotaggio delle infrastrutture critiche nonché istruzioni per la fabbricazione di armi ed esplosivi. La pubblicistica estremamente accattivante, composta da grafiche moderne e contenuti multimediali di devastante impatto visivo, sono risultati tra i fattori aggregativi più insidiosi soprattutto per i partecipanti più giovani.

Inequivocabili i motti del gruppo come ad esempio “Join us, Kill with us”, “Fight with us, die with us, kill with us Kill the enemies of the white race”, nonché il ricorso ai simbolismi di sigle accelerazioniste e neonaziste quali ad esempio la svastica, la “skull mask” e il “sole nero”.

Inoltre è stato rilevato un vero e proprio “culto” da parte dei partecipanti  verso suprematisti che negli anni si sono resi responsabili di gravi attentati terroristici, come la strage di Utoya del 2011 e quella di Christchurch del 2019.

I due minorenni italiani, particolarmente attivi nella pubblicazione di frasi d’odio xenofobe e antisemite, erano transitati inizialmente all’interno del network e in seguito fuoriusciti per aderire a un altro gruppo Telegram di matrice neo-nazista, attestato su posizioni più teorico-ideologiche e meno militanti sul piano operativo.

Ai due – indagati in stato di libertà – sono stati sequestrati computer e telefoni cellulari, al minorenne di Torino anche alcune repliche di armi softair, un pugnale con impressi effigi e simboli del nazismo nonché riproduzioni di segni distintivi delle forze di polizia.

Le indagini, attraverso l’analisi dei dispositivi digitali, proseguiranno al fine di ricostruire le diramazioni ancora occulte del network e i soggetti ancora ignoti e potenzialmente pericolosi.

Folla per Alcaraz e Sinner al Nike Store di Torino

 

Torino, 10 novembre 2023 – Si è concluso da poco l’evento al Nike Store di Torino, nella centralissima via Roma, che ha visto protagonisti i due campioni del tennis mondiale: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, impegnati la prossima settimana nell’attesissimo torneo di fine stagione, si sono cimentati in un esclusivo evento organizzato davanti a centinaia di spettatori nel centro di Torino.

Un’importante occasione creata da Nike, in partnership con Percassi, licenziatario del brand per il Sud Europa, che prosegue il proprio impegno a supporto dei giovani per rendere lo sport sempre più un’abitudine quotidiana attraverso esperienze immersive e inclusive, come quella di incontrare campioni del tennis moderno. Alcuni giovani fortunati hanno avuto l’occasione e l’onore di palleggiare con loro e farsi dare alcuni consigli tecnici direttamente dal campetto da tennis creato ad hoc davanti al Nike store, situato nella zona più storica e importante della città. Il negozio è uno dei flagship più rilevanti in Italia e offre diversi servizi come bra fitting, t-shirt printing, embroidery e boot printing.

“Siamo estremamente orgogliosi di aver ospitato in questa meravigliosa cornice, insieme a Nike, due dei migliori tennisti al mondo, modelli incredibili per le nuove generazioni, che contribuiscono alla promozione dei valori dello sport, non solo in campo, ma anche nella vita”, ha commentato Matteo Morandi, CEO di Percassi Retail.

Durante la giornata sono stati affrontati diversi temi tra cui il ruolo dell’atleta e la sua capacità nell’ispirare le nuove generazioni: “Prima di ogni partita mi confronto sempre con il mio psicologo per arrivare preparato mentalmente ad affrontare la sfida. Do sempre il massimo in campo perchè ho ancora un sogno da inseguire” – ha affermato lo spagnolo Carlos Alcaraz, durante il talk condotto da Matilde Gioli e Federico Russo all’interno dello store.

“Arrivare qui e vedere tutto questo pubblico è ciò che più mi emoziona. Mi sono sempre ispirato ai grandi campioni, li osservavo come si comportavano in campo. Alla fine, siamo persone normali con la passione per il tennis. La preparazione mentale è fondamentale. Le ‘giornate no’ ci sono per tutti, servono per capire dove bisogna lavorare” ha concluso Jannik Sinner.